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Lo Specchio
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Fax (905) 856-2825
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"BAR
SPORT"
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Cotinuiamo
anche questa settimana il nostro viaggio a ritroso nel
tempo alla scoperta e ricerca dei calciatori italo-canadesi
che….ci hanno fatto sognare ! E questa settimana andiamo
a Mississauga dove spiccano i nomi di tre personaggi:
il “mitico” Robert Iarusci, la “donzella” Carmelina Moscato
e l’ultimo arrivato in ordine di tempo, Robert Stillo.
Bob Iarusci certo qui in Canada non ha bisogno di presentazioni;uno
dei piu` forti
difensori nord americani di tutti i tempi. Classe 54,figlio
di ciociari di Sora, ha giocato nei New York Cosmos con
i piu` grandi del calcio mondiale. I mitici Pele` - Beckenbauer
– Carlos Alberto e Long John Chinaglia, leggenda della
Lazio, scomparso nel 2012, a cui era particolarmente affezionato.Bob
ha poi giocato anche con la Toronto Metro Croatia (76
-77 - campione NASL) assieme ad Eusebio , con i Washington
Diplomats di Johan Crujiff e infine con i San Diego Sockers.Ha
vinto quattro “Soccer Bowl”, tre dei quali di seguito.
Con il Canada ha collezionato 26 gettoni e 2 reti.?Capitano
della nazionale Canucks ha anche segnato diverse reti,la
prima delle quali il 1 ° novembre 1980, in una vittoria
per 2-1 contro gli Stati Uniti a Vancouver. Primo calciatore
indotto nella Canadian Soccer Hall of Fame, istituita
nel 2000. Attualmente è Chairman
of the Board del Toronto Azzurri Soccer Club e vicepresidente
del North York Hearts Soccer Club. Conduttore di "The
Soccer Show" sull’emittente “Sportsnet 590” e stato
anche commentatore delle partite dei Toronto FC.
Sempre di Mississauga e’ Carmelina Moscato (nata il 2
maggio 1984), nazionale canadese e medaglia di bronzo
olimpica. Difensore arcigno ed intelligente ha giocato
nel campionato di Serie A italiano con l’ UPC Tavagnacco
di Udine e poi in Svezia ed in Australia. Nata da genitori
siciliani, Moscato ha iniziato a giocare a calcio all'età
di quattro anni per il Dixie Soccer Club. Il 3 aprile
2002, ha guadagnato il suo primo cap con la squadra del
Canada, giocando 19 minuti nel pareggio per 0-0 contro
l'Australia. Moscato
ha partecipato a importanti tornei internazionali come
la Coppa del Mondo femminile FIFA 2011 in Germania e le
Olimpiadi estive del 2012 a Londra. Alcuni dei suoi più
importanti successi includono la vittoria del Torneo CONCACAF
2010 a Cancun, e la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici
del 2012.
Infine Roberto Bruno Stillo, portiere, figlio di laziali
trapiantati a Toronto. Aveva otto anni quando ha iniziato
a giocare per l’Erin Mills sognando di emulare i vari
Julio Cesar e Casillas suoi eroi giovanili. A soli 17
anni fece il debutto nel programma giovanile della nazionale
canadese con l'allenatore Tony Fonseca arrivando quarto
ai VI Jeux de la Francophonie in Libano.
"Crescendo a Mississauga, ho trascorso qui tutta
la mia carriera canadese prima di partire per l'Italia.
Mio padre giocava a pallavolo in Italia e aveva un amico
che conosceva un direttore della squadra di calcio di
Vercelli. Grazie a lui sono stato ingaggiato dal Genoa
dopo alcuni provini con Inter e Milan. Il
leggendario Francesco Totti era il mio idolo. Come portiere
però idolatravo Iker Casillas, così come
Gigi Buffon, che ho avuto la fortuna di incontrare sul
campo". Stillo con il Genoa ha fatto diverse apparizioni,
sempre pero’ in panchina, in Serie A mentre in Serie B
ha debuttato il 6 ottobre del 2013, con il Perugia (in
tutto 5 gare) quando nella partita contro il Pisa subentro’
al titolare Jan Koprivec espulso per un fallo da "ultimo
uomo" sul brasiliano Iniacio Pia. Stillo riusci’
a parare il rigore calciato dall’ex attaccante del Napoli.
Nato il 15 marzo 1991 ha giocato successivamente anche
con il Parma ed appunto il Perugia prima di finire nell’anonimato
della Serie C dove ha giocato con la Paganese e la Valenzana
(9 presenze). Con la nazionale canadese ha difeso la porta
dell’Under 20 contro il Ruanda il 26 settembre 2009. Attualmente
e’ tesserato con i Woodbridge Strikers nella League 1
dell’Ontario.
Lo Specchio 7 febbraio 2020 |
Scriveva
Rudyard Kipling, il famoso poeta inglese, autore dell’altrettanto
famosa poesia “If” : “se sai incontrarti con il Successo
e la Sconfitta e trattare questi due impostori allo stesso
modo”. Eh, facile a dirsi…..secondo me addirittura impossibile
da realizzarsi! Oggi, in questa quarta puntata del nostro
viaggio alla scoperta di talenti italo-canadesi che han
fatto storia sulle due sponde dell’Atlantico ve ne presentiamo
due che potrebbero rappresentare la quintessenza del pensiero
di Kipling: Paul Peschisolido e Dominic Mobilio, ovvero
successo e sconfitta ma anche gioia e dolore, vittoria
e sconfitta, il bianco ed il nero.
Paolo
Pasquale Peschisolido, questo il suo nome esatto all’anagrafe,
e’ figlio di “ciociari” di Scarborough ma si e’ formato,
accademicamente e sportivamente in quel di Ajax. Pupillo
di Domenic Matera ai tempi dei To-ronto Blizzard, ha “sfiorato”
addi-rittura la Juventus (ma a quei tempi tesserare un
calciatore straniero era quanto mai problematico in Italia),
trascorrendo diversi mesi nel ca-poluogo piemontese prima
di esplo-dere in Inghilterra dove ha giocato con club
famosi come il Birmingham City, Stoke City, West Bromwich
Albion, Fulham, Queens Park Rangers, Sheffield United,
Norwich City, Derby County e Luton Town. In 16 stagioni
ha segnato 118 gol in 447 presenze nella Football League.
Fu l’ex allenatore della nazionale giovanile canadese
Tony Taylor a portarlo al Birmingham City per £
25.000 nel novembre 1992.
Peschisolido, nato il 25 maggio del ’71, aveva giocato
in precedenza oltre che con i nostri Toronto Blizzards
anche a Kansas City nella Major Soccer League. Cugino
di Mike Ricci, ex giocatore della NHL, ha debutto con
la nazionale canadese nel 1992 collezionando 53 presenze
con 10 gol. Nel 2013 venne inserito nella Canadian Soccer
Hall of Fame. Tra il 1995 e il 1996 segno’ la maggior
parte dei suoi goals al Commonwealth Stadium in gare di
qualificazione ai Mondiali tanto da far soprannominare
dalla stampa canadese lo stadio di Edmonton come la “Cattedrale
di St. Paul” ! Dulcis in fundo nella terra di Albione
trovo’ anche l’anima gemella, ora moglie e mamma di due
figli, Sofia e Paolo Jr, la notissima e ricchissima Karren,
baronessa Brady, manager sportiva, giornalista, modella
e personalita’ televisiva.
Se
questa e’ storia di successi e vittorie veniamo a quella
di sconfitte e delusioni; quella di Domenico Mobilio,
cala-brese di Vancouver , un Paolo Rossi in miniatura.
Aveva innato il senso del goal: solo Giorgione Chinaglia
fece piu’ goal di lui qui in NordAmerica: 243 contro I
suoi 167 gol in 280 partite della NASL. Sei volte “all
star”, capo-cannoniere di tutti i tempi della CSL e capocannoniere
e MVP del 1990. Come per Peschisolido anche per lui l’interessamento
di un grande club italiano, l’Inter guidato all’epoca
dal Direttore Sportivo Franco Dal Cin.
Solo io spediii una mezza dozzina delle vecchie cassette
VHS alla sede dell’Inter; cassette con le sue partite
con I Vancouver Whitecaps. Le sue esperienze oltreoceano
si sono li-mitate al campionato scozzese (ha giocato due
partite della Premier League nella stagione 93/94 per
il Dundee F.C.) e nei Paesi Bassi. Figlio di Giuseppe
e Maria , calabresi con parenti proprio nella nostra Woodbridge,
non ha mai praticamente lasciato la sua Vancouver dove
era nato il 14 gennaio del ’69. Ma il destino fatale,il
“nero” della vita, era dietro l’angolo.
Nel 2004 a soli 35 anni mori’ improvvisamente per un attacco
cardiaco improvviso , sofferto mentre guidava dalla casa
di un amico a Burnaby dopo aver giocato una partita di
calcio tra amici. Figlio esemplare non ha mai saltato
il pranzo feriale delle 17 o quello domenicale delle 13,”
legge” imprescindibile della famiglia Mobilio.
Dominic ha vestito anche la maglia della nazionale canadese
per 25 volte facendo il suo debutto in un’amichevole nel
gennaio 1986 contro il Paraguay.
E’ stato introdotto nella Canadian Soccer Hall of Fame
nel 2006. Una delle stelle piu’ brillanti del firmamento
cal-cistico canadese a cui la fortuna ha pero’ voltato
inspiegabilmente le spalle.
Lo Specchio 31 gennaio 2020
Terza
puntata di questo nostro viaggio alla “ri-scoperta” dei
tanti talenti italo-canadesi che negli ultimi anni han
cercato fortuna nei “campionati che contano”, in modo
particolare quelli Europei ed italiani in particolare.
Oggi focalizziamo la nostra attenzione su due per-sonaggi:
l’attaccante Julian Uccello, un “woodbridgino” doc e sul
difensore Marco Reda.
Si nutrivano grande speranze per il giovin Uccello ( e’
nato il 30 ottobre dell’86) che a soli 25 anni ha dovuto
alzar bandiera bianca, ritirandosi dal calcio professionistico,
dopo che gli venne diagnosticata la sclerosi multipla.
Julian ha giocato 5 partite di Serie B nelle file del
Crotone (esordio contro il Torino al Delle Alpi il 4 settembre
del 2010 e poi contro Albinoleffe, Ascoli, Empoli e Pescara)
ed una di Coppa Italia sempre contro l’Albinoleffe. Dall'età
di 5 a 15 anni, Julian aveva giocato con squadre giovanili
come il Richmond Hill Soccer Club, il Thornhill, Kleinburg,
Nobleton e Woodbridge Soccer Club, prima di trasferirsi
all'estero. Provino in Inghilterra addirittura con il
Manchester United dove resto’ sei mesi, esordendo con
la squadra U-17 segnando anche un goal.
Grazie a questa esperienza inglese, Uccello trovò
casa in Italia, inizialmente portatovi dalla Lazio, ma
alla fine firmando con il Milan. Inizio’ con le giovanili
rossonere e poi il prestito al Savona in Serie D dove
mise a segno 19 gol nella sua prima stagione: un record
di tutti i tempi per il club ligure. Quindi al Sansovino,
sempre in Serie D dove ha conquistato il terzo posto e
segnato ben 24 gol il che gli e’ valso un contratto con
il Crotone in Serie B. Julian è stato il capocannoniere
di cinque delle sette squadre per cui ha giocato in Italia.
Con 128 gol in Italia, ha una media di un goal ogni 59
minuti giocati , fino alla fine della stagione 2012 quando
fece ritorno in Canada causa anche la malattia. Con la
nazionale canadese vanta due presenze nell’Under 20 ed
una convocazione con la nazionale maggiore. Ma i tifosi
di Toronto lo ricordano tutti anche e sopratutto quando
nel giugno del 2009, ha giocato il primo tempo e ha segnato
un goal al BMO Field in una partita di beneficenza di
Zinedine Zidane, chiamata "Zidane & Friends All
Star Match", in cui i veterani del calcio mondiale
affrontarono una selezione All-Stars canadese. La partita
si è conclusa con un pareggio per 3–3, con Uccello
che ha segnato il goal d’apertura ! Oggi Julian e’ allenatore
dell’under 15 dei Woodbridge Strikers.
Diversa
invece la carriera di Marco Reda, un “piccolo Kulibaly”
in miniatura dei giorni nostri.
Marco Reda , oggi affermato insegnante al’Hudson College
di St.Clair e Dufferin, e’ nato il 22 giugno 1977 ed ha
iniziato la sua carriera professionistica con i Toronto
Lynx grazie a Peter Pinizzotto che lo volle capitano della
squadra e dove nel 2000 vinse il premio come miglior difensore.
Fu il trampolino di lancio per il suo trasferimento in
Europa dove gioco’ per sei stagioni. Rientrato a Toronto
passo’ ai Toronto FC, e concluse la carriera nella USL
First Division.
Nel 2002 inizio’ come detto la sua avventura europea.
“Emigro’” in Norvegia con il Sogndal Fotball in Prima
Divisione. Gia’ nella sua stagione del debutto con il
Sogndal venne nominato “giocatore dell'anno” e ha giocato
un totale di 70 partite segnando anche sei gol. Nel 2006.
dopo che il Sogndal retrocesse, firmò un contratto
con Aalborg BK della Superliga danese. Qui gioco’per un
anno e mezzo prima di tornare in Norvegia sempre al Sogndal
per aiutarlo a riconquistare la promozione nella massima
serie. Nel 2007 torno’ definitivamente a casa firmando
con il neo-formato Toronto FC della Major League Soccer
In nazionale Reda ha debuttato in una partita amichevole
del febbraio 2005 contro l'Irlanda del Nord e ha ottenuto
un totale di 7 presenze, segnando 1 goal, l’11 marzo del
2006 nel famoso “Prater” di Vienna, in Austria,quando
la nazionale Canucks si impose per 2-0.
24 gennaio 2020
Puntata numero due del nostro viaggio alla scoperta dei
calciatori italo-canadesi che hanno fatto la storia del
soccer sulle due sponde dell’Atlantico: Canada ed Italia.
Fu una vera e propria meteora nel “calcio che conta”,
Andrea Lombardo, oggi solo 32 anni di eta’,ma un passato
intenso e anche…sfortunato.
E’ una storia interessante che lo stesso calciatore ricorda:
“Era il 2004 ed avevo solo 17 anni. Un amico di mio padre,
qui a Toronto, aveva un fratello che viveva a Bergamo
e che aveva allenato una squadra giovanile affiliata all'Atalanta.
Mi offrirono un provino di due giorni, il lunedì-martedì.Io
e mio padre pagammo il viaggio e ci recammo a Bergamo.
Al martedi’ mi dissero di tornare anche giovedi’ per una
partitella contro la seconda squadra dell’Atalanta.”
“ In quella partitella segnai due gol e subito dopo l'allenamento
mi dissero che volevano tesserarmi per la prossima stagione.
Sono tornato a Toronto, ho messo insieme le mie cose e
due settimane dopo mi sono trasferito in Italia. A volte
si tratta solo di…di cogliere l'opportunità quando
ti viene data; non solo nel calcio ma per qualsiasi cosa
nella vita!”.
Era l’Atalanta dei Consigli (attuale portiere del Sassuolo),
dei Motta (un passato con Udinese, Roma e Juventus ed
ora in Inghilterra), di Loria (Roma,Bologna e Torino)
ma sopratutto di PierMario Morosini, regista di belle
speranze (Udinese, Vicenza, Reggina e Livorno), tragicamente
scomparso per un attacco car-diaco durante la partita
Pescara-Livorno il 14 aprile di sette anni fa.
Andrea Lombardo fece appena in tempo ad esordire in Coppa
Italia contro la Sampdoria e poi un debutto durato 16
minuti in tutto quando al San Nicola di Bari, in Bari-Atalanta,
sostituisce al 32mo del secondo tempo il centravanti titolare,
il croato Igor Budan.
L’allenatore e’ Stefano Colantuono, tutt’ora in auge,
dopo aver guidato con successo oltre che l’Atalanta anche
il Palermo, Torino e Udinese. Poi le nebbie dei prestiti
nelle categorie minori con il Rieti ed il Perugia sino
al ritorno a casa con il Toronto FC fino ai nostri giorni
per guidare i Vaughan Azzurri.
E come promessovi prima di Natale, oggi spazio anche alle
nostre “calciatrici”.
La piu’ famosa e’ certamente Melissa Tancredi, nata ad
Ancaster, qui in Ontario, da genitori marchigiani, di
Ascoli Piceno, soprannominata “Tanc”.
Melissa Palma Giulia, questo il nome completo all’anagrafe,e’
nata il 27 dicembre dell’81 ed ha vinto una medaglia di
bronzo alle Olimpiadi del 2012 (Canada-Francia 1-0). Oggi
e’ dottoressa ed ha chiuso la sua carriera in Svezia militando
con la KIF Orebro.
Ha gareggiato per la nazionale canadese in tre tornei
finali della Coppa del Mondo: 2007, 2011 e 2015; e tre
Olimpiadi: Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016. In questi
tornei ha giocato 24 partite e segnato 8 gol.
E’ nata invece a Williams Lake in British Columbia (una
decina di famiglie di origine italiana), Silvana Burtini,
ora ufficiale di polizia, classe 1969. Attaccante, ha
rappresentato il Canada alle edizioni 1995, 1999 e 2003
della Coppa del Mondo femminile FIFA.
Nel 1998 Burtini è stata nominata calciatrice canadese
dell'anno e faceva parte della nazionale canadese che
vinse il campionato femminile CONCACAF.
Lo Specchio - 17 gennaio 2020 |
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8
novembre 2019
Tutto calcio questa settimana! Partiamo dall’Italia e
l’ennesima riconferma: la Juventus e’ la squadra piu’
forte in assoluto.E’ prima non solo nella classifica della
Serie A, in quelle che si dilettano a stilare classifiche
“senza errori arbitrali”, “senza calci di rigore”, “all’inglese”,“per
il maggior numero di tifosi” ecc.ecc. La Juve domina anche
le nuove classifiche delle squadre piu’ attive sui social
e dei post con piu’ interazioni. Questo nuovo ranking
riporta il dato di tutti gli accounts ufficiali delle
squadre: pagine ufficiali nelle varie lingue, per le squadre
giovanili, per quella famminile ed e’ la somma complessiva
di like, reactions, commenti, share e comprende logicamente
Facebook, Instagram,Twitter e YouTube. La Juventus precede
Inter, Milan, Napoli e Roma. I bianconeri avrebbero, solo
nel mese di settembre, ottenuto ben 73 milioni di “interactions”
(27.9 per l’Inter e 12,5 per il Milan) e 68,4 milioni
di “video views” (18,7 per l’Inter e 3,8 per il Milan).
Non c’e’ proprio gara! E quanto, di questi tempi, siano
importanti questi numeri e “termini in lingua inglese”
per l’economia del marketing e della Promotion, lo lascio
a voi dedurre.
Ma dai social passiamo ai…rettangoli verdi per segnalare
due italo-canadesi premiati come “miglior allenatore”
e “miglior portiere” dell’anno.Si tratta di Lucio Ianiero,
tecnico della squadra di calcio della Brock University
di St.Catherines, nominato “OUA Coach of the year” e Marilena
Spagnolo, miglior portiere in versione femminile. Lucio
Ianiero e’ una vecchia conoscenza degli sportivi di Toronto
avendo militato come calciatore sia con i Toronto Blizzards
che con i Toronto Rockets oltre che con gli Hamilton Steelers.
La Spagnolo, di cui vi avevamo parlato alcuni mesi fa
proprio nel nostro Bar Sport su Lo Specchio, ha 20 anni
e’ gia’ nel giro della nazionale canadese e si ispira…sentite
un po’…a nonna Lidia Colonna! Come dire che i vecchi valori
familiari italiani resistono ancora!
Intanto da Montreal i “sussurri” che Joey Saputo, nelle
vesti di presidente del Bologna, potrebbe fare il….botto!
Portare Zlatan Ibrahimovic nella citta’ felsinea. Ibra
è un colpo che lo stuzzica non poco; dopo aver
portato Didier Drogba ai Montreal Impact. Saputo vorrebbe
poi accontentare Sinisa Mihailovic, non avendo dimenticato
che solo nel maggio passato gli ha riconsegnato la serie
A, che a fine gennaio sembrava lontana due vite.
Volete sapere qual è stata la richiesta che l’entourage
di Ibra ha fatto al Bologna per 18 mesi (fino a giugno
e poi l’anno prossimo) ??Otto milioni di euro. In pratica
su per giù quelli che per lo stesso periodo i Los
Angeles Galaxy?sarebbero pronti a mettere a disposizione
dello svedese per convincerlo a restare in Mls. Il punto
è che Ibra sembra deciso a lasciare gli States.
Infine facciamoci una bella risata che devo all’amico
Ralph Cavallaro che mi fa sapere che in Argentina esiste
una “nuova religione”: la “Chiesa di Maradona”! Sarebbe
stata fondata a Rosario nel 1998 e raccoglierebbe piu’
di 820mila fedeli. “Benvenuti nel 59 d.D. (Despues Diego),
secondo il calen-dario che e’ proprio riferito all’anno
di nascita del campione ed ha propri sacramenti e una
dottrina particolare”. Maradona d’altronde non ha mai
avuto mezze misure: tanto amato e tanto odiato dai suoi
detrattori che vedevano nei suoi compor-tamenti extracalcistici
il “demonio”.
Vi lascio con il CREDO MARADONIANO: “Credo in Diego, calciatore
onnipotente, creatore di magia e passione. Credo nel Pelusa,
nostro D10s, nostro Signore, che fu concepito per opera
e grazia di Tota e Don Diego. Nacque a Villa Fiorito,
subì il potere di Havelange. Fu crocifisso, ucciso
e maltrattato, allontanato dai campi, gli furono tagliate
le gambe. Però si voltò e resuscitò
il suo incantesimo. Sarà sempre dentro i nostri
cuori, per sempre e per l'eternità. Credo nella
spirito del calcio, nella santa Iglesia Maradoniana, nel
gol agli Inglesi, nel sinistro magico, nel mitico tunnel
indiavolato e nel Diego eterno. Diego.».
Caro Papa Francesco, da buon argentino, guardati le spalle…..
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18
OTTOBRE 2019-
Sono, e non poco, preoccupato. Guerra tra turchi e curdi
(un altro Kosovo ?); “bambini” vittime di bullismo sino
alla morte con valori della vita a farsi benedire; campagna
elettorale qui in Canada che mi sembra ad “encefalogramma
piatto” per quanto riguarda i presunti leaders. In Italia
non ne parliamo con leggi “a ricatto”, manifestazioni
di protesta, scioperi e tristi “casini televisivi” quotidiani.
Forse staro’ invecchiando precocemente ma mi domando:
dove sono finite le “sicurezze” di una volta ? Dove sono
finiti i capisaldi, i valori, le certezze di una volta
?
Scrivo questo articolo nella notte tra l’11 ed il 12 ottobre.
Ieri era San Giovanni e si e’ ricordato il “papa buono”,
Giovanni XXIII. Avevo solo nove anni, l’11 ottobre del
1962, e dal piccolo schermo in bianco e nero della piccola
televisione di casa mia, nel giorno di apertura del Concilio,
pronuncio’ il “Discorso della Luna”, un discorso breve
ma che passo’ alla storia e che in me, bambino, resto’
indelebile. «Tornando a casa troverete i bambini.
Date un carezza ai vostri bambini e dite: questa è
la carezza del Papa. Troverete qualche lacrima da asciugare,
dite una parola buona: il Papa è con noi, specialmente
nell’ora della tristezza e dell’amarezza», disse
affacciandosi dalla finestra del suo studio, alla folla
arrivata a migliaia in piazza San Pietro illuminata a
giorno.
E per me, piccino, orfano di mamma e papa’, fu una “valle
di lacrime !”
A distanza di 59 anni, proprio oggi, leggo invece che
il Governo Italiano (M5S-PD) è pronto a portare
una ventata di novità con la deputata,Monica Cirinnà
a chiedere la modifica di un provvedimento fortemente
voluto dall’ex ministro dell’InternoMatteo Salvini. L’esponente
del Partito Democratico ha messo nel mirino l’abolizione
delle diciture “genitore 1” e “genitore 2” nei documenti
d’identità dei minori, rimpiazzata dal “ritorno”
della terminologia “padre” e “madre”. Per la deputata
del PD tornare a scrivere sui documenti “padre” e “madre”
e’ stato “uno dei provve-dimenti più odiosi del
precedente Governo”. Un decreto con il quale Salvini impose
la reintroduzione dell’addizione di padre e madre sui
documenti di identità dei minori. Monica Cirinnà
ha poi rincarato la dose:«Si tratta di un’ingerenza
pesantissima nella sfera più intima dell’identità
personale e dell’intimità della vita personale
e familiare che, come tipico di quel tipo di cultura politica,
ignora la pluralità di esperienze di vita. Anzi,
le taglia consapevolmente con l’accetta dell’ideologia
e dell’oscurantismo».
Boh, non capisco….saro’ “antiquato” ma vi immaginate mia
figlia rivolgersi a me o a sua madre sostituendo il “dolce”
DAD e MOM con “ehi tu GENITORE UNO o PARENT TWO ???
Rinuncio a capire dove sta andando il mondo e mi rituffo
nel calcio per concludere….ma anche qui trovo qualcuno
“stanco” che la pensa un po’ come me.
E’ il “mitico” Dino Zoff che sul Corriere dello Sport
scrive: “Tu ti senti stanco? Dici che non ce la fai più?
Pensa ai militari che tornavano dalla Russia a piedi per
migliaia di chilometri, nel fango e nella neve. Sai perché
ce la facevano? Perché avevano la testa e il coraggio,
le due cose che servono sempre nella vita. Il calcio di
oggi? Mi manca il “mio” calcio, comportamenti meno esasperati.
Mi piacerebbero meno creste sui capelli e più lanci
di quaranta metri o dribbling riusciti. Meno scene quando
si prendono i colpi. Mi indignano i balletti dopo i gol,
è una mancanza di rispetto per l’avversario. Se
li avessero fatti ai miei tempi dubito che avrei fatto
330 partite senza mai essere espulso. Mi sembra che la
telecamera ormai sia diventata più importante del
campo". Purtroppo “c'est vrai”. Mandi Mandi !
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10
febbraio 2017
Ragazzi fa freddo!!!!Sono le 6.30 del mattino di domenica
e mi sto guardando Milan-Sampdoria sulla RAI. Ho appena
portato l'ennesimo sacco dell'immondizia nel contenitore
fuori casa e mi sono letteralmente congelato....(ma capita
anche a voi?) . Penso a quella coppia di nostri connazionali,
Roberto Ragazzi e Laura Trentani, che proprio oggi partono
da Whitehorse per raggiungere Pelly Crossing (482 chilometri
!) da percorrere sul ghiaccio ai confini con il Polo Artico.
Questo tipo di passeggiata si chiama "avventura estrema"
(adesso l'estremo e' tanto di moda!) e devono percorrere
questo "Yukon Trail" in sette giorni e 12 ore
con compagna di viaggio solo una "pulka", che
sarebbe la slitta siberiana con cibo e tutto l'occorrente
per resistere al freddo durante le poche e limitate soste
per riposare (si dorme in tenda!). Controllo su Google
la temperatura a Whitehorse: 31 gradi sotto-zero ! Io
accendo - per sicurezza - il caminetto termico!
Poi, in questa giornata di Superbowl, c'e' anche il big-match
Juventus-Inter. Vincono i bianconeri e sui social si scatenano
le solite polemiche contro l'arbitro. Chi si lamenta?
Chi perde logicamente! Io dico che e' stata partita bella
per un tempo con l'Inter che a tratti ha anche "preso
possesso del centro del ring e spinto la Juve alle corde"
(parole del giornalista Roberto Beccantini...). Pero'
a livello di occasioni non c'e' stata proprio gara: un
goal di Cuadrado, due traverse ed almeno quattro-parate-quattro
salva-vita da parte di Handanovic.
Intanto in comunita' momenti di grande commozione per
le esequie funebri di Hector Marinaro sr. tenutesi in
forma strettamente privata. Vecchi amici come Gus Mandarino
o Enzo Ionadi ( buon 70mo compleanno!!!) e Carlo Del Monte
a salutarlo per l'ultima volta. E , sempre in comunita'
anche grande fermento per i giovani talenti di casa nostra
che cercano gloria in Italia od in Europa. Alberto Tari,
frusinate doc e re dei "tiramisu'" made in Canada
con la sua nota "Elite Sweets" sta alacremente
lavorando con l'amico del cuore, il famoso Andrea Carnevale,
ex compagno del mitico Maradona nel Napoli ed ora direttore
sportivo dell'Udinese, per portare a Toronto l' "Udinese
Academy". E chissa' che, conoscendo l'abilita' dei
dirigenti udinesi nello scopritre talenti, non si possano
aprire importanti orizzonti per i nostri giovani virgulti!
Intanto in Sicilia e' finita l'avvenura del giovane Cristiano
Ciccone, un giovane di Vancouver del '95 che era partito
un paio di stagioni fa con una valigia piena di speranze
che lo ha portato prima in Toscana nel Colligiana e poi
in terza serie a Messina appunto. La societa' sicula ha
deciso di non avvalersi piu' delle sue prestazioni e si
e' giunti quindi alla risoluzione consensuale del contratto.
Peccato!
E chiudo questo mio Bar Sport settimanale con un'altra
notizia che arriva dall'amata Trinacria e che, seppur
indirettamente, riguarda anche noi di Toronto. Il Capo
del "Parco delle Madonie", Angelo Pizzuto, e'
stato condannato per truffa dal tribunale di Termini Imerese
per un viaggio promozionale in Canada. La vicenda risale
al settembre 2011 ed è legata ad un viaggio a Toronto?di
una delegazione, per la sponsorizzazione di prodotti madoniti,
senza alcun impegno di spesa(secondo l'accusa) da parte
della Regione.All'epoca Angelo Pizzuto era ilvicecapo
di gabinetto dell'assessorato regionale all'Ambiente e
al Territorio. Il viaggio duròtre giorni:la Camera
di Commercio Italiana anticipò le spese -47 mila
e 900 euro senza mai ricevere il corrispettivo dall'assessorato.
L'ente quindi avanzò la richiesta di pagamento
delle fatture alla Regione siciliana e il presidente Crocetta,
nel 2012, presentò un esposto in Procura. Pizzutoaveva
assicurato - attraverso alcune e-mail -che la missione
sarebbe stata finanziata dall'assessorato senza alcun
impegno di spesa ufficiale da partedell'amministrazione.?
Inutile aggiungere che non sappiamo se i 47.900 dollari
siano stati rimborsati o se lo saranno in futuro...."A
liggi e' uguali pi tutti ma cu avi i picciuli si nni futti"....Mandi
a tutti !!!!. |
3
febbraio 2017
E cosi' se ne e' andato anche Hector Marinaro. Una leggendaria
pagina del "nostro" calcio italo-canadese-torontino,
si e' staccata dal libro dei ricordi. I piu' giovani sicuramente
ricordano un altro Hector Marinaro, il figlio, anch'egli
calciatore ed ora allenatore negli States. Ma e' stato
il padre, Marinaro sr., anzi per essere piu' precisi e
per fare il giusto distinguo Hector Leonardo, a scrivere
i versi piu' poetici di questo sport a noi tanto caro.
Argentino a tutto tondo (ma di chiare origini italiane),
era nato a Buenos Aires nel '31. Aveva giocato oltre che
in Argentina anche in Messico ed El Salvador prima di
venire qui in Canada nel lontano 1961 a Montreal e due
anni piu' tardi qui a Toronto.
La sua seconda carriera in Canada inizio' in modo rocambolesco:
venne ingaggiato in prestito dal Montreal Concordia e
appena arrivato vinse il titolo del Quebec e si aggiudico'
anche il trofeo quale miglior giocatore della stagione.Ma
non fece in tempo a ritirarlo in quanto subito dopo l'ultima
partita del campionato dovette partire immediatamente
alla volta del Salvador a raggiungere la squadra che lo
aveva ceduto in prestito per una gara importantissima
di quel campionato (all'epoca era un terno al lotto anche
raggiungere in aereo il centro America!). Il trofeo quale
MVP dopo la festa e la mancata consegna spari' e non ci
fu verso di trovarlo per ben 21 anni! Finalmente, solo
una decina di anni fa, nel 2006 gli venne ufficialmente
consegnato! Hector Marinaro ha giocato con la Toronto
Italia nella Eastern Canada Professional Soccer League
ed ha poi allenato la stessa Toronto Italia, i Falcons,
Toronto Blizzards ed anche i Toronto Rockets quando subentro'
a Pietro Felicetti nel '94. Erano i tempi dei leggendari
Eddy Berdusco, Gino Di Florio, Lucio Ianero e Jack Copetti.
Ciao leggenda!!!
Sta intanto diventando una vera e propria "bella
favola" la carriera di Victor Montagliani, questo
nostro connazionale ora residente a Vancouver di cui vi
abbiamo parlato ripetutatmente nelle ultime edizioni di
questo nostro Bar Sport.
Dopo essere stato eletto alla guida della Canadian Soccer
Association ed essere stato eletto presidente della CONCACAF
- la Confederazione del Nord e Centro America, e' stato
ora nominato dalla FIFA Presidente della Commissione "Football
Stakeholders", una commissione che ha il compito
di fornire consulenza e assistenza al Consiglio Generale
del massimo organismo mondiale del calcio, su tutte le
questioni relative al calcio ed al rapporto tra i clubs,
giocatori, Leghe e Confederazioni. Vice presidente della
stessa commissione e' stata poi nominata Evelina Christillin
(che vediamo spesso alla Domenica Sportiva) che e' stata
presidente del Comitato Promotore dei Giochi Olimpici
Invernali di Torino nel 2006.Nel direttivo anche l'amministratore
delegato della Roma Umberto Gandini al quale il calcio
italiano deve essere grato perché quando era primo
vicepresidente Eca (European Club Association), insieme
con Andrea Agnelli si era battuto, e con pieno successo,
per assicurare ai clubs italiani quattro posti in Champions
(dal 2018). Gandini è un grande conoscitore del
calcio internazionale, grazie alla sua lunga esperienza
al Milan.
Insomma il calcio italiano e - indirettamente - quello
canadese sta facendo passi da gigante a livello internazionale
e.....pissi pissi bau bau.....va a vede' che Montagliani
ci regalera' anche una lega calcistica tutta canadese
!!!!! Noi lo speriamo di cuore......mandi mandi |
27
gennaio 2017
La notizia - giornalisticamente parlando - non e' "fre-schissima",
risale infatti a qualche settimana fa, ma di questi tempi
e' sempre piu' attuale.
Parliamo degli stipendi stratosferici che il calcio cinese
sta offrendo a campioni europei e sudamericani.
Aveva iniziato proprio il nostro Pelle' dopo la debacle
con la nazionale azzurra,ingaggiato dallo Shandon Luneng
con salario di ben 15 milioni di Euro all'anno che lo
faceva di-ventare l'italiano piu' pagato di tutti i tempi
(altro che Gio-vinco!). Poi e' toccato all'argentino ed
ex juventino Tevez, passato al Shanghai Shenhua che percepisce
38 milioni, sempre di Euro, all'anno, e diventa il calciatore
piu' pagato al mondo: piu' di Cristiano Ronaldo, Neymar,
o i nostri Buffon e Totti. Di questi giorni si e' parlato
del passaggio di Kalinic dalla Fiorentina al Tijanin per
45 milioni di Euro,ma poi l'attaccante croato ha detto
di no per una scelta di vita... Sarebbe successo che mentre
il calciatore stava ordinando un cappuccino e si stava
godendo la vacanze natalizie un ca-meriere gli ha portato
la bevanda calda sulla cui schiuma era inciso "Viola"
(il colore delle maglie della Fiorentina....) ac-compagnato
da un cuore....Come dire talvolta un gesto vale piu' di
mille parole od offerte. D'altro canto avete mai pensato
"veramente" a quanti soldi sono 30 o 40 milioni
di Euro??? . Chi ha mai visto 38 milioni di qualunque
cosa??
Sapreste distinguerli da una cifra più bassa, diciamo
10 milioni, o da una molto più alta, diciamo un
miliardo?Per esempio dieci secondi della vita di Carlos
Tevez, diciamo quelli necessari al nostro per estrarre
il ciucciotto dalle mutande (gesto che fa quando segna!),
valgono la bellezza di 12 euro. Una cifra che i milanesipotrebbero
investire in un pranzo veloce al bar sotto l'ufficio,
comprensivo, cara grazia, di bevanda e caffé.
Secondo una ricerca australiana, basata su un campione
di 500 coppie, la durata media di un rapporto sessuale
tra esseri umani è di 5 minuti. Ma aspettate a
sentirvi confortati: in quell'arco di tempo che vi è
necessario per completare l'assurda coreografia dell'amore,
Tevez ha guadagnato circa 400 euro.
Mentre voi siete in giro a fotografare la Torre Eiffel
, il Duomo di Milano o il Colosseo, tenete a mente che
nel frattempo il conto corrente di Tevez starà
ingrassando di circa 250mila euro. Un gruzzolo che tra
qualche anno, almeno a sentire Richard Branson e la sua
Virgin Galactic, gli permetterà di godersi un giro
turistico a 110km di altitudine dalla superficie terrestre
a bordo della SpaceShipTwo !?
E fanno scalpore le parole rilasciate da?Marten de Roon,centrocampista
olandese del Middlesbrough che son sicuro la maggior parte
di noi nemmeno conosce, in merito al suo stipendio.
Ecco quanto dichiarato dall’ex giocatore dell'Atalanta
ai giornalisti:“La prima volta che ho visto il mio nuovo
salario sono rimasto scioccato. Quando poi vedi tutti
quei soldi in banca ti poni delle domande, pensi a tutte
le altre persone che guadagnano molto di meno, a quello
che potrebbero fare con questi soldi. Ne ho parlato anche
con mia mamma e mio papà. Il secondo non è
rimasto sorpreso, perché è il direttore
di una scuola, ma la prima, che fa la fisioterapista per
gli anziani, mi ha detto che tutto questo non era giusto
ed era immorale. Tuttavia,non bisogna essere ingenui.
D’altronde credo che il mio stipendio sia uno dei più
bassi di tutta la Premier League”. Per chi non lo ricordasse
lo stipendio minimo in Ontario e' di poco superiore agli
11 dollari e proprio ieri ho ricevuto l'ul-tima bolletta
dell'Hydro: 399 dollari comprensivo del ma-gnanimo sconto
regalatoci dal governo della Wynne : no all'8% della tassa
provinciale!!!! Minchia o Mandi???? |
20
GENNAIO 2017
Passate le feste rieccoci a noi.
Proprio ieri i "draft" della MSL con i nostri
Toronto FC ad assicurarsi il difensore Brandon Aubrey
come prima scelta. Ma la notizia forse piu' importante
giunge da Zurigo e riguarda i campionati del mondo. "Il
Canada sarebbe interessato ad organizzare il Mondiale
del 2026, magari in collaborazione con i nostri vicini
degli Stati Uniti ed eventualmente anche il Messico "
- lo ha affermato il nostro Victor Montagliani, presidente
della Concacaf (America del Nord, centrale e Caraibi)
che ha subito avanzato la possibile candidatura del Canada
ad ospitare quello che sarà il primo torneo iridato
a 48 squadre.???
"Il Canada comincerà rapidamente le discussioni
con Stati Uniti e Messico per capire se possiamo presentare
una candidatura congiunta" ha aggiunto il dirigente
canadese che approva l'allargamento a 48 squadre. "Si
tratta di un'ottima cosa per il calcio. Il presidente
ha concretizzato la sua visione ed ha fatto tutto molto
per bene. La formula e' ottima" ha concluso. Se son
rose fioriranno.....
Crisantemi invece da Montreal dove proprio alla vigilia
di Natale si e' spento un collega di Telelatino: Emidio
Buonamici. Aveva solo 54 anni e non ha retto a un improvviso
malore. Ascolano doc e grande tifoso della squadra marchigiana,era
emigrato oltreoceano negli anni ‘80 dopo aver frequentato
l’istituto industriale, proprio come il presidente dell'Ascoli,
anche lui di Montreal, l'industriale farmaceutico Francesco
Bellini, di cui era amico. Era una colonna portante della
comunità italiana di Montreal e fu tra i fondatori
dell’Ascoli Picchio Fan Club della metropoli francofona,
solo un anno fa. Lascia la moglie Jenny Mazzaferro, la
figlia Emanuela e il piccolo Giancarlo.
Cambio argomento e condivido un articolo apparso sul Corriere
della Sera in settimana.
Dito nella piaga dei disservizi del Ministero degli Esteri
con la speranza che ora il nuovo braccio destro del Ministro
Alfano ed ex ambasciatore in Canada Lorenzo Cornado possa
porvi rimedio.
Il Corsera scrive: "Il sito del ministero degli Esteri
contiene un’utilissima sezione dedicata alle informazioni
sulle borse di studio per l’estero offerte dai vari Paesi.
O meglio: contiene una sezione che sarebbe utilissima
se fosse curata con un minimo di attenzione e criterio.
Così purtroppo non è, visto che l’elenco
delle opportunità offerte ai giovani italiani appare
incompleto, invecchiato e dunque in-servibile. Qualche
notizia aggiornata è presente, come nel caso di
Svizzera e Cina. Ma per il resto troviamo so-prattutto
borse scadute, anche da anni: la scheda del Canada, per
esempio, risulta aggiornata l’ultima volta il 14 settembre
2012......
Si tratta di una delle tante storie di inefficienza italiana
alle quali abbiamo fatto l’abitudine; storia particolarmente
significativa, però, perché mostra come
anche in un settore che è considerato uno dei meglio
organizzati della mac-china statale — il ministero degli
Affari Esteri — prosperino gli stessi virus che colpiscono
in Italia tutto ciò che è pubblico. In primo
luogo la scarsa considerazione per gli utenti di un servizio,
che a volte sembra essere creato solo per giustificare
lo stipendio di chi vi lavora. Questo si sposa benissimo
con un altro virus che infetta il pubblico impiego, l’irresponsabilità
di chi svolge un lavoro e di chi quel lavoro dovrebbe
vagliare e controllare. La pagina del sito del ministero
degli Esteri avrà pure qualcuno che ne è
ufficialmente il responsabile. Possibile che costui o
costei non si sia accorto di nulla?" Mandi, Mandi
|
29
aprile 2016
Inizio a scrivere questo mio Bar Sport oggi lunedi' 25
aprile. Ricorre l'anniversario della lberazione dell'Italia:
un giorno fon-damentale nella storia italiana e simbolo
della vittoriosa lotta di resistenza partigiana contro
il governo fascista e l'occupazione nazista.Non e' assolutamente
mia intenzione rivangare o esaltare il passato.
Voglio soltanto riflettere attraverso le parole di un
amico "istriano" che da sempre, il 25 aprile,
scrive ai suoi concittadini queste parole. Si chiama Mario
Lorenzutti, vive a London (Ontario) e ci accomunano molte
cose e molti pen-sieri. "Cari connazionali ,per noi
oggi e`una data da ricordare o da dimenticare?. Siamo
stati liberati, occupati, e nello stesso tempo rovinati.Per
noi la liberazione e`stata l`inizio del nostro calvario.Non
credo che noi gente dell`Esodo possiamo celebrare questa
importante data a cuor leggero....Abbiamo ricevuto smacchi
dopo smacchi ,per non parlare di Osimo. Ma ora a che punto
ci troviamo? Siamo meglio o siamo peggio di 70 anni fa?
Presto non si parlera`piu`di noi , restera` qualche libro
,qualche documento,qualche foto.Mi piange il cuore che
cittadine come Capodistria.Isola ,Pirano ,Parenzo ,Rovigno,
Pola, per noi non esistono piu' come le conoscevamo, Tutto
e`cambiato .La nostra storia .cultura ,tradizioni son
finite con l`esodo. .E`bastato un colpo di penna ,fatta
da gente che non sapeva niente di noi per cambiar per
sempre la nostra vita .....Vi saluto Mario,Lorenzutti,
per sempre Isolan...
" Agli amici di "quelle parti", ricordati
cosi' come mi vengono in mente, Gino e Gigliola Russignan,Konrad
Eisenbichler, Adriana Gobbo,Carlo Milessa, la famiglia
Braini, Marina Cotic,Antonio Perini,Dario Zanini.Wanda
Stefani,Alceo Lini,Cristina Perini e scusandomi per gli
altri rimasti nelle nebbie della mente, questa poesia
di un esule istriano che vive in Canada: "Le candele
per noi accese si stanno spegnendo una ad una.....La notte
giunge, ormai, ne ci sarà più alba! Un giorno,
forse, si racconterà di un popolo che per viver
libero andò a morire lontano, lontano dal proprio
mare e da una terra rossa che,vista dall`alto sembra un
cuore insanguinato..... "
Domani 26 aprile daro' invece l'ultimo saluto a Giovanna
Zappone, mamma di Fortunato Zappone, il "barista
con il cuore" di 90mo Minuto e cognato del titolare
Tony Albi. Aveva 99 anni, anzi il 24 settembre prossimo
ne avrebbe compiuti 100!!! Immagino Sant'Onofrio, paese
natale in provincia di Vibo Valentia un secolo fa! Non
esistono foto in bianco-nero che possano soltanto immaginare
la vita nei paesi dell'entroterra calabrese nel 1916 e
dintorni......Giovanna e' in buona compagnia in quanto
proprio cinque giorni fa si e' ricordato nella sua regione
Giacomo Mancini, che era nato proprio il 21 aprile del
1916: leader politico, Ministro "del fare" tanto
che le Poste Italiane gli hanno dedicato un francobollo
con la sua immagine durante un discorso pubblico.
Resto in Calabria e chiudo con il Crotone dei miracoli.
Anche se la matematica non lo garantisce, di fatto domenica
scorsa, ha staccato il lasciapassare per la Serie A. Buona
parte del miracolo crotonese è merito di Beppe
Ursino un autentico artigiano del calcio italiano. Ursino
è un grande conoscitore di calcio e ha uno schema
collaudato per trovare giocatori (sempre nuovi) in grado
di poter meravigliare in B per poter poi diventare giocatori
importanti in A. Ci è riuscito con tanti (Florenzi
e Bernardeschi su tutti, ma poi nel corso degli anni Giampà,
Aronica, Fabbrini,, Bocchetti, Palladino) ne ha trovati
a decine. Riuscendo per 7 stagioni consecutive (senza
spendere nulla) a rimanere in B centrando i playoff tre
stagioni fa e vivendo un sogno in questa stagione. Dando
fiducia ad allenatori con idee innovative con una grande
missione: valorizzare i giovani e trovare il bel gioco.
Ecco allora nel segno di Gasperini, Drago e Juric. Ursino
manda i suoi collaboratori a vedere in giro le partite
delle giovanili. E per ogni giocatore giovane ha una valutazione
da uno a tre. Quelli che prendono tre vengono rivisti
direttamente da lui che poi inizia a trattare. Con tutti.
Inter, Milan, Juve, Fiorentina. Da quest'anno anche con
l'estero (vedi Budimir). Scopre talenti e rispolvera talenti
impolverati. Innesta germogli sempre freschi in un gruppo
storico che rimane per consegnare allo spogliatoio quello
spirito che contraddistingue da sempre la squadra rossoblu.
Perché quando trovi un grande calciatore è
sempre un vantaggio, ma quando trovi un grande uomo non
te lo devi lasciar scappare.
|
22
aprile 2016
Lunedi' scorso nella trasmissione ra-diofonica "Soccer
City" abbiamo avuto ospite telefonico direttamente
dall'Italia un "calabrese doc", che ha fatto
- a modo suo - la storia del calcio italiano: Sal-vatore
Garritano.
Una storia commovente che va ben al di la' del gesto tecnico
o dell'impresa sportiva in per se. Garritano infatti dal
2007 e' affetto da leucemia, una battaglia durata sino
ad ora e finalmente vinta! Una forma cronica tenuta sotto
controllo, ma che purtroppo è bastata a bollarlo
come untore. Specie per le sue denunce delle pratiche
sanitarie illecite del calcio dei suoi tempi, che hanno
mietuto vittime illustri come Bruno Beatrice, suo compagno
alla Ternana o il terzino del Torino Fabrizio Gorin.
Garritano, nato a Cosenza il 23 dicembre 1955: la gavetta
della panchina a Pulici e Graziani an-cora negli occhi
e nel cuore. Fino a toccare l'apogeo con lo scudetto 1975-76
ed il goal decisivo contro il Milan.Sarà proprio
il "suo" Toro però a finire nel mirino
dell'in-tervista rilasciata al settimanale italiano "L'Espresso"
un j'accuse verso tutto il movimento all'in-segna del
"prima ti dopano, poi ti cacciano". "Da
ragazzo, quando sei poco consapevole di quello che stai
facendo,- ci dice - ti pompano con ogni tipo di sostanza.
Da adulto, quando ti sei malato e hai bisogno di aiuto,
per loro sei già morto. Escluso, mobbizzato, cancellato.
Nessuno ti telefona, e se li chiami si negano".
Una durissima denuncia di Salvatore , che i tifosi di
calcio non più ragazzini ricorderanno benissimo:
giovane pro-messa nei primi Anni Settanta (con qualche
passaggio nella Nazionale under 21), fu la terza punta
dell'ultimo Torino vincente, quello della coppia Graziani-Pulici
e di Gigi Radice allenatore, per poi attraversare la serie
A con altre squadre, dalla Sampdoria al Bologna e all'Atalanta,
fino agli ultimi calci con la Ternana. Quel mondo, che
fino a poco tempo gli apparteneva - «lavoravo come
osservatore sportivo a grandi livelli anche insieme al
mediatore di mercato spagnolo Ernesto Bronzetti»
- lo ha cancellato nel modo più umiliante: nessuno
lo chiama, e tutti si dissolvono quando li cerca lui.
Anche la Figc gli ha chiuso le porte in faccia: «Ho
potuto contare solo sul contributo dell'Associazione italiana
calciatori, mentre la Federazione mi ha totalmente ignorato,
nonostante abbia vestito la maglia azzurra nelle Nazionali
giovanili. Tengono un sacco di gente che non ha nessuna
esperienza di campo, io invece sono escluso perché
considerato "pericoloso" dopo quello che ho
detto sul doping. Eppure conosco bene il calcio e credo
che la mia esperienza da talent scout potrebbe essere
utile. Ma nessuno vuole neppure parlare con un ex che
ha detto la verità sul doping». Un'inchiesta
ancora in corso e di cui non si conoscono i possibili
esiti !
In tutto questo, però, Garritano tiene a citare
qualche ec-cezione: «Ciccio Graziani, Gigi Del Neri,
Cesare Prandelli e la famiglia Gattuso. Ecco, loro cercano
di aiutarmi e io voglio ringraziarli pubblicamente».
Come ringrazia gli "amici" di Toronto che si
sono fatti vivi con lui durante la trasmissione: da Franco
Limongelli addirittura suo ex compagno di squadra nel
Morrone di Cosenza, l' "ano-nima" signora Maria,
anch'essa cosentina purosangue che addirittura ricorda
i caffe' sorseggiati con lui al bar vicino allo stadio
(ma erano solo caffe'?) sino a Mario Pennino che Soccer
City lo segue addirittira via-internet dalla Re-pubblica
Dominicana dove e' in vacanza! Ora Garritano e' osservatore
e consulente sportivo. Compito precipuo, la ricerca di
once di talento in giro per il mondo, memore di quello
lasciato nelle fatidiche scarpette appese al chiodo a
malincuore. Non male, per uno che in campo qualcosa era
riuscito a combinare. E chissa' che presto qualche "oncia
di talento" non possa trovarlo anche qui da noi in
Canada, a Toronto e nella GTA tutta. Mandi !
|
15
aprile 2016
Questo fine settimana torna il carrozzone della Formula
Uno
Sapra’ riprendersi la nostra Ferrari?
Me lo auguro sopratutto per i “grandi” amici del Ferrari
Club di Toronto, gia’ in fibrillazione per organizzare
la tra-sferta al Gilles Villeneuve di Montreal. Per il
presidentissimo Tony Folino, per Enzo Elia, Joe Franze’
e i tanti altri membri e smpatizzanti.
Intanto il 4 giugno prossimo si festeggera’ il 2ndo anniversario
del club con una grande festa all’Embassy Grand di Adriano
La Viola. Siate dei nostri, sara’ serata indimenticabile!
A tutti voi che siete vanto ed onore della comunita’ un
pensiero che sono certo fara’ piacere a tutti, dedicato
all’INDIMENTICABILE ! “Per non dimenticarlo, ha vinto
91 GP. È stato 7 (sette) volte campione del mondo.
La velocità era parte della sua "anima".
In una giornata di relax la sua storia è cambiata.
Oggi con 44 kg lotta per "sopravvivere" dal
dicembre del 2013.La moglie inizia a vendere i beni per
pagare le spese mediche milionarie.
La vita può prendere percorsi mai immaginati. Come
in uno schiocco di dita, tutto può cambiare. Non
serve denaro, laurea, fama, successo.
Davanti a Dio siamo tutti uguali. Allora perchè
tanto orgoglio? Arroganza? Attaccamento ai beni materiali.
Tutto quello che abbiamo è l'oggi. E tutto quello
che è alla nostra portata e ' essere felici mentre
il tempo scorre. Perche’ struggersi per i nostri problemi
o problemini quoti-diani.
Cosa sono in confronto a qualcosa che ti "Ruba la
vita". Fai il bene! Siate il bene! Come in un gioco
di scacchi, alla fine re e pedone sono salvati nella stessa
scatola !
In settimana ho visitato la fabbrica della “Lika”, un’azienda
che produce articoli sportivi di Oakville. Spazia dal
calcio al football Americano,dai palloni alle magliette
e veste ad-dirittura la nazionale di Costarica. Direttore
generale e comproprietario e’ un nostro connazionale,
quel Phil Ionadi, figlio di Enzo, famoso salesman dell’altrettanto
famosa Santa Maria,la produttrice della Mortadella San
Daniele. E questo mi riporta indietro nel tempo quando
a dirigere la famosa azienda, ora controllata da capitali
americani, era il mai troppo compianto Italo-Pasquale
Rosati, abruzzese doc e milanista sfegatato.
Italo era anche uno dei maggiori azionisti di Telelatino
e il mio breve interregno al network italo-spagnolo, lo
si deve a lui.
Spesso al lunedi’ era colazione a base di calcio: Rosati
milanista, Eddy Zilli suo direttore generale, Juventino
fino al midollo, con puntate di Giorgio Damiani ed ap-punto
Enzo Ionadi: rossonero il primo, bianconero il secondo.
E quante volte il buon Enzo magnificava le gesta del figliolo
che allora studiava e giocava negli States. Phil inizio’
la sua carriera con i Toronto Supra nella Canadian National
Soccer League per poi passare ai Toronto Lynx della USL
A-League, i Glen Shields Sun Devils e poi il Montreal
Impact di Joey Saputo.
Oggi come dicevo dirige questa relativamente nuova compagnia
destinata a competere con le leggendarie Umbro o Adidas.
Il controllo dell’azienda e’ in mano a dei croati (da
qui il nome Lika che e’ una regione – ricca di patate
tra l’altro – della Croatia: regione ferita a morte dalla
sanguinosa Guerra del ’95). Gente rude ma laboriosa che
sicuramente ce la fara’. Intanto e’ lo sponsor tecnico
ufficiale dell’Accademia di Paolo Rossi, guidata da Fausto
De Marco, che ha mandato a Perugia due talenti di casa
nostra: Tommaso Castaldo e Lorenzo Majer. Come scriveva
sette giorni fa Patrizio Serafini su di loro si sono gia’
posati gli occhi del Perugia e della Maceratese. Se son
rose fioriranno!!!!
Intanto “mandi mandi” a tutti. |
8
aprile 2016
Il tema è deflagrato solo domenica scorsa con
l'espulsione di Higuain e la successiva, folle protesta
nei confronti dell'arbitro Irrati.
ll campionato italiano è sempre stato carat-terizzato
da nervosismo superiore alla media ma, nel corso di questa
stagione, si sono su-perati abbondantemente i livelli
di guardia
Il numero di proteste e, soprattutto, la veemenza delle
stesse paiono totalmente fuori controllo: solo nelle ultime
due giornate abbiamo assistito a gestualità intimidatorie,
mani appoggiate sul petto, insulti reiterati.
Ancor più grave il fatto che tali manifestazioni
di palese dis-senso siano state gestite in modo non solo
discutibile ma, so-prattutto, con conseguenze totalmente
differenti.
Prendiamo, ad esempio, i casi di Napoli e Juventus.
Ad Udine Higuain viene espulso per una seconda ammonizione
per fallo su un avversario (sanzione corretta) per poi
lasciarsi andare ad una reazione nervosa inaccettabile
e che porterà con-seguenze pesanti. Errori di Irrati?
Nessuno, gestione inec-cepibile dell'episodio. Il problema
emerge nel momento in cui siamo costretti ad assistere
a decisioni che lasciano allibiti.
Partiamo dalla celeberrima immagine del confronto tra
Bonucci e Rizzoli sul quale si sono spese, centinaia di
migliaia di parole perdendosi sulla domanda "c'è
stato contatto o no tra le due teste?". Una domanda
talmente stupida dato che non importa in alcun modo se
il contatto ci sia stato o meno:Rizzoli avrebbe dovuto
punire con l'espulsione l'atteggiamento intimidatorio
del calciatore della Juventus. Non c'è una singola
ragione per con-sentire ad un qualsiasi giocatore di comportarsi
in questo modo.
Chi giustifica il giallo sostenendo che Bonucci non abbia
insul-tato Rizzoli, evidentemente non ha la minima idea
di cosa sia il rispetto che, spesso, si dimostra più
nei gesti che nelle parole.
Fattispecie superata da un avvenimento ancor più
grave ac-caduto sabato, negli ultimi secondi di Juventus
- Empoli.
Protagonista Zaza, protagonista, a pochis-simi secondi
dalla fi-ne, di un contatto in area di rigore. Nel mo-mento
in cui si accorge che Calvarese non ha ritenuto di assegnare
il calcio di rigore, lo stesso calciatore si rivolge all'arbitro
urlandogli due espressioni molto colorite ma, soprattutto,
gravemente offensive ("pezzo di m…" e "figlio
di p…").
In merito, onde evitare facili giustificazioni, bisogna
evi-denziare come sia falsa l'affermazione secondo cui
un arbitro, in uno stadio da 40mila spettatori, non senta
quel che si dice in campo. In realtà, in campo,
si sente tutto, ma proprio tutto! Dal contatto piede/pallone
fino alle parole proferite dai calciatori.
A maggior ragione si sentono perfettamente le parole urlate
nei propri confronti da parte di un giocatore a distanza
di 10/15 me-tri al massimo.
Dopo questa sceneggiata Calvarese non procede ad alcuna
san-zione disciplinare, consentendo a Zaza di continuare
nelle pro-teste plateali anche dopo il triplice fischio
finale .
Questa assoluta mancanza di applicazione del regolamento
è, in una parola, inaccettabile: inaccettabile
non solo in Serie A ma in qualsiasi categoria.
Ultima postilla: in questo caso il cosiddetto "buon
senso" (far finta di non sentire per evitare un'espulsione
inutile) non c'entra assolutamente nulla. Giustificare
la mancata sanzione (ovvia-mente espulsione) con il fatto
che mancassero solo pochi secondi alla fine della gara
significa non aver minimamente compreso il termine "sport"
inteso come rispetto degli avversari e di coloro che sono
chiamati ad applicare le regole.
Il cartellino rosso, per fattispecie di questo genere,
deve essere estratto sempre, al primo od all'ultimo secondo
di una gara, senza discussioni.Il problema, dunque, è
da individuare nella eccessiva tolleranza di proteste
fuori dalle righe. Solo per citare i casi più facilmente
individuabili ricordo Mancini con tutti gli arbitri, Totti
con Rizzoli, Lichtsteiner, Bonucci, Higuain, Medel, Chiellini,
Felipe Melo, Nainngolan. E ne dimentico molti al-tri.Bisogna,
in conclusione, decidersi: o si continua a non ap-plicare
il regolamento, oppure si riprende ad arbitrare lasciando
il lavoro di "amministratore di condominio"
a chi svolge la professione giornalmente.
Per concludere e sdrammatizzare una notizia che pone il
mio paese d'origine, Torviscosa (bassa friulana), in prima
pagina !
Notizia molto in auge di questi tempi.I cambiamenti di
sesso non sono prerogativa del genere umano: a Torviscosa,
una gal-lina si e' tramutata , senza bisogno di interventi
chirurgici, in gallo .
Del fenomeno, tale Carlo Marin, pollicultore a tempo perso,
ebbe qualche settimana fa una percezione "sonora".
Gli capito' cioe', di udire all'improvviso, un "chicchiricchi"
timido e fle-bile,ma comunque sorprendente , perche' egli
bene sapeva, di non avere galli nel pollaio. Volle compiere
una piccola inchiesta e scopri' cosi' che una delle gallinelle
dell'ultima leva, intonava dopo aver deposto ogni uovo,
un incerto "chicchiricchi" in luogo del normale
"coccode'".
Con il trascorrere dei giorni, l'eccezionale bipede, tenuto
in osservazione isolato dalle compagne, rivelo' con crescente
evi-denza la metamorfosi; la cresta si inturgidiva, l'
andatura si faceva via via piu' baldanzosa, il "chicchiricchi"
aumentava di autorita'. Ora il fenomeno, molto raro fra
gli animali, e' compiuto: in armonia con il suo nuovo
"stato civile", il pennuto del signor Marin
ha cessato di deporre le uova !
|
1 aprile 2016
Pasqua. Chiamo la zia quasi no-vantenne, ultimo vero
legame di una vita che non e’ piu’ mia, per fargli gli
auguri. Vive sola in Italia, a Cervignano del Friuli,
piccolo centro in provincia di Udine, dove ho trascorso
buona parte della mia infanzia ed adolescenza.
La sento triste. Ma non e’ la solitudine o i ricordi che
riaffiorano violenti ad ogni festa comandata: e’ l’amarezza
che viene dal furto nella canonica della Chiesa Parrocchiale
del suo paese.
“E’ accaduto – mi dice – durante la Via Crucis del Venerdi’
Santo”.
Mi informo e resto basito. I ladri, subito identificati
come alcuni profughi ospitati nella stessa casa par-rocchiale,
sono entrati in canonica mentre il parroco don Dario Franco,
era impegnato nelle celebrazioni del rito. Entrati da
una finestra hanno rubato il sacchetto con dentro le offerte
destinate ai poveri (cioe’ a loro....). Hanno anche tentato
di forzare la cassaforte ma non sono riusciti ad aprirla.
“Erano le offerte del giovedi’ e del venerdi’ santo –
mi dice don Dario. Circa mille euro. Tutti soldi destinati
alla carita’.Un furto fatto non tanto alla parrocchia
quanto ai poveri che beneficiano del nostro aiuto”.
Cervignano: poco piu’ di diecimila abitanti, a 19 km da
Udine. Localita’ tranquilla dove i carabinieri hanno un
ruolo piu’ “sociale” che “interventistico”. Ma i tempi
purtroppo cambiano.....
E allora, nella amarezza non tanto per il furto in per
se quanto per il ri-cordo nostalgico di una realta’ che
evidentemente non esiste piu’ neppure nei piccoli centri
abitativi della nostra bella Italia, vi regalo quanto
scritto alcuni giorni fa da Nicola Porro, giornalista
e conduttore della trasmissione RAI Virus. Serve a farci
riflet-tere. “Un pensierino pasquale cattivello dopo aver
letto i giornali viene automatico.’Dedicato a quelli che,
come la Mannoia eFurio Colombo, sul terrorismo islamico
dicono: "è colpa nostra...".
Cara Fiorella, avremo mille colpe, ma se il mondo che
voi vagheggiate diventasse realtà, tu staresti
a casa con il velo, senza diritti o sogni da coltivare,
non solo senza canzoni da cantare; tu, caro Furio, dopo
una vita passata a incassare lauti stipendi da dirigente
di una Fiat pro-tagonista del capitalismo occidentale,
teatro della lotta di classe tra padroni e operai dove
tu non stavi certo con gli operai, ma da contratto, a
fianco del padrone, non avresti alcun giornale sul quale
fare finta, liberamente e impunemente, di non avere la
storia che hai.
La possibilità che hai di scrivere quello che ti
pare, e che ha la Mannoia di cantare a viso scoperto,
si chiama libertà.
L'Occidente, pur con mille contraddizioni, l'ha elavata
a valore assoluto. Una parte di Islam, no.Questa differenza
non la cancellate con un articolo o una canzone”.
E dopo aver visto e sentito Papa Francesco proprio a Pasqua
comincio seriamente a preoccuparmi come il suo flirt con
l’Islam e la sua smania quasi maniacale di accoglienza
stiano causando un’emorragia sempre piu’ evidente di fedeli.
Soltanto alcune settimane fa a Parma, durante l’11mo congresso
dell’Unione Atei ed Agnostici, si e’ – purtroppo per noi
cattolici romani – stabilito un nuovo record di moduli
per lo “sbattezzo”, richiesti online: nel 2015 ne sarebbero
stati scaricati dal sito ben 47.726 contro i 45mila dell’anno
prima.
Riflettiamo....riflettiamo.....
Infine calcio.
Lunedi’ di Pasqua Soccer City ha riposato,ma tornera’
regolarmente in onda lunedi’ prossimo. Parte della trasmissione
la dedicheremo a quel grande campione che ci ha lasciato
a soli 68 anni: Johann Crujiff. Lui, simbolo ed inventore
del “calcio totale”. A lunedi’ sera....
Mandi Mandi |
12
giugno 2015
Carissimo Sergio,
oggi questa mia rubrica a meta' tra il serio ed il faceto,
mezzo sportiva e mezzo comunitaria, gabinetto di sfogo
di un frustrato "vecchio" giornalista-broadcaster-missionario
come mi definisco, la voglio condividere con te. Perche'
credo che fondamentalmente tu sei proprio come me, soltanto
con qualche annetto in piu'! e quindi interlocutore privilegiato.
Soltanto ieri ci si interrogava sulla nostra comunita',
si evidenziavano le differenze tra quella degli anni 70/80
e quella attuale; e ci si domandava se, in fondo, la "comunita'
italiana ed italo-canadese" esista veramente ancora….oggi,
anno domini 2015….
Stamane spolverando la mia libreria domestica ho fatto
cadere un libro. Leggero tonfo, soffuso rumore attutito
dal tappeto ed….opla'…."I cattivi pensieri di Don
Smarto. Un prete italiano in Canada" di Padre Benito
Framarin, che quasi con sorriso beffardo mi strizzava
l'occhio da terra….
Un ondata di ricordi ed emozioni mi ha assalito….il nastro
dei ricordi si e' riavvolto e fermato all'ormai lontano
1986. Per quindici anni ha servito la comunita' di Holy
Angels padre Benito; per trenta gli "abruzzesi ed
i friulani, i ciociari ed i calabresi, veneti, pu-gliesi,lucani,siciliani
e campani" di Toronto, vedendo crescere le nuove
generazioni, conoscendone vizi e virtu', registrandone
il cammino sociale e culturale.
Scriveva a proposito della nostra comunita' Benito Framarin:
" …una folla di italiani che conquistano stima e
considerazione, ma non conquistano una coscienza comunitaria
e finiscono per diventare italo-canadesi: non piu' italiani
ma non ancora canadesi; finche' non verranno i figli che
parlano solo inglese e inaugurano le generazioni future,
diverse dalle nostre, fino a sparire nell'oceano…canadese".
Eh si' caro Sergio, credo sinceramente che l'oceano ci
abbia inghiottito completamente. Non sei d'accordo ?
La campagna "OMNI no news bad news" ne e' l'ultimo
esempio lampante!
Ma questo vale non solo per "istituzioni storiche"
come il Congresso degli Italo-Canadesi o Villa Charities
ma anche per club regionali a cominciare dal "mio",
cioe' la Famee Furlane: superefficiente macchina di business
ma sempre di piu' senza "anima storica".
In fondo le onde ed i riflussi del mare erodono anche
le coste piu' solide ed inespugnabili…..
Mare e' sinonimo di estate ed in estate si va in vacanza.
Ha chiuso i battenti per la stagione anche Soccer City
che nell'ultima puntata ha ospitato Mathieu Moreau, ex
bella speranza del calcio francese, poi terzo portiere
dell'Inter a soli 18 anni, ed una discreta carriera in
Serie B ed in Lega Pro: Ternana, Lucchese, Varese, Spezia
.
E' ancora giovane ma dopo l'ultima esperienza italiana
targata Venezia ha deciso di lasciare il nostro paese
per amore di una bella calabro-molisana di Niagara Falls
che gli ha dato due splendidi bambini e con cui ora vive
in quel di Woodbridge.
"Sono l'uomo piu' felice del mondo" ci ha detto
e non ho nessun rimpianto. Ah l'amore…cosa fa fare l'amore!
Una bella storia quella di Mathieu cosi' come e' bella
quella che conclude la nostra colonna, e riguarda Fran-cesco
Acerbi, arcigno difensore del Sassuolo.
Nel luglio del 2013 viene fermato da una diagnosi impietosa:
tumore ai testicoli. A settembre dopo sessioni di chemioterapia
e radiazioni vince la sua battaglia e torna ad allenarsi
e poi in campo. Prima di Natale e' gia titolare nella
squadra neroverde e gioca sempe meglio. Adesso il C.T.
della nazionale Antonio Conte lo convoca per una maglia
azzurra in vista delle qualificazioni agli Europei del
2016.
Un altro miracolo che riconcilia con il calcio e con la
vita!!!!!
Il calcio, cari amici, e' anche amore e miracoli non solo
scommesse ed imbrogli! Mandi!
|
5
giugno 2015
Dopo un cammino di 380 partite, disse-minate lungo nove
mesi e un giorno, è finita la stagione 2014/2015
della serie A. E con sé ha portato naturalmente
una sequenza di verdetti.Noi, come i vecchi cronisti di
un tempo, stiliamo le "nostre pagelle" tra un
commento e l'altro.
Io non ho ancora capito se la Juventus si è laureata
campione d'Italia per la 31esima volta o per la 33ma.
Fatto sta che accederà direttamente alla fase a
gironi della prossima Champions e sarà pure una
delle teste di serie nel sorteggio che si terrà
il 27 agosto (voto:10).
Anche la Roma , seconda in classifica, ha guadagnato l'accredito
immediato ai gruppi della Champions, ma di certo le sarà
riservato un andare più insidioso, dato che sarà
inserita nella terza o, con ogni probabilità, nella
quarta fascia. (10 all'andata e 4 al ritorno = 7).
Terza la Lazio di Stefano Pioli, che planerà in
Champions entrando dalla porticina dei playoff di agosto.
Per intendersi, nel sorteggio del 7 agosto i biancocelesti
non saranno teste di serie e, anzi, rischieranno di essere
abbinati a corazzate come il Valencia, Manchester Utd,
Monaco, Ajax, Bayer Lever-kusen ,Shakhtar o Sporting Lisbona.(8
e forse qualcosina in piu').
La Fiorentina (6,5) e il Napoli (5) hanno spento i motori,
rispettivamente, al quarto e al quinto posto. Così,
entrambi si sono qualificati per l'Europa League. Poiché
la vincente della coppa Italia, vale a dire la Juventus,
è finita tra le prime sei della graduatoria, quest'anno
l'Europa League ha spalancato le proprie porte anche alla
sesta della serie A. Ecco allora il Genoa (7) compiere
il balzo verso l'alto; o la Sampdoria (6,5), a seconda
della concessione delle licenze Uefa. A piazzarsi tra
i rossoblù (o i blucerchiati) e i gruppi del torneo
"provvederà" però l'ostacolo di
due preliminari: il terzo turno e i playoff. Il terzo
turno è in programma il 17 luglio, mentre le due
partite si disputeranno il 30 luglio e il 6 agosto. Tra
un paio di mesi appena, insomma!!
A scivolare in serie B sono stati Cagliari(5), Cesena(5)
e il Parma a cui va pero' un 8 tondo tondo per come i
sui giocatori hanno gestito la "tragedia dell'anno".
Infine in mezzo al guado: fanno bene e conquistano la
sufficienza i "debuttanti" Palermo ed Empoli
(7 ), onorano il torneo Chievo e Torino (6,5) ed il Verona(6)
di Luca Tony. Dietro la lavagna sicuramente le due milanesi,
piu' il Milan (4) che l'Inter (5), e l'Atalanta (5) ma
sopratutto la mia Udinese che e' riuscita a far peggio
del Milan stesso (3). Tra i cannonieri l'arrivo ex aequo
di Luca Toni (Verona), 38 anni, e Mauro Icardi (Inter),
22, grazie alla doppietta contro l'Empoli.
Do invece un dieci tondo tondo a Carmen Principato che
ha ricevuto quest'anno il prestigioso "Da Vinci Award"per
le sue opere filantropiche. La consegna ina una bellissima
serata tenutasi alla Primavera Convention Centre di Woodbridge.Il
"Da Vinci Gala" e' un'evento che da dieci anni
a questa parte raccoglie fondi a favore del Mount Sinai
Hospital e piu' precisamente per il reparto di cure oncologiche
per la tiroide guidato da uno dei piu' prestigiosi luminari
al mondo del settore, il Prof. Paul Walfish.Medico, scienziato,ricercatore
il Walfish e' una delle figure piu' prestigiose del mondo
sanitario canadese, basti pensare - e non voglio essere
assolutamente spiritoso - che accanto al suo nome si scrivono
le seguenti lettere (ed ognuna sta a indicare un titolo
od una specializzazione): C.M.O.Ont.M.D.F.R.C.P.(C) F.A.C.P.
F.R.S.M.(En) F.C.A.H.S.!!!!! Mizzica, direbbe qualcuno!
Sono particolarmente contento che il premio sia andato
al "nostro" Carmen Principato, doppiamente nostro
in quanto anche grande sportivo e tifosissimo della Roma.
Carmen, che poi sarebbe Carmelo, e' nato in Calabria ma
cresciuto nella capitale ed emigro' in Canada a 19 anni.
E' il business Manager della 506 e Vice-presidente della
LIUNA. E' tanto appassionato di calcio che nel complesso
sportivo di Keele e Finch dei Toronto Azzurri gli hanno
dedicato addirittura una strada: la "Principato Way".
Sposato con la Signora Italia ha una figlia, Sabrina,
a sua volta sposata con un......tifoso laziale, Ermanno
Belli. Come dire che a casa Principato e' sempre...derby!!!!!!
E' tutto per ora in attesa di Juventus-Barcellona domani!
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29
maggio 2015
Questa settimana non posso esimermi dal condividere con
voi questa notizia pro-veniente dalla Turchia e ripresa
anche dai quotidiani italiani, che mi ha fatto let-teralmente
scompisciare dalle risate.
Sentite un po' : "L'uomo che pratica la masturbazione
si ritroverà la mano "incinta nell'aldilà".
Ne è convinto il telepredicatore turco Mucahid
Cihad Han, secondo il quale, come ogni madre il cui figlio
non è riconosciuto dal padre, dopo la morte la
mano "rivendicherà i suoi diritti".
Questo bizzarro pronunciamento del religioso musulmano
non è passato inosservato e ha scatenato un'ondata
di critiche e battute ironiche. Durante il suo programma
sull'emittente 2000 Tv, Han ha ricevuto la telefonata
di un telespettatore, il quale ha confessato di masturbarsi
pur avendo una moglie e di averlo fatto anche durante
la Umrah, il pellegrinaggio alla Mecca. Il religioso ha
ri-sposto che, in base ai principi dell'Islam, l'autoerotismo
è "haram", cioè proibito. "Inoltre
- ha proseguito - un hadith (detto del Profeta) afferma
che coloro che hanno rapporti sessuali con le loro mani
se le ritroveranno incinte nell'aldilà". Le
mani, inoltre, "si rivolgeranno a Dio per reclamare
i loro diritti". Dopo la puntata, l'account Twitter
del telepredicatore, che ha oltre 12.000 follower, è
stato sommerso da una valanga di commenti, in gran parte
ironici. "Ci sono ginecologi della mano nell'aldilà?",
ha chiesto un utente del sito di micro-blogging. "L'aborto
è consentito in paradiso?", ha chiesto un
altro. Non mancano i commenti di utenti irritati dalle
parole di Han. "Quindi, secondo te - ha scritto una
utente - essere incinta sarebbe una punizione di Dio?".
E passiamo al calcio in attesa di…..Barcellona-Juventus
di Champions. La "mano" di Adriano Galliani,
in questi giorni a Madrid, riuscira' a portare sulla panchina
del Milan Carletto Ancellotti, appena esonerato dal Real
Madrid?
In un'intervista rilasciata ad alcuni giornali italiani,
Ancelotti ha elencato più di una ragione per cui
non potrebbe accettare l'offerta del Milan: "Ho un
motivo serio per fermarmi un anno, mi devo operare alla
cervicale per via di una stenosi. E non so francamente
quanto dovrò stare fermo...".
Un'operazione, quella a cui dovrà sottoporsi Ancelotti,
che si svolgerà qui in Canada, a Vancouver: "Ho
preso casa lì con mia moglie, mi riposerò
facendo la spola da Madrid. Gli anni al Real sono stati
molti faticosi, nessuno può immaginare quanto costì
allenare quella squadra. In più tra un mese nasce
mio nipote, è un evento che non posso e non voglio
perdere". GianCarlo Belli, suo amico fraterno di
Toronto, ne sai qualcosa? Fatti sentire.....
Dulcis in fundo l'addio al calcio di Dwayne De Rosario:
uno dei migliori talenti, a mio avviso, che il calcio
canadese abbia mai prodotto.
Non ha mai "veramente" sfondato nel calcio che
conta ma possedeva tutti i mezzi per farlo. A 17 anni
lavorava nel negozio di alimenti biologici "The big
carrot" qui a To-ronto. Il ragazzo era vegano da
tre anni e già prospettava un futuro nel campo
della ristorazione. Tuttavia il sogno nel cassetto del
giovane nativo di Scarborough era quello di diventare
un giocatore di calcio famoso in tutto il mondo. Ci aveva
provato e c'era riuscito nel 1992, quando sostenne un
provino con il Milan, che gli offrì un contratto
quinq-uennale. Dwayne però, che all'epoca aveva
14 anni, decise di rinunciare alla possibilità
di mettersi in mostra nelle giovanili della società
rossonera."Non lo definisco un rimpianto, non mi
piace questa parola. Ero un ragazzo di strada, avevo 14
anni e un contratto di cinque anni mi sembrava tutta la
mia vita", confesso' un giorno al The Guardian. In
Italia lo voleva anche Spillo Altobelli, di-rettore sportivo
del Padova in Serie B. Lo aveva fatto seguire assieme
al calabresuzzo Paul Stalteri ma quando i procuratori
si sedettero per concludere l'affare, la dirigenza del
Padova diede il benservito ad Altobelli e tutto sfumo'
in un attimo. Mandi "grande incompiuto"! |
22
maggio 2015
Lazio-Juventus di Coppa Italia ?
Juventus-Barcellona di Champions ?
La promozione in Serie A del Frosinone, la prima nella
sua storia calcistica, e l'intervista al suo presidente
Maurizio Stirpe in Soccer City lunedi' scorso?
I Comites e la riunione pro-Omni voluta dal Console Pastorelli,
o ancora la petizione per riavere i notiziari di Omni
Tv? Il debutto del nostro sindaco Maurizio Bevilacqua
alla "Giostra del goal" della Rai?
No,no, quest'oggi vi parlero' di "calcioscommesse"
anche alla luce dell'ultimo scandalo tirato fuori dalla
procura di Catanzaro e legato ad ambienti dell' n'drangheta.
Lo faccio perche' ho tirato fuori un vecchio libro che
mi dono' Padre Gianni Carparelli circa 15 anni fa: Nel
fango del Dio Pallone. Lo scrisse Carlo Petrini (ed. Kaos,
una casa editrice scandalistica), la "gola profonda"
del calcio italiano,morto un paio di anni fa causa cancro.
Petrini combinò per 50 milioni di lire di allora,
la partita del suo Bologna contro la Juventus in accordo
con compagni e allenatore:Perani, Savoldi, Colomba e Dossena.
Per lui non si versarono troppe lacrime. Carlo Petrini,
il "cattivo" delatore delle nefandezze di trent'anni
di pallone nostrano.. L'ex attaccante di Milan, Torino,
Catanzaro, Roma e Bo-logna era stato tra i primi a denunciare
l'uso del doping nel mondo del calcio in particolare tra
negli anni Sessanta e Settanta, ed era diventato il fustigatore
del mondo del cal-cio spiegando all'incredulo universo
pallonaro dei tifosi la quotidianità delle combine
per aggiustare le partite.
Coinvolto nello scandalo scommesse nel 1980, proprio mentre
giocava nel Bologna , Petrini abbandonò il calcio,
per poi fuggire in Francia braccato dagli usurai e dalla
ma-lavita e infine rientrò in Italia a fine anni
novanta con l'in-tuizione di raccontare le sue esperienze
di "calciatore" con il best seller di cui sopra
. "Un presuntuoso. Un coglione. Uno che credeva di
essere un semidio e morirà come un disgraziato.
Ero bello, forte, ricco, invidiato. Avevo tutto e ora
non ho niente". Così si era presentato Carlo
Petrini nell'ultima intervista televisiva
"Ho tumori al cervello, al rene e al polmone. Ho
un glaucoma, sono cieco, mi hanno operato decine di volte
e dovrei essere già morto da anni. Nel 2005 i medici
mi diedero tre mesi di vita. E' stato il calcio. Ne sono
certo. Con le sue anfetamine in endovena da assumere prima
della partita e i ritrovati sperimentali che ci facevano
colare dalle labbra una bava verde e stare in piedi, ipereccitati,
per tre giorni. Ci sentivamo onnipotenti. Stiamo cadendo
come mosche".Le sostanze dopanti, più sinteticamente
definite "bumbe", Petrini inizio' ad assumerle
a metà anni sessanta mentre gioca nel Genova, allenato
dall'ex portiere dell'Inter Ghezzi. Siringhe con sostanze
rossastre prima della gara, intrugli, pasticche di Micoren,
beveroni, la lista di Petrini è infinita e mai
rifiutata. Non prenderle significava "stare fuori
dal giro, niente macchine di lusso, ragazze, soldi".
E da qui ai cosiddetti accordi tra calciatori per sistemare
le partite prima di giocarle, il passo è stato
breve.
"Nel fango del dio pallone" raccoglie nei dettagli
ogni combine, telefonata, incontro sospetto tra Petrini
e decine di dirigenti e calciatori degli anni settanta.
Clamoroso ciò che accadde proprio a Petrini giunto
a Bologna, dopo due anni di militanza nel Cesena in serie
B e dieci decisivi gol segnati. Scrive : " Savoldi,Colomba
e Dossena mi chiesero di scommettere su Bologna-Napoli".
Petrini contatto' l'amicone romano Cruciani che però
gli disse che le giocate erano già chiuse.
Cruciani, commerciante all'ingrosso di frutta, entrature
in Vaticano, fu il primo a presentarsi in Procura a Roma
per denunciare, paradossalmente, una truffa ai suoi danni
da parte di alcuni giocatori della Lazio. Quando per Petrini,
Cruciani era l'uomo che a Roma "poteva farti puntare
su qualsiasi partita di calcio".Tocco' allora al
match con la Juventus del 13 gennaio 1980.
La vecchia signora che navigava nelle parti basse della
classifica si accordo' per un pareggio con il Bologna.
Petrini tiro' in ballo il direttore sportivo bolognese
del-l'epoca, Riccardo Sogliano e tutti i compagni di squadra,
eccetto Sali e Castronaro.
Tutti puntarono 50 milioni sul pari con 5 milioni personali
messi dall'allenatore Perani che chiede proprio a Petrini
di girarli al mediatore Cruciani.
Fu l'anno del calcio scommesse che coinvolse decine di
squadre italiane. Seguirono condanne per Petrini, pe-nalizzazioni
per il Bologna (meno 5 punti )e per i giocatori coinvolti
per le decine di partite "combinate" quell'anno
(nel Bologna Savoldi venne allontanato dai campi di calcio
per tre anni e Colomba per tre mesi). Pene, secondo Petrini,
troppo blande.
Petrini nel 2001 scrisse anche un libro sul giocatore
Denis Bergamini: Il calciatore suicidato. Volume che permise,
dopo 20 anni, di riaprire giudiziariamente il caso dello
strano suicidio per "amore" del calciatore del
Cosenza, travolto da un camion su una strada calabrese,
finito probabilmente ad essere testimone di un traffico
di stupefacenti dov'era coin-volta la 'ndrangheta.
E la n'drangheta di Lamezia Terme rispunta ora nell'ultimo
filone del calcioscommesse, quello dei giorni nostri....tutto
come prima o quasi, eppure son passati gia' 35 anni!!!!
|
15
maggio 2015
Sette giorni fa ha portato bene. Ho scritto questa colonna
"prima" di Juventus-Real Madrid ed i bianconeri
hanno vinto. Questa settimana mi ripeto e non attendo
la gara del Bernabeu sperando che Buffon e co. compiano
il miracolo. Poi chi vivra' vedra'…
E allora parto: io l'ho gia' fatto!
Ho "cancellato" l'abbonamento al cavo, al telefono
di casa e ad internet .
Da ieri i miei 300 dollari mensili o giu' di li' transitano
dalle tasche di Rogers a quelle di Bell. Sara' anche una
"soddisfazione" di….Pirro, ma tant 'e'.
Voi cancellate i notiziari in lingua italiana della OMNI
TV ed io cancello i vostri servizi.
Peccato non posso fare altrettanto con la Shaw pro-prietaria
di maggioranza di Telelatino, altrimenti l'avrei gia'
fatto!
Non una sola parola per le migliaia e migliaia di nostri
connazionali che per anni hanno versato regolarmente il
loro obolo nelle casse di "Uncle Ted": perdo
soldi? Affanculo il tg italiano.
Rispetto per chi ha contribuito a farvi ricchi ?
Solo scoregge flatulenti in faccia ……..Basta.
Lo sapevo, ero rassegnato, so come vanno queste cose e
so che non c'e'niente da fare ma mi resta un magone grande
cosi': in fondo nel settembre del lontano 1979 proprio
io con Angelo Persichilli tenemmo a battesimo "le
news" del 47, allora "Multilingual Television",
poi "MTV", poi ancora "CFMT TV", poi
ancora CFMT International", poi ancora OMNI TV, poi
ancora……il niente, il buio, lo zero!
Ne parlo con lo stesso Angelo Persichilli, ora giudice
della cittadinanza e con Rita Cugini ex Commissioner della
CRTC, l'ente che regola le telecomunicazioni in Canada.
C'e' tanta amarezza. La stessa che manifesta Robertino
Steiner (ve lo ricordate l'enfant prodige? Ora a Roma
e' tenore lirico!). Mi manda un manifesto che dovrebbe
risalire a meta' anni '80 con la foto dei protagonisti
dei programmi di lingua italiana del "nostro 47"…"ricordi
degli anni piu' belli della mia vita!"…forse esagera,
forse no…..
C'e' la foto di Franco Valli, Renato Zane, Dino Cavalluzzo,Vincenzo
Somma, Cesare Pella, Corrado Paina, Barbara Tamburino,
Alf De Blasis, Laura Albanese, Cristina Greco, Vito Caressa
ed Elena Sgobaro. Ma erano anche gli anni di Giovanna
De Bona, Vittorio Battista,Claudia Vigorelli, Pasquale
Di Perna, la Maraffino e negli uffici di "sales"
Nick Caccavella, Tito Scelsa, Rosanna Alexiadis...quanti
ricordi...
Li' nacquero anche i grandi Telethon per il Progetto Caritas
di Padre Gianni Carparelli o per l'Hogar del Nino nel
San Salvador di Padre Gian Lucio Borean, li' crebbe quel
contenitore domenicale "Domenica in Diretta"
che a tutt'oggi vanta gli indici di ascolto maggiori tra
i programmi mai prodotti in comunita'…..Ma mi fermo qui…..tutto
il resto - direbbe qualcuno - e' noia….
Come e' noia le facce - tutte uguali, anzi tutte ugualmente
stupite e stupide - dei notabili (quelli che contano…ma
si fa per dire….) della nostra comunita'. Bravi ormai
ad organizzare solo "fund raising"…a favore
di tutto: dagli ospedali, ai centri di riposo, dai libri
ai Santi e Campanili sparsi nel mondo. Un "tavolo
mille dollari"…"tre tavoli duemila dollari"….
avanti un altro... Siori e Siore…..e non parliamo poi
dei politici o amministratori..facce di bronzo e vuoti
dentro…..senza dignita'…..
Ma dove sono i Muzzo o i Pietro Rizzuto, i Tony Fusco
o i Barbetta, i Sorbara Senior o gli stessi Iannuzzi e
Johnnny Lombardi? Rientro nel mio guscio…mi sono sfogato….scusate
la "pochezza" di questo Bar Sport…ma mi sento
cosi'….uno sconfitto inutile…..
Mandi Mandi
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8
maggio 2015
Scrivere questa colonna prima o dopo Ju-ventus-Real Madrid?
Un bel puzzle se non fosse per questa dome-nica notte
in cui la "panza piena" frutto di una mangiata
pantagruelica per festeggiare gli 80 anni di mia suocera,
m’ impedisce di prender sonno….quindi si va subito!
Se Juve-Real potrebbe considerarsi la partita dell'anno,
sicuramente l'avvenimento piu' im-portante di questi primi
cinque mesi del 2015, si e' consumato a Las Vegas con
il «match del secolo» di boxe, su cui erano
puntati gli occhi di centinaia di milioni di spettatori
nel mondo e che ha visto la vittoria ai punti dell'americano
Floyd May-weather a scapito del filippino Manny Pacquiao.
Floyd Mayweather jr resta quindi imbattuto con uno score
di 48 match vinti su 48. La sfida nel Grand Garden Arena
del-l'hotel casino MGM unificava i vari titoli WBC, WBA
e Wbo. Premetto che non ho visto il match, perche' non
mi andava di aspettare la mezzanotte, non mi andava di
regalare altri soldi a Rogers e compagnia bella ma sopratutto
perche' il pugilato non mi appassiona piu'. E dire che
una volta "impazzivo" per Nino Benvenuti o Sandro
Mazzinghi, "amavo" Cassius Clay-Mohammed Ali'
o Carlos Monzon.
Ho smesso di amare la boxe una fredda notte di novembre
del 1983 proprio a Woodbridge. Il campione d'Europa dei
pesi piuma, il siracusano Salvatore Melluzzo sfidava il
campione canadese della categoria, Tony Salvatore, italo-canadese
di Montreal. Il match nel "glorioso" Jane &
7 Country Club, di Biagio Di Giovanni, situato a Jane
Street e l'Hgwy 7.Il pro-moter era Damiano Pellegrino.
Il "Guerriero di Ortigia", come era soprannominato
Melluzzo, vinse dopo dieci round violen-tissimi dove il
sangue schizzava ininterrottamente. Assistevo una troupe
de Canale 5 di Berlusconi che trasmetteva il match in
diretta.Regista il "mitico" Popi Bonnici poi
assurto a livelli di grande notorieta' come regista delle
partite di calcio della Serie A italiana. Coordinatore
il "giovin" Paolo Taveggia poi anche lui diventato
popolare come dirigente e team manager del Milan di Berlusconi
e poi anche dell'Inter di Moratti. Sedevo a bordo ring
con loro ed al mio fianco la mamma del "povero"
Salvatore.Imbrattato di sangue io, imbrattata di san-gue
lei. Il figliolo con entrambi i sopraccigli spaccati ,
il volto tumefatto, gli occhi gonfi e tumefatti. L'allenatore
all'angolo che vuole gettare l'asciugamano per far interrompere
il match ma la mamma imperterrita che grida al figlio
"non molla-re"......Rimasi scioccato e non dormii
per diverse notti.
Oggi e' anche il 4 maggio, data "storica" del
calcio italiano.
Come oggi nel lontano 1949 l'aereo con a bordo l'intera
squadra del Grande Torino, si schiantò contro il
muraglione della Basilica di Superga. Le vittime furono
31. L'aereo stava riportando a casa la squadra da Lisbona,
dove aveva disputato un incontro amichevole con il Benfica.
Nell'incidente perse la vita l'intera squadra del Torino,
vincitrice di 5 scudetti consecutivi (1942-1949) e che
costi-tuiva la quasi totalità della Nazionale Italiana.
Nell'incidente perirono anche i dirigenti della squadra
e gli accompagnatori, l'equipaggio e tre noti giornalisti
sportivi italiani: Renato Casalbore (fondatore di Tuttosport);
Renato Tosatti (padre di Giorgio Tosatti) e Luigi Cavallero
(La Stampa). I
l compito di identificare le salme fu affidato all'ex
Com-missario Tecnico della Nazionale Vittorio Pozzo, che
aveva trapiantato quasi tutto il Torino in Nazionale.
Si salvarono perche' non fecero parte della comitiva il
leggendario radio-cronista Nicolo' Carosio (bloccato dalla
cresima del figlio), l'ex C.T. della Nazionale Vittorio
Pozzo, il presidente del Torino Ferruccio Novo perche'
a letto influenzato, e il giovane Tommaso Maestrelli che
pur giocando nella Roma era stato invitato proprio da
Valentino Mazzola ma non prese il volo poiché non
riuscì a rinnovare il passaporto in tempo.
Il Torino fu proclamato vincitore del campionato a tavolino
e gli avversari di turno, così come lo stesso Torino,
schierarono le formazioni giovanili nelle restanti quattro
partite. Il giorno dei funerali quasi un milione di persone
scese in piazza a To-rino per dare l'ultimo saluto ai
giocatori. Lo shock fu tale che l'anno seguente la nazionale
si recò ai Mondiali in Brasile viaggiando in nave.
Dico e ricordo tutto cio' nella speranza che da lassu',
derby o non derby, i vari Valentino Mazzola, Baci-galupo,
Ballarin, Gabetto, Maroso, Loik, Menti e Ossola pre-ghino
e guidino, domani, la Juve contro il Real !
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1
maggio 2015
Settimana allucinante….lavoro, scuola, Comites e financo
gli indiani Chippewas a Georgina Island con moglie e figlia
di Desmond Tutu a presenziare al lancio del simposio "Truth,
Reconciliation and Engagement". Keynote speaker Mpho
Tutu, figlia dell'arcivescovo anglicano ed attivista sudafricano
che raggiunse una fama mondiale durante gli anni ottanta
come oppo-sitore dell'apartheid e vinse il Premio Nobel
per la pace nel 1984. Mpho Tutu ha parlato della "Rainbow
Nation" per descrivere il suo Sudafrica; una denominazione
coniata dal padre e che si riferisce all'ideale della
convivenza pacifica ed armoniosa fra le diverse etnie
del paese e fu in seguito ripresa da Nelson Mandela e
divenne parte della cultura nazionale del paese.
Questa giornata passata nella riserva indiana (splendida
giornata comunque!!!) mi fa perdere il turno infraset-timanale
del nostro campionato che conferma la Juve ormai tricolore
e rilancia l'Inter verso l'Europa. Ecco l'Inter che nell'anticipo
batte la mia Udinese tra mille polemiche e l'arbitro fiorentino
Rocchi sul banco degli imputati .
"Rocchi regala la vittoria all'Inter….Interrogazione
parla-mentare…..Nonostante l'avversario in 9 c'e' voluto
l'aiutone dell'arbitro….Pozzo furioso contro l'arbitro….":
solo alcuni dei titoli dei giornali del giorno dopo.
Anche se in sofferenza per la battuta d'arresto della
squadra del cuore vado controcorrente e mi domando:ma
Pozzo furioso per cosa? Per avere dei calciatori che sono
asso-lutamente fuori controllo?
Domizzi non è nuovo a certi comportamenti, viene
ammonito per una protesta assurda nei modi e nei gesti,
il secondo giallo è indiscutibile.
Sul rigore, tecnicamente, non c'è nulla da dire.
Furbo Kovacic, ingenuo Danilo.
Sull'espulsione di Badu impossibile trovare una giustificazione
plausibile. Pozzo al limite dovrebbe entrare negli spogliatoi
e prendere a schiaffi i suoi.....
Dico - modestamente - la mia:
1)espulsione di Domizzi: sacrosanta, il fatto che l'arbitro
possa aver sbagliato una decisione (peraltro poi corretta)
non ti da diritto di protestare a casaccio (peraltro secondo
me il secondo giallo è quasi...rosso);
2)rigore per l'Inter: ci sta, il fallo c'è, il
danno procurato pure, il pallone è in gioco;
3)il rosso a Badu è ovviamente ineccepibile (anche
se nasce da un fallo non rilevato sul bianconero)
In linea generale, preferisco di gran lunga un arbitro
che arbitra ad uno che galleggia amministrando.......
Chiudo la giornata infernale spaparazzato di fronte alla
Tv per lo spettacolo della finale di Champions League
in versione Nordamericana.
E' spettacolo nello spettacolo con ben 61mila spettatori
ad assiepare il Montreal Olympic Stadium per la sfida
tra i locali Impact ed i messicani dell'America di Citta'
del Messico.
Purtroppo dura solo un tempo il sogno di Joey Saputo ed
Enzo Concina: i canadesi sono crollati nella ripresa,
la-sciando il trofeo ai messicani. Dopo l'1-1 dell'andata
in Messico gli Impact avevano chiuso in vantaggio 1-0
il primo tempo grazie al gol di Romero ma nel secondo
tempo hanno subito la furia dei messicani subendo quattro
reti, tre delle quali tra il 50' e il 65': è finita
4-2 per l'America, che conquista la sua sesta Champions
Concacaf (e la qua-lificazione al prossimo Mondiale per
club) e porta il trofeo in Messico per la 31° volta
in 52 edizioni. Ma che spettacolo !
Forse qualcuno ai Toronto FC dovrebbe imparare!.....e
intanto i nostri dirigenti hanno fatto una capatina a
Parma per la sfida tra la squadra ducale ed il Palermo.
Sarebbero interessati a due giocatori: Francesco Bolzoni
e Ishak Belfodil, il primo centrocampista rosanero di
scuola inte-rista,il secondo attaccante del Parma con
un breve passato, anche lui, nell'Inter. Guarda caso i
due giocatori sono se-guiti dalla stessa agenzia, quella
del duo Pasqualin- D'Amico, la stessa che ha piazzato
Giovinco a Toronto! Chissa'!!!! Intanto.....ironia.ironia,
si sta liberando.....Pippo Inzaghi! Mandi Mandi
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6
marzo 2015
Oggi, giorno in cui scrivo questa colonna, e' il 3 marzo.
E come oggi, ma nel lontano 1953, a Rio de janeiro in
Brasile, nasceva uno dei piu' grandi calciatori di tutti
i tempi: Arthur Antunes Coimbra detto Zico.
Mio cugino Alex da Udine mi twitta: " Dal Cin porto'
Zico a Udine, ma papa' (quindi mio zio, ora scomparso)
porto' l'Udinese in tournee nel mondo per far ammirare
il Galinho agli emigrati friulani,dal Canada all'Australia.
C'era la mitica radio (privata) Superstar del mio babbo
e Telefriuli del compianto Carlo Casarsa: raccontavano
tutto via etere a centinaia di migliaia di tifosi bianconeri
quando Sky, Internet e i telefonini ancora non esistevano…Che
ricordi meravigliosi!!!" Eh si' caro Alex, ricordi
anche targati Toronto quando Zico venne festeggiato alla
Famee Furlane…foto sbiadite che ritraggono Zico con il
sottoscritto, con Gianni Ceschia, con Arrigo Rossi, Alberto
De Rosa, il fratello di Pre' Ermanno Bulfon,Lorenzo, e
tanti altri…..venne anche fondato l'Udinese Club di Toronto
ormai discioltosi nel tempo…..
Per chi non lo sapesse Zico partecipo' a diverse edizioni
del Mondiale, fu eletto Calciatore Sudamericano tre volte
ed occupa tutt'ora la nona posizione nella classifica
dei migliori giocatori del XX asecolo. 750 partite ufficiali
e 516 goals…..
Era il 1 giugno 1983. In Italia arrivò una notizia
che cambiò la storia del calcio italiano: ''Zico
è passato dal Flamengo all'Udinese''. La leggenda
narra che a Rio de Janeiro quel giorno pioveva e che ad
Udine, da giorni, comparivano sui muri scritte che erano
tutto un programma: ''O Zico o Austria''. La trattativa
era nota da giorni, tra impedimenti e misteri, ma ai più
pareva incredibile. Perchè Zico all'Udinese era
come se oggi Messi o Ronaldo passassero alla Sampdoria.
O giù di lì.
La notizia su Zico fece il giro d'Italia e parlare tutti,
anche quelli che non si interessavano di calcio. Si scomodo'
persino Luciano Lama, sindacalista della Cgil. Commento'
con durissime critiche l'ingaggio del numero 10 brasiliano
da parte del presidente dell'Udinese Mazza, proprietario
della Zanussi, industria-pilota del Friuli in grande crisi.
Per Zico erano stati spesi ben sei miliardi di lire, attraverso
una complessa operazione. Zico, assieme a Maradona, rappresentava
il top dei giocatori mondiali. Da dodici anni era la bandiera
del Flamengo, un fuoriclasse senza pari . Una bomba. Oggi
si direbbe un "crack''.
Il trasferimento di Zico a Udine ha pero' anche connotazioni
di casa nostra, torontine…..Franco dal Cin, direttore
sportivo delle zebrette, fu incaricato di sondare la disponibilita'
di Canada e Stati Uniti ad ospitare un mondiale che la
Colombia aveva perso per difficolta' politiche ed economiche
(si gioco' poi in Messico….era il 1986). Volo' da Milano
a Toronto per incontrare l'allora presidente dei Toronto
Blizzard Clive Toy. Lo andai a prendere all'aereoporto
e lo scorazzai con la mia vecchia Pinto su e giu' per
la citta'. La sera dopo il suo arrivo' mi chiamo' per
farsi indicare un ristorante fuori mano "per un incontro
privato". La scelta cadde su "La Sem" di
Mississauga, appena aperta dal mai troppo compianto Nick
Ventola. Alla cena oltre a Dal Cin ed al sottoscritto
partecipo' anche Marcio Papa, presidente della squadra
di calcio del Palmeiras ma sopratutto rappresentante del
governo brasiliano alla Conferenza del Fondo Monetario
Internazionale che si teneva in quei giorni nella nostra
citta'. In quell'occasione si gettarono le basi "economiche'
per il trasferimento del Galinho in Italia…..ed io c'ero!!!!
E l'altra La sem di St.Clair fu dal giorno dopo centro
di commenti quotidiani sull'affare del secolo con i compagni
di allora che ormai se ne sono quasi tutti andati…come
Giuliano Giuliani manager dell'Italo Canadian club del
Brandon o Elio Da Re titolare della Elio Importing….ma
c'erano anche Duilio Bonin tuttofare nella gloriosa Toronto
Italia di Gino Ventresca e quell'Armando Scalini da San
Fior (Treviso) che non vedo da una vita…
Grazie Zico per questi indimenticabili ricordi!
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27
febbraio 2015
Condividere un Patronato con mia moglie e leggere i notiziari
a Radio Chin esalta la mia "meschina" figura
oltre ogni limite e…..valore ! In modo particolare agli
occhi di molti nostri anziani connazionali che ritengono,
alla luce delle mie attivita' professionali, che io sappia
tutto, proprio tutto!
Mi puoi fare l'esistenza in vita? E' sei mesi che non
ricevo la pensione ! La mia Sicilia verra' invasa dai
musulmani? Il Governo Italiano ci frega sempre……sono solo
alcuni commenti quotidiani ai quail la mia figura e' espsota.In
modo particolare al mattino quando mi concede dieci minuti
con alcuni colleghi per sorseggiare "il piu' buon
caffe' espresso di Toronto" - e mi ci gioco tutto
con quest'affermazione, al Circolo delle Tre Caravelle,
il "mio circolo per gli anziani" di College
Street. Un plotone oramai di "quasi-fratelli"
che ogni di' mi accoglie con affetto e simpatia. Spesso,
per evitare una risposta evasiva su un argomento di previdenza
che conosco poco, li saluto con questa barzelletta: "Due
vecchi si incontrano alle poste, il primo: -lo sai che
con l'AIDS si muore?- e l'altro: -perchè con l'INPS
ci si campa bene?!" e giu' due risate sonore che
riscaldano subito un ambiente comunque sereno e felice.
C'e' Joe Panozzo, ciociaro doc, con cui litigo letteralmente
per poter pagare un caffe'; c'e' il presidentissimo Michele
Maccarrone, distinto, elegante, signorile con aplomb tutto
pugliese; il Decio (Cozzi) tifoso della Lazio e sempre
pronto ad aiutare tutti, dentro e fuori il club; don Gregorio
Valeo da Squillace (Catanzaro) con penetranti occhi azzurri
che ricordano il suo meraviglioso mare di Calabria; Giovanni
Sorrentino, altro calabrese di Marano Principato che un
giorno faceva risplendere i pavimenti delle case piu'
belle della nostra citta'. E ancora "la cultura"
rappesentata dal "professore", quell'Angelo
Principe che solo qualche settimana fa ha fatto dono dei
suoi tesori all'Universita' di Toronto, il "commercio"
con Severino Manni da Lecce….ex Gatto Nero e anfitrione
di migliaia di nostri connazionali a cui mai ha fatto
mancare un caffe', anche e sopratutto…..gratis! Dalla
Calabria, ed orgogliosamente tali Mimmo Mandalari,reggitano
doc e Bruno Cortese, chiaravallese con la "borsa"
in mano !
Ogni tanto spunta "il sindacalista" Mike Lotito,
"il politico" Celestino De Julis, il "santonofrese"
Policaro della famosa dinastia dei concessionari omonimi,
assieme a Pietro Zambito (non ricordo di dove ma il cognome
tradisce origini siciliane e' vero?) o al beneventano
Antimo Di Brigida che promette…..streghe su streghe (il
liquore beninteso….). A tutti loro, ed ai tanti il cui
nome ora mi sfugge un saluto affettuoso (non perdono un
edizione del Lo Specchio che e' una!) ed un pensiero che
troneggia all'entrata dell'Universita' di Udine e che
e' un monitor per le nuove generazioni che sanno sempre
tutto: " Il giovane cammina piu' veloce dell'anziano
, ma - ricordate - e' l'anziano che conosce la strada!".
Infine il calcio. Scrivo questo pezzo alla vigilia di
Feyenord-Roma di Coppa Europa.
L'amico Ralph Cavallaro, tifoso romanista e del Catanzaro
mi scrive: " Domani sera al "De Kuip",
per la sfida tra il Feyenoord e la Roma, ci saranno 50.000
spettatori, compresi 2.400 tifosi giallorossi. Tutto esaurito.
A una settimana dal pandemonio scatenato da 6-700 dei
7.000 sostenitori olandesi nel centro di Roma, nessun
provvedimento restrittivo è stato nemmeno vagamente
pensato. Del resto, perché impedire a 50.000 persone
che hanno acquistato un biglietto per una partita di calcio
di andare allo stadio?
Domenica prossima al "Ceravolo" andrà
in scena la sfida tra il Catanzaro e la Vigor Lamezia.
Dieci giorni fa uno sparuto gruppo di tifosi giallorossi
si è reso protagonista di alcuni incresciosi episodi
di violenza a margine del derby con il Cosenza. Episodi
da condannare, senza dubbio. Ma circoscritti e neanche
lontanamente paragonabili a quelli di Roma, con un'intera
città messa a ferro e fuoco.
Come paragonare il furto di un portafogli a una strage
terroristica.
Una settimana dopo ai tifosi giallorossi, tutti, è
stato impedito di recarsi ad Aversa a sostenere la propria
squadra. Che senso ha tutto questo? Perché infangare
il nome di una città e la correttezza di una tifoseria,
alzando le barricate davanti al "Ceravolo"?
Fermatevi finché siete in tempo. Date al popolo
giallorosso la possibilità di dimostrare, ancora
una volta, la sua maturità".
Ai posteri l'ardua sentenza……
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20
febbraio 2015
Pillole di un superfreddo "Family Day" torontino
che ti toglie ogni voglia di abbandonare il focolare domestico.
Passato San Valentino e le tonnellate d fiori e baci Perugina,
ecco il ricordo di Salvatore (Sam) Rachiele, persona squi-sita,
fondatore del club interista Peppino Prisco, passato a
miglior vita a soli 54 anni, nel 2005, di questi tempi,
il 13 di febbraio. Me lo ricorda Franco Limoncelli e lo
hanno ricordato, come sempre d'altronde, dirigenti e membri
del club nerazzurro nella tradizionale festa degli innamorati.
Sam era inamorato della sua Inter e della vita…..ma si
sa, il Signore toglie sempre i….migliori!
A proposito di "Family Day" mi son letto in
quattro e quattr'otto "La Famiglia del Prete",
il libro scritto da Domenic Meffe, premiato al pari di
Clara Astolfo, Enzo Anania, Angelo Conti e Diego Serrao,
alla festa del Comitato Tricolore degli Italiani nel Mondo
a cui ha presenziato anche l'on. Roberto Menia.
Mi e' piaciuto molto: scorrevole, facile da leggere, semplice
ma efficace nel dipingere uno spaccato tutto italiano
che ci appartiene, indipendentemente dalla provenienza."Per
la mia famiglia ed I miei amici - ha scritto nell'introduzione
Domenic - affinche' capiscano da dove vengo". Torella
del Sannio, provincia di Cam-pobasso: Domenic Meffe e'
oggi uomo d'affari di notevole successo ( sua la catena
di hotels Montecarlo Inn) ma non ha dimenticato le umili
origini e la sua semplice storia che e' anche la storia
di noi tutti!!!
Intanto mi chiama GianLuigi Ferretti. Un bel per-sonaggio:
ligure doc,ex braccio destro di Mirko Tremaglia, riciclatosi
con la "sciagura Monti" e ora - credo - coordinatore
del Maie dell'italo-argentino Merlo. Si parla di politica
e della Guerra a sud della Sicilia. Mi dice: "Non
è che io voglia a tutti i costi che si faccia la
guerra, ma mi dà molto fastidio sentire dire "non
siamo preparati". Ma come? L'Italia spende ogni anni
circa 18 miliardi di euro per la difesa. A cosa servono
se poi siamo im-preparati a difenderci da un branco di
tagliagole?
A questo punto propongo che si spendano i 18 miliardi
per scuole, ospedali e servizi sociali. E che mettiamo
ben visibile a tutte le frontiere il numero di una segreteria
telefonica. Così, quando il nemico arriva e chiama,
gli viene risposto in più lingue: "Ci arrendiamo.
Non fateci del male". Non ha tuttiiI torti…..
E chiudiamo con il calcio: il presidente della Lazio Lotito
e la situazione del Parma occupano discorsi e pensieri
di tutti I tifosi, torontini compresi.
Il "milanista doc" Filippo Di Diano, scrive
a proposito delle polemiche scatenatesi dopo la telefonata
di Lotito al d.s. dell'Ischia Jodice; "Un clima da
''dagli all'untore '' di manzoniana memoria ,fa si che
ci sia un'accanimento furbesco sulle intercettazioni che
mettono il presidente della Lazio in prima pagina. L'atteggiamento
delle grandi societa' che sono la forza trainante del
calcio italia e' sempre stato di evitare a tutti i costi
chi declassa lo stesso . I diritti tv vengono quantificati
nel rapporto utente-qualita' dello spettacolo. Il Frosinone
,il Carpi che apporto danno al tutto ?
LOTITO ,NON HA DETTO ''NON FAREMO SALIRE QUESTE SQUADRE
IN SERIE A , ha solo fatto suo il pensiero di tutte le
grandi societa'.I diritti tv subiranno un declassamento
,se realta' molto piccole con un bacino d'udienza irrilevante
faranno parte del Carozzone".
Io sono d'accordo……
Infine il Parma. Quando uscira' questo articolo verra'
pubblicato non so se il "glorioso" Parma esistera'
ancora o se sara' miseramente fallito. I
o faccio il tifo affinche' i ducali possano trovare i
soldi per salvarsi (anche per la felicita' del dott. Giorgio
Ilacqua, l'unico tifoso del Parma che ho coosciuto qui
a Toronto!). Ma - purtroppo - non posso non pensare ad
altre "gloriose" squadre dissoltesi nel….nulla:
Triestina, Venezia, Treviso solo per rimanere dalle mie
parti……
Mandi
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13
febbraio 2015
Oggi "copio" : fuori nevica, le cose si trasci-nano
stancamente, ho perso la brillantezza di un tempo. L'amico
Mauro Torta (che bel co-gnome!!!) mi invia una "poesia"
che e' troppo bella per non condividerla con i lettori
de Lo Specchio. Non c'entra niente con lo sport, ma nel
nostro "Bar Sport" anche i sentimenti conta-no
eccome! Buona lettura…..
"Mentre mia moglie mi serviva la cena , le presi
la mano e le dissi:''Devo parlarti''. Lei annui e mangio'
con calma.Mi feci coraggio e le dissi:'' Voglio il divorzio''.
Lei non sembro' disgustata dalla mia domanda e disse solo:
'' Perché?'' ma io non potevo risponderle. Aveva
perso il mio cuore a causa di un'altra donna, Giovanna.
Io ormai non amavo più mia moglie,mi faceva solo
tanta pena, per cui sotto-scrissi nell'atto di separazione
che a lei restasse la casa, l'auto e il resto. Lei quando
vide l'atto lo strappo a mille pezzi ! ''Come ?! avevamo
passato dieci anni della nostra vita insieme ed eravamo
ridotti a due perfetti estranei?!''.
Il giorno dopo tornai a casa e la incontrai seduta alla
scrivania in camera da letto che scriveva.Durante la notte
mi svegliai e la vidi sempre li' seduta a scrivere, mi
girai e continuai a dormire. La mattina dopo mia moglie
mi presento' le condizioni affinché accettasse
la separazione. Non voleva la casa, non voleva niente,
soltanto un mese di preavviso e che in quel mese vivessimo
come se nulla fosse accaduto! ''Nostro figlio in questo
mese ha gli esami a scuola e non e' giusto distrarlo ''.Io
fui d'accordo pero' lei mi fece un ulteriore richiesta.''
Devi ricordarti del giorno in cui ci sposammo, quando
mi prendesti in braccio per la prima volta, in questo
mese ogni mattina devi prendermi in braccio e devi lasciarmi
fuori dalla porta di casa ''. Pensai che avesse perso
il cervello , ma acconsentii'. Io e mia moglie era da
tanto che non avevamo più intimità, cosi'
quando la presi in braccio il primo giorno eravamo ambedue
imbarazzati, nostro figlio invece applaudi' e disse:''
Grande papa', ha preso la mamma in braccio!''.
Le sue parole furono come un coltello nel mio cuore, camminai
dieci metri con mia moglie in braccio, lei chiuse gli
occhi e disse a bassa voce:''Non dirgli nulla del divorzio,per
favore...
Il secondo giorno eravamo tutti e due più rilassati,
lei si appoggiò al mio petto e potetti sentire
il suo profumo.Il quarto giorno avvertii che l'intimità
stava ritornando tra noi,
questa era la donna che mi aveva donato dieci anni della
sua vita, un figlio. Nei giorni a seguire ci avvicinammo
sempre più' .Pensai che mi stavo abituando ad alzarla,
e per questo ogni giorno la sentivo più leggera.Ma'
mi resi conto che era dimagrita tanto...ecco perché
mi sembrava cosi' leggera!Di colpo mi resi conto che era
entrata in depressione...
Senza accorgermene le toccai i capelli: nostro figlio
entro' all'improvviso nella nostra stanza e disse :''
Papa' e' arrivato il momento di portare la mamma in braccio
!La abbracciai senza muovermi e sentii quanto era leggera
e delicata, mi venne da piangere!L'ultimo giorno feci
la stessa cosa e le dissi:'' Non mi ero reso conto di
aver perduto l'intimità con te...Mi diressi verso
il posto di lavoro, ma a un certo punto passando davanti
casa di Giovanna mi fermai e scesi ; lei mi apri' la porta
e io le dissi:''Perdonami..ma non voglio più divorziare
da mia mo-glie...''
Lei mi disse: Ma sei impazzito? Io le risposi :'' No...e'
solo che amo mia moglie...era stato un momento di noia
e di routine che ci aveva allontanato ..ma ora ho capito
i veri valori della vita , dal giorno in cui l'ho portata
in braccio mi sono reso conto osservandola che dovevo
farlo per il resto della mia vita! Scesi le scale velocemente
, andai in macchina e mi fermai in un ne-gozio di fiori.Le
comprai un mazzo di rose e la ragazza del negozio mi disse:
Cosa scriviamo sul biglietto?Le dissi:''Ti prenderò
in braccio ogni giorno della mia vita finché morte
non ci separi''.Arrivai di corsa a casa, mi precipitai
in camera fe-licissimo e col sorriso sulla bocca.,ma mia
moglie era a terra ...morta!
Stava lottando contro il cancro, ed io invece ero occupato
a passare il tempo con Giovanna senza accorgermene!
Lei per non farmi pena non me lo aveva detto, sapeva che
stava per morire e per questo mi chiese un mese di tempo,
si un mese...
affinchè a nostro figlio non rimanesse un cattivo
ricordo del nostro matrimonio, affinché a nostro
figlio rimanesse impresso il ricordo di un padre meraviglioso
e innamorato della ma-dre."Questi sono i dettagli
che contano in una relazione.
Non la casa....non la macchina....non i soldi...
Cerchiamo sempre di mantenere il matrimonio felice, ri-cordando
sempre il primo giorno di questa storia d'amore.
A volte non diamo il giusto valore a ciò che abbiamo
fino a quando non lo perdiamo."
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30
gennaio 2015
Oggi ho bisogno di "capire" : mi viene il forte
dubbio che sia sempre di piu' ai…margini della societa'
!....e che in questo percorso di vita abbia perso qualcosa……
Giovedi' sera: sono con alcuni amici alla pasticceria-panetteria
vicino casa. Chiacchieriamo del piu' e del meno sor-seggiando
un caffe'. Entra un "sacramento" (di stazza)
di colore e si avvicina al bancone. Ordina un caffelatte
e si siede ad un tavolo.
Indossa un cappellino dove troneggia la scritta, a ca-ratteri
cubitali o quasi, "TORONTO FUC……..CITY". Lo
guardiamo interrogativi ma non si scompone. Estrae il
cellulare, la carica che inserisce in una presa di corrente
a fianco al tavolino, beve e giocherella con l'I Phone.
Dopo una ventina di minuti si alza, ripone la carica e
se ne va !
Non ha pagato la consumazione, ha usato l'elettricita'
del locale per ricaricare il telefonino, ha insultato
la citta' in cui vive fottendosi anche della sensibilita'
degli altri avventori. Ci guardiamo esterefatti…….????????......
Ho un solo pensiero: quando ero giovane e "ses-santottino"
anche noi in Italia facevamo qualche volta la "spesa
proletaria", ma c'erano motivazioni politiche e sociali
a monte, non delinquenza e sfruttamento della "FAC….CITY"…..Boh
!
Verso le nove (di sera) rientro a casa e metto a letto
la mia piccola. Le rimbocco le coperte e, come di consueto,
le accendo la TV consapevole che nel breve tempo di dieci
minuti sara' la televisione a guardare lei…..La sintonizzo
su una stazione che trasmette un filmato per bambini……Dopo
un'oretta e mezza e' il mio turno di lasciarmi andare
tra le braccia di Morfeo. Prima di ritirarmi nella mia
stanza da letto ricontrollo la piccola e spengo la TV.
Dorme felice ma la televisione trasmette un programma
che mi lascia scioccato: una donna sta spiegando tutto
sul "sesso orale" e non solo: come ad-dolcire
lo sperma prima dell'eiaculazione! Sono allibito e mi
domando: e se la piccola non si fosse ad-dormentata? Non
ho parole……Boh !
Qualcuno puo' spiegarmi?
Ed ora calcio. O quasi….La crisi del Milan di Pippo Inzaghi
l'ho vista tutta in…televisione: la reazione in-considerata
di Mexes in Lazio-Milan dopo il fallo di Mauri. Roba da
mega
squalifica che la dice lunga sullo stato d'animo dei giocatori
rossoneri. E non e' poi da biasimarli troppo sti ragazzi
che si trovano un coach alle prime armi, quasi coetaneo,
due ammi-nistratori delegati come Galliani e la figlia
di Berlusconi, quest'ultimo in qualita' di padre-padrone
che esterna a piu' non posso e via dicendo. A stigmatizzare
il com-portamento di Mexes anche tutta la sua patria:
la Francia che dopo l'attentato a Charlie Hebdo e tutto
il resto cerca di risalire la china.
Si e' scomodato anche il famoso Equipe che scrive: "Non
solo Mexes: "fortunatamente" c'è Paul
Pogba che incanta". L'Equipe ha celebrato la domenica
del centrocampista della Juve, con un pò di orgoglio
e un pò di sciovinismo, e aperto il suo sito con
un esplicito complimento al protagonista della vittoria
bianconera contro il Chievo. "Paul Pogba incanta",
ha titolato Equipe. "Per fortuna, Philippe Mexes
non è il solo francese ad essersi messo in mostra
in questo fine set-timana. Le prestazioni abbaglianti
di Pogba e Griezman (con l'Atletico Madrid) hanno permesso
di mostrare un'altra immagine" del calcio francese.
"Settimana dopo settimana - ha scritto il quotidiano
sportivo francese - Paul Pogba stupisce per la sua semplicità
tecnica, e per i suoi colpi istintivi e decisivi. Ha abbagliato
il pubblico, ha sbloccato una partita chiusa, è
il leader consolidato di una squadra che se lo coccola
più che mai. Mexes gia' dimenticato".
Vuoi vedere che Mexes verra' a giocare qui in Nor-damerica?
Mandi, mandi.
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21
novembre 2014
Ma perche' l'erba del vicino ci sembra piu' verde della
nostra? Perche' dobbiamo credere sempre che gli altri
abbiano piu' fortuna di noi, piu' salute, piu' gioia e
piu' amore, piu' soddisfazioni e piu' serenita'? Agli
occhi degli altri ciascuno di noi e' "il vicino",e
noi sappiamo benissimo che la nostra erba e' tutt'altro
che verde.
Non trovo miglior spiegazione per la mia bimba dopo la
tradizionale "parent interview" del primo trimestre
sco-lastico: d'altronde a 10 anni tutti i compagni di
scuola "stanno meglio". Chi ha il cane e lei
no, chi gli stivali nuovi e lei no, chi va in Florida
per Natale e noi no, chi, chi,chi,…vorrei aggiungere di
guardare al compagno di classe che solo sei mesi fa ha
perso il papa' in un incidente stradale o piu' semplicemente
alla stragrande maggioranza di coetanei i cui genitori
non si possono permettere la retta di una scuola privata…ma
tant'e'...!!!
Faccio queste riflessioni anche dopo aver visto Italia-Albania,
amichevole a Genova con incasso per aiutare gli alluvionati
liguri. L'Albania e' allenata da De Biase, ex tecnico
dell'Udinese,originario di Sarmede (Treviso), i giocatori(eccezion
fatta per i pochi che giocano nei campionati europei)
non guadagnano piu' di 30mila euro l'anno (e sono una
categoria privilegiata), eppure corrono, ci mettono impegno
e volonta' cosi' come i quasi sedicimila tifosi che occupano
gli spalti del Ferraris e che in tre occasioni invadono
il campo ma solo per dimostrare la loro felicita' e poter
abbracciare i loro beniamini.
Penso a questa nazione emergente ed alla sua gente.
L'Albania fu uno Stato comunista estremamente isol-azionista,
stalinista e antirevisionista. Il movimento di protesta
e di rivolta che portò alla rinascita della demo-crazia,
sorse in seguito alla caduta del Muro di Berlino e fu
guidato da studenti e docenti universitari di Tirana e
da intellettuali moderati Furono decine di migliaia gli
albanesi, in questi anni, che decisero di partire alla
volta dell' Italia e si riversarono via mare sulle coste
della Pu-glia, tra Brindisi e Otranto. Contrariamente
al pensier-popolare a me sti albanesi piacciono e non
poco…
Ma cambiamo argomento. Federica Barella e' giornalista
italiana che vive a Washington e scrive per la Gazzetta
dello Sport e il Messaggero Veneto, che e' il quotidiano
per antonomasia del Friuli. Questa settimana ha dedicato
un articolo al "nostro"Enzo Concina, mio ospite
a Soccer City lunedi' scorso.
Interessanti alcuni passaggi: "Sono nato a Pieria
non a Prato Carnico. Bellissima anche Prato Carnico, ma
io sono nato a Pieria, in casa. Non c'era tempo per raggiungere
l'ospedale di Tolmezzo, così sono venuto alla luce
nella casa di famiglia di mio padre. Anche se poi, prima
di arrivare in Canada, ho passato i miei primi 4 anni
proprio tra Pieria e Pesariis, nel paese di mia madre.
Stessa vallata, ma frazioni diverse. Tanto che all'epoca,
prima del ma-trimonio dei miei, mio padre dovette ricevere
il permesso degli uomini della zona per corteggiare mia
madre".
Enzo Concina, 52 anni, moltissimi dei quali passati a
cor-rere dietro a un pallone, è di nuovo nel mondo
del calcio.
Sempre con le scarpette ai piedi, ma questa volta come
assistant coach e osservatore. Non importa se la squadra
si chiama Napoli, come all'inizio del suo rientro nel
mondo del calcio, Inter, come più recentemente,
o ancora, quest' anno, Dc United, team di punta del "soccer"
americano e squadra della capitale, quella Washington
Dc che sta regalando a Enzo l'emozione di essere quasi
un vicino di casa del pre-sidente Obama. D'altra parte
Erick Thohir, doppio patron di Inter e Dc United non poteva
forse trovare persona più giusta per capire cosa
stesse accadendo al suo team USA, che l'altro anno aveva
finito ultimo in campionato nella Mls. Enzo, con doppio
passaporto italo-canadese, e una vita fino ai 20 anni
a Toronto, parla e scrive inglese perfettamente. Quest'anno,
dopo la pessima annata 13/14, il Dc United ha finito il
campionato primo in classifica, e anche se l'avventura
nei play off è durata poco è stata una stagione
da incorniciare". Allora in conclusione una provocazione:
potrebbere essere il coach ideale per i "defunti"
Toronto FC?
14 novembre 2014
Remembrance day. Da ragazzo, ascol-tando i racconti dei
reduci che avevano combattuto sul Carso o sull'Isonzo,
pensavo che in fondo la Guerra doveva essere un'avventura
eccitante se quegli uomini ne parlavano con tanta emozione
e perfino con nostalgia. Solo piu' tardi mi accorsi di
una verita' elementare, e cioe' che i reduci, essendo
scampati alla tragedia, erano i privilegiati dalla fortuna.
Per conoscere il vero orrore della Guerra avrei dovuto
ascoltare, se fosse stato possibile, i racconti dei morti……cosi'
- penso - e' per la gloria, il successo e la ricchezza.
Noi conosciamo le storie di coloro che hanno raggiunto
il traguardo,non di quelli che sono caduti o sono stati
dispersi, travolti, umiliati.
Conosciamo il ricco industriale, non le migliaia che hanno
tentato e sono falliti; l'artista celebrato, non l'esercito
di coloro che sono sprofondati nel silenzio dopo aver
consumato la vita per raggiungere la fama; il calciatore
milionario, non le migliaia di ragazzi che restano sempre
nessuno…..guardiamo sempre in su', alla vetta aguzza e
solitaria della piramide, non alla base che e' infinitamente
piu' vasta e gremita.
E mentre rifletto ed elaboro questi pensieri, un amico
- evidentemente "incazzato", mi manda questo
messaggio pertinente il momento: "When you are dead,
you don't know that you are dead. It is difficult only
for the others. Poi aggiunge: It is the same when you
are stupid…" Resto attonito: e' una verita' lapalissiana
ma a cui mai pensiamo. Condivido questo pensiero e subito
vengo sommerso da messaggi di….solidarieta': son tutti
d'accordo! Qualcuno sorride e se la gode come quelle due
splendide ragazze/signore di Woodbridge che spesso polarizzano
l'attenzione, anche per il brillante lavoro che svolgono,
nei principali avvenimenti mon-dani della citta' "above
Toronto": Alessandra Piccolo e Romina Monaco detta
l' "Italianista".
Furlana dei monti, della Carnia la seconda e consorte
del noto presentatore radio Tony Monaco; la prima "
a very strong cookie" , che ammiro molto, da 17 anni
"in soli-tario" contro GLI tsunami della vita……chi
vuol com-prendere comprendera'! …ed a vincere onde altissime
e violente. Keep up Sandrocchia !
Dulcis in fundo capitolo a parte per Carmine Mar-cantonio:
"indotto" (che termine orribile…) nella Hall
of Fame del Soccer Canadese. Ogni premiato aveva non piu'
di cinque minuti a disposizione per i ringraziamenti di
rito: Carmine, capitano coraggioso, ha parlato ininterrottamente
per oltre venti, sottolinenando anche errori e nefandezze
commesse da chi guida il carozzone-calcio e che hanno
portato la nostra nazionale al 123mo posto nelle graduatorie
mondiali.
Ora tutti ne parlano, di questo suo grande coraggio: speriamo
possa servire per invertire la rotta.
Carmine Marcanto-nio diventa il nono calciatore italo-cana-dese
a fre-giarsi di questa onorifi-cenza: prima di lui Robert
Iarusci e Silvano "Sam"Lenarduzzi nel 2000,
Bobby Lenarduzzi e Tino Lettieri nel 2001, Domenico Mobilio
nel 2007, Silvana Burtini nel 2010 per il calcio in gonnella,
Carlo Corazzin nel 2012 e Paul Peschisolido nel 2013.
7 novembre 2014
Bella serata sabato e bell'apres-midi domenica. Organizzazione
superba per la Festa della CSNA, la Confederazione Siciliana
del NordAmerica, mangiare prelibato per il get-together
dell'Associa-zione degli chef italo-canadesi. A soffrirne
purtroppo il calcio e l’unica partita vista e "non
goduta" Udinese-Genoa conclusasi con la vittoria
dell'undici ligure.
Ma andiamo per ordine. Complimenti ed un "bravo"
di cuore per il duo composto dall'avvocato Dominic Campione
ed il superparrucchiere Anthony Avola, braccio e mente
o viceversa fate voi..... del capitolo torontino dell'Associazione
Sicula che ha premiato sei suoi figli in diversi settori.
Applauditissimi sopratutto l'86enne Nunzio Tumino da Ragusa,
personaggio irripetibile che nella sua semplicita' e con
il suo grande acume, batte ancora 6-0 6-0 tanti baldi
giovani che si cimentano oggi nei business piu' disparati
(in lui ho rivisto qualcosa dell'indimenticabile Johnny
Lombardi), e i "musici" Occhipinti-Mancuso che
ci hanno deliziato non solo con la loro musica e le loro
canzoni, ma anche con la "poesia" di parole
fortemente descrittive di una vita adolescenziale difficile
e stimolante allo stesso tempo. Ho rivisto con gioia,
vecchie icone delle nostra comunita' come il dott. Laureano
Leone, sempre in gamba.
Domenica, sotto la gran regia di Gianni Ceschia di Culinary
2000 studio, quasi una sfida ad oltranza tra i "grandi"della
cucina italo-canadese: Giampiero Tondina presidente uscente,
Marchetti, Scarchilli, Ariza Paganel-li e chi piu' ne
ha piu' ne metta. Con simpatia, anche in questo caso,
ho rivisto grandi icone attuali e non, come Inerio Cinque,
da sempre “Re” del vino importato, con la sua Cipelli
Wines ora guidata dal figlio, Sam Cortel-lucci, Ralph
Chiodo ed il sindaco di Vaughan Maurizio Bevilacqua. E’
stato un momento solenne anche l'uf-ficializzazione per
l'addio del reggente del nostro Istituto Italiano di Cultura,
la dottoressa Adriana Frisenna, in partenza alla volta
di Tirana in Albania.
Martedi' la prima gara del turno di Champions League tra
la "nostra" Juventus e l'Olympiakos di Grecia.
3-2 il finale ma ancora tanta, troppa, sofferenza. Aspettiamo
la Roma, di scena in Germania, che cerchera' di riscattare
l'umiliante 1-7 dell'andata all'Olimpico . Il risultato
lo potrete leggere nelle pagine sportive.
Comunque sia e comunque vada a finire il calcio resta
lo sport piu' bello del mondo, sopratutto per noi che
occupiamo buona parte della nostra giornata a parlare
di Pirlo o della Juve, del Milan o di Buffon. Il sito
web "Tuttocalcio.net" ha raccolto alcune tra
le citazioni piu' belle sul mondo pallonaro, ve ne propongo
alcune:
1)"Il calcio è l'oppio dei popoli." (detto
popolare)
2)"Ci sono nel calcio, momenti che sono poesia pura:
si tratta dell’istante del "goal". Ogni goal
è un'invenzione, è ineluttabilità,
folgorazione, stupore, irreversibilità. Proprio
come la parola poetica." (P.P.Pasolini)
3)"Fede è andare allo stadio quando puoi vedere
la partita in televisione." (Dino Risi)
4)"C'è chi dice che il calcio sia questione
di vita o di morte: non concordo con quest'affermazione;
posso assicurarvi che è una questione molto, ma
molto più seria." (Bill Shankly)
5)“Fino a quando il calcio sara' un gioco come faremo
a diventare grandi”? (Marco Simone)
6)"Quella del calcio e' l'unica forma di amore eterno
che esiste al mondo.Chi e' tifoso di una squadra lo restera'
per tutta la vita. Potra' cambiare moglie,amante, partito
politico ma mai la squadra del cuore (L.De Crescenzo)
7)"Se stessi ad un matrimonio con un vestito bianco
e piombasse un pallone infangato lo stopperei di petto
senza pensarci" (Diego Armando Maradona)
8)"Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa
per la strada, li' ricomincia la storia del calcio".(Jorge
Luis Borges).
Mandi Mandi
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31
OTTOBRE 2014
Vowww...che settimana!!!!
Elezioni municipali, attentati terroristici ad Ottawa,
funerali di stato per il "nostro" povero Nathan
Cirillo.
Eh si, viviamo in un mondo sempre piu' difficile e che
amo....sempre di meno!
Ogni mattina, all'alba mi alzo per andare a Radio CHIN
a preparare e leggere i noti-ziari mattutini ed e' sempre
piu' angoscioso: terrore e terroristi di qua, azioni aberranti
di su, accoltella-menti/stupri/violenze di giu'......ma
possibile che non si possa piu' vivere in serenita'?
Quanto accaduto dopo l'assassinio del "soldato Cirillo",
l'ondata di amore e partecipazione di migliaia e migliaia
di persone, mi ha fatto l'effetto di quei digestimola
dopo un'abbuffata a base di salsicce e cotechino,polenta
e sopressata piccante! Migliaia di messaggi sui socialmedia,
migliaia di persone lungo l' "autostrada degli eroi",
migliaia ai funerali ad Hamilton....ma allora - mi son
detto - siamo ancora noi, gente normale e con un cuore
- la maggioranza?
Anche a Soccer City, lunedi' scorso, abbiamo parlato di
Cirillo. Ci ha telefonato il sindaco di Fabrizia, piccolo
paese di cui il Cirillo era originario, delle Serre in
Calabria (quasi mille metri di altezza dal mare).
Ci ha parlato dello stato d'animo della popolazione del
paese che rappresenta, dell'onore che ha pervaso tutti
che si son sentiti "importanti" per avere, come
loro figlio, un eroe sconosciuto! "Sa, noi finivamo
in prima pagina solo per azioni criminose o per il crimine
organizzato - ha detto. Mai avremmo pensato di avere un
eroe tra di noi!"
Nathan era nato ad Hamilton da Frank e Kathy Cirillo.
Il padre e gli zii, compreso Jim Cirillo, lavoravano al
negozio di alimentari che il nonno del soldato, Anthony,
aprì ad Hamilton appena emigrato da Fabrizia .
I genitori di Nathan, che ha due sorelle, si separarono
in maniera burrascosa quando lui era piccolo e il padre
emigrò in Costarica. Ed e' stato lo zio Jim - come
ci dice Frank Riga, bandiera del soccer italo-canadese
della citta' del ferro-, insieme al padre di Nathan, a
tra-smettergli la passione per il calcio. I due fratelli,
infatti, hanno fatto parte del team "Italo-Canadians",squadra
di calcio semiprofessionistica di Hamilton. "Iniziò
a giocare da piccolo, - agiunge Riga -ma negli anni Nathan
si appassionò anche all'hockey. E alla fine scelse
quello".
Insomma - pur nella tragedia di una vita spezzata - cerco
di riabilitarmi con questo mondo....
Non passa ora che l' "altro mio mondo", il calcio,
mi regala invece una "perla" che mi ributta
in fondo al baratro.
Leggo sul "Giornale di Lecce" che un amico mi
posta sulla mia e-mail questo articolo: "La gara
Cavallino - Cutrofiano ieri è stata sospesa in
seguito all'asse-gnazione di un calcio di rigore in favore
della società ospite sul risultato di 2-1 per i
padroni di casa. Il giovane e promettente fischietto della
Sezione AIA di Lecce Luigi Rosato, appena 17 anni, è
stato pestato a calci e pugni da calciatori, dirigenti
e tifosi, in campo e poi anche negli spogliatoi. Al Pronto
Soccorso di Lecce al povero Luigi hanno medicato decine
di ecchimosi, lividi e contusioni sul corpo.
Il presidente dell'Atletico Cavallino, Rosario Fina, al
termine della gara (2° Categoria leccese), ha detto:
"L'arbitro secondo me ha sbagliato e doveva essere
punito. Sono stati pochi i due schiaffi che si è
preso", per poi addirittura puntualizzare "sono
stati schiaffi diretti verso l'arbitro, ma leggeri. Potevano
essere più forti".E il Fina ha concluso la
sua incredibile autodifesa (affidata al facebook della
squadra e poi cancellata, ma troppo tardi...), con incredibili
minacce alla giacchetta nera leccese, uno che poteva essere
suo figlio. "Se fosse capitato fra le mie mani, l'avrei
ammazzato".
Che dire? Il cuore mi dice carcere per questo pezzente
ma prima ettolitri di "olio di ricino"!!!! a
scopo pedagogico……..Mandi Mandi
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24
ottobre 2014
Fuori piove ma l’inizio di giornata semba promettente:
mi hanno appena comunicato che Massimo Nicoletti, collega
di Radio Chin, e’ diventato papa’ di una bella bambina!
Sono molto felice per lui e sopratutto per la mamma, Lucia.
So quanto ci tenevano ed a loro dico : “i figli ci appartengono
come il respiro, sono una parte di noi, il nostro orgoglio,
la speranza, la giovinezza. Li amiamo perche’ amiamo noi
stessi; e se li amiamo di piu’ e perche’ sono la nostra
parte piu’ nobile. Per chiunque, anche per il genio o
il condottiero, non c’e’ impresa nella vita che valga
di piu’ di questa: aver collaborato alla creazione di
un altro essere umano”.
A casa Nicoletti-Vani la cicogna ha portato un fiocco
rosa: mi dicono che il nome di battesimo e’ gia’ deciso,
sara’ Francesca. La “deformazione professionale” mi porta
a sospettare: Francesca per “onorare” il “mitico-Totti”
o, come spero, per celebrare papa’ Franco Vani, genitore
di Lucia?
Qualche buontempone su Facebook, nella pagina degli auguri
ha scritto:....bambina fortunata....e’ nata sotto il segno
della Juventus......Ma, come la va la va, questa Francesca
nasce gia’ alla luce di due colori ben distinti ed indelebili:
il giallo ed il rosso!!!! Auguri di cuore.
Dai giallorossi ai gialloblu del Bologna, altra squadra
mitica e pluridecorata. Come vi avevamo gia’ detto uno
dei nuovi proprietari e’ l’italo-canadese di Montreal
Joey Saputo, figlio di Lino Saputo, fondatore dell’im-pero
dei formaggi che porta il suo nome.
Un amico mi manda un bell’articolo comparso su La Repubblica,
nell’edizione emiliana, a firma di Marco Contini. Il giornalista
intervista il “nostro” Carmine Marcantonio che di Joey
e’ amico avendo giocato con il Montreal Impact. Carmine
ne tratteggia un profilo molto interessante e ai piu’
sconosciuto: “Joey ? Lo conosco da quando era un ragazzino.
Io giocavo nei Montreal Manic (l’Impact di allora) e suo
padre Lino era uno dei nostri sponsors principali.Joey
era sempre con noi, sul campo e negli spogliatoi. La sua
passione nasce li’.La sua lingua madre e’ il quebecois,ma
parla l’italiano be-nissimo. Appassionato, leale con gli
amici, molto focoso.Ha quattro figli, tutti maschi. Si
dedica anima e corpo all’Impact avendo praticamente lasciato
la gestione della ditta al fratello”.
Per chi ancora non lo sapesse la Saputo Inc. e’ arrivata
ad essere il dodicesimo gruppo caseario al mondo con 12mila
dipendenti e 10 miliardi di fatturato.
La Saputo e’ la sesta famiglia piu’ ricca di tutto il
Canada e nel 2013 il loro patrimonio era di 5,24 miliardi
(il patrimonio della famiglia Moratti, ex patron dell’Inter,
tanto per intenderci e per meglio capire era invece di
3,36 miliardi.....).
Mentre vado a concludere questa colonna scorrono davanti
a me le immagini della “disfatta” della Roma in Champions
League: 1-7 contro il Bayern di Monaco. Penso al “povero”
Vito Caressa che so essere in tribuna all’Olimpico, ripenso
al neo papa’ Massimo Nicoletti (arriva l’agognata figlia
, parte definitivamente la sua amata Roma?), mi godo la
faccia bastonata dello spocchioso Garcia......ma non era
la squadra piu’ forte del mondo, derubata dalla Juventus,
pronta a trionfare in Europa e nel mondo? O Roma mia bella,
tu sei la reginella...negli occhi tuoi c’e’ il sole,c’e’
il colore delle viole delle valli tutte in fior....Se
canti la tua voce, e’ un’armonia di pace che si diffonde
e dice”Se vuoi vivere felice devi vivere LASSU’”........
Mandi Mandi |
17 ottobre 2014
Oggi qualcuno dira' : "il Canciani s'e' fatto la
spesa aggratiss". Nulla di piu' errato….si, ho deciso
di dedicare le prime righe di questa mia colonna settimanale
alla famiglia Cataldi, si' proprio quella dei supermercati,
perche' in questa settimana si e' "consumato"
un gesto "sportivo" che esalta lo spirito della
famiglia, e nel "nome" del calcio o per la "passione"
per il calcio, si esalta l'amore reciproco, lo spirito
della famiglia inteso come unione di intenti e finalita'.
E mi spiego.
I Cataldi sono tutti grandi tifosi di calcio: papa' Frank
ed il primogenito Dominic juventini incalliti, Tony, il
general manager, "interista in disgrazia". Mamma
Rosa e sorella Mary ammiccano neutrali (ma forse pre-diligono
il …..Catanzaro o il Vigor Lamezia!). Nessuno perde una
gara che e' una e neppure una trasmissione di "Soccer
City" alla Chin.
Una decina di giorni fa lo "storico" negozio
di Keele Street ha chiuso i battenti dopo una vita di
servizio alla comunita'. Papa' Franco lo ha creato dopo
l'esperienza di Eglinton e Dufferin, lo ha modellato a
sua "immagine e somiglianza" e con l'aiuto di
tutta la famiglia lo ha reso centro insostituibile degli
italo-canadesi di North York. 25 anni sono passati e vederselo
abbattere per far spazio a torri e grattacieli di cemento
e' un po' come vedersi lasciar casa al figlio appena sposato.
Papa' Frank e mamma Rosa erano tristi ieri e lo sono da
diversi giorni; ma e' una tristezza mitigata dalla gioia
del successo del business, ora in Market Lane a Wood-bridge,
guidato proprio dai figli a cui hanno ceduto il testimone.
E per rendere la pillola meno amara ecco che i figli sono
andati in soccorso di papa' Frank regalan-dogli la tournee'
calcistica che Soccer City con le agenzie Sarracini, sta
organizzando per l'inizio di dicembre. Juventus-Atletico
Madrid (oltre a Inter-Udinese e Roma-Manchester) nel "mitico"
Juventus Stadium di Torino: un sogno a lungo accarezzato
e che ora diventa realta'. E ben meritato caro papa' Franco!
Io i "Cataldis" li ho sempre ammirati molto
perche' persone intelligenti, fortunate e volonterose
come pochi. Ma se intelligenza e fortuna sono importanti
,soltanto la volonta' e' decisiva, ed i Cataldi ne sono
la quintessenza! L'intelligenza, anche vivacissima,ma
pigra ed inerte non fa progredire di un passo; cosi' la
fortuna non puo' condurre lontano se non viene sostenuta
ogni giorno. Ma la volonta' basta a tutto da sola. E'
lei che fortifica con l'allenamento quotidiano, le possibilita'
dell'intelligenza; e' merito suo se anche la fortuna contraria
tante volte, e' costretta a diventare favorevole.
Credete che tutti gli uomini affermati siano dei grandi
ingegni? Neanche per sogno. Sono stati prima di tutto,
e per anni, con caparbieta', degli uomini volonterosi,
ed e' stata la loro fanatica ansia di arrivare ad aguzzare
e moltiplicare l'intelligenza. Proprio come quella di
Franco Cataldi, papa' Cataldi: in lui tutta la volonta'
potente come un'energia scatenata della natura: ed e'
per essa che hai vinto caro Frank!
Adesso tocca a Dominic,Tony e Maria…ma credo che i "vecchi
insegnamenti" della tua Acquadauzano (paese Natale,
375 abitanti, 700 metri sul mare sopra Lamezia Terme)
siano proprio serviti…….e speriamo che la Juve contro
gli spagnoli possa…..imitarti!
A proposito, se siete interessati ad unirvi a noi dal
5 all'11 dicembre prossimo per le tre partite che ho menzionato
sopra, scriveteci un' email a
soccercityshow@gmail.com o chiamate le agenzie di Ontario
Sarracini al 905 695 4000 o Niagara Travel ,per gli amici
della Penisola, al 1-905- 935 5735.
Anthony Sarracini e Victor La Fratta guideranno il gruppo
assieme a me.
Un'occasione da non perdere!
Mandi Mandi
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10
ottobre 2014
Non so che scrivere: il che non e' certo un bell'inizio
per colui che settimanalmente tiene una rubrica su un
giornale.
Ho pensato di parlarvi dell'arbitraggio del Sig. Rocchi
in Juventus-Roma ma, sono letteralmente esausto, dopo
la maratona di lunedi' scorso a Soccer City ed i "botta
e risposta" tra Massimo Nicoletti e Nicola Torchia,
Vito Caressa ed Adriano La Viola, i direttori Paolo Di
Paola e Massimo Oreggia ed a quelli consumatisi sulla
segreteria telefonica del mio cellulare tra i vari Salvatore
Servello, Davide Flammia, Annibale Merante, Giacomo Stecher,
Daniele Japeti e via dicendo.
Ho pensato di "sfrugugliare" i "grandi
protagonisti" delle nuove elezioni dei Comites, ma
mi sono arenato di fronte alla mia "tolleranza-zero"
nei confronti dei "soliti" protagonisti oramai.....ottuagenari,
che usano l'istituzione come circolo autoreferenziale
scordandosi della comunita' at large. Anzi, mi son detto,
perche' non inventare una legge che renda obbligatorio
il pensionamento "da tutto" al compimento del
65mo anno di eta'?.....largo ai giovani.......tutt'al
piu' per noi , e mi ci includo anch'io, perche' non la
creazione di uno "youth club under 100"???????
Poi capisco che e' territorio impraticabile: non frega
niente a nessuno, sopratutto ai giovani, e senza i "vecchietti
pensionati" dei vari Patronati, voterebbe nessuno……auguri
Console Pastorelli !
Ma tiremm innanz........alzo gli occhi dal computer e
sullo schermo televisivo di fronte a me compare l'immagine
di Barack Obama, il presidente degli Stati Uniti. E' alle
prese con i tagliatori di testa dell'Islam, un pericolo
da non sottovalutare. Lo guardo attentamente. Come e'
invecchiato da quando, nel 2007, sette anni fa, spopolava
nel mondo con il suo leggendario "Yes we can!"
Era bell'abbronzato - avrebbe detto Berlusconi - faceva
impazzire le donne, affascinava tutti. Ora ha lo sguardo
spento, i capelli brizzolati, le rughe sotto gli occhi......
Eh,.....che cosa strana il tempo....scivola via cosi'
silenzioso che nessuno se ne accorge; eppure lascia impronte
dappertutto, scava le rughe, tinge di bianco i capelli,
screpola i muri, corrode il ferro, ingiallisce le pagine
dei libri,fa appassire i fiori e marcire la frutta. E'
come un mostro invisibile con miliardi di piccole mani
crudeli che scalfiscono, scavano, uccidono, schiacciano.
Ma se lo osserviamo minuto per minuto, se tentiamo di
controllare il suo lavoro, non ci rendiamo conto di niente......ecco
questo e' il tempo:guardiamoci in uno specchio anche venti
volte al giorno; ci sembrera' di essere sempre uguali,
ma non e' vero!....solo il cuore resta miracolosamente
intatto.......
Chiudo con la terribile tragedia di Jules Bianchi, il
pilota di Formula Uno, che, mentre sto scrivendo queste
righe, sta ancora combattendo tra la vita e la morte.
Guardavo domenica notte il Gran Prix del Giappone. E'
sempre una tragedia….visiva, un gran premio che si corre
alle due di notte (ora di Toronto)…….gli occhi fanno pau-pau
ed ogni tanto la nebbia del sonno ti colpisce creandoti
minuti di vuoto assoluto. Non avevo capito subito la tragedia
del pilota elvetico e non mi ero nemmeno reso conto della
dinamica esatta dell'accaduto. Ho cominciato a rendermi
conto ascoltando Amedeo Goria, il presentatore della "Giostra
del Goal" che cercava di spiegarci bollettini medici
incomprensibili. Danno assonale diffuso - diceva. Un termine
che ignoravo completamente. Poi mi sono messo a piangere
quando ho capito che questi "assoni" sono i
conduttori che trasmettono il segnale elettrico tra i
neuroni. Nei maggior parte dei casi il danno assonale
causa interruzioni permanenti e irreversibili. In parole
semplici e profane e' come se tra il cervello che comanda
e il corpo che ubbidisce ci sono questi fili che non funzionano
piu'. Insomma la rete elettrica e' andata in default…..povero
Jules, a soli 25 anni……forse non sarebbe troppo sbagliato
augurarti un mandi definitivo…….ma non e' giusto!
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3
ottobre 2014
Voglio iniziare facendovi sorridere.
Frank D'Angelo, amico e sopratutto artista di valore qui
in Canada, posta sulla sua pagina di Facebook quanto segue:
"My nieve friend just got scammed online for $200.
He bought a penis enlarger. They sent him a magnifying
glass, with a disclaimer. Please do not use in the Sun."
che tradotto in italiano fa piu' o meno cosi: "Un
mio amico particolarmente naif e' stato appena truffato
on-line di 200 dollari. Aveva comprato un ingranditore
di pene. Gli hanno inviato una lente di ingrandimento
con l'avviso: si prega di non utilizzarla al sole!"
Ma Facebook non si limita a presentarci fatti drammatici
o di un'esilirita' unica come quello menzionato , ma ci
permette anche di seguire minuto per minuto gli avvenimenti
quotidiani. E leggendo Facebook questa settimana, mi viene
spontanea la "sensazione" che il famoso cantante
bolognese Gianni Morandi non cantera' piu' qui in Canada
ed in particolare a Montreal per un bel pezzo. A lui si
deve infatti il fallimento della trattativa giunta ormai
in dirittura finale, per il passaggio della proprieta'
della squadra di calcio del Bologna all'impero dei Saputo
di Montreal, il re dei formaggi.
Morandi, presidente onorario del Bologna e membro del
Consiglio di Amministrazione aveva prima bussato a Toronto
convincendo Angelo Baldassarra ad iniziare trattative
comunque sfumate quasi subito, poi si era rivolto a Joey
Saputo, figlio del magnate Lino Saputo, e presidente della
squadra di calcio dei Montreal Impact della MSL. Questi
con un avvocato italo-americano di New York, tale Joe
Tacopina, non solo si erano detti disposti a rilevare
il club felsineo ma avevano addirittura dato una caparra
da un milione di Euro.
Poi,a cose gia' praticamente fatte, il re del caffe' italiano
(Segafredo) Massimo Zanetti, ha ricapitalizzato con 6
milioni di euro la societa' e cacciato direttamente dall'uscio
di casa Saputo e Tacopina.
Joey & Joe erano a Bologna e si son fatti fotografare
a stringere mani con il sindaco Virginio Merola e il vescovo
della citta', Monsignor Vecchi. L'accordo tra l'attuale
e contestato presidente del Bologna , Albano Guaraldi
e il duo Saputo-Tacopina pareva cosa fatta: 1 milione
di euro come cauzione per aprire la due diligence e subentrare,
pro-babilmente ad ottobre, in un progressivo aumento di
capitale entro il 15 ottobre per 13 milioni di euro, pena
il possible fallimento del club.
In pochi giorni però qualcosa deve essere andato
storto.
Il CdA del Bologna riunitosi ancora una volta per valutare
l'offerta nordamericana non è rimasto soddisfatto
delle garanzie degli investitori: il milione è
blindato e non si può toccare, in più è
sembrato che gli americani facessero correre la società
verso il fallimento per poi risanarla. Un giochino contabile
che avrebbe creato non pochi grattacapi a Guaraldi e soprattutto
a Zanetti, socio di minoranza del club, che con la storica
azienda " Zanetti Beverage Group" deve a breve
quotarsi in borsa.
E' qui che entra in scena Gianni Morandi che assicura
mas-sima autonomia per il ritorno di Zanetti, volando,
anzi guidando la propria auto fino a Treviso e firmando
lo storico accordo con tanto di foto su Facebook nella
pagina del cantante.
6 milioni di euro dal conto corrente privato del magnate
veneto, altri 6-7 milioni in arrivo a Natale, prossimo
azze-ramento del cda.e soprattutto la notizia che in poche
ore ha fatto imbestialire i tifosi sui social network,
Guaraldi che rimane in carica come presidente.
Ora il colpo di scena finale che cancella Tacopina e Saputo,
il vero businessman del fondo americano, intento a trasformare
nei piani di questi giorni il futuro centro tecnico della
società rossoblù alle porte di Bologna in
una sorta di spazio commerciale di prodotti alimentari
suoi e non solo, a pochi passi e in sinergia con Fico
di Farinetti. E le reazioni dei tifosi si sfogano sulla
pagina Facebook. Fra gli oltre mille commenti alla foto
che ritrae i quattro "salvatori" italiani del
Bologna, tra improperi e volgarità assortite, la
parola più gentile pare essere "vergognatevi".
Una bella partita di poker, gioco di cui Morandi - si
dice - sia gran maestro!
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26
settembre 2014 |
Primo
pensiero quest'oggi per un gio-vane calciatore della nostra
comunita' che cerca di sfondare nel mondo dei professionisti.
Il 20enne torontino Chri-stopher (Cristoforo) Mannella -
genitori originari di Serra San Bruno (Vibo Va-lentia) -
che approda ai Toronto FC della MSL. Forse quando leggerete
queste righe avra' gia' debuttato in prima squadra.
E' da tutti definito un vero e proprio "talentino":
centrocampista alla Pirlo, e' il capitano della squadra
della "Junior Academy" del club torontino con
cui gioca dal 2009. E' il decimo virgulto uscito dalle giovanili
della squadra torontina a firmare un contratto pro-fessionistico
con teams della MSL. Sono doppiamente felice per i successi
del ragazzo in quanto nipote di un grande sostenitore di
Soccer City: Cosmo Mannella, Business Manager del Sindacato
LIUNA per la regione dell'Ontario. Cosmo che da grande tifoso
juventino sta sfidando quest'anno Carmine Principato, Business
Manager della 506, "infinitamente romanista" -
come ama definirsi e che proprio in questo fine settimana
sara' all'Olimpico di Roma per assistere a Roma-Chievo.
Beato lui!
Cristopher-Cristoforo e' un classe 1994, 20 anni quindi,
l'eta' giusta per sfondare e magari attrarre anche l'interesse
di qualche blasonato club d'Europa o d'Italia, alla stregua
di De Guzman approdato recentemente al Napoli. E mentre
penso ai 20 anni di Mannella ed al 1994 sua data di nascita,
come d'incanto, da non so dove, mi spunta tra le mani uno
sbiadito volantino, un "C.N.S.L. Soccer Magazine",
copia ingiallita del pro-gramma dell'allora lega professionistica
locale, la Canadian National Soccer League.
E' un bel vedere ma sopratutto un bel e nostalgico andare
a "ritroso nel tempo", cosa che per noi attempati
scribacchini di sport , non fa mai male!!!
Vi leggo e riporto. Squadre iscritte 9 nella "Western
Division" e 5 nella "Eastern Division". Ci
sono nomi "leggendari" per la nostra comunita'
italo-canadese: Toronto Italia e Toronto Rockets, ma anche
i Toronto Jets e la Roma di St.Catherines per non menzionare
il St.Leonard Corfinium di Montreal. Il "Commissioner"
e' Rocco Lo Franco con Armando Di Fruscio Vice Presidente
e Tony Fontana tra i direttori. Nella Toronto Italia il
Chairman e' Mariano Elia, il Presidente e' Antonio Mazzotta.
Tonino Porretta funge da "Public Relations" e
nel direttivo riconosco i nomi di Adriano La Viola,Filippo
Di Diano, Tony Marrone, Mario Marra e Joe Fantini. Allenatore
e' Carlo Del Monte con i "leg-gendari" Duilio
Bonin ed Elio Scarcello rispettivamente "Equipment
e Bench Manager"….. OMNI TV si chiamava ancora "Channel
47" e tra gli sponsor nomi sbiaditi e svaniti nel tempo
come "La Luna Ballroom", "Colosseo Bakery",
"De Francesco Signs" e "Al Palladini".
Pasquale Fioccola e' invece il presidente dei Jets con Adam
Pagliaroli grande "coach" e tra gli sponsors la
"Ferma", sia agenzia di viaggio che ditta di edilizia
dell'amico Ferragine da Acquadazuno, a un tiro di schioppo
da Lamezia. E come non ricordare I Rockets di Antonio Fontana,
di Fred Dominelli, di Hector Marinaro e di quella "bionda
tendente al rosso" Susan Fazari che in qualita' di
assistente del General Manager faceva impazzire un po' tutti?
Tra gli sponsors anche Ciao Radio 530 che allora si identificava
in Angelo Cremisio. Tra i giocatori come non ricordare i
portieri come Carmine Isacco (Tor. Italia), Dino Perri (Roma)
o Angelo Ortepi(Jets) e tra I bombers quel Tomasz Radzinsky
che poi fece parlare di se anche in Europa prima con l'Anderlecht
e poi con l'Everton o quel Sante Cesario, altro calabrese
doc, di San Fili (Cosenza), nato e cresciuto in una famiglia
che del calcio e del pallone ha fatto una ragione di vita…………Ragazzi
che tempi !
Sulla rivista ci sono gli auguri del Primo Ministro del
Canada di allora, Brian Mulroney ma anche quelli del Ministro
Provinciale Tony Silipo……Tony, come tanti altri nomi letti
al volo, non ci sono piu'….mi viene il magone…. Mandi.mandi
|
19
settembre 2014
Antonino Pio Scaini: amico e fratello, ex manager della
Famee Furlane, assi-curatore di professione, gran pescatore
per diletto. Uomo di principio e di grandi valori umani.
L'ho rivisto con infinito piacere ad una riunione di "illuminati";
esce ormai poco causa l'instabilita' di un fisico che
scricchiola un po' troppo.
"Mi sono chiesto tante volte - mi dice, -perche'
le gioie siano cosi' brevi e i dolori cosi' lunghi. In
fondo c'e' il dolore di una morte, ma anche la gioia di
una nascita: ci sono le malattie, ma anche i periodi di
buona salute; le amarezze, gli sconforti, le collere,
ma anche le soddisfazioni, le speranze, i giorni sereni;
c'e' a volte l'assillo della miseria, ma anche la sicurezza
di una casa e di un guadagno; le offese della malvagita'
ma anche i doni dell'amicizia".
La risposta Tonino mi sembra semplice. Tutti noi riteniamo,
e chissa' per quale ragione, che nascere perfetti, godere
buona salute, avere a sufficienza per vivere, trascorrere
giornate serene, ottenere giusti riconoscimenti, guadagnare
l'amicizia del prossimo, siano condizioni "asolutamente"
normali. E tutte queste cose si accettano con indifferenza,
come un doveroso compenso del destino. Al contrario consideriamo
"as-solutamente anormale", anzi crudele ed ingiu-sto,qualsiasi
dolore o malanno o contrarieta'.
Non parliamo poi della morte; evitiamo perfino di nominarla!
Cosi', sorvolando sulle gioie e accanendosi sui dolori,
non apprezziamo le prime ed ingigantiamo le seconde.Il
risultato e' che non riconosciamo il bene come meriterebbe
e lasciamo che il male oscuri i nostri cieli. Ma sbagliamo.
Per la vita, infatti, bene e male, gioie e dolori, sono
solo momenti inevitabili dell'espe-rienza umana e terrena.
Bianco e nero, un pavimento che conosci benissimo e su
cui dobbiamo camminare. Auguri mio vecchio!
Ed auguri anche a Jerry Guerra, Mario Lorenzutti, Gino
e Gigliola Russignan, Fabio Campagna, Enzo Colombo, Maria
Carusone,Adriana Gobbo, Konrad Eisenbichler, Giuseppe
Virdo', Nino Greco, Loretta Cal,Decimo Valent, Robeto
Martella, Guido Braini, Wanda Stefani, soltanto per citare
i primi nomi che mi vengono in mente, protagonisti anche
loro del "Musical-Civilta'" Magazzino 18 presentato
da Simone Cristicchi in fine settimana alla Famee Furlane.
La Storia delle Foibe, degli "esodati del '47"
e cioe' l'esodo dei 350mila "italiani" di Istria,
Fiume e Dalmazia, vittime dei "titini" comunisti.
Spettacolo unico ed indimenticabile e la-crime a volonta'.
Per voi tutti l'undicesimo co-mandamento: "Per non
dimenticar.....".
Infine il calcio. Inter e Milan vanno a braccetto con
Juve e Roma; dopo due giornate delle "grandi"
sembra in crisi solo il Napoli. Icardi centravanti dell'Inter
autore di una tripletta viene salutato cosi' dall'amico
Navlis Furlan :"Credo che Wanda sia incinta...e probabilmente
Icardi e' stato messo "a secco".....i risultati
si vedono...". Perde Zeman ed il suo Cagliari e per
Antonio Monni le dichiarazioni del tecnico boemo sono
dogmi: "...rigore e' quando arbitro fischia e purtroppo
per noi oggi arbitro non ha fischiato abbastanza...."
E domenica c'e' gia' Milan-Juve, la piu' classica delle
classiche.
Infine per i miei amici "delle serate vuote"
che faticano ad arrivare a fine mese, la classifica dei
calciatori italiani piu' pagati.
Il calciatore più pagato e' il romanista Daniele
De Rossi cui la Roma corrisponde 6,5 milioni di euro netti.
Completano il podio virtuale il centravanti del Napoli
Higuain secondo con 5,5 milioni di euro, e lo juventino
Carlito Tevez con 4,5 milioni, anche se con i bonus potrebbe
incrementare di circa un milione di euro.Non male il "Tedesco-che-non-fa-un
gol" Mario Gomez settimo a 4,2 milioni e Buffon e
Mexes del Milan fermi a 4 milioni.
Curiosita' su curiosita'. Sapete chi sono I "piu'
poveri"?
Il 28enne difensore dell'Empoli Perticone, guadagna solo
90mila euro netti a stagione mentre in assoluto I primi
tre posti spettano a giovani appena promossi dalla Primavera
come Ettore Gliozzi, attacccante del Sassuolo, 18 anni;20mila
euro a stagione, Marijan Coric, portiere del Parma, 19
anni;25mila euro a stagione e Abdoul Meyker Yabrè,
centrocampista del Cesena, 19 anni con 48mila euro.
Anche il sottoscritto rientra in quest'ultima classifica
speciale. Mandi ! |
12
settembre 2014
Oggi "lavoro" poco e come molti stu-denti (ah
l'anno scolastico e' appena iniziato...) ho deciso di
"copiare".
Ho infatti deciso di proporvi le "pagelle" degli
azzurri dopo la vittoria in Norvegia martedi' scorso,
redatte da un amico in-contrato casualmente durante le
ferie italiane e che mi si e' autoimposto come "corrispondente"
italiano di "Soccer City": Daniele Japeti. Bella
la sua "presentazione" sulle spiagge di Calabria:
"sono un giornalista sportivo free-lance, ma data
la crisi del settore, come lavoro, faccio l'addetto ai
servizi di sicurezza allo stadio della Juventus a Torino.
E dire che io sono di fede milanista !".....
Eccovele, sono veramente divertenti.
Buffon, S.V.(solo Vangeli): oggi lo si vede meno dei
preservativi in Angola. La Partita della Pace l'ha cambiato
dentro: quando Conte gli comunica il terzetto difensivo
lui non perde la calma e nomina solo i santi di Marzo.
CONVERTITO
Bonucci, 7: con Astori e Ranocchia di fianco sem-brerebbe
un fenomeno anche Paolo Belli ma oggi non sbaglia veramente
nulla, a metà secondo tempo si spinge in avanti
con personalità a chiudere il 2 con handicap. Qualcuno
gli dica che deve smetterla di pubblicizzare la sua pagina
di scommesse tra i commenti ai miei post. MARCO BALDINI
Ranocchia, 6: tocca il primo pallone con i piedi al 70'
orchestrando l'azione migliore della Norvegia. ANFIBIO
Astori, 6: da buon italiano molesto arriva in Norvegia
pensando solo ad appoggiarlo a tutte le bionde che trova,
ovviamente torna in Italia con più schiaffoni in
faccia che palloni toccati. Ordinato e attento, ma i piedi
li ha lasciati nel bagaglio a mano. ARRAPATO
Darmian, 6: vedere Molinaro allenarsi tutti i giorni gli
ha fatto perdere la sensibilità del piede destro;
visto il clima rigido della Norvegia aveva deciso di portarsi
le Timberland, metterle anche per la partita è
stato un po' di cattivo gusto. VIP DI TORINO
Florenzi, 5.5: si gira tutta Oslo impennando in motorino
con Immobile e Conte è costretto ad andare in questura
a pagare la cauzione prima della partita. SPETTINATO
De Rossi, 7.5: il Dan Bilzerian del Grande Raccordo Anulare
gioca una partita da migliore in campo alzando il livello
di alcolismo medio in campo. Conte gli assegna le chiavi
del centrocampo ma lui le usa per rigare la macchina di
Candreva. DISPETTOSO
Giaccherini, 6.5: non gioca titolare nemmeno in cortile
con suo figlio, ma ogni volta che veste la maglia azzurra
sembra un pilastro. O forse un comodino. LO GNOMO CON
L'ASCIA
De Sciglio, 6.5: gli spunta il primo pelo pubico durante
una galoppata sulla fascia e durante l'intervallo il gruppo
decide all'unanimità che è pronto per il
battesimo alternativo by Angelino Ogbonna. Nel secondo
tempo va anche al tiro dal limite ma ormai correva già
male. TEEN ABUSED by BBC
Immobile, 5.5: Occhi azzurri, capelli biondi e la tecnica
di base da Scandinavo zoppo. Sarebbe il tipico ragazzo
norvegese, poi però ci sono anche le interviste
in na-poletano. Tanta buona volontà ma per fermare
un pal-lone di prima deve bucarlo col pugnale da rissa.
FALSO INVALIDO
Zaza, 7.5: lo jihadista più stressato della Basilicata
parte subito forte cantando l'inno della Siria, poi si
regala una grandissima prestazione e un gol con esultanza
verso La Mecca. STRISCIA DI ZAZA
Spero che vi siate divertiti!
In conclusione cambio alla Ferrari: il canadese Mar-chionne
non si ferma piu'. Adesso e' diventato anche presidente
della Ferrari. Speriamo che possa emulare Antonio Conte
e tornare alla vittoria…..
Mandi Mandi
|
5
settembre 2014
Al mio rientro dalle vacanze italiane mi attende una
bella sorpresa. Non e' legata al mondo del calcio ma ad
un tema che da sempre occupa una posizione di pri-mo piano
nel mio cuore e nei miei pensieri: la tragedia dei "giuliano-dalmati".
Alcuni mesi fa il noto cantautore italiano Simone Cristicchi
ha presentato un recital intitolato "Magazzino 18"
che fece scalpore in tutta Italia, scatenando tra l'altro,
non poche polemiche; polemiche che solo in Italia sanno
fare......"politiche", "di parte",
"sporche" perche' vanno ad infangare la verita'
e poco hanno a che fare con la realta'....
Parlare di quelle popolazioni "italiane" che
(nell'im-mediato dopoguerra) hanno varcato (in tutta fretta)
il confine e si sono sparpagliate per i nuovi quartieri
di alcune città italiane, è stato un rischio...
ma Cristicchi lo doveva fare per rispondere al suo cuore,
ancora la-crimante per aver visto da vicino il reale Magazzino18
a Trieste: simile a quelli che si trovano nei vari campi
di concentramento nazisti. Simone Cristicchi nel suo spettacolo
non ha offerto risposte, ma ha avuto il coraggio di parlarne.
E come al solito lo ha fatto in prima persona, calandosi
nei panni di chi l'ha vissuti.
L'amico Guido Braini, figura storica del club Giuliano-Dalmato
di Toronto- ed il prof. Konrad Eisenbichler mi comunicano
che lo spettacolo, sponsorizzato dalla re-gione Friuli
Venezia Giulia, sbarchera' ora anche da noi a Toronto,
il 12 Settembre presso la Famee Furlane di Woodbridge
e sara' preceduto, il giorno prima (casual-mente sara'
l'11 settembre....) da un dibattito aperto al pubblico
presso l'Istituto Italiano di Cultura , orga-nizzato in
collaborazione con l'Associazione Giuliano nel Mondo.
" Una sedia, accatastata assieme a molte altre, porta
un nome, una sigla, un numero e la scritta "Servizio
Esodo". Simile la catalogazione per un armadio, e
poi altri numeri, altri nomi... Oggetti comuni che accompagnano
lo scorrere di tante vite: uno scorrere improvvisamente
interrotto dalla Storia, dall'esodo.Con il trattato di
pace del 1947 l'Italia perdette vasti territori dell'Istria
e della fascia costiera, e quasi 350 mila persone scelsero
- da-vanti a una situazione intricata e irta di lacerazioni
- di lasciare le loro terre natali destinate ad essere
jugoslave e proseguire la loro esistenza in Italia.
Non è facile riuscire davvero a immaginare quale
fosse il loro stato d'animo, con quale sofferenza intere
fami-glie impacchettarono tutte le loro cose e si lasciarono
alle spalle le loro città, le case, le radici.
Simone Cristicchi, il popolare cantante italiano vincitore
del Festival di Sanremo 2007 con il brano "Ti regalerò
una rosa", è rimasto colpito da questa scarsamente
frequentata pagina della nostra storia ed ha deciso di
ripercorrerla con questo spettacolo musicale che prende
il titolo proprio da quel luogo nel Porto Vecchio di Trieste,
dove gli esuli - senza casa e spesso prossimi ad affrontare
lunghi periodi in campo profughi o estenuanti viaggi verso
lontane mete nel mondo - lasciavano le loro proprietà,in
attesa di poterne in futuro rientrare in possesso: il
Magazzino 18.
Coadiuvato nella scrittura da Jan Bernas e diretto da
Antonio Calenda, Cristicchi è partito proprio da
quegli oggetti privati, ancora conservati al Porto di
Trieste, per riportare alla luce ogni vita che vi si nasconde,
realiz-zando uno spettacolo che è presto diventato
uno degli eventi teatrali italiani della stagione Uno
spettacolo che spero vedra' in prima fila i nostri figli
e nipoti, i piu' giovani insomma: anche loro devono sapere
"del nostro olocausto"….
Dulcis in fundo il calcio: e' partita la nuova stagione,
gioca la nuova nazionale di Antonio Conte. Lunedi' tornera'
"Soccer City" a tenervi compagnia al lunedi'
sera dalla CHIN FM (5 p.m.) Lo faremo con il "botto":
vi presentermo un nuovo fenomeno del calcio canadese ingaggiato
da uno squadrone italiano ! Ha solo 13 anni, vive a Vancouver,
i genitori sono veneti. Ascoltateci per saperne di piu!
Mandi Mandi
|
18
luglio 2014
Oggi vi parlero' solo ed esclusivamente di Roberto Baggio,
Toto' Schillaci, Bruno Giordano, Franco Baresi e non solo,
anche di GianLuca Zambrotta, Daniele Massaro, Paolo Di
Canio, Simone Perrotta per citare i piu' famosi.
Di un "Pallone d'oro", di un "Golden but
mondiale", cinque campioni del mondo, venti plu-ridecorati
in Europa e nel mondo,e un......casino di scudetti i cui
zero alla fine non si contano proprio piu': e' la nazionale
italiana delle vecchie glorie che giochera' lunedi' sera
al BMO contro la pari nazionale di Portogallo.
Ma per farlo vorrei partire un po' da lontano e citare
il pensiero di due "grandi", proprio sul giornalismo.
Il Mahatma Gandhi,politico,filosofo e guida spirituale
del popolo indiano e non solo diceva: "Ritengo un
dovere dei giornalisti non porgere altro che i fatti ai
loro lettori".
Giorgio Napolitano,attuale presidente della Repubblica
Italiana aggiungeva: "Se il giornalista e' cieco
vede solo le ombre. Se il giornalista non e' cieco vedra'
anche le luci".
E allora perche' non porgere i "fatti veri"
?
Zambrotta non ci sara'…..falso, e' gia' negli States da
due giorni….).
Baggio forse ?... Ma come? Ha addirittura registrato un
messaggio in audio e video confermando la sua presenza
e salutando la comunita' italiana di Toronto…
E allora perche' vedere solo le ombre e non le luci?
Mancheranno si' Maldini, Grosso e Materassi ma gli altri
ci saran tutti; e son fior di campioni !!!
Lo confermano gli organizzatori (Diodati padre e figlio…),
lo confermano i dirigenti degli Shooters a cui si deve
la serata all'Embassy Grand di Adriano La Viola.
Lo conferma l'avvocato Ken Cancellara a cui si deve sopratutto
la presenza di Roberto Baggio: "e' un peccato leggere,
intorno ad un avvenimento che esalta la co-munita' italiana
ed una delle sue massime espressioni come il calcio, articoli
"con verita' sommarie" .
Questa la lista dei giocatori che scenderanno in campo
lunedi' sera e che potremo abbracciare domenica al-l'Embassy:
Giovanni Galli (Fiorentina,Milan,Napoli, 19 presenze ,2
coppe dei Campioni); GianLuca Zambrotta (Bari,Juventus,Barcellona
e Milan, 98 pres. Campione del Mondo 2006); Franco Baresi
(Milan, 81 pres. Campione del Mondo '82, vice Campione
nel '94 negli USA e bronzo a Italia '90); Attilio Lombardo
(Sampdoria e Juve, 19 pres. Champions e scudetti); Daniele
Massaro (Fiorentina,Milan e Roma, Campione del mondo '82
e argento nel '94, 15 pres.); Paolo Di Canio (Lazio, Juventus,Milan,
Celtic e West Ham, Vice Campione d'Europa); Bruno Giordano
(Lazio e Napoli, 13 pres. Capocannoniere camp. Italiano);
Simone Perrotta (Juventus, Chievo, Roma , 48 pres. Campione
del Mondo 2006 ed Europeo under 21); Toto' Schillaci (Juventus,Inter
e Giappone ,16 pres. Capocannoniere ai Mondiali '90);
Evani Alberigo (Milan e Sampdoria, 15 pres, Vice Campione
USA '94, all. Nazionale under20); Marco Del Vecchio (Udinese,Inter
e Roma, 22 pres. Campione d'Europa Under 21, Capocanniniere
derby di Roma); Massimo Oddo( Lazio,Milan e Bayern Monaco,
Campione del Mondo 2006, e Simone Barone(Parma, Palermo
e Torino, Campione del Mondo 2006, 16 pres.)
Oltre logicamente a Roberto Baggio!
Credo piu' luce che ombra!
"Leggo di velate accuse, interventi legali ed amenita'
simili…..ci dice Manuele Diodati.
“Abbiamo informato la Federazione Italiana che a quanto
ne sappiamo sta valutando il da farsi anche in sede legale..
Ma che tristezza! E pensare che quando abbiamo saputo
di "possibili eventuali defezioni" - cosa comunque
"normale" quando si organizzano incontri di
calcio , abbiamo fatto i salti mortali per assicurarci
la presenza di Roberto Baggio, il "numero uno del
calcio italiano in assoluto ! Ma si sa….fa sempre piu'
notizia se l'uomo morde il cane e non viceversa!!!! ".
Resta la soddisfazione - aggiungiamo noi - che la comunita'
italiana per la prima volta vedra' all'opera l'ultimo
"Pallone d'oro" che l'Italia abbia sfornato,
Can-navaro a parte. E forse anche l'ultimo vero "numero
dieci"! |
11
luglio 2014
Martedi' ore 16.00. Troppo tardi per il pranzo, troppo
presto per la cena. Ma l'ora giusta per Brasile-Germania,
prima semifinale di Coppa del Mondo.
Non si puo' perdere una gara che promette "tutto
ed il contrario di tutto". E cosi' e'. Computer sul
tavolo proprio di fronte al "40 e rotti inches"
(ovvero i mega televisori dei nostri giorni), snack all'americana
di fianco e via, si parte ! Bum-Bum-Bum-Bum; 1-2-3-4-in
meno di trenta minuti. I panzer tedeschi sembrano al fronte
ed i poveri cariocas dei talebani in fuga….Alla fine sara'
un 7 a 1 che sa di umiliazione, disfatta, tragedia da
un lato e forza, decisione, strapotere dall'altra.
Guardo incredulo le immagini che scorrono in tv e resto
annichilito. Il volto di un bimbo brasiliano in lacrime,
le tensioni sociali e non solo in tutto il paese sudamericano,
la delusione dipinta sui volti del calciatori verde-oro,
le polemiche anche rabbiose contro Scolari & co. Il
mio pensiero non "elimina" i paragoni con l'ignominosa
Italia di Prandelli e questo pensiero mi porta al 1962
(non avevo ancora dieci anni!), al Mondiale giocato in
Cile: quante similitudini a cominciare dalle "baruffe"
interne nel clan azzurro ed all'eliminazione per mano
del Costarica ed ancora agli arbitraggi impossibili di
Moreno Rodriguez oggi e Kenneth Aston nel '62. Come nel
'62 questo e' stato anche il Mondiale delle stelle mancanti;
l'argentino Alfredo Di Stefano (che ci ha lasciati proprio
in questi giorni…)- che avrebbe dovuto indossare la maglia
della Spagna s'infortuno' alla vigilia, Pele' gioco' una
partita e mezzo e si stiro',Rivera e Altafini pagarono
le "follie" dirigenziali italiane,Jascin fu
picchiato dal cileno Landa. Fu, come questo, anche il
mondiale degli arbitraggi "strani" con i cileni
nelle vesti di picchiatori ed i direttori di gara nel
ruolo di complici. Domani si giochera' l'altra sfida:
Olanda-Argentina, Robben contro Messi. Quando leggerete
questo articolo saprete gia' il risultato e potrete -
probabilmente - sbeffeggiarmi, ma punto piu' sul pelato
olandese che sull'erede di Maradona. E poi Robben e' un'ala
vera, proprio come quel Manuel Francisco Dos Santos "Garrincha"
(che vuol dire "passerotto"), grande protagonista
del Brasile iridato del '62. Una gamba piu' corta dell'altra,
causa la polio, che gli permetteva dribblings mai visti.Contro
Costarica ho visto Robben al 120mo minuto,fare una discesa
da 50 metri che nemmeno un ragazzino di 18 anni si sarebbe
potuto permettere. Altro che Balotelli!!! Consoliamoci
cosi'!
Un saluto per concludere a Don Danilo D'Alessandro, parroco
di Maierato, piccolo centro in provincia di Vibo Valentia
e grande comunita' trapiantata qui a Toronto.La sua comunita'
lo attendeva al club sito su Friuli Court in Woodbridge
ma un probabile equivoco non gli ha permesso di presenziare:
grande occasione perduta e ci dispiace sinceramente per
i tanti soci intervenuti a cominciare dal neo presidente
Joe Fusca. In compenso Don Danilo si e' lanciato in un
"improbabile" difesa ….alla brasiliana direi
scherzando!.....su quanto accaduto ad Oppido Mamertino
e l'ormai "internazionalmente famoso" inchino
della Madonna in Processione a salutare il "capobastone"
del luogo.
Don Danilo scrive su Facebook: "A proposito di inchini....
Il lavoro pastorale richiede pazienza e pedagogia ed è
troppo facile giudicare stando dietro le scrivanie oppure
occupando i salotti televisivi. Come bene ha detto qualcuno,
siamo preti e non poliziotti! I mafiosi sono scomunicati,
chi abortisce o collabora all'aborto è scomunicato,
chi appartiene alla massoneria è scomunicato. Eppure
quante di queste persone entrano in chiesa e noi non sappiamo
nulla se non quello che proviene dal sentito dire del
senso comune. Cosa dovremmo chiedere? Un certificato antimafia?
Una diagnosi medica? Un attestazione di iscrizione alla
loggia??
Anche a sentire i vescovi non c'è un pensiero comune
e ognuno esprime legittimamente una opinione a seconda
dell'opportunità. Poi non parliamo di marescialli,
onorevoli, sindaci, giornalisti... Ognuno tira l'acqua
al proprio mulino per opportunismo. Si sa che durante
il periodo estivo i Tg sono scarsi di notizie. Qualcosa
si doveva escogitare per far rimbalzare qualche notizia
che mettesse nello stesso brodo preti e mafiosi. Cari
amici c'è molto da imparare e conviene dedicarci
alla sostanza e non agli accidenti". Potrei anche
essere d'accordo ma credo che un sacerdote che si rispetti
(senza dover essere un eroe) conosca il proprio "gregge"
è i propri "pascoli" e non dovrebbe aizzare
i fedeli a schiaffeggiare in chiesa un giornalista che
aveva fatto un servizio magari opinabile.
Ad majora
|
4
luglio 2014
Signori, tutti in piedi ! Arriva Lui, il Maestro, il
Sommo, il Divin Codino: Roberto Baggio. Ha accettato la
"spietata" corte dell'avvocato Ken Cancellara
e Chris Diodati dalla Florida, ed ha detto di si': fara'
parte della "all Stars" delle Vecchie Glorie
azzurre che il 21 luglio prossimo al BMO affrontera' il
Portogallo. Ma non solo. Ha accettato di prendere parte
al gala' che sara' organizzato dalla societa' "York
Region Shooters" del duo Tony De Thomasis ed Amedeo
Tantalo presso l'Embassy Grand di Adriano La Viola. Profitti
devoluti al Sick Children Hospital.
La conferma mi viene data ufficialmente proprio da Ken
Cancellara nell'ultima edizione stagionale di Soccer City
a cui ha preso parte anche il noto cantante Enzo Ghinazzi,
in arte Pupo, grande amico dello stesso Baggio sin dai
tempi in cui il calciatore di Caldogno militava con la
Fiorentina.
Per chi non lo sapesse Roberto Baggio e' anche candidato
per la panchina della na-zionale azzurra dopo le dimissioni
di Cesare Prandelli. Se infatti tutti immaginano la corsa
per la panchina azzurra come un affare per due (Allegri-Man-cini)
o forse quattro (Guidolin-Zacchero-ni), c'è proprio
il " terzo incomodo" che potrebbe far saltare
il banco: Roberto Baggio.
L'idea può sembrare strana, ma il Divin Codino
ha tutti i requisiti per allenare (patentino conseguito
nel 2012 con il massimo dei voti) e già in passato
ha provato a portare un'aria di rinnovamento in Figc.
Tentativo andato a vuoto, con conseguenti dimissioni da
presidente del settore tecnico. Con l'aria di rottamazione
che tira, Baggio potrebbe essere nome gradito al Coni,
resta solo da capire se potrà piacere a chi dovrà
scegliere il nuovo ct. Già, chi dovrà sceglierlo?
L'idea di Abete è formare un gruppo ristretto che
si prenda la responsabilità di una scelta condivisa:
lui, ha ribadito nel viaggio in aereo che riportava a
casa gli azzurri, non farà alcuna proposta. Ma
secondo la Figc il consiglio dimissionario può
senza problemi in-dividuare il nuovo tecnico. Con l'amichevole
contro l'Olanda il 4 settembre e scartata l'ipotesi di
un traghettatore, l'intenzione è arrivare a un
nome per consentire al nuovo tecnico di cominciare a lavorare
subito. Aspettare che sia il nuovo presidente Figc a decidere
è un rischio.Prima del 16 agosto sarà difficile
convocare l'assemblea elettiva: la data più probabile
è il 25, troppo a ridosso anche se non tecnicamente
impossibile per un nuovo ct. E il nuovo presidente chi
sarà? I nomi sono i soliti, nelle ultime ore si
è aggiunto quello di Maldini. Baggio-Maldini, una
coppia di svolta per il calcio italiano.
Insomma un fine luglio scoppiettante anche perche' - e
qui il calcio c'entra poco - il 19 del mese a Pescara
verra' consegnato l'ambito premio di letteratura naturalistica
"Parco Majella" che per la sezione narrativa
vede premiato proprio il "nostro" Kenneth Cancellara,
l'avvocato lucano che ha scritto "In cerca di Marco"
.
Il Ministro Tullio Guma, Console Generale d'Italia a Toronto,
nella prefazione del libro scrive: " il libro di
Can-cellara, e' un messaggio forte, diretto ai lettori
, affinche' oguno di noi possa ritornare a sentirsi leggero
e pulito in un ambiente culturale e civile sano che possa
restituirci la gioia del successo, il gusto della bellezza
e l'intenso piacere delle relazioni".
Chiudo con una nota triste. Alle 16 di domenica scorsa
s'è spento Ulderico Sorichetti, in arte Rick Sonata.
Era un amico. Rubo due righe per ricordarlo. Rick Sonata,
specie se in abiti da scena con l'inconfondibile cappello
in testa era il "nostro" Sinatra in miniatura.
Prima che il male lo aggredisse con protervia impedendogli
di proseguire oltre la brillante carriera di cantante
e showman, aveva deliziato i suoi tanti fans con decine
e decine di concerti, impegnandosi spesso in tributi a
«The Voice» di cui interpretava l'intero repertorio.Lascia
la moglie e due figlie. Nel 2010 partecipò su RaiUno
alla trasmissione «I Raccomandati», con Gigliola
Cinquetti come madrina d'eccezione. Davvero incredibile
la sua somiglianza con Sinatra, di cui era una sorta di
alter ego. Una volta il giornale «Toronto Star»
pubblicò per errore una foto di Rick, scambiandolo
per Sinatra, a corredo di un articolo che celebrava «The
Voice». Noi ti ricorderemo cosi'.Mandi Rick-Frank,
Sonata-Sinatra |
27
giugno 2014
Martedi' 24 giugno: giorno infausto. Addio Coppa del
Mondo, addio festeggiamenti a St.Clair o Market Lane,
addio a tutto…..
Mi vedo la sfida contro l'Uruguay in "esterna"
con Radio Chin che trasmette i suoi programmi da "Giuliana
Bakery" nel cuore di Woodbridge. Ci sono tanti amici
da Franco Preiano' a Micheal Sarracini, da Perugini a
Lupo sino ai proprietari, i fratelli Antonio e Carmelo.
La "triste" Italia della disfatta contro Costarica
purtroppo non cambia ed in piu' si aggiunge l'arbitraggio
di "Dracula" Moreno-Rodriguez che espelle ingiustamente
(a mio parere) Marchisio e poi fa finta di non vedere
il morso di Hannibal Suarez al povero Chiellini. Ma la
sostanza non cambia: abbiamo fatto pena! Ed e' giusto
cosi'…..
Sono dello stesso mio parere l'illustre Professor Carlo
Coen che scrive: "esci al primo turno in un mondiale
nel 2010 e va bene, puo' succedere. Esci per un pareggio
stiracchiato con la Nuova Zelanda e una sconfitta ignominiosa
con la Slovacchia, e va bene, puo' succedere. Pareggi
in casa col Lussemburgo, e va bene, perche' tanto al mondiale
ci scateniamo, e quindi va bene. Vinci con l'inghilterra,
benissimo, poi cominci a dire che la Costarica e' una
squadra di campioni, e va bene, serve a tenere la concentrazione.
Poi quando giocano, i costaricani sembrano di un altro
pianeta, e va bene, tanto abbiamo un'altra partita, che
possiamo anche pareggiare. Poi facciamo un tiro in porta
degno di questo nome in 180 minuti (punizione di Pirlo)
e va bene, tanto si sa che l'Italia gioca cosi'. In tutto
questo, che c'entra un arbitro palesemente incompetente?
mica ci ha annullato dei gol validi, mica ha fermato attaccanti
splendidamente lanciati verso la porta avversaria..."
Gli fa eco Angelo Persichilli: "Certo, l'arbitro,
ma dopo che il nostro allenatore non aveva azzeccato una
formazione nelle ultime venti partite, dopo la appena
decente partita contro l'armata Brancaleone inglese, l'indecente
sconfitta contro il Costa Rica, dopo avere tirato MAI
in porta nei prima 50 minuti della partita di oggi, non
credete sia giusto mandare a casa questi giovincelli viziati,
presuntuosi e senza attributi?"C'e' poi chi vede
il tutto con gli occhi del giovin canado-italese, come
la brava artista Daniela Nardi (figlia dell'immarcescibile
re degli immobiliaristi Ralph Nardi) scioccata piu' per
il gesto cannibalesco di Suarex che per gioco e risultato:
"maybe a side affect of the steroids.....he didn't
read the fine print: induces wolf like behaviour. it's
just never been like this, it has to make you wonder what
are these boys taking? what are they doing to be so bloody
barbaric?!?! Oppure con la filosofia tipica dell'italiano
all'estero, abituato al "nulla" italico di questi
tempi ( che si applica praticamente a tutta la societa'
ed ai suoi aspetti) che la butta sul sarcasmo come l'amico
Freddy Titton che conclude con: "Suarez dopo aver
morso Chiellini ha detto ai compagni: "Sono quasi
cotti. Altri 5 minuti."
Sono "vuoto"….guido lungo Woodbridge Avenue
da Islington a Martin Grove. Sulla destra c'e' un "commando"
(che termine orrendo….mi sa tanto di guerra….) della Polizia
Regionale di York…. Poco piu' avanti un' altro "commando"
delle "Security Patrol" della regione di York……sulla
sinistra un "commando" dei Vigili del Fuoco
di York con tanto di autopompe (???) pronte a far che????
e se non bastasse qualche metro piu' avanti anche un "comandino"
di paramedici e ambulanze…..ad ogni intersezione pattuglie
di polizia e logicamente poliziotti (immagino anche armati….).
Di macchine ne incontro quattro o cinque e nessun mi sorpassa……ma
vedo tanti ragazzi con bandiere tricolori e gelati……
.Mi telefona un amico che mi conferma che anche a St.Clair
c'e' lo stesso spiegamento di forze…….ma non e' un tantinello
esagerato??? Era solo una partita della Coppa del Mondo
di calcio non una finale della Stanley Cup di hockey o
della NBA…..
|
20
giugno 2014
Scrivo di martedi', probabilmente mi leggerete di venerdi',
prima o dopo Italia-Costarica, sicuramente dopo un'inter-minabile
serie di partite che crescono di importanza ogni giorno
che passa.
Diventa impossibile commentare questo torneo; rischi di
essere smentito un'ora dopo.
Allora devi "ripiegare" sulla curiosita', l'aneddoto
o la "storia"….Ve ne passo subito uno, d'autore
doc!.
Prima dell'esordio sulla Nazionale italiana la cappa di
scetticismo era come al solito asfissiante. Dopo la vittoria
contro l'Inghilterra, sulla carta la diretta concorrente
al primo posto nel girone, l'entusiasmo italico è
tornato - da bravi opportunisti quali siamo - a livelli
altissimi.
L'Italia ha buone possibilità di andare avanti
in questa Coppa del Mondo, ma se arriverà fino
in fondo lo potrà dire solo un dettaglio. Lo ha
rivelato l'inossidabile Bruno Pizzul, telecronista della
RAI, chiacchierando a Rai News 24 con i conduttori di
Caterpillar.
La teoria della voce storica della Nazionale è
la "profezia dei tre Papi". Nel 1982 in semifinale
l'Italia ha incontrato e battuto la Polonia, proprio quando
il Papa era un polacco, Carol Wojtyla.
Nel 2006 altra semifinale per gli italiani e avversaria
di turno la Germania. Il pontefice dell'epoca era il tedesco
Joseph Ratzinger. E quindi se l'Italia dovesse andare
avanti e incappare con l'Argentina, mentre a Roma c'è
Jorge Mario Bergoglio, tifosissimo dell'albiceleste, la
strada sarebbe spianata e non ci sarebbe Brasile o chissà
chi in finale che possa fermarci. Voi che ne dite?
Intanto sabato scorso ero a College per i notiziari del
sabato ed ero sinceramente preoccupato: c'era l'Italian
Festival "Taste of Italy" e si giocava Portogallo-Germania.
Va a vadere - mi dicevo - che vince il Portogallo ed i
tifosi lusitani si riverseranno in strada per festeggiare
ed io non riusciro' a districarmi tra le strade della
Little Italy?
Invece i tedeschi han fatto i…..nazisti e rifilato quattro
sberle ai poveri giocatori rossoverde.
Il risultato e' che non ho visto una-macchina-una imbandierata
con il vessillo portoghese a sfrecciare per le vie di
Toronto. Ma la pesante sconfitta di Cristiano Ronaldo
e compagni ha fatto impazzire twitter che ha registrato
ben 8,9 milioni di cinguettiii postati durante la partita.
Se si esclude la partita di avvio dei Mondiali tra Brasile
e Croatia (12,2 milioni di messaggi) e' stata la piu'
seguita.Il picco e' stato raggiunto dopo l'espulsione
di Pepe con oltre 261mila tweet al minuto.
Immagino il tenore dei messaggi: "Pepe sei un emerito
cretino!!!!". In margine, a College Street visto
Giovanni Pagliuso, nipote del mitico Fiorigi Pagliuso.
E' appena rientrato da Malito e porta i saluti dello zio
a tutti i tifosi azzurri di Toronto. Noi diventiamo cassa
di risonanza……
Infine gioisco per la nazionale a stelle e strisce che
esordisce battendo il Ghana dello juventino Asamoah. Senza
il "canadese" Donovan, doveva essere Clint Dempsey
il faro della nazionale di Klinsmann. E l'asso del Seattle
e capitano USA ha risposto subito presente!
Contro il Ghana ha infatti segnato il goal dell' 1-0 dopo
appena 28 secondi: la rete piu' veloce di questi mondiali
e la quinta in assoluto.
Sono andato a scartabellare gli almanacchi passati ed
i libri di statistica e Dempsey si piazza dietro al turco
Sukur (2002, contro la Corea goal dopo 11'), il cecoslovacco
Masek (1962 contro il Messico in goal dopo 16"),
il tedesco Lehner (1934 contro l'Austriain goal dopo 25")
e l'inglese Bobby Robson (1982 contro la Francia dopo
27"). Dempsey diventa anche il primo giocatore nella
storia della nazionale americana a segnare un goal in
tre diverse edizioni del Mondiale dopo Germania nel 2006
e Sudafrica nel 2010. |
13
giugno 2014
Domani e' sabato e domani inizia, per noi italo-canadesi,
il "vero" mondiale. Sono gia' in archivio Brasile-Croatia
ed altre tre gare che ci hanno portato al "clima
vero", a quel tocco-non-tocco, vedo-non-vedo, vinco-perdo-pareggio,
che non ci la-sceranno piu' sino a meta' luglio. Si co-mincia
"forte": Italia-Inghilterra che e' un "derby",
una "classica", un "mito" ed una "leggenda"…..e'
tutto !
I caroselli di auto imbandierate gia' danzano per le strade
di Toronto e Vaughan, i bar si popolano di commissari-tecnici,
tutti snocciolano formazioni invincibili. Balotelli e
Ciro, Buffon e Lorenzo il Magnifico, Chiellini e il Poeta-Pirlo
a sostituire moglie e fidanzate, lavoro e scuola. Ma ogni
mondiale che si rispetti e' anche "scaramanzia",
"fobie", "manie" piu' o meno simpatiche
a cui tutti non sappiamo resistere……
Ma ancor piu' affascinante e' il gioco di chi vuole sedurre
addirittura il "fato". Il primo atto ufficiale
di cui i giornali riportino notizia risale proprio ad
un Inghilterra-Italia del 6 giugno 1959. Al Wembley la
nostra nazionale aveva sempre perso. Quando le squadre
entrarono in campo,la banda suono' la Marcia Reale dei
Savoia anziche' l'inno di Mameli. Tutto sembrava complottare
contro gli azzurri che infatti a meta' gara erano sotto
0-2. Nella ripresa pero' segnarono Brighenti e Mariani
e per la prima volta uscimmo indenni da un campo inglese.
Merito "forse" di una monetina che lo stesso
Brighenti - all'esordio in azzurro - sotterro' a centrocampo
perche' "portava bene", tra-sformando cosi'
quello storico tappeto, con "collodiana" (dalla
favola di Pinocchio) ingenuita' in un "campo dei
miracoli"!
Ma veniamo alle "manie" dei personaggi partendo
dagli allenatori.
Il tecnico piu' scaramantico era senza dubbio Renzo Ulivieri
che anche con temperature oltre i trenta gradi sedeva
in panchina con un cappottone blue anti-Siberia regalatogli
ai tempi in cui allenava il Vicenza. Cambio' molte squadre
Ulivieri ma mai il cappotto. Il "Petisso" Bruno
Pesaola amava invece infliggere ai suoi giocatori l'ascolto
pre-gara di una canzone di Peppino Gagliardi. Una volta
(Napoli '78) se lo dimentico' a casa prima di una par-tita
a Genova. Era a Roma quando impose al pullmann il dietrofront
e torno' indietro per 240 Km per recuperare il disco.
Il Napoli poi vinse a Genova. Merito di Peppino Gagliardi?
Difficile smentire….
Arrigo Sacchi temeva le pecore.Era ed e' convinto che
lo danneggino. Nel '96 agli Europei d'Inghilterra la nazionale
fu messa in ritiro a Liverpool nei pressi di un ampio
prato occupato da ovini.L'Italia fu eliminata al primo
turno…. Romeo Anconetani presidente del Pisa amava spargere
il sale(ben venti chili a domenica) sul terreno dell'Arena
Garibaldi prima di ogni sfida salvezza mentre l'allenatore
Gibi' Fabbri costringeva il Vicenza di Paolo Rossi a cucirne
un sacchetto all'interno dei pantaloncini di ogni giocatore.
Costantino Rozzi presidente dell'Ascoli non si distaccava
mai dai suoi calzini rossi ed ancor piu' clamoroso l'ex
pre-sidente dell'Inter Ernesto Pellegrini che sottoponeva
i suoi giocatori ad un pre-test grafologico condotto dalla
sua consorte Ivana. Ma anche Berlusconi non e' stato da
meno avendo avuto frequentazioni profique, visti i risultati,
con il telepata spagnolo Alvaro Vazquez che negli anni
'80 venne assunto anche dal Real Madrid come "portabuono".
Io, l'ho detto mille volte, amo ricordare i mondiali dell'82
vissuti in simbiosi con l'amico Alberto Novelli ospite
casuale della trasmissione sportiva che conducevo sul
Canale 47 in occasione di Italia-Argentina. Da allora
stessi abiti (mai lavati), stessa sedia, stessa posizione
strategica in un bar su Rogers Road, e cavalcata indimenticabile
con vittorie su Brasile, Polonia e Germania e titolo mondiale
riportato in Italia dopo ben 44 anni !
Ah, scordavo: prima di Italia-Inghilterra di domani il
"segno della Croce": non e' scaramanzia….il
Signore sono certo ci capira'….tifa azzurro anche lui
!!!!!
Mandi Mandi
|
6
GIUGNO 2014
Vini, cibo, calcio e …..tante chiacchiere, venerdi' sera,
in una serata che ha visto i vini della tenuta Zenato
di Peschiera del Garda (Verona) grandi protagonisti, assieme
a prodotti "made in Canada" tipici della cucina
italiana e tanto calcio: dalle immagini del mondiale vinto
dagli azzurri (ricordate la testata "magica"
di Zinedine Zidane a Materazzi???), alla presenza di Paul
Stalteri, la massima espressione del calcio canadese dell'ultimo
decennio: nazionale Canucks e poi tanta Europa nelle file
del Werder Brema, del Tottenham, del Fulham e del Borussia
Moenchengladbach. Ora Paul si e' ritirato (e' nato ad
Etobicoke nel '77 da padre calabrese e madre Guyanese)
ma ha ricordato i momenti piu' esaltanti della sua carriera
a cominciare dal debutto in Champions proprio nel mitico
stadio di San Siro a Milano contro l'Inter! "Era
il 14 settembre del 2004 - ricorda-. Perdemmo 2-0 con
doppietta di Adriano. Tra i nerazzurri c'erano Zanetti
e Cambiasso, Vieri e Materazzi, Recoba e logicamente Adriano
con Roberto Mancini allenatore".
Rivisti un sacco di amici: da Antonio Nicaso ora docente
di criminologia addirittura in California al Giudice (in
pensione) Roberto Roberti, da Inerio Cinque, il titolare
della Cipelli Wines importatrice dei vini Zenato ( a furor
di popolo il migliore e' risultato l'Amarone della Val-policella
Riserva 2007 seguito dal Merlot Sansonina), ai cuochi
Gianni Ceschia di Culinary 2000 (risotto alle seppioline)
e Antonio Pirone del ristorante Il Posticino (orecchiette
baresi). Ma anche gli amici di Paganelli (salumi al….cinghiale),
Totera Fine Foods (formaggi con gocce di ….tartufo) ed
i "chiassosi" veneti ca-peggiati da Dominic
Angaran, il presidente del Veneto Centre. Ha fatto gli
onori di casa Franco Misuraca sotto l'egida di Alessandra
Piccolo, "piccola-grande-donna" che sta attraversando
un periodo difficile ed a cui dedichiamo questo pensiero:
una frase che mi sembra bellissima perche' concilia la
sconfinata grandezza di Dio con l'altrettanto sconfinata
fragilita' dell'uomo "Chi ha creato il corpo umano
e' certamente un grande in-gegnere, peccato che abbia
usato un materiale cosi' scadente".
Scrivo queste righe di domenica mattino. Ieri l'Italia
di Prandelli ha pareggiato con l'Irlanda ma ha perso Montolivo
che si e' fratturato la tibia. Che sfiga !
Sto per andare a trovare l'amico Danny Boni della Riviera
Banquet Hall dove si riuniranno oltre 600 persone per
tributare un caloroso saluto a Padre Vitaliano Papais
della Parrocchia di St.Patrick in Bolton che festeggia
50 anni di sacerdozio e poi rendero' l'ultimo saluto a
James (Jim) Mizzoni che se ne e' andato lassu' tre giorni
prima del compimento dell' 89mo anno. Quante ora passate
insieme: non a ricordare i suoi successi comunitari che
non sono comunque pochi (fondatore della Italian Aid Society,
Presidente del Real Estate Board, Chairman del Committee
of Adjustment, direttore della Canadian National Exhibithion,
della CIBPA, IC Savings & Credit Union, liberale convinto
ecc.ecc) ma a parlarmi della guerra, la Seconda Guerra
Mondiale, e dello sbarco alleato in Europa. Jim Mizzoni
credo infatti sia stato l'ultimo "veterano della
2da Guerra Mondiale di origini italiane" ancora in
vita. Impegnato con la Marina Militare Canadese era pilota
(ma si dice cosi' ?) di sommergibili….pensate un po' !
Concludo. Domani Cesare Prandelli diramera' la lista dei
23 giocatori che portera' in Brasile. Io dico che non
ci si puo' presentare a questi mondiali senza la "verve"
dei giovani esplosi quest'anno: da Ciro Immobile (ma che
va a fare in Germania? Anche se due milioni di Euro "netti"
all'anno per cinque anni non sono noccioline….) a Insigne,
da Darmian a De Sciglio, da Parolo a Destro. Con o senza
Balotelli !
Esordio contro l'Inghilterra. A proposito dove la vedrete??????
Mandi e sperim ben! |
30
maggio 2014
Un gran successo "Fiesta in Piazza 2014" alla
Famee Furlane il fine settimana scorso. Samba e spirito
del "mundial", messaggi Skype di grandi campioni
come Gigi De Agostini, Franco Baresi e Micheal Bradley,
ballerine carioca e buon cibo gli ingredienti di un cocktail
esplosivo che quest'anno ha visto alla guida il giovane
industriale di origine campane Vince Mariani.
Uomo semplice, carattere mite, mi piace non poco. E, seppur
lo conosca solo superficialmente, mi attrae molto il suo
modo di fare pragmatico ed al contempo deciso.E poi e'
uomo di fede e lo si nota subito - o almeno lui non fa
nulla per celarlo - quando sul bavero della giacca elegante
campeggia il simbolo dell'ostensorio dei "passionisti".
Che si trovi in viaggio d'affari o dietro ad una scrivania,
in una sala da ballo o davanti ad una tavola imbandita,
il suo pensiero ed il suo cuore e' la, a Teopoli, alla
"Societa' Unita". "Theos" + "Polis",
la citta' di Dio, questa comunita' dove trionfa la fede,
la preghiera, la riconciliazione fortissimamente voluta
da Suor Carmelina Tarantino, la "nostra santa",
della comunita' italiana di Toronto e di cui Vince Mariani
e' non solo promotore ma vero e proprio "motore".
Sempre bella ed attuale la storia si Suor Carmelina. Vale
la pena ricordarla.Figlia di Saverio Tarantino e Annunziata
Fiore,la si vede ritratta sul letto: la sua cattedra,
con i capelli sciolti sulle spalle, il Crocifisso tra
le mani e l'abito da passionista. Figlia di una numerosa
famiglia di Liveri di Nola, vicino Napoli; 11 figli, tante
bocche da sfamare e poco lavoro. Nel 1960 aveva incominciato
ad accusare dolori e un persistente mal di testa, malesseri
vari, tra i quali l'impossibilità di dormire la
notte.
Comincio' allora un lungo pellegrinare da un medico all'altro.
Nessuno riusci' a diagnosticare il suo male. I fratelli
allora decisero di condurla con loro in Canada per cambiare
aria e cercare la causa del suo malessere.
Un viaggio senza ritorno. Carmelina arrivo' in Canada,
il 4 luglio 1964. Dopo lunghe ed estenuanti ricerche finalmente
la sentenza: cancro.
Le venne amputata una gamba. Mentre il fisico si consumava
lei espresse il desiderio di essere religiosa. In Italia
i suoi genitori moriranno senza conoscere la tragedia
della figlia il cui luogo abituale era ormai l'ospedale.
Ma da questo ospedale Carmelina incomincio' ad attrarre
tante persone colpite dalla sua fede, dalla sua gioia
di vivere, dal suo amore per Gesù. Per vie che
solo la Provvidenza dispone le fece conoscere e incontrare
le Suore Passioniste di S. Paolo della Croce che l'accolsero
tra loro il 26 novembre 1977.
Essa svolse tutta la sua missione dal letto che divento'
una cattedra di vita per tanti: giovani sbandati, famiglie
disgregate, bambini, amici.
Una persona capace di mettere in moto migliaia di persone
come testimonia appunto la fondazione di Società
Unita in Toronto e la fondazione di Teopoli. Mori' il
21 marzo 1992.
Chiudo con lo sport o….qualcosa di simile ad esso legato.
Fermo il calcio in attesa dei mondiali brasiliani, la
RAI come ogni anno ci regala immagini bellissime della
nostra Italia grazie al Giro.
Ma sembra che io mi sia persa la piu' bella e la piu'
gettonata.
E' l'amico Luca Vitali a farmelo notare. "Scandalo
al Giro d'Italia !!" Sulla salita per Oropa((Biella)
le telecamere non possono fare a meno di inquadrare un
gigantesco W LA FI..A dipinto sulla strada!!! Tutti i
"Club Ricchioni d'Italia" chiedono a gran voce
la squalifica del Passo del Pordoi per 3 Giri d'Italia
per discriminazione territoriale.................
Xe no se mati non li volemo……Mandi Mandi
|
23
maggio 2014
"La Forbice" ovvero un gruppo di "matti"
che aveva per anni l'obbligo di "dissacrare"
opinioni e pareri di chi voleva cimentare il "suo
sapere" o attraverso i mezzi di comunicazione o nei
luoghi preposti per….antonomasia, tipo "90mo minuto",
il defunto "Kappa Sport Bar" o nel cuore della
vecchia St.Clair il "Tricolore" o il "Ranch".
Credo vi facessero parte "indimenticabili colonne"
del tifo italico a cominciare da Alfredo Napolitano ed
Alberto Novelli ma anche tifosi e sportivi ancora in prima
linea come Rocco Lo Franco e Filippo Di Diano. A questi
si deve una "gran rentree" all'Embassy di Adriano
La Viola a suon di bisteccone gentilmente offerte da Tony
di Eddystone Meat. Rivisti personaggi come Nicola Sparano
, allenatori come Pietro Felicetti e Carlo Del Monte,
dirigenti come Dominic Matera e Pasquale Fioccola e giocatori
e tifosi come Pasquale Pietrantonio, Elio Nicolini o comunque
protagonisti del nostro calcio di allora che si chiamava
Rockets, Toronto Italia, Jets, Blizzard ecc.ecc.
E rivisto anche con gran piacere il "Petrosino di
casa nostra": Joe Fotia da Plati'(Calabria). 34 anni
di onorato servizio con la OPP nell' "intelligence"
, nella "Joint Force Operation","Organized
Crime Section", "anti-rackets Branch" ,
"Gaming and Alcohol Commission"…… insomma uno
che non te la faceva passare liscia…….Uno che entro' di
diritto in questo club mai sanzionato da nessun documento
ufficiale per "aver salvato la vita" proprio
a Rocco Lo Franco - o almeno cosi' la leggenda dice -
quando era presidente della National Soccer League, ed
era stato minacciato di morte !!!!!
Da cose di casa nostre a quelle italiane…… il campionato
italiano ha chiuso i battenti. Unico botto finale la conquista
dell'Europa da parte del Parma. Sara' contento Roberto
Martellini , un marchigiano di nascita ma parmense di
cuore…..timido ha sperato in silenzio nella squadra del
cuore quando tutti gli amici scommettevano sul Torino.
Ma il Pallone e' rotondo si sa……
Ora, anzi da ora in poi ,si pensera' solo ed esclu-sivamente
ai mondiali brasiliani.
E noi facciamo gia' la prima previsione…..
Secondo un curioso calcolo che circola sul social network,
i numeri dimostrano che l'Uruguay ripetera' nel 2014 il
suo storico trionfo del 1950, quando inflisse al Brasile
la mitica sconfitta del "Maracanazo" ( di cui
vi abbiamo parlato nel penultimo Bar Sport….). Tutto gira
intorno a un "numero magico", il 3964.
Ecco il ragionamento: il Brasile ha vinto i Mondiali del
1970 e del 1994. Quanto fa 1970 piu' 1994? 3964. E li
ha vinti anche nel 1962 e nel 2002: fa sempre 3964.
L'Argentina,da parte sua, ha vinto nel 1986 e 1978. Quanto
fa 1986 piu' 1978? Fa 3964 ancora una volta. E lo stesso
vale per la Germania, campione del mondo nel 1990 e 1974.
Ergo: 3964. Se prendiamo 3964 e sottraiamo 1950, ossia
la data dell'ultima vittoria mondiale dell'Uruguay, che
numero otteniamo? 2014!
Sto completando questo mio scritto quando arriva la notizia
della conferma di Antonio Conte alla guida della Juventus.
Vittorio Giordano mi "twitta" la sua gioia:
"tremate gente, tremate amici romanisti, napoletani,
interisti e compagnia cantante. Conte resta alla Juve
! Ergo: ZERO TITULI per tutti voi!"
. …e vado a letto con le parole del "mitico"
Charles Aznavour intervistato dalla Gabbianelli per Report:
"Non voglio morire e comunque non voglio essere il
più ricco al cimitero".
Grande... e tanti auguri per i tuoi 90 anni!
|
16
maggio 2014
Questa colonna esce nell'edizione de Lo Specchio datata
16 maggio.
Per il sottoscritto il 16 maggio - di ogni anno - e' giornata
particolare: nell'ormai lontano 1985 si spegneva "Pre'
Ermanno", ovvero don Ermanno Bulfon, il parroco della
chiesa di San Pietro in Woodbridge che lui volle fortissimamente
per la comunita' italiana che stava scoprendo il "nord"
di Toronto.
Era un "piccolo villaggio" Woodbridge, aveva
appena un migliaio di nuove case quando venne decretata
la Parrocchia di San Pietro. Padre Ermanno vi arrivo'
come una leggenda.
Aveva il dono di riunire le persone. Era il prete operaio
che lavorava nei cantieri di costruzione, il prete impegnato
sopratutto con i giovani, anche un bravo giocatore di
calcio,il prete capellone, l'anima della Famee Furlane,
l'inventore della Federazione dei Fogolars. Permettetemi
un ricordo:la sua prima messa di Natale in Canada. L'aveva
organizzata e celebrate nel capannone della ditta "Gem
Campbell" di Eddy Del Medico e Mario Pestrin, su
un altare improvvisato, fra i sacchi di cemento, ma sopratutto
fra tanti, tanti uomini e famiglie che da anni non andavano
alla Messa. Fuori nevicava,ma dentro quella "chiesa"
la commozione di molti, fino alle lacrime, fugava i rigori
del rigido inverno canadese. Il 13 maggio dell'85 al Sunnybrook
Hospital si volle tentare un trattamento di chemioterapia.
Ermanno si trovava in una cameretta con un giovane di
21 anni che attendeva anche lui un trattamento analogo.
Ci scherzarono sopra aspettando l'indomani. Ma per Ermanno
quel momento non giunse mai. Entro' in coma, per tre giorni.
Alle 5 del mattino di quel 16 maggio arrivo' presago il
confessore. Con lui accanto al letto la sorella Gianna
che stringeva nelle sue mani quelle del fratello. Poi
il sorriso dell'addio. Mandi Pre' Ermanno ! GianLucio
Borean di Santa Chiara ha ereditato la tua opera …….ma
quanto ci manca il tuo sorriso……..
E passiamo al calcio ed ai mondiali brasiliani sempre
piu' prossimi. Fatemi subito dire che "Soccer City"
in cooperazione proprio con la Famee Furlane, organizza
per il debutto degli azzurri contro l'Inghilterra il 16
giugno un grandioso get-together nei saloni del club friulano.
Due schermi giganti per seguire la partita in compagnia,
cena gratis per tutti (massimo 600 persone) ! Non mancate
a questo grande appuntamento: sara' come stare in curva
e tifare per gli azzurri! Calcio d'inizio alle 6 p.m.
e porte aperte dalle 5.Vi suggerisco di prenotare chiamando
Chistian Ariza o Marylane Marchese al 905 -851 1166 che
non si sa mai…… quando e' tutto gratis…..
Intanto oggi, 13 maggio (quando scrivo) il C.T. Prandelli
ha diramato il listone dei 30 papabili per il Brasile.
E gia' sono iniziate critiche e manifestazioni di disappunto.
Il primo a schierarsi su Twitter contro Prandelli e' stat
oil terzino del Genoa Luca Antonini. Il calciatore contesta
la mancata chiamata del compagni di squadra Gilardino
: " Tu non hai I requisiti per questa nazionale:
troppo eticamente corretto, troppe presenze, troppi goals,
troppo forte!".
Ma il Tweet che fara' maggiormente discutere e' quello
di Domenico Criscito :" Non nascondo il dispiacere….ci
sono rimasto piu' di merda adesso che due anni fa all'Europeo….grazie
a tutti per il sostegno!" All'Europeo del 2012 Criscito
rimase a casa perche' coinvolto con le perquisizioni legate
allo scandalo del calcioscommesse dal quale e' pero' uscito
completamente pulito.
Sperim ben…..intanto un affettuoso mandi mandi a tutti
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9
maggio 2014
Innanzitutto complimenti a "Lo Specchio" per
la "copertina" dell'edizione di martedi' scorso:
elezioni provinciali e mondiali di Brasile in concomitanza
! Bello il fotomontaggio che ritrae Tom Hudak, il Premier
Kathleen Wynne ed Andrea Hovarth in abbigliamento calcistico
in uno stadio "mundial". Ma una domanda mi sorge
spontanea: chi ha deciso la numerazione che appare sulle
magliette dei tre? 10 per Hudak, 9 per la Wynne e solo
7 pe la Hovarth? Che - fosse fosse - anche una previsione????
Io propendo per il si……..
Ma veniamo a noi ed al tema del giorno: "I casini
di Roma" riferiti questa volta non ai nostri politici
bensi' ai tifosi di Napoli,Fiorentina e Roma….Ritengo
che sia il caso di tornare su quanto accaduto per un'analisi
più approfondita.
Nell'immediatezza dei fatti è naturale che prevalga
un sentimento di ribrezzo per quanto accaduto, ciò
che rimane impresso nella mente sono le immagini più
recenti e, spesso, si perde di vista il problema principale.
Quali sono le immagini che ci sono rimaste piu' impresse?
Un tizio invasato con una maglietta recante le scritte
"Speziale libero" (l'assas-sino dell'ispettore
Raciti a Catania, condannato a SOLI 8 anni di reclusione
per l'omi-cidio) , a cui viene chiesto il permesso di
giocare la finale di Coppa Italia.
Il fotogramma di Ciro Esposito a terra assistito da un
altro capo ultras con (l'enorme) panza scoperta e poi
arrampicato sulle reti di recinzione.Ci si ferma alla
superficialità e non si riesce a comprendere che
non ha perso il calcio ma è stato sconfitto (nuovamente)
lo Stato.Sono 40 anni che si ripetono queste scene, sono
40 anni che il calcio è, periodicamente, il teatro
delle rappresentazioni farsesche di uno Stato che ha completamente
perso il controllo e si ritrova ostaggio di gruppi di
delinquenti organizzati, incapace di reagire con misure
definitive, senza il coraggio di imporre l'ordine con
misure che devono essere forti, severe, durature.E' inutile
continuare a bollare episodi come questo con dizioni ridicole
come "fatto che trascende il mondo ultras" oppure
"episodio di violenza isolato".Tutte cazzate.Se
gruppuscoli di delinquenti, periodicamente, sono in grado
di seminare distruzione, diffondere violenza, provocare
incidenti, ciò è dovuto al fatto che non
hanno paura delle conseguenze. Dovremmo guardare all'estero
ed imparare da chi ha sconfitto il problema, da chi aveva
una situazione enormemente peggiore della nostra ma ha
saputo prendere le misure necessarie per arginare definitivamente
la tirannia di pochi criminali.L'Inghilterra aveva problemi
enormi con gli hooligans. Non ha trattato, non ha discusso,
non ha cercato soluzioni. Semplicemente ha imposto,limitatamente
agli stadi, uno Stato di Polizia. Ha emanato leggi severissime,
ha combattuto senza alcuna remora i gruppi organizzati,
ha vietato gli striscioni negli stadi, ha previsto l'arresto
in flagranza anche solo per la detenzione di un petardo.Oggi
gli stadi inglesi sono uno spettacolo per gli occhi !In
Italia gli stadi sono sempre piu' vuoti ,le curve in mano
a dei gruppi organizzati , pochi personaggi che minacciano
le società, poliziotti che rischiano la pelle per
quattro soldi e senza alcuna certezza della pena. Spesso
leggiamo di arresti ma, poi, ritroviamo quegli stessi
personaggi tranquillamente al loro posto: e così
scopriamo che chi ha sparato a Ciro Esposito è
un pregiudicato per fatti legati al calcio che, DIE-CI
AN-NI fa è stato tra i fautori della sospensione
del derby di Roma, scopriamo che il tizio grasso con la
maglietta idiota è colpito da DASPO ma, chissà
come, ha passato i controlli di
ingresso.A a mio parere, il calcio va fermato per un anno
almeno. Non si può andare avanti in questo modo.
Non si può andare avanti per tentativi con misure
idiote come i tornelli se poi passano decine di bombe
carta ; non si può andare avanti con le tessere
del tifoso se poi il capo ultras è un daspato di
lungo termine; non si può andare avanti con le
città sotto assedio ed in ostaggio di delinquenti
che se ne fregano delle conseguenze.
Se ne fregano per un motivo molto semplice: LE CONSEGUENZE
NON CI SONO e, se presenti, sono talmente leggere che
vengono viste quasi come "curriculum" per chi,
poi, tornerà a guidare la curva. Lo Stato ha fallito
perchè il tutto è avvenuto sotto gli occhi
del Presidente del Consiglio, del Presidente del Coni,
del Presidente del Senato, di centinaia di milioni di
persone che erano collegate con Roma dall'estero.Lo Stato
ha fallito perchè ha dovuto chiedere il permesso
di giocare ad un animale con una maglietta che contestava
lo Stato stesso. Stato italiano che si è pubblicamente
arreso ad un personaggio che non rispetta le regole, che
guarda la partita arrampicato sulle reti di recinzione
(reato), che entra nel recinto di gioco (reato) per parlare
con il capitano della propria squadra (costretto a ciò
dalle forze dell'ordine), che indossa una maglia inneggiante
ad una persona condannata per la morte di un agente (reato),
che ha accesso ad una manifestazione sportiva nonostante
un daspo (reato, reato).
Eh si, cari amici: Napoli-Fiorentina e' stato l'ennesimo
fallimento dello Stato.
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2
maggio 2014
Molte idée mi frullavano per la testa: parlo dell'ennesimo
"vile attacco" del Toronto Star contro la comunita'
italiana (Crimine Organizzato infiltrato nel sindacato
LIUNA ???) fatto di stereotipi, frasi fatte, ricordi "storici"
sbiaditi nel tempo ma sempre attuali per vendere giornali
? O delle polemiche tra juventini e romanisti, tra Conte
e Garcia? O ancora, dell'apertura del nuovo complesso
socio-sportivo dei Toronto Azzurri a Keele e Steeles (il
sogno di Bob Iarusci che diventa realta') o della brillante
apparizione dell'amico Gianni Ceschia alla "Giostra
del Goal" della RAI? Di Jean Pierre Papin che si
aggiunge alla lista delle vecchie glorie del Milan che
giocheranno a maggio al BMO contro il Benfica o della
scomparsa di un altro vecchio amico, il costruttore di
origini calabresi Alfonso Gallucci, di Aprigliano, ex
combattente della seconda guerra mondiale, businessman
di grande suc-cesso,che aveva "tirato" fino
a quasi 95 anni?
Poi passeggiando su St.Clair, dopo un buon caffe' al Tricolore
Bar di Guido Tomei e Pasquale Cozza, mi imbatto su un
"vecio" italo-uruguaiano di origini friulane,
una vera e propria icona della St.Clair festosa ed italiana
di un tempo: Ernesto Del Bel. I denti rimasti son proprio
pochi ma la memoria non fa difetto; si parla di calcio,
della sfida mondiale tra Italia ed Uruguay ai mondiali
brasiliani, di questi campionati iridati in chiave carioca
che creano problemi e tensioni nell'intera popolazione
sudamericana.
Parte lui andando a ritroso di oltre 60 anni: campionati
del mondo 1950. "Ricordo il 16 luglio: fu giorno
di lutto nazionale in Brasile. La Selecao fu infatti battuta
2-1 dal mio Uruguay nella finale.In duecentomila erano
allo stadio e in due-centomila piansero. Imprecisato il
numero dei suicidi, sicuramente piu' di cinquanta.
Il Brasile aveva organizzato quel mondiale per vincerlo;
la squadra piu' anarchica del mondo aveva persino studiato
una nuova tattica, la famosa "diagonal" per
conquistare il titolo.Era il Brasile di Ademir, di Zizinho,di
Jair.
In finale volevano umiliarci e un'intera nazione era convinta
di "asfaltare" l'Uruguay del mitico Oboulio
Varela.Il paese preparo' la festa in anticipo e furono
preparate anche undici limousine per la passerella dei
campioni!
Il primo tempo fu tattico.Nella ripresa il Brasile passo'
subito in vantaggio e sugli spalti comincio' la festa
Ma al 21mo su un cross di Ghiggia il grande Schiaffino
pareggio' e a dieci minuti dalla fine fu lo stesso Ghiggia
con un tiro senza pretese a trovare il varco giusto per
il 2-1. Al fischio finale in campo accadde di tutto: coppa
e pallone sparirono, il nostro capitano Varela fu premiato
da un Rimet sballottato dalla folla,sugli spalti dieci
tifosi furono colpiti da infarto. Ricordo che il giorno
dopo la "Gazeta Esportiva" usci' con questo
titolo: "Nunca Mais", mai piu'.
Io rispondo con il mio album delle fotografie che mi riporta
al 1982 e proprio a St.Clair da dove ebbe inizio quella
che definisco la "rivoluzione cultural-comunitaria"
della nostra collettivita' italo-canadese.
Ricordo il famoso urlo di Tardelli, il gesto di gioia
di Sandro Pertini in tribuna d'onore, quattro uomini che
giocano a carte sull'aereo presidenziale, la marcatura
"ad personam" di Gentile su Maradona, il silenzio
stampa di Enzo Bearzot e i magnifici goals che ci hanno
fatto impazzire, di Pablito Rossi. E St.Clair imbandierata,
College impazzita, Woodbridge ancora in fasce, avvolta
da caroselli tricolori…..
Dai ragazzi…..i miracoli possono accadere proprio come
nel '50 per gli uruguaiani o nell'82 per noi italiani……con
o senza Balotelli!!!!!!
Al 13 giugno…..mandi !
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25
aprile 2014
La “grande abbuffata” pasquale e’ finalmente (ipocrita!!!)
finita. Dopo una brevissima pennichella digestivo-ristoratrice,
dopo la partenza di ospiti e famigliari, dopo aver sistemato
i “resti” di uova di cioccolato inutili, apro il computer
in cerca di messaggi e notizie.
“Rubin "Hurricane" Carter, sfidante al titolo
mondiale dei pesi medi e pugile dal micidiale gancio sinistro,
icona nera che ispirò canzoni e film, è
scomparso nella sua casa di Toronto, a 76 anni, per un
tumore alla prostata. Incolpato ingiustamente di aver
ucciso due uomini e una donna (tutti bianchi) in New Jersey
nel 1966, trascorse oltre 19 anni in carcere, prima di
essere dichiarato innocente con due distinte sentenze
che dimostrarono la sua totale estraneità. All'epoca,
a favore della sua causa si mobilitarono in tanti, politici,
organizzazioni a favore dei diritti civili come 'Amnesty
International', campioni dello sport e star del cinema
e della musica. Per anni il suo nome divenne il simbolo
di una cattiva giustizia di stampo razzista: il suo fu
infatti un caso di discriminazione legata al colore della
pelle . Basandosi sulla sua storia, Bob Dylan, compose
la celebre canzone intitolata appunto con il suo soprannome,
"Hurricane", che divenne un successo internazionale
nel 1976. Molti anni più tardi, anche Hollywood
si occupò della sua triste vicenda: nel 1999 uscì
un film di Norman Jewison, basato sull'autobiografia dell'ex
pugile "The 16yh Round", dal titolo anche questa
volta "The Hurricane", interpretato da Denzel
Washington, che per la sua performance ricevette una nomination
agli Oscar. Carter viveva da anni Canada dove si occupava
della sua associazione "Innocence International"
a favore delle persone in prigione perché 'vittime'
di errori giudiziari. Della sua vicenda Carter era solito
dire che "avevano incarcerato il mio corpo, ma non
sono mai riusciti a farlo con la mia mente".
Resto attonito: io Rubin Carter l’ho conosciuto bene,
per anni ci siamo anche frequentati ed era diventato anche
una specie di amico. Di lui ho ancora un’immagine struggente:
i suoi occhi acquosi, indefinibili, profondi ed impenetrabili,
ma buoni. Veniva a Lakeshore e Bathurst, nella vecchia
sede del Canale 47 a trovarmi: verso le 10.30/11 del mattino,
per un espresso, una battuta sull’Italia, una pacca sulle
spalle ed un ciao allegro. Lo conobbi nel marzo dell’88,
grazie ad una giornalista mia coetanea de “La Repubblica”:
Emanuela Audisio. Anche lei,come me, era alle prime armi.
Oggi e’tra le prime firme sportive italiane. Ha scritto
tre libri, di argomento sportivo, Il ventre di Maradona,
Bambini infiniti e Tutti i cerchi del mondo.È l'unica
donna ad aver vinto il ”premio Gianni Brera”, ed è
stata la prima giornalista sportiva donna a seguire con
regolarità eventi come il campionato mondiale di
calcio, i mindiali di atletica ed i Giochi Olimpici ed
e’ – tra l’altro – un esperta di boxe.
Mi telefono’ da Firenze “voglio intervistare Carter che
sta li da te a Toronto, mi ospiti?” Detto e fatto. L’intervista-
a due mani, anche se nessuno lo ha mai saputo (le mie
e le sue) -, proprio nella caffetteria del Canale 47.
Intervista pubblica da Repubblica il 4 aprile dello stesso
anno. Quell’intervista e’ anche un po’ mia ed ho deciso
di riproporvela in alcuni spezzoni: conservo infatti ancora
gelosamente la pagina del quotidiano italiano su cui apparve.
“Nei lunghi anni di prigione ha scritto "il Sedicesimo
round". Il Sedicesimo round non esiste, è
quello che hanno inventato per stroncarlo con venti anni
di galera...Bella storia, quella di "Hurricane".
Da anni Sessanta, molto nera, molto piena di pregiudizi,
molto tutto. Non c' era ancora stato il pugno guantato
di nero sul podio di Città del Messico, Cassius
Clay stava diventando grande, la rivolta non aveva ancora
nè volto nè voce. Ma c' erano stati Malcom
X e Martin Luther King. E Rubin Carter, nero di belle
speranze, era un pugile che sparava allunghi anche fuori
dal ring. Un contestatore. Una storia tragica. Da cantare,
come faceva Bob Dylan. Con strofe dure. Strofe che muovono
l' America della contestazione, che fanno scendere in
piazza Joan Baez, Mohammed Alì e Norman Mailer,
ma che si rivelano inutili. Arrestato nel ' 67 nonostante
l' accusa non avesse prodotto in giudizio un nastro registrato
contenente l' intervista con un testimone oculare del
delitto, Hurricane riesce grazie alla mobilitazione della
opinione pubblica a ottenere anche la libertà condizionata,
ma un nuovo processo ribadisce la sua colpevolezza. A
nulla serve una memorabile manifestazione al Madison Square
Garden dove artisti e celebrità si collegano al
telefono con il penitenziario in cui è rinchiuso
Hurricane. Solo nell' 85 il pugile si vede finalmente
prosciolto dall' accusa di triplice omicidio. Dopo che
il giudice federale Lee Sarokin stabilisce che il verdetto
della giuria nel ' 76 è stato "pesantemente
influenzato" dai pregiudizi razziali. "Volevano
condannarmi a morte, invece sono riusciti ad infliggermi
una vita che non ha nulla di vitale. In un certo senso
è stato peggio. Non c' è un altro modo per
descrivere la prigione. Sono stato mesi e mesi in cella
di isolamento, mi sono rifiutato di vestire l' uniforme
carceraria, di mangiare, poi grazie all' aiuto di un gruppo
di amici canadesi ho deciso che valeva la pena di vivere.
Negli ultimi cinque anni di reclusione questi amici mi
hanno aiutato moltissimo, inviandomi ogni tipo di cibo
e riproduzioni di quadri di Monet e Gauguin. Così
la mia cella si è trasformata nella casa di un
uomo libero. Non vedo più dall' occhio destro,
in carcere non me lo hanno curato come si deve. Intende
continuare a battersi, in tutti i modi. "Sto prendendo
in esame varie sceneggiature offertemi per raccontare
la mia vita in un film, sto scrivendo un altro libro,
mi occuperò di riforme carcerarie, del perchè
si va dentro e delle conseguenze del razzismo in America.
Ripeto sono stato rinchiuso in una cella di massima sicurezza
lunga tre metri per venti anni, adesso che ho di nuovo
le mie ali ho intenzione di volare". Peccato abbiano
ucciso, in molti sensi, Hurricane, come pugile e come
uomo. Nel ' 63 aveva messo ko al primo round Emile Griffith,
campione mondiale dei medi, e poi aveva perso in 15 riprese
con Joe Girdiello per il titolo dei medi. Doveva diventare
il nuovo grande della boxe a stelle e strisce, divenne
invece uno dei casi più vergognosi della storia
americana..... Rubin poteva far fuori un uomo con un solo
pugno ma non gli era mai piaciuto parlarne troppo. ..."E'
il mio lavoro - diceva -, lo faccio solo per i soldi e
quando sarà finito me ne andrò per conto
mio in qualche paradiso dove scorrono ruscelli pieni di
trote e dove l' aria è pura e col mio cavallo cavalcherò
lungo un sentiero". E invece lo portarono in prigione
dove cercano di trasformare uomini in topi. Tutte le carte
di Rubin erano già state truccate, il processo
fu una sporca buffonata, per lui neppure uno spiraglio.
Il giudice chiamò i testimoni i più miserabili
ubriaconi. Per la gente bianca lì presente Rubin
era un fannullone rivoluzionario e per i neri era soltanto
un negro pazzo. Nessuno dubitò che fosse stato
lui a premere il grilletto e anche se non poterono mostrare
la pistola il procuratore disse che era stato lui a compiere
il fatto e la giuria tutta di bianchi fu d' accordo. Ora
tutti i criminali in giacca e cravatta sono liberi di
bere Martini e veder sorgere il sole, mentre Rubin siede
come Buddha in una cella di tre metri, un uomo innocente
in un inferno in terra. Questa è la storia di Hurricane
ma non finirà così, finchè non ridaranno
luce al suo nome e non gli renderanno il tempo che ha
passato sbattuto in una cella di prigrione, lui che avrebbe
potuto essere il campione del mondo...”
Ho tra le mani il suo libro; me lo regalo’ con tanto di
dedica.....Penso, e non voglio essere blasfemo....ma c’e’
poi tanta differenza tra il suo calvario e quello di Nostro
Signore?
Vi saluto mestamente.....spero che l’amico Gino Vatri
mi legga.....anche lui lo conosceva.....
Mandi
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18
aprile 2014
E cosi' e' arrivata anche la Pasqua! Il primo sentore
"profano" una squisita "pastiera"
assaggiata ieri sera a casa di Mirella Loiero, quello
"interiore" la messa ed il dono delle Palme,
in questa domenica di vigilia, nella celebrazione di don
Mose' Gasperini a St.Fidelis; poi le tradizionali uova
"dono" per la piccola Azzurra. Dall'amico Tagliavini
mi attende una colomba cosi' come certamente verra' l'abbuffata
di pesce venerdi' santo, la processione di College Street
e gli "affettuosi auguri" di domenica prossima.
Leggo che a Vagreville, nel Quebec, hanno costruito l'uovo
pasquale piu' grande del mondo o, almeno, del Canada.
A dire il vero venne costruito nel lontano 1975 ed e'
una specie di monumento a simboleggiare la prosperita'.
Ma Pasqua e' sicuramente altro: una specie di "transito"
dall'egoismo alla carità, dalla preoccupazione
di sé all'interesse per gli altri. Ma per procedere
al cambiamento del cuore ci vogliono delle indovinate
strategie: si tratta di fare silenzio e non rumore, di
ascoltare più che parlare, di spegnere micce anziché
accenderne, di farsi piccoli invece di gonfiarsi, di gettare
ponti al posto di costruire muri, di coltivare la pace
e non la zizzania, di togliere di mezzo la propria sporcizia
prima di pretendere la pulizia del mondo intero. Facile
a dirsi, difficile a farsi!
Intanto
faccio la conoscenza virtuale di Igor D'India, un giovane
siciliano che si cimentera' dalla fine di aprile in una
impresa davvero ambiziosa: duemilacinquecento chilometri
da attraversare in canoa in solitaria sul fiume Yukon,
partendo da Whitehorse, qui in Canada, per arrivare in
Alaska.
Lo stesso trac-ciato percorso nel '65 da Walter Bonatti
che, dopo es-sere entrato nella leggenda dell'alpinismo,
inizio' ad esplorare il mondo ''in direzione orizzontale''
e , attraverso' i territori della Gold Rush (Canada e
Alaska,) ridiscendendo in canoa i fiumi Yukon e Porcupine,
sulla scia dei libri di Jack London sui cercatori d'oro.
Per mettere da parte i soldi necessari a realizzare il
proprio di sogno, l'anno scorso Igor ha fatto il lavapiatti
proprio a Woodbridge, per mesi. Poi e' andato in autostop
sulle rive dello Yukon per fare un sopralluogo di preparazione
all'impresa e per cercare storie e informazioni utili
a rivivere in diretta l'esperienza di Walter Bonatti.
Ora tutto e' pronto: terminati gli allenamenti in canoa
sulle rive del Brenta, D'India (nella foto) partira' di
nuovo in autostop per raggiungere Toronto e da qui il
punto di imbarco di Whitehorse .
Al ritorno dalla sua impresa, Igor realizzera' un documentario
sulla spedizione e lungo tutto l'anno scolastico 2015,
a 50 anni di distanza dall'impresa compiuta da Bonatti,
partecipera' a una sorta di ''staffetta generazionale''
organizzata da Sport Senza Frontiere nelle scuole.italiane.
La settimana prossima sara qui' a Woodbridge e noi lo
intervisteremo in Soccer City.
Concludo con gli auguri…..DI CUORE COME SEMPRE….sopratutto
ai miei compagni di tante serate vuote al bar…..dallo
"spilungone" Claudio al "Professore"
Bruno, dal "vecjio" Lido al "resuscitato"
Mike, dal "caffettaro" Pietro a "Mister
T" Joe, da "The Sponge" Bob al "ciociaro"
Sebastiano, dal marchigiano "big bird" Roberto
ai D'Ingillos sino a "magnasalsiccie", "tremilamotori",
l'"elettricista", "La Seta", "Vestaglia",
"Wolkswagen", "o'Maiale", "Fiacca"
, "Einstain", "Il foga", "Zainetto"
e papa' Luciano, e tutti gli altri di cui ora mi sfugge
il "vero" nome……. E chissa' qual e' il mio !!!!
Buine pasche !
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11
aprile 2014
"Ramussiel", che in friulano sta per "Ramuscello"
e' una frazione del comune di Sesto al Reghena in provincia
di Pordenone. Confina con la frazione di "Bagnarola",
con i centri di Cordovado, San Vito al Tagliamento e Morsano
al Tagliamento. Sono circa 200 i "Ramussielliesi"
che vivono a Toronto: una comunita' semplice e laboriosa,
tipica di quel Friuli "di la' de laghe" cosi'
ben rappresentato in tutto il Canada. Hanno festeggiato
in fine settimana il 31mo anniversario di fondazione del
club alla pesenza del Consigliere Regionale Daniele Gerolin
che ho avuto il piacere di avere ospite di "Mandi
Mandi". "E' sempre un piacere tornare a Toronto
-mi ha detto - e quest'anno ancor di piu' perche' fra
un paio di mesi festeggeremo la nostra guida spirituale
che va in pensione e celebra ben 50 anni di sacerdozio",
Eh si', parliamo di Padre Vitaliano Papais, parroco di
St.Patrick a Bolton. Forse non tutti sanno che lo scorso
anno il presidente della Repubblica Italiana, Napoletano,
lo ha insignito dell'Onorificenza di "Cavaliere dell'Ordine
della Stella della Solidarietà Italiana" per
"la sua instancabile ed ammirevole attività
a favore della comunità italiana in Canada ".
Vitaliano Papais è nato proprio a Ramuscello il
7 ottobre del 1939, ed è rimasto orfano del padre
Giovanni, alpino della Divisione Giulia, all'età
di tre mesi. Proviene da una famiglia molto stimata e
conosciuta che ha avuto il ceppo a Sesto al Reghena, per
diffondersi poi in tutta la provincia di Pordenone, in
particolare a San Vito al Tagliamento e Zoppola, e in
provincia di Udine a Codroipo, Rivignano e Variano, ma
soprattutto in Canada, negli Stati Uniti e in Brasile.
Dopo aver frequentato il Seminario di Pordenone Vitaliano
è entrato nell'ordine dei sacerdoti nel 1964. A
Toronto vi è giunto nel 1970. Erano anni in cui
gli emigranti, oltre a conoscere poco la lingua inglese,
sentivano la mancanza di un sacerdote che tenesse viva
in loro la fede acquisita nei paesi d'origine, accompagnandoli
nelle tappe felici e dolorose della loro vita, in un difficile
percorso d'integrazione nel Paese di accoglienza. Dopo
44 anni di Canada va in pensione…..boh…pero' non capisco:
con questa crisi di sacerdoti, con i preti italiani in
via di estinzione, si puo' andare anche in pensione? …..Gireremo
la domanda al nostro Cardinal Collins!
E veniamo al calcio. L'uomo del momento e' sicuramente
Mattia Destro, attaccante della Roma autore di una tripletta
contro il Cagliari. Tutti lo vogliono, assieme al torinista
Immobile in nazionale. Siete d'accordo? La domanda la
faremo anche noi in Soccer City lunedi' prossimo. Intanto
fatemi solo aggiungere un pensiero: "ma e' possibile
che l'Inter si sia privata di un giovane cosi' forte per
puntare su anziani in via di "erosione fisica e mentale"
come Milito? Lunedi' ci spieghera' poi tutto Giovanni
Lorini, il responsabile della scuola calcio del Milan,
che avremo nostro ospite e che Destro lo ha svezzato.
Infine dalla Calabria una notizia che deve far riflettere.
I campionati dilettantistici languono sempre di piu' e
pubblico c'e' ne sempre di meno. Forse a Paola (Cosenza),
senza saperlo, hanno trovato il modo per sovvertire questa
tendenza. Penultima giornata del campionato di Eccellenza
. In scena il derby salvezza tra la Paolana ed il San
Lucido: in palio tre punti fondamentali. Oltre mille persone
sugli spalti, accipicchia. Un match delicato, per il quale
serve una designazione arbitrale importante. Donna, si'.
E bella, particolare non da poco. Per Elena Tambini, 25enne
di Como, è stata una domenica come tante altre.
Scarpini, divisa e fischietto: la passione per il calcio
a far dar padrona. Un arbitro donna nel calcio, ormai,
è una piacevole normalità. In molti però,
sia sugli spalti che in campo, sono rimasti affascinati.
Perché Elena non ha solo l'occhio vigile e una
personalità spiccata, ma è anche una modella
che difficilmente passa inosservata. Al punto che di lei
si sono accorti anche in Inghilterra, con il Daily Mail
che l'ha definita come l'arbitro più sexy d'Italia.
Magari diventerà anche la più brava, chissà.
Intanto la direzione di gara è stata perfetta,
un match (vinto dalla Paolana per 3-1) gestito al meglio.
Con un'espulsione finale per doppia ammonizione. Brava,
bella e tosta. Cartellino rosa. E poi attrarre oltre mille
spettatori non e' certo da poco….
Mandi Mandi
|
4
aprile 2011
Ron Smale e' il presidente dell'Ontario Soccer Association
ed e' mio compagno di tavolo al grande "fund raiser"
organizzato per l'ambizioso progetto dei Toronto Azzurri
e di Bob Jarusci. In una bellissima serata che ha fatto
riincontrare vecchi amici ed offerto "memorabilia"
uniche (dal Pal-lone autografato Balotelli, alla maglia
della nazionale azzurra), si e' parlato logicamente di
calcio e del futuro di questo sport in Canada: "
sta andando tutto alla grande" - mi dice Smale -
che poi mi confida di cullare un'ambizioso progetto "creare
un campionato semi-professionistico provinciale che possa
diventare naturale serbatoio per il calcio che conta ed
in modo particolare per i nostri Toronto FC della Major
League, il nuovo sogno di tutti i calciatori in erba di
casa nostra".
Un'idea che ha trovato immediato consenso tra i tanti
presenti: dal "Furino dei poveri" Pasquale Pietrantonio,
a "Lucky" Fortunato Raso, da Fortunato Febbraro
a Carmine Marcantonio. Ma anche tra i grandi protagonisti
della serata condotta come sempre con gran maestria da
Sam Ciccolini. Robert Iarusci spiega: "finalmente
e' una realta' grazie all'impegno ed al sostegno di tanti
amici veri come Carmen Principato a cui dedicheremo una
via, all'avvocato Ralph Cicia e molti altri. Stiamo sviluppando
un complesso sportivo/culturale dedicato alla comunita',
a Keele e Steeles. Dopo 12 anni di gran lavoro il 29 di
questo mese annunceremo la realizzazione di un "fieldhouse"
nel nostro Sports Youth Village: 5000 metri quadri che
serviranno sopratutto a tenere lontano la gioventu' dalle
brutture e tentazioni della vita. Perche' chi cura il
fisico, chi fa dello sport non ha tempo per altro".
Ad applaudire Bob anche l'ex Senatore Con Di Nino, il
Presidente del Congresso- Ontario Ken Cancellara, il primario
del Sick Children Hospital dott. Pierro e tanti altri
illustri ospiti.
Intanto il mondo del Pallone e' sempre piu' in fermento.
L'amico Filippo Gravina mi informa di una gara tra vecchie
glorie di Milan e Benfica per onorare il grande Eusebio
volato recentemente a miglior vita. Garantita la presenza
di stelle come Gattuso,Franco Baresi, Billy Costacurta
e Rui Costa.
Infine la proposta del consigliere comunale Mark Grimes:
candidare Toronto ed il Canada per l'organizzazione della
Coppa del Mondo del 2026. Idea interessante anche se e'
un deja-vu: mondiali 1986 riassegnati al Messico dopo
la rinuncia della Colombia. Allora fu il mitico Pele'
a lanciare l'idea di una joint-venture Canada-Stati Uniti.
Ci lavorarono a lungo Clive Toye, allora presidente dei
Toronto Blizzard e Franco Dal Cin, ex general manager
dell'Udinese di Zico,ma la proposta non decollo' mai per
il secco no della FIFA ed in particolare del duo Havelange-Blatter.
Giunto a tre quarti del "mio cammino settimanale"
mi accorgo di aver fatto solo il "cronista".
Allora fatemi con-cludere con un pensiero trasferitomi
da alcune madri benestanti di bimbe che insieme alla mia
Azzurra fanno danza."Alla mia bambina di nove anni
non ho mai fatto assaggiare l'acqua normale, solo minerale
- mi dice una mamma un po' altezzosa! E vestititini dei
migliori ne-gozi,visita dal pediatra a ogni raffreddore,
un mese in Italia d'estate, una settimana in Florida per
il march-break, e l'anno prossimo anche la crociera, forse
nel mediterraneo". Cose stupende,magari le avessero
tutti.
Ma una mamma cosi' ricca mi domando,tra parrucchiere e
viaggi, vedere la sarta e ricevere le amiche,farsi mas-saggiare,depilare,rassodare,abbronzare,truccare,snelli-
re dove trova il tempo per parlare con la bimba?
Ah, scordavo….forse non e' necessario perche' c'e' la
nanny….
Ma - dico io - l'amore autentico non si compra dall'atelier
di gran moda o con i gicattoli e le vacanze. Spesso ho
visto uomini piangere ricordando le tenerezze delle loro
mamme, le apprensioni, il dolce fatto in casa, le infinite
rinunce accettate con gioia perche' il figlio avesse un
abito decente e qualche soldo in tasca per il McDonald.Ma
non ricordo proprio d'aver mai conosciuto qualcuno che
si commuovesse al pensiero d'aver bevuto solo acqua minerale
fino a nove anni…. Mandi
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28
marzo 2014
Da oltre due ore attendo , nell'anticamera di una palestra,
l'uscita della mia bimba dalla lezione di ballo settimanale.
Minuti inutili, di una nioia mortale, che non passano
mai….Unico compagno il telefonino, internet e facebook.
Mi si affaccia la foto di un "caro amico" in
divisa da carabiniere: Fabio Campagna, funzionario del
nostro Consolato.
A Fabio sono molto legato anche se ci frequentiamo poco.
Un rene malandato ed una gamba a mezzo servizio, la passione
per le moto e quella per il calcio, figli lontani e creaturine
da svezzare, la musica e il buon mangiare, Camel e DuMurier,
posizionamenti politici e parenti malandati fisicamente
ci uniscono piu' di quanto ci si dica…..Penso al fratello
Stefano, mezzobusto della RAI.mio compagno di viaggio
in mille albe mattutine mentre la cucuma sul fuoco gorgogliava
spavalda, i primi raggi del sole bussavano alla porta
e radio CHIN mi attendeva per il chicchirichi del buongiorno.
Stefano sta combattendo contro l' "orcolat",
un cancro assassino che ce lo vuol portare via.
Quel Stefano che ha sempre combattuto mettendoci la faccia,
senza paure, come un vero Campagna: facendo outing, o
reclamando sorelle a Chi l'ha visto, danzando sotto le
stelle o mandando a quel paese titolati direttori di testate
dal cognome blasonato come Bianca Berlinguer.Lui, il conduttore
del TG1 mattina.
E Fabio, a 6mila Km di distanza ne soffre.
A lui dedico questi pensieri - per forza sportivi - a
mo' di augurio e di infinita speranza…..
Lo sport ha spesso raccontato storie drammatiche ma anche
bellissime. La più famosa, purtroppo, è
stata rovinata dallo stesso protagonista. Prima del 1996,
quando scoprì di avere un cancro ai testicoli,
Lance Armstrong era un buon ciclista, non certo un fuoriclasse.
Nel 1993 vinse il mondiale, più per demeriti altrui
che per meriti propri. Poi la notizia della malattia lo
scaraventò fuori dallo sport. Ci ha impiegato due
anni, ma è tornato. Divenne un simbolo della lotta
ai tumori, tanto da aprire una fondazione che per anni
ha organizzato lodevoli iniziative. Poi, chissà
perché, decise di affidarsi alla medicina illegale
per diventare un campione. Sette Tour de France consecutivi,
una storia strappalacrime, tutto bellissimo. Fino all'ondata
di fango che ne ha spazzato via l'immagine dopo il ritiro.
Storie più edificanti, perché non sporcate
dal doping, arrivano anche dal calcio. La più famosa
riguarda Eric Abidal, roccioso difensore francese . Era
uno dei pilastri del Barcellona di Pep Guardiola, quando
nel marzo 2011 scoprì di avere un tumore al fegato.
Venne operato due giorni dopo e tornò a tempo di
reciord. Il 28 maggio giocò da titolare la finale
di Champions League, vinta 3-1 contro il Manchester United.
A pochi minuti dalla fine, Gerard Puyol gli cedette la
fascia da capitano per consentirgli di essere il primo
a sollevare il trofeo. Sembrava il lieto fine più
dolce, ma un anno dopo giunse la doccia fredda: Abidal
avrebbe dovuto operarsi di nuovo, stavolta per un trapianto.
L'operazione durò 9 ore.. Doveva essere la fine
alla sua carriera agonistica: In realtà ha ripreso
nove mesi dopo., ma il Barcellona non gli ha rinnovato
il contratto. Lui ha deciso di continuare a ha trovato
un accordo con il Monaco. Oggi è il capitano della
squadra e di quel periodo ricorda, nel momento più
duro, la commovente offerta di Dani Alves, che si propose
di donargli il fegato. Meno nota la vicenda di Nenad Krsticic,
giovane atleta serbo della Sampdoria. Nel 2008 i medici
blucerchiati si accorsero che aveva un tumore aggressivo
e maligno, il linfoma di Burkitt. Avrebbe potuto morire.
La terapia è stata cruenta, gli ha fatto perdere
20 chili. "Soltanto dopo ho saputo che sono entrato
in ospedale con appena 48 ore di vita" . Nel 2010
ha ripreso ad allenarsi e lo scorso anno ha segnato il
suo primo gol in Serie A.
Anche il mondo del tennis ha avuto alcuni casi di malattie
molto gravi risolte positivamente. Il più datato,
ha riguardato Lea Pericoli. La campionessa milanese è
ricordata per gli abitini di pizzo, ma la sua carriera
ebbe anche un stop per un tumore. Nel 1973 scoprì
di avere un carcinoma all'utero e fu salvata grazie a
un'accurata prevenzione. Sei mesi dopo l'intervento, vinse
uno dei tanti Campionati Assoluti.
Ha fatto così anche la canadese Helen Kelesi, ottima
giocatrice negli anni 80 e 90, tanto da arrivare al numero
13 nel mondo. La conobbi personalmente sui campi della
York Univesity. Nel 1995, una serie di mal di testa ed
emicranie le fecero scoprire di avere un tumore benigno
al cervello. Era enorme, grosso come un pallina da tennis.
Venne operata d'urgenza e se la cavò, anche se
due anni dopo fu necessario un altro intervento. Smise
di giocare, ma non di vivere. "Hurricane Helen",
come l'avevano soprannominata,e' ora allenatrice e opinionista.
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21
marzo 2014
Anch’io “google” o “gugoleggio”…
…termine supermoderno per dire che quando voglio sapere
qualcosa non accendo piu’ la spina della….testa (o del
cervello), ma “clicco” sul mio “tablet” e digito la parola
che cerco e “Google” mi da tutte le risposte che voglio
!
Ieri ho digitato la parola “longevita’” e Google mi ha
risposto cosi’: “durata della vita di un organismo superiore
alla media”.
L’ho fatto perche’, sempre ieri, sono entrato nella banca
di Martingrove e la 7 e quella cascata di capelli biondi
che risponde al nome di Mary Pinero, con il calore ed
il trasporto tipico degli italo-argentini, mi ha travolto
con il suo entusiasmo e presentato “il piu’ anziano cliente/
membro della banca”!!! : Francesco La Rocca, 92 anni abbondanti!
Francesco – aspetto giovanile da …settan-tenne e non di
piu’ – guida ancora la macchina, non ha bisogno di Google
per pensare e far di conto, legge Lo Specchio religiosamente
e si incazza di brutto quando non glielo consegnano in
orario. Mi racconta della sua gio-ventu’ trascorsa a Bolzano
(…sti todesch…mi dice), e mi fa l’occhiolino quando il
mio sguardo indugia sulla bella Maria…… Beato lui ! penso…e
mi rendo conto che il sottoscritto a quell’eta’ certo
non ci arrivera’.
Pochi minuti dopo mi imbatto in Anthony Sarracini, il
titolare della omonima agenzia di viaggio e mi racconta
di papa’ Ontario che, a 91 anni suonati, e’ ancora lucido,
preciso, puntuale e …..scalpitante! Mi vengono i brividi
nel pensare ad Ontario, una vera e propria icona della
nostra comunita’ italiana. E’ stato sulla breccia sino
a ieri con l’appuntamento del “Sabato del villaggio”,
con le sue canzoni ma sopratutto con le sue poesie….quanta
pace, serenita’, dolcezza ha trasmesso questo marchigiano
doc a discapito del nome di battesimo!
Rientro a casa e Rai International o come diavolo si
chiama adesso, trasmette un programma di medicina con
un ospite particolare: il dottor Lamberto Boranga. Eh
no ! – sbotto subito – questo lo conosco! Ha giocato in
serie A ed era il portiere di Fiorentina, Brescia,Cesena
e Parma.
Il calciatore piu’ longevo d’Italia se non del mondo!
E’ una bella storia da raccontare la sua: cresciuto nel
Perugia, esordì in Serie A con la maglia della
Fiorentina nel corso del campionato 1966-67; militò
poi con la Reggiana, Brescia, Cesena, Varese, il Foligno
e il Parma con cui conquistò una promozione in
Serie B nel 1979.
Nel corso della carriera di calciatore si laureò
in Biologia e in Medicina. Nel 1992, divenuto medico sociale
della squadra dilettantistica di Bastardo (località
in provincia di Perugia), a 50 anni suonati torno’ tra
i pali per una domenica a causa del forfait contemporaneo
di tutti i portieri della rosa. L'incontro si concluse
con una sconfitta per 1-0 e Boranga si distinse per il
fisico ancora asciutto e per un pregevole intervento in
tuffo, grazie al quale impedì al pallone di insaccarsi
sotto la traversa.
Nell'ottobre del 2005 denunciò il dilagare della
cocaina nel mondo del calcio. L'ex portiere e medico sportivo,
che lavorava all'ASL di Perugia, sosteneva la necessità
di test tricologici per individuare la sostanza nel corpo
di chi l'ha assunta.
Il 25 agosto del 2009, all'età di 66 anni, ritorno’
in campo con la maglia dell'Ammeto, squadra di Seconda
divisione umbra. L'esordio avvenne il 20 settembre 2009.
Il 27 luglio del 2011 firmo’ un contratto con il Papiano,
squadra della Seconda Categoria Umbra. Il 7 gennaio del
2013 visti gli ottimi risultati ha rinnovato il contratto
con la società fino al 2015.
Altro che Dino Zoff ....: dove lo si trova un portiere
“tra i pali” a 72 anni suonati....tanti quanti ne avra’
a giugno 2015 alla scadenza del contratto???? Ma non basta:
il dottor/portiere Boranga nel 2008 a 65 anni quindi,
ha stabilito anche il record mondiale di salto in lungo
over 60 con 5 metri e 47 centimetri!
Ecco cari amici cosa significa “longevita’”......io alzo
bandiera bianca!!!! Mandi
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14
marzo 2014
Voglio iniziare questa mia colonna setti-manale ringraziando
innanzitutto I tanti radioascoltatori del lunedi' sera
di Soccer City Show. E poi gli affezionati membri della
pagina di Facebook della nostra trasmissione: un vero
e proprio "forum" do-ve alle opinioni ed ai
commenti si alternano sfotto' e battute che solo "grandi
e veri" amici possono pemettersi. E che spesso -
come accaduto la settimana scorsa - sfociano in "get
together" che riscaldano molte sere fredde di quest'interminabile
inverno canadese. Siamo quasi 200, molti dall'Italia e
da varie parti del mon-do, dall'Inghilterra sino all'esotica
Indonesia! Non passa giorno che mi giungono attestati
di stima, di affetto, e com-plimenti per la trasmissione,
che certamente vanno oltre i miei veri meriti. Fatemeli
accomunare in un fraterno ab-braccio : i milanisti Marra
e Di Diano,Nicaso ed Inverso, Beghetto e De Rosa,Viscardi
e Moscuzza, Gravina e Bordignon, Martelli e Vata; gli
juventini Giallonardo e Fazio, Giunta e Lo Franco,Albi
e Fasano, Bonavota e Car-lucci,Costa e Stecher,Conti e
Flammia,Racco e Sparano, Di Giovanni e Mancini,Bucaro
e Marra; i romanisti Nicoletti e Riondino, Caressa e Merante,
Paola e Principato e i due Di Giovanni; i napoletani Battaglia
e Papa,Iannone e Ran-nella,Consiglio e Raso,Lipardi sino
al Console Guma;i Fiorentini Becci e Serafini, Vitali
e Panetta, D'Ales-sandro,Tacconelli e Lombardo; gli interisti
Cavalluzzo e Cipriani,Cerone e Bonofiglio,Milan e Miele,Lo
Presti e Rubello, Cagnetta e Paris; Cangelosi e Tedesco;
i laziali Tersigni e Ciolfi,Magliocchetti e Di Mascio;
gli udinesi Bello e Ceschia, Pittis e Livotti,Bagnarol
e Trolese senza scordarci i "singles" come il
bolognese Manna, i catan-zaresi Cavallaro e Cirillo, i
torinisti Stenta e Berardini,il catanese Galletta, il
barese Cicchelli o il veronese Mar-colini. Ma so che la
mente e' labile e la memoria ogni tanto e'….smemorata!
Come per esempio non citare quelli che definisco i "tifosi
storici" che hanno "di fatto-fatto" questa
trasmissione sin dagli albori: Salvatore Servello e Vincenzo
di Monteleone ed i "nostri opinionisti doc"
come Roberto Iarusci o Carmine Marcantonio ? A tutti voi
un abbraccio e l'annuncio di una grossa sorpresa in cantiere……
E veniamo alle cose "serie". Dal 10 al 14 marzo
scorso (oggi quindi) prestigioso appuntamento per gli
allenatori di oggi e di domani nel calcio canadese.In
collaborazione con l'Associazione Italiana Allenatori
Calcio e la Fede-ration de Soccer du Quebec e' stata organizzata
la prima Conferenza canado-Italiana per allenatori di
calcio;40 ore di lezione tra lunedì 10 e venerdì
14 marzo , sia lezioni teoriche che situazioni di campo
effettive, guidate da spe-cialisti nei seguenti settori:
formazione dei top team, formazione di squadre giovanili,
formazione dei portieri, formazione di preparatori fisici.
La conferenza e' stata guidata dal famoso Renzo Ulivieri
presidente dell'AIAC, che era accompagnato anche da altri
tre allenatori: Gian-carlo Camolese, Luca Perdomi e Vanni
Sartini. Assicurata la presenza anche di Rino Gattuso,
grande e pluridecorato ex-giocatore del Milan e della
Nazionale Italiana, al Gala dell'evento che si terrà
domenica prossima 16 marzo a cui dovrebbero partecipare
anche gli ex calciatori della Roma Abel Balbo e Roberto
Pruzzo.
Infine avrebbe dovuto ricevere un premio dall'arbitro
di serie A Mazzoleni. Un premio simbolico al più
giovane arbitro della provincia di La Spezia. Purtroppo
Caterina Buila, 16 anni di Portovenere, non c'era! Caterina
è scomparsa improvvisamente. E' spirata all'ospedale
San Martino di Genova, dov'era stata trasportata d'urgenza
mercoledì scorso. Quel pomeriggio stava passeggiando
nel centro di Portovenere insieme alla sorella minore.
Si trovavano nei pressi della chiesetta di San Pietro,
quando, improvvisamente, è caduta a terra. Si è
capito fin da subito che la situazione era gravissima..A
ucciderla è stato con ogni probabilità un
aneurisma, i neurochirurghi si sono trovati a dover fronteggiare
un ematoma troppo vasto. La sedicenne nel dicembre scorso
aveva passato l'esame da direttore di gara, il 16 febbraio
scorso avrebbe dovuto arbitrare la sua prima partita:
a Castelnuovo, campionato giovanissimi.«Quel giorno
non riuscì a essere presente per via dell'influenza
- ha raccontato il presidente degli arbitri spezzini Stefano
Bassi - era una ragazzina molto deter-minata, era venuta
da noi l'ottobre scorso. Mi aveva detto di voler diventare
un arbitro, aveva seguito i corsi, si sedeva sempre in
prima fila. Ha passato l'esame brillantemente. Mazzoleni
le avrebbe donato una maglia, come premio, vista la giovane
età».
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7
marzo 2014
L'Inter che non riceve rigori da un anno protesta: e'
congiura!
Il Torino penalizzato contro la Juve protesta: e' congiura
!
La Fiorentina "odia" Gervasoni per l'espulsione
di Borja Valero: e' congiura!
De Laurentis insinua complotti contro il suo Napoli: e'
congiura!
La Roma non ci sta per le tre gionate di squalifica a
De Rossi: e' congiura!
Se nel "social-politico" sarebbero i magistrati
(dalla Boccassini a Gratteri) i grandi accusati, nel mondo
del calcio sono i vari Tagliavento (ah Muntari e quel
goal in Milan-Juventus!!!), Rizzoli (ah Pirlo e il rigore
su Al Kaddouri!!!), Gervasoni (ah quella mano galeotta
di Borja Valero!!!), Damato (ah quel goal in fuorigioco
di Icardi!!!), e ancora, in ordine sparso, Rocchi,Bergonzi,De
Marco, Valeri ecc.ecc.
Amici di Bar Sport: nella vita c'e' tutto ed il contrario
di tutto, nel calcio tutto cambia e nulla cambia!. Non
ci credete ? E allora leggete di seguito, quanto accaduto
da cinquant'anni a questa parte…….
30 luglio 1966: Campionati mondiali in Inghilterra. Finale.
Germania-Inghilterra. Supplementari. 11' Hurst stanga
con violenza, il pallone sbatte contro la faccia inferiore
della traversa e rimbalza a terra. Rete o no? Dienst,l'arbitro
svizzero resta interdetto. Il guardalinee che segue l'azione,
il sovietico Bakhramov resta immobile con la bandierina
abbassata, segno che per lui la palla non e' entrata.Gli
inglesi protestano e spingono l'arbitro verso l'assistente.
Breve e misterioso conciliabolo e goal convalidato. L'Inghilterra
e' campione del mondo grazie ad un goal fantasma!
22 gennaio 1967. Lazio-Juventus 0-0 . Al 7mo della ripresa
De Paoli stanga di destro dal basso verso l'alto. Il pallone
sibila sotto la traversa e si insacca ma la sfera rimbalza
fuori causa la rete molto tesa. Gol "pulito"
per tutti i 60mila tranne che per l'arbitro De Marchi
di Pordenone.
12 marzo 1972.Sampdoria-Torino 2-1 a Genova. A 7' dalla
fine cross di Claudio Sala, Agroppi corregge di testa.La
palla ha gia' abbondantemente varcato la linea quando
Lippi la ricaccia fuori. Sarebbe il goal del 2-2.L'arbitro
Barbaresco di Cormons non vede il goal. Lo scudetto andra'
alla Juve con un punto sul Torino.
12 gennaio 1975. Ascoli-Bologna 1-3. Forse in assoluto
il caso piu' curioso.Un raccattapalle ascolano, Gino Citeroni
di 17 anni, "toglie" a Beppe Savoldi il terzo
goal per-sonale.Un tiro del centravanti a pochi secondi
dal termine viene respinto con un piede dal raccattapalle
fermo dietro la porta. Palla che finisce in angolo e l'arbitro
non se ne accorge.
Questi solo per citare alcuni dei casi piu' clamorosi
ma ricordiamo anche Brasile-Spagna dei mondiali messicani
nell'86 a Guadalajara con gol del pareggio spagnolo non
visto da un arbitro australiano; la gara di Coppa Uefa
Otelul Galati-Juventus con gol non visto di Mauro da parte
dell'arbitro turco Namoglu ed eliminazione bianconera
nell'88; Stella Rossa-Milan di Coppa Campioni vinta dal
Milan ai rigori con l'arbitro tedesco Pauly a non vedere
un autogol jugoslavo e costringere quindi le squadre ai
tempi supplementari e poi ai calci di rigore; o ancora
il derby di Milano dell'89 con l'arbitro Magni di Bergamo
a non vedere un goal di Ancellotti e la gara finire in
pareggio 0-0.
Cari amici, vi assicuro…..se Dio ci fara' la grazia nel
2034 saremo ancora qui a stigmatizzare l'operato dei direttori
di gara ed a parlare di complotti e congiure!!!!!
Due righe infine per mamma Concina, madre di Enzo. Se
ne e' andata in silenzio, con la dignita' tipica delle
vecchie madri friulane. All'amico e simbolo del calcio
italo-canadese Enzo, le nostre piu' sentite condoglianze!
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28
febbraio 2014
Guardo Bologna-Roma, anticipo di questo campionato sempre
piu' "spez-zatino", e penso al "grande"
Bologna di Fulvio Bernardini.
Inter-Bologna 0-0 a San Siro,nell'anno dello scudetto
felsineo, fu la mia prima partita di serie A vista lontano
del "Moretti" di Udine.
Ricordo il portierone Carburo Negri parare un rigore all'esordiente
Gori; ricordo Sandrino Mazzola e ricordo che non c'era
il mio compaesano Ezio Pascutti sostituito addirittura
da un anonimo terzino veneto, tale Furlanis, con la maglia
numero undici.
Penso anche a questo Bologna che rischia sempre di piu'
la retrocessione in serie B.
La salvera' il "nostro" Carlo Baldassarra, il
74enne magnate ciociaro che da Veroli e' sbarcato a Toronto
ed ha creato quel colosso che risponde al nome di "Greenpark"?
Nel "suo" ritrovo del Western Point di Credistone
Road in Woodbridge, Carlo me lo conferma, seppur indiret-tamente:
"una trattiva c'e' e il prezzo per la squadra di
calcio e' anche quello giusto - mi conferma Bal-dassarra
- ma la trattativa e' legata all'acquisizione di alcuni
terreni non lontani dallo stadio e ci sono troppi intermediari
che fanno lievitare il prezzo oltre ogni logica".
Da Bologna confermano e specificano: i terreni sono a
Gra-narolo ed il conten-zioso tocca questioni legali come
ha spiegato lo stesso presidente rossoblue Guaraldi, sempre
piu' contestato dalla tifoseria.
Carlo Baldassarra e' "sharp business-man" e
sapra' farsi valere. Come non cadde nel "tranello
Lazio" nel 2002: 300 milioni di dollari per salvare
il club biancoceleste ed un eventuale socio che avrebbe
anche potuto essere Al-Saadi Gheddafi,figlio dell'ex leader
libico !
Ed e' proprio nelle stanze del Western Point Club che
la passione per il calcio ed il tifo per la Lazio trova
alimento quasi quotidiano per Carlo Baldassarra.
Sotto la "regia" mai troppo invadente di un
altro cio-ciaro-doc come Amerigo Mazzoli (peccato sia
ti-fosissimo della Juventus…), si ritrovano uomini d'affari,
sportivi e comunque "grandi amici" per una partitina
a carte, un'aperitivo o pantagrueliche mangiate di solito
ben organizzate dal duo Adriano La Viola e Tony di Eddystone
Meat. C'e' "l'amico di Maradona" Pasquale Fioccola,
il "penalista" Cosmo Galluzzo, il dottor Mag-gisano,
l'assicuratore Umberto Andreis, e personaggi che per certi
versi hanno fatto la storia della nostra intera comunita'
come Goffredo Vitullo, GianCarlo Pera, Fernando Fiorini,Jessie
Pagliaroli, Paolo Ferretti,Frank Caiozzo,Mike Giampaolo,
Frank Di Girolamo,Ralph Acquino,Norberto Marrocco, Leo
Agozzino,Pino Leo, Carmine Molinaro,Vincenzo Sciammarella,Dominic
De Palma,Sam Allegranza, Mauro Mattei, Danny Rizzo ed
Angelo Baldassarra, fratello di Don Carlos…..
Altre amenita' calcistiche in liberta': la squadra del-l'Ascoli,
ora in serie C, e' stata ufficialmente acquistata dal
dott. Francesco Bellini di Montreal che ha vinto l'asta
con un'offerta di 860mila euro.Bellini controllera' il
70% della societa' marchigiana.66enne, appassionato di
vini, Bellini lega le sue fortune alla scoperta di un
farmaco antivirale ancor oggi impiegato per combattere
l'Aids.
Il nuovo portiere (di riserva) del Napoli dovrebbe essere
il canadese Milan Borjan, un canadese di origini serbe,
svincolato dai turchi del Sivasspor. Seppur non ancora
ufficilizzato l'acquisto del portiere, che e' il titolare
della nazionale canadese, e' gia' stato inserito in Wikipedia
!!!! Ed un portiere italiano, scuola Inter, approda invece
a Vancouver nella MSL. Si tratta di Paolo Tornaghi (foto)
che ha scelto i Whitecaps anziche' l'Europa ed i suoi
tornei minori. Tornaghi ha 26 anni ed aveva militate anche
con il Como ed il Rimini.
Infine,calato il sipario sui Giochi Invernali di Sochi
una curiosita' che ci giunge nientepopodimeno che da Cal-gary.
Nove giornalisti canadesi dell'Alberta, in partenza per
la Russia per seguire le Olimpiadi, sono finiti per sbaglio
a SOCI, ridente paesino del Casentino, in Toscana, anziche'
a SOCHI in Russia!!!! Biglietti da stracciare ed alberghi
da cercare per una notte ma anche una bella ed imprevista
visita turistica in Italia!!!!
Mandi !
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21
febbraio 2914
50 anni sono tanti, sopratutto se si parla di nozze……Padre
Piero Reginato ha festeggiato domenica scorsa quelle d'oro,
con la Chiesa ma sopratutto con quel suo Dio tutto particolare
che e' anche il vero Signore di noi emigranti italiani
sparsi nel mondo.Fatto di semplicita', di buon esempio,
modestia e partecipazione.
Trevisano doc ha speso oltre trent'anni qui a Toronto:
prima nella parrocchia Santa Caterina da Siena a Scarborough
e poi ad Holy Angels in Etobicoke. Ora vive in Italia,
a Roma, ma non ha saputo resistere al richiamo dei suoi
parrocchiani che lo hanno voluto festeggiare, anche a
base di buona grappa e buon amarone!
Complimenti a Joe Grande, Lucio Cammisa e Joe Falcone
che con l'ausilio di molti amici delle due par-rocchie
tra cui l'immarcescibile Ralph Chiodo e Signora Rosa,
hanno "inventato" un pomeriggio di sana allegria
e gioioso "ritorno al passato". Anch'io non
ho potuto non salutare il "vecjo Piero", anche
perche' con lui ho con-diviso molte domeniche pomeriggio
a parlare di Juventus, Roma e del campionato italiano
di calcio.
Alla fine degli anni '60 Piero era a Roma ed era una specie
di padre spirituale della Roma: la Roma di He-lenio Herrera,
di Jair, di Colausig (un ragazzo unico…..mi dice), ma
sopratutto di quel portiere che ri-sponde al nome di Pier
Luigi Pizzaballa (ex Atalanta, Verona e Milan): 27 presenze
in A ed una in nazionale
(contro l'Austria) diventato ancor piu' famoso grazie
alle figurine Panini\; la sua era la piu' ricercata e
pra-ticamente introvabile…. "ha ormai 75 anni anche
lui come me - mi dice Padre Reginato - ma lo sai che ci
sentiamo ancor'oggi, nonostante siano passati oltre 40
anni…Il calcio, che vuoi fare, - aggiunge - e' sempre
stata la mia grande passione". Peccato, lo apostrofa
subito qualche vecchio parrocchiano, sia juventino fino
al midollo !!!
Sette giorni fa vi avevo promesso di raccontarvi quanto
sta accadendo al Western Point Club di Credistone Road
e delle eterne sfide tra juventini e laziali o per meglio
dire tra Adriano La Viola e Carlo Baldassarre sotto la
sapiente regia di Tony di Eddystone Meat, lui milanista
…boh!!!!, ma ho deciso di posporre il tutto alla settimana
prossima in quanto potrebbero esserci interessanti sviluppi
da Bologna…..Non vi dico di piu' e… vi lascio con la suspance
del mistero….
Vi parlo invece del nuovo Club Ferrari di Toronto che
il mese prossimo debuttera' in societa'.Finalmente un
sogno si avvera e l'impegno e l'entusiasmo che alcuni
sportivi italo-canadesi , in primis il presidentissimo
Tony Folino, ci hanno messo per arrivare a questo giorno
verra' premiato! Si tratta del primo club riconosciuto
ufficialmente dalla Casa di Maranello della nostra citta'.
La "Scuderia Ferrari Club" di Toronto verra'
inaugurato il 22 Marzo prossimo con una festa al Madison
Event Centre di Vinyl Court in Woodbridge.Durante la serata
sarà' consegnata la "tessera ufficiale"
ai soci. Il direttivo del club e' composto da Antonio
Folino (Presidente), Mario Claudio Simonato (V.P.), Patrizio
Novembre (segretario), Carlo Altobelli (vice segr.), Domenico
La Neve (tesoriere), Vince Capobianco (vice tes.), Domenico
Colussi e Diego Alejandro Samaniego (revisori conti).
Nel direttivo anche Nino Mazza, Rocky Dipietroantonio,
Tony Lanzo, Carlo Mirabelli, Vince Luca , Tony Triumbari
e Nick Raso
Chiudo. Anche San Valentino e' passato. La festa dell'amore.
Potro' sembrarvi "out-of-date" o comunque immancabile
nostalgico, ma vi lascio con questo: "ragiona meno
e segui il cuore, non arrabbiarti ma sorridi, non restare
fermo ma agisci, apprezza le piccole cose, non avere paura,
AMA".
Mandi
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14
febbraio 2014
Vi scrivo oggi 10 di febbraio: il Giorno del Ricordo.
Ho fatto violenza al mio programma "Soccer City"
dedicando la prima parte a questa giornata cosi' importante,
a discapito del calcio, perche' sono "incazzato nero".
Incazzato dopo aver ascoltato un programma della RAI nel
corso della quale è stato intervistato uno dei
vicepresidenti dell'Anpi al posto di un rappresentante
delle associazioni degli esuli e sono stati dati numeri
errati sulle foibe e sull'esodo giuliano-dalmata. Incazzato
perche' il nostro Presidente Napolitano ha pensato bene
di non spendere una-parola-una relegando al Presidente
del Senato Grasso le solite parole di circostanza. Incazzato
perche' a Montecitorio se ne sono addirittura dimenticati
impegnati com'erano a....Boldrineggiare ! Eh no: la tragedia
indescrivibile di migliaia di nostri connazionali barbaramente
trucidati solo perché italiani non può essere
nuovamente rimossa dalle coscienze di questa Italia, che
non si è mai scusata abbastanza per come furono
trattati i 350 mila profughi giuliano-dalmati, costretti
dalla furia etnico-ideologica del regime titino a fuggire
dalle proprie terre ed abbandonare le proprie case. Questi
fatti, queste "dimenticanze", assumono un significato
ancora più grave alla luce degli episodi di intolleranza
e sfregio perpetrati negli ultimi giorni nei confronti
dello spettacolo teatrale di Simone Cristicchi "Magazzino
18" che ho invece proposto al pubblico di "Mandi
Mandi" venerdi' scorso e ai danni di una stele commemorativa
a Roma, accompagnata da volantini deliranti.Mi chiedo
se i figli e i nipoti di quegli italiani meritino ancora
umiliazioni; mi chiedo per quanto si continuerà
a tenere all'oscuro i giovani italiani di un tassello
tanto importante quanto doloroso della nostra storia nazionale;
mi chiedo quando sarà finalmente consentito loro
di indignarsi e commuoversi di fronte alla foiba di Basovizza
e mi chiedo se sia finito il tempo in cui la definizione
di "foiba" in prestigiosi vocabolari ed enciclopedie
italiane veniva sbrigativamente e vergognosamente liquidata
con l'analisi geologica di "dolina carsica".
Tutti noi abbiamo il dovere di contribuire alla costruzione
di una Italia giusta che faccia della condivisione della
memoria un valore indiscutibile. E chiudo pensando ai
miei eroi sportivi come Nino Benvenuti o Mario Andreetti
( i primi nomi che mi vengono in mente) o ai grandi maestri
di casa nostra come il buon Gianni Grohovaz e Tino Baxa.
Tutti "esuli" a cui e' stata tolta ogni identita',
ma certamente piu' "italiani" di noi!
E veniamo allo sport di casa nostra. In questi giorni
a Toronto Julio Cesar, ex grande portiere dell'Inter e
della nazionale brasiliana. Speriamo accetti l'offerta
dei Toronto FC e ci possa deliziare qualche mese prima
dei mondiali carioca. Ancora non riesco a capacitarmi
come un portiere del suo calibro trovi difficolta' a giocare
nel QPR o comunque in qualche squadra europea.
A Soccer City straordinaria performance di Pino Wilson,
ultima bandiera della grande Lazio scudettata dopo la
scomparsa di Giorgione Chinaglia. Per un'ora intera ha
risposto alle domande degli sportivi di Toronto riuscendo
a zittire addirittura Vito Caressa, "core de' Roma"!!!!
Squisito nella sua grande disponibilita'! Scopeta anche
l'esistenza di un club di tifosi laziali, "messi
insieme" da un giovane collega: Micheal Di Mascio,
"traffic reporter" di Radio CFRB. Sono tutti
giovani, poco piu' di una ventina, e si riuniscono presso
il Club di Supino, al 140 di Regina Road, nella zona di
MartinGrove & Hwy 7,in Woodbridge. Se siete interessati
ad unirvi contattateli.
Ed a proposito di Lazio,la settimana prossima vi raccontero'
quanto accade al Western Point Social Club di Credistone
Road, covo della quintessenza del tifo biancazzurro-laziale:
Carlo Baldassarra. Sopratutto quando mega riunioni a base
di buon cibo vengono organizzate dal duo Adrriano La Viola
e Tony Totera di Eddystone Meat ! Vi anticipo solo che
c'e' stata la "rivincita" tra laziali e juventini
dopo la gara del girone di andata. E' finite in parita'
e quindi si andra' alla "bella"……..Visti tra
gli altri volti nuovi come quello dell'avocato Cosmo Galluzzo,
del realtor Paul Filice e il dottor Maggisano…..La Viola…suonava
inni juventini, Tony di Eddystone affettava culatelli
rosso-neri…..immaginate un po'!
Mandi Mandi
Wilson, De Mascio, Rubello
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7
febbraio 2014
Domenica. 15 centimetri abbondanti di neve. Paesaggio
affascinante dalle finestre di casa tua, un po' meno se
devi camminare…..La RAI propone Atalanta-Napoli e nel
pomeriggio la "classica" Juventus-Inter.Ma sara'
la serata ad offrire il clou dei clou con il Superbowl.
Il Super Bowl è la summa dello sport, per ambiente,
coreografia, emozioni, adrenalina.Se aggiungiamo la location
di quest'anno, le condizioni meteo perfette le squadre
in campo... beh, anche se non ci capiamo nulla, o poco,
di football americano, bisogna guardare la partita, e'
impossibile pentirsene!
La mattina si mette di buon umore leggendo una notizia
che arriva dai campi di calcio d'Inghilterra anche se
nulla ha a che fare con il gioco del pallone. "Iniziera'
domani un processo sui generis a carico di Paul Lovell,
61 enne ex operaio, accusato di aver abusato sessualmente
di mucche e pecore.Colto in flagrante con le braghe calate
e fotografato da una coppia che faceva un picnic a 250
metri dall'uomo nel campo sportivo del Tottenham Hotspur
(a nord di Londra). Pare fosse intento a lasciarsi leccare
i genitali da una mucca e che, non pago, abbia tentato
approcci sessuali anche con alcune pecore presenti. L'imputato,
accusato di "oltraggio alla pubblica decenza"
nega di aver ricevuto la fellatio dalla mucca…….
Poi c'e' Atalanta-Napoli che non e' meno divertente, almeno
per i tifosi bergamaschi. 3-0 inatteso e difesa partenopea
da oratorio…..Il commentatore di Tele-Napoli - di parte
quindi - usa nell'ordine questi termini: incredibile,
da vergognarsi, indecente…..
Dopo il pranzo Juve-Inter. E anche qui non c'e' pra-ticamente
partita. Inter inesistente tanto che, subito dopo, su
facebook spopolavano le foto del noto presentatore di
fede nerazzurra Paolo Bonolis, conduttore del programma
"Avanti un altro!" con chiari riferimenti all'allenatore
Mazzarri. Vista l'Inter oggi, anche noi abbiamo un suggerimento
per il neo-presidente indonesiano Tohir . Risparmierebbe
molto schierando questa formazione: in porta l'anchorman
Dino Cavalluzzo, libero l'enologo e gran battitore Alberto
Milan con il palazzinaro Rocco Cerone come stopper. Sulle
fasce il fioraio Eligio Paris ed il costruttore Franco
Imeneo mentre a centrocampo l'illuminata regia di Pietro
Felicetti, il dinamismo dello "scalatore" Ciccio
Bonofiglio e la gioventu' dell'agente immobiliare Orazio
Cangelosi.Infine in attacco l'esperienza del "nostro"
Tino Baxa ben supportato all'esterno dai cross dello chef-giornalista
Mario Cagnetta e il "pensionato d'oro" Mario
Rubello. Sicuramente al di la' dei risultati almeno le
risate saranno garantite!!! Ah scordavo: in panchina potrebbe
sedere quel Giovanni Badalamenti ora g.m. del Madison
Event Center dell'amico Jimmy Raso! Ed a proposito di
quest'ultimo sentite un po' cosa e' successo nel suo paese
d'origine: Lamezia Terme (anche se lui e' della frazione
di Gabella). Dalla bara in cui è deposto il cadavere
di A. C. di 37 anni, mentre ha luogo la funzione religiosa,
provengono sospetti ticchettii, come se qualcuno stesse
bussando dall'interno. Tra lo stupore generale, la bara
si apre all'improvviso: l'uomo è vivo e vegeto.
Scene di gioia e tripudio generale, ma allo stesso tempo
di pianto liberatorio per aver ritrovato il proprio caro.
Insomma robe da…..matti!
Possibile che nessuno si sia accorto che quell'uomo non
fosse morto? Sembra che questo rientri tra i rarissimi
casi di morte apparente, ovvero uno stato simile alla
morte reale in quanto caratterizzato da perdita della
coscienza e della sensibilità, impossibilità
di percepire il battito cardiaco e i movimenti respiratori,
assenza dei riflessi, flaccidità muscolare e rilasciamento
degli sfinteri. E la temperatura del corpo si abbassa,
di solito fino a 24 °C. Il risveglio avviene entro
le 24 ore.Tornando all'episodio specifico, curiosa la
richiesta effettuata ai presenti dall'uomo "tornato
in vita": un panino con la salsiccia!
Evidentemente il sonno prolungato gli ha procurato tanta
fame….Questo in attesa dei "Calabruzi" il 29
marzo prossimo ! Intanto ….Mandi Mandi
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24
gennaio 2014
Lin Yutang e' uno scrittore cinese. Ha scritto tra le altre
cose anche "Importanza di vivere". E' perentorio
nella sua descrizione della vita: "Il nostro corpo
e' una macchina meravigliosa che si nutre da sola; e' congegnata
dalla nascita e per la durata di tre quarti di secolo, quanto
un buon orologio a pendolo…….nell'eta' media sopravviene
un leggero abbassamento di tensione, una dolcezza del carattere,simile
al maturarsi di un frutto o all'addolcirsi di un buon vino….poi,
al tramonto, le ghiandole endocrine diminuiscono d'attivita'
e, se abbiamo una vera filosofia della vecchiaia, comincia
per noi l'eta' della pace, della sicurezza, dell'ozio, dell'appagamento;
finalmente la vita si spegne e scendiamo nel sonno eterno
per non risvegliarci mai piu…"
Eh si'….nonostante mi fossi ripromesso di non parlarvi piu'
di addii devo oggi salutare un grande amico, una persona
"importante" della mia vita: Umberto Taddeo da
Cervinara.Ha perso la sua battaglia, feroce sino all'inverosimile,
durata quasi due anni, contro il diavolo del secolo. Severino
Manni, "suo compagno di College Street", Angelo
Matera "meccanico di fiducia e corregionale",
Tonino Esposito "del club paesano" i primi a condividere
la sofferenza del suo addio….ma Umberto ha lasciato centinaia
di amici in ogni angolo del mondo se solo penso che mi ha
scritto "uomo Bianco", suo dentista in Honduras
!!!! e Claudio Mauriello, suo avvocato a Napoli !!!
Era la fine di febbraio, tempo di elezioni politiche in
Italia. Condividevamo una stanza d'albergo a Monterotondo
(Roma). Dopo una spaghettata, al rientro, nel chinarsi per
raccogliere qualcosa dalla valigia, cadde in terra. Aveva
perso gia' buona parte del peso e della sua forza. Mi guardo'
e disse: "Paolo sono arrivato al capolinea !".
Quello sguardo e quelle parole me le porto ancora dentro.
Struggenti !
Addio caro amico e che lassu' qualcuno ti aiuti a rialzarti
!
Non sono un vero e proprio patito dell'hockey su ghiaccio,
anche se mi piace molto. Qualche partita dei nostri Maple
Leafs, dei Montreal Canadians (vecchi ricordi nostalgici)
ed i playoffs della NHL Ma non ho potuto non leggere e
vedere la sintesi di Vancouver Canucks e Calgary Flames,
la partita piu' chiacchierata della settimana.Doveva esserci
qualche leggera ruggine tra le squadre perché la
partita praticamente non è neanche cominciata che
era già rissa. Pochi secondi prima di cominciare,
già dalle formazioni che erano state schierate,
c'era il sospetto che sarebbe stata una serata difficile
con Tom Sestito, dei Canucks che riferiva che il suo coach,
John Tortorella, avrebbe detto qualcosa tipo "Cominciano
con tutti i loro idioti". Del resto dall'alto della
sua correttezza poteva permetterselo ! Sestito è
leader di penalità di tutta la NHL: 167 minuti
in 47 partite.Comunque, l'arbitro ha buttato il puck e
quelli non l'han neanche guardato. E' stato subito tutti
contro tutti. 10 espulsioni e 142 minuti di penalità.
E molte risse sarebbero sfuggite alle telecamere, tipo
quelle nei corridoi degli spogliatoi.
Il dibattito sulle risse nell' hockey ritorna periodicamente
e nel corso del tempo è diventato uno dei misteri
più grandi dello sport: quando l'hockey ha iniziato
a tollerare i combattimenti? Più che di risse,
infatti, gli scontri fisici tra i giocatori sono combattimenti
semi-organizzati, regolati da un codice d'onore informale
e con giocatori (gli enforcer) che hanno tra i loro ruoli
quello di iniziarli e portarli avanti. Gopnik, giornalista
e grande appassionato di hockey, ha presentato una sua
ricostruzione storica proprio recentemente all'Università
di Toronto.A sua detta i combattimenti avrebbero origine
"etnica" tra francofoni ed anglofoni.,
I primi incontri organizzati di hockey si giocarono a
Montreal nel 1875, da canadesi di origini britanniche
con i canadesi di origine francese (solitamente cattolici,
e la maggioranza a Montreal) che cominciarono a partecipare
allo sport solo negli anni Novanta dell'Ottocento, dopo
che la chiesa cattolica del Quebec allentò la sua
resistenza nei confronti degli sport. La violenza sembra
essere diventata più diffusa e intensa nei primi
anni del Novecento quando,nel 1905, Alcide Laurin rimase
ucciso sul colpo dopo essere stato colpito da un pugno
e da un bastone durante una partita tra squadre dell'area
di Ottawa da Allen Loney che era della squadra "inglese",
mentre Laurin apparteneva a una squadra "francese".
Alla prossima !!!! mandi
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17
gennaio 2014
Natale, Capo d’anno, la Befana......e’ finalmente finito
il tempo delle grandi scorpacciate. Diversi i danni sotto
forma di chili in piu’. E per correre ai ripari diete
a piu’ non posso. Dario Del Rizzo, il mio medico di famiglia
e’ perentorio: o “svanghi” o non venire a trovarmi piu’.
Sono con le spalle al muro anche a causa di una gamba
che fa le bizze ed ha deciso di tormentarmi ad oltranza.
Non invitatemi quindi piu’ neppure per un caffe’! Ma prima
di lanciarmi verso....la “morte di fame” fatemi condividere
alcune considerazioni che l’amico GianLuigi Ferretti mi
manda via e-mail. Simpatiche ed interessanti !
“Se camminare facesse davvero tanto bene, il portalettere
non dovrebbe essere immortale ?
La balena nuota tutto il giorno, mangia solo pesce, beve
solo acqua ed e’....grassa !
Il coniglio corre e salta e vive solo 15 anni e la tartaruga
non corre e non fa nulla e vive invece 450 anni !” Gianluigi
conclude con un perentorio “Affanculo la dieta e l’esercizio
fisico” ma io non ho l’ardire di tanto.....
Nel covo di Rustic Bakery mi imbatto in un vecchio gentleman,
quelle persone distinte, colte, sempre aplomb....persone
.che non le fanno piu’ di questi giorni: Adelmo Colussi
ex presidente del club di Zoppola (Friuli). Con garbo
sottolinea l’assenza de Lo Specchio subito dopo le feste:
"mi e’ mancato il giornale e la tua colonna. Al di
la dello sport mi fa piacere leggere I tuoi commenti sui
fatti di vita quotidiana: mi divertono e fanno riflettere.
Sopratutto quando arrivano o parlano del “nostro” Friuli".
Per te Adelmo questa chicca che arriva proprio dal paese
del mio povero papa’: Cervignano del Friuli.
Maria Stafuzza, la nonna più anziana di Cervignano,
l’ultima “austriaca” del capoluogo della Bassa, l’ultima
cervignanese doc, ha compiuto 107 anni. Ultima di dodici
fratelli, tutti ultraottantenni, la signora Maria, stimata
e conosciuta, è nata l’11 gennaio 1907, a Cervignano,
in una delle case più antiche di borgo Salomon:
l’ultima cittadina nata durante la Cervignano austriaca.Una
memoria storica in quanto ha visto costruire l’ex scuola
di via Roma, il simbolo della cittadina ed ha frequentato
tre classi elementari sotto la sovranità austriaca.
Quando Cervignano fu annessa all’Italia, Maria era ancora
una bambina. A 8 anni, cambiò la sua nazionalità,
e, da quel momento, non ha mai lasciato Cervignano. Per
questo e’ considerata l’ultima cervignanese doc
Infine il calcio. Oggi ho imparato una nuova parola. “Sassuolata”
per sottolineare l’inattesa vittoria della matricola Sassuolo
sul “grande Milan” per 4-3
Bella la storia di questa squadra di una citta’ di soli
39mila abitanti della provincia modenese. Quest’anno è
entrata nel gruppo di squadre di calcio italiane non appartenenti
a città capiluogo di provincia — che comprende
anche il Lecco, Empoli, Cesena, Legnano, Pro Patria (Busto
Arsizio), Casale Monferrato e il Savoia di Torre Annunziata.
Sassuolo piu' che per il calcio e' nota come la capitale
mondiale delle piastrelle di ceramica, ma il Sassuolo-calcio
e’ famoso anche per il suo inno composto e cantato addirittura
dal famoso cantautore Nek. Ma non solo: lo scorso anno
Don Backy fu vittima di uno scherzo ad opera di Jacopo
Morini andato in onda nel programma “Le Jene”. Lo scherzo
è consistito nel telefonare al cantautore barese
spacciandosi per Carlo Rossi, presidente del Sassuolo,
chiedendogli di cantare una rivisitazione del famoso successo
“L’Immensita’” come nuovo inno, durante la 26ª giornata
di Serie B, Sassuolo-Ascoli; Don Backy compose veramente
l'inno, ma trattandosi di una burla il giorno della gara
resto’ chiuso fuori dallo stadio. Il presidente Rossi
in persona, saputo dello scherzo, invito’ poi Don Backy
a interpretare questo nuovo inno in una gara ufficiale.
Un'altra "chicca" da una terra bella, ricca,
grassa ed estroversa: la terra dei Peppone e Don Camillo,
di Brescello e del Po......Ah, quanta nostalgia.
Sorbole ragazzi....vi salute ! Mandi Mandi e ancora buon
anno a tutti.
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Questa
edizione "sportiva" de Lo Specchio sara' nelle
edicole martedi'31 dicembre, ultimo giorno dell'anno 2013.
Molto probabilmente molti lettori lo sfoglieranno con
piu' attenzioneil giorno dopo, mercoledi' 1mo gennaio
del nuovo anno, 2014. Giorno di "riposo" dopo
le fatiche del veglione di San Silvestro dove il pigiama
diventa l'abito piu' usato e le pantofole…il mezzo di
trasporto domestico.
Sergio Tagliavini mi invita agli auguri ed a "buttar
giu'" alcune considerazioni di fine anno e di speranze
per quello nuovo. Ma mi trova refrattario nel pensare
alla tradizionale rassegna degli "avvenimenti piu'
importanti" o "personaggi che hanno lasciato
il segno"; so gia' che lo faranno tutti, quotidiani,
riviste, siti web, radio e televisioni. Io allora mi proietto
nel futuro perche' questo anno che sta per decollare e'
parti-colarmente importante per il calcio tutto: ci sono
infatti i mondiali di Brasile, la manifestazione piu'
importante in assoluto.
Vado a ritroso nel tempo e "ricordo" il trionfo
azzurro dell'82 in Spagna, un trionfo che ando' ben al
di la dell'avvenimento agonistico e come vero e proprio
tsunami celebro' l'Italianita' nel mondo: St.Clair Avenue
ed il suo milione di sportivi "tricolori" docet
!
Fu l'esaltazione di tutto cio' che era ed e' italiano:
"numero uno" fece sparire il piu' sofisticato
ed "in" "number one"! Noi figli di
quest'Italia bistrattata divenimmo simbolo di una nuova
era.
Spero che il 2014 possa regalarci non solo le emozioni
dell'82 ma un nuovo riscatto nazionale (italiano) in un
momento storico cosi'drammatico per la nostra madrepatria.
Mi auguro che il nuovo anno che sta per iniziare possa
- a noi sportivi - ridare quei magici feelings che Santone
Zoff a 40 anni suonati ci dono' salvando sulla linea di
porta la conclusione di Falcao al 90mo nella drammatica
sfida con il Brasile; che il libico Gentile-Gheddafi esalto'
nella sfida a suon di brandelli di magliette con i mitici
Maradona e Zico; che Bruno Conti, l'anguilla di Nettuno,
imprendibile e quasi spiritato regalo' ad ogni tenzone;
che Pablito Rossi esalto' a suon di goals; Gaetano Scirea
grazie alla sua eleganza e sapienza; il bell'Antonio Cabrini
con le sue sgroppate irrefrenabili; Marco Tardelli con
quell'urlo che rieccheggia tutt'oggi dal Nou Camp di Barcellona
e il "furlan-tosto" Bearzot addirittura con
schiaffi e successi mai piu' ripetuti….
Se cosi' sara' torneremo tutti piu' giovani di 30 e passa
anni….e che augurio migliore???
Buon anno e mandi a duc !
31 dicembre 2013 |
Forse
non tutti sanno che nella mia ses-santenne esistenza terrena
vi e' un angolo - breve, sette giorni - dedicato ai "focola-rini":
un movimento religioso fondato da Chiara Lubich, una santa
di origini trentine, che nel 1964 fondo' la cittadella di
Lop-piano, nelle colline del Valdarno, presso Firenze. Il
Movimento dei focolari, che ha ramificazioni anche qui a
Toronto, ha come obbiettivo l'unita' tra i popoli e la fraternita'
universale.
Era il '68 ed avevo suppergiu' 15 anni. Andai a Campogiallo
(Loppiano) e trascorsi sette giorni meravigliosi: erano
i giorni dell'amore (rigorosamente platonico all'epoca…)
con un coetanea "la canarina", che "vide
la luce mistica" nelle natie Canarie, della musica
del "Gen Rosso" - i primi complesssi musicali
rigorosamente rivolti ai giovani "normali". Vi
ritornai a Natale con don Bruno Roselli, uno dei sacerdoti
del mio paesello friulano. Fu una "scappata e fuga":
Udine-Firenze in furgone che mi sembrava un'in-terminabile
Roma-Toronto-Roma via Alitalia, dei giorni nostri ! Ricordo
la Chiara Lubich spiegarci cos'era il Natale: "Natale
è la festa della famiglia.
Ma dov'è nata la più straordinaria famiglia
se non nella grotta di Betlemme? E' lì, con la nascita
del Bambino, che essa ha avuto origine. E' lì che
si è sprigionato per la prima volta nel cuore di
Maria e di Giuseppe l'amore per un terzo membro: il Dio
fatto bambino.
La famiglia: ecco una parola che contiene un immenso significato,
ricco, profondo, sublime e semplice, so-prattutto reale.
La famiglia o c'è o non c'è.
Atmosfera di famiglia è atmosfera di comprensione,
di distensione serena; atmosfera di sicurezza, di unità,
di amore reciproco, di pace..
Una famiglia i cui fratelli non hanno un cuore di pietra
ma di carne, come Gesù, come Maria, come Giuseppe.
Vi sono fra essi coloro che soffrono per prove spirituali?
Occorre comprenderli come e più di una madre. Illuminarli
con la parola o con l'esempio. Non lasciar mancare, anzi
accrescere attorno a loro il calore della famiglia.
Vi sono tra essi coloro che soffrono fisicamente? Siano
i fratelli prediletti. Bisogna patire con loro. Cercare
di comprendere fino in fondo i loro dolori.
Vi sono coloro che muoiono? Immaginate di essere al loro
posto e fate quanto desiderereste fosse fatto a voi fino
al-l'ultimo istante.
C'è qualcuno che gode per una conquista o per un
qualsiasi motivo? Godete con lui, perché la sua consolazione
non sia contristata e l'animo non si chiuda, ma la gioia
sia di tutti.
C'è qualcuno che parte? Non lasciarlo andare senza
avergli riempito il cuore di una sola eredità: il
senso della famiglia, perché lo porti con sé.
E dove si va per portare l'Ideale di Cristo, nulla si potrà
fare di meglio che cercare di creare con discrezione, con
pru-denza, ma con decisione, lo spirito di famiglia.
Esso è uno spirito umile, vuole il bene degli altri,
non si gonfia….è la carità vera, completa.
Insomma, se io dovessi partire da voi, lascerei che Gesù
in me vi ripetesse: "Amatevi a vicenda... affinché
tutti siano uno".
Questi pensieri li dedico a tutti voi in questa vigilia
di Natale. Sopratutto a chi, come noi italo-canadesi - ci
portiamo dentro ancora "valori veri" seppur contaminati
da un mondo sempre piu' corrotto ed in famiglie sempre piu'
sgangherate !
Mi accorgo di aver riempito quasi per intero lo spazio concessomi
senza aver parlato di sport. Ma tant e' ! E' Natale……Gio'
e Sergio- gli editori - non me lo vorranno….
Ma rubo ancora due righe per abbracciare Alfonso Ciasca.
"Tutto il calcio minuto per minuto", i suoi dibattiti
calcistici a radio CHIN, il "toto 9", i servizi
speciali….checche' se ne dica ha fatto "la storia"
della comunita' sportiva….. Rosa, l'amata compagna, non
c'e' piu'. Goethe diceva: "per sua fortuna l'uomo puo'
arrivare a capire l'infelicita' solo fino a un certo grado.
Per non impazzire. Al di la' di questo o e' annichilito
o e' indifferente"…..ti sono vicino Alfonso! Mandi
|
6
dicembre 2013
Che settimana di mer*a!!!! Eh si', ci sta proprio!
Prima il ghiaccio traditore che esalta la tua "salamita'"!
ovvero quell'essere salame a tal punto che a 60 anni suonati
e con un quintale abbondante di ciccia addosso vuoi emulare
la Nadia Comaneci (ginnasta ru-mena pluricampionessa mondiale
ed olim-pionica…per chi non ricordasse…) e provi un'impossibile
spaccata che ti spacca di brutto i muscoli; poi un'ispezione
ministeriale al Patronato (ma qui in Canada ciechi che
guidino l'automobile o invalidi che giochino a tennis
non ne ho ancora visti…); il tutto tra un trasloco con
annessi e connessi e la brutta notizia settimanale del
cugino che, non vedevi da una vita ma sempre cugino e'
, che decide di passare a miglior vita in quattro e quattr'otto!
E "mer*a" la sento a piu' riprese domenica pomeriggio
mentre mi "godo" in diretta Juventus-Udinese.
Eh si', la Juve e' la miglior società d'Italia.Miglior
società nel trasformare una squalifica in un evento
pubblcitariamente planetario, con i bimbi che soavi e
innocenti si appropriano delle curve svuotate dall'inciviltà.
O, per loro, dal solito complotto dei nerazzurri di Guido
Rossi.
Lasciamo perdere che altre squadre, forse anche tutte
(tranne la loro) fanno lo stesso ogni maledetta domenica,
ma ci siamo fatti persuasi che non debbano più
essere esclusi dai rispettivi settori i tifosi di casa;
già, perché la causa deve per forza risiedere
nei settori stessi. A-ri-prova ne sia che i bimbi, coro
di voci bianche tutte volte al cielo dei locali, soavemente
e dolcemente gridavano "mer*a" ad ogni rinvio
del portiere dell'Udinese.Siccome gli juventini sono infallibili,
siccome a causa del sistema conquistano solo pochi scudetti
e siccome altrettanto infallibili sono i loro tifosi,
dei quali infallibile sarà il sistema educativo,
di certo tutti noi avremo sentito male. Lodi alla Juventus
ed all'innovativa iniziativa di invitare bambini allo
stadio. Oooooohh... Mer*a. Bravo Fabio Capello ,il c.t.
della Russia inserito in settimana nella Hall of Fame
della FIFA, nel dire: "Se anche dei bambini si mettono
ad insultare gli avversari della propria squadra vuol
dire che problemi grossi in termini di etica e sportivita'
sono evidenti in questo paese. Fossi stato allo 'Juventus
stadium' avrei chiesto allo speaker di intervenire per
far cessare certi cori".
E veniamo ai fatti di casa nostra.
Un abbraccio affettuoso al "maestro" Tino Baxa
per la perdita della compagna di vita.
Un augurio di pronta guarigione a Joe (Giuseppe) Bonavota,
detto "Combin", tifoso storico e membro dello
Juventus Club di Toronto. Combin e' di Sant'Onofrio, centro
del Vibonese che con i comuni confinanti di Maierato ,
Filogaso e Soriano rappresenta un comprensorio ad alta
emigrazione nella GTA.
La notizia che sto per proporvi non e' recentissima (tre
settimane fa) ma sono certo che interessera' molti dei
nostri lettori che provengono dalla zona, l'Angiolino
Trimellitti da Filogaso in testa. La partita tra Filogaso
e Soriano, attesissimo derby del campionato di Promozione
calabrese, è stata infatti interrotta a causa della
rissa che si è scatenata sugli spalti. Erano almeno
500 le persone accorse per assistere a una sfida che,
finché si è giocato, ha offerto spunti di
emozione sportiva. Poi, però, alla mezz'ora del
secondo tempo, il parapiglia, i disordini che hanno provocato
una lunga sospensione del match (quasi un'ora) prima che
l'arbitro Sportelli di Lamezia Terme, fischiasse la fine.
La cronaca racconta di una fase del match nervosa ma gli
animi si sarebbero scaldati quando i tifosi del Soriano
si sono avvicinati alla rete di protezione per protestare.
La tensione è schizzata alta, Mazza,capitano del
Filogaso ha dialogato con il suo corrispetivo Nesci chiedendo
di far calmare i tifosi sorianesi.
Tutto però esplodeva dopo l'intervento del vicepresidente
del Filogaso, nonché sindaco del comune, Antonio
Barba, il quale invitava i tifosi del Soriano a non rovinare
la rete di protezione.
Da lì nasceva una rissa gigantesca, con un petardo
scoppiato e con l'arbitro a sospendere il match chiedendo
l'arrivo dei carabinieri, mai….pervenuti.
Ma vi volete dare una calmata ????
Mandi |
29
novembre 2013
Antonio Rossetti lo incontro mentre la prima neve decide
di imbiancare Toronto: sabato scorso. E' un fiume in piena:
nel sottoscritto vede evidentemente lo sfogo naturale
al bisogno di "esternare calcio" con qualcuno
che lo assecondi.
Mi racconta del suo passato calcistico ad Azzano Decimo,
centro del pordenonese, negli anni "poveri"
dal 1952 al '54. Mi parla delle "occasioni perdute":
potevo finire al Brescia in Serie B invece vi ando' il
mio compaesano Azzini ! Mi parla del suo arrivo a Toronto
e dei campionati disputati con il "Mount Carmel":
c'erano i Guerra, i Bertolin e l'allenatore ,quel mai
troppo com-pianto, Nino Codeluppi. Ma c'era tanta poverta':
il calcio non mi ha mai dato un dollaro che e' uno, ma
forse eravamo piu' felici dei ragazzi di oggi !
Sacrosanta verita'. Ne conviene anche Gianna Martinelli,
amica che non vedevo da tempo e che - mentre trasmetto
in esterna da Lady York - mi saluta chiamandomi addirittura
"Fazio" !...si proprio quello di "Che tempo
che fa". Si riferiva alla neve ed al clima rigido
o alla mia bravura ???? Le stringo la mano pensando che
si riferisse veramente alla seconda……
Intanto Pino Di Diano, il titolare de "La Piazza
Punto d'Incontro" fa centro ancora una volta con
il "Premio Telesio" che vuole inneggiare a calabresi
ed italo-canado-calabresi che hanno dato lustro alla comunita'.Io
vorrei limitarmi a spiegare ai nostri lettori chi era
questo Telesio. Amo farlo perche' la Calabria - e non
e' retorica la mia - non e' solo N'Drangheta e malaffare
e non si pubblicizza solo con i libri di Antonio Nicaso
e del giudice Nicola Gratteri (appena uscito "Acquasantissima"
e l'amico Antonio su e giu' per la penisola a reclamizzarlo
ed il Vescovo di Reggio Calabria Giuseppe Fiorini Morosini
ad incazzarsi non poco…).
Bernardino Telesio nacque e mori' a Cosenza (1509-1588)
ed e' stato uno dei piu' grandi Filosofi e Naturalisti
italiani e fu iniziatore della nuova filosofia della natura
rina-scimentale. Dalla sua dottrina trassero ispirazione
anche Giordano Bruno e Rene' Descartes. Dopo la morte
della moglie il Papa di allora, Paolo IV, gli offri' anche
la nomina di arcivescovo di Cosenza ma lui rifiuto'. Trascorse
gli ultimi anni della sua vita a Cosenza lavorando alla
locale accademia che da lui prendera' poi il nome di Accademia
Telesiana.
Chiudiamo con il calcio. Ho appena finito di leggere "Gioco
sporco", libro scritto da Nello Governato e regalatomi
(???) - o piu' semplicemente prestatomi - da Giacomo Stecher.
Bello e semplice che si legge tutto d'un sorso. Parla
di procuratori, di calcio mercato, dei tanti soldi che
ivi vi girano. Nulla di nuovo....Governato e' stato buon
centrocampista di Como,Lazio, Inter e Vicenza. Era detto
"professore" per l'intelligenza tattica in campo.
Chiusa la carriera agonistica e' diventato dirigente sportivo
e poi giornalista e scrittore di buona levatura. Grazie
Jack!
Infine le polemice legate al Pallone d'oro.
La sua attribuzione sarebbe il risultato di un "meccanismo
truccato" : lo ha detto Fernando Gomes, presidente
della Federcalcio del Portogallo. "Il processo non
sembra trasparente - ha spiegato il numero uno della federazione
lusitana. Questo dopo le polemiche che hanno investito
Cristiano Ronaldo e la riapertura dei termini per il voto.
La votazione per designare il Pallone d'Oro era stata
fermata il 15 novembre scorso e chi aveva gia' votato
puo' ora cambiare giudizio. Un portavoce della FFA aveva
spiegato che la decisione era stata presa in seguito alle
richieste arrivate da un "piccolo numero di allenatori
e capitani di squadre e rappresentanti dei media nazionali".
Si capisce che a questo punto a beneficiare delle nuove
regole dovrebbe essere sopratutto l'asso portoghese, gia
premiato nel 2008, dopo i quattro goals rifilati dal Portogallo
alla Svezia nei playoffs per accedere ai mondiali brasiliani.
Insomma come dire Ronaldo batte Messi in....overtime!!!!
W il balon ! Mandi mandi !.
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22
novembre 2013
Mi scrive l'amico Emilio Buonamico (che coincidenza!!!).
Mi manda anche una favoletta; erano secoli che i miei
occhi e le mie orecchie non leggevano o ascoltavano queste
composizioni che di solito hanno per protagonisti gli
animali ma sopratutto sono fornite di una "morale".
Ve la giro perche' la trovo particolarmente indicata di
questi tempi dove la moralita' sembra sia solo un' "optional"!
"C'era una volta una gara … di ranocchi
L'obiettivo era arrivare in cima ad una grande torre.
Si ra-dunò molta gente per vedere e fare il tifo
per loro. Co-minciò la gara.In realtà, la
gente probabilmente non cre-deva possibile che i ranocchi
raggiungessero la cima, e tutto quello che si ascoltava
erano frasi tipo:"Che pena !!!Non ce la faranno mai!"
I ranocchi cominciarono a de-sistere, tranne uno che continuava
a cercare di raggiungere la cima. La gente continuava
: "… Che pena !!! Non ce la faranno mai!…"
E i ranocchi si stavano dando per vinti tranne il solito
ra-nocchio testardo che continuava ad insistere.Alla fine,
tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con
grande sforzo, raggiunse alla fine la cima. Gli altri
volevano sapere come avesse fatto. Uno degli altri ranocchi
si avvicinò per chiedergli come avesse fatto a
concludere la prova. E sco-prirono che… ..era sordo!…Non
ascoltare le persone con la pessima abitudine di essere
negative… derubano le mi-gliori speranze del tuo cuore!
Riassumendo :Sii sempre sordo quando qualcuno ti dice
che non puoi realizzare i tuoi sogni".
Ecco, la dedico ai mille e mille ragazzi che hanno lasciato
- disperati - l'Italia e sono in Canada alla ricerca di
un futuro e di una speranza. Sono qui come turisti o studenti,
con il permesso di lavoro o di studio-vacanza. Comun deno-minatore
la speranza che il Canada possa offrire loro una nuova
vita ed anche una "morale" per cui vivere. A
Federica da Sanremo o Patrizio dell'Aquila, a Paolo da
Termini Ime-rese a Daniele di Mestre, da Ambra di Conegliano
a Mas-similiano di Udine, per citare soltanto gli ultimi
incontrati in ordine di tempo….Preoccupatevi di essere
sempre positivi!
Ed ora il calcio. Tempo di nazionale. Germania e Nigeria
per gli uomini di Cesare Prandelli ma anche tempo per
ri-flessioni - piu' modeste - sulle "nostre"
nazionali, quelle di un tempo e quelle di Toronto e dintorni,
quando i cam-pionati della National Soccer League, Canadian
Soccer League e Canadian Professional Soccer League erano
delle perenni sfide "internazionali" : italiani
e portoghesi, croati e uruguaiani, serbi e greci, macedoni
e argentini.
Erano i tempi di "grandi presidenti", che hanno
scritto la storia del calcio "made in Canada":
dai mai troppo com-pianti Gino Ventresca a Tony Iammatteo
di Montreal (bello il suo ricordo di Cane', lunedi' scorso
a Soccer City), da Al-do Principe a Gaetano de Francesco.
Erano i tempi di Fio-rigi Pagliuso e Carlo del Monte per
citare i tecnici piu' po-polari. E anche quello del "rosso
volante" Paolo Cimpiel e "o'Lione" Jose'
Altafini, gli "import" italiani.
Mi intrattengo con Severino Manni, Remo Michelini, Ro-berto
Driussi, Lido Venir e i ricordi sgorgano come le acque
del Niagara.
" e i rigori di Cimpiel ?...era proprio matto…..te
lo ricordi Carmelo Barbieri…non sapeva giocare ma la palla
la butta-va dentro….Frank Lo Franco, un talento naturale,
come quel Cosimo Commisso….. e l'Adriano Cremonese ? quel-lo
che adesso e' alla Chin? …ma no dai, il migliore era sem-pre
Bobo Jarusci o Paul Peschisolido che poi e' finito in
Inghilterra ed ha sposato una miliardaria…." ricordi
di un tempo passato. Cosi' come il tornar ragazzini e
snocciolare la "nostra" nazionale ideale!
Guarda - dico io - i punti fermi sono quattro o cinque:
Ja-rusci in difesa, il Carmine Marcantonio in cabina di
regia, Paul Peschisolido ed Eddy Berdusco in attacco.
Perche' l'Enzo Concina dietro lo puoi lasciar fuori ?
- mi fa il Lido che aggiunge il "giovin" (ma
per lui solo !!!) Paolo Ceccarelli a guardia dei pali.
E siamo a sei undicesimi. In difesa si aggiunge lo Schiraldi
(Gino o Joe ???); il centrocampo lo si rimpolpa con Lucio
Ianero e Pasquale De Luca a cui aggiungiamo a furor di
po-polo l'avvocato (ora) Tony Lecce, primo italo-canadese
a vestire la maglia della nazionale Canucks e quel Sgro'
degli ultimi anni gloriosi della Toronto Italia.
E perche' no i tanti altri che scorrono sulla pellicola
della memoria: Carmelo Barbieri centravanti poi finito
in Italia in serie C, Cosimo Commisso centrocampista elegante,
D'Agostino terzino pugnace, Gino Di Florio trequartista,
Pat (Pasquale) Ercoli ala sin troppo…educata, cosi' come
il ciociaro Aldo De Simone, Carmine Isacco portierone
di belle speranze, l'Andrea Lombardo che la Serie A la
ha an-che assaggiata con l'Atalanta, Julian Uccello goleador
prolifico ma mai fortunato,e tanti altri scomparsi nelle
nebbie dell'……eta'!
VVVVViaaaaaa i ricordi…..vado a vedermi Italia-Nigeria.
Mandi!
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15
novembre 2013
Doveva essere un fine settimana di "gran calcio"
e come spesso accade quando c'e' il "gran calcio"
anche di grande aggre-gazione, di rinnovo di voti di amicizia,
di sfotto' ed allegria. Cosi' non e' stato. O almeno non
lo e' stato in Italia dove si e' scritta una delle pagine
piu' tristi della storia del nostro football.
Salernitana-Nocerina, derby campano di Serie C: uno di
quei derby che una volta - non importa dove si giocavano,
al nord o al sud, - non ti facevano dormire per una settimana.
Invece Salernitana-Nocerina si è trasformata in
una farsa nella quale a farla da padrone sono state le
minacce e la paura. La partita era in programma a Salerno
ma, almeno inizialmente, i giocatori della Nocerina avevano
deciso di non scendere in campo. Decisione figlia delle
minacce ricevute da un gruppo di 'tifosi' che - costretti
a non poter seguire la partita a causa di un divieto di
accesso allo stadio imposto dal questore - durante un
incontro svol-tosi nella mattinata avevano intimato alla
propria squa-dra di non giocare. La Nocerina, dopo esser
stata rassicurata da Questore di Salerno, aveva pero'
accettato di scendere in campo, L'inizio di partita è
stato però del tutto anomalo con il tecnico Fontana
che già dopo 50" di gioco ha effettuato tre
sostituzioni. Chiaro l'intento di portare il match ad
una rapida conclusione. Dopo i tre cambi, in 21' cinque
giocatori della Nocerina hanno lasciato il campo per infortunio
e quindi l'arbitro, rispettando il regolamento, ha dovuto
sospendere la gara visto che gli ospiti erano rimasti
in sei. Alcuni giocatori sono anche venuti alle mani al
fischio finale anticipato, il tutto mentre si concludeva
una delle partite più assurde della storia del
calcio italiano. Insomma, è stata scritta una nuova
pagina nera per il calcio italiano, festeggiata come una
vittoria sul campo dagli stessi tifosi 'molossi' con un
invito diffuso sui social ("Tutti in piazza a festeggiare...
ha vinto il popolo nocerino") raccolto da un centinaio
di ultrà, radunatisi in piazza Diaz, a Nocera Inferiore,
sventolando bandiere e cantando cori. Come avviene negli
stadi e in un paese normale. Povera Italia!!!!
Juve-Napoli invece, il match- clou settimanale , me lo
vedo al Western Point Social Club invitato dagli amici-nemici
(in chiave calcistica beninteso!!!) Anthony Totera (quello
di Eddystone Meats tanto per inten-derci……ma quanti Totera
ci sono in comunita???) e Adriano La Viola. Bellissimo
pomeriggio guidato da Carlo ed Angelo Baldassarra che
lasciano la guida del club ad un nuovo direttivo. Ritrovo
dopo una vita l'Amerigo Mazzoli che-non-cambia-mai; strappo
una confidenza a Don Carlo (si'….la trattativa per l'acquisto
del Bologna c'e'…e io mi propongo sfacciatamente per diventare
il nuovo G.M…….ma va la'….direbbe qualcuno!!!); riabbraccio
don Franco DiGirolamo con il classicheggiante sigaro in
bocca, Goffredo Vitullo (eh si caro molisano-verace….stiamo
invecchiando…) e Norberto Marocco dinoccolato come sempre
con l'aria da assente-presente!.
Manca Fernando Fiorini del vecchio direttivo che lascia
il posto al nuovo che, colgo questa occasione ,per presentare
ai nostri lettori: Presidente Sam Allegranza, Vice-Presidenti
Mauro Mattei e Danny Rizzo, Tesoriere Roberto Teti, Segretario
Silvio Deluca ed Addetto alle Relazioni Pubbliche Fred
Vallozzi.
La prima sensazione e' che lo "spirito Laziale"
tanto amato dai Baldassarre stia lasciando spazio agli
ju-ventini….Lo diceva anche l'avvocato Cosmo Galluzzo
che ad ogni rete bianconera sfotteva il napoletanissimo
Pasquale Fioccola dicendogli : "mi auguro che finisca
in pareggio per 3-0….." Cosa purtroppo - per Pasquale
- avvenuta!
Intanto c'e' la sfida-minaccia lanciata da Carlo ed Angelo:
ci rivedremo qui il prossimo 26 gennaio per Lazio-Juventus.
Magari regoleremo i conti con un collegamento alla "giostra
dei Goals" della RAI !!!.
Dulcis in fundo un saluto: agli amici di Grace Textile
da dove ho trasmesso i programmi della CHIN Radio sabato
scorso. E' sempre un piacere visitare que-st'emporio unico
nel suo genere, di Joe Mendolia, squisito padrone di casa,
gentile e cortese come si addice ai vecchi siciliani,
nobili di un tempo!!!! Ed un affettuoso abbraccio a donna
Letizia, manager di Grace, che scopro tifosa juventina
ed avida lettrice de Lo Specchio!!!! Mandi a duc!!!!
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8
novembre 2013
Solo soletto, telefonino spento,luci sof-fuse: mi sono
visto cosi' Juventus-Real Madrid.
Ho fatto il tifo come era anni che non mi capitava: ho
esultato,imprecato, battuto i pugni sul tavolo, scalciato
l'aria a piu' non posso.
Non e' andata come speravo: solo un pareggio! Adesso le
speranze si affievoliscono ancor di piu'. Giocarsi tutto
in una partita a Instabul, contro il Galatasaray, in uno
stadio bollente, non è il massimo della comodità.
Ma è anche il bello della Champions League, e anzi
all'ultima partita potrebbe pure bastare un pareggio.
E' stata una partita da batticuore. Stava per fare l'impresa
la Juventus, poi il Real si è ricordato di essere
il Real e ha cambiato la partita. Alla fine la Juventus
è rimasta sola all'ultimo posto del girone con
i suoi tre punticini. Uno strappato al Real Madrid (che
visto a freddo è pur sempre un risultato positivo)
e gli altri due presi ab-bastanza modestamente al Copenhagen
e al Galatasaray. Che adesso gli sono davanti in classifica.
L'urlo feroce di Conte al rigore messo dentro da Vidal
ci aveva detto quanta rabbia e quanta forza avesse messo
la Juventus in questa partita.
Lo stadio stracolmo, la gente che ti spinge e ti fa volare.
Era un appunta-mento straordinario, la partita in cui
giocarsi tutto, soprattutto un pezzo di futuro. Ma le
partite della Juventus hanno spesso un interruttore che
accende e spegne la luce, e non solo quella. Caceres ha
fatto un errore inspiegabile, come capita purtroppo quest'an-no
nella difesa della Ju-ventus, dando lui stesso a Ronaldo
la palla dell'1-1 manco fosse Modric o Ben-zema.
La Juventus si è spenta all'improvviso, è
andata in bam-bola. Ha pagato, come le è capitato
a Firenze una man-ciata di minuti di confusione (ne sono
passati 8 per la precisione tra i due gol del Real). Khedira
ha fatto tre-mare la traversa della porta di Buffon, Bale
che fino a quel momento aveva fatto la partita di uno
che vale 2 milioni e non 100, ha messo dentro il gol del
vantaggio bevendosi lo sfasatissimo Asamoah. E' stato
lo spilun-gone Llorente a riaccendere l'interruttore della
Juventus. 2-2 e si va alla prossima, si naviga a vista.
A tratti mi è sembrata una bella Juventus, veramente.
Decisa a fare risultato e a tenere la partita in mano.
Ha fatto due gol al Real Madrid, che non è poco.
A conti fatti però , come detto, la Juventus paga
un paio di brutti errori difensivi. Soprattutto sull'organizzazione
difen-siva la Juventus aveva costruito i suoi recenti
successi, mi sembra che adesso la difesa stia facendo
pagare un prezzo alto a tutta la squadra.
Forse anche Buffon - dopo Giladino e Quagliarella (forse....)
dovrebbe iniziare a pensare ai Toronto FC o alla MSL.
Dulcis in fundo un plauso a Sergio Tagliavini e Gio-vanna
Tozzi per l'edizione - diciamo cosi' - "sportiva"
de Lo Specchio al martedi'.
E' gratificante alzarsi al mattino presto e sorseggiare
il primo caffe' della giornata leggendo il giornale. Anche
se ha poche settimane di vita e' diventata un'abitudine
ormai: primo caffe' a Rustic Bakery in compagnia di Franco
Imeneo e Mario (entrambi interisti sfegatati), secondo
al circolo degli anziani di College Street con Decio,
Joe, Maurizio e Gaetano che mi racconta come guidava i
carroarmati quando faceva la naja in Friuli. Ah,la nostalgia…..
mandi mandi
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1
novembre 2013
Incontro Pietro Felicetti, grande ex tecnico dei North
York Rockets e Toronto Italia e profondo conoscitore dell'arte
footbollistica e dopo una lunga chiacchierata sul campionato
italiano, su Balotelli e l'Inter, si accomiata con: "
ah che bei tempi quando la televisione italiana parlava
con gli sportivi..Ancor oggi incontro gente che si ricorda
del Processo del Martedi', di Stecher e Novelli, delle
trasmissioni di Telelatino legate ai mondiali con la Zerbini
e Sigali, con Vincenzino D'Amico e tanti ospiti….".
Poi parlo con Angelo Persichilli, ora giudice della citta-dinanza,
e si sfoga cosi: " Ah che peccato che la stampa televisiva
italo-canadese non abbia capito proprio nulla. Una volta
si' che la comunita' era coinvolta e partecipava: io con
le interviste politiche tu con i dibattiti sociali. Ricordi?
Ho inter-vistato Chretien e Mulroney, Bob Rae,Fini e Berlusconi….ci
ascoltavano e ci….temevano. Eravamo talmente impor-tanti,come
comunita', che chiedevano a noi consigli su chi candidare
per le elezioni….E tu con i dibattiti sulla droga, sui
problemi della scuola, del razzismo, delle infiltrazioni
ma-fiose. Adesso e' tutto finito e hanno distrutto tutto…."
Mi soffermo con Vince Papa, pubblicitario a tempo pieno
e mi fa: " sai Paolo, ancor oggi la gente mi ferma
in strada e mi chiede :ma perche' la televisione italiana
non parla piu' della comunita'? Come se non esistessimo.
Solo ricette e pro-grammi di "food", peraltro
la maggior parte molto scadenti. Perche' non riesumate
trasmissioni come "A Voi la parola" che ogni
settimana , discutevano e svisceravano i nostri problemi
e "creavano" una coscienza collettiva?"
Corrado Paina di-rettore della Ca-mera di Commercio e
Alberto Di Gio-vanni ora impe-gnato nella pubbli-cazione
di un libro proprio sulla nostra comunita' si sinto-nizzano
sulla stessa lunghezza d'onda: " ma che integra-zione,crisi
lingui-stiche e put-tanate del genere; il fatto e' che
vige sempre di piu' la legge dell' "istant money"
- fare cioe' soldi subito e a discapito del-l'interesse
della nostra gente!".
Me lo conferma Lenny Lombardi il presidentissimo di Radio
CHIN con cui si parla della funzione dei mass media in
co-munita' e di quella che definisce "crisi irreversibile
del pro-dotto italo-canadese", almeno cosi' come
e' concepito attual-mente. Ma anche in lui c'e' una vena
nostalgica negli occhi tanto che mi fa dono di un poster(
qui riprodotto) , tirato fuori da chissa' dove, che ritrae
i grandi protagonisti di quello che una volta era il Canale
47, la voce, al pari di Radio Chin - della comunita' italiana.
C'e' il Valli con il Cavalluzzo, il Persichilli con il
Canciani ma anche volti ormai dimenticati come Robertino
Steiner o Barbara Tamburino.
Incasso e mi viene il magone: fra poco tornera' Natale
e - penso - sicuramente quella che era diventata la "nostra"
emittente nazionale ci riproporra' per la tremilasettecento-cinquantesima
volta il "Godfather" o "Rocky IV".
Non ci sto: e' anche e sopratutto questione di cultura
e di rispetto per chi paga e chi guarda, per noi tutti.
Ai pomodorai i pomodori pelati, ai pastai la pasta-al-dente,
ai salumai i prosciutti & affini, ai broadcaster la
televisione……
Mandi Mandi!!
Vado a vedermi Fiorentina-Napoli.
mandi
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25
ottobre 2013
Vincenzo Antidormi era un "abruzzese verace",
di Cerchio (L'Aquila). Dopo aver militato nelle giovanili
dell'Avezzano emigro' in Canada e continuo' la sua carriera
di cal-ciatore: Silana, Toronto Italia e poi gli Az-zurri.
Se ne e' andato in silenzio, nel giugno scorso, proprio
quando le scuole stanno per finire ed e' tempo di vacanze
e riposo.
Domenica scorsa un nutrito gruppo di amici, di ex colleghi
dei campi verdi, di corregionali, ha voluto ricordarlo
con una simpatica cerimonia a cui hanno assistito anche
i figli ed i nipotini.
Tutti ospiti di Carlo Baldassarre, rigorosamente in maglia
azzurra della "sua Lazio", alla Winfarm su Weston
Road e King Vaughan Road. Santa Messa celebrata nella
cappella da Padre Celestino Canzio di Villa Colombo, poi
momento del ricordo con consegna al figlio Roberto di
un collage composto da una maglietta dell'Avezzano(sua
prima squadra in Italia), degli Azzurri (sua ultima squadra
in Canada), due foto d'epoca e articoli del Corriere a
firma di Nicola Sparano. Mentre Adriano La Viola dell'Infinity
Group e Tony Totera di Ed-dystone Meat garantivano cibo
e b-b-que a volonta', gran parte dei convenuti si e' sfidata
a singolar tenzone in una gara tra vecchie glorie.
Un momento di grande aggregazione in nome dello sport,
del calcio e sopratutto della comunita' italiana; e allora
i ricordi e le considerazioni si accavallano: "anche
a novanta, anche a cent'anni, la vita sembra brevissima.
Ma non e' vero. In realta'e' lunghissima, fatta di milioni
di minuti, di migliaia di gesti insignificanti, di inutili
attese, di azioni ripetute per abitudine, di abbandoni
inerti. Sembra cosi' breve la vita perche' la memoria
non trattiene i tempi morti e cancella gli interminabili
dolori. A galla restano solo le ore felici; un soffio,
un sogno".
Ed in questo film per l'anima di Vincenzo Antidormi, sfilano
le immagini dei "mitici" Roberto Iarusci (nella
foto) e Carmine Marcantonio; di "baffo" Divo
Del Becchi; del "Furino dei poveri" Pasquale
Pietrantonio,degli "avvoccati" Ken Cancellara,
Ralph Cicia e Tony Lecce; ma anche di Tony Cipriani,Nino
Spizzirri, del giovin Antonio Sarracini, di Carlo Del
Monte, Adam Lecce,Palmerino Stella,Mike Barone,Paolo Lippi,Luca
Tomanelli, Joe Pascali, Franco Tropea,Aldo Cosentino e
dello "stopperone" Joe Pellegrino. Per gli altri
che non nomino solo un volto, un azione, uno scandire
, perche' la memoria sta, purtroppo, cancellando….
E "chapeau" per Adriano la Viola e Tony "di
Eddystone Meat", per Fortunato "Lucky"
Raso e "Paron" Baldassarra per averci regalato
una domenica di ricordi…
Ed a proposito di Carlo Baldassarre - mi travesto da spia
- per raccontarvi di un viaggio che sta intraprendendo
mentre state leggendo queste righe, per incontrare "anche"
Gianni Mo-randi, si' il famoso cantante bolognese. Morandi
gli avrebbe proposto di acquistare proprio il Bologna,
di cui e' presidente onorario…..Chissa'…..
Volevo concludere parlando di Roma-Napoli e Fiorentina-Juventus
ma squilla improvvisamente il telefono: e' Padre Vitaliano
Papais, il parroco di Saint Patrick in Bolton. Con un
"groppo" alla gola mi comunica che Vittorino
Nonis, altro grande amico, se ne e' andato a vita migliore.
Nonis, originario di Chions(Pordenone) era il titolare
di Lido Wall System, grande patrocinatore di "Mandi
Mandi" ma sopratutto "tifoso-da-curva"
del Milan. Amava andare in crociera. Prima di ogni partenza
si raccomandava: "Paolo, ogni volta a che segna il
Milan mandami un messaggino con il cellulare…lo tengo
aperto proprio per questo…!".
Non mi vergogno di confessare che sto piangendo.
Di Vittorino mi colpi' la sua grande umilta' "…e
l'umilta' non e', come si crede,una debolezza, ma una
forza.
L'uomo umile infatti, essendo preoccupato di migliorarsi,
progredisce. E' il presuntuoso che, credendosi perfetto,
non migliorera;' mai…"
Mandi mio grande amico! Prega per me…..
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18
ottobre 2013
Per fortuna che i Leafs vanno bene !
Tra la nazionale fermata sul pari a Napoli dall'Armenia
di…..Charles Aznavour (ma si fa per dire…e' l'unico armeno
"impor-tante" che conosco!!!), l'Inter venduta
agli indonesiani e che rischia di cambiare nome in "Inder"
o "Intel" (non me ne vogliano Rocco Cerone o
l'altro marketillano di fede neraz-zurra Tony Cataldi)
e gli ormai quotidiani "scempi" che la RAI propina
- vedi Ballaro' o Che tempo che Fa - c'e' poco da….scialare!
E allora oggi mi do al baseball, disciplina sportiva che
ad onor del vero conosco molto poco, ma che - grazie ai
quotidiani di lingua inglese - propone questa settimana
una storia unica. Ieri, lunedi 14 ottobre, ricorreva il
10mo anniversario della "storia di Steve Bartman
e della sua pallina". Sopratutto a Chicago non se
l'è dimenticata pro-prio nessuno.
14 ottobre del 2003, Stadio Wrigley Field di Chicago.
Se-zione 4, fila 8, posto 113. Seggiolino da quel giorno
entrato nella storia.
La partita era Chicago Cubs-Florida Marlins, sfida decisiva
dei playoff Mlb. I Cubs durante la stagione avevano vinto
la loro divisione e vincendo quella partita sarebbero
volati alle World Series. Una squadra quella dei Cubs
che non giocava (e non gioca tutt'ora) una finale dal
1945 e che non vince le World Series dal 1908.
Una maledizione che dura quindi da 105 anni. Quel giorno
però i presupposti per afferrare le finali c'erano
tutti.
All'ottavo inning infatti i Cubs erano avanti 3 a 0, quando
però accadde l'imponderabile. Una battuta dei Marlins
stava uscendo dalla zona valida del campo diretta verso
le tribune, proprio nel settore dove sedeva il tifosissimo
Bartman. L'uomo si sporse, insieme ad altri, per tentare
di prendere la pallina senza accorgersi però che
Moises Alou, esterno dei Cubs, si stava lanciando per
prenderla pure lui. Se il giocatore ci fosse riuscito
i padroni di casa avrebbero eliminato il battitore avversario
e quindi vinto la partita. Ma il disastro incombeva. Il
guantone di Alou e la mano di Bartman si scontrarono facendo
disastrosamente cadere la pallina sugli spalti. Il giocatore
si arrabbiò con Bartman e tutto lo stadio cominciò
ad insultare il tifoso che fu costretto a lasciare l'impianto
scortato. Cominciò da quel momento un sortilegio
e i Marlins in quello stesso maledetto inning recuperarono
miracolosamente la partita vincendo 8-3. La squadra della
Florida arrivò quindi in finale e si laureò
poi campione battendo gli Yankees.
Per i Cubs la maledizione proseguì con la più
atroce delle beffe.ll tifoso, innamorato dei Cubs, entrò
nell'incubo più brutto. Dopo quella fatale partita
la sua vita cambiò. Nei giorni successivi sei macchine
della polizia dovettero sorvegliare giorno e notte la
sua casa e per lui fu addirittura avviato l'accesso al
programma di protezione testimoni. Bartman nel frattempo
sparì dalla circolazione non presentandosi più
allo stadio e declinando offerte economiche anche importanti
per apparizioni televisive ed interviste esclusive. Questo
col passare del tempo consentì che l'attenzione
sulla vicenda calò. Ma si racconta addirittura
che una volta rifiutò 25 mila dollari per autografare
una foto del misfatto e che donò in be-neficenza
tutti i regali che i tifosi dei Marlins gli fecero recapitare
a casa.
Nel 2003 questo romanzo trovò il suo ultimo capitolo.
La pallina venne messa all'asta dall'uomo che poi nella
confusione la raccolse e fu venduta per la modica cifra
di 113 mila dollari. Ad aggiudicarsela fu la catena di
ristoranti Harry Caray che con una trovata pubblicitaria
senza precedenti decise di far detonare quella pallina
per chiudere la storia. I pezzi della pallina esplosa
vennero poi raccolti e sciolti in una salsa per condire
gli spaghetti che andò a ruba nei loro ristoranti.
Ma ve l'immaginate in Italia gli spaghetti o le tagliatelle
alla….Balotelli????
Chiudo con un abbraccio ad Antonio Sardella di Riva Tours,
Frank Cordi' e famiglia di Cordoba Coffee ma sopratutto
al duo Tagliavini-Tozzi de Lo Specchio, nuovi sponsors
di "Soccer City". Onoratissimo! Mandi
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11
ottobre 2013
Mentre si consuma la tragedia al largo di Lampedusa e
mentre Berlusconi viene "annientato"politicamente,
il campionato continua e le polemiche crescono….anche
qui in comunita'.
Ma prima di addentrarmi nel mondo del pallone e delle
sue chiacchiere, fatemi togliere un sassolino dalla scarpa.Tra
i tanti che hanno votato la "decadenza " di
Silvio Berlusconi da Senatore, anche il senatore nuorese
Luigi Cucca, inquisito per peculato (Indagato per aver
utilizzato soldi pubblici per fini personali). Come può
un inquisito decidere delle sorti di un altro Senatore?
Il Sen. Cucca avrebbe fatto bene a dimettersi dalla giunta
almeno per dignità ma è evidente che nel
Pd certe cose valgono solo per gli avversari politici.Se
l'inchiesta dovesse concludersi con una condanna il Sen.
Cucca avrà lo stesso trattamento di Silvio Berlusconi?
Questa vicenda evidenzia ancora una volta che la scelta
del Pd di votare la decadenza del leader del centrodestra
è una presa di posizione ideologica che non ha
niente a che fare con il rispetto della costituzione e
delle leggi. Come sempre in casa Pd vale il detto: giustizia
si ma non a casa mia!
La Roma e' sempre piu' in fuga ma il successo, netto e
perentorio di San Siro contro l'Inter, viene messo un
po' in discussione da "tifosi" un pochino "poco"
sportivi: il rigore del 2 a 0 non c'era e i giallorossi
vengono favoriti dagli arbitri! Apriti cielo ! Vito Caressa,
il presidente di "Magica Roma", il club che
riunisce i tifosi giallorossi a Toronto, non la manda
a dire e su Facebook scrive: "E no, ora non ci sto.
Ci avete chiamato piagnoni quando, per anni, Milan, Juve
ed Inter hanno usufruito di vantaggi arbitrali. Sappiamo
come e' finita con calciopoli (Juve e Milan) e sappiamo
quello che hanno nascosto dell'Inter. Ora per un rigore
dato alla Roma vi scatenate con le vostre stronzate. E
no, non ci sto e vi mando affanculo, calcisticamente parlando.
Siete tifosi di tre squadre che hanno arraffato di tutto
ed ora vi attaccate ad un rigore concesso alla Roma. Spero
che di questi rigori, ed anche meno evidenti, ce ne diano
ogni giorno, cosi anche voi capirete cosa significa dover
vedere altre squadre vincere grazie ad "errori"
arbitrali. E per favore non mi parlate di errori quando
lo stesso guardalinee, in 2 anni, ha favorito la Juve
per ben 4 volte. Questa e' malafede. Od il guardalinee
e' juventino. E per chiudere vi dico.... a piagnoniiiiiiiiiii.
Spero sia il primo di una lunga serie". Vi risparmio
le risposte…..
Per una volta devo dare ragione al buon Vito e in margine
fornisco anche una spiegazione tecnica.
- In presa diretta nessuno può affermare che il
fallo fosse avvenuto al di là della linea di demarcazione
dell'area di rigore. Tutti (io compreso) mi sono reso
conto dell'erronea concessione del rigore al quarto replay
e con fermo immagine. Dal campo, per un arbitro, è
sempre rigore per dinamica e per velocità. Il contatto
inizia fuori dall'area e le conseguenze sono percepite
da tutti come un fallo da rigore. Non è un caso
che anche le immagini, per chiarire il contesto, abbiamo
dovuto vederle più volte e che il punto esatto
sia stato individuato solo con un fermo immagine. Un arbitro
di porta, per quanto vicino, vede l'episodio una ed una
sola volta, in velocità e senza possibilità
di scattare fotografie, se non virtuali nella sua testa.
I giocatori dell'Inter, inoltre, non protestano minimamente
perchè ANCHE per loro il fallo è avvenuto
in area. Il motivo è esattamente lo stesso: non
hanno replay e vivono l'azione solo ed esclusivamente
in diretta.Una piccola curiosità sulla tempistica
di assegnazione del rigore. Per quanto, come detto, si
tratti di una decisione errata (ma,ribadisco: si tratta
di un NON errore in termini arbitrali), Tagliavento, in
un primo tempo, non assegna il rigore ma corre deciso
verso il limite dell'area per assegnare il calcio di punizione
dal limite. Il motivo per cui ho questa certezza è
presto detto. In quella particolare circostanza un arbitro
che ha deciso per il calcio di rigore ferma la sua corsa
ed indica il dischetto con il braccio destro. In questa
circostanza, al contrario, Paolo scatta verso il limite
dell'area e, dopo un secondo, indica il dischetto con
il braccio sinistro. Ciò perchè Guida comunica
a Tagliavento che lui ha visto il fallo all'interno e
non fuori.
Mi chiederete: perchè, se Tagliavento aveva deciso
per il fallo al limite dell'area, cambia idea per il sol
fatto che Guida gli fornisce un'indicazione differente?
Molto semplice: sono una squadra, Guida è a meno
di due metri dall'episodio e Tagliavento (al contrario)
si trova a 20 metri dal contatto. Ovvio che la convinzione
che si forma immediatamente è che l'addizionale
abbia visto meglio di lui.
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4
ottobre 2013
Gli errori arbitrali a favore di Juventus e Milan hanno
scatenato la guerra anche in comunita'; guerra fomentata
anche dagli interventi alla trasmissione calcistica del
lunedi' sera "Soccer City".
Pur non citando nomi, il primo affondo giunge dall' "interista
di Palermo" Gio-vanni Badalamenti che , senza mezzi
termini, accusa un noto bar di Woodbridge ( 90mo Minuto….)
di essere un covo di juventini e di non poter esprimere
il suo pensiero "anti-bianconero".
La replica al titolare Tony Albi che in camera caritatis
(ma si fa per dire…) preannuncia "ritorsioni verbali"
lunedi' prossimo e specifica: "opinioni qui da me
sono sempre benvenute e ben accette ma non possiamo tollerare
insulti personali. Dire "gli juventini sono tutti
ladri" mi tocca personalmente cosi' come tanti miei
clienti di fede bianconera….qui di ladri non ce ne nessuno….'.
Nick Gileno romanista, Mario Rubello e Joe Manganaro interisti
ridono intanto sotto i baffi……S'incazzano invece, e di
brutto, provocati ad arte dal "granata-torinista"
Beppe Berardini, lo juventino doc Davide Flammia che interviene
in diretta assieme a Salvatore Servello; Domenico Cataldi
(contitolare "juventino" degli omonimi supermercati)
privatamente per via tele-fonica assieme al giovin Domenico
Costa e Peppino Fazio che "messaggia" il suo
disappunto addirittura da Montreal.
Si prevede che lunedi' prossimo, anche alla luce di Milan-Juventus
e Inter-Roma, la polemica possa salir ancor di piu' di
tono…..e agli juventini (gia' prenotati lo stesso Albi
e Adriano La Viola) potrebbero unirsi i milanisti (rigore
contro l'Ajax docet !) alla Filippo Di Diano o Luca Viscardi.
Per il calcio giocato invece il collega Anthony Totera
(nulla a che fare con le macellerie…) mi as-sicura della
volonta' dell'in-guardabile Toronto FC di italianizzarsi
(era ora….) . Mi da per certo che contatti sarebbero stati
presi addirittura con tre grandi calciatori azzurri: Alberto
Gilar-dino in forza al Genoa e con la nazionale azzurra;
Fant'Antonio Cassano in forza al Parma ed ex di tutte
le grandi e Fabrizio Miccoli ex juventino e Palermo.
Totera mi chiede un'opinione e io dico subito che l'unica
vera strada percorribile sarebbe proprio quella di Mic-coli,
attualmente al Lecce (campionato di Lega Pro), emarginato
dal gran calcio dopo l'accostamento a Toto' Riina e Cosa
Nostra che lo ha di fatto escluso dal calcio che conta.
Gilardino, pupillo di Prandelli, sara' con l'Italia ai
Mondiali brasiliani e solo questa presenza gli garantisce
almeno altri due anni a grandi livelli, mentre Cassano
costa troppo non solo per il Toronto FC ma per i parametri
della MSL. Ed inoltre, a livello di immagine, non credo
che Cassano possa proprio competere con Beckham per cui
si era fatto uno strappo alla regola….
Infine due righe per ricordare che in settimana e' stato
presentato all'auditorium di Fondi (Latina) il film canadese
"Fondi '91?. E' la storia di Anil, giovane che fa
parte di una squadra di calcio di un scuola canadese,
che arriva a Fondi per un gemellaggio di due settimane
tra la sua squadra e quella della cittadina laziale. Durante
il soggiorno in una terra per lui straniera ha modo di
confrontarsi con la frivolezza giovanile e la perdita
della propria innocenza: rivalità, segreti personali
e un drammatico amore lo traghetteranno in poco tempo
verso l'età adulta.
La regia e' di Dev Khenna e nel cast anche il famoso Remo
Girone e la pontina Serena Iansiti.
Mandi mandi
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27
settembre 2013
Allora l'Italia e' in svendita: la Telecom diventera'
"spagnola", l'Alitalia "fran-cese",
senza ricordare marchi famosi come Buitoni, Galbani, o
i piu' recenti Valentino e Lamborghini.
L'Italia del calcio non e' da meno: dopo gli amerikani
a Roma ecco i "thailandesi" per l'Inter senza
soffermarci sul calcio minore che proprio questa settimana
ha visto un italo-canadese acquistare addirittura la squadra
siciliana del Licata (dilettanti).
Ma se per gli "affari" tutto potrebbe "anche"
essere giustificato, per il calcio faccio molta fatica
a digerirlo. Il calcio, la partita, il pathos che essa
genera, le emo-zioni, le passioni, sono sempre, tutte
e 'solo" ricon-ducibile al "campanile",
inteso come "appartenenza": la citta' , il borgo,
il gruppo di amici ecc.ecc.
Mi dite voi uno di Milano che identita' o appartenenza
potrebbe cercare in una squadra come l'Inter la cui proprieta'
e' thailandese, i giocatori sono quasi tutti stranieri
? E lo stesso discorso vale per la mia Udinese che ier
l'altro in amichevole contro una squadra slovena ha schierato
undici+sei giocatori tutti, dico tutti, stranieri: dalla
Colombia, alla Svezia, dalla Germania al Brasile, dall'SArgentina
al Ghana.
I tempi stanno decisamente cambiando ed il "recupero"
del campanile, cioe' degli affetti e quindi passione ed
amore e quindi-ancora, "tifo" con la T maiuscola,
po-trebbe avvenire solo con l'istituzione di un campionato
Europeo. Con le squadre di Torino,Milano e Roma a rappresentare
l'Italia e quindi almeno una nuova identita' anche se
piu' geografica che ….naturale!
Faccio queste riflessioni mentre si sta giocando il turno
infra-settimanale di serie A. Un turno che giunge dopo
molte polemiche legate al 'solito" Balotelli ed anche
all'arbitraggio del Signor Banti da Livorno in Milan-Napoli.
Dico subito che per me il fischietto toscano ha diretto
brillantemente. Ma certo non e' un Agnolin o il "mitico"
Concetto Lo Bello da Siracusa. Lo Bello non e' stato un
grande arbitro, e' stato sempli-cemente "l'arbitro"!
Fatemelo ricordare quest'oggi.
Arruolatosi a vent'anni si fece crescere un bel paio di
baffi affinche' i giocatori - tutti piu' anziani - non
dicessero "oggi ci arbitra un ragazzino".
A trent'anni esordi' in Serie A , internazionale a trentaquattro,
fu cosi' inossidabile che per ben due volte, raggiunta
l'eta' del pensionamento,gli fu concessa la deroga che
gli permise di fischiare per l'ultima volta il giorno
prima di compiere cinqant'anni! Il coraggio, la religiosa
conoscenza delle regole e la loro intransigente applicazione
sono stati i punti cardinali della bussola con cui ha
sempre governato la sua rotta. Giornalisti ad osannarlo
ed incenerirlo ogni domenica fino all'irresistibile ritratto
che usci' dalla vena arguta di Indro Montanelli che dopo
un Fiorentina-Cagliari del '69 conio' per lui il termine
"Du-ce! Du-ce!".
Fu proprio quella partita a scatenare una polemica senza
fine che, ci sembra, continui ai nostri giorni sul ruolo
dell'arbitraggio. La "Gazzetta dello Sport"
a firma Gualtiero Zanetti scrisse "L'arbitro che
piace soltanto quando annulla i goals degli altri - Lo
Bello, il coraggio che in molti vorrebbero avere".Rispose
il "Corriere della Sera" a firma di Gino Palumbo
con "Gli atteggiamenti di Lo Bello rappresentano
un pericolo per il calcio tutto". Magnifico e vituperato,
integerrimo e malato di protagonismo, sensibile e tiranno,
tranquillo all'uscir di casa e scortato dai carabinieri
per rientrarvi….
Ripenso al povero Banti da Livorno e leggo il Mattino
di Napoli che giudica "ottima la direzione di gara"
e poi la Gazzetta di Milano che scrive " incerto
e confusionario il direttore di gara"……
Il gioco delle tre carte…..mandi mandi
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20
settembre 2013
Si gioca il primo turno della Champions League mentre
a Washington si spara, a Roma vogliono imbalsamare una
volta per tutte Berlusconi ed all' Isola del Giglio si
raddrizza la Concordia. Sopratutto su quest'operazione
si son spese "litrate" di inchiostro e fiumi
di parole a commento, con RAI News e CNN a scandire attimo
per attimo i momenti salienti. E le battute si sono sprecate:
dal....bisognerebbe piuttosto raddrizzare l' Italia !
a...salvata la Concordia tocca ora all' Italia!.....Ma
la battuta piu' bella, in assoluto (uno spaccato della
mentalita nordamericana: business overall!!!) me la regala
l' amico Filippo Fortini di fronte ad una tazza di caffe
bollente a Rustic Bakery : Schettino e' un eroe - mi dice.
Pensa a quanto lavoro ha creato tra salvataggio, raddrizzamento
e ora per la scrapyard, cioe la demolizione!!!! Anche
un azienda di Waterloo (Ontario) ci ha azzuppato il pane.......
Digerito Schettino e la Concordia, commentato il pari
della Juventus a Copenaghen, augurato buon com-pleanno
al pugliese Franco Dangillo (73 o 74 ? ) sfoglio il Corriere
dello Sport appena consegnato. E leggo: Totti a Parma
campione in campo e fuori. Grande gesto di solidarieta'
del capitano della Roma allo stadio Tardini.Una bimba
che si chiama Chantal , come la figlia, ha bisogno di
raccogliere fondi per curarsi da una rara malattia con
un difficile intervento a Boston. Il capitano ha ascoltato
l 'annuncio dello speaker nel prepartita ed e intervenuto
con un assegno.
Sicuramente un bel gesto di cui il mondo del calcio ma
non solo, la societa' in generale, ha tanto bisogno.
Questa lettura mi riporta a pensare ad una delle nostre
tragedie comunitarie; quella legata al nome del mai troppo
compianto Stephen Tacconelli da Woodbridge. Padre Andrea
D 'Ascanio, sacerdote a Saint Margaret Mary, scrisse addirittura
un libro con la sua storia:
"L ultimo goal di Stephen". In copertina campeggia
la foto di Stefano all' eta' di dieci anni, nell' ultima
partita di calcio giocata il 30 settembre del 1990. Segno
' tre goals ed il giorno dopo venne ricoverato per un
secondo intervento chirurgico.Stephen si spense a soli
tredici anni per un tumore, dopo anni di sofferenze. Giocava
da mediano, aveva un tiro al fulmicotone.
Figlio dell' amico Giustino originario di Chieti e di
Rosanna, ha scritto una delle pagini indelebili della
nostra storia comunitaria per le sue grandi doti e virtu'
che qualcuno ha definito addirittura soprannaturali.
Il calcio e lo sport in generale hanno bisogno di questi
momenti e di queste storie . Come quella legata al neo-milanista
Kaka che ha deciso di rinunciare al faraonico stipendio
che I rossoneri gli passano sino a quando non si riprendera'
dall'infortunio.
Ed a proposito di Kaka, a detta di "Tuttosport",
sarebbe addirittura in uscita, almeno parzialmente, in
favore del nipponico Honda. E' questa la sostituzione
che il Milan vorrebbe operare nel mercato di gennaio.
I 70 minuti scarsi che hanno visto protagonista il brasiliano
in campo contro il Torino, e il conseguente infortunio,
sarebbero bastati per convincere la dirigenza rossonera
ad accelerare la trattativa con il CSKA di Mosca. Addirittura
si parla di accordo quadriennale già raggiunto
e di contratto già firmato. Per Kaka si prospetta
dunque un futuro alla Beckham….."piu' imagine che
sostanza"…..
Dulcis in fundo un saluto. Da alcune settimane a questa
parte a Soccer City del lunedi' sera sentite la voce di
Patrizio Serafini, giovane giornalista abbruzzese di Villa
Collelongo. Uno dei "mille" nostri connazionali
che avrebbe scelto il Canada come nuova terra promessa….E'
un'enciclopedia calcistica, statistico (ma si dice poi
cosi'???) come pochi: un'altra utile aggiunta al nostro
team. Auguri Pat !
Mandi a duc….. |
13
settembre 2013
Oggi paro e basta !
Mi spiego: ho deciso di scrivere questa colonna prima
di Italia-Repubblica Ceka, gara di qualificazione a Brasile
2004. Credo che per i nostri azzurri sara' una pu-ra formalita'
staccare il passaporto per la fase finale dei mondiali.
E allora questa settimana ho solo "un ricordo visivo"
le-gato al calcio: le straordinarie parate di Gigi Buffon
a Pa-lermo nella precedente uscita azzurra contro la Bulgaria.
Strepitoso!!!! Molto probabilmente sono state quelle "tre-parate-tre"
a portarci a Rio e poco altro.
E mi domando, alla stregua di "e' nato prima l'uovo
o la gallina": conta piu' un portiere o un bomber
? Erano e sono piu' determinanti i goals di Giggirriva
o le parate di Giggibuffon? In fondo tutti, da bambini,
abbiamo so-gnato il gol decisivo o la parata su un rigore
al 90mo…..
Alla fine opto per il ruolo di estremo difensore e vado
a ritroso nel tempo per stilare la classifica ideale dei
piu' grandi di tutti i tempi…..
Il mio idolo in assoluto, (e quindi anche sul podio piu'
alto), era il russo Lev Yashin, detto "il ragno nero".
L'unico portiere della storia a conquistare un Pallone
d'oro.
«Guardai Yashin e mi parve di avere di fronte una
figura ingigantita dal colore nero della maglia, una sorta
di mostro che invece di mani e piedi protendeva tentacoli.
Un senso di soggezione, come un lampo di passaggio, poi
il fischio dell'arbitro e il tiro, mentre scorgevo Yashin
gettarsi a chiudere la porta sulladestra, proprio là
dove avevo indirizzato la palla... Là dove luì
aveva "voluto " che io tirassi il rigore. Aveva
rimpicciolito la porta, mi aveva stregato»: così
disse di lui Sandro Mazzola dopo aver fallito il penalty
il 10 novembre 1963, all'Olimpico contro l'Urss. Io avevo
tredici anni nel lontano 1966 quando mio zio, buonanima,
mi regalo' un'Italia-URSS a San Siro. Era novembre e faceva
freddo. Guarneri segno' l'unico gol dell' 1-0 per gli
azzurri ma Yashin, da solo, salvo' la rete sovietica innumerevoli
volte risultando il migliore in campo.
Subito dopo Yashin i "due nostri": Gigi Buffon
appunto ma sopratutto Dino Zoff, il mio corregionale.
A dire il vero non e' che tra i pali Sior Dino mi entusiasmasse
piu' di tanto (ricordo solo quella paratona sulle linea
di porta che salvo' l'Italia al mondiale di Spagna contro
il Brasile di Falcao) ; niente voli angelici e spettacolari,
niente uscite a sfracellarsi su un emozione, ma soltanto
lo stretto indispensabile . La normalità la portava
raccontata in volto da un solco di riserbo, sempre in
bilico tra la ma-linconia e un sorso di fatica.
Mentre è normale ricordare i suoi primati. Dal
1972 al ritiro, 332 presenze consecutive in A. Per 21
anni restarono primato assoluto anche i 903 minuti di
imbattibilità, dal 3 dicembre 1972 al 18 febbraio
1973, un titolo di Campione del Mondo e uno di Campione
d'Europa con la nazionale, 6 scudetti, una Coppa Uefa
e 2 Coppe Italia con la Juventus. La sua immagine anche
su un francobollo delle poste italiane e sulla copertina
del Times.
Poi gli altri…dall'inglese Gordon Banks che ebbe un ruolo
importante nella conquista del primo ed unico titolo di
campione del mondo da parte dell'Inghilterra (1966), il
"mitico" Zamora del Barcellona votato il mi-glior
giocatore del XX secolo da World Soccer e che de-tenne
il primato di presenze con la sua nazionale per ben 38
anni!; il belga Pfaff, inserito dal grande Pele' all'interno
di FIFA 100, la speciale lista che includeva i 100 calciatori
piu' forti di tutti i tempi; il tedesco Sepp Majer; il
leggendario brasiliano Neves Dos Santos detto Gilmar,
l'unico estremo difensore ad aver vinto due titoli mondiali
proprio con il grande Pele'. E poi, sbiaditi nel tempo….il
ceko Beara, il portiere ballerina, il "polaco"
dell'Uruguay Mazurkiewicz, l'altro belga Prud'homme e
l'altro polacco - questa volta "vero" Toma-sewsky…..senza
scordarci i leggendari Combi, Baci-galupo o Sentimenti
IV.
Niente da fare….quello del portiere e' il ruolo piu' folle,
piu' romantico e letterario del calcio……Mandi Mandi
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6
settembre 2013
Sono a Woodbridge: ho un appun-tamento. Giro e rigiro
con l'automobile alla ricerca dell'indirizzo indicato-mi....non
lo trovo....Improvvisamente sbuco - per errore - su "Cristina
Ciccolini Road"....Sono in ritardo e non ho piu'
tempo.....Impreco.....Poi rifletto....ah il tempo!!!!
Mi vengono in mente le riflessioni di Vittorio Buttafava,
direttore del settimanale Oggi, nella sua rubrica "Il
Taccuino". Ah....il tempo !!! Il tempo, si dice,
e' un grande medico che guarisce e consola.E' vero, certo,
ma non sempre, non per ogni cosa. Puo' guarire una delusione,
cancellare un ricordo, sbloccare la memoria da un pensiero
molesto, da un incubo, da un'amarezza. Ma ci sono dolori
che non hanno tempo: immobili, enormi, mille volte piu'
forti delle nostre capacita' di soffrire, restano li',
inesorabili, come pugnali nel cuore.In due o tre secondi,
chissa, svanirebbero. Ma una vita non basta, e' troppo
breve, anche cinquant'anni, anche sessanta, sono niente,
meno di un giorno. Provate a chiederlo a una madre o a
un padre che abbia perduto un figlio.
E penso a Cristina Ciccolini a cui e' dedicata la strada
che sto percorrendo. E penso all'amico Sam che dovro'
incontrare fra qualche giorno..... Sam Ciccolini e' figura
unica: "sempre ed ovunque"; Maestro do Cerimonie
o Membro di un Consiglio di Amministrazione, assicu-ratore
o comunque brillante uomo d'affari, stratega po-litico
o leader comunitario….Ma Sam Ciccolini credo sia sopratutto
un filantropo a cui la nostra comunita' - e per comunita'
intendo non solo quella italo-canadese - deve tantissimo.
"Amato" o "tollerato" resta figura
nobile; basti pensare che a differenza di tanti "mamma-santissima"
il numero del suo cellulare lo han tutti …..Sam, a differenza
di molti personaggi affermati, credo abbia pero' un'anima
in piu': proprio quella della 'sua" Cristina. Aveva
solo 10 anni Cristina, quasi come la mia bimba, quando
nel 1985 un angioletto decise di ri-portarla in cielo:
leucemia, proprio come la mia mamma che non conobbi mai!
E' lei sicuramente l'anima di Sam Ciccolini….e penso ad
una frase notissima di Wallace, un po' troppo immaginosa
se volete,ma tenera e dolce: "La mano che fa dondolare
la culla e' la mano che regge il mondo". Altro che
Obama o Wall Street, talebani o free-trade, media o F-35
!!!!
Questi pensieri allontanano la mia incazzatura contro
il tempo e mi portano ad un'ultima considerazione: be-nedetto
Harper vuoi finalmente sostituire I Rizzuto o Bosa che
se ne sono andati o Con Di Nino pensionato con qualcuno
che "vale"????
Soccer City Show ha debuttato su Radio
Chin lunedi' scorso. Lo attendono altre 40 puntate che
culmineranno con i mondiali in Brasile. Ringrazio I tanti
amici sportivi che in vario modo ci sono vicini. Le sorprese
comunque sono alla finestra: presto allo staff si aggiungera'
Adriano Bacconi, il "tecnico" della Domenica
Sportiva della RAI. E per questo voglio pubblicamente
ringraziare Dome-nico De Fina suo amico personale e Sara
Graniero che tanto si stanno adoperando in questo senso.
Laureato in Scienze dello Sport a Digione in Francia,
Bacconi e' stato preparatore atletico del Pisa e del Brescia
con cui ha fatto anche l'allenatore. Insieme ad un pool
di tecnici come Arrigo Sacchi,Marcello Lippi, Zdenek Zeman
e Carlo Ancellotti ha definito una terminologia calcistica
adottata dal 1994 dal Settore Tecnico della Federcalcio.,
Nel 2000 ha conseguito il Diploma di allenatore pro-fessionista
a Coverciano insieme a Roberto Mancini e Walter Zenga.
Dal 2010 è consulente del Settore Tecnico della
FIGC e collabora a stretto contatto col Presidente Roberto
Baggio su un importante progetto che prevede la riforma
del sistema di formazione nelle Scuole Calcio italiane.
Insomma un altro "pezzo da 90". E chissa' che
tramite lui non si riesca a regalare agli sportivi di
Toronto anche una visita del "mitico" Roberto
Baggio !!!! -- Mandi
|
30
AGOSTO 2013
Pelle scura e chili in piu': questo il regalo dell'estate
italiana ormai in archivio.
Nemmeno il tempo di digerire il jet-lag ed e' subito campionato
e….lavoro!
Dal mare della Calabria - sempre splen-dido ed azzurro
che piu' azzurro non si puo' - una cartolina che mi ritrae
con tanti amici di Toronto e lettori de Lo Specchio incontrati
sulle spiagge di Tropea e Pizzo, alle feste di San Rocco
e di Maria Assunta o ancora alle sagre del tonno, dei
"pipi e patati", dei "pruppi" o ancora
della "suriaca" (fagioli), della "nduja"
(salame piccante) o della "Fileja" (pasta simile
agli strozzapreti).
A Maierato (Vibo Valentia) il presidente del club to-rontino
Basilio Marrella, l'ex Pino Di Diano, Nino Costa, Raffaele
Lagrotteria con mogli e figli rigorosamente al seguito;
a Filogaso l'immarcescibile Angiolino Trim-mellitti; a
San Nicola da Crissa l'ingegner Paolo Galati e Franco
Imeneo e a Sant'Onofrio il ristoratore Onofrio Lopreiato
ed il "cantore" Biagio Virdo'.
Insomma mezzo Woodbridge….e sempre al tavolo a degustare
i piatti tipici della cucina locale: dai fileja con pomodoro
e basilico, a quelli con la "fagiola", i peperoni
arrostiti, i fagioli,le melanzane, salsiccia , cipolla
rossa ,nduja e dolci a non finire….Come dimagrire???
Poi la speranza - vi e' gia' in atto una trattativa tra
il presidente del club locale Marrella assistito dal consigliere
Lagrotteria e l'assessore comunale di Maierato Antonino
Scolieri per portare a Toronto in occasione della festa
di San Rocco dell'anno prossimo i famosi "Giganti
(o Pupi) di Maierato".
In nessuna festa tradizionale o religiosa che si rispetti,
in Calabria, possono mancare i giganti, che allietano
e impauriscono con i loro movimenti e i balli, al suono
tradizionale della grancassa e del tamburo, grandi e piccini.
Molti paesi, soprattutto nel vibonese (Maierato, Sant'Onofrio,
Joppolo, San Costantino, Zungri, Nicotera, Vena) hanno
i loro giganti.Vederli, soprattutto la prima volta è
davvero emozionante, si corteggiano con balli sinuosi,
si baciano avvicinando le loro facce, di solito sono due:
Grifone e Mata, con le loro facce paffute e guance rosse
fatte in cartapesta, abiti molto appariscenti, con al
loro interno i portatori che, quasi si trasformassero
essi stessi in giganti li fanno apparire come persone
in carne e ossa.
E' calabrese anche Cosmo Mannella (di Serra San Bruno),
vice presidente della L.I.U.N.A. che assieme a Carmen
Principato ,business-manager della "local 506"
e agli amici ( Marcello Di Giovanni su tutti ma anche
il "portogues" Jack Oliveira, business manager
anch'egli) della '183" diventano grandi sponsors
di "Soccer City" che debuttera' lunedi' prossimo
dalla CHIN FM 100.7 a partire dalle 17.
Colgo l'occasione per ringraziarli ed aspettarli al…..varco.
Sopratutto il 'romanista" Carmen Principato che non
sa se piangere o ridere dopo le notizie dell'ultima ora
sul mercato dei giallorossi.
E' di oggi infatti l'ufficializzazione che Erik Lamela
e' un giocatore del Tottenham in cambio di 30 milioni
di euro ed un eventuale ulteriore riconoscimento per la
societa' capitolina di un corrispettivo variabile sino
ad un massimo di 4 milioni a seconda del rendimento e
risultati ottenuti dal giocatore.
In compenso arriva Adam Luljic dalla Fiorentina in cambio
di 11 milioni ed altri eventuali 4 a seconda del rendimento.
Da buon "Business Manager" Carmen, capirai che
"business e' business", sempre e dovunque.
L'amore per Totti e compagni (ma sei riuscito a cenare
insieme a lui???) e' cosa d'altri tempi o per….vecchi
nostalgici.
Vi aspetto lunedi' sera….giorno di "Labour Day"
…..Mandi Mandi……
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19
luglio 2013
E' il penultimo appuntamento prima delle vacanze. Il
calcio langue e allora rifletto con voi sui fatti di questi
ultimi giorni legati al doping: riflesso di una societa'
condizionata sempre di piu' dall' "instant and easy
money".
Nella "mia" Lignano Sabbiadoro (prov. di Udine)
si trovano "positivi" a sostanze do-panti atleti
come Tyson Gay e Asafa Powell; in Francia, al Tour, colpisce
sopratutto l'impresa di Chris Froome sul Mont Ventoux
che desta piu' dubbi che entusiasmo. Il ciclista inglese
dice: " …ma io non sono come Lance Armstrong…"
e questo aumenta dubbi ed illazioni. L'amico Luca Marelli
scrive su facebook : "Nel 2007 passa professionista
con una squadretta sudafricana, vincendo la sesta tappa
del prestigiosissimo Tour of Japan.
Nel 2008 non combina un accidente.
Nel 2009 vince la seconda tappa del Giro del CapoNel 2010
non combina un accidente.
Nel 2011 passa al Team Sky e vince una tappa alla Vuelta.
Nel 2013 scala il Mont Ventaux come se fosse un falsopiano
in mezzo alle colline comasche.
Nel 2018 rilascerà un'intervista esclusiva a Oprah
Winfrey?". I dubbi ci sono eccome…..
Immagino le stilettate al cuore di tanti "grandi-puri",
an-che della nostra comunita' italiana, come Eligio Paris
o i mai troppo compianti Ed Polesel, Joe Gardin per citare
i primi che mi vengono in mente….
Se Ed e Joe probabilmente si stanno ancora girando nella
tomba per lo scandalo-Armstrong, mi farebbe piacere sentire
proprio il buon Eligio: ma e' ancora sport il ciclismo
di oggi? E l'atletica leggera? Penso a Ben Johnson, "povero"
Ben, stritolato da Astaphan, il dottore-mago e Charlie
Francis il suo allenatore.
Ma poi, oggi come allora (ricordate Lewis, il pluri-decorato
Lewis?), finirà tutto in una bolla di sapone. Scopriranno
che lo stimolante proibito era presente in un farmaco
non vietato o in un integratore sporco.
Lo scandalo dei giamaicani durerà poco. Tutti dimen-ticheranno
in fretta, senza porsi una semplice domanda: ma quale
stimolante fa crescere i muscoli in modo così spaventoso?
E qualcuno tirerà un sospiro di sollievo: non c'è
di mezzo Usain Bolt, il velocista-mito, l'unico che risulta
sempre pulito. Sarebbe davvero bello che almeno su di
lui non ci fossero sospetti. Basterebbe che spiegasse
come mai nel suo staff c'è tale Angel Heredia,
tecnico farmaceutico che lavorava alla Balco, la fabbrica
del doping scoperta qualche anno fa. Già, i soliti
sospetti che il mondo dello sport respingerà sdegnato:
ci vo-gliono le prove. Giusto, ma non si può difendere
ad ogni costo chi è indifendibile. Com'è
successo con Lance Armstrong, che alla fine ha confessato.
Eppure la verità sul suo conto si sapeva da una
decina d'anni, e solo le inchieste della magistratura
ordinaria l'hanno scoperta. Così come la magistratura
ordinaria sta svelando la vera storia di Alex Schwazer:
connivenze e omertà a livello nazionale e internazionale.
Con nomi storici, come quelli del professor Conconi e
del dottor Ferrari, tornati improvvisamente in copertina.
Eppure in molti sapevano che Schwazer, negli anni, s'era
affidato a loro.
Penso…. e mi ripeto: povero Ben Johnson ! La sua positività
fu considerata un fatto isolato, lui fu trattato come
un solitario truffatore. Un'inchiesta governativa appurò
invece che l'intera squadra canadese si dopava da sempre.
Corsi e ricorsi storici.
Chiudo con l'hockey su ghiaccio: ma quello in versione
italiana. Leggo su Panorama che la squadra del Bolzano,
la Juventus dell'hockey tanto per intenderci con i suoi
19 scudetti, si e' iscritta al campionato austriaco e
non gio-chera' quindi piu' in Italia. Con il beneplacito
della stessa Federazione Italiana. E che presto anche
la squadra del Pontebba potrebbe seguirla.
Non ho parole….E dico: e se la mia Udinese si iscrivesse
alla MSL Americana? Potrebbe forse puntare anche allo
scudetto a stelle e strisce? In fondo giocare a New York
o Los Angeles credo sia anche piu' stimolante che scen-dere
a Catania o affrontare il Chievo !
Boh….va a capire questo mondo ! Mandi
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12
luglio 2013
Tra la notizia di un aereo che si schianta all'aereoporto
di San Francisco ed un treno merci carico di petrolio
che distrugge una piccola cittadina del Quebec, la bella
- bellissima - notizia che anche la squadra di calcio
di Toronto, l'FC, finalmente "si da" un grande
campione: Diego Forlan, capitano della nazionale dell'Uruguay
ed ex Inter.
Molto probabilmente quando leggerete questa mia colonna,
venerdi' o sabato, tutto sara' concluso e la 'settimana
di passione' del biondo sudamericano sara' solo un ricordo.
Forlan e' reduce dal quarto posto (e un paio di rigori
sbagliati) nella Confederations Cup e dal matrimonio con
la 23enne Paz Cardoso, Raggiunge Toronto di-rettamente
dal Brasile (attualmente gioca con l'In-ternacional di
Porto Alegre) per dar linfa e vigore ad una prima linea,
quella torontina, particolarmente asfittica (solo 17 goals
in altrettante partite di campionato) .
A dare la notizia della trat-tativa ormai agli sgoccioli
e' stato il quotidiano Globe and Mail che ha annunciato
anche la data del possible esordio dell'ex interista nella
Major League; sabato prossimo contro il Kansas City. Sono
particolarmente felice per questo acquisto in quanto credo
sia un gio-catore che rientra nella categoria dei "campioni",
ancora integro, "univer-sale", adattissimo per
prendere per mano una squadra che non ha capo ne coda.
Forlan è figlio e nipote d'arte: il padre Pablo
era un terzino del Penarol e poi del San Paolo e giocò
anche con la Nazionale uruguaiana ai Mondiali '74, mentre
il nonno era una colonna dell'Indipendiente negli anni
Trenta.Interessante sapere anche che Forlan e' un grande
appassionato di lingue; ha studiato alla scuola francese,
inglese e italiana del Barrio Carrasco di Montevideo per
poi diplomarsi all'eta di 18 anni e parla quindi ben quattro
lingue.È soprannominato Rubio e Cacha per la somiglianza
con Cachavacha, celebre strega dei cartoni animati del
suo paese.I
ntanto ieri esordio non amaro ma amarissimo per la nazionale
canadese alla Golden Cup. I nostri ragazzi sono stati
battuti addirittura anche dalla naizonale della Martinica
(non sapevo nemmeno esistesse!) per 1-0. Giovedi' si giochera'
la seconda gara contro il Messico e tutto lascia prevedere
che sancira' il definitvo addio ad ogni sogno di gloria
Questo in attesa dell'arrivo del nuovo coach Florio dalla
Spagna. In Italia invece e' tempo oltre che di calciomercato
anche dei primi raduni in vista della prossima stagione.
Nel Milan, inserito in prima squadra con la maglia n.34,
un italo-canadese: il 18enne Bryan Cristante.
Bryan pur essendo nato a San Vito al Tagliamento e cresciuto
in Friuli e' canadese a tutti gli effetti in quanto il
papa' (originario di San Giovanni di Casarsa) ha vissuto
una vita intera qui a Toronto. E Bryan sfoggia sempre
con orgoglio il suo passaporto canadese! "Sono qui,
è un giorno molto importante, voglio mettermi al
lavoro e spero di ritagliarmi qualche spezzone in campo
- ha detto nel suo primo giormo di ritiro a Milanello.
Le difficoltà aumenteranno, il calcio adesso inizia
a contare e a farsi più complicato. Sono un giocatore
abbastanza tecnico e se devo scegliere un giocatore rossonero
a cui assomiglio di più è Riccardo Montolivo».
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5
luglio 2013
Mattina di Canada Day.
Tempo di digerire l'abbuffata della Confederation Cup.
Da ex cronista sportivo, senza secondi fini, un 'consiglio"
ad Antonio Giorgi e Lorenzo Petiziol, le voci di Telelatino,
e - lo sottolineo a scanso di equivoci - cari amici. Televisione
non e' radio e grazie a Dio riusciamo a "vedere"
cosa succede sui campi di gioco: Giorgi mi e' sembrato
sin troppo logorroico senza un attimo di respiro, Petiziol
ligio al cliché' che lo ha reso famoso, decisamente
troppo "drammatico" e un tantinello fuori posto
con i suoi, per lo piu' inappropriati e quindi forzati
"godete-italiani-godete".
Ma sono opinioni personalissime….in un momento di "grande
magra" a Telelatino deve andare solo il nostro grazie
!
Per il gioco e il valore espresso, netta la sensazione
di un'inflessione generale: nessuna squadra mi ha par-ticolarmente
impressionato. Al punto che il ricordo piu' vivido di
queste partite riguarda proprio Giappone-Italia e piu'
che la vittoria azzurra la rocambolesca sconfitta nipponica.
Per quanto riguarda la nostra nazionale offro alcuni "pizzini"
al C.T. Prandelli (certo comunque che ne sia a conoscenza
piu' e meglio di me!): difesa precaria con Barzagli ormai
al capolinea, Buffon lontano parente del portierone di
un tempo e gli altri, da Bonucci ad Astori semplici gregari.
Se viene meno la generosita' di Chiel-lini mi sembra notte
fonda.
Urge una mezza rivoluzione.
A centrocampo eccezion fatta per l'immenso Pirlo (ma ormai
sono 34…..) e l'esperienza di De Rossi (lento ma presente)
il resto,anche qui, e' semplice gregariato. Davanti sparito
il faraone e' restato "Balotelli-povero-Cristo"
con sempre tre-uomini-tre attorno. Quando per ragioni
di forza maggiore Prandelli ha "scoperto" Candreva
e Diamanti a sostegno, lui aveva gia' fatto le valigie.
Ma non recriminiamo piu' di tanto….forse quello visto
in Brasile e' proprio il meglio che l'Italia calcistica
stia riuscendo a partorire in questo momento! Un'Italia
decisamente in crisi con i suoi giovani, e non solo, che
disperatamente stanno cercando di riciclarsi in altri
paesi (un po' come abbiamo fatto noi in illore tempo…).
Io ormai non rispondo piu' alle e-mails e ai messaggi
in arrivo con richieste di aiuto: amici,parenti, figli
di amici e di parenti ecc.ecc. La media settimanale sta
raggiungendo livelli di guardia…ma se io non rispondo
e per mancanza di tempo e per il numero elevato di richieste,
qualcun altro lo fa perche' si e' rotto le scatole ! Jack
Zorzi abita a Brighton, in Inghilterra, e ci spiega perché
si è rotto le scatole di aiutare altri italiani
che vogliono andare a vivere all'estero.
Per fortuna non tutti ma in tanti a volte fanno passar
la voglia. L'esempio fornito da Jack è quello di
compagni di scuola delle superiori che fino a cinque anni
fa non lo cagavano proprio e adesso compaiono dal nulla
chiedendo aiuto per trasferirsi in Inghilterra.L'aiuto
è stato quello di trovare scuola di inglese, alloggio
e altre cose. Una volta sistemati questi nuovi emigranti
non si fanno sentire di nuovo, neanche salutando Jack
quando lo incontrano per strada.Peggio, quando Jack-Giacomo
ha trovato loro sistemazione presso contatti, spesso se
ne sono andati prima della conclusione del contratto,
non pagando, facendo cosi' fare a Jack-Giacomo una bella
figura di ……Ovviamente non tutti ci comportiamo così
però l'esperienza di Giacomo è stata talmente
negativa che adesso ha detto basta alle richieste di aiuto
da parte di italiani in Italia. Meditate gente, meditate…
Quando qualcuno vi aiuta, almeno un grazie……E un grazie
in conclusione va anche all'ennesimo amico che se ne e'
andato: in silenzio,in punta di piedi, schivo come il
suo carattere, umile come il suo essere.
Tommaso Sozio, detto Tommasino, vice presidente del Napoli
Canadian Club ed assieme al presidente e suo amico fraterno
Tonino Esposito grande fautore del-l'ap-puntamento annuale
con la festa a ricordo della Ma-donna di Montevegine.
Aveva 61 anni appena compiuti. Addio Tommasino !
Mandi mandi |
28
Giugno 2013
Tocca alla Roma degli "amerikani" rap-presentare
l'Italia nel calcio estivo canadese.
I giallorossi giocheranno il 7 agosto pros-simo al BMO
contro il Toronto FC nel-l'ambito di una tournee che li
vedra' impegnati anche il 31 luglio a Kansas City contro
una all-stars della MLS e tre giorni dopo a Baltimora
contro gli inglesi del Chelsea.
L'annuncio ufficiale mercoledi' scorso proprio nei locali
di RADIO CHIN che da qualche mese a questa parte e' diventata
vera e propria portavoce nella comunita' italiana per
i nostri "FC". …..e per la felicita' di Massimo
Nicoletti, l'annunciatore dj che non hai mai celato non
solo la sua fede per i giallorossi capitolini ma la passione
sfrenata da "curvarolo" traste-verino…..
Si mormora che "in origine" l'idea era di organizzare
nientepopo-dimenoche uno "strepitoso" Roma-Barcellona
ma che le date proposte e lo stadio, lo Skydome in questo
caso,non coincidessero, anzi cozzassero proprio con gli
impegni dei Blue Jays…. Peccato!
Ed a proposito di Roma, - fatemi divagare un attimino
-, il "Roma Hospitaly Centre" di Brampton, ha
ospitato in fine settimana il matrimonio di Annamaria
Di Diano, giovane virgulta di papa' Filippo, il supertifoso
milanista quotidiano protagonista di "azzuffate calcistiche"
al 90mo e non solo…..basta iscriversi al sito "Soccer
City" di Facebook per poter leggere, quotidianamente,
le sue dotte disquisizioni pallonare…
Bella festa, doppiamente stimolante anche per ospiti come
il sottoscritto, che tra una portata e l'altra, ha potuto
confrontarsi goliardicamente su temi calcistici di attualita'
in quanto buona parte degli invitati erano proprio "discepoli"
del "guru" rossonero. Foltissima la rappresentanza
milanista con Giorgio Damiani e Salvatore Marra in prima
fila, poi quella romanista con i coniugi Merante e Vito
Caressa , quella interista con Mario Rubello sino a quella
viola con Luca Vitale. Ma rivisti anche vecchi amici di
un tempo dai coniugi Ferragine da Acquadauzono, piccolissimo
centro non lontano da Lamezia Terme che ebbi occasione
di visitare qualche estate fa alla famiglia Vescio.
Per Annamaria Di Diano, la festaggiata, un pensiero affettuoso
ma sopratutto una riflessione, del grande Friedrich Nietzsche:
"Ciò che il padre ha taciuto, prende parola
nel figlio… spesso i figli altro non sono se non il segreto
denudato del proprio padre". Auguri Annamaria e Filippo
!
Infine notiziole sparse qua e la in questa settimana di
caldo torrido.
A Toronto in vacanza Lorenzo Petiziol, mitica voce di
Sky TV, subito "sequestrato" da Telelatino che
lo ha af-fiancato al buon Giorgi nel commento delle partite
della nostra nazionale azzurra impegnata nella Confederation
Cup.
A Toronto a trovar mamma anche Enzo Concina, indimenticabile
stopper della Toronto Italia che ha fatto una brillante
carriera in Italia ed era uno dei "tecnici"
di Walter Mazzarri a Napoli. Mi confida che seguira' l'allenatore
livornese anche all'Inter dove svolgera' le funzioni di
talent-scout.
Infine da Montreal la notizia di un'offertona da ben 11
milioni e mezzo di Euro da parte dell'azienda "Millennia
Hope Inc." - settore farmaceutico - per acquistare
il Bari,messo in vendita da Matarrese e soci.
Non e' la prima volta che un'azienda farmaceutica canadese
di Montreal tenta l'avventura calcistica nel bel paese
- lo scorso anno si era mormorato di un passaggio del
pacchetto di maggioranza delle azioni di un'altra squadra
di serie B, l'Ascoli, a "fantomatici" imprenditori
canucks. Poi si scopri' che dietro alla trattativa c'era
il nostro connazionale (origini marchigiane) Francesco
Bellini. Fosse che fosse la volta buona???
Mandi !
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14
GIUGNO 2013
MANDI MANDI
Prende sempre piu' consistenza la voce che Toronto possa
ospitare la Super Coppa italiana tra Juventus e Lazio
il 10 agosto prossimo. Come gli sportivi sapranno la trasferta
in Cina - figlia di un accordo sottoscritto nel 2010,
nell'ottica di un'internazionalizzazione del calcio italiano
- e' tramontata in quanto la Juventus aveva fatto sapere
che in quella data non era disponibile, visto il precedente
impegno per una tournée proprio in Nord America.
Lotito, il patron laziale aveva attaccato Agnelli dicendo
"La Lega ha assunto un impegno internazionale, è
una questione di immagine.
Non ci sono motivi oggettivi per non andare in Cina.
Tu pensi al tuo orticello, ti sei organizzato la tua tournée
ma pure io potevo andare in Sud America, mi offrivano
2 milioni, però ho rinunciato.
Cosa succede se in futuro altri club rifiuteranno la Cina?
Pagheresti tu i danni agli organizzatori?".
Agnelli, contratto in mano, ha replicato: "Non c'è
nessun obbligo a giocare la Supercoppa in Cina quest'anno.
La scelta è della Lega, a suo insindacabile giudizio,
ed è possibile estendere la scadenza del contratto
(che prevede 3 edizioni, di cui 2 già disputate,
tra il 2010 e il 2014) fino al 2016, tanto più
che dal prossimo anno si libera la finestra Fifa di Ferragosto".
Tramontata l'idea Dubai a dicembre, resta in piedi l'alternativa
Nord America con New York e la nostra Toronto a contendersela.I
bianconeri, consapevoli del danno biancoceleste (i 3,3
milioni dei cinesi, 1,5 a testa ai club, non li assicura
nessun altro), hanno fatto importanti aperture: se in
questi giorni arriverà un'of-ferta appetibile per
Toronto, rinuncerebbero anche a qualche centinaia di migliaia
di euro a favore della Lazio.
Credo che in settimana ci sara' la decisione finale: speriamo
bene !
Intanto in NordAmerica sono sbarcate 19 ragazze italiane
che comporranno la squadra di calcio del Seattle che il
9 giugno scorso ha debuttato nel campionato WPSL - la
serie B Americana tanto per intenderci, contro lo Spokane
Shine.
E' una bella storia che val la pena raccontare. Presidente
italo-americano, Giuseppe Pezzano. Team manager italiano,
Fabio Cimmino (che lavora attualmente al Brescia Calcio
femminile). Allenatore italiano: Antonio Cincotta (ex
Fiammamonza). Sponsor quasi italiano: Pure Health America,
società americana, con Matteo Sala, italiano, a
capo.
Da dove potevano arrivare le giocatrici dell'AC Seattle
PH-America, se non dal Belpaese?
Così, tramite un lavoro di scouting, lo staff si
e' messo all'opera, il budget gli imponeva di ingaggiare
top players e altre giocatrici della A-2 italiana. In
totale sono arrivate 19 con altre 9 reclutate direttamente
negli States.
Le ragazze sono arrivate con la formula del prestito e….
con la speranza di restare. La migliore delle 19 italiane
è tale Viviana Schiavi, presentata sul sito ufficiale
del club, come la Nesta del calcio femminile. La Wspl
(Women Soccer Professional League) è una vetrina
importante per il calcio professionistico e tutte si giocano
la propria chance in due mesi: il campionato parte a giugno
e finisce ad agosto, con finali quasi certamente a New
York.
Idea un po' bizzarra ma chissa' che qualcuno non possa
ricopiarla e proporla anche in Canada?
Dulcis in fundo un saluto a Sergio e Jo (Giovanna)….
30 anni sono passati…me ne ero scordato….poi leg-gendovi,
sette giorni fa,come un fiume in piena, sono rimbalzate
ondate di ricordi….i ricordi della vita di una comunita'
che pero'……ho la sensazione…..si stia spegnendo lentamente…ditemi
di no….
Un'idea: raccogliamo i "momenti salienti" di
questi trent'anni in un volume?
Potrebbe diventare la nostra "memoria storica"
da tramandare ai pro,pro,pro,pro nipoti…….
Mandi
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31
maggio 2013
La settimana inizia come meglio non poteva….ma si fa
per dire.
Vito Caressa mi chiama dalla Florida dove sta villeggiando
(beato lui !) per comunicarmi l'improvvisa scomparsa di
Roy Belluomini, 51 anni, amico di tante giornate "sportive"
(grande tifoso della Roma) e di tante partite tra amici
scanzonati. Roy era figlio di Fausto Belluomini, ex producer
dei programmi sportivi della CBC. Era lui, che negli anni
pionieristici del calcio in TV, si faceva onere, di fronte
ai mammasantissima della televisione di stato, della bonta'
del prodotto "calcio" anche in Canada. Un raffreddore
prima di Natale e' diventato un cancro mortale in meno
di cinque mesi. A 51 anni. E impallidisco. E non ho parole.
E tutti i valori della mia vita vanno in tilt. E allora…vaffanculo
tutto! Con rabbia…tanta rabbia….Ho la morte nel cuore
e ripeto…"non e' possibile"….
E allora sbiadisce nella nebbia anche la bella serata
del sabato precedente alla Famee Furlane dove, nel corso
del tradizionale banchetto dei soci che coincideva con
l'81mo anniversario del club, gli amici del patronato
"Enasco- 50& piu'" danno vita alla premiazione
dei Maestri del Commercio. Matthew Melchior, il presidente
della Famee, riceve il premio Gold Age. Joe Zamparo, Flavio
Battiston,Elizabeth Bottos, Rosanna Cannella ed il Giudice
Lucia Favret vengono insignite dell' "Aquila d'Argento",
mentre quella d'oro e' as-segnata a Ralph Chiodo, Italo
Di Bonaventura, Gianfranco Piccin, Doreen Vanini, Iles
Pol Bodetto e Tiberio Mascarin. Tiberio non c'e', l' ultimo
"grande gentiluomo" della comunita' friulana
batte il tempo anche lui: ha preferito, immagino, la compagnia
di Yvette,la sua sposa da sempre (53 anni !).
L'uomo dagli occhi d'acciaio ma dal cuore grande e dal
comportamento da gentiluomo come nessuno: l'uomo del "Village
Masonry", del "Colio Wines" di "Siena
Foods" ma anche della "Famee Furlane",
del "Terremo-to del '76", del "Circolo
Azzanese" (e'infatti originario di Azzano Decimo),
di "Pier 21" e di mille altre ini-ziative socio-culturali
della nostra comunita'.
Sono seduto al tavolo con il Console Generale d'Italia
a Toronto, il Ministro Tullio Guma e si parla dell'uomo
e del suo grande valore sociale. Del suo grande attacca-mento
al Friuli, terra da cui proviene la nostra "first
lady" comunitaria, la consorte del Console, Signora
Dana Perin di Cordenons (Pordenone)….
Ah…vecchi ricordi che rimbalzano dall'entroterra della
mente…come la "Canadian Italian Historical Society"
che proprio Tiberio fondo' assieme al mai troppo com-pianto
Sen. Peter Bosa ed all'immarcescibile Primo Di Luca nel
lontano luglio dell'89 e che fu primo vero seme dei centri-musei-archivi
dei nostri giorni….
Con i "ritrovati" Arrigo Rossi, Alberto De Rosa,
Renzo Trolese non si puo' non parlare anche di calcio,
dalla nostra "grande" Udinese al derby romano
Lazio-Roma appena conclusasi e che cala il definitivo
sipario sulla stagione 2012-13.
Con Vito Caressa oltre che di Roy si parla proprio di
que-sta stagione fallimentare dei "suoi" giallorossi.
Per la Roma oltre alla sconfitta (0-1) che di per se e'
un'umiliazione cittadina difficile da digerire c'e' lo
sco-modissimo risveglio firmato Osvaldo.
Lasciato in panchina dal mister giallorosso Aurelio Andreazzoli,
l'italo-argentino e' apparso a dir poco inviperito ed
ha affidato a Twitter uno sfogo che la dice lunga sul
clima che si vive in casa capitolina: "Facevi più
bella figura se ammettevi di essere un incapace.. Vai
a festeggiare con quelli della Lazio va...".
Tra l'altro, a fine gara Osvaldo e Andreazzoli hanno battibeccato,
e l'allenatore (sul piede di partenza) lo ha rimproverato
a caldo davanti ai microfoni dei giornalisti: "Non
è nuovo a queste scene sotto le telecamere, poi
magari nel privato ha comportamenti un po' pia-gnucolosi.
E' un problema suo, non mio".
E il problema, in effetti, è tutto di Osvaldo,
che ora rischia la convo-cazione con l'Italia all'imminente
Confederations Cup. Le regole di condotta imposte dal
ct Cesare Prandelli sono ferree, anche se per ora il mister
azzurro glissa: "Punire Osvaldo? Voglio prendermi
tempo per riflettere e capire cos'è successo. Voglio
confrontarmi con i dirigenti della Roma".
Ma dico io: possible che tutti gli attaccanti azzurri
fac-ciano parlare piu' per le polemiche che per i goals
? Balotelli docet…..
Sperim ben va…..Mandi mandi
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24
maggio 2013
Turano-Nissoli-La Marca: questi i tre magnifici eletti
nella Circoscrizione per il Centro e Nord America alle
recenti elezioni italiane .
Fin'ora si erano visti piu' in trasmissioni comiche tipo
"Le jene" che per la loro attivita' parlamentare.
Ora sembrano alzare timidamente la testa con la to-rontina
La Marca a perorare la causa del Corriere (dimenticando
pero’ il “resto del mondo” della carta stampata all’estero
-Lo Specchio compreso) e ribadire gli interventi di Bucchino
in materia previdenziale e la Nissoli protagonista del
doppio balletto Scelta Civica - MAE - Scelta Civica.
Ora pero' la 'nostra" Fucsia se ne e' uscita con
un vero e proprio lampo di genio che credo qualifichi
senza nessun commento l'intera classe eletta qui da noi.
Sentite, sentite !
Ha presentato un'interrogazione parlamentare su Miss Italia
dopo quella dei giorni scorsi della sen. Silvana Amati
(Pd), dopo i messaggi del Cardinale Gianfranco Ravasi,
di Mons. Libero Andreatta e di Tara Gandhi. Nell'interrogazione,
l'on. Fucsia Nissoli, (Scelta Civica) chiede al ministro
dello Sviluppo Economico "quali siano le ragioni
che hanno spinto la Rai a non inserire Miss Italia nel
palinsesto e se non ritenga di fornire ogni chiarimento
in merito alla nuova linea editoriale di Rai1, anche al
fine di rendere più trasparente e comprensibile
l'intera vicenda". La parlamentare, che fa riferimento
anche al concorso Miss Italia nel Mondo, cancellato un
anno fa dai programmi, "nonostante gli ampi consensi
ottenuti tra i nostri emigrati e gli ascolti rilevanti
rea-lizzati nell'edizione precedente", si rivolge
al ministro per sapere "se non sia opportuno richiedere
alla Rai di riesaminare la decisione presa alla luce di
molteplici motivi, tra i quali, in primo luogo, la perdita
di lavoro di migliaia di persone interessate alla manifestazione,
la cui conclusione su Rai1 risulta fondamentale al buon
andamento di essa".
L'on. Nissoli ha anche spiegato che, in considerazione
di analoga iniziativa intrapresa dalla Senatrice Amati
nell'altro ramo del Parlamento, "si attiverà
nei luoghi e nelle forme opportune per promuovere la cultura
e i valori sottesi a Miss Italia e a Miss Italia nel Mondo."
E brava la nostra Fucsia che ha certamente "capito"
quali le esigenze impellenti del nostro elettorato e quello
italiano d'Italia.
Che c'entra per esempio l'IMU sulla casa dei poveri emigrati,
il riacquisto della doppia cittadinanza, leggi improvvide
come l'usucapione, costi dei pacchetti turistici, le attivita'
di ICE ed ENIT (ma esistono ancora?) ecc.ecc.?????
Ma per favore…..agli italiani di Canada e Stati Uniti
interessa solo Miss Italia nel Mondo e ormai da due anni
non dormono piu' per la sua cancellazione!!!!
Sembra che anche il numero dei suicidi sia notevolmente
lievitato: in Italia ci si ammazza perche' non si ha lavoro
qui perche' non c'e' Miss Italia !
Ma la "nostra", in fatto di dabennaggine, credo
sia stata superata da un grande esponente della Chiesa
Cattolica Italian ache sino a qualche mese fa era addirittura
citato tra i possibili papabili.
Il Cardinal Gianfranco Ravasi che se ne e' uscito con
"In una società in cui bellezza è sinonimo
di apparenza, è necessario riproporla (Miss Italia)
in tutta la sua forza perché è attraverso
di essa che si può giungere ad orizzonti più
alti».
Dio lo benedica: che parole illuminanti!!! Speriamo che
il buon Francesco gli tolga immediatamente lo zucchetto
ed il cordone rosso-nero.
Campionato di serie A finito si parla gia' di cal-ciomercato.
Leggendo I vari quotidiani italiani scopro che l'egente
dell'argentino Tevez nel mirino della Juventus e' addirittura
canadese.
Leggo su "La Stampa" di Torino: " prendere
Tevez è roba da acrobati, per busta paga, sugli
8 milioni di euro abbondanti a stagione, e per il costo
dell'operazione, visto l'agente, Kiavash «Kia»
Joorabchian.
Più che un procuratore, un agente segreto: iraniano
di origine, due passaporti, inglese e canadese, e due
date di nascita. E un solo hobby: guadagnare, e con Tevez
di più, avendo sostanzialmente un pezzo del giocatore.
Quest'anno s'è messo in testa di farlo vendere,
e quindi comprare ovviamente: a 29 anni, e con il contratto
in scadenza nel giugno 2014, s'annuncia l'ultima grande
chance di guadagno.
Il negozio è aperto". Nel frattempo mi consolo
con il "mio" Toto' Di Natale ! mandi...mandi
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17
maggio 2013
Simone Cristicchi e' un cantautore che mi piace: scrive
di disagio sociale, ricorda tragedie come le "nostre"
foibe, dimenticate da tutti; parla del dolore e del mondo
sconosciuto dell'infermita' mentale. La sua canzone piu'
famosa dice cosi'…
"La prima volta che sono morto non me ne sono nemmeno
accorto . Mi ero distratto solo un secondo; l'attimo dopo
ero già sepolto. Mi sentivo abbastanza tranquillo
ma dopo tre giorni non sono risorto . E' successo così
all'improvviso lo scorso sabato mattina...il mio cuore
ha cessato di battere mentre giocavo la schedina. Sono
atterrato sul pavimento come da un platano cadon le foglie,
non ho nemmeno avuto il tempo di dare un ultimo bacio
a mia moglie. E' cosi' che sono finito in quello che chiamano
"sonno eterno" . Non è vero che c'è
il paradiso, il purgatorio e nemmeno l'inferno : sembra
più una scuola serale, tipo un corso di aggiornamento
dove si impara ad amare la vita in ogni singolo momento
. Il pomeriggio passato con Chaplin, poi gioco a briscola
con Pertini . Ieri per caso ho incontrato mio nonno che
un tempo ha fatto il partigiano .Mi ha chiesto: "L'avete
cambiato il mondo?" Nonno, dai, lascia stare... ti
offro un gelato... "
Questo e' parte del testo della canzone "La prima
volta che sono morto" e la dedico ad un carissimo
amico che mi ha lasciato per sempre qualche giorno fa…..e
della cui dipartita non riesco proprio a capacitarmene:
Michael (Mike) Spensieri. Il giorno prima avevamo parlato
a lungo dell'Italia, di Fratelli d'Italia e di Giorgia
Meloni con cui era in contatto, de Lo Specchio ora sfogliabile
su internet, della sua Wolfe University, di Soccer City,
di amici in comune come Vivian Risi e ci avevamo dato
appuntamento "per un panino" alla Famee Furlane.
Come Cristicchi anche Mike era "matto" …..in
senso affettuoso e buono…..Si', soffriva di bipolarismo
(e non ne faceva mistero),ma era sicu-ramente una delle
menti piu' brillanti ed acute in assoluto della nostra
comunita'.Aveva 64 anni ed arrivo' in Canada dalla "sua
Vinchiaturo" (Molise) a 13 anni. Vinchiaturo a cui
dedico' anche un sito-web era forse l'ultimo paracarro
della sua vita tormentata. Si laureo' avvocato nel '72
e pratico' sino all'89. Nell'81 venne eletto al parlamento
provinciale con i liberali e "soffri'" molto
questo ruolo (indimenticabili le polemiche con l'NDP).
Poi i problemi di salute e l'uscita mesta di scena con
un bagaglio di polemiche infinite……
Era buono come pochi ma sopratutto ha pagato la sua "troppa"
intelligenza: era decisamente di un altro mondo! RIP Mike
!
Intanto il campionato si avvia a conclusione e per questo
fine settimana l'attenzione sara' solo su due gare: Inter-Udinese
e Cagliari-Lazio che dovranno decidere l'ultima partecipazione
italiana alle coppe europee. E allora si e' scatenato
il toto-allenatori con Mazzarri, Allegri, Conte, Guidolin,
Montella e lo stesso Mourinho sulla bocca di tutti. Ma
io quest'oggi vorrei ricordare un tecnico bravo ma spesso
sottovalutato o comunque ignorato: il "soldatino"
Zola ! Ma lo ricordate questo "mezzo pezzo di cacio
sardo" che fece impazzire la Sardegna dopo il mitico
Giggirriva, per dirla alla Brera, ed anche la nazionale
azzurra? Oggi Zola allena in Inghilterra, il Watford,
la squadra di Patron Pozzo, il presidente dell'Udinese.
Il fine settimana scorso si e' reso protagonista di un
fatto unico nel suo genere che lo ha fatto letteralmente
impazzire.
Nella semifinale di ritorno del playoff di Championship
(serie B inglese), a 3 minuti dalla fine e sul punteggio
di 2-1 per il Watford, risultato che poneva le squadre
in parita' ma avrebbe visto l'eliminazione dello stesso
Watford per la regola delle reti segnate in trasferta,
l'arbitro concede al Leicester un rigore che puo' valere
la finale. Almunia, portiere del Watford, riesce ad ipnotizzare
Knockaerts ed a respingere ben due volte la conclusione.Ma
il bello però non è ancora arrivato: sugli
sviluppi del contropiede, il Watford segna con Deeney
e si aggiudica l'accesso alla finale! Chi ha visto il
filmato su youtube vedra' una gioia incontenibile di Zola
e dei tifosi del Watford: il nostro sembrava un vero e
proprio tarantolato!!!! E chissa' che questo incredibile
successo non le apra le porte di una panchina italiana;
magari quella dell'Udinese stesso liberando cosi' Guidolin
per il Napoli !
Lo sapremo presto, molto presto…..
Mandi Mandi
|
10
maggio 2013
Corriere Canadese ? Una pagina tri-stissima…
Juventus campione? Storia vecchia che non incanta piu'…..
22.000 euro il primo stipendio dei parla-mentari italiani?
Beati loro….
50 dollari il costo di un parcheggio per vedere i Leafs
nei playoffs? Lo scempio continua…..
Totti mi regala la maglia autografata della Roma? Me la
tengo e non la regalo a nessuno!!!! Chiaro?
Andreotti ci ha lasciato? Amen….
Ma che devo scrivere oggi in questo "Bar Sport"?
Tagliavini sollecita ma il cervello non risponde……le idée
scivolano via in scioltezza: non c'e' asperita' o ostacolo
che tenga….Sono decisamente di umore "cagaca..o style"!
- e mi perdonino puristi e perbenisti!
E allora non trovo di meglio che condividere con voi il
contenuto di una letterina giuntami in settimana alla
CHIN. Semplice,semplice - simpatica quanto basta per strapparvi
un sorriso - senza pretese ;qualcuno - i gran saccenti
- , la definira' puerile, retorica,infantile,sciocca….ma
tant e'. Eccovela:
" In principio Dio creo' l'asino e gli disse: "sarai
asino, lavorerai instancabilmente dall'alba al tramonto,
portando pesi sulla groppa. Mangerai, non avrai l'intelligenza
e vivrai fino a 50 anni. Sarai ASINO".
L'asino rispose: "Saro' asino, pero' vivere fino
a 50 anni e' troppo. Dammi appena 20 anni".
Il Signore glielo concesse.
Poi Dio creo' il cane e gli disse:"Difenderai la
casa del-l'uomo, sarai il suo migliore amico,mangerai
quello che ti daranno e vivrai 25 anni. Sarai CANE".
Il cane disse: "Signore, vivere 25 anni per me e'
troppo. Dammi 10 anni".
Il Signore lo accontento'.
Quindi Dio creo' la scimmia e le disse:"Sarai scimmia,
salterai di ramo in ramo,farai pagliacciate, ti divertirai
e vivrai 20 anni. Sarai SCIMMIA".
La scimmia rispose: "Signore, vivere 20 anni e' troppo.
Dammi 10 anni solamente".
Il Signore glielo concesse.
Finalmente il Signore creo' l'uomo e gli disse:"
sarai uomo, l'unico essere razionale sulla faccia della
terra. Userai la tua intelligenza per sottomettere gli
animali. Dominerai il mondo e vivrai 20 anni. Sarai UOMO".
Gli rispose l'uomo: "Signore, saro' uomo, pero' vivere
20 anni e' molto poco. Dammi i 30 anni che l'asino ha
rifiutato, i 15 che il cane non ha voluto e i 10 che la
scimmia ha re-spinto".
E il Signore lo accontento'.
Da allora l'uomo vive 20 anni da uomo, si sposa e passa
30 anni da asino lavorando e portando tutto il peso sulle
sue spalle. Poi, quando i figli se ne vanno, vive 15 anni
da cane, badando alla casa e mangiando cio' che gli viene
dato per poi arrivare ad essere vecchio, andare in pensione
e vivere 10 anni da scimmia, saltando da casa in casa,
da figlio in figlio, facendo pagliacciate per far divertire
i nipotini.
Decisamente…"pillole di saggezza"……
Come l'aforisma "chi di spada ferisce di spada perisce!"
applicabile a Roma-Chievo appena conclusasi all'Olimpico
con la vittoria dei veneti a tempo scaduto (0-1). Proprio
come due domeniche fa a Firenze in Fiorentina-Roma 0-1.
Trippa per le discussioni da bar. Che, come mi dice il
collega Ricky Filosa " Il bar e' il luogo dove la
gente si crea una vera opinione su tutto cio' che succede
nel mondo. Ma quali sono gli argomenti piu' discussi?
Complice l'attualita' degli ultimi mesi, politica e spread
(49%) sono piu' chiac-chierati rispetto a calcio (46%)
e gossip (38%). Seguono argomenti piu' importanti come
lavoro (37%) e piu' leggeri come il meteo (32%), cinema
(26%) e shopping (23%). Ognuno con le proprie abitudine
e manie, i quali per-mettono di dividere gli italiani
clienti in vere e proprie "tribu'" all'interno
del bar. Su tutti i piu' influenti sono gli "Aperitivologhi"
(45%): sono loro a parlare degli argo-menti piu' svariati,
"decidere" quale sara' il nome del figlio di
William e Kate (45%), sapere come uscire dalla crisi (42%),
dove andra' a giocare Ibrahimovic la prossima sta-gione
(38%), quale sara' la prossima compagna di Mario Balotelli
(32%) o quanto durera' la relazione tra Belen e Stefano
De Martino (26%)". Mandi Mandi
|
3
maggio 2013
E' a Toronto Ivan Iurlo, direttore del Di-partimento
di Bioetica e Diritti Umani della Lubelska Szkola Wysza
di Riky (Universita' in Polonia). E' in citta' nelle vesti
di delegato canadese del "Centro Sociologico Italiano",
un centro di studi esoterici frequentato da molti nostri
connazionali "eletti", almeno….spiritual-mente!!!
La sua presenza e' occasione per un tuffo nel passato,
un viaggio a ritroso nel tempo per riabbracciare vecchi
amici comunque legati al mondo del calcio e dello sport
in generale. Ivan e' infatti parente di Enrico Mazzone
che alcuni anni fa ebbe la brillante idea di istituire
a Woodbridge la scuola calcio del Milan con i noti Daniele
Massaro e Giovanni Lorini istruttori; amico fraterno di
Rocco Cerone, attuale presidente dell' Inter Club Pep-pino
Prisco della nostra citta'; di Pino Correale ex maratoneta
che rappresento' il Canada addirittura a Roma; di Vincenzo
Luca ex promessa del calcio giovanile calabrese ed Aurelio
De Biase , lettoman-noppellese (ma si dice cosi'?) famoso
per le acque depurate.
Ivan mi spiega di un convegno internazionale in cui e'
stato relatore, dal titolo "Metamorphoseon"e
mi dice: " L'aver riconosciuto che il divenire del
mondo rap-presenta l'estrema minaccia in quanto in esso
abitano le metamorfosi, le nascite e le morti, l'uscire
dal Nulla e il rientrare nel Nulla, ha portato di necessita'
l'Occidente a percorrere la strada dell'episteme,della
scienza che tende a costruire una conoscenza incontrovertibile,
ossia un sapere che "sta fermo" (episteme) nella
verita'". Mi pia-cerebbe sapere l'opinione di Micheal
Spensieri, l'av-vocato-ex onorevole che per me resta una
delle menti piu' sagaci della nostra comunita' ed ormai
mio - quasi quotidiano - compagno di facebook!
Il suo sito dedicato ai Vinchiaturesi nel mondo vale la
pena seguirlo….e se ve lo dice un friulano come me !
Ma si parla anche e sopratutto di calcio ed ecco apparire
all'orizzonte l'iniziativa del prof. Mike Meleca che sigla
un gemellaggio tra la sua societa' giovanile "Pro
Calcio Canada" e la Roma e mi promette per lunedi'
prossimo - ospite di Soccer City Show - nientepopodimeno
che l'ex allenatore(trice) della nazionale canadese femminile,
Carolina Morace! La Morace fungera' da supervisore dei
"camps" che dovrebbero portare alla scoperta
di giovani talenti italo-canadesi, allenamenti che saranno
guidati da due tecnici delle giovanili della squadra capitolina
: Marco Arcese e Mirko Manfre'. Sara' parte del team tecnico
anche Betty Bavagnoli, l'assistente della stessa Morace
nella sua avventura canadese. E per Soccer City una bella
doppietta dopo l'intervento dell'ex campione del Mondo
GianCarlo Antognoni lunedi' scorso.
Infine una notizia che ci giunge dall'Ungheria. Su Youtube
spopola un video che ritrae Davide Lanzafame, ex promessa
juventina, espulso per aver litigato con un….compagno
di squadra! Ma andiamo per ordine. L'Honved domenica scorsa
ha vinto 3-0 con il Pecsi Mecsek, continuando nella sua
marcia verso l'Europa League. Una vittoria normale se
non fosse che sull'uno a zero Davide Lanzafame e Leandro
Martinez - ex Parma e AlbinoLeffe - si sono contesi il
rigore del raddoppio. Una scena che ha portato all'ammonizione
di entrambi per perdita di tempo, ma Lanzafame, essendo
già ammonito, ha dovuto abbandonare la propria
squadra lasciandola in dieci. Lanzafame si e' giustificato
cosi: ""Avevo già segnato il primo gol,
è stato fischiato un rigore per noi e io dovevo
tirarlo. Invece si e' messo di mezzo Martinez ed io ho
preso la seconda ammonizione - con conseguente espulsione
- perché non voleva darmi la palla". Il motivo?
"Mi ha detto che non aveva contratto e che gli serviva
tirarlo per procurarselo".
Ah, cosa non si fa per trovar lavoro di questi tempi!!!
Mandi Mandi
|
26
aprile 2013
Maurizio Zavaglia e' un giornalista cala-brese ed amico
come pochi. Vive a Gioiosa Jonica, in provincia di Reggio
Calabria. Animatore di comunita', esperto di sviluppo
locale, presidente del consorzio tra coope-rative sociali
La Fenice ,dal 2007 si occupa principalmente di temi legati
all'emigra-zione e conduce insieme al "nostro"
Rocco Logozzo in collegamento da Toronto, la trasmissione
radiofonica "Calabria nel Mondo", trasmessa
in streaming audio da Radio Gamma Gioiosa e seguita in
tutti i cinque continenti.
La settimana scorsa su "Il Quotidiano", foglio
di Calabria, ha parlato della nostra comunita'. Vi regalo
parte del suo pezzo proprio perche' mi da lo spunto per
aggiungervi altre peculiarita' della vasta comunita' calabrese
che vive nella nostra citta'. "E ' notorio che le
comunità calabresi all'estero usano celebrare feste
religiose e civili in onore dei santi patroni dei paesi
d'origine. Per le collettività, che sentono forte
il bisogno di ritrovarsi insieme, rappresentano anche
momenti d'unione e di continuità degli usi e costumi
che ricordano il paese natio. Nello scenario collettivo
delle numerose celebrazioni, un posto particolare occupano
quelle in onore di San Francesco di Paola, sentito ancora
più vicino per la medesima condizione d'emigrante
vissuta dal Santo in Francia, dove morì, lontano
dalla sua terra d'origine.
Nel 2007, tra le tante iniziative per la ricorrenza del
quinto centenario della morte (avvenuta il 2 aprile 1507),
vi è da segnalare la costituzione, promossa dalla
collega gior-nalista Assunta Orlando e dall'artista Antonio
Caruso, della Fondazione "San Francesco da Paola
nel Mondo", con sede a Toronto..Proprio da questa
città dell'Ontario ci viene segnalato dall'amico
Tony Serravalle che il Social Club "Valle del Savuto"
ha organizzato un'importante serata alla quale ha presenziato
il sindaco di Paterno Calabro, Car-melo Caputo. In questo
Comune San Francesco visse ed operò per oltre venti
anni. E' proprio da qui che partì alla volta della
Francia, chiamato dal monarca Luigi XI, ca-gionevole di
salute, che aveva saputo da mercanti na-poletani dell'esistenza
di un eremita miracoloso chiamato Francesco. Ci volle
l'intermediazione di Papa Sisto IV a convincere il perplesso
Francesco a lasciare la Calabria, dove non avrebbe più
fatto ritorno".
Aggiungiamo noi: i festeggiamenti per San Francesco da
Paola non si sono pero' limitati agli amici della Valle
del Savuto, perche' qualche giorno piu' tardi sono stati
i par-rocchiani di San Bernardo (Jane & Lawrence)
a ritrovarsi per ricordare il Santo.Particolarmente devoto
Benny Maz-zulla, il presidente dell'associazione che si
dice miracolato proprio dal santo a cui e' devoto. E con
lui tutti i membri del direttivo: Angelo Santelli, Domenico
Santucci, Franco Conforti, Michele Leone, Pietro Felice,
Pino Giordano e Domenico Barbieri.A loro va il mio piu'
sentito ringra-ziamento per la squisita ospitalita'.
E concludo con il calcio: sara' sicuramente protetta dallo
stesso San Francesco di Paola, Alyssia Anna Lagonia,la
nuova 'star" del calcio professionistico italiano.
Alyssia ventitre anni e' una canadese di Kitchner, con
genitori proprio calabresi ! Ha iniziato a tirare i primi
calci al pallone all'età di 4 anni e da allora
ha collezionato molti successi. Nel 2009 ha preso parte
al mondiale under 20 e successivamente ha disputato quattro
gare con la nazionale maggiore. Adesso ha firmato un contratto
con il Verona ed all'esordio in serie A ha fatto due centri.
Prima di approdare al Verona la forte centrocampista giocava
in Inghilterra nella FA Women's Super League con la maglia
del Doncaster Rovers Belles, mentre in passato ha indossato
le casacche dell' Ottawa Fury e Toronto Lady Lynx.
Sabato la neo-gialloblù ha siglato una doppietta
in meno di cinque minuti chiudendo definitivamente la
gara contro la Lazio. "Ovviamente mi mancano la mia
famiglia e i miei amici ma adoro Verona. Amo la bellezza
e la storia della città. È un piacere per
me vivere in una città ed in un paese così
affascinante come l'Italia !". La sentisse Bersani
!
Mandi Mandi |
19
aprile 2013
Juventini in gran spolvero mercoledi' sera ! E....senza
giocare.
Dopo la delusione dell'eliminazione dalla Champions ed
il parziale riscatto dell'Olimpico contro la Lazio, mercoledi'
l'Inter ha fatto, per l'ennesima volta, tor-nare il sorriso
sul volto dei fans bianconeri. Grazie alla sconfitta interna
contro la Roma nel retour match di Coppa Italia. Davide
Flammia meglio di ogni altro dipinge lo stato d'animo
con questa battuta su facebook : "E cosi' tu interista
sorridevi perche' la Juve e' stata eliminata dal Bayern.Ora
ti prego amico interista, fammi vedere il tuo sorriso
dal lato DESTRO !" (ndr: Destro sta per l'attaccante
giallorosso autore di una doppietta...).Ora la finale
di Coppa sara' un'altro derby infuocato: Roma-Lazio.
Intanto colgo questa occasione per fare un breve passo
a ritroso nel tempo.
Alcune settimane fa commentando proprio Juventus-Bayern
di Champions mi sono lasciato andare ad un commento non
troppo lusinghiero sull' allenatore dei bianconeri Conte.
Dissi che era andato contro i suoi proclami della vigilia
affrontando l'avversario in modo troppo attendistico e
difensivo.Corroborai questo mio convincimento sottolineando
l' impiego di un difensore in piu': il terzino Peluso.
E per dar enfasi al tutto con-clusi scomodando la memoria
di un omonimo del gio-catore bianconero, un ex caro amico
di Toronto, che a differenza del difensore juventino era
ed e' una garanzia anche se in tutt'altro settore: Tony
Peluso, re delle cravatte e fondatore della Century Neckwear,
un azienda leader nella produzione di accessori di abbigliamento,
ora guidata dalla figlia Diana.
Tony e’ ormai una decade che ci ha lasciato ma negli sportivi
italo-canadesi resta un’icona grazie anche all'amicizia
che lo ha legato al collega Alfonso Ciasca ai tempi d
oro di "Tutto il calcio Minuto per Minuto" a
Radio Chin. Le sue cravatte ed il suo nome erano si-nonimo
di buon gusto e.....bel calcio!
Qualcuno ha mal interpretato il mio intervento e forse
involontariamente ho ed ha contribuito a riaprire dolorose
ferite nel cuore e nell'anima della vedova Signora Maria
.Mi dispiace Signora Peluso di essere entrato a 'gamba
tesa' nel suo paradiso; il ricordo infatti – diceva Papa
Giovanni Paolo II - e l'unico 'paradiso' dal quale non
possiamo essere cacciati!
Sara' sicuramente contento anche il buon Tony che ci guarda
da lassu' nel sapere poi che un torneo calcistico a livello
internazionale sta per essere ufficialmente presentato
negli Stati Uniti e forse anche qui da noi in Canada.
Torneo ad otto con tre squadre che hanno gia' dato la
loro disponibilita': Il Real Madrid di Ronaldo, la Juventus
stessa e i Los Angeles Galaxy (l'ex squadra di Beckham).
Si chiamera' "International Champions Cup",
avra' scadenza annuale, si giochera' in diverse citta'
e la finale si disputera' a Miami al Sun Life Stadium.
Due gironi da quattro squadre e diritti televisivi gia'
acquistati dall'ESPN FC e copertura in ben 151 nazioni.
Data d'inizio il 27 luglio con partite programmate in
Europa e nelle citta' americane di Phoenix,San Francisco
e Indianapolis. Semifinali a New York e Los Angeles.Ma
Toronto e Montreal hanno ancora chances di "rientrare"
nel deal come citta' ospitanti di qualche gara.
Insomma una bell'estate, almeno cosi' sembra.....
Mandi Mandi! |
12
aprile 2013
E' la settimana dei "goals-capolavoro": aveva
iniziato Toto' Di Natale in Udinese-Chievo , ha chiuso
Didier Drogba in Galatasaray-Real Madrid di Champions.
Le loro realizzazioni sono subito state paragonate a quelle
di Totti, di Maradona o di Bettega in un Juventus-Milan
che passo' alla storia proprio per il "tacco"
vincente di Penna Bianca.
E giu', come e' giusto che sia, discussioni a non finire
su questi grandi atleti: campioni, fuoriclasse o fenomeni
? Ecco il busillis…..
Per me il Campione è quello che è dotato
di grandi capacità, è un grandissimo giocatore,
mentre il fuoriclasse ha quelle capacità fuori
dal comune che gli permettono di fare la differenza e
risolvere le partite.
Il Campione e' un giocatore che ha delle caratteristiche
talmente incisive da rappresentare un modello a cui ispirarsi
, un esemplare da seguire; un calciatore che ha raggiunto
dei livelli di efficienza straordinari, delle vere e proprie
vette di rendimento.
Il Fuoriclasse invece e' il giocatore con la straordinarieta'
del talento naturale, che si differenzia perchè
le innate doti gli consentono di fare cose che per gli
altri sono irrealizzabili.
Dunque, mentre si può essere Campioni per le capacità
tattiche, per la perfezione tecnica, per lo spirito agonistico,
per il carisma ...il Fuoriclasse è più prettamente
colui che nasce naturalmente dotato di abilità
balistica e che riesce, tramite fantasia e controllo di
palla ad arrivare a fare ciò che per compagni ed
avversari è difficile anche immaginare.
In sostanza una squadra di calcio composta di Campioni
è una squadra fortissima, mentre la presenza di
Fuoriclasse non è detto che sia sempre un vantaggio
per la squadra, a meno che tali Fuoriclasse non sappiano
essere , per quegli aspetti già elencati prima,
anche Campioni ed allora nasce il fenomeno !
Anche nel nostro "rifugio sportivo quotidiano",
cioe' 90mo Minuto, ci sono campioni e fuoriclasse. Che
ne dite di queste due squadre contrapposte ?
Tra i campioni sicuramente (1) Filippo Di Diano (mi sembra
Baresi o Scirea per come dirige le discussioni), il suo
omonimo (2) Gravina, degna spalla del Pirlo dei Poveri,
cioe' (3) Rocco Lo Franco, (4) l'Annibale Merante, "abbondante"
Romanista di Pentone, (5) Joe Bonavota detto Combin, a
cui possiamo aggiungere il "finisseur' (6)Domenico
Panetta (fiorentino, biondo all'Antognoni ma calabrese
pure lui), e il partenopeo (7) Pasquale Di Stefano che
ad ogni giocata di Cavani e soci impreca "mannaggia
a chi t'e' stramuorto"!
A completare l'undici titolare sicuramente il dotto (8)
Salvatore Marra "amico dei potenti" e milanista-moderato
ed il (9) Marra II, Mario, accusato di non saper ancora
scegliere tra amanti nobili come la Juve o Rosy Bindi!
In porta non posso esimermi dal metterci (10) Fortunato
Zappone, "mitico" guardiano dell'avamposto (bar)
meta di ogni cliente-attaccante e a completare l'organico
il docile (11) Mario Rubello, azzittito sempre piu' dalle
nefandezze interiste.
Tra i Fuoriclasse brillano invece le stelle (1) Giacomo
Stecher ,Lumbard-austriaco, passato in serie A (quella
vera!) ed unico calciatore inserito nel Guinness dei Primati
per i lauti stipendi percepiti in quel di Castellammare
di Stabia (qualcuno mormora di conti occulti alle isole
Cayman...) e (2) Vito Caressa, Romano de Spinazzola, anch'egli
nel libro dei record per aver costretto un arbitro in
lacrime (sara' mica stato Tagliavento ?) ad implorare
la sua sostituzione (o io o lui!!!!). In quest'ipotetica
squadra, sulle ali saranno schierati il "titolare
per antonomasia" (3) Tony Albi, fisico tipico dell'ala
sornione che quando si sveglia azzanna! Talmente sornione
che spesso guarda la televisione anche se spenta ! e il
buon (4) Alberto Cesario da San Fili, anti-Berlusca, dal
ragionamento intelligente e pratico e la Belmont perennemente
tra le labbra.A centrocampo "macinatori" di
soldi e vendite e procacciatori di affari come (5) l'Angiolino
Trimmellitti, (6) Nino Spizzirri e (7) Pat-Pasquale Freda.
Ovverossia, rispettivamente "l'ovu cacatu vali 'nu
ducatu" - proverbio di Filogaso (VV), "megghiu
pani nigru ca fami sicura" - proverbio del real estate
e Mr. "sto partendo" per una delle mille destinazioni
in cui opera: dal Peru' a Montreal. Riman-gono fuoriclasse
"puri" da centellinare con cura: (8) Giustino
Tacconelli, teatino solido, un metro e mezzo di scienza-calcistica,
(9) Gino Conti, Mr Satellite, grande juventino e dotto
oratore e (10) Romanello, una via di mezzo tra l'uccellino
Hamrin (ricordate?) e - dato che e' interista sino al
midollo - la "trivela" Quaresima (ah,ah,ah,).
Infine , come in ogni squadra che si rispetti, ci vuole
il "poeta": e allora ben venga (11) Biagio Virdo'
che gioca a tressette o scala quaranta pensando a Laura
(Petrarca) e Beatrice (Dante).
Ne ho tralasciati altri cento......mi rifaro'..... Mandi
mandi |
5
aprile 2013
Ho atteso Bayern-Juventus prima di mettermi al computer…..tempo
perso !
Una sola considerazione al volo: ma Conte non aveva proclamato
"andiamo in Germania a gio-carcela, cercheremo di
imporre il gioco e la mentalita' che ci hanno reso vin-centi"….boh….Alla
lettura delle formazioni ho capito invece che cosi' non
sarebbe stato: a sinistra Peluso….ma suvvia….fosse stato
almeno quello delle cravatte!!! Intanto nel lunedi' di
Pasquetta, a Soccer City, bella discussione con Massimo
Nicoletti , Maurizio Becci ed Alberto Milan su Inter-Juve
ma sopratutto sul fallaccio di Cambiasso su Giovinco.
Tutti sorpresi per la sola,striminzita, giornata di squalifica
inflitta all'argentino. Chi ne voleva cinque, chi tre
(la maggioranza), chi due. E allora spiego, con l'ausilio
del Corriere della Sera (non voglio essere accusato di
plagio !), una buona dose di lavoro di "forbici"
- oggi si direbbe copy and paste - e alcune consi-derazioni
personali.
Il regalo nell'uovo di Pasqua Esteban Cambiasso lo ha
trovato e grosso. Il regalo glielo ha fatto l'arbitro,
Nicola Rizzoli. II Giudice sportivo non ha potuto che
prendere atto di quanto era scritto nel referto arbitrale
della partita e di fatto si è limitato a scartare
la sorpresa contenuta nell'uovo di Pasqua. Troppo spesso
ci si attende dal Giudice sportivo una presa di posizione,
sentenze dure, sanzioni esemplari, ma nessuno ricorda
che le regole del calcio sono chiarissime: il Giudice
sportivo assume le sue decisioni sulla base dei referti.
Cambiasso ha preso una giornata di squalifica "per
essersi reso responsabile di un fallo grave di giuoco",
recita il comunicato ufficiale del Giudice sportivo perché
Rizzoli è stato a suo modo chiarissimo nello spiegare
l'espulsione del nerazzurro: " colpiva con I tacchetti
la caviglia del giocatore avversario". Nulla è
scritto nel referto di Rizzoli quanto alla violenza del
gesto, nè sul fatto che ormai Giovinco si era disfatto
del pallone: un aggettivo in più, uno per tutti
il termine "violento", poteva certamente costare
al centrocampista nerazzurro tre giornate di squalifica.
Per Rizzoli, invece, Cambiasso è responsabile soltanto
di un fallo grave, ma di gioco e su questo il comma 4
dell'articolo 19 del Codice di giustizia sportiva è
chiaro: non si può applicare la lettera b (squalifica
per tre giornate in caso di condotta violenta) perché
questa non è stata segnalata nel referto. La sola
giornata di squalifica per il rosso diretto, diventa quindi
praticamente automatica. E' lecito ritenere che Rizzoli
abbia tenuto conto, nello stilare il referto arbitrale,
delle scuse che Cambiasso ha immediatamente porto sia
a Giovinco che allo stesso arbitro, del suo recarsi subito
dopo la partita nello spogliatoio della Juventus per sincerarsi
delle condizioni dell'attaccante bian-conero, e forse
anche di una carriera certo esemplare.Rizzoli, in conclusione,
ha utilizzato la celebre regola non scritta del "buonsenso".
Cambiasso lo ringrazi, perché quell'entrata, a
stretto termine di regolamento, di giornate di squalifica
ne valeva sicuramentre tre.
Ma Pasqua e' anche momento, oltreche' religioso, anche
di bonta', tenerezze, esempi di vita. Approffito delle
battute che rimangono per passarvi una nota che due illustri
professori di casa nostra mi hanno passato. Ricordate
Emanuela Geri, prof della York…credo…ora insegnante a
Bologna e Donato San-teramo guida del dipartimento di
italiano alla Queen's Uni-versity di Kingston ?
Osservando la provenienza del racconto penso sia frutto
del sacco di quest'ultimo, lucano doc! E' la storia di
Antonio La Cava da Ferrandina in provincia di Matera.
Antonio, per 42 anni maestro delle elementari, ha comprato
un'Ape usata, l'ha modificata, l'ha riempita di libri
e l'ha chiamata Biblio moto carro. Tutte le settimane
gira i paesini della Basilicata e si fa annunciare dal
suono di un organetto. Nelle piazze lo aspettano i bambini.
"Prendono in prestito i libri - ci ha detto Antonio
- e si siedono su un gradino a sfogliarli. Si crea un'atmosfera
magica". Prima di ripartire apre il suo libro bianco:
i bambini ci scrivono tutto quello che vogliono, storie
o racconti personali. "Quando me lo restituiscono,
il libro finisce nelle mani di altri bambini che continuano
la storia o ne scrivono altre. E sono sempre storie meravigliose".
Ogni mese Antonio percorre circa 500 chilometri e trasmette
ai più piccoli la passione per la lettura.
Bravo Antonio, maestro a domicilio!
Sono certo che ne sara' molto contento anche il "nostro"
Filippo Gravina, materano ed insegnante….come pochi!
Mandi mandi
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29
marzo 2013
Notte di vigilia della "domenica delle palme".....notte
scura, notte senza la sera, notte impotente,notte guerriera....direbbe
il mai troppo compianto cantautore Pier-angelo Bertoli.
Sono reduce dal Tula di Luca Viscardi dove un centinaio
di amici ha festeggiato il compleanno di "Daga Daga"
Gino(Luigi) Russignan detto Barzula. Attendo le 4 per
il Gran Premio di Formula Uno della Malesia - con grande
fatica - e poi tutto si risolve in meno di due giri: Alonso
tocca Vettel, piega l'ala anteriore che poi si stac-ca
e la Ferrari finisce sulla sabbia.
Sono costretto ad accontentarmi di un bel duello senza
esclusioni di colpi tra Vettel e Webber con vittoria te-desca
e lite furibonda tra i due con Webber ad accusare la scuderia
di aver indirettamente agevolato il campione del mondo....Massa,
a titolo di pura cronaca, finisce quinto.
Passato il sonno si va in bianco sino alle "prima
messa" di Padre Mose' Gasparin a San Fidelis e allora
sfilano i ricordi della serata al Tula appena archiviata.
Tra Dom Perignon e Amarone d'annata rivedo tanti pro-tagonisti
della politica liberale di un tempo: gli ex mini-stri
Joe Volpe, Albina Guarnieri e Judy Sgro'.....e l'allora
"attivista" - passatemi l'aggettivo - Rocco
Lo Franco.
Siedo accanto a Tony Cataldi degli omonimi super-mercati
e metto a confronto due generazioni: decisa-mente faccio
parte della seconda, quelli degli....anta (un pacco di
caffe' in palio a chi mi sa dire l'eta' del buon Gino
Barzula!!!). Eh si', e' tempo di Justin Trudeau mi dicono
all'unisono...tempo dei giovani.....
C'e' Sam Ciccolini e rivedo un'altra icona di un tempo:
Nick D'Elia e penso al tiro al piattello e alle sfide
mon-diali D'Elia-Bonotto.....bei tempi!!!!
Assieme a Filippo Gravina ed allo stesso Viscardi ogni
tanto sgattaiolo fuori per la sigaretta-digestiva e si
parla di Milan: "Allegri deve andarsene - dice convinto
Luca Viscardi - per colpa sua se ne e' andato Ibrahimovic,
abbiamo perduto il campionato e quest'anno stentiamo tantissimo
e siamo fuori dalla Champions!". Gravina annuisce....LoFranco-juventino
gongola dei dispiaceri rossoneri!
Si parla di politica, di economia e anche dei due Maro'
italiani rispediti in India. E allora esprimo i miei feelings.....
La mia solidarietà di essere umano - che penso
voglia dire qualcosa di più dell'essere soltanto
italiano - va senz'altro alle famiglie dei due nostri
marò, perché questo per loro non è
certamente un momento fa-cile, ma non può non andare
oggi ANCHE alle famiglie di Celestine Valentine e Ajesh
Binki. Erano indiani, fa-cevano i pescatori per vivere,
sono morti. Nessuno li ri-corda mai.
Il mio sincero disprezzo, invece, va a un governo italiano
per il quale non trovo altre parole se non "cialtrone
e pe-racottaro" anche se, anche se….l'altalenante-alternarsi
è nelle cose di un popolo che si è sempre
distinto nella sua storia per simili voltafaccia, che
non fanno altro che con-fermare quanto recita una delle
strofe del nostro inno "noi siamo da secoli calpesti
e derisi perché non siam popolo, perché
siam divisi". Avanti così! Verso sempre migliori
traguardi!
Sabato, vigilia di Pasqua, si ritorna con il campionato
di serie A. C'e' Inter-Juventus, una classica. Proprio
da Torino, nella gara di andata, inizio' il declino dei
ne-razzurri. Spero che per il bene del nostro torneo,la
gara di ritorno possa essere l'inizio del riscatto per
il team di Moratti. E che gli juventini non me ne vogliano……Ma
se no che finale di campionato sarebbe?
Buine pasche a duc…..mandi di cur….
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22
marzo 2013
Sette giorni fa ho dedicato quasi inte-ramente la mia
colonna a Lionel Messi, il fuoriclasse del Barca, pluridecorato
ovunque, matador anche del nostro Milan in Champions.
Oggi non posso fare a meno di aprire con Francesco Totti
che domenica scorsa ha staccato il mitico Nordhal dopo
averlo raggiunto in precedenza.
E partiamo proprio da domenica scorsa: pomeriggio passato
tra sbadigli ed occhi che fanno "pau pau", digestione
lenta e sole che filtra tra riflessi e tende ad accarezzarti.
Scorrono le immagini di Roma-Parma: partita da riempitivo
piu' che altro….
I giallorossi stanno vincendo per uno a zero ma il Parma
in-calza e li mette sotto: dieci minuti abbon-danti di
sofferenza con una traversa e due buone occasioni man-cate
per poco. Poi ecco il campione.
Riceve palla da Burdisso. E' nel centro di centrocampo
tallonato da un avversario, il sudamericano Valdez. Fa
uno scatto di quasi cinquanta metri e lo semina al punto
da costringerlo ad un fallo al limite dell'area di rigore.
Tira la punizione e segna il goal del 2-0 che poi risultera'
decisivo. Totti la "lepre" ha 37 anni suonati,
Valdez il "cacciatore" non arriva a 23 ! Ecco
il campione: no, il furoiclasse!!!!
Totti è sicuramente uno dei tre più grandi
numeri 10 del calcio italiano, di quello moderno naturalmente,
insieme a Baggio e Mancini, che considero sullo stesso
piano, tecnicamente parlando, di Del Piero.
Trovo che in particolare tra Francesco e Mancio le analogie
si sprechino: la stessa visione di gioco, la stessa varietà
di colpi, la stessa ricerca della giocata semplice ma
raffinata e efficace, la stessa capacità di essere
al tempo stesso centrocampista e attaccante, costruttore
di gioco e finalizzatore. Anche fisicamente i due sono
simili. E anche caratterialmente!
Domenica Totti è arrivato a 226 gol, staccando
Nordahl, eroe Anni 50, e adesso punta Piola - storico
leader della classifica dei cannonieri - ultima tappa
prima del ritiro.
Molti, soprattutto negli ultimi anni, si sono chiesti
che cosa sarebbe potuto diventare Totti se non si fosse
legato indissolubilmente alla Roma: se avesse scelto il
Real, quale fu molto vicino, avrebbe vinto di più
e conquistato la platea mondiale al pari di Baggio e Alex.
Lui un mondiale l'ha comunque vinto: ma è e resterà
sempre il re di Roma, la più straordinaria delle
esclusive. Un fuoriclasse al quale abbiamo perdonato qualche
eccesso ma che con questo meraviglioso e infinito finale
s'è guadagnato quello che prima non gli era riconosciuto:
il rispetto.
E concludiamo con un saluto ad un campioncino di casa
nostra.Ha fatto rientro a Woodbridge, a casa sua, Nick
Di Sanza il giovane lucano che nei mesi invernali ha dato
una mano alla squadra del campionato di eccellenza della
Basilicata, l'Aurora di Tursi, Di Sanza ha trascorso un
paio di mesi in Italia giocando cinque partite( tre vittorie
e due pareggi), permettendo al Tursi di uscire dalle sabbie
mobili della retrocessione e segnando anche goals decisivi.
Ora inizia per lui un nuovo campionato, quello della Canadian
Soccer League nelle fila degli Shooters di York.
E un arrivederci a Carolina Kostner che in settimana ha
conquistato la medaglia d'argento di Mondiali di pattinaggio
di figura sul ghiaccio che si sono svolti qui in Canada,
a London. Peccato ! L'oro e' andato ad una coreana.
Mandi Mandi |
15 marzo 2013
Stavo riflettendo: scrivo questo "Bar Sport"
prima o dopo Barcellona-Milan di Champions?
Sono in cucina con il computer portatile ed il televisore
di fronte a me che irradia le immagini del Nou Camp.
Da poco ho lasciato il "fumo nero" dai co-mignoli
del Vaticano e mi sono sintonizzato con la Spagna.
Opto per il "dopo" . ma e' un 'dopo" che
dura meno di cinque minuti, il tempo per Lionel Messi
di segnare un goal da antologia e portare in vantaggio
il suo "Barca". Che storia meravigliosa la sua!
Una vita al Barcellona per vincere tutto e infrangere
ogni tipo di record.
Lionel Messi è stato programmato per questo ormai
26 anni fa, e si può tranquillamente dire che la
sua missione sta andando alla grande. Gioca nel club più
forte ed invidiato del mondo, l'isola felice del calcio.
E' già una leggenda e ad affiancarlo a miti come
Pelè e Maradona non si rischia di passare per visionari.
Ma la sua avventura in Europa è destinata a finire.Non
a breve, non preoccupiamoci troppo. Possiamo ancora godere
da "vicino" delle sue serpentine, ma almeno
adesso sappiamo che prima o poi l'incantesimo si spez-zerà
e Leo se ne tornerà da dove è venuto in
punta di piedi, affetto da una forma di nanismo puntualmente
curata dal Barcellona.
Rosario nel cuore, sem-pre e comunque, e non appenderà
nel cuore finchè non sarà ritornato a giocare
per la squadra che lo ha visto na-scere.Promessa di se-conde
nozze per il Newell's Old Boys, club di Rosario .
Messi, tra una promessa e l'altra di passaggio ai quarti
di finale di Cham-pions, afferma al "Mundo Deportivo":
"Non so quando succederà, ma è quello
che voglio. Devo giocare nel calcio argentino per capire
cosa signi-fica". Diamogli minimo altri 8 anni qua
da noi, in Europa, poi tirerà le somme.
Barcellona-Milan finisce 4-0 e….buonanotte ross-oneri…..
Era effetto da "nanismo", non avrebbe potuto
e dovuto giocare a calcio, a 18 anni era alto un metro
e mezzo. Oggi, secondo quanto riporta, proprio oggi, un
tabloid inglese, e' il secondo calciatore piu' ricco al
mondo con un patrimonio di circa 140 milioni di euro.
Solo Beckham ne ha piu' di lui: 210 ! Terzo il portoghese
del Real Cristiano Ronaldo con 135. Mi fa impallidire
la "pochezza" dell'italiano piu' ricco: Alex
Del Piero, 28mo nella classifica mondiale con i suoi 25
milioni di euro.
Chiudiamo ancora con le elezioni nella circoscrizione
di casa nostra. La soddisfazione di esser risultato il
candidato piu' votato nella Repubblica Dominicana con
93 preferenze. Da oggi in poi vacanze obbligate a Punta
Cana!!!
A Toronto ho chiuso al secondo posto dietro la giovin
LaMarca, 3058 contro 2251 voti del sottoscritto. Nemmeno
il tempo di riposarsi che gia' bussano alla porta: questa
volta son quelli dei "Fratelli d'Italia". Dicono
di essere i veri eredi del mai troppo compianto Almirante,
del MSI, di Alleanza Nazionale e quindi anche dei vari
Fini, Tremaglia,Menia e Zacchera e, a casa nostra, degli
Arcobelli, Solimeo, Consiglio, Misuraca ecc.ecc.
Ma e' decisamente presto…..attendo i grillini !!!!
Mandi mandi
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8 marzo 2013
Castelnuovo di Porto, sede della pro-tezione Civile, 40'
da Roma, vicino a Monterotondo.
E' li' che si sono svolti gli scrutini per la Circoscrizione
estero: due giorni di baillame tra schede di mille colori,
polizia,carabinieri e guardia di finanza, urla e qualche
scappellotto, operatori di "Striscia la Notizia"
certi di….imbrogli a prescidendere, deputati e candidati
e chi piu' ne ha piu' ne metta !
Cinque complessi lunghissimi, ben allineati, tutti nu-merati
per alimentare speranze ed illusioni….e dieci e piu' "mila"
persone tra scrutinatori, presidenti di seggio, osservatori,
delegati di partito e delegati di candidati.
C'ero anch'io in questa Babilonia dove la disor-ganizzazione
ha regnato sovrana, dove "sicuramente" si sono
perpetrati imbrogli ed imbroglietti dove e' accaduto tutto
ed il contrario di tutto.
Ma da questa colonna non mi sentirete 'denunciare"
alcunche': in fondo ho perso, il partito (anche se il
sot-toscritto era molto defilato - quasi un indipendente!)
idem e non mi sembra giusto accampare giustificazioni
o gridare ad ingiustizie.
Volevo solo fare una riflessione che mi viene anche dettata
dal fatto che ho trascorso buona parte di questa "vacanza
romana" assieme a Fucsia Nissoli, caschetto biondo,
candidata con Monti, ragazza simpatica ed al-legra del
New England(USA) che - senza saperlo - al pari di Francesca
La Marca di Toronto - ha fatto "bingo" ed ora
gestira' - o almeno "dovrebbe" - le NOSTRE sorti
da Mantecitorio!
Io credo, e Fucsia e Francesca non me ne vogliano - che
i risultati di queste elezioni nordamericane, hanno san-cito
la sconfitta delle comunita' italiane a favore di gio-chi
partitici, interessi e alleanze astruse con la vita comunitaria.
Non voglio puntare il dito contro ex deputati, contro
"osceni lavori illegali" di patronati vari ,
spese folli al-trettanto illegali e non controllate di
onorevoli uscenti: dico soltanto che elementi come Giovanni
Rapana' di Montreal o Galletto di New York per il PD (il
partito vincente), Arcobelli o lo stesso Porretta senza
scordarci Sorriso della lista Monti, avrebbero potuto
offrire di piu', forti di un bagaglio di esperienze che
garantirebbe meglio le nostre comunita' italiane sparse
in America del Nord.
E' evidente che non siamo ancora maturi per discorsi del
genere!
Per il resto Castelnuovo di Porto mi ha confermato un
altro "spaccato" di Italia dei giorni nostri:
sempre piu' povera e disperata!
Migliaia e migliaia di ragazzi, per lo piu' studenti o
disoccupati, attratti da 50 - dico cinquanta! -Euro al
giorno, per fare lo scrutinatore….ragazzi provenienti
da Napoli, Pescara,Caserta o L'Aquila….questo vuol dire
che siamo alla frutta…anzi no, alla….poverta'!!!
Chiudo con un pensiero triste letto da qualche parte.
Se avessi un figlio di quindici anni, in Italia, ansioso
di buttarsi nella vita gli darei questo consiglio: "Evita
con tutte le forze di coltivare grandi ambizioni:ti guasteresti
il fegato per realizzarle ed alla fine raccoglieresti
sopratutto amarezze! Stai alla larga da qualsiasi posto
di comando.Oggi e' impossibile comandare mentre e' facile
ubbidire, anzi,non si ubbidisce per niente….Non lasciarti
prendere dagli ingranaggi della politica: sono affascinanti
ma possono stritolarti come un grissino.
Ah dimenticavo….se fossi un padre in gamba dovrei consigliarti
di fare il ladro.e' il mestiere piu' facile,piu' sicuro
e redditizio.Lo fanno in tanti e se la passano benissimo,
con la polizia che non li acchiappa e la legge che li
difende. Invece no, ti prego, non diventare ladro. Mi
vergognerei. Non ci posso far niente, sono un uomo all'antica,
scusami".
Mandi mandi
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15 febbraio
2013
Tagliavini/Tozzi, non mi chiedete questa settimana di
parlare di sport ,nonostante sia appena terminata un Celtic-Juventus
da 0-3 !.
E’ tutta “politica” la mia vita da qualche setti-mana
a questa parte….anche divertente a tratti, perche’ nel
baillame generale e nelle “porche-rie quotidiane” regalateci
sopratutto da candi-dati “amerikani”, ci si imbatte in
spaccati di vita quotidiana che ti riconciliano con la
vita stessa…
E allora fatemi metaforicamente abbracciare gli amici
Benito Della Sciucca e Giustino De Biasi, ex cuoco ed
ex costruttore edile, che mi hanno accolto nella loro
casa di Brampton a suon di “spaghetti dei poveri” (e sarai
contento nel sapere caro Ta-gliavini, che leggevano Lo
Specchio e dal tuo giornale ave-vano conservato lo specchietto
con le dichiarazioni di tutti i candidati, a mo’ di guida/vademecum),
e Vito Cirillo, cala-brese di Torre de’ Ruggeri (Catanzaro)
che ha due “credi” soltanto: la Madonna del suo paese
di origine e la squadra di calcio del Catanzaro (ma quella
gloriosa degli anni ’80 di Massimo Palanca!)
I tre sopracitati, che ho preso ad esempio, cosi’ come
tanti altri amici lasciati nell’anonimato, hanno deciso
di votarmi ! Li ringrazio di cuore cosi’ come ringrazio
tanti altri amici che si sono accollati gli oneri di una
campagna elettorale impari …..vorrei vincere solo per
loro……I miracoli nella vita qual-che volta accadono…quindi
se leggete questa colonna e non avete ancora votato…..si’,
datemi una mano!!!!!
Intanto l’Italia continua ad andare avanti come di consueto.
In settimana ennesima esternazione del grande scrittore
Ro-berto Saviano che, secondo me, entra di diritto , tra
le “top 3” puttanate dell’anno. Sentite cosa scrive sulla
sua pagina di Fa-cebook in merito alle dimissioni del
Papa: “ mi dispiacerebbe se queste dimissioni , rese pubbliche
ora e non dopo la forma-zione di un governo , fossero
strategiche per la campagna elettorale: mostrare la fragilita’
della Chiesa per chiedere com-pattezza al voto cattolico.
Sarebbe terribile se fosse cosi’ “.
Ma vi pare possible? Compattare il voto cattolico? Mostrare
strategicamente la fragilita’ della Chiesa?
Secondo me’ e’ le prop matt….
Con questo fine settimana come detto, si chiude di fatto
la campagna elettorale anche qui da noi. Credo che lunedi
18 sia veramente il giorno ultimo per poter spedire il
vostro voto che deve arrivare entro le 4 del pomeriggio
del 21.
C’era un vecchio adagio che faceva da spot in apertura
e chiusura della vecchia e famosa trasmissione radiofonica
Tutto il Calcio Minuto per Minuto: “se la squadra del
vostro cuore ha vinto festeggiate con Stock 84, se ha
perso con-solatevi con Stock 84”. Io probabilmente lo
faro’ con un buon prosecchino di Alberto Milan che ha
contribuito genero-samente a …mantenermi a galla in questi
giorni difficili. Salute e prosit !
e….sempre meglio della Coca Cola…..che – ho scoperto
sfo-gliando acuni giornali – sarebbe stata un “fattore
sostanziale” nella morte di una 30enne neozelandese .
La donna beveva oltre 10 litri della bibita gassata ogni
giorno. In questo modo, quotidianamente assumeva un chilogrammo
di zucchero e 970 mg di caffeina: si tratta del doppio
del valore limite rac-comandato di caffeina e oltre 11
volte la quantita' limite di zucchero consigliata.
Il verdetto del coroner ha trovato tuttavia contraria
la Coca Cola, secondo cui non si puo' provare che la bibita
abbia contribuito alla morte della donna. Madre di otto
figli di Invercagill, era malata da anni. La sua famiglia
ha dichiarato che aveva sviluppato una dipendenza da Coca
Cola e soffriva anche di sintomi tipici da crisi di astinenza
quando ne era privata.
Mandi mandi
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8 febbraio
2013
Domenica mattina. Dormon tutti, gorgoglia il caffe' nella
cucuma, fra qualche minuti la RAI trasmettera' Chievo-Juventus.
L'accapatoio di spugna, o qualcosa del genere, diffonde
sensazioni di calore su tutto il corpo esaltate dal cumulo
di gelo esterno da cui mi divide la vetrata della cucina.
Sensazioni piacevoli, decisamente !
Apro il computer e… biip… c'e' il messaggio di Guido Mattioni:
giornalista e scrittore mio corregionale. Era a Savannah,
in Georgia, negli Stati Uniti, ma ha fatto rientro a Milano.
Mi scrive: " Berlusconi? Monti? Bersani? Grillo?
No, oggi è domenica e preferisco dedicarmi alle
cose serie: costine di agnello agli aromi di Provenza
(ho anche il sale aromatizzato alla lavanda, sì
lo ammetto, perverso fino in fondo!) e cipolline in agrodolce
(con aceto di framboise, ca va san dire!). Ciao canadese!"
Guardo l'ora….fra poco si mettera' a tavola.
Altre sensazioni piacevoli…..
Io ho beccato un'influenza/bronchite micidiale ! per
due giorni e mezzo ero uno zombie…..ho anche "decisamente"
pensato che qualcuno mi abbia fatto il malocchio?????
Ma nessuna paura.....tra un brodino ed un antibiotico
mi son letto "Davide e Golia".
« Appena il Filisteo (Golia) si mosse avvicinandosi
in-contro a Davide, questi corse prontamente al luogo
del combattimento incontro al Filisteo. Davide cacciò
la mano nella bisaccia, ne trasse una pietra, la lanciò
con la fionda e ...colpì il Filisteo in fronte.
La pietra s'infisse nella fronte di lui che cadde con
la faccia a terra. Così Davide ebbe il sopravvento
sul Filisteo con la fionda e con la pietra e lo colpì
e uccise, benché Davide non avesse spada. Davide
fece un salto e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada,
la sguainò e lo uccise, poi con quella gli tagliò
la testa. » .
Indovinate un po' chi e' il Filisteo?
Questo mio pensiero l'ho "postato" su facebook
ed ha sca-tenato non poche reazioni: tutti alla caccia
del Filisteo ! Cosa comprensibile essendo in atto la campagna
elettorale!
Scrive anche Cesare Sassi da Miami, candidato al Senato
per la lista Insieme ed azzecca subito il destinatario….e
mi fermo qua…..
Ma la campagna elettorale regala anche piacevoli sorprese:
amici sbiaditi che ritornano ed offrono atti d'altruismo
inat-tesi e non sollecitati: fatemi saluatare affettuosamente
e rin-graziare Ignazio Gatto che mercoledi' sera sento
alla radio durante il programma regionale siciliano invitare
i suoi cor-regionali a votare per me; Joe Camasta , manager
della Sco-tia Bank ed anche lui siciliano doc e lo "stoico"
Alberto Milan da Conejian. Scrivo "stoico" perche'
se rinuncia alle bocce alla Famee ed al baccala' al Veneto,
vuol dire che sta male per davvero ! Pia illusione la
tua di poter essere ancora utile all'Inter!!!!
Chiudo parlando di calcio. Con un domanda indirizzata
sopratutto ai tifosi della Roma ma anche agli sportivi
in generale. Vi pare giusto che la nuova Roma degli Ame-rikani
dopo averci propinato per un'intera stagione Luis Henrique
lo scorso anno, abbiano deciso di licenziare il po-vero
Zdenek Zeman ? A meta' stagione da poco superata, senza
valide alternative immediate, rischiando di gettare al
vento quel poco di buono che era riuscito a creare?
Non possono essere certo degli ingenui Sabatini e Baldini
e allora…..De Rossi e' il vero "comandante in capo"????
Mandi Mandi
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18 GENNAIO
2013
Scrivo al buio, e mi spiego.
Forse da qualche altra parte del giornale potrebbe comparire
una notizia che mi riguarda direttamente ma in antitesi
con quanto scrivo.
Butto giu' queste righe martedi' 15 gennaio e presumo
leggiate queste righe soltanto venerdi' o sabato mattina.
Nei due-tre giorni che ci dividono dalla stesura del testo
alla vostra lettura potrebbe accadere di tutto ed il contrario
di tutto !
Sto parlando delle prossime elezioni italiane e di una
mia eventuale candidatura per la circoscrizione Centro
e Nord America. Centro-destra e non poteva essere diversamente.
Ho gia' vissuto un'esperienza abbastanza traumatica sette
anni fa…..non vorrei ripeterla. L'adrenalina che pervade
ogni candidato ed i suoi accoliti diventa "irrefrenabile"
nei giorni che precedono il voto; ed ecco che a ritmi
quasi giornalieri si sparano annunci e…cazzate! I grandi
"guru" locali dopo questue a tratti patetiche
e calcioni in faccia vendono i loro insuccessi come trionfi
!!! Appelli via e-mails,facebook,twitters ed…incontri
segreti, spuntano come funghi anche da candidati che in
meno di 24 ore fanno il giro dei quattro cantoni partitici
confondendo ancora di piu' un elettorato allo stremo delle
forze e della pazienza!
Conferenze stampa in pompa magna vengono indette per la
presentazione di candidati che ignari sono li' solo per…disperazione
dopo cento-rifiuti-cento!
E allora ti sorge il dubbio: ma tu sei come loro o - perdonate
l'immodestia - un po' piu' intelligente ? Piu' serio?
Poi pensi a quanto di concreto han fatto prima i Fer-rigno,Bucchino
e Turano eletti nel 2006 e poi lo stesso Bucchino con
Berardi e Giordano premiati nel 2008. E….svieni ! Per
la pochezza e l'insipidezza !
Lo so,la colpa non e' loro: sono tutte brave persone e
anche buoni amici,ma sono stati stritolati proprio dalle
regole politiche italiane e dai giochi romani.
Povero "piccolo-grande" Tremaglia che sognava
non solo il voto per gli italiani all'estero ma ANCHE
E SOPRATUTTO una rappresentanza vera, frutto proprio dalla
forza che scaturisce dall'unione !!!! Utopia …..
Allora ai miei "sponsors italiani" ho detto:
corro e concorro ad una condizione. Se - e sottolineo
il "se" - vero' eletto, governo od opposizione,
mi "garantite" che mi FARETE PARLARE e che qualcuno
poi MI ASCOLTI pure?
Questo sara' il mio programma: parlare per gli italiani
che - come me - vivono la realta' dell'emigrazione. Null'altro
!
Attendo una risposta convincente da persone che contano
- i quaquaraqua non mi interessano piu' !
Se arrivera' per venerdi' mattina allora saro' il "vostro"
candidato ed umilmente vi chiedero' di aiutarmi ed eleggermi.
Come scritto sopra probabilmente in altra parte del giornale
saprete gia' la risposta!
Intanto continuo a lavorare insieme a Tony Cipriani, Adriano
la Viola, Carlo Del Monte, Giancarlo Belli, Mario Barone
per l'organizzazione della festa del 27 gennaio prossimo
a "La Terrace Banquet Hall" per il Golden Gala
del calcio italo-canadese.
Saremo sicuramente in tanti per una domenica di ricordi
e premi. Roberto Bettega dall'Italia, il nazionale canadese
Paul Stalteri ed il nuovo presidente della Canadian Soccer
Association hanno assicurato la loro presenza. Ma nel
calcio, cosi' come nella politica, quel che in fondo conta
di piu' e' lo spirito e la passione e la partecipazione…e
allora protagonisti degli anni d'oro, di squadre che hanno
scritto la storia come la Toronto Italia e la Roma, gli
Ital.o-Canadians di Hamilton, l'Intercontinental ed il
Varese Shoes, il San Fili e gli Azzurri,la Silana e Westwood,
Abruzzi e Friuli, Sora e Monteleone, Delia e Ciociaro,Metros-Croatia
e Hamilton Steelers,Fossacesia e Lucania,Scarboro Azzurri
e Downsview, North York Rockets e del Centro Scuola, Oshawa
Italia e Termi-tana,soltanto per citarne alcune - le prime
che mi vengono in mente - siate dei nostril ! Non ve ne
pentirete!
Mandi Mandi
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9 novembre
2012
Sara' stato un sabato sicuramente "tur-bolento"
in "casa Cataldi", si' proprio quelli dei supermercati
omonimi ! Si giocava la superpartita Juventus-Inter e
i due fratelli Tony e Domenico sono su fronti opposti
in fatto di simpatie calcistiche: Tony interista convinto
(fa addirittura parte del direttivo dell'Inter Club Peppino
Prisco di Toronto), Domenico ju-ventino sino al midollo
come papa' Franco.
Dopo la vittoria per 3 a 1 dell'Inter trilla il telefonino
per un messaggio in arrivo. E' Tony che scrive: "
We are the best ! My brother and my father had a brodino
di gallina mentre io mi sono fatto una bella T-bone steak….".
Eh si, la bellezza del tifo famigliare…ma attento Tony,
la Juve resta ancora prima in classifica e Domenico continua
a guardarti "dall'alto in basso"!
Ed a proposito di Juventus-Inter , poche polemiche arbitrali
grazie al successo perentorio ed inequivocabile dei ne-razzurri
(vero Tino Baxa?). Ma fatti contestati ce ne sono stati
a josa. Un arbitro italiano,mio amico, che chiameremo
"Blue Lord" perche' non puo' certo rivelare
la sua vera identita' ci spiega quanto accaduto: "Provo
a spiegare a mio parere il perché dell'errore di
Preti ( il guardalinee tanto per intenderci...).Secondo
me dopo 15 secondi è stato colpito a freddo dalla
velocità dell'azione in un episodio che era però
di facile lettura.
Sono certo che il caso di Catania e di Maggiani fosse
più difficile per dinamica. Qui il campo era sgombro,
il calciatore era nettamente avanti e c'era pure ampio
spazio (quasi un metro circa) tra lui e la linea dei difensori.
Non so quanto possa essere vero: a SKY durante la partita
è stato riportato (sarebbe stato sentito da alcuni
calciatori) che dopo il gol (dunque solo dopo la segnatura)
Preti avrebbe urlato nell'auricolare a Tagliavento (fuorigioco,
fuorigioco) ma poi non sarebbe accaduto più nulla
. Ebbene, io stento a credere a questa versione e ho i
miei dubbi. Semplicemente un errore di concentrazione
a partita appena iniziata su una situazione facile. Puó
succedere. La sfiga vuole che su quell'errore Asamoah
cerca di tirare in porta e ciabatta trasformando la conclusione
in assist per Vidal. Ed il tutto, come al solito, a favore
della Juve. Qui non è questione di Moggi o simili,
ma di CU.O grande come una casa. E nel calcio ci vuole
anche questo.
Sull'altro episodio importante, la mancata seconda ammo-nizione
a Lichsteiner, non ho capito perché Tagliavento
sia rimasto molto lontano una volta fischiato il fallo,
a circa 30 metri, senza andare lì nei pressi. Orsato
o lo stesso Preti gli avrebbero potuto segnalare la necessità
di un cartellino. Credo che nell'ottica della gara sarebbe
stata un'espulsione per somma di ammonizioni molto importante
ma...
La gestione dei cartellini non mi è piaciuta. Sono
mancati cartellini (lichtsteiner, jesus), e forse ne sono
arrivati un paio che non ci dovevano essere - secondo
me, proprio come il primo su Lichsteiner. In generale,
non ho visto Tagliavento tranquillo e forse il secondo
giallo non e' uscito perche' si era reso conto che il
primo era stato troppo frettoloso.
Da notare infine anche (per una volta) l'utilità
dell'addizionale Orsato. Senza di lui il rigore (netto)
su Milito sarebbe impossibile da vedere per qualunque
arbitro. Ed infatti il ritardo del fischio di Tagliavento
dimostra che lui non solo non l'ha visto, ma non ne ha
avuto neppure la sensazione/percezione che potesse esserci
stato un fallo".
Chiudo con un saluto al "mitico" Fiorigi Pagliuso
mio ospite lunedi' scorso a Soccer City. Tra le altre
cose mi raccontava di una recente visita in Calabria di
un altro "mitico" del calcio di un tempo: Tony
Fontana.
Vedete che il calcio non e' solo polemica ?
Spesso e' tramite di amicizie che il tempo non riuscira'
mai a corrodere!
Mandi Mandi
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26 OTTOBRE
Sara' contento il mio amico e collega del lunedi' sera
Maurizio Becci nel sapere che la 'sua" Fiorentina,
priva di Coppe Europee, si consolera' giocando 'comunque"
una gara internazionale: contro il Montreal Impact della
MSL. Gara in programma il prossimo 15 Novembre allo Stadio
Artemio Franchi.
I canadesi,nelle cui file militano Alessandro Nesta, Marco
Di Vaio, Matteo Ferrari e Bernardo Corradi, saranno in
Italia per una tournèe che li vedrà impegnati
anche l'8 Novembre in un'altra amichevole contro il Bologna.
"Conosciamo la famiglia Saputo, proprietaria del
Montreal Impact, ormai da qualche anno" ha commentato
l'Am-ministratore Delegato dei viola Sandro Mencucci "E'
un rapporto che si è consolidato nel tempo. Qualche
anno fa siamo stati a giocare da loro in Canada ed è
con molta gioia che questa volta ospiteremo qui a Firenze
questa società con la quale già oggi intratteniamo
dei rapporti di amicizia, ma che in futuro, chissà,
potrebbero trasformarsi anche in rapporti di natura tecnica.
"Guardo con molto interesse e curiosità a
questa nuova realtà del calcio mondiale" ha
invece dichiarato l'allenatore Vincenzo Montella. "La
Major League Soccer è un progetto sicuramente in-teressante
e il fatto che diversi calciatori europei abbiano deciso
di trasferirsi lì non può che aiutarlo a
crescere".
Intanto un altro 'viola-doc" ci scrive dopo la tormentata
trasmissione di lunedi' scorso, e ci scrive in merito
alla polemica che ha fatto seguito al servizio della RAI
su Juventus-Napoli nel corso del quale il giornalista
si e' lasciato andare in una battuta sicuramente infelice:
I napoletani puzzano!
Luca Vitali scrive: IO PUZZO...di lava, di tufo, di ortobotanico,
di golfo e di isole, di mare e pure di cozze, di ragu'
e di dolci fatti in casa, di pizza, di almeno tre castelli,
di solfatara, di canzoni cantate a squarcia gola nel traffico,
di frutta e verdura non geneticamente modificata, di serate
buttate in una piazza, di sporcizia e di disordine logico,
di genuinita', di caffe', di una tradizione musicale,
di sole, di scogli e pure di frittura, di bambini che
giocano a pallone in mezzo alla strada, di ingiustizie,
di precarieta', di generosita', di fiducia nel prossimo
e di ingenuita',di salite e discese, di vicoli, di chiese,di
"a Maronn' T'accumpagn'", di una citta'sotterranea,
di panieri calati dai balconi, di pane quotidiano, di
inventiva ed adattamento, della domenica, di allegria,
di panni stesi ad asciugare fuori e non dentro una stanza...di
bidet e di identita', eppure e' tutta questa puzza, e
non solo, che da profumo alla mia vita!
FIERI DI PUZZARE DI NAPOLI! ?
Chiudo con due note di colore: Festa degli Alpini di
North York. Grazie ad un "piccolo-grande alpino"
: Adolfo D'Intino, abruzzese di origini ma tarvisiano
di servizio. Ha guidato come un orologio svizzero una
serata famigliare ma di grandi contenuti e valori.
Un saluto ad altri amici di altri corpi che con la loro
presenza non danno solo dignita' ad una festa ed una riunione
ma alla nostra intera comunita': Tonino Gial-lonardo dei
Caramba in congedo, Ernesto Romano & gang dei bersaglieri
di corsa nonostante le ginocchia arruginite dal tempo,
e ancora Teodoro Spinosa dei Finanzieri, Manfredo Antonucci
della Polizia e Franco Padula ,Sostenitori ed Amici della
Polizia e le altre piume al vento come Gino Vatri,il Gran
Capo, Danilo Cal,Carmine Stornelli e Roberto Buttazzoni.
Non so se e' alpino - dal fisico sembrerebbe di piu' un
corrazziere, l'amico Claudio Zanon che si merita un allegorica
medaglia al valore "per aver stoicamente bloccato
la marcia di uno strettocarro su College Street, che voleva
affettare il fante Lido Venier,emulo del miglior Zoff,
gettatosi carponi sulla ferrovia…." Il perche' del
gesto e' ancora tutto da appurare…..
Mandi, mandi |
19 OTTOBRE
Scrivo prima di Italia-Danimarca, prima di Honduras-Canada
e sopratutto prima di Juventus-Napoli: tre partite importanti
che culmineranno proprio domani (per chi legge) con la
sfida di Torino che po-trebbe confermarci "quasi
ufficialmente" come i bianconeri di Pirlo siano indiscu-tibilmente
la squadra "numero uno" quest'anno in Italia.
Ma sono anche tre partite accomunate da un filo sottile
che interessa direttamente tutti noi che viviamo qui in
Canada.
Se e' vero quanto affermato a "Soccer City"
da Anthony Totera di NSSRadioTV (sito web dedicato al
calcio), se il Canada superera' il turno di qualificazione
mondiale ed il Napoli perdera' a Torino ridimensionando
quindi le sue aspirazioni di scudetto, il "nostro"
Enzo Concina, attuale assistente del coach partenopeo
Mazzarri, po-trebbe prendere in considerazione un eventuale
rientro in Canada per guidare proprio la nazionale Canucks!
Per chi ancora non lo sapesse Enzo e' un torontino doc
anche se ha giocato per diversi anni in Italia con Ravenna,
Cesena, Pavia, Piacenza, Monza, Nola e Forli'. Con il
Montreal ha vinto il campionato nordamericano nel '94
a fine carriera ed ha giocato anche quattro partite con
la nazionale canadese esordendo con goal contro la Polonia
nel luglio dell'88.
Intanto a "Soccer City" ha fatto il debutto
un toscano doc! Luca Vitali (nulla a che fare con il pastaio!),
can-tante, titolare di "Casa Toscana' a Grimsby,
ma so-pratutto toscano verace che non le manda a dire
al "nostro" Sergio Marchionne, l'AD della Fiat,
che avreb-be (ma io non ne sono proprio certo….) mandato
a quel paese il sindaco della citta' viola Matteo Renzi
detto il rottamatore ed insultato Firenze ed i fiorentini
tutti….A Luca dico soltanto "non te la prendere….in
fondo e' un vezzo tutto italiano sparlare e dissacrare
tutto e tut-ti…..Guarda cosa disse Paolo Villaggio di
noi friulani !
Io a questo proposito sono contento . Per il Friuli e
per Paolo Villaggio. Per il Friuli perchè un giudice
ha spie-gato che certi luoghi comuni sono talmente stupidi
da non essere degni di essere presi in considerazione.
Per Paolo Villaggio perchè finalmente qualcuno,
un giudice, ha scritto che la sua comicità -almeno
in questo caso- è talmente greve, superficiale
e così poco comica da essere trascurabile.
Villaggio, se ricordate, si era prodotto in un libro nel
quale ironizzava, fra l'altro, sui friulani popolo di
ubriaconi col fiato pesante e una lingua arcaica (fossile,
è l'espressione), più o meno. Ecco, facciamola
finita. Smettiamo di dire che i friulani: bevono troppo,
sono riservati, si spaccano la schiena, non si sanno valorizzare.
Sono tutte stupidaggini. In Alto Adige si beve più
che in Friuli, i valdostani sono riservati almeno tanto
quanto i friulani, i veneti lavorano almeno come i friulani,
anche i trentini si lamentano fra loro di non essere in
grado di valorizzarsi come dovrebbero.
Si tratta di chiacchiere salottiere. Smettiamo di offenderci
per queste che restano pur sempre delle calunnie ma reagiamo
con una alzata di spalle. Luca tu fa lo stesso !
Chiudo con Sant'Antonio (Cassano) da Bari che ha nuo-vamente
esternato da Fazio: "Ho rifiutato tre volte la Juventus.
La' volevano solo soldatini…". La risposta all'ennesima
cassanata in questo dialogo a tre tra Filippo Di Diano,
Vito Caressa e Salvatore Marra. :
FILIPPO: " alla fine la juve e' stata fortunata a
non prendere questa merdaccia ingrata,la roma ha investiti
50 miliardi ,capello lo ha portato al real ,garrone lo
ha rimesso nel calcio ,il milan lo ha ridato alla nazionale
, andandosene ha mancato di rispetto a tutti, cassano
anche buffon che ti ha sempre difeso adesso e' diventato
un soldatino , CASSANO , il tuo talento calcistico scompare
d'avanti a cosi' tanta imbecillita
VITO: " mercenaRio Cassano? ed Ibrahimovic? Ma lasciamo
perdere. Filippo rosica perche' ha mollato un Milan in
caduta libera. E' vero ha poco "cervello", ma
arrivare a dire che "il talento calcistico scompare
d'avanti a cosi' tanta imbecillita'" mi sembra eccessivo.
Che dire di Balotelli allora?
SALVATORE: " Ve l'ho detto sempre e ripeto: bisogna
saper distinguere tra il talento puramente calcistico
ed il carattere ( per non dire un'altra cosa) individuale.
Capello recentemente ha affermato che cio` che ha visto
fare a Cassano in allenamento non l'ha visto da nessun
altro. E Capello ne ha allenati di campioni!
Ibra e` sicuramente un mercenario, ma lo riprenderei domani
!Cassano no"
Ad majora fratelli di calcio…mandi mandi.
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5 ottobre 2012
Cosa c'e' di piu' bello nel ritrovarsi con un sacco di
amici, tutti "rigorosamente" sportivi, in un'ambiente
che fa del calcio il "pane quotidiano" ? E allora
inizio questo mio scritto settimanale per salutare gli
amici di "90mo Minuto" il bar dello sport per
antonomasia, che domenica scorsa ha battezzato ufficialmente
la nuova sede su Pine Valley.C'erano tutti, proprio tutti:
dal-l'avvocato Tom Stenta in gran spolvero per il trionfo
del Torino contro l'Atalanta, ai 'due Filippi' di fede
milanista Di Diano e Gravina. Rivisto per l'occasione
anche Rocco Lo Franco ( sta decisamente meglio e questo
ci riempie di gioia!) che sfotteva - ed a giusta ragione
- imbronciati tifosi della Roma come Annibale Merante
, Jack De Marco (una vita a tosar cranii….anche juventini!)
e Nick Gileno. E mentre Gino Conti finiva gli allacciamenti
per gli ultimi impianti satellitari ( al 90mo Minuto si
vedono infatti tutte le partite possibili immaginabili,
coppe Europee comprese…) ecco che bianconeri come An-giolino
Trimmellitti, Pasquale Freda ed Alberto Cesario gongolavano
per la "doppia festa" salutata con la tra-dizionale
porchetta omaggio di Totera Fine Foods. Cosi' come hanno
alzato calici di evviva 'amici storici" del nostro
bar: Alberto Novelli, Giacomo Stecher,Pasquale Di Stefano,
Gerardo De Simone, Jerry Reale, Tony Bian-cucci, Rocco
Muia, Joe Reda,Luigi Femia e Franco Danesi,Joe Bonavota
e mille altri….
90mo Minuto e' nato nel 2000 da un'idea di Tony Albi,
calabresuzzo di Malito in provincia di Cosenza da dove
emigro' nel '56. Discreto giocatore di calcio,Tony in
Canada ha militato con la San Joseph e la Superga di Hamilton
anche se i successi piu' importanti li ha colti proprio
con l'Inter (lui che e' juventino sfegatato !!!) del mai
troppo compianto allenatore Aladino Flacco. L'Inter fu
la prima squadra italo-canadese a conquistare per due
anni consecutivi il titolo della East e West Division:
erano gli anni d'oro 1961-62. Con lui a "gestire"
(ma si fa per dire…) quest'accozzaglia di tifosi/sportivi
il cognato Fortunato Zappone: serieta', laboriosita',
tran-quillita' e dedizione al lavoro come nessun altro….
Ed a proposito di bar e locali di divertimento, una notizia
che mi ha fatto sorridere non poco questa settimana. Arriva
da Montreal dove tutti sono superimpegnati a fare le pulci
alla…..mafia/cosanostra/crimine organiz-zato/n'drangheta
ecc.ecc. L'elegante sushi bar 'Fukyu' della metropoli
francofona dovra' cambiare nome! Appena scoperta l'insegna,
i vicini e il proprietario del palazzo hanno protestato
per l'assonanza con il poco elegante 'Fuck you' ed hanno
costretto il ristorante a ripensare al nome del suo locale.
''Si', abbiamo cambiato nome, ora si chiama Kabuki'',
ha ammesso un di-pendente. Va detto, a titolo di informazione,
che 'Fukyu', in giapponese, non ha nulla a che vedere
con il si-gnificato del termine inglese, ma e' una parola
che indica una mossa delle arti marziali.
Infine una nota per un "lucchese" di casa nostra,
proprio di Woodbridge, premiato in settimana a Lucca in
To-scana, dalla locale Camera di Commecio, per aver tenuto
alto l'onore di Lucca e provincia nel mondo: Carlo Bartolini,classe
1958, originario di Bagni di Lucca da dove emigrarono
i genitori. Da piccolo aiuto' il padre nella sua attività
di figurinaio. Si e' diplomato all'istituto tecnico, dove
apprese competenze in ambito elettronico e meccanico specializzandosi
in motori aerei. Nel 1973, assieme al padre, apri' un'attività
di noleggio macchinari per costruzioni, la Vaughan Oak
Rent all Inc. Nel corso degli anni assunse la gestione
dell'azienda e grazie alle sue capacità in ambito
meccanico realizzo' attrezzature in proprio: macchine
per il movimento terra, nastri tra-sportatori, spaccalegna
e questo importando gran parte della componentistica dall'Italia.
Complimenti di cuore! Mandi mandi
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28 settembre
2012
Sto per accingermi a guardare Fiorentina-Juventus; l'anticipo
del turno infrasettimanale di Serie A . Non so se devo
attendere l'esito finale della gara per scrivere questa
mia colonna….poi penso che i colleghi Baxa e Ciolfi avranno
piu' spazio e tempo per sbizzarrirsi in commenti ed allora
anticipo i tempi di questo mio scritto.
Ieri sera in Soccer City ha parlato Giovanni Lorini, il
responsabile della scuola calcio del Milan. Ha parlato
della crisi del suo Milan e dell'allenatore Allegri, ma
cio' che piu' mi ha colpito la dichiarazione che sta seguendo
un calciatore in erba di Toronto , "un vero e proprio
fenomeno" - a sua detta - , classe 2003 !!!
Ma vi rendete conto cosa significa "classe 2003"
??? Sono solo 9 (nove) anni !!!!
Guardo la mia bimba che di anni ne ha 8 e non mi ci raccapezzo
piu'. Capisco virgulti come Gasparotto o Scioscia che
di anni ne hanno 17 e 16 rispettivamente, sorrido pensando
a Mike Matic che di anni ne ha 14, ma addirittura nove
mi sembra decisamente esagerato! Per rispetto della "privacy"
non diciamo il nome del "piccolo", ma mi sembra
comunque cosi' tutto assurdo.
Cosi' come e' tutto assurdo quello che sta accadendo in
Italia, dai casini politici alle ruberie nei consigli
regionali , siano esse nel Lazio(povera Polverini!) o
in Lombardia , in Puglia o a Firenze e giu' giu' a Napoli
e Reggio Calabria anche se qui le motivazioni potrebbero
essere diverse. Penso ai vari Lusi o Fiorito ma ci aggiungerei
anche Fini e Berlusconi, D'alema e Di Pietro, insomma
tutti o….quasi.
Maurizio Zavaglia, giornalista del foglio calabrese "Il
Quotidiano", anche lui gradito ospite di Soccer City
lunedi' scorso, ci mette il carico da novanta mandandomi
un sms da Cosenza che mi fa esclamare per l'ennesima volta
"dio mio….non c'e' proprio piu' religione!..."
I valori fondamentali della vita sono ormai tutti svaniti
nel nulla…
Leggo: "Se ne andavano in giro con la macchina del
Comune per effettuare commissioni personali nell'orario
di lavoro. Al loro posto un altro dipendente complice
timbrava il cartellino delle presenze. Undici impiegati
del comune di Pedace, in provincia di Cosenza, durante
l'orario di lavoro si dedicavano a tutt'altro che a far
funzionare la macchina amministrativa, per questo sono
stati arrestati dai carabineri . Per due mesi i dipendenti
sono stati filmati e pedinati.
C'è chi durante l'orario di lavoro è stato
sorpreso addirittura a Rende mentre andava a comprare
la macchina del figlio. O chi andava a portare prima i
figli a scuola o poi si recava a fare la spesa. Altri
sempli-cemente passeggiavano per il paese o si recavano
al bar. A tutto svantaggio dei cittadini che andavano
in Comune senza poter usufruire dei servizi amministrativi
e burocratici e che spesso trovavano al posto del dipendente
il cartello "torno subito".
Dulcis in fundo una nota di….atletica leggera ! Me la
manda un carissimo amico calabrese, Enrico Costa in margine
agli auguri per il mio compleanno. "Il presente del
verbo correre: io corro…tu corri…egli corre…noi fuimu…t'acchiappamu…e
ti stroppiamu !"
Mandi mandi
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21 settembre
2012
E' un giovane "figlio della Ciociaria" l'ultimo
virgulto italo-canadese a cercar fortuna nel calcio italiano.
Figlio di papa' e mamma dentisti, Justin Scioscia, a 16
anni appena compiuti (e' nato infatti il 28 marzo 1996)
parte alla volta di Assisi per un camp di un anno, tempo
necessario per convincere i dirigenti dell'Empoli, squadra
di serie B e fucina di talenti (vedi Di Natale) a tesserarlo.
Difensore centrale di Richmond Hill gioca attualmente
con gli Shooters della York Region, alto 6 piedi e 2 (che
per un adolescente e' una bell'altezza!) per 175 libbre
di peso. E' stato uno scouts portoghese a segnalarlo al
club toscano dopo essere stato inserito nella rappresentativa
provinciale dell'Ontario.ed aver vinto il titolo provinciale
nella categoria under 15.
Maurizio Sartori, amico friulano con parenti a Mississauga,mi
telefona da Mariano del Friuli, piccolo centro in provincia
di Gorizia , per darmi la notizia dell'apertura di un
nuovo museo dedicato niente-popodimenoche a Dino Zoff,
il mitico portiere campione del mondo nell'82. Mariano
del Friuli, solo 1500 abitanti, si aggiunge quindi a Mantova
dove c'è il museo dedicato al grande asso dell'automobilismo
Tazio Nuvolari, a Sequals la casa-museo di Primo Carnera
dove e' raccontata la storia di un mito del pugilato,
Novi Ligure dove l'epopea ciclistica di Costante Girardengo
e di Fausto Coppi rivive attraverso la mostra dei campionissimi
e Maranello dove il museo Enzo Ferrari rende onore al
fondatore dell'omonima Casa auto-mobilistica.
Sartori mi dice che ci sono in esposizione migliaia di
fotografie che scandiscano la carriera di Zoff con le
squadre del Mariano, dell'Udinese, del Mantova, del Napoli,
della Juventus e della Nazionale. Ci sono le maglie con
cui Zoff ha giocato e vinto le finali del Cam-pionato
europeo del 1968 a Roma contro la Jugoslavia e quella
del "Mun-dial 82" a Ma-drid contro la Germa-nia;
poi articoli della Gazzetta dello sport, Tuttosport e
Guerin sportivo, cartoline, ga-gliardetti, cimeli, tute
sportive, la maglia verde e nera del por-tiere tedesco
Josef "Sepp" Maier, meda-glie, il pallone con
le firme originali dei 22 azzurri campioni del mondo.Tra
le chicche anche la lettera del presidente della Repubblica,
Sandro Pertini, scrittagli quando Zoff ha abbandonato
il calcio nel 1983. Nella lettera viene svelato il retroscena
della storica partita a scopone giocata in aereo al ritorno
in Italia dopo la vittoria in Spagna: la coppia Causio-Bearzot
contro quella formata da Zoff e Pertini.
Il capo dello stato nella lettera ammetteva il proprio
errore che era costata la partita a carte. «Io sapevo
già sull'aereo che il presidente aveva sbagliato
- ha ricordato Zoff - ma non potevo dirglielo subito».
Di quei mondiali resta famosa la partita con il Brasile
vinta per 3-2 con la parata di Zoff sulla linea all'ultimo
minuto. «La palla - ricorda l'ex portiere dopo trent'anni
- non era entrata, ma i brasiliani stavano esultando.
Sono stati attimi di paura perché io non vedevo
dove fosse l'arbitro e temevo che potesse assegnare la
rete».
Dulcis in fundo un saluto all'amico Paolo Lionetti, figlio
di Felice, titolare di San Antonio Fish Market. Un saluto
ed un plauso perche' anche quest'anno sta organizzando
le due tradizionali "cene a base di pesce" il
cui ricavato va ad aiutare due famiglie bisognose della
nostra comunita' per le cure dei loro figlioli.. Si terranno
al "Riviera Banquet Centre" di Danny Boni il
3 ed il 24 novembre prossimo.
I due 'piccoli" che noi tutti dobbiamo aiutare sono
Noah Facecchia, di 6 anni, figlio di Tony e Sonia che
frequenta la prima elementare St.Mary of the Angels e
Luca Borreca, anche lui di 6 anni affetto da leucemia.
A Paolo (Paul),la moglie Carm,papa' Felice e tutta la
famiglia Lionetti un affettuoso abbraccio e gran stima.
Mandi mandi
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14 settembre
2012
Non c'era la serie A causa la nazionale (maluccio contro
la Bulgaria e chissa' come finira' contro Malta) ed allora
mi sono dedicato al sociale: 50mo anniver-sario di matrimonio
per due friulani doc: Nereo ed Adele Pascolo ed inaugurazione
ufficiale della nuova sede del Club di Maierato che, ironia
della sorte, sorge proprio su "Friuli Court"
!!!! Maierato per chi non lo sapesse e' un ridente paesello
in provincia di Vibo Valentia in Calabria. "Catering"
di Gianni Ceschia per la prima festa dove spiccava la
presenza di "mammasantissima" della comunita'
"furlana" come Eddy Del Medico (il presi-dente
della Famee all'epoca del terremoto del '76), Lu-ciano
Drigo e Liviana Fantino consorte del nostro Ministro Federale.
Marea di gente per l'altra festa che indirettamente corona
anche la nuova era presidenziale di Vasili Marrella che
subentra a Domenico Costa. Auguri per tutti!!!!
Prima pero' il Gran Premio di Formula Uno a Monza.
Solo terzo il ferrarista Alonso ma classifica ancora mi-gliorata.
Vedo i bolidi sfrecciare e la mia mente non puo' andare
che a uno dei miei idoli di un tempo: Gilles Villeneuve.
Motoslitte e Go-Kart canadesi prima dei trionfi sui principali
circuiti del mondo. E allora spero che in lontananza il
"mito Villeneuve" possa ripetersi.
Lo spero sopratutto per un ragazzo di Toronto che ha appena
compiuto i 17 anni, un italo-canadese che e' nato il 29
giugno del 1995, Nicholas Latifi che sta spopo-lando nella
Formula Tre nelle European Series.
Sul tracciato internazione di Imola, teatro del terz'ultimo
appuntamento stagionale, Nicholas Latifi ha conquistato
uno strepitoso secondo posto nella gara sprint, centrando
così il primo podio in carriera nella stagione
che ha se-gnato il suo esordio assoluto nel mondo delle
mo-noposto.
Leggo con pia-cere che in questi mesi Ni-cholas Latifi
è stato in grado di progredire con grande costanza
dopo ogni ap-puntamento sca-lando veloce-mente la griglia
di partenza e arrivando a lot-tare con i piloti che oggi
si con-tendono la co-rona finale..
Per due anni e mezzo Nicholas ha spopolato in Canada e
negli USA nel Karting ed e' stato ingaggiato dalla BVM
Target dopo il successo nel Florida Winter Tour DD2 conquistato
sul tracciato di Orlando.
Intanto qui da noi si attende freneticamente di sapere
se la stagione di hockey decollera' o meno. Mentre noi
sfogliamo la margherita giunge la notizia che i Montreal
Canadiens hanno la piu' bella divisa dello sport pro-fessionistico
nord-americano. La franchigia canadese, una delle squadre
storiche della National Hockey Lea-gue, e' infatti al
top del ranking che il network americano ESPN ha stilato
prendendo in considerazione anche i team della Nfl, della
Mlb e della Nba. In totale, 122 squadre tra Stati Uniti
e Canada. I Canadiens precedono i Chicago Bears, che portano
il football al secondo posto, e i St. Louis Cardinals,
campioni in carica della Major League Baseball.
Dulcis in fundo una nota per ricordare a tutti che lo
sport "piu' importante" resta la solidarieta'
e la nostra co-munita' e' chiamata a gareggiare il prossimo
20 set-tembre proprio a Woodbridge, alla "The Jewels
Banquet Hall" . Ci saranno le famose "zdore"
emiliane che tire-ranno al mattarello e faranno per noi
tagliatelle e tor-tellini. E mi dicono che non manchera'
anche "Miss Tagliatella" ! direttamente dall'Emilia-Romagna.
Va da se che questa gara di solidarieta' vedra' i fondi
andare a favore delle popolazioni terremotate di questa
nostra re-gione italiana. Ringrazio lo chef Gabriele Paganelli
dell'omonima risotteria ed il collega Giampietro Nagliati
che non vedevo da una vita e che sono a capo dell'or-ganizzazione,
che mi hanno voluto con loro a presentare la serata. Vi
aspetto tutti !!!! Mandi mandi
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7 settembre
2012
Dopo la lunga vacanza ci si rituffa nella realta'.
E allora salutiamo il "Partito Separatista del Quebec"
che trionfa nella provincia francofona facendo salire
la bile al vecchio amico, avvocato ed ex deputato Micheal
Spensieri. "Non ti preoccupare Micheal - diciamo
subito - e' governo di minoranza e il "nuovo muro
di Berlino a …Cornwall" dovra' ancora aspettare per
essere eretto!".
La cosa destabilizzante invece la sparatoria con relativo
morto al momento del discorso del nuovo leader Madame
Marois. Chi e' stato? Cosa significa?
Oggi e' anche il primo giorno di scuola per la piccola
Azzurra e alle 8 del mattino la casa va in fibrillazione!
Per fortuna o solidarieta'-di-massa, non e' un problema
solo di casa Canciani,ma di mezzo mondo!
Vado su facebook e faccio mia la frustrazione di un altro
amico: Filippo Pucci.
Fa dell'ironia Filippo e riesce a farmi anche sorridere
e quindi vi passo quanto scrive: "…discutere con
una donna e' come venire arrestati: ogni parola che dici
potrebbe essere usata contro di te. La differenza e' che
nessuno ti legge i tuoi diritti, non puoi chiamare un
avvocato per difenderti e, a quanto pare, non hai neanche
il diritto a rimanere in silenzio, tanto la tua situazione
si aggravera'….per principio!!!".
A Woodbridge intanto si tornera' a mangiare della buona
pizza: il vecchio amico Franco Loccisano che se ne era
tornato nella sua bella Calabria ed aveva aperto il famoso
"Ontario Place" di Gioiosa Marina(Reggio Calabria)
torna da noi a sfornare pizze e non solo alla nuova Trattoria
Da Vinci, su Weston Road proprio a fianco del Montecassino
Place. Auguri Francuzzo!!!! Verremo sicuramente a trovarti!
Ma ,durante la mia assenza, a Woodbridge e' purtroppo
venuto a mancare un "grande" del mio mondo;
quello della comunicazione.
Il 30 luglio scorso si e' infatti spento Vito Barbera.Era
"il cameraman" per antonomasia della "nostra
televisione". Ha girato il mondo al servizio dei
vari Ontario Sarracini, Emilio Mascia sino al sottoscritto
con Telelatino.
Ha portato sugli schermi le immagini dei nostri paesi,
dei nostri pic-nic, processioni,della nostra vita quotidiana
insomma.
La televisione etnica muoveva i primi passi e lui ne era
il capofila. Siciliano doc non e' mai venuto meno ad un
impegno ed ha immortalato "tutta" la nostra
comunita'. Sempre semplice,schivo,preferiva le retrovie
alle prime pagine.
Adesso Vito se ne e' andato e con lui un pezzo della nostra
storia! Ma a Vito la comunita' dovrebbe almeno un monumento,
e non sto scherzando!
Tra le altre cose Vito Barbera ha girato centinaia e centinaia
di metri di pellicola dedicati al calcio,dalla Toronto
Italia ai Metros, dalla Roma ai Rockets. E allora cari
Tony Cipriani, Adriano La Viola, Angelo Delfino, Alberto
De Rosa, Tino Baxa, Franco Fullone, ma anche Bertolin
e Iarusci, Marcantonio e Schiraldi, Lecce e Policaro,
soltanto per citare i primi nomi che mi vengono in mente
perche' non creare un bel torneo giovanile di calcio ed
intitolarlo alla sua memoria?
Ed a proposito di dipartite fatemi ricordare, in conclusione,
quella di Lamberto Mazza, ex presidente dell'Udinese di
Zico. Guido' il club friulano dal 1981 all'86 e se il
sottoscritto si e' riinnamorato dei bianconeri lo deve
proprio a lui.
Lo conobbi e, a modo mio, lo aiutai anche, proprio in
occasione della firma del contratto del "Galinho"
che, amo ricordarlo, avvenne proprio nella nostra citta'
, alla vecchia ed indimenticabile "La Sem" di
un altro vecchio ed immortale amico del calcio e della
nostra comunita' Nick Ventola. Ah quanti ricordi…..
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13uglio 2012
Sinceramente non so che scrivere! Finito il campionato,
calato il sipario sugli Europei, e' come se fossi andato
improvvisamente in letargo. Letargo di idee, di appunti,
di spunti polemici…..Ma tant e' , e' proprio tempo di
vacanze, di voli transoceanici, di riposo. Ed e' piu'
che meritato dopo una maratona durata undici mesi senza
sosta.
E allora che fare ?
In occasione di Canada Day, Peter Mallett della Major
Soccer League ha voluto proporre il suo undici ideale
della storia del calcio canadese. Ed ha snocciolato: Craig
Forrest in porta; Bob Lenarduzzi, Randy Samuel, Bruce
Wilson e Paul James in difesa ; Mike Sweeney, Julian De
Guzman e Dwayne De Rosario a meta' campo ed Alex Bunbury,
Branko Segota e Dale Mitchell in attacco.
Non sono d'accordo per cinque undicesimi !
Snocciola poi anche la squadra di riserva e mette Tino
Lettieri a guardia dei pali; Bob Jarusci,Colin Miller,Randy
Ragan e Wes McLeod in difesa; Lyndon Hooper, Mike Stojanovic,
Gerry Gray a centrocampo e Paul Peschisolido, Paul Stalteri
e John Catliff in attacco.
E qui non sono d'accordo per quattro undicesimi.
Per me il miglior portiere in assoluto, anche se e' stato
una meteora, era Jack Brand. In difesa non si puo' proprio
prescindere dal duo italo-canadese Bob jarusci ed Enzo
Concina cosi' come un posto da titolare fisso lo darei
al bel Marcantonio Carmine, al veloce Tomas Radzinsky,
ed anche a Nick Dasovic ed alla giovane promessa mai esplosa
e che ora ci guarda dal cielo Dominic Mobilio. Ma anche
giocatori come Carlo Corazzin, Igor Vrablic, Carl Fletcher,
Ian Bridge e Pat Onstad meriterebbero qualche considerazione.
E allora io concludo questo divagare di fine stagione
con la mia nazionale italo-canadese ! Che ne dite ?
In porta Tino Lettieri, in difesa Bob Lenarduzzi, Enzo
Concina, Robert Jarusci e Joe Schiraldi (lo ricordate
no? con la gloriosa Toronto Italia?) o il montrealese
Nevio Pizzolito. A centrocampo il "nostro Pirlo"
ovverossia Carmine Marcantonio sostenuto da Paul Stalteri
e a turno da Gino Di Florio o Pasquale De Luca con Paul
Peschisolido finisseur dietro a Dominic Mobilio ed Eddy
Berdusco,altra grande incompiuta del nostro soccer.
Ma quanti altri meriterebbero la nostra menzione: dall'avvocato
Tony Lecce (forse il primo italo-canadese ad approdare
alla nazionale Canucks), agli stessi Corazzin, Lucio Ianero,
e….in ordine alfabetico per non far torto a nessuno: Robert
Aristodemo, Carmelo Barbieri, Mauro Biello, Frank Ciaccia,
Cosimo Commisso, Nick De Santis,Pat Ercoli, Sandro Grande,
Peter Greco, Sam Lenarduzzi, Tony Pignatiello, Rocco Piacentino,
Marco Reda, Marco Rizi, Guido Tittoto, Sergio Zanatta
e GianLuca Zavarise. Ma due righe in particolare fatemele
spendere in conclusione per Domenico Mobilio da Vancouver.
Era nato il 14 gennaio del '69 e - quando ancora le societa'
italiane di Serie A di stranieri ne potevano tesserare
uno o due - a 20 anni o poco piu' - era sul taccuino dell'amico
Franco Dal Cin, direttore sportivo dell'Inter che a piu'
riprese mi telefono' chiedendomi "cassette per vi-sionarlo"
!!!! E credetemi, 25 anni fa, trovare una cas-setta del
campionato canadese di calcio era come vincere al 6/49
!
Io stravedevo per lui: alto, elegante, forte ma gentile.
Tento' la fortuna in Scozia con il Dundee, poi in Olanda
ma rifiuto’ l'ingaggio da parte del Vitesse per ragioni
economiche.
Non lascio' mai la sua Vancouver ed I Whitecaps e gli
86ers. Segno' 167 goals in 280 partite, secondo solo a
Giorgio Chinaglia in NordAmerica!
Sei volte selezionato nella "all stars" della
Canadian Soccer League e nell'American Professional e'
stato capocannoniere e MVP nel '90. Nel 2006 venne "indotto"
nella Canadian Soccer Hall of Fame. Ci ha lasciati a soli
35 anni. Stava rientrando da casa di amici dopo una partitella
amatoriale. Il destino decise cosi'….. Ma la sua memoria
resta con noi grazie ai tanti amici e parenti, anche di
Woodbridge (vero Loris Bagnarol?), che stabilirono a suo
nome una fondazione per aiutare le varie associazioni
calcistiche del nostro paese ad inserire nei loro programmi
bambini con handicap o meno privilegiati ma che come Dominic
amavano ed amano il Soccer! Mandi mandi |
22 giugno 2012
Non c'e due senza tre dice un vecchio adagio: dopo i
Raptors ed i Leafs il fondo lo toccano ora anche i Toronto
FC della MSL. Un ruolino di marcia che piu' imbarazzante
non si puo' ed ora anche il baratro della stupidita' con
tre giocatori della squadra canadese arrestati per ubriachezza
molesta all'esterno di una discoteca di Houston.
Miguel Aceval, Luis Silva e Nick Soolsma si trovavano
in Texas dopo aver giocato la partita contro il Kansas
City, persa per 2-0. Il tecnico di Toronto, Paul Mariner,
ha spiegato che i tre non giocheranno il prossimo match
contro la Dynamo. Mariner ha inoltre precisato che il
club sta collaborando con la Major League Soccer per chiarire
quanto accaduto. Che figuraccia !!!!
Intanto - ligi al "nulla dirigenziale" ecco
che dopo aver sbandierato ipotesi legate al nome altisonante
di Alex Del Piero per rinforzare la squadra, arriva a
Toronto - e in prova - tale Alberto Giuliatto, un 29enne
terzino della Nocerina che grazie alla nazionalita' della
madre, possiede il passaporto canadese che gli permetterebbe
di giocare addirittura con la nazionale Canucks.
Giuliatto e' in scadenza di contratto con la societa'
campana e quindi libero di accasarsi dove vuole.
Intanto dall'Italia continua non solo la fuga di cervelli
in America ma anche quella di "piedi" buoni.
In questo caso parliamo di Alessandra Nencioni una studentessa
di ingegneria biomedica a Pavia: una fuga che coniuga
entrambe le cose.
Dopo i recenti addii all'Italia del pallone di Matteo
Ferrari e Bernardo Corradi, raggiunti nei giorni scorsi
a Montreal, in Canada, da Marco Di Vaio, è ora
la volta della 23enne calciatrice della Fiammamonza 1970,
che ha preso l'aereo per Seattle, negli Stati Uniti.
Ad attenderla i dirigenti dell'Issaquah, squadra del-l'omonima
cittadina che disputa la Women's Premier Soccer League,
una delle due leghe di secondo livello nordamericane.
Le sue imprese da trequartista con la maglia biancorossa
in Serie A2 (17 gol nel carniere) sono arrivate Oltre-atlantico
- pensate un po' - grazie a YouTube e così alla
Fiammamonza è giunta la richiesta per un suo tra-sferimento
temporaneo negli States.
"Spero di divertirmi, di imparare qualcosa di nuovo
e di mettermi in mostra per il futuro. Mi dispiace perdere
la sessione estiva di esami all'università ma questa
è un'occasione da non perdere. Quando ho saputo
della proposta ho telefonato ai miei genitori a Firenze
e ho detto loro che volevo accettare. Siccome una volta
laureata mi piacerebbe andare a vivere all'estero, chissà
che non ritorni un giorno negli States…" - ha detto.
Domenica prossima intanto, dalle 2.45 p.m. sino alle 4.30
e forse anche le 5.30 (supplementari e rigori….) Toronto
e la GTA si blocchera' per Italia-Inghilterra di Euro
2012. BBQ pantagruelici sono in via di or-ganizzazione
in molte case di italo-canadesi, bar "tra-dizionali"
come 90mo Minuto sono messi a lucido ed i frigoriferi
pieni di Moretti ed affini . Bandiere di ogni tipo e grandezza
ormai in via di…estinzione ed anche forze di polizia in
stato d'allerta.
Potrebbe ripetersi - anche se e' ancora presto per dirlo
- l'indimenticabile luglio dell'82 !!!
I ricorsi storici e la cabala ci strizzano l'occhio.
Negli scontri diretti il vantaggio e' degli azzurri. Sono
infatti 22 i confronti tra le due squadre e 9 quelli vinti
dall'Italia con gli ultimi due disputati parecchi anni
fa' vinti proprio dall'Italia. Non sono recenti gli scontri
tra le due nazionali e quindi non si può fare un
paragone, l'ultimo incontro risale a all'Europeo del 1980
quando Italia e Inghilterra si trovarono una contro l'altra
a Torino. questo per quanto riguarda gli Europei mentre
per i Mondiali l'ultimo scontro risale a Italia 90 quando
l'Italia a Bari sconfisse l'Inghilterra per 2-1 con gli
stupendi goal di Baggio e di Schillaci.
Incrocio le dita e dico Balotelli e Di Natale. E che Dio
ce la mandi buona !
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15 giugno 2012
E via si parte ! Italia-Spagna 1-1. Non scrivo del resto,
cioe' di Italia-Croatia, perche' i tempi di uscita del
giornale me lo....impediscono.
Ma non mi si impedisce di dare anch'io i voti: i piu'
ed i meno di questo esordio europeo.
Benissimo Buffon e De Rossi. 9 al romano e romanista:
è difensore, è centrocampista, è
consigliere spirituale dell'intera difesa. Enorme. 8 allo
juventino.Due grandi parate all'inizio del secondo tempo
e salva su Torres nel finale.
Bene Di Natale e Marchisio. 7 ad entrambi. Lo juventino
fa spettacolo all'88' quando si fa l'intero campo ed entra
in area ma poi crolla sfinito a terra. L'udinese segna
e merita certo piu' di Balotelli la maglia di titolare.
Male Balotelli e Thiago Motta a cui va un sonoro 4. E'
sempre più difficile convincersi che in giro per
i quartieri d'Italia non esista un italiano vero un po'
più veloce di questo fabbricato all'anagrafe. Balotelli
gioca 55' ma riesce comunque a farsi ammonire. Due minuti
prima di uscire, si divora l'occasione più bella,
addormentandosi davanti a Casillas. Non solo per questo,
ma anche per questo, Prandelli lo richiama in panchina..
Malissimo Napolitano, il Presidente: 2 ! ci siamo giocati
anche l'Alta Carica Morale del Paese. Basta un Europeo
di calcio perchè persino Napolitano, il sobrio
e severo Napolitano, si lasci andare al più svaccato
populismo da bar: "Vincere fa bene ai Paesi in crisi",
annuncia a reti unificate. E noi che si pensava facessero
meglio uno spread basso, un debito sforbiciato, una politica
sana, qualche casa antisismica in più. Evidentemente
Napolitano, esaurite le paternali, si gioca tutto con
l'antica briscola del tifo nazionalpopolare. Così,
si accomoda in tribuna e pertineggia a trent'anni di distanza.
Ma non è la stessa cosa. Niente a che vedere con
l'originale. Esonerato.
Ah scordavo ! L'arbitro Kassai 10 ! ci raccontiamo che
gli arbitri italiani sono i migliori al mondo. Basta un
ungherese per ridicolizzarli
E veniamo al calcio di casa nostra. Le porte del Toronto
FC sono sempre piu' "revolving"!!!! E siamo
a quota 7. Licenziato l'olandese (ex Lazio ed Inter) Aaron
Winter sostituito da Paul Mariner attuale team manager
e direttore del settore che va sotto il nome di "player
development". Altro che Zamparini o Preziosi, la
dirigenza torontina non scherza ! Winter ammaina bandiera
bianca dopo un inizio stagione a dir poco disastroso con
nove sconfitte in altrettanti matches e un palmares che
la dice lunga sulla validita' del parco giocatori messo
a disposizione dai dirigenti locali: sette vittorie in
44 partite!
Infine una curiosita': e per il direttore Sergio Tagliavini
e per i tanti tifosi della Fiorentina qui a Toronto (li
cito in ordine sparso.....Dominic Panetta, Maurizio Beccio,
Clemente D'alessandro, Tony Lombardo, Gino Bucchino).
Lunedi' scorso in "Soccer City Show" su Radio
CHIN e' intervenuto il "decano" (si proprio
cosi' carissimo....) dei giornalisti sportivi della nostra
comunita' e titolare delle pagine sportive de Lo Specchio:
Tino Baxa. Un maestro ed anche - se pemettete ed in tutta
sincerita' - il "mio" Bearzot della penna! Prima
di andare in onda ho digitato il suo nome su Google ed
ho scoperto un sito "Firenze 1926 - protagonisti,emozioni
e vicende della Fiorentina" curato da tale Massimo
Cecchi per conto della societa' viola. Nel sito vi e'
un po' tutta la storia della societa' gigliata con aneddoti,
storie, curiosita' che difficilmente si trovano su giornali...normali.
Una pagina e' dedicata alla partita Fiorentina-Tottenham
giocatasi al Varsity Stadium di Toronto il 28 maggio del
1969. Leggo: "All'edizione 1969 della Toronto Cup,
parteciparono, oltre la Fiorentina, i Rangers di Glasgow
ed i britannici del Tottenham di Londra. I viola, appena
laureati Campioni d'Italia, esordiscono contro gli inglesi
con una partita strepitosa, stracciandoli per tre reti
a zero grazie ad una doppietta di Amarildo ed alla relizzazione
di Cencetti. Il programma, formato da dodici pagine più
la copertina, contiene, oltre ad un articolo sui promotori
del torneo, un breve profilo sui Clubs partecipanti ed
una foto di ogni formazione. L'articolo dedicato alla
Fiorentina è a firma di Tino Baxa. Come tutti i
programmi che riguardano formazioni britanniche, è
molto ricercato ed assai difficile da reperire".
Ale' Tino, sei sempre grande !
Mandi….per dirla alla Springsteen !!!!
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18 maggio 2012
Se permettete oggi faccio festa anch'io: mi spoglio dalle
vesti di cronista o giornalista sportivo e divento "tifoso"
della mia Udinese. E ne magnifico le gesta !
L'Udinese ha conquistato la sua "terza stella":
nessuna squadra italiana con una città di 100 mila
anime si è mai qualificata tre volte alla massima
competizione europea. Se aggiun-giamo che nel '98 con
Zaccheroni arrivò terza - ma allora in Champions
ci andavano le prime due (fu l'ultimo anno), e che l'anno
dopo con Guidolin per un solo punto si mancò la
qualificazione - ci accorgiamo che questi anni faranno
entrare i bianconeri nel firmamento della storia. Il mercato
a volte non piacerà, a volte è andato storto
l'anno, a volte non è emerso qualcuno, ma quando
la cabala è girata lo ha fatto per bene. Altro
che Juve o Inter: questi sono titoli! Se si pensa a quanto
abbia speso Pozzo e quanto gli Agnelli o i Moratti, e
comparando quanto fatto negli ultimi 10 anni ci accorgiamo
che la terza stella è bianconera, sì, ma
'furlana'.
A proposito: se mai qualche genio del calcio italiano
autorizzerà la Juve a porre sulla maglia la terza
stellina, facendola generale, allora l'Udinese deve diventare
gra-duata vera riconoscendole il primo scudetto. E se
la Juve chiede la revisione di calciopoli, allora anche
l'Udinese può chiedere la revisione delle ingiuste
penalizzazioni del '55 e dell '86. Insomma se c'è
una giustizia calcistica allora tutti vanno tutelati.
Pia speranza, lo sappiamo.
Ma quello scudetto non assegnato più di un secolo
fa sta ancora sul gozzo, e sentire l'arroganza dell'agnellino
fa un po' girare gli zebedei a chi li ha. E' nostro: il
calcio in Italia, in fondo, l'ha inventato il Genoa assieme
all'Udinese e quel tricolore ne è la prova. Non
riconoscerlo, mentre si cerca una soluzione per la Juve,
è il solito sintomo di arroganza e servilismo tipico
italiano verso il potente di turno.
Ecco che l'Udinese non sia potente è un dato di
fatto, ma negli ultimi anni ha lavorato molto nell'ombra
della Lega, riuscendo a mettervi radici. Chi pensa a complotti
con l'arbitro De Marco (polemiche precedenti Catania-Udinese)
ha una mentalità italica che non fa bene, è
simile ai "pia-gnistei" juventini e milanisti.
Se l'Udinese ha conquistato la sua terza stella e'per
merito. Come se non ce l'avesse fatta sarebbe stato per
altro. Punto.
Piuttosto ancora una volta anche qui i cervelloni del
calcio non hanno perso l'occasione di poter evitare polemiche.
Sembra che se le cerchino: Nicchi e Braschi, i capi degli
arbitri,la regola numero 18, quella del buon senso, proprio
non la riescono a comprendere!
C'e poi chi sostiene che la classifica verrà stravolta
dalla seconda parte di indagini per "scommessopoli",
che ad-dirittura in Europa ci andranno squadre da mezza
classifica. Certo c'è quell'Udinese-Bari e quel
Chievo-Udinese che sono saltati fuori, ma di prove non
c'è nulla, ci pare per fare terrorismo. Ovvio che
sarebbe una beffa pari a quella dello scudetto mancato,
togliere la terza stella solo perché qual-cuno
ha deciso di iscrivere l'Udinese nel registro indagati.
Purtroppo la paura può starci, perché il
regolamento Uefa parla chiaro: se al momento dell'iscrizione
alle coppe (inizi luglio), qualche club è coinvolto
in indagini (esatto, non colpevole, coinvolto), allora
viene automaticamente escluso.
La terza stella è nostra, dopo un cammino lineare
e con solo qualche periodo buio. Ma è meritata
e pulita, mica come quella che l'agnellino aggressivo
vorrebbe per sé o la Te-lecom ha regalato a qualcun
altro.
Chiudo salutando chi in settimana ha festeggiato questa
stella a Toronto: Gianni Ceschia e Mattia Bello, Claudio
Zanon e Lido Venir, Arrigo Rossi e Renzo Rigutto, Alberto
De Rosa ed Ennio Del Gallo, Roberto Driussi e Andrea Pittis,
Renzo Trolese e Loris Bagnarol. E ai mille altri che non
conosco o che ho dimenticato !
Fuarce Udin !
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Juve campione d' Italia ? No, e' stato detto e scritto
tutto….Che altro potrei aggiun-gere ? Ibrahimovic incazzato
? Idem….Udinese in Champions ? …speriamo !!! Preferisco
soffermarmi sulle elezioni amministrative in Italia, quelle
presidenziali in mezza Europa. Ho la sensazione che inizi
una nuova era ed i nomi che sntiremo piu' spesso non saranno
quelli di Berlusconi o Casini bensi' di Beppe Grillo o
tal Tosi da Verona.E chissa' se il tutto non si riflettera'
anche qui ed ai vari Bucchino, Giordano, Berardi ed in
sottordine Coco, Di Giovanni, Consiglio, Lizzola, Marra
non ne subentreranno altri….Intanto credo che a livello
di leadership comunitaria si stia rafforzando la "stella"
Tibollo, il presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi
(interessante la "Serata al Merito"…) e la "stella"
Gaudio, CEO dell'IC Savings (bel colpo con la donazione
da un milione di dollari per il nuovo ospedale di Keele
e Wilson) e resta sempre in auge il "nostro"
(geograficamente parlando…) Maurizio Bevilacqua. Potrebbero
essere loro gli eredi naturali dei leaders storici di
un tempo….dei Johnny Lombardi, dei Con Di Nino, dei Marchi
o dei Bosa.
Piu' caotica invece la situazione in Europa: dall'Italia
in ginocchio alla stessa Germania che da segnali di….scricchiolamento,
dalla Grecia in stato di coma profondo, Spagna,Portogallo
per finire con l'Ukraina ora a rischio organizzazione
dei mondiali di calcio (caso Timoshenko). Della Francia
tutti sappiamo tutto con il defenestramento di Sarkozy
(Berlusconi direbbe: chi la fa deve aspettarsela !) ma
permettetemi una riflessione ironica che leggo sul sito
web di Dagospia, ripreso dal "Fatto quotidiano"
a firma di Pino Corrias e che voglio condividere con voi:
"Considerando che Nicholas Sarkozy è 20 centimetri
più basso di lei; che ha un ciuffo inguardabile;
che ha il naso troppo grosso e gli occhi troppo piccoli;
che non ha più l'eccitante titolarità sulla
bomba atomica; che non sa giocare a Polo, né a
bridge; che è una pippa a golf; che si veste senza
stile; che non ha charme neanche paragonato alla signora
Merkel; che non capisce nulla di certe cantautrici che
miagolano con la chitarrina dei sospiri; che non ha il
fisico e che fa il bullo, protetto dalla scorta, vantandosi
dei bicipiti altrui; considerando poi che non sa stare
a tavola, non sa mai dove mettere i gomiti; che imperdonabilmente
suda; che scrocca vacanze sugli yacht degli amici nababbi
come un qualunque Formigoni; che non è poi tanto
ricco anche se si è aumentato di due terzi lo stipendio,
mentre la Nazione sprofondava nei debiti; considerando
infine che i presidenti si svelano il giorno prima della
vittoria, mentre le regine solo il giorno dopo la sconfitta,
eccoci alla questione che ci sta più a cuore: quanti
mesi e quanti avvocati impiegherà la gelida Carlà,
con la chitarrina dei sospiri, a sbattere fuori dalla
sua vita vincente, la triste parabola di un petit perdente?".
Ah la politica ! Quanti danni fa…..
Infine due parole sul calcio "prodotto di consumo"….L'amico
Gino Conti, il superesperto di cose televisive e satellite
mi infoma che dalla stagione 2012-13 la Serie A non sara'
piu' sull'emittente Fox Soccer. Al Jazeera ha infatti
comprato tutti i diritti televisivi per gli Stati Uniti
lanciando un nuovo canale televisivo: l' "beIN Sports
USA". Pensate un po' che sti arabi hanno gia' acquisito
anche i diritti della Liga spagnola, e della Ligue 1 francese.
Per quanto riguarda il Canada, Fox Sports World Canada
ha chiuso i battenti il 30 aprile scorso.
Domanda: e noi? Italo-canadesi di Toronto e dintoni? Un
sesto senso mi dice che tutto rimarra' come prima con
la nostra "Giostra del goal" ! In caso contrario
"rivoluzione sara' !!!!"
Mandi mandi
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27 aprile 2012
Mentre scrivo questa mia colonna,la rappresentativa nazionale
canadese under 17 e' impegnata nella mia terra d'origine,
il Friuli, nell'importante torneo inter-nazionale dedicato
a quel grande al-lenatore che fu Nereo Rocco. Partecipa
infatti al "Torneo delle Nazioni" che si svolge
su diversi campi del Friuli, campi che molto probabilmente
ho calcato anch'io in…..illo tempore!
La nazionale canadese e' stata sorteggiata nel rag-gruppamento
che vede anche Israele, Slovenia ed Italia stessa.
E' volato in Italia per assistere al torneo anche Nick
Caccavella, dirigente dei "nostri" Woodbridge
SC che presentano la stella, di origini colombiane, Matteo
Restrepo. "E' un '97 - mi dice Caccavella - e sara'
seguito da un sacco di osservatori italiani a cominciare
da Giovanni Lorini e Marco Ottolini e sono certo che verra'
ingaggiato da qualche squadra europea".
A dire il vero nella rosa canadese c'e' gia' un giovane
ingaggiato dal Brescia; Billy Bitihene in possesso di
passaporto italiano.
Tra i giovani italo-canadesi della comitiva anche tale
Marco Carducci di Calgary ma tesserato con i Vancouver
Whitecaps.
Ai nostri ragazzi un gran "in bocca al lupo"…..
E veniamo al calcio "italiano d'Italia".
Fine settimana con diverse sorprese a cominciare dal pari
interno del Milan col Bologna. Campanello d'allarme in
casa rossonera, troppo Ibrahimovic-dipendente e che dopo
la sconfitta patita contro la Fiorentina da la sensazione
di "essere in riserva". Ma il fatto piu' sorprendente
e' accaduto a Genova con i tifosi dei rossoblu locali,
superincazzati con i loro giocatori, addirittura "ostaggio"
in mezzo al campo, dopo la brutta figura contro il Siena.
Subito dopo i fattacci, come al solito, si sono levate
altis-sime le proteste delle….autorita': "ostaggi
di 100 banditi!" - "non si puo' continuare cosi',
bisogna punirli !" - "altra pagina nera del
calcio italiano per causa di un gruppo di facinorosi maleducati
!".
Io oggi - se me lo permettete - vado un po' controcorrente
e difendo gli ultras del grifone genoano : hanno ragione
a chiedere che i giocatori liguri si spoglino delle gloriose
casacche rossoblue che non sono degni di indossare ! va
be'…forse lo hanno fatto in modo un po' troppo vistoso,
ma la sostanza non cambia e mi sembra giusta la motivazione.
Quello che invece in questo calcio che ha salutato per
l'ultima volta Pier Mario Morosini (il giovane centro-camisa
del Livorno morto sul camo del escara), mi ha particolarmente
colpito questa settimana e' la vicenda relative all'ex
centrocampista del Cosenza Denis Bergamini.
Trapelano nuove verita' sulla sua morte: non fu suicidio
ma delitto a sfondo sessuale. Il Bergamini in realta'
fu evirato e mori' dissanguato! E' questa la tesi che
emerge , secondo il giornale "Il Quotidiano della
Calabria", dalla perizia redatta nel 1990 dal medico
legale e che, sempre secondo il giornale, venne ignorata
dai magistrate che all'epoca svolsero l'inchiesta sulla
sua morte.
Il calciatore del Cosenza venne travolto da un camion
lungo la statale jonica e, secondo la testimonianza della
fidanzata, si suicido' facendosi investire dall'automezzo.
Una tesi che adesso sta trovando una serie di smentite
dale risultanze della nuova inchiesta volute dalla Procura
di Castrovillari.
Il fatto che il calciatore sarebbe stato eviratoe che
sarebbe morto per questo potrebbe far ipotizzare un movente
legato ad una vendetta per questioni legate a fatti sessuali
e ad una relazione sentimentale che Bergamini avrebbe
pagato con la morte.
Amen |
20 aprile 2012
Non vi parlo di Morosini, del giovane cen-trocampista
dell'Udinese in prestito al Livorno deceduto durante la
partita Pescara-Livorno.
Televisioni,radio e giornali sono letteral-mente "impazziti"
e della triste storia del ragazzo bergamasco tutti san
ormai tutto.
Voglio solo ritornare sull'intervista con-cessaci dalla
ricercatrice-medico-oncologo Monica De Paoli lunedi' scorso
in diretta a Soccer City Show.
E' interessante sottolineare come questo medico sia a
meta' canadese e italiana: nata ad Hamilton da genitori
friulani emigrati nella citta' dell'acciaio ha studiato
laureandosi in Italia ma da sempre ha coltivato l'amore
per il suo paese natale. "Mi considero canadese -
dice con orgoglio.La mia lingua resta l'inglese e spero
presto di poter lavorare a Toronto al Princess Margareth
Hospital che in fatto di ricerche oncologiche e' all'avanguardia
nel mondo".
Mi ha particolarmente colpito del suo intervento la durezza
nel sottolineare il fattaccio dell'ambulanza bloccata
da un auto dei vigili urbani che ostruiva l'entrata allo
stadio.
"Al di la' dell'importanza o meno del pronto intervento
dell'ambulanza - ha detto la dott.sa De Paoli - resta
il sim-bolo di un paese ormai vicino alla piu' assoluta
incivilta'! In paesi "civili" come il Canada,
questo non sarebbe sicura-mente successo !".
A malincuore ma devo convenire con questo pensiero. E
ne aggiungo altri relativi alla situazione politica del
nostro bel Paese. E dei suoi massimi rappresentanti.
Penso all'ex Premier Berlusconi, al Presidente della Camera
Gianfranco Fini ed allo scandalo della casa di Montecarlo,
a Rutelli ed al suo amministratore Lusi con 13 o forse
20 milioni di Euro che spariscono nel nulla…..penso a
Niky Vendola ed ai casini della sanita' in Puglia, a Formigoni
ed alla giunta lombarda che perde pezzi ogni giorno, a
Scajola che non si ricorda chi gli paga il mutuo, al recente
"ministro-tecnico" Melanconico che non si ricorda
chi gli pagava hotels e ferie da mille e una notte .Destra,
Centro e Sinistra tutti insieme appassionatamente…..
L'ultimo scandalo in ordine di tempo riguarda la Lega
e il Senateur Bossi…..con il "trota" e tutto
il resto, diamanti e lingotti d'oro compresi. Ma proprio
mentre mi accingo a scrivere questo pezzo ecco cosa scopro.Una
dichiarazione del "solito" Mario Borghezio che
rida' luce al carroccio con l'ultima delle sue "perle
di saggezza".
"La mafia in Sicilia e la camorra in Campania sono
sal-damente radicate nel territorio, nonostante i numerosissimi
siciliani e campani onesti non c'è speranza. Fossi
al posto del premier Monti - spiega - venderei la Sicilia
agli Usa o a qualche pool di miliardari russi o americani.
E se per esempio, come sembrava che si potesse fare nell'immediato
dopo guerra, gli Stati Uniti volessero aggiungere una
stellina alla loro bandiera, allora mollo volentieri la
Sicilia, ma prima ancora la Campania, perché siamo
di fronte a zone completamente improduttive. Sarebbe un
po' alleg-gerita quella palla al piede che finché
siamo tutti insieme appesantisce il nord".
Secondo l'eccentrico leghista la cessione della Sicilia
potrebbe anche avere effetti positivi sui conti dello
stato italiano. Che affare! Ma attenzione: la N'Drangheta
non si sentirebbe "tagliata fuori?"
Chiudo con il calcio. Calciomercato. Con il "quiz"
Del Piero.
E' sempre piu' probabile che sia lo stesso Del Piero che
intenda chiudere la propria esperienza a Torino da mito,
vincendo magari il suo ennesimo scudetto. Alessandro ha
ancora tanta voglia di giocare ma a Vinovo sono attesi
almeno un paio di innesti in attacco di cui uno da capogiro
(il famoso top player); di conseguenza per Del Piero si
ridurrebbe ulteriormente lo spazio vitale, soprattutto
con un anno in più sulle spalle. C'è poi
la posizione della società di corso Galileo Ferraris
che rimane sempre la stessa. Pochi mesi fa il presidente
Andrea Agnelli disse «E' l'ultimo anno di Del Piero
giocatore qui da noi», e da allora non è
mai arrivata un'apertura che spingesse nella direzione
opposta da parte del presidente stesso o di Marotta.
L'ipotesi maggiormente accreditata sembrerebbe essere
quella della Major League Soccer, il campionato di calcio
a stelle e strisce. Alessandro Del Piero è considerato
un vero e proprio idolo in America e in un paese in cui
il basket, il baseball e il football americano la fanno
da padrona sono pochi i calciatori che fanno perdere la
testa, e Alex è uno di questi. Los Angeles la prima
scelta, poi i New York Red Bulls e infine il Montreal.
Ma qualcuno, questa settimana, ci ha sussurrato all'orecchio……"ci
sono anche i Toronto FC "…….Ma ve lo immaginate?
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13 aprile 2012
Questo Bar Sport mi sta un po' stretto: ho duemila cose
da fare e sabato la mia piccola fara' la comunione. Sacerdoti
e scuola sono piuttosto esigenti e ti tolgono letteralmente
il respiro tra prove, controprove, celebrazioni e preparazioni
varie. Aggiungeteci abbigliamenti vari con veli e veletti,
pranzi con inviti e bomboniere, ed il piatto e' servito!
Mi sembra quasi un matrimonio dove il "sacramento"
diventa un accessorio e non la parte fondamentale della
funzione.
Ma non voglio essere polemico: e' soltanto per dirvi che
tempo ne ho proprio poco per pensare al calcio che - tra
l'altro - questa settimana ti piazza nel bel mezzo un
bel turno infrasettimanale che rischia di farti dire cose
che potrebbero venire facilmente smentite subito dopo.
E allora mi limito solo ad alcune considerazioni sulla
mia squadra del cuore, l'Udinese, e sul perche', nonostante
tutto, non credo riuscira' a conquistare l'ambito terzo
posto che apre le porte alla Champions League .
Avrete sicuramente presente la scena del film di Fantozzi,
in cui il mitico ragioniere e l'inseparable Filini sono
invitati a una cena di gala, tra tutti quei ricchi che
sapevano come stare in società. Rapportate la piccola
Udinese a Fantozzi, provate a immaginare quando cerca
di mangiare le quaglie Novara e Siena che guizzano via,
e capirete che, forse, non è proprio sbagliato
parlare di miracolo pensando a dove si è.
Lazio, Napoli, Udinese, Roma, Inter: cinque invitati a
tavola per un solo posto che conta, quello per il terzo
posto che vale la Champions e tanti milioni. Con delle
differenze non da poco. Seppur indebitate con un fairplay
(finanziario) degno di Pasquale Bruno, la Lazio con 500
mila spettatori complessivi annui ottiene 7 milioni di
incasso. Il Napoli con 780 mila persone al San Paolo raccimola
12 milioni. L'Inter ha un milione di spettatori a stagione,
che le fanno guadagnare 8 milioni. La Roma 650 mila tifosi
e sempre 8 milioni. L'Udinese 300 mila spettatori e 2
milioni.
Sottolineiamo che gli incassi dagli stadi sono solo il
10% degli introiti generali. Perché il grosso arriva
dagli sponsor: all'Inter portano 90 milioni, al Napoli
80, alla Lazio nulla dalle maglie, ma 35 da varie società
che hanno legato il loro nome al club, 25 milioni alla
Roma e 15 milioni all'Udinese. Dai diritti tv l'Inter
ricava 70 milioni, La Roma 58, il Napoli 52, la Lazio
46, i bianconeri 34.
Il divario è evidente: la cena dei ricchi salva
l'Udinese solo per le plusvalenze: nessun club come quello
friulano riesce a ottenere un attivo di 58 milioni.
Le concorrenti per l'Europa, salvo Napoli (+15 milioni)
e Lazio (+12), sono un disastro, tanto che se passa la
normativa di Platini non potrebbero nemmeno iscriversi
alle coppe: ma ci riusciranno, non temete.
L'Udinese con i suoi 75 milioni complessivi di introiti
può poco, al massimo vestire un frac stretto e
gustarsi le quaglie. Poi, se arriva a essere ospitata
in Europa League, è già un successo. Se
fosse Champions siamo certi che le quaglie andrebbero
indigeste a molti.
Chiudo invitandovi come sempre a sintonizzarvi su radio
CHIN al lunedi' sera per il mio "Soccer City Show".
Lunedi' scorso abbiam ospitato il 14enne talento locale
Mikey Matic, papa' serbo e mamma abruzzese, che ci ha
raccontato la sua esperienza europea.
Ha voluto parlarci in italiano "cosi' i nonni saranno
contenti" - ci ha detto. Inutile aggiungere che ,
nonostante la Pasqua il giovin calciatore del Sigma Academy-
ha fatto un bel regalo di Natale agli ottuagenari genitori
di mamma.
L'intervista puo' essere riascoltata su Facebook a Soccer
City Show. Mandi Mandi
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6 APRILE 2012
L'editore mi chiede di anticipare i tempi per la Pasqua
e cosi' eccomi qui, in una piovosa domenica mattina, domenica
delle Palme, in cucina con il portatile davanti alla tv
che trasmette un inutile Roma-Novara.
Il computer e la tecnologia moderna ti pemettono di dividere
lo schermo del computer in due parti cosi' che mi ritrovo
a scrivere questo pezzo sulla sinistra ed a leggere i
commenti degli amici di facebook sulla destra. Aggiungete
poi che la televisione davanti a me trasmette la partita
di cui sopra e mi sto bevendo la prima tazza di caffe'
quotidiana: insomma sto facendo quattro cose allo stesso
tempo!!!! E mi piacciono tutte: scrivere, leggere, il
calcio ed il caffe'! Ed anche la pioggerella che ticchettia
sul tavolo del patio dietro casa….
E mi divertono sopratutto i commenti degli amici sportivi
che piovono su facebook!
Mi diverte leggere Vito Caressa: "Devo riconoscere
che Kjaer e' proprio na sega. Come puo' giocare in serie
A...." oppure Filippo Di Diano che fa riferimento
a Ca-tania-Milan di ieri,sabato : "bastaaaaaaaaaaaaa-aaaaaaaaaaa
se vogliono aiutare la Juve a mantenere la speranza di
poter competere col Milan ai vertici della classifica
non permettano a un Marotta qualsiasi di fare delle affermazioni
bislacche secondo cui i calci di rigore non dati ai bianconeri
sono un residuo di calciopoli. Il pattegiamento li ha
salvati dalla radiazione . Ora da imbroglioni vogliono
passare per vittime, aveva ragione Moratti , avete condizionato
il calcio italiano con gli imbrogli all'erta questi vorrebbero
ricominciare a fare quello che sanno fare meglio , imbrogliare".
Ma pronta arriva la risposta di Peppino Fazio :"
stia tranquillo signor Filippo, non é possibile
che solo i tifosi juventini debbano essere dei perdenti
e ``faziosi`` come dice lei.Galliani e Moratti hanno in
mano quel mestolo che sanno come girare nel pentolone.
Siamo stanchi di passare per perdenti, ladri, gente che
si lamenta con gli arbitri quando lo fanno tutti. La verità
gliela dico io. Tornando la Juve ,vi é tornata
la paura, quella maledetta paura di vedere la Juve vincere.Su
Bhea ,starei attento a dare delle definizioni banali,
veda che quel signor ne sa di cose, ecco perché
non lo invitano mai nei vari pro-grammi ,della Rai ,Mediaset,
controllate dal ``padrone``. Domani probabilmente che
la Juve non vinca,ci può stare con una signora
squadra come il Napoli. La saluto e buona Domenica delle
Palme!!".
Ed e' anche l'augurio che faccio a tutti voi che mi leggete:
pace e serenita'!
Fra un paio d'ore andro' a messa e Padre Mose' Gasparini
parroco a San Fidelis mi donera' il ramoscello d'ulivo.
Penso alla storia e mi sento particolarmente….buono.
In questo giorno la Chiesa ricorda il trionfale ingresso
di Gesu' a Gerusalemme in sella ad un asino, osannato
dalla folla che lo salutava agitando rami di palma.
La folla, radunata dalle voci del suo arrivo , stese a
terra i mantelli mentre altri tagliavano rami dagli alberi
di ulivo e agitandoli festosamente gli rendevano onore.
Vi immaginate la scena "trasportata" ai nostri
giorni ???
Oggigiorno per essere "osannati" bisogna capire
quanti dollari uno abbia in tasca o sia riuscito a ….fregare!!!
Eh va be'…..cambiamo argomento altrimenti la predi-sposizione
d'animo mattutina va a farsi benedire!
Ieri sera il Canada,la nazionale di calcio, non ce l'ha
fatta ed e' stata battuta dal Messico e quindi deve dare
l'addio alla fase finale dei prossimi mondiali. Peccato
!
1-3 ma ha giocato per diverso tempo con un uomo in meno.
Sono passati ben 26 anni dall'ultima apparizione della
nostra nazionale ad una fase finale: era il 1986 e si
era proprio in Messico.
Lavoravo allora per il Canale 47 e con il collega della
RAI Mario Mattioli trasmettemmo tutte le gare di quel
mondiale. A lui la telecronaca delle partite piu' im-portanti,
al sottoscritto quelle meno significative e dunque tutte
e tre quelle giocate dal Canada: con la Francia (0-1)
a Leon, con l'Ungheria (0-2) a Irapuato e con l'URSS (0-2)
sempre ad Irapuato.In questa gara segnarono Oleg Blockhin,poi
pallone d'oro, e Zavarov che approdo' alla Juventus. Nel
Canada c'erano il ter-zinone friulano di Vancouver Lenarduzzi,
il portiere Lettieri di Montreal ed il "panchinaro"
De Luca.
Ieri non ce n'era nessuno !!!
Buona Pasqua a tutti !
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23 marzo 2012
Dopo anni di silenzio e lontananza, grazie a Carlo Del
Monte, l'ex allenatore della Toronto Italia nella National
Soccer League ma sopratutto degli Hamilton Steelers dell'allora
Canadian Soccer League, ritrovo Mario Di Bartolomeo, vulcanico
ex presidente proprio degli Steelers e noto uomo d'affari
della citta' dell'acciaio. Lo ospito ai microfoni di radio
CHIN perche' solo due settimane fa e' stato "indotto"
(ma che verbo e'?....tanto cacofonico…) nella Soccer Hall
of Fame locale. E' il primo italo-canadese della storia
ad assurgere a tale ruolo e credo,onestamente, se lo meriti
veramente. Son pochi quelli che come lui han dato tutto
per il calcio !
Accanto ai tanti successi, alle esaltanti vittorie, alle
tournee' indimenticabili di squadre italiane (buon ultima
la "mia" Udinese), di Mario Di Bartolomeo ho
fisso nella mente un ricordo che risale ad una domenica
di luglio del 1991. Lo stadio e' il Centennial di Etobicoke
e si affrontano proprio gli Steelers ed i Toronto Blizzards.
Nelle file della squadra torontina gioca Justin Fashanu,
atleta di colore acquistato proprio dagli Steelers. Sugli
spalti anche Mario Di Bartolomeo in qualita' di presidente
dei gialloneri di Hamilton. Ad un certo punto l'arbitro
espelle Fashanu e dagli spalti si levano, udibilissimi
a tutti, pesanti insulti razziali nei suoi confronti,
al punto che il giocatore anziche' imboccare gli spogliatoi
cerca di salire in tribuna per farsi giustizia. Fashanu
viene fermato dai dirigenti dei Blizzard mentre il "protagonista"
delle invettive e' proprio Mario Di Bartolomeo. Sono insulti
a sfondo razziale, ma non per il colore della pelle del
calciatore, bensi' per le sue tendenze sessuali. Justin
Fashanu era dichiaratamente omosessuale !
La mattina del 3 maggio del 1998, sette anni piu' tardi,
il corpo di Fashanu venne trovato , impiccato, in un garage
della natia Londra in Inghilterra. Questo fatto e la storia
di questo atleta mi impressionarono molto allora e questi
ricordi albergano ancora, indelebili, nei meandri della
mia anima.
La storia di Fashanu ha per molti versi un fascino del
tutto particolare.
Fece il suo debutto nel calcio professionistico con il
Norwich nel '79, e successivamente divenne il primo giocatore
di colore britannico da un milione di sterline, quando
venne trasferito al Nottingham Forrest del famoso allenatore
Brian Clough. Ad un certo punto pero' la sua carriera
si fermò bruscamente .Clough, a quanto pare, era
disturbato dalle voci delle visite a "bar e locali
notturni per gay" tanto che lo chiamò "un
fottuto finocchio". Nel 1990, mentre era agli Steelers
di Hamilton Fashanu divenne il primo giocatore professionista
a dichiararsi pubblicamente gay. La decisione fu accolta
con ostilità da tutti. Le reazioni omofobiche ebbero
un effetto devastante su Fashanu, che confessò
di sentirsi "solo e disperato".Nel 1998 un diciassettenne
del Maryland dichiarò alla polizia che si era svegliato
nel letto di Justin Fashanu, dopo una serata passata a
bere alcolici e fumare marijuana assieme, accusandolo
di averlo narcotizzato per poterlo violentare mentre era
incosciente.Il ragazzo ammise però anche di essere
andato di sua spontanea volontà a casa di Fashanu.
Infine, la mattina del 3 maggio '98 la tragica fine.
Nel suo biglietto d'addio affermò che sentiva che
sarebbe stato ingiustamente giudicato colpevole per le
accuse di aver abusato del ragazzo, aggiungendo: «
Sperò che il Gesù che amo mi accolga: troverò
la pace, infine. »
Desidero dichiarare che non ho mai e poi mai stuprato
quel giovane. Sì, abbiamo avuto un rapporto basato
sul consenso reciproco, dopodiché la mattina lui
mi ha chiesto denaro. Quando io ho risposto "no",
mi ha detto: "Aspetta e vedrai". »Non
è comunque dato sapere la verità sull'accaduto,
sia perché gli esami tossicologici indispensabili
per verificare o confutare l'accusa di avere narcotizzato
il giovane,non furono mai eseguiti dagli inquirenti, sia
perché la morte dell'imputato ha posto fine al
processo contro di lui. A quanto risultò da un'inchiesta
inglese del 1998, la polizia del Maryland aveva lasciato
cadere le accuse per mancanza di prove.
Peraltro, nel 1998 nel Maryland era ancora in vigore una
legge "anti- sodomia" (successivamente dichiarata
incostituzionale) che dichiarava punibile col carcere
anche il rapporto orale, non solo fra persone dello stesso
sesso, ma perfino tra marito e moglie, ed anche in assenza
di stupro..
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16 marzo 2012
Ormai sono vecchio. No,non sono i soliti dolori alla
schiena che ti svegliano al mattino o lo scricchiolio
ai ginocchi che compaiono in serata ma la "quotidianita"
della vita che conduci. Me ne accorgo subito, sin dal
mattino, quando alle 5.45 faccio il primo stop giornaliero
per il "caffe' e sigaretta" a Rustic Bakery,
500 metri da casa. E gia' trovo i primi "compagni
di viaggio" in permanente stato di servizio: Tony
"the big kid", Billy "il somalo di Torino",
Vittorio "gentleman laziale" e mille altri che
con il passare delle ore si "trasformano" nei
vari Rico Assogna "Pescara nel mio cuore!" (a
proposito….buon compleanno!!!), Claudio Zanon "il
gigante buono", Filippo da Caserta "la montagna
umana", Joe Abramo "The King" e via dicendo….Per
tutti il sorriso - ma si fa per dire -e sopratutto il
buon caffe' di Sammy Celebre, uno "dei tre dell'Ave
Maria" ( gli altri due sono il fratello Danny e la
sorella Mirella che gestiscono il locale).
Mi accorgo che sto invecchiando perche' sempre piu' spesso
agli abituali commenti sul tempo, sul prezzo della benzina
o sulla vittoria della Juventus si sostituiscono i commenti
sui necrologi del giorno. Stamattina compare quello dedicato
a Tony Silipo ( della cui dipartite sicuramente Sergio
e Giovanna, gli editori, ne parleranno ampiamente in altra
parte del giornale). Cristo - dico - ma come si fa a morire
a soli 54 anni? Ma poi penso che solo la settimana scorsa
se ne era andato Gary Zentil che di anni ne aveva altrettanti.
E prima di lui, cosi' alla rinfusa, l'agente dell'OPP
Zorzitta che ne aveva 51 e tanti altri come il 20enne
freddato tragicamente durante una battuta di caccia e
di cui non menziono il nome per il grande affetto e compassione
che mi lega alla famiglia. Di fronte a queste tragedie
quotidiane io - e noi tutti - come reagiamo? Continuando
a parlare di Beckham e del Milan, del peso di Ford o della
Costa Concordia, dello sciopero dei dipendenti dell'Air
Canada o della nuova Fiat 500.
Ma rimane nel cuore di ogni uomo l'ultimo interrogative:
"Questa morte finale e' il grande imbroglio, una
fregatura della natura o l'ultimo passaggio verso una
rinascita definitive?"
Fra qualche settimana sara' Pasqua, fra qualche settimana
la mia bimba ricevera' la prima comunione. Fatemi "credere"
che la morte sia il passaggio verso una vita eterna in
cui l'amore di sè e degli altri sarà pieno
!
Ed ora SPORT come si conviene ad un "buon" Bar
Sport.
Ma la morte, purtroppo, e' ancora li'.
Accendo la TV e vedo in diretta quella del giovane torontino,
figlio di emigrati croati, Nick Zoricic, campioncino di
sci che durante una prova della Coppa del Mondo di Freestyle
in Svizzera,a soli 29 anni, cade dopo l'ultimo salto,
finendo contro le reti di protezione. Inutili i tentativi
di rianimazione: e la morte sopravviene a causa di un
grave trauma cranico.
Ma forse, mi dico, questa fine si sarebbe potuto evitarla,
cacciarla, spostarla, rinviarla.
Ad uccidere Zoricic, come prima era accaduto anche a Simoncelli,
siamo noi tutti che non sappiamo dire basta all'esasperazione
dello sport-spettacolo applicata da quelli che ci mangiano:
sponsors, procuratori, maneggioni di ogni sorta.
Come dentro a un Colosseo, vogliamo sempre di più,
vogliamo il sangue per poi accorgerci che quando il sangue
scorre davvero fa orrore. Non ci fossimo noi "utenti"
che paghiamo stadi e televisioni, noi che cantiamo gesta,
non ci fossimo noi gli avvoltoi non avrebbero cibo.
E' la spettacolarizzazione della vita con limiti sempre
più alti. L'importante è correre più
veloci degli altri, più veloci di se stessi. Sfruttati
e indeboliti dalla stanchezza, ogni tanto gli Zoricic
o i Simoncelli del mondo, crollano. Li piangiamo per qualche
giorno, promettiamo di non dimenticarli mai e dopo un
po' torniamo a pretendere spettacolo. Gli sfruttatori,
quelli che cacciano il grano, aspettano nell'ombra che
l'emozione passi e poi tornano a imbonire le folle e a
cavalcare l'onda. E noi appassionati abbocchiamo sempre,
flebilmente convinti che un tributo di morte sia inevitabile.
Un pensiero di comodo, invece, orribile nel suo tentativo
di assoluzione.
La morte nello sport è angosciosa, ed è
ora di capire che in molti casi si sarebbe potuta evitare,
altro che fatalità.
Mandi,mandi…e' primavera, tempo di resurrezione !
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9 marzo 2012
Dominic Caputo, titolare della rivendita di dischi (e
affini…) Melodia Records, sbotta: "per vent'anni
avro' venduto si e no tre-quattro CD di Lucio Dalla all'anno;
dopo la sua morte le scorte sono andate esaurite in tre
giorni ! Ma fino a ieri dov'erano tutti questi fans?".
Eh si, caro Domenico, e' il solito refrain della vita
che ti rivaluta quando non ci sei piu' !
Penso ai tanti tifosi di Juventus, Inter e Barcellona:
cosa pensano adesso di un ex idolo, mercenario quanto
si voglia, denigrato nei giorni dell'addio ma che continua
a rivalutarsi giorno dopo giorno?
Sto parlando di Zlatan Ibrahimovic dopo averlo visto segnare
tre reti al Palermo al suo rientro dopo le tre giornate
di squalifica per i suoi comportamenti poco ortodossi
con compagni di gioco.
Allegri, suo allenatore al Milan, invoca per lui il "Pallone
d'oro" e mi trova in perfetta sintonia di pensiero.
Col Palermo ha centrato la sua seconda tripletta italiana.
La precedente era datata 17 aprile 2005, Juventus-Lecce
5-2.
Per lo svedese, che vince - " ininterrottamente "
lo scudetto sul campo dalla stagione 2003/04 (quando vestiva
la maglia dell'Ajax), è la dodicesima rete personale
al Palermo, di gran lunga squadra più battuta da
quando gioca in Italia.
Sono straordinarie le sue medie-gol: in serie A: bra è
salito a 112 gol in 207 gare, con 16.677 minuti in campo,
alla media di una rete ogni 148'. Con club italiani in
gare ufficiali si colloca a 138 gol in 278 partite per
un totale di 22.351 minuti in campo, alla media di un
gol ogni 161'. Mostruose sono le medie da quando gioca
nel Milan: 46 reti in 69 partite, 5.772 minuti in campo
con media di un gol ogni 125'. Nella stagione 2011/12
Ibra ha fatto addirittura 25 gol in 28 partite, restando
in campo 2380' e segnando alla media di una rete ogni
95'.
Credo, e mi perdonino i tanti tifosi juventini, che sia
destinato a far suo anche questo scudetto 2011/2012.
Ed a proposito di rimpianti, ne ha lasciato piu' di qualcuno,
al di la degli affetti famigliari, Antonio Iannetta, uno
degli ultimi superstiti della strage di Marcinelle, spentosi
recentemente qui a Toronto.
Iannetta era probabilmente l'unico che sapeva davvero
com'era andata quella mattina del tragico 8 agosto 1956.
Nato a Bojano 88 anni fa, come tanti molisani Iannetta
aveva cercato fortuna in Belgio. Gli fu affidato un compito
delicato: occuparsi dell'ingabbiamento del carbone negli
ascensori della miniera.
L'8 agosto '56 scampò fortunosamente alla tragedia.
Con lui, si salvarono solo altri dodici minatori, mentre
gli altri 262 morirono.
Scese alle 7 nella cache insieme al collega Gaston Vaussort,
belga. Dopo mezz'ora, un carrello rimase incastrato ma
l'ascensore partì, tranciando le condutture dell'olio,
i tubi dell'aria compressa e i cavi dell'alta tensione.
Nella fuga, Iannetta fu più scaltro e fortunato
del collega, imboccando l'uscita giusta. Risalito in superficie,
diede l'allarme.
Appena tre mesi dopo Iannetta se ne venne qui in Canada,
portando con sè i segreti di quella giornata. Nei
vari processi, chiamato a testimoniare, cambiò
più versioni del racconto. Una di queste fece scalpore:
quando raccontò al figlio di una delle vittime
che gli era stato chiesto da un ingegnere di provocare
un piccolo incidente, in modo da convincere l'amministrazione
a chiudere la miniera. Purtroppo non fu un piccolo incidente,
ma molto di più.
In seguito si sono accavallate voci sulla sua "fuga
in Canada": una, insistente, lo voleva beneficiario
di una casa in regalo ed anche di un buon assegno mensile,
oltre che favorito da un intervento diplomatico nella
sua richiesta di scappare via.
Negli ultimi anni della sua vita, l'Alzheimer gli aveva
definitivamente annebbiato i ricordi. Mestamente "Mandi
a duc.!"
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2 marzo 2012
Sono amareggiato. Scrivo subito dopo "Soccer City"
Show a Radio Chin. E' lunedi' sera ed ho appena finito
la trasmissione imperniata sul derby d'Italia Milan-Juventus
e sopratutto sulle violente polemiche legate all'arbitraggio
di Tagliavento.
Il tempo del tragitto dalla stazione radio a casa - poco
piu' di 12 chilometri - e ricevo tre-telefonate-tre di
amici carissimi, Filippo Di Diano, Ezio Colle e Sammy
Fiorini che all'unisono mi accusano di aver fatto una
trasmissione faziosa anti-Milan. Qualcuno, il buon Filippo,
va oltre accusandomi di juventinita' malcelata e "moggite
cronica".
Mi difendo. L'intenzione era di mandare un doppio mes-saggio
che avrebbe dovuto rispecchiare la mia opinione: 1) la
buona fede dell'arbitro anche negli errori e 2) nessun
complotto ma tanta incivilta' in quel costume tutto italiano
di lamentarsi, distorcere le verita' pro-domo propria,
creare tensioni. Il tutto condito sempre da vol-garita'
che, purtroppo, mi sembrano il marchio "doc"
dell'Italia contemporanea (Festival di Sanremo docet !).
Per questo avevo invitato : 1) un ex arbitro come Luca
Marelli da Como (super partes), 2) l'ex stella della NASL
Carmine Marcantonio che da sempre mi e' sembrato opinionista
pacato e convinto ,3) un collega a supporto come Maurizio
Becci di fede fiorentina.
La RAI mi aveva offerto contributi neutrali (commento
alla gara in cui si sottolineava principalmente l'errore
dell'arbitro e degli assistenti) o di parte e nella fattispecie
Berlusconi (Milan), Buffon (Juventus) e Nicchi (presidente
degli arbitri).
Per dare "colore" alla trasmissione e stigmatizzare
la volgarita' italiana e del calcio italiana ho poi preso
lo spezzone di Sky in cui battibeccavano Boban (ex stella
rossonera ed ora opinionista tv) e Conte (allenatore della
Juventus) e sopratutto - grazie a youtube, la telecronaca
"demenziale" di Carlo Pellegatti, cronista Mediaset
Premium da sempre legato ai colori rossoneri e non a caso
voce "scelta" per la "telecronaca tifosa"
del Milan. Una tendenza questa (le telecronache tifose….)
che in Italia va molto di moda perche' e' praticamente
di tutte le squadre, dalla Serie A ai dilettanti.
L'unico rammarico non esser riuscito a dare il giusto
spazio ai tifosi al telefono ed aver optato per il solo
Peppino Fazio, tifoso juventino, che era in linea da Montreal…
Ai tifosi che hanno invano atteso in linea vanno le mie
scuse piu' sentite (cerchero' di apportare cambiamenti
nelle prossime puntate) , per il resto ribadisco il "Canciani-pensiero"
: " Il calcio scatena passioni roventi ma non sono
abbastanza per giustificare l'attenzione mediatica e le
reazioni dei media italiani. Il calcio in Inghilterra,
per esempio, e' sempre stato ben piu' rovente. Ma la partita
dura 90 minuti e non 5 e piu' giorni.Ci si misura sul
campo e basta, non prima ne' dopo attraverso i media.La
partita e' stata falsata per tutte e due le squadre, forse
piu' per il Milan che per la Juve, ma in un contesto globale
- tutto il campionato - non vi e' assolutamente parte
lesa.Ed e' inutile parlare di calciopoli, moggiopoli e
simili.Si dovrebbe solo dire che c'e' stato un Milan che
ha tenuto sotto scacco la Juventus per 70 minuti ma che
non e' stata capace di tenere il risultato fino alla fine
e che Conte ha fondamentalmente sbagliato non solo la
formazione iniziale ma tutto l'approccio alla gara. E
- dulcis in fundo - dopo lo scontro di bande per 90 minuti,
la "tentata" rissa tra Chiellini e Ambrosini,
gli insulti tra Conte e Galliani, prima e dopo, tra Boban
e lo stesso Conte via tv, e gli insulti del "giornalista"
Pellegatti a Conte, conta poco essere iI primi e secondi
della classe, in quanto a etica sportiva e sociale entrambe
le societa' dovrebbero ripassare a scuola".
Fossi la lega o la FIGC toglierei un punto a testa…..ma
so che e' solo utopia….. |
24 febbraio
2012
La piu' "simpatica" della settimana nasce da
un colloquio amichevole che precede Soccer City del lunedi'
sera a radio Chin con il "mitico" Pietro Felicetti.
Ma la tua Inter che deve fare per rialzarsi ? Ranieri
dovete buttarlo a mare ?
"L'Inter deve fare una nuova manovra - mi dice Felicetti.
E allora prendete il coman-dante Schettino ! - concludo
io ."
Certo e' che peggio di cosi' i nerazzurri non possono
proprio andare.
La crisi dell'Inter è palese. Il presidente Massimo
Moratti lo sa e l'altra sera - sul finire del primo tempo
con la sua squadra in svantaggio per due reti a zero nella
sfida contro il Bologna - ha lasciato lo stadio avvilito
e arrabbiato, sottraendosi a telecamere e occhi indiscreti.
Moratti resta in silenzio consapevole che gli sbocchi
sono pochi e le alternative a Ranieri quasi nulle: per
"sfangare" bisogna stringere i denti e ritrovare
uno straccio di orgoglio. L'Inter, per superare l'onda
anomala che la sta investendo, deve ricompattarsi e scendere
nelle trincee per respingere il fuoco nemico e contenere
i danni. Fuori dalla coppa Italia, un punto in cinque
partite, una difesa che fa acqua da tutte le parti, la
Champions a meta' settimana. Mentre scrivo non so come
finira' a Marsiglia, so solo che l'Inter non può
e non deve scivolare in malo modo: ma, se la bandiera
nerazzurra dovesse essere ammainata in terra fran-cese,
Moratti potrebbe decidere di giocare la carta della soluzione
interna con Figo e Baresi. Oppure tamponare con Zenga,
tanto caro alla tifoseria.
Belle notizie questa setti-mana giungono invece da Montreal
dove Matteo Ferrari, ex difensore di Inter,Parma, Roma
e della nazionale azzurra, ha deciso di intraprendere
l'av-ventura della Major Soccer League con la squadra
di Joey Saputo, il Montreal Impact.. Scaduto il contratto
con i turchi del Besiktas - formazione nella quale ha
militato dal 2009 allo scorso giugno - , il difensore
si allenava da qualche mese col Monza, ma nelle ultime
ore ha sciolto le riserve su dove proseguire la propria
carriera agonistica ed ha deciso di accettare l'offerta
proveniente dal Montreal Impact.Qui fara' coppia con un
altro ex interista: Nelson Rivas.
Cambio argomento. Sanremo e' finalmente finito. In tutto
avro' visto si e no un paio d'ore ma molti servizi video
da internet. E letto tonnellate di articoli. Il piu' sensato
un'intervista a Franco Califano che rispecchia anche il
mio pensiero. Vi propongo le sue considerazioni - sintetizzando
- perche' quelle che piu' si avvicinano al mio pensiero:
" Sanremo e' finito ma poi ricomincera' perche' questa
porcheria e' senza tempo. Il nulla assoluto. Senza arte
ne parte. Sa da cosa nascono le famose pause di Celentano?
Dall'auricolare. Recita parole scritte da altri e quindi
e' costretto a fermarsi, ascoltare I suggerimenti della
regia e poi a ripartire. Lunga pausa e lungo discorso.
Morandi a 70 anni e' patetico e I giovani gli ridono dietro".
Dulcis in fundo un saluto particolare ad un amico incredibile:
c'e' sempre quando ho bisogno di lui. Anzi due. Claudio
Zanon da Morsano al Tagliamento e Bob "The Sponge"
canado-americano con la passione del rodeo. Sono coetanei.
Dalla risata fragorosa e comunicativa il primo, taciturno
ed innamorato del Jack Daniels il secondo.Sanno fare tutto
- o almeno sanno fare esattamente quello che io non so
proprio fare: dal cambiare le ruote, ad aggiustare le
cinghie di un garage, dal perforarmi un mobile "impossibile"
allo sciegliere il playwood (ma si dice cosi?) giusto….
Cosa farei senza di voi, amici delle mie serate vuote
a Rustic bakery?
Mandi a duc !
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17 febbraio
2012
E' martedi' 14 febbraio: San Valentino ! La festa degli
innamorati. Apro la "posta elettronica" e sono
inondato da messaggi e messaggini : per gli innamorati,
per chi vi vuol bene, per chi e' solo, per chi e' stato
lasciato, per chi spera, ecc.ecc. Rose, baci, peluche,
tramonti, abbracci a…piu' non posso!!! Poi ne trovo uno
che mi pare il piu' sincero e che fotografa - duramente
- la realta' della …nostra vita quotidiana. O almeno quella
di noi ultracin…????? (lascio a voi l'eta'…). Permettete
che ve lo propongo (anche se potrebbe apparire un po'
volgare?) perche' son certo che -in fondo al cuore -rispecchia
il pensiero della maggioranza…..
" Al limite, scopiamo ! Se non hai fantasia che per
quello, puo' anche andar bene. E' un classico, d'accordo,
ma almeno siamo sicuri di non sbagliare regalo. Ma ti
prego, se non vuoi che questo sia l'ultimo San Valentino
passato insieme, non comprare NULLA in un centro commerciale.
Non cioccolatini rossi a forma di cuore, ne' baci ne'
orsetti, ne' ciondoli. Nulla che sia passato tra le mani
di un Ufficio Marketing. Nulla che abbia l'etichetta del
prezzo gia' pronta da staccare, altrimenti sara' la tua
testa che stacchero'. Se non sai scrivermi un biglietto
di testa tua, cantarmi una canzone, farmi un disegno con
i pastelli a cera, al limite…scopiamo. Ma se mi dedichi
"I'll always love you" su youtube, ti lascio
prima che finisca il video. Se scarichi da internet una
foto col tramonto, scarico io te, prima che il sole cali.
Dammi frasi grondanti di sangue, ma non presentarmi parole
usate, colanti di miele. Oppure, se null'altro ti riesce,
a San Valentino un po' di silenzio va bene. E al limite,
scopiamo…"
E per rimanere in tema o quasi vi passo quanto pubblica
il giornale Il Mattino di Napoli proprio questa mattina:
"Nella periferia di Napoli arriva il Love Parking,
un parcheggio dove le coppiette potranno appartarsi con
tranquillità nella privacy di appositi box. L'iniziativa
parte dalla Municipalità Barra, San Giovanni, Ponticelli,
dove è stata approvata la proposta di Patrizio
Gragnano, consigliere Sel. Le linee guida del progetto,
affidano alla Napoli Park la gestione di un parcheggio
su un'area di suolo pubblico all'interno della sesta municipalità,
probabilmente zone di recupero urbano da allestire con
costi minimi e impatto zero per l'ambiente. La privacy
sarà garantita da box, probabilmente dotati di
pannelli divisori ed il parcheggio funzionerà come
un qualsiasi altro parking con il ticket e la guardinia
nelle fasce orarie di aperture".
Chiudo con il calcio, altrimenti che Bar Sport sarebbe?
Massimo Moratti,il presidente dell'Inter, ha gridato "pezzo
di m…." all'arbitro Russo di Nola durante Inter-Novara
0-1. Tutte le televisioni lo hanno ripreso e ci hanno
spiegato nei minimi dettagli il ….labiale….
Per Moratti il campionato e' proprio una via crucis e
la sconfitta di domenica scorsa apre ufficialmente la
crisi e forse un altro capitolo dei rapporti tra tecnico,
società e tifosi. Per i nerazzurri è il
terzo ko in quattro partite. Emiliano Mondonico, il tecnico
del Novara rinato let-teralmente a nuova vita dopo aver
debellato un tumore, ha detto: «Abbiamo vinto il
festival di Sanremo. Difesa e contropiede, il più
debole ha vinto col più forte. Solo nel calcio
accade questo. Anche a me da tecnico piace vedere il Barcellona
che attacca sempre, ma il Novara dal punto di vista tattico
è stato incredibile, non parlate di catenaccio.
Quindi ha rivelato: «Il Novara mi ha fatto un grande
regalo nel chiamarmi non mi ha chiesto: lei come sta?
Ma mi ha detto: abbiamo pensato a lei riportandomi in
panchina in A».
In margine alcune considerazioni finali di ….casa nostra.
Buon per il Club Peppino Prisco che ha tenuto la festa
di San Valentino in anticipo (sabato scorso…) alla Riviera
Park di Danni Boni ; altrimenti pensa che facce tristi
ed imbronciate !!! Auguri al supertifoso nerazzurro, l'avv.
Ken Cancellara che alle delusioni interiste deve aggiungerci
le gioie della gentil consorte, supertifosa juventina!!!
Ed un sursum corda finale per Frank Imeneo, altro dirigente
del Club nerazzurro, sperando che le case che costruisce
questo prodotto emergente della comunita' Sannicolese
(San Nicola da Crissa - Calabria), non siano come quella
costruita da Moratti & co.
Ma dai, felici, e' San Valentino !!!! Mandi mandi
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10 febbraio
2012
Sabato scorso ho cenato a Woodbridge: era tanto tempo
che non "assaggiavo" i ristoranti di casa nostra
! Vado a trovare Luca Tedesco, ex giocatore di Reggio,
interista come pochi e comunque fino conoscitore di calcio.
Un giovane che mi e' sempre piaciuto per la sua pacatezza
nel chiacchierare, anche e sopratutto del pallone e del
calcio, materie che invece "implicano" passione,
partecipazionee quindi gestualita', cambi di tonalita'
di voce ed espressioni da…mimi provetti.
Lavora presso "That's Italian Ristorante" su
Tall Grass, a Pine Valley e la 7 tanto per intenderci
: conduzione familiare (papa' Mario Lombardo, figlio Joe,
cuoco Saverio Persichilli ed il "rientrante"
Franco Luccisano dopo le esperienze calabresi - vedi Ontario
Place a Gioiosa e poi in Emilia a Porretta Terme - ),
cibo semplice ma buono,prezzi ragionevoli (e di questi
tempi non e' cosa da poco…), ma sopratutto una pizza che,
chissa' perche', ricorda la famosa Regina Pizzeria di
College Street di tempi non troppo lontani….Bravi !!!
Come di consueto dopo una bel piatto di linguine alla
pescatora finisco per parlare di calcio e dell'Inter ma,
sorpresa delle sorprese lo faccio solo di sfuggita con
Luca e molto piu' approfonditamente con Tony Da Silva,
"general contractor" portoghese, supertifoso
del Porto ma anche "malato" di calcio italiano.
"Non perdo una partita che e' una - mi dice - ed
ho fatto anch'io l'abbonamento a Rai International proprio
per questo!". Come fiume in piena mi spiega per filo
e per segno perche' l'Inter andra' in Champions nonostante
l'inizio difficile: " I nerazzurri hanno fatto un
grande acquisto con Fredy Guarin del Porto.(foto)
E' veramente un grande; un grande centrocampista.Nelle
squadre in cui ha giocato ha vinto sempre - aggiunge Tony-
,prima nel Boca, ma so-prattutto nel Porto, dove nel giro
di tre anni e mezzo ha portato a casa ben nove trofei
tra titoli nazionali e Coppe. Guarin - continua Tony -
e' giocatore di una certa forza, un guerriero del campo,
uno che lotta fino in fondo. La sua grande qualità
è l'istinto di non mollare mai e lottare sempre.
Poi cerca anche di fare giocate tecniche che possano servire
alla squadra. Non vi deludera'!".
Il giorno dopo l'Inter ne becca quattro a Roma….Ah i misteri
del football!!!!
Chiudo parlando di allenatori. Non per esaltare nomi nuovi
ma soltanto per riflettere su due nocchieri non certo
di primo pelo che stanno attraversando momenti comunque
importanti della loro carriera.
Il vero top del 2011 e di questo avvio di 2012 è
il boemo Zdenek Zeman, contro ogni previsione e contro
ogni scommessa. Mai avremmo creduto in un Pescara così
bello, ambizioso e vincente. Con i giovani Zeman si esalta;
questa volta, sistemando anche la fase difensiva, sta
riscattando in un solo colpo tutte le delusioni rimediate
negli ultimi anni tra Serie A, serie B, Lega Pro ed estero.
Immobile ed Insigne non sono sue scoperte, ma due sue
creature. Per come gioca, il Pescara merita la serie A.
Sarebbe bello rivedere tra i grandi anche il boemo che,
per chi lo conosce, è anche molto più simpatico
di quanto vorrebbe far credere. Insomma, giù la
maschera ed avanti con il progetto.
L'altro,- ma in questo caso c'è poco di positive
da dire - e'. Claudio Ranieri, uomo derby, che ha smarrito
la sua squadra nella notte più bella per l'Inter:
quella di San Siro contro il Milan. Sarebbe dovuta essere
la vittoria del rilancio, invece, è stata la notte
degli addii: allo scudetto, sicuramente, ed alla Champions,
se continua di questo passo. 1 punto nelle ultime 3 partite,
9 gol al passivo ed una squadra spenta. Ranieri sta perdendo
il gruppo, a conferma che questa è una squadra
da rifondare, anche se l'operazione inverno non è
stata delle più produttive. L'aveva capito anche
il "modesto" Motta non quello dei famosi panettoni
milanesi ma semplicemente Thiago che al capoluogo lombardo
ha preferito la piu' fascinosa Parigi.
Mandi Mandi
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3 febbraio
2012
Carissima Direttrice Giovanna Tozzi permetti che "Bar
Sport" parli oggi sopratutto con te.
No, non ti preoccupare, lascio ad altri i commenti sugli
emolumenti ai vari Bobo Vieri o Adriano Celentano che,
in questi tempi di crisi, sono come un uppercut ad un
pugile gia' suonato (…ma fammi togliere egualmente un
sassolino dalla scarpa….
Lo sai cosa diceva il compianto cabarettista triestino
Luciano Bronzi prima di iniziare i suoi spettacoli ? "questa
sera il ricavato della vendita delle mie musicassette
andra' totalmente devoluto in beneficenza ad una famiglia
bisognosa: la mia !").
Oggi parlo con te Giovanna,per sottolineare come la tua
regione di origine, la Campania, abbia un rapporto par-ticolare
e preferenziale con il calcio di casa nostra, quello italo-canadese.
Dopo le esperienze di Carmelo Barbieri,ingaggiato dall'Avellino
e con alcuni stagioni di serie C ad Ariano Irpino e quelle
di Enzo Concina che tra le altre squadre gioco' anche
con il Nola ed ora e' il secondo di Mazzarri a Napoli
ecco che e' di gennaio la notizia che un altro nostro
giovane virgulto tenta la carta del gran calcio partendo
questa volta dal Benevento in C/1.
Si tratta di Jeremy Aldo Caranci, da poco compiuti i 19
anni (e' nato infatti il 1mo gennaio del 1993) , a London
dove sino a pochi mesi fa ha militato nella Canadian Soccer
League. Caranci e' attaccante e nei primi 60 giorni "italiani"
ha messo in mostra indubbie doti che gli hanno permesso
di esordire gia' in prima squadra ed entusiasmare l'allenatore
Carmelo Imbriani. Se son rose fioriranno ma se il buon
giorno si vede dal mattino…..
Intanto in margine al calciomercato di riparazione due
novita' per i ragazzi italo-canadesi : il portiere di
Mississauga Robert Bruno Stillo che era in forza alle
giovanili del Genoa e' stato ceduto alla Paganese (altra
squadra della Campania !) ed il Crotone ha rescisso il
contratto con l'attaccante di Woodbridge Julian Paolo
Uccello . Il suo manager Marco Ottolini sta attualmente
trattando sia con i Toronto FC che con il Montreal il
suo rientro a casa.
E dal calcio passiamo all'hockey per raccontare la storia
- vecchia di quasi 60 anni - di un allora "giovane"
virgulto italo-canadese che come i vari Uccello, Lotti,
Concina, Barbieri & company, fece lo stesso viaggio
a ritroso sui passi di genitori e nonni..
Rinaldo Sartor, classe 1931, canadese di Sault St.Marie
originario di Azzano Decimo(Pordenone).
"Venire in Italia per giocare ad hockey nel paese
di mio padre è stata una delle più grandi
esperienze della mia vita. Ci vollero sette giorni di
viaggio da Sault Ste Marie a Milano. Era pratica comune
in quegli anni che la federazione portasse nel bel paese
giovani giocatori oriundi per poi dividerli tra le varie
formazioni partecipanti al campionato italiano Io fui
scelto per fare il centro nei Diavoli Rossoneri di Milano:
giocammo dodici incontri vincendoli tutti. Io risultai
essere il miglior marcatore della squadra. E'il campionato
1952-53, conclusosi con la finale scudetto contro l'Hockey
Club Milano. Eravamo nel nostro spogliatoio quando un
giocatore del Milano aprì la porta dicendo di volermi
parlare. Uscimmo in corridoio e mi disse che, il suo allenatore,
avrebbe dato 10.000 lire a ogni giocatore che ci avesse
realizzato un gol. Mi chiese di lasciarlo andare qualora
avesse avuto il disco così da poter segnare e guadagnarsi
quei soldi. Nel '53 il cambio lira dollaro corrispondeva
a circa 630 lire per un dollaro, 10.000 lire erano quindi
circa 16 dollari. Fu una cosa che mi fece arrabbiare molto
e per questo raccontai tutto alla squadra. Entrammo sul
ghiaccio per giocare il terzo periodo: noi pattinammo
più forte e veloce e questo ci consentì
di vincere il campionato.".
Aggiunge:"la paga per giocare ad hockey era buona
e la federazione italiana fu sempre disponibile. Ma la
cosa più importante fu incontrare i miei nonni
ad Azzano Decimo. Rimasi li quattro giorni .Mi offrirono
di tornare a giocare a Milano, di andare in Svizzera o
in Francia . Io ho ancora qualche rimpianto ma avevo un
buon lavoro per cui decisi di rimanere in Canada"
Mandi vecjo "campeon" !
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27 gennaio
2012
E' martedi' pomeriggio: sono al computer in attesa del
quarto di finale di Coppa Italia tra Juventus e Roma.
Nell'attesa sfoglio il mio "Facebook" e mi commuovo!
L'amico Mario Lorenzutti da London (Ontario) posta una
fotografia che e' tutto un programma. E' datata "stagione
1954-55" (avevo un anno si e no) e ritrae la squa-dra
di calcio dell'Isola d'Istria di cui Mario era grande
protagonista. Maglia azzurra come quella della nazionale
italiana vi giocavano - e mi piace riportarvi i loro nomi
- Libero Giorgesi, Edy Tognon, Roberto e Lucio Vittori,
Eliseo Vascotto, Nevio De Grassi, Lucio Marchesan, Vinicio
Gruber e Nevio Dudine oltre logicamente il Lorenzutti.
Accanto alla foto un pensiero: "…salve, questa xe
l'ultima squadra dei fioi isolani prima del Esodo….mi
son quell in alto coi cavei sui oci….ricordi…ricordi".
Un tuffo al cuore, volti che sfrecciano davanti ai miei
occhi: Superina (il dottore ed il padre), Russignan (Caffe'
Barzula), Andreetti (Campione di automobilismo) , Chirissi
(una mia segretaria), Eisenbichler (il professore), Braini
(il presidente del club), Gobbo (agente viaggi), Varglien
(calciatore), soltanto per citarne alcuni.
Una foto che mi fa pensare a , subito dopo la seconda
guerra mondiale, quanti italiani furono soppressi dai
partigiani titini. E la fuga della gran maggioranza degli
Italiani autoctoni. Penso a tale Maria Pasquinelli che
uccise il comandante della guarnigione britannica di Pola
il 10 febbraio 1947 - giorno della firma del Trattato
di Parigi - per protesta (secondo i suoi scritti diffusi
allora dalla stampa mondiale) contro la cessione dell'Istria
e della Dalmazia alla Jugoslavia. Era stato eliminato
il "problema italiano"; era stata fatta "pulizia
etnica".Le nuove autorità slave provvidero
a cancellare anche la memoria della presenza italiana
in Istria: i monumenti furono abbattuti, le tombe divelte
dai cimiteri, la toponomastica cambiata. Le proprietà
italiane vennero interamente confiscate ed assegnate agli
slavi.
Sara' forse l'eta', ma un fremito mi coglie: grazie Mario
Lorenzutti "…un italiano, canadese e istriano ma
- per sempre - Isolano".
Intanto e' finita Juve-Roma. 3-0 per i bianconeri e giallorossi
eliminati. C'era Di Benedetto in tribuna a Torino. E allora
"occhio" tifosi capitolini; ecco quanto riporta
sempre oggi il foglio trasteverino "La Gazzetta Gial-lorossa".
"La Roma e la sconfitta in questa stagione sembrano
avere un denominatore comune: la presenza allo stadio
del neo presidente Thomas Di Benedetto. Il magnate italo-americano
sta legando la sua presenza allo stadio durante le gare
della Roma ad un record per nulla invidiabile. Come l'albero
addobbato a Natale o la gita fuori porta a pasquetta quando
la Roma subisce una sconfitta si registra la presenza
del neo presidente. Nell'annata calcistica in corso la
squadra di Luis Enrique ha perso per ben sei volte in
campionato, una volta nei preliminari di Europa League
ed una in Coppa Italia. L'esordio stagionale di Tom DiBenedetto
coincide proprio con l'esordio stagionale della rinnovata
Roma di Enrique: in Slovacchia contro lo Slovan. Era il
18 Agosto 2011. e la Roma va sotto.. E purtroppo i proverbi
non sbagliano mai…… se il buon giorno si vede dal mattino!
Non passa neanche un mese, l'11 Settembre 2011, e la Roma
esordisce in campionato davanti al suo pubblico af-frontando
il modesto Cagliari.
Risultato finale? A sorpresa si impongono i sardi per
2-1.
In questa occasione l'italo-americano non è presente
allo stadio (ha seguito la gara in tv da Boston). La seconda
sconfitta dei giallorossi si registra il 16 Ottobre contro
la Lazio e anche in questa occasione sugli spalti è
presente Thomas DiBenedetto. Mercoledi 26 Ottobre arriva
la quarta sconfitta stagionale sotto il diluvio di Genova.
La Roma perde nei minuti finali per 3-2 e sugli spalti
di Marassi è presente Tom DiBenedetto. Tre giorni
dopo, sabato 29 Ottobre, la Roma perde di nuovo.
All'Olimpico contro il Milan finisce 2-3 con DiBenedetto
di nuovo presente allo stadio. Domenica 4 Dicembre la
Roma conosce la sua più sonora sconfitta. Al Franchi
di Firenze la gara termina con un secco 3-0 in favore
dei viola. E' la sesta sconfitta in campionato, settima
stagionale, ed al seguito della squadra c'era il presidente
DiBenedetto. Arriviamo ora all'ultima sconfitta datata
24 Gennaio 2012 patita a Torino contro la Juventus coincisa
con il ritorno allo stadio del neo presidente DiBenedetto".
Tifosi romanisti toccatevi !!!!
mandi
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20
gennaio 2012
Un po' arruginiti…
Natale con le sue vacanze…. sospensione dei campionati
italiani di calcio…. Caraibi per riprendersi…. insomma
mi si sono anchilosate anche le dita delle mani…..
Mentre TV e radio ci "bombardano" con l'affondamento
della "Costa-qualcosa" e con la "simpatica"
conversazione tra il comandante Schettino e la Capitaneria
di Porto, penso al nostro "piccolo mondo" calcistico
ed alle sue stelle.
Mentre nonno Gasparotto si e' pappato per dieci giorni
il "nipote-prodigio" Luca che in Scozia, con
i Glasgow Rangers sta facendo faville, spunta il nome
di un altro enfant-prodige in odore di Serie A italiana:
Phil Di Bennardo, classe 1997 (beato lui !), di ruolo
portiere ed in attesa…del solito passaporto che fa impazzire
i nostri giovani ed i loro genitori. Onorevoli Gino Bucchino,
Amato Berardi e Basilio Giordano ma non potete darvi una
mossa per far riaprire nuovamente "la cittadinanza"
???? Da quanti anni lo state promettendo?
Ah, capisco, adesso c'e' il "governo tecnico"
e sino all'altro giorno il sottosegretario agli esteri
con delega per gli italiani nel mondo era l'On. Melanconico,
quello che si era "dimenticato" di pagare il
conto dell'albergo ( non poche centinaia di dollari ma
la bellezza di 19mila Euro…) e gli altri tecnici sono
impegnati giustificare conflitti di interesse, case "regalate-o-quasi"
con vista Colosseo, ecc.ecc.
Ah, se Monti fosse Berlusconi, ci sarebbe stata gia' la
rivoluzione forcaiola!!!!
Mannaggia linguaggia mia !
Torno al calcio per dirvi anche che - sembra - il Milan,
attraverso Giovanni Lorini, sia tornato alla carica per
Michelino Matic jr, il 14enne figlio di Micheal Milos,
gran capo della 13ma divisione della Polizia di Toronto,
serbo-canadese da sempre ma anche felicemente sposato
con un abruzzese fiera delle sue origini.
E per dirvi anche che la prima pagina dei giornali, proprio
sotto Natale, l'ha ottenuta un altro calciatore canadese,
ma questa volta non per le sue gesta agonistiche: Tam
Nsaliwa, questo il suo nome, difensore dei greci dell'AEK
Atene, è stato fotografato in "perizoma"
durante la concitazione di un'azione sul campo. Il suo,
dopo quello di Andriy Shevchenko, è il secondo
caso in cui uno sportivo indossa biancheria intima femminile
sul campo da calcio !!!
Gusti son gusti…..ma ve lo immaginate un Di Natale in
reggiseno o Totti in gonnella?
I giorni di riposo e vacanza hanno visto i clubs comunitari
sempre pieni: interminabili partite a scala quaranta o
a tresette, infinite discussioni sul calcio corrotto,
una fetta di panettone ed un bicchierino qua e la. La
storia che sto per raccontarvi non e' successa a Toronto
o Woodbridge ma - di questi tempi - penso potrebbe adattarsi
facilmente alla nostra realta'.
La riporta il Gazzettino, quotidiano del Triveneto:
"Poté più l'indifferenza che la paura.
È la regola che ha imparato a proprie spese uno
sprovveduto rapinatore che stasera ha tentato una rapina
nella sede di una società bocciofila di Padova,
a Chiesanuova, frequentata da anziani.
Quando l'uomo, pistola in pugno e travisato con una sciarpa,
ha urlato il classico "fermi tutti, questa è
una rapina", i nonnetti non hanno battuto ciglio
ed hanno continuato a giocare a carte, come la cosa non
li riguardasse.
Visto che non gli credevano, l'improvvisato bandito ha
esploso un colpo in aria con la pistola, probabilmente
una scacciacani, ma senza sortire migliori risultati.
A quel punto il gestore del bar si è avvicinato
allo sbalordito rapinatore e gli ha spiegato che lì
non c'era nulla, o quasi, da rubare. Lo sconosciuto, secondo
quanto raccontato dai vecchietti alla polizia intervenuta
pochi minuti dopo il colpo fallito, se ne è andato
non prima di essersi scusato con i presenti per il disturbo".
Chiudo con un saluto affettuoso agli amici di…questi giorni:
Enzo Monte per l'aiuto a Mandi Mandi, Jerry Guerra per
il drywall ( si dice cosi' no?) che un ignorante come
me aveva difficolta' a trovare….Umberto Taddeo per il
suo grande entusiasmo cosi' contagioso, la dott. Cristiana
Compagno (rettore dell'Universita' di Udine) che continua
a pensare che io sia un "ragazzo sprecato in Canada",
Claudio Zanon a cui auguro altri mille anni di risate,
e a tutti voi che "miracolosamente" continuate
a leggermi!
Mandi. |
archivio
2011 |
2 dicembre
2011
Mentre scrivo - e sono in partenza per l'Italia per motivi
famigliari - non so ancora cosa succedera' a Roma con
la programmazione sportiva della RAI e nel mondo con quella
diffusa da Rai International.
Francesca Calligaro, la conduttrice de "La Giostra
dei Gol" e il Senatore Basilio Giordano, ospiti,
lunedi' scorso.di Soccer City a Radio Chin si sono detti
moderatamente ottimisti mentre il Cav. Tony Di Piazza
direttamente da New York (Presidente dell'Inter Club locale)
invitava alla sommossa generale proprio per questa sera
con una riunione generale degli italiani d'America!
Penso che "90mo minuto" il programma cult che
ha fatto la storia del pallone e degli italiani potrebbe
essere arrivato alla definitiva sigla finale., "90°
Minuto", che va in onda dal 27 settembre 1970 e potrebbe
oscurarsi per sempre.
90mo Minuto che ha fatto la storia del calcio italiano
anche qui da noi in Canada: erano i tempi di Emilio Mascia,
dei primi vagiti di Telelatino !
Un colpo troppo duro, per noi amanti del pallone vintage
e dei siparietti di Paolo Valenti, della voce tremula
di Tonino Carino da Ascoli, delle giacche senza spalle
a quadrettoni di Cesare Castellotti da Torino (che una
volta si tagliò i baffi tra un collegamento e l'altro!),
delle gag di Luigi Necco da Napoli con Gianni Vasino da
Milano, della parlata di Marcello Giannini da Firenze
e - pensate un po' - pure del mega-super-riporto di Franco
Strippoli da Lecce. Indimenticabili quegli anni e quei
pomeriggi, le schedine del totocalcio lette a singhiozzo
da Valenti e gli inevitabili problemi audio e tecnici.
. Ricordo quella volta che, in mancanza delle immagini
di Udinese-Bari, il conduttore raccontò la partita
commentando i disegni dei quattro gol. Ma all'ultima rete,
anziché l'illustrazione della segnatura di De Trizio,
apparvero le previsioni del tempo ("Beh, questo come
vedete non c'entra proprio niente, è scattato il
tempo che era un po' vario in Italia..."). .
Ma i tempi sono cambiati: oggi e' tutto "tecnologico".
E mi vien da ridere quando vado al 90mo Minuto di Woodbridge
(il bar di Tony Albi e Fortunato Zappone) e chiedo : "
ma dove si vedra' oggi Napoli-Juventus?" Le risposte
mi sem-brano un estrazione della vecchia tombola o dell'americano
Bingo. ! ….le risposte non si limitano a Rai International
o Telelatino, Fox o TSN ma spaziano da numeri "astrologici":
prova il 456 o il 784, forse sul 57 o magari anche sul
616…..
Ragazzi dobbiamo adeguarci ! Non ci credete che i tempi
siano cambiati ? E allora leggete il resto…..
Va bene coinvolgere maggiormente i tifosi nella vita del
club, ma forse l'azionista canadese del Coventry, Leonard
Brody, è andato un tantino oltre al lodevole intento
di partenza con la sua bislacca idea di proporre ai fan
di votare via sms le sostituzioni durante le partite casalinghe
della sua squadra. Insomma un "X-factor" applicato
al calcio per fare più soldi (i costi dei messaggini
si annunciano piuttosto salati e, ovviamente, il ricavato
finirà nelle casse societarie) visto anche che
i diritti televisivi fanno incassare davvero poca roba
a certi livelli, ma che rischia di mettere in ridicolo
"la squadra più progressista della nazione",
come l'ha definita lo stesso Brody sul Mirror Sports ricordando
lo stretto legame fra la dirigenza del Coventry e i propri
tifosi, con un rappresentante di questi ultimi nel consiglio.
"Vogliamo che i nostri fan abbiano un impatto importante
sulla partita - ha spiegato "il canadese", che
si è dimesso da dirigente ma possiede ancora le
quote di due società legate al club di Championship
che a marzo scorso ha sfiorato l'amministrazione controllata
- e quale modo migliore potrebbe esserci se non quello
di coinvolgerli direttamente nella vita della squadra,
così che non si limitino a guardare la partita
e basta, ricavandone al tempo stesso degli utili? ".
Resta ora da vedere se e come accoglieranno la proposta
di Brody i tifosi del Coventry. In fondo, siamo tutti
un po' allenatori.
Ma questo mi sa tanto di FANTACALCIO !!!!
Mandi Mandi
|
25 novembre
2011
Invidio i 27-tifosi-27 che da Toronto, Woodbridge, Brampton,
Hamilton, St.Catherines e Niagara sono andati in Italia
a vedersi il "calcio che conta"! con il gruppo
organizzato da Antonio Sardella (Riva Tours) e Vittorio
La Fratta (Marlee Travel). Hanno assistito ad uno spettacolare
Napoli-Manchester City che ha sancito l'eli-minazione
della squadra di Roberto Mancini e sopratutto Super Mario
Balotelli e poi Milan-Barcellona che ha regalato si' la
vittoria alla squadra di Guardiola ma anche cinque goals
e tante emozioni come e' raro vedersi di questi giorni.
E domani - sabato - saranno all'Olimpico di Roma per la
sfida al vertice tra Lazio e Juventus. Insomma 3.000 dollari
sicuramente ben spesi !
Ma andiamo per ordine: partiamo da Napoli, una Napoli
impazzita di felicita'. Bisognerebbe scomodare come minimo
Peppino De Filippo o Di Costanzo per dipingere lo stato
d'animo della tifoseria piu' calda ed appassionata d'Italia.
Il Corriere dello Sport tenta di farlo cosi': "La
notte della stella è la notte della storia e il
capolavoro d'una giornata che resta impressa nella memoria,
timbrata a fuoco, è lo spartiacque tra le felicità
più sfrenata d'una città in preda al delirio
e la normalità d'una Napoli ormai stufa di rimanere
infilata nella mischia….. La testa, il piede ma soprattutto
il cuore che batte forte, come se fosse impazzito: il
Cavani-show è perfidia allo stato puro o leggerezza
indiscutibile, è senso tattico, è cinismo,
è dolcezza, è un volto radioso.
La notte è un'orgia in cui le lacrime della folla
inondando le vie e ci sono giovani, vecchi e bambini sperduti
nella loro dimensione onirica: è la notte del matador,
pure questa, ed è un'onda travolgente di passione,
è l'euforia che tracima…. E' impossibile rimuovere
quella patina d'ebrezza da dosso ed è anche ingiusto,
perché intorno Napoli è ubriaca, divora
le tenebre con gli occhi spalancati su un 22 novembre
2011 da ricordare per l'eternità: quando venne
battuto il Manchester City degli sceicchi, quando sul
passaporto per gli ottavi di Champions sembra essere stato
apposto un visto dipinto d'azzurro, quando ci si può
rituffare in quel campionato che chiama, e lo scudetto
che resta scolpito nell'allegria: ma un Cavani così,
un Napoli ed una Napoli così, sono un poster per
il futuro: dal girone della morte all'impresa della vita.
Napoli è mille colori…."
Proseguiamo con Milano. E questa volta scomodiamo il sito
web Goal City. "Che spettacolo al Meazza! I catalani
blindano il primo posto passando 3-2 a San Siro: Ibra
segna e si prende una piccola rivincita su Guardiola,
ma non basta: rossoneri matematicamente secondi. Milan-Barcellona
e' uno spot per la Champions League. Al di la' del risultato,
la sfida del Meazza ha regalato 90' abbondanti di spettacolo
a tutti gli amanti del calcio. L'hanno spuntata i catalani,
meritatamente, ma e' un risultato che lascia l'onore delle
armi ai rossoneri di Allegri, in partita fino alla fine
contro la squadra piu' forte del pianeta terra. Poco importa
per un Meazza che si stropiccia gli occhi ed appplaude
a scena aperta. Applausi che merita un Barcellona stellare,
ma il Milan e' stato quantomeno all'altezza della squadra
piu' forte che ci sia".
Mi accorgo che son giunto quasi alla fine ed ho parlato
solo di calcio: pareggio quindi il conto con sette giorni
fa quando mi feci trasportare dalla passione socio-politica.
Ma due righe le 'devo" spendere per un amico , Domenico
Barbieri da Simbario (Vibo Valentia), che mercoledi' scorso
e' stato insignito della "Stella al Merito"
della Repubblica Italiana. A consegnarglela, in una cerimonia
intima e riservata a soli amici e famigliari, il Console
Generale d'Italia a Toronto dott. Gianni Bardini.
Sono doppiamente contento: Domenico se lo merita tutto
questo riconoscimento e, secondo me, ha doppio valore
in quanto e' personaggio schivo, refrattario ad ogni tipo
di pubblicita', lontano anni luce dai "generali di
una volta" che occupavano sempre le prime pagine
dei giornali.
Ad majora buon Domenico…..e mandi mandi !
|
18 novembre
2011
Mi arriva questo messaggio da un amico italo-venezuelano:
"Sneocdo uno sdtiuo dlel'Untisveria di Cadmbrige
, non irmptoa come snoo sctrite le plaroe, tutte le letrete
posnsoo esesre al pstoo sbgalaito , e' ipmtortane sloo
che la prmia e l'umltia letrtea saino al ptoso gtsiuo
. Il rteso non ctona. Il cerlvelo e' comquune semrpe in
gdrao di decraifre tttuo qtueso coas , pchere' non lgege
ongi silngoa ltetrea ,ma lgege la palroa nle suo insmiee…vstio?"
Decisamente impressionante il nostro cervello; e dire
che lo usiamo si e no al 24% delle nostre capacita'!
In Italia, alla luce del caos-dimissioni di Berlusconi
pensate che gli italiani lo abbiano usato? Direi di no
leggendo un'altra missiva giuntami via face-book e che
vi passo a mo' di riflessione:
" Questo colpo di Stato finanziario in Europa sta
vomitando orrori su orrori man mano che gli si scava all'interno.
Il mio lavoro è di scoprire e rendere pubblico
ciò che scopro, ma per chi? Chi ha la determinazione
di agire? Non voi, non i politici, non i sindacati, non
la Chiesa. Chi allora? Chi?
I greci sono spacciati, non possiamo far più nulla.
Dobbiamo lasciarli andare e vederli morire, come fossimo
i pochi che sono riusciti a salire sull'ultima scialuppa
rimasta e che devono rassegnarsi ad abbandonare gli altri
naufraghi ai pescecani che li stanno già dilaniando.
Lo so, è orrendo allontanarsi mentre quelli urlano
da non poter sopportare. Non abbiamo scelta. I criminali
dall'Unione Europea, leggi i financialnazisti tedeschi
e i financialVichy francesi, hanno firmato la condanna
a morte dei greci nel summit europeo del 26 ottobre, dove
all'insaputa della stampa e delle televisioni la seguente
clausola è stata imposta di forza ad Atene:
La giurisdizione legale sui titoli di Stato greci ancora
in circolazione (cioè non ripagati) passa dalla
sovranità greca a quella inglese.
Traduco: la Grecia non è più padrona del
proprio debito, che da ora è gestito legalmente
dalla Corona britannica sotto leggi britanniche.
Conseguenze: Primo, la Grecia può essere ora trascinata
in tribunale dai suoi creditori senza poter esercitare
uno straccio di difesa sovrana con le proprie leggi. Parlamento
e giustizia greci valgono ormai meno di nulla. Secondo,
la Grecia in questo modo non potrà più rinegoziare
il proprio debito per salvare la nazione. Non lo potrà
fare né in Euro, né in Dracme (cioè
proporre ai creditori di accontentarsi di rimborsi inferiori
in Euro o di rimborsi in Dracme). Infatti non è
più legalmente proprietaria del suo debito, e verrebbe
massacrata dai creditori che per farlo userebbero le leggi
di un altro Paese (notoriamente e sfacciatamente pro-business).
Ma questo significa soprattutto che NON PUO' PIU' ABBANDONARE
L'EUROZONA, perché la condizione essenziale del
default sovrano è di poter poi dire al mondo intero:
"Rinegozio il MIO debito alle MIE condizioni e con
la MIA moneta". L'hanno chiusa dentro a chiave, hanno
buttato la chiave, e lì deve morire. Fermi: parliamo
di sofferenze vere, gente vera, oggi, e destini troncati.
Crimini contro l'umanità.
La cosa che fa urlare di furia è anche che fra
l'altro questa condanna a morte gli è stata imposta
in cambio di un pacchetto di aiuti che sono proprio ciò
che ne torturerà l'economia lentamente fino al
decesso, perché sono le… famose misure di austerità
che sono oggi piombate anche qui da noi. I greci sono
perduti.
Mi rimane solo una magrissima speranza: che il sadismo
franco-tedesco, dopo aver macellato milioni di famiglie
greche, irlandesi, portoghesi e italiane, inizi a divorare
se stesso, collassando anche la scialuppa dove troneggiano
Francia e Germania, che forse comincinano già ora
a rendersene conto.
E rimaniamo noi. Cioè voi, perché io la
mia parte la faccio. Lavoro gratis per queste battaglie,
rischio il vilipendio del Capo dello Stato un giorno sì
e uno no, rischio le querele che mi portano via la casa,
rischio i manganelli quando vado a urlare a Prodi "delinquente"
in pubblico, rischio un bossolo in una busta di carta
nella buca delle lettere, certo, perché questi
non scherzano, e poi ho perso reddito, fama, e ciò
che amavo fare nella vita, cioè le inchieste in
giro per il mondo. Ma voi. Voi su quella scialuppa, ancora
interi, adulti vaccinati, che messi di fronte alla fine
dei vostri figli in un'Italia kosovizzata state lì
inermi, laureati, diplomati, occupati, macchinati, Ipaddati,
bravi a tirare scapaccioni ai vostri bambini, ma lì
imbelli di fronte al Potere e solo capaci di scrivere
"ma cosa possiamo fare?".
La lettera e' firmata da Paolo Barnard: giornalista scomodo.
Se volete saperne di piu' andate su Wikipedia.
…..mi accorgo che ho abbondantemente superato le 600 parole:
la lunghezza massima del mio pezzo. E non ho parlato di
sport e di calcio….
Ma con la crisi che c'e' !
Mandi mandi |
11 novembre
2011
Quasi da libro Cuore l'ultima puntata, in ordine di tempo,
di "Soccer City Show" su Radio Chin. Ospite
direttamente dall'Italia il "nostro" Enzo Concina,
l' unico calciatore torontino ad aver fatto una "sostanziosa"
carriera nel calcio italiano (tanta serie B e C con Piacenza,
Pavia, Monza e Nola) ed ora uno degli assistenti dell'allenatore
del Napoli Mazzarri.
Hanno chiamato in tanti per salutarlo: da mamma Maria
trepidante al telefono, sopratutto quando il figliolo
le ha detto che sia a Napoli dove lavora che a Piacenza
dove vive, il tempo era bruttissimo al suo grande mentore
e primo allenatore Aldo Lista ( fu lui a introdurmi alla
"tattica" ed alla sua applicazione sui campi
di gioco - ha detto Concina. Scoprii la "lavagna"
e gli schemi tattici con lui….); da Franco Fullone a Gus
Mandarino, artefici del suo trasferimento in Italia grazie
ai buoni auspici di Francesco Scorsa, calabrese di Soverato
ma all'epoca interessante 'libero" dell'Ascoli di
Adelio Moro e poi Pietruzzo Anastasi. Molti altri avrebbero
voluto essere dei nostri ma il tempo, si sa, e' sempre
tiranno…. Sara' per la prossima volta Carletto Del Monte
o Giustino Tacconelli, Adriano Cremonese o Gianni Ceschia.
E grazie a Salvatore Verri, Mister Molson di una volta,
sempre grande amico e sempre super disponibile ad ogni
nostra richiesta: la sua grande amicizia con Aldo Lista,
il "birraiolo di Port Credit", ha permesso ad
un sogno di realizzarsi.
Enzo Concina si aggiunge quindi a Fiorigi Pagliuso, nostro
ospite alcune settimane or sono, e sicuramente saranno
le 'stars" della grande rimpatriata delle Vecchie
Glorie della Toronto Italia ( di cui si parla in altra
parte del giornale) che Adriano La Viola, Angelo Delfino,
Tony Cipriani , Alberto De Rosa e company stanno cercando
di organizzare per l'estate prossima.
Ogni qual volta ci si incontra il pensiero va a ritroso
nel tempo, al Vecchio Brandon o ai campi di St.Clair o
allo York Stadium di Rogers e Old Weston Road: quante
ore passate insieme ! Questo si' che e' "Priceless"
altro che la pubblicita' della Master Card !. E quest'oggi
lasciatemi ricordare anche personaggi un po' sbiaditi
nel tempo e che il tempo ci ha portato via: Gaetano (Guy)
De Francesco, Joe Mallozzi, Gaetano Lettieri, Carlos Salguero,
Joe Piccininni, Aldo Principe sino al leggendario Gino
Ventresca.
Mentre in Italia si sfoglia la margherita "cadra'
o non cadra' il Governo di Berlusconi ?", l'ex Ministro
dei beni Culturali Vittorio Sgarbi si dice ben disposto
a tornare a Toronto il 19 novembre prossimo per celebrare
il 40mo annivesario di Fondazione dell'A.T.E.M., l'Associazione
dei Trapanesi emigrati nel mondo, guidata da Alessio Gucciardi
sotto l'occhio vigile di Pietro Pumo, altra figura storica
della nostra comunita' di St.Clair degli anni passati.
Con Sgarbi, attuale sindaco di Salemi (l'ex "capitale
d'Italia" direbbe l'avvocato Anthony Maniaci!), anche
i primi cittadini di Vita Antonio Accardo e di Gibellina
Rosario Fontana e l'aciprete dello stesso centro trapanese
andato quasi completamente distrutto nel terribile terremoto
del Belice nel lontano 1968, Msg. Rino Randazzo..Un appuntamento
insomma da non mancare.
Oggi - quando uscira' il giornale, e cioe' venerdi',
gioca la nazionale di Cesare Prandelli. Tutto giusto ed
accettabile quanto detto e scritto. Un'unica domanda:
se in nazionale dovrebbero, a rigor di logica, giocare
sempre i migliori, come e' possibile che non vi compare
mai il nome di Toto' Di Natale?
Mandi Mandi
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21 ottobre
2011
Non solo Roma. Da Bruxelles ad Hong Kong, da Londra a
Madrid, da Belgrado a Zurigo, gli indignados sono scesi
in piazza: 950 città in 80 Paesi. Per il 99% dei
casi, si è trattato di proteste pacifiche. Tranne
in Italia........................
Sono da poco passate le tre di pomeriggio. Il primo assalto
dei black bloc ha già fatto saltare in aria tre
automobili, le vetrine delle banche sono state sfondate
e i supermercati sono stati saccheggiati. Ed è
proprio tra i manifestanti "in nero", quei black
bloc che hanno organizzato e messo in atto la guerriglia,
la telecamera inquadra un bambino. Non ha più di
dieci anni, accanto a lui il padre che ghigna in faccia
alle forze dell'ordine. Anche il bambino ha il volto travisato.
Una kefiah ne nasconde i lineamenti. E' solo l'inizio
di una protesta che un'ora dopo degenererà in scontro
a fuoco, negozi devastati, sassaiole e bombe carta. Eppure
la guerriglia era già stata prevista. L'intelligence
italiana aveva fatto sapere, nei giorni, scorsi che ci
sarebbero state alte possibilità di scontri. E
alla fine i black bloc si sono infiltrati nella manifestazione
e l'hanno monopolizzata
Fatemi partire questo mio settimanale appuntamento cosi';
con tanta tristezza nel cuore.
Ma riuscira' mai a sollevarsi quest'Italia che "moralmente"
credo abbia ormai irrimediabilmente perduto valori,ideali,
ma anche certezze e,credo, speranze?
A proposito di pugni,calci e botte fatemi parlare invece
di un figlio di Woodbridge che sta stupendo il mondo dello
sport: Alex Ricci. Compete ad alto livello nella Kick-Boxing
nazionale ed in fine settimana ha letteralmente strapazzato,
in quel di Hamilton, Tim Smith, avversario forte e quotato.
Per il "nostro" Alex addirttura una ola ed un
coro osannante di "Alex ! Alex ! Alex!". Per
il giovane nostro connazionale quarto successo consecutivo
ed ora prospettive di titolo nazionale. " Io mi preparo
ogni giorno con dedizione ed ogni combattimento e' solo
un trampolino di lancio per migliorarmi". Dove potro'
arrivare? "Per adesso mi basta sapere che sono un
role-model per i tanti ragazzi che alleno, perche' questa
disciplina sportiva - checche' se ne dica - non e' solo
calci e pugni ma lezione di vita quotidiana!".
Alberto De Rosa, Carlo Fallavolita , Angelo Delfino,
Emilio Doddato, Ennio Del Gallo, Fiorigi Pagliuso, Frank
Soppelsa, Tony Lecce, sono soltanto alcuni dei 120 nomi
di ex calciatori della gloriosa Italia B degli anni 1957-'68
che si riuniranno, sotto la sapiente regia di Tony Cipriani
, giovedi' 3 novembre prossimo al West River Centre per
la tradizionale rimpatriata: ricordi, scommesse, amicizie
sbiadite faranno come sempre capolino….Quelli si' che
eran "bei tempi…!!!". Ci saro' anch'io, anche
se appartengo alla generazione successive! Un saluto particolare
a chi non vedo da anni,l'avvocato Anthony "Tony"
Lecce, che per chi non lo sapesse era difensore alla Cannavro,
totalizzo' nove presenze con la nazionale canadese e fu
uno dei primi italo-canadesi in assoluto, ad approdare
a si' tale onore. Nove gare di qualificazione ai mondiali,
quattro per il '68 e cinque per il '72, dopo aver militato
anche con i Toronto Falcons ed i Toronto Metros. Da un
anno a questa parte, credo ritiri anche la pensione, essendo
nato nel '45….beato lui !
Ragazzi, mandi a tutti ,ed un cin cin ai bei tempi passati
!
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13 ottobre
2011
xParto ringraziando Carmine Marcantonio per la bella
ed elegante disanima sulla nostra nazionale di calcio.
Era da tempo che non lo sentivo ed ho avuto anche la sensazione
che il suo italiano, a differenza del mio, con il passare
del tempo sia migliorato anziche' regredire. E brillanti
anche gli spunti offerti da Filippo Di Diano e Gianni
Ceschia che sono intervenuti in trasmissione . Trasmissione
che ha salutato "quasi in tempo reale" la vittoria
e la conquista del titolo nazionale canadese per gli under
18 di Ajax, gli Strikers, allenati da quel grande appassionato
di calcio che risponde al nome di Dario Gasparotto che
per il secondo anno consecutivo, a Fredericton nel New
Brunswick, si sono laureati campioni nazionali battendo
in finale i quebecchesi del St.Hubert.
E per lunedi' prossimo in Soccer City il derbissimo "de'
Roma" che probabilmente si giochera' anche sulle
onde di Radio Chin: Vito Caressa, Francesco Riondino,
Alberto Novelli, Annibale Merante da una parte, Vince
Tersigni, Renato Ciolfi, il prof. Bruno Magliocchetti
dall'altra…e solo per citare i primi nomi di amici di
fede giallorossa e biancazzurra che mi vengono in mente
!
Intanto dall'Italia mi scrive un collega che stimo moltissimo:
Lello Orso. E' tifoso dell'Inter e vive momenti di….."alta
drammaticita'" per la pochezza della squadra del
cuore e per lo stato in cui versa l'Italia in generale.
Questo suo "statement" la dice lunga sul suo
stato d'animo: "10 years ago we had Steve Job, Bob
Hope and Johnny Cash. Now we have no jobs, no hope and
no cash !!!"
Chi invece, vicino di casa, sta volando per il successo
che sta ottenendo con le sue aziende e' Joe Zamparo jr,
presidente di Rexdale Brick,Century Brick e Jazbrick (soltanto
per citare alcune delle aziende di proprieta' della famiglia)
che di tanto in tanto sento telefonicamente o vedo a qualche
festa paesana. Mi fa sempre piacere conversare con lui
per tanti motivi: il suo italiano corretto nonostante
sia canadese al 100%, la sua squisita gentilezza e disponibilita'
ad aiutare gli altri. Joe e' uomo sensibile e sfogliando
proprio internet ieri sera sono capitato su alcune pagine
della sua azienda ed ho letto alcuni suoi interventi.
In ognuno di essi ricorda le origini umili, il duro lavoro
dei genitori e l'intrinseca forza d'animo dell'emigrante
friulano :"A great understanding and passion of the
masonry industry stems from family roots. My father, Joe
Zamparo Senior began a career as a stone and brick mason.
His expertise, knowledge, constant input and fostering
of employee ideas are the very foundation of ours companies.Turn
of the century craftsmanship, technology of today and
a dedicated team - a perfect blend of history, tradition
and family!". Ed e' proprio del papa' Joe (Giuseppe)
senior che vorrei spendere due righe. Un uomo che nonostante
i suoi 82 anni e' ancora tutto di un pezzo. Zamparo Sr.
e' nato a San Vito al Tagliamento nel '29 ed e' sposato
con Gioconda Pellegrin nata a San Quirino Era l'11 febbraio
1950, aveva vent'anni quando emigro' a Toronto..E qui,
Giuseppe Zamparo, ha sempre lavorato come muratore. In
due anni è diventato un caposquadra. Nel marzo
del 1957, ha avviato, con i suoi fratelli Angelo e Remigio,
un'impresa di costruzione edile: "Zamparo Brothers
Construction". Nel dicembre 1960, il fratello Angelo
ritornò in Italia lasciando l'attività mentre
Remigio andò in pensione nel 1997, ed in quello
stesso anno il figlio Joe Anthony Zamparo acquistò
due fabbriche di mattoni, una a Toronto e l'altra ad Hamilton.
Oggi sono azienda leaders del settore.
Ma la cosa che amo sottolineare e' lo spirito filantropico
dei Zamparo, padre e figlio: Il "vecio" fondo'
nel 1957 il club ricreativo San Quirinese ricoprendo nei
54 anni di esistenza del club varie cariche: da presidente
a vicepresidente, da segretario a tesoriere. Nella tradizione
di assistenza e supporto della nostra comunita' la famiglia
Zamparo ha donato anche i mattoni per la costruzione della
Chiesa di Santa Clare di Assisi a Woodbrige e del Centro
Villa Leonardo Gambin sempre a Woodbridge.
Mandi Joe "First" and Joe "The Second"
!!!! …and thank you. |
7 ottobre 2011
Lo ammetto: di rugby so poco o niente. Ma ultimamente
con i mondiali in pieno svolgimento ho appreso che esiste
Tonga, che Tonga ha battuto la nazionale di Francia e
che i transalpini nel ranking mondiale sono passati dal
quinto all'ottavo posto. mentre Tonga stessa balza dalla
tredicesima alla nona piazza, una prima nella Top 10 mondiale
per gli isolani (il massimo eguagliato per un'Isola del
Pacifico). Di conseguenza, l'Italia, sconfitta malamente
dall'Irlanda si vede catapultata giù di un'altra
posizione. Ora gli azzurri sono 12mi, appena davanti al
Canada ed alla Georgia.
Ma perche' vi racconto tutto questo? Perche' voglio parlarvi
di un importante congresso che si terra' a fine mese qui
a Toronto ed e' stato organizzato e sara' guidato da un
ex nazionale di rugby italiano: Elio De Anna.
Si tratta del Convegno dei giovani friulani del Nordamerica:
"il Friuli Venezia Giulia: una regione nel mondo".
Dal 21 al 23 ottobre con tre tavoli di lavoro e relatori
eccellenti come l'ex Ministro Federale Sergio Marchi,
il giovane avvocato John Da Re, la prof. della York University
Gabriella Colussi e, se permettete, anche il sottoscritto.
Dall'Italia a parlarci sono stati invitati il rettore
dell'Universita' di Udine,la dott.sa Compagno; il prof.
Salimbeni, docente di storia contemporanea; il famoso
oncologo De Paoli del Centro di Ricerca Oncologica di
Aviano, gemellato al nostro Princess Margareth Hospital
ed altri illustri ospiti.
Ma il tutto si deve all'assessore regionale Elio De Anna,
a questo ex nazionale azzurro di rugby, che tanto si sta
dando da fare per i suoi corregionali nel mondo.
Di professione medico chirurgo svolge tutt'ora la professione
nel piccolo centro di Cordenons, in provincia di Pordenone..
Un passato sportivo nella pallacanestro, nell'atletica
leggera e poi nel rugby in serie B ed in serie A con 13
campionati, 2 scudetti e 28 presenze in nazionale. Dopo
l'attività agonistica si è impegnato nell'associazionismo
sportivo ed è stato, tra l'altro, Consigliere nazionale
della Federazione Italiana d'Atletica Leggera.
Presidente della Provincia di Pordenone dal 1999 al 2008,
e' stato eletto Consigliere regionale nel 2008 e dal luglio
2009 all'ottobre 2010 è stato Assessore regionale
all'ambiente e lavori pubblici, delegato alle attività
ricreative e sportive ed ora e' Assessore regionale alla
cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie.
Per il calcio gran bell'intervento di Luca Marelli,
ex arbitro di Serie A e di professione avvocato, ospite
di Soccer City lunedi' scorso.Tra l'altro Marelli e' amico
personale del "famigerato" Rocchi, criticatissimo
dopo la direzione di Inter-Napoli.
Marelli ha ammesso gli errori del collega e fatto sue
le parole del designatore Braschi, che con molta onesta'
ha detto:"Rocchi è uno degli arbitri migliori
e più importanti d'Europa, stimato da me e non
solo.. Da un anno e mezzo fornisce prestazioni di straordinario
livello: siamo di fronte a un arbitro che come un atleta
può avere una prestazione meno buona. Il sabato
di Rocchi è stato sottotono, è normale per
tutti per gli arbitri no? "Rocchi - ha insistito
Braschi - non ha fatto una buona gara, ma è un
arbitro che il mondo ci invidia. Può capitare a
tutti. Le parole di Ranieri? Sono le dichiarazioni di
un galantuomo. E comunque dopo cinque giornate di campionato
l'unico problema che abbiamo avuto è stato questo
di Inter-Napoli. C'è una squadra e ci sono delle
regole, e un pò di responsabilità è
anche mia. Può darsi che anche io ho sbagliato
qualcosa: ma non esiste un tabellino per fermare un arbitro,
c'è la gestione delle persone".
Personalmente trovo "piacevoli" le parole di
Braschi e dello stesso Marelli. Da un lato non si sono
nascosti dietro una difesa che avrebbe saputo di corporativismo
senza senso, dall'altro hanno messo in risalto le qualita'
di Rocchi che resta un ottimo arbitro che ha sbagliato
una partita e non e' stato nemmeno troppo fortunato. |
30 settembre
E cosi' gli amici di Windsor ce l'hanno fatta: hanno
realizzato la polenta piu' grande del mondo e sono entrati
nel Guiness dei primati. Kudos per il presidente del Fogolar
Furlan Cesare Pecile e i suoi collaboratori che non avrebbero
potuto festeggiare me-glio i 50 anni della nascita del
club: 6.150 pounds come ha testimoniato Johanna Hessling,
aggiudicatrice per conto dell'ente preposto alla verifica.E'
stata festa grande con quasi 3mila persone che sono intervenute
da un po' ogni dove, Toronto compresa.
Ma la notizia piu' sensazionale la trovo su "Blogosfere",
un blog dedicato al Canada, in lingua italiana e curato
da quel bravo giornalista friulan-lombardo che risponde
al nome di Massimiliano Bordignon, penna del Corriere
Canadese ed ex Datasport.. Oddio la notizia non e' certo
recente essendo datata quasi un mese fa, ma e' tanto divertente
che mi piace proporvela.
Bordignon scrive: "Stavolta vi farò leggere
una delle notizie più "stronze" che la
vostra mente abbia mai osato immaginare. Intendo per "stronza"
una notizia asso-lutamente priva di senso compiuto, che
non ha logica, che non ha motivo riportare, di cui non
frega una cippa a nessuno....."
La notizia e' riportata da "Il Giornale" in
data 29 agosto.
Titolo: "Martusciello in Canada a parlare del Milan".
Svolgimento: "Antonio Martusciello, attuale presidente
Agcom ed ex deputato del Pdl, con la moglie Valeria Licastro,
public relation Mondadori, sono in vacanza in Canada.
In una beauty farm. La coppia racconta che da quelle parti
l'argomento più popolare sta diventando sempre
più il calcio. In particolare dicono si parli molto
del Milan campione del mondo e del suo presidente Silvio
Berlusconi".
Bene. Complimenti.
Punto primo: chissenefrega.
Punto secondo: notare come chi scrive sottolinei benissimo
il ruolo dei due "protagonisti" (Martusciello
e signora), cosa fanno e per chi lo fanno, ci viene detto
perfino che sono in una beauty farm (minchia...), ma non
si sa dove... (della serie, me lo hanno appena dettato...).
"La coppia racconta"... A chi? "Che da
quelle parti"... Da quelle parti DOVE? Ma lo sapete
quanto è grande il Canada? DOVE si parla di Berlusconi
e del Milan? Nella beauty farm, nel paese dove sta 'sto
posto? E qual è 'sto paese? ... Il tocco finale
è il riferimento a Silvio Berlusconi: mi chiedo
rispetto a che cosa questi argomenti siano "sempre
più popolari". Rispetto alla crisi mondiale?
A Obama? All'11 settembre? No, dico, vi rendete conto
perché non possa che definire STRONZA questa notizia?
Non solo trattasi di POMPA clamorosa verso i signori Martusciello,
l'Agcom e Silvio Berlusconi, ma è pure fatta con
il C....
Infine calciopoli o moggiopoli. A Napoli e' in pieno
svolgi-mento l'inchiesta giu-diziaria (non quella sportiva
che sembra sia in.... prescri-zione!!!).
Moggi presenta quella che e' definita la "telefonata-killer"
in cui si sente il designatore Paolo Bergamo parlare con
l'arbitro di Inter-Juventus Pasquale Rodomonti ed invitarlo
ad essere " piu' buono" con l'Inter che con
la Juventus.
A "Soccer City" la mia trasmissione del lunedi'
sera su Radio Chin, intervengono da Toronto il tesoriere
del club bianconero Vince Carlucci ed il consigliere Joe
(Combin) Bonavota. Parlano anche il giornalista di Tuttosport
Alvaro Moretti ed e' trasmissione "intensa".
Peccato che il poco tempo a disposizone non permetta molti
interventi tele-fonici dagli sportivi locali,sopratutto
dagli interi-sti.....chiedo venia....ma i miracoli "alla
Moggi" io non so ancora farli !
Mandi Mandi |
23 settembre
2011
Si e' giocato domenica scorsa, si e' rigiocato mercoledi':
il campionato italiano di calcio accelera.
Noi oggi,in questa nostra rubrica, non tratteremo degli
aspetti che scaturiscono da queste prime tre giornate
di campionato, anche se gli elementi di discussione sa-rebbero
tantissimi a cominciare dal fatto che, mentre sto scrivendo
(ed e' lunedi' sera), tra Napoli e Juventus battistrada
e le presunte "grandi" di Milano (Inter &
Milan) e Roma (Lazio & Roma) vi e' un baratro di ben
cinque punti di differenza, ma rivolgiamo la nostra attenzione
su due personaggi che per diversi motivi hanno e stanno
scrivendo ancora importanti pagine di sport e comunita'.
Luciano Moggi e' tornato alla ribalta presentando quella
che ha definito l'intercettazione "madre":.
L'intercettazione, inedita, tra un dirigente arbitrale
e un fischietto alla vigilia di una sfida della Juve,
e che nelle riflessioni di Luciano Moggi "sconvolgerà
il processo su Calciopoli" in corso presso il tribunale
di Napoli e vedrebbe coinvolti l'ex designatore Paolo
Bergamo e l'ex arbitro Pasquale Rodomonti.
Questa la ricostruzione dei fatti. Due giorni prima di
Inter-Juve del 2004, gara finita 2 a 2, in un colloquio
fra l'allora presidente della Federcalcio Franco Carraro
e Bergamo, il designatore spiega che sarà Rodomonti
a dirigere a San Siro. "Mi raccomando, che non aiuti
la Juventus per carità di Dio eh? Che è
una partita delicatissima, in un momento delicatissimo,
della Lega, eccetera...Per carità di Dio che non
aiuti la Juventus. E faccia la partita onesta, per carità,
ma che non faccia errori a favore della Juventus, per
carita...", così Carraro al telefono, sottolineando
a più riprese il contesto politico generale in
cui si sarebbe svolta la partita.
Bergamo rassicura il presidente federale: "...Stia
tranquillo che ci parlo domani. E' mia preoccupazione
parlarci...". Il giorno prima di Inter-Juve, Bergamo,
dunque, avrebbe chiamato Rodomonti, un colloquio di cui
i legali di Moggi chiederanno l'ascolto in aula durante
la loro arringa difensiva del prossimo 27 settembre. La
conversazione, secondo lo stesso Moggi, aprirebbe profonde
crepe nella tesi del presunto condizionamento del mondo
arbitrale da parte dell'ex dirigente juventino.
Per l'aspetto comunitario la dipartita di un altro grande
personaggio, collega, forse relativamente poco conosciuto
qui a Toronto,ma che indubbiamente ha scritto importanti
pagine di storia italo-canadese: Il 2 settembre scorso
è deceduto a Montreal Giovanni Gargiulo. Ha lasciato
la moglie Maria Panetta, con la quale era sposato da 51
anni e quattro figli. I funerali si sono svolti il 7 settembre
nella chiesa Madonna della Difesa - quella del ritratto
di Mussolini tanto per intenderci....Era nato il 1°
gennaio del 1935 a Mammola (Reggio Calabria) e arrivò
in Canada nel '60. Giovanni era un personaggio molto conosciuto
dalla comunità italiana. Iniziò a lavorare
per l'agenzia di viaggi Italian Express di Alfredo Gagliardi,
con il quale poi cominciò, nel 1964, l'avventura
di Teledomenica, la prima e più popolare trasmissione
televisiva in italiano prodotta a Montreal, che andava
in onda tutte le domeniche. Un appuntamento imperdibile
per tutta la comunità italiana. Giovanni era "l'anima"
della trasmissione per la quale faceva le interviste e
redigeva il notiziario comunitario.
Infine e' uscito "Veneti in Canada" un libro
che parla anche della comunita' veneta di Toronto, curato
dal prof. Gianpaolo Romanato.
Il libro verra' presentato, molto presumibilmente al Veneto
Centre di Kipling, a fine ottobre in concomitanza con
la riunione della Consulta Veneta che quest'anno si terra'
proprio nella nostra citta. Nel libro le firme anche dei
professori Angelo Principe(il fascismo e gli italo-canadesi),Joseph
Pivato,Liana Bellon (la partenza, l'arrivo,la nostalgia,il
Molo 21), Marcel Danesi (il veneto parlato in Canada),Allegra
Marchesin (Media italiani a Toronto e nella GTA) e del
sottoscritto assieme a Giorgio Beghetto per un profilo
sui veneti che hanno scritto la storia dell'Ontario. Mandi
mandi |
16 settembre
2011
Milan,Inter e Napoli in Champions; Udinese e Lazio in
Europa League: ce ne sarebbe di materiale per riempire
non solo una colonna ma un giornale intero ma lascio a
piu' illustri colleghi il compito.
Saluto invece un personaggio "unico" , ospite
di Soccer City su Radio Chin lunedi' scorso: Dario Canovi
,il decano dei prcuratori sportivi italiani.
Nonostante l'ora "impossibile" - mezzanotte
e mezza in Italia - non solo ha accettato di intervenire
in trasmissione ma ha risposto a molte domande dei nostri
radioascoltatori e ci ha fatto compagnia sin quasi alla
fine.
Classe 1939,nato a Trieste ma da papa' Milanese, avvocato,
ha passaporto canadese avendo vissuto per molti anni a
Montreal ed Ottawa ottenendo anche una laurea alla McGill
University.
Rientrato in Italia e' entrato nel mondo del calcio quasi
per caso nel lontano 1974.
Vi racconto la storia:
Juan Carlos Morrone, attaccante argentino con un passato
alla Lazio, si rompe il tendine durante la preparazione
estiva, senza aver rinnovato il contratto. "Perche'
allora i contratti si firmavano di anno in anno"
- ci racconta Canovi. E Morrone si affida proprio all'avvocato
italo-canadese per portare avanti una vertenza nei confronti
della societa'. Da allora dal calcio non e' piu' uscito:
ha assistito azzurri campioni del mondo come Collovati
e Dossena. E, in tempi piu' recenti , Di Biagio e Nesta.
Ora, tra i "protetti" un altro nazionale: Thiago
Motta dell'Inter.
Ricco di aneddoti, di anticipazioni, di analisi ha riempito
la trasmissione con il suo infinito "sapere-calcistico".
Un grazie di cuore a Salvatore Marra, determinante nel
convincerlo a partecipare al programma.
Onofrio Lopreiato e' invece un imprenditore italo-canadese
di Woodbridge, originario di Sant'Onofrio (Vibo Valentia)
che, seppur indirettamente, attraverso lo sport, ha fatto
fortuna ma...nella ristorazione. Non c'e' angolo nella
GTA che l'occhio non cada su ristoranti-bar sportivi all'ultimo
grido: sono quelli appartenenti alla catena "Shoeless
Joe" di cui Onofrio Lopreiato ne' e' non solo il
presidente ma anche ideatore e fondatore.
Ma chi era in effetti "Giuseppe (Joe) senza scarpe"
? si domanderanno in molti. Famosissimo giocatore di baseball
americano, Joe Jackson,mori' nel 1951 e passo' alla leggenda
non solo per le sue gesta sportive ma per la sua storia
strappacuori. Ora uno scrittore canadese, William Patrick
Kinsella ha scritto un libro a lui dedicato ed intitolato
proprio "Shoeless Joe". La vicenda in sé
è già famosa grazie alla riduzione cinematografica
del 1989 con Kevin Costner, dal titolo "L'uomo dei
sogni". Protagonista è il baseball. Ray sente
una voce che lo invita a costruire un campo da baseball
tra le sue piante di granturco. Se lo farà, "lui
verrà". Lui è appunto il grande campione
Shoeless Joe Jackson. Un libro che raccomando a tutti
di leggere, ora anche nell'edizione in lingua italiana.
Cosi' come raccomando una bella cena con amici sportivi
nei ristoranti di Onofrio.Ma attenzione, sono d'obbligo
chicken wings e chicken fingers!!!!! Di Sant'Onofrio Onofrio
si e' dimenticato anche il peperoncino e la salsiccia.
Ma d'altro canto siamo in Canada e per aver successo,
quel successo che Onofrio ha raggiunto alla grande, bisogna
sempre ricordare il vecchio proverbio che dice: "
si nunn ti gratti chu ri manu toi, u chiuritu un ti passa
mmai".
Mandi Mandi
|
9 settembre
2011
Togliamoci subito i….sassolini dalle scarpe dopo la lunga
parentesi estiva; sono tutti "sassolini" di
affetto e saluto.
Michele Squadrilla ed il figlio Florio del Ristorante
Fiamma in Etobicoke: il primo super tifoso interista il
secondo fan dei rossoneri del Milan. Si preannuncia un
bel derby in famiglia ! Complimenti comunque per il ristorante:
superbo !
Sergio Marassi, mantovano doc, titolare della salumeria
Il tagliere di Caledon che ospita il centauro friulano
Riccardo Aldegheri che a bordo di una moto girera' tutte
le americhe partendo proprio l'11 settembre prossimo da
Ground zero in New York per raggiungere la "Terra
del Fuego". Come dire…"se no 'xe matti non li
volemo"!!!
Angelo Persichilli per la prestigiosa nomina a "braccio
destro" di Harper. Alla faccia dei qubecchesi che
lo vedono come fumo negli occhi! Conoscendo la determinazione
dell'uomo di Castellino del Biferno(Campobasso), so che
ce la fara'!
Luca Gasparotto, il talentuoso calciatore di Ajax, cercato
dal Milan,Atalanta e Chievo, che preferisce i Glasgow
rangers: tre anni di contratto e tante speranze di poter
sfondare.Papa' Dario e nonno son gia' in un brodo di giuggiole!
Mike Matic, figlio di mamma abruzzese e papa' serbo, vice
comandante della stazione di Polizia n. 13 (Eglinton ed
Allen road). che a soli 14 anni vola in Spagna nella scuola
calcio del Maiorca. E' nato il nuovo Messi ?
Dulcis in fundo ai vari Salvatore Marra, Giacomo Stetcher,
Alberto Milan, Filippo Di Diano, Lupo (non ricordo il
cognome!!) e Gesualdo Mastruzzo che hanno allietato le
prime due puntate di "Soccer City" su Radio
Chin al lunedi' sera. Grande ospite della prima puntata
il presidente della Reggina Lillo Foti che ha ricordato
la tournee' canadese del suo club alcuni anni fa e salutato
le migliaia e migliaia di calabresi che vivono oltreoceano.
Con l'augurio che la sua squadra possa tornare subito
in serie A.
Ed a proposito di serie A in questo fine settimana scatta
il nuovo campionato dopo lo "sciopero dei miliardari"
come e' stata definita l'astensione dal….lavoro della
prima gior-nata.
Ai nostri amici de Lo Specchio una notizia in esclusiva:
sappiamo gia' chi vincera' il campionato. Come, direte
voi ? Ecco qua la spiegazione.
Uno studio svolto dall'Osservatorio del calcio del CIES
ha assegnato gli scudetti per la stagione 2011/2012 nei
principali campionati europei.Secondo questa indagine,
svolta dalla società di analisi statistica legata
al mondo dello sport e che analizza le rose delle squadre
partecipanti alle massime serie dei cinque campionati
più importanti d'Europa, le vincitrici dei rispettivi
titoli nazionali saranno le seguenti: Inter in Serie A,
Barcellona nella Liga, Chelsea in Premier League, Bayern
Monaco in Bundesliga e Paris St.Germain in Ligue 1.
I tifosi, tanto dei vincitori quanto dei perdenti designati,
sono autorizzati a fare gli scongiuri.
Infine una notizia che mi lascia basito: "Felix Magath
fa onore alla sua fama di allenatore duro ed inflessibile.
Il tecnico ha multato due giocatori del Wolfsburg per
non aver corso abbastanza in una partita. Secondo i media
tedeschi 'Bild' e 'Kicker', Patrick Helmes e Mario Mandzukic
hanno dovuto pagare 10mila euro a testa, per la loro prestazione
nella sconfitta per 4-1 contro il Borussia , nella terza
giornata del campionato tedesco."
Una sanzione per "correre poco", è una
novità assoluta nel mondo del calcio! |
22 luglio 2011
Mi accingo a scrivere l'ultimo "Bar Sport"
prima delle vacanze estive che mi porteranno in Italia.
Lo faccio in questo fine settimana che ha visto gareggiare
Toronto con l'Italia in materia di gradi e temperature:
caldo pesante, afa , e tanta voglia di…far niente.
E cosa di piu' bello e refrigerante che l'aria condizionata
di casa, un comodo divano, la megatv ed una serie infinita
di partite di calcio direttamente dall'Argentina ( ah,
a proposito,che pena vedere alcuni giocatori con i guanti
alle mani per ripararsi dal freddo !!!) e dalla Germania
dove si gioca la "Copa America" e si e' giocato
il mondiale al femminile ?
Le sorprese non sono mancate a cominciare dall'eliminazione
delle due grandi favorite: Argentina e Brasile.
I rigori hanno fatto sorridere il Paraguay e precipitare
nella disperazione il popolo brasiliano. L'Albirroja si
e' qualificata alle semifinali dopo una storica resistenza
durata per oltre 120 minuti. Il Brasile le ha provate
tutte e con tutti, da Pato, Neymar e Robinho, a Maicon,
André Santos e perfino Lucio, ma la porta albirroja
si e' rivelata un fortino inespugnabile, soprattutto per
merito della grande serata del portiere Villar. La Seleçao
dice dunque addio al sogno di conquistare la terza Coppa
America sbagliando tutti i rigori calciati con Elano,
Thiago Silva (parata di Villar), André Santos e
Fred.
Un errore di Carlos Tevez nella sequenza dei rigori dopo
l'1-1 al 120' ha invece condannato l'Argentina e proiettato
l'Uruguay in semifinale contro il Perù. Si e' risolto
così il Clasico del Rio de la Plata che la nazionale
di Montevideo aveva vinto una volta sola negli ultimi
vent'anni. Ma la colpa più che di Carlito - per
ironia della sorte imbarcato fra gli ultimi da Batista
- è di un c.t. che ha piazzato il giocatore più
forte del mondo, Messi, a 40 metri dalla porta avversaria,
non e' riuscita ad approfittare della superiorità
numerica per oltre un tempo e ha tenuto in campo inutilmente
Aguero per 85' e Zanetti per 120'. Errori che per il futuro
di Batista alla guida dell'Albiceleste rischiano di essere
fatali, anche con le qualificazioni mondiali alle porte.
In Germania invece, nel mondiale in gonnella,ha vinto
il Giappone. 5-3 ai rigori con le orientali che hanno
rimontato per due volte le americane e poi le hanno castigate
dal dischetto, dove hanno deciso i tre errori su quattro
tiri della squadra che alla vigilia era favorita. Nemmeno
la "mia" Hope Solo e' riuscita nel miracolo!
E il Giappone e' Campione del Mondo per la prima volta
nella storia!
Per il calcio di casa nostra le belle notizie vengono
invece da Mississauga. Si chiama Ricardo Jose' Araujio
Ferreira,. E' nato il 25 novembre del '92 proprio a Mississauga,
ed e' stato ingaggiato dal Milan per un posto da titolare
addirittura nella primavera allenata da Dolcetti. Ricardo
è cresciuto nella scuola calcio del Brampton, disputando
anche tornei con la selezione Under 16 dell'Ontario. All'età
di 15 anni venne adocchiato dagli osservatori del Porto,
che intravidero in lui grandi doti fisiche e grandi margini
di miglioramento. Venne inserito nella formazione under
17 dei Dragoes e raggiunse subito la nazionale under 17
portoghese. Il cammino di Ricardo è lineare: percorre
tutta la trafila delle varie selezioni giovanili arrivando
ad indossare sia la maglia del Portogallo under 18 che
quella dell'under 19. Quest'anno ha vinto il campionato
Juniores con il Porto.Il famoso allenatore Villas Boas
lo ha inserito anche nella lista B dell'Europa League
senza però farlo mai debuttare in prima squadra.
La sua fortuna? Avere un doppio passaporto: canadese e
portoghese ! |
15 luglio 2011
Amici carissimi ho deciso: voglio diventare Americano
!
Questo dopo un fine settimana in cui dall'Italia sono
rimbalzate - come al solito - notizie di furbate, furti,
e puttanate politico-economico (Lodo Mondadori, Milanese,
rating che precipita, camorra e rifiuti ecc.ecc.) mentre
dalla Germania, dove sono in svolgimento i campionati
del mondo di calcio femminili, si assiste ad un qualcosa
che ti colpisce al di la' dell'aspetto puramente tecnico
e ti fa capire come lo spirito nazionalistico, il senso
del dovere, l' "uno per tutti tutti per uno",
sono simbolo di un popolo vero !
Per questo dico vorrei diventare Americano !!
Gli Stati Uniti fanno fuori il Brasile con l'orgoglio
e la determinazione di una squadra che non molla mai:
le statunitensi si impogono ai calci di rigore, dopo che
la partita era terminata 1-1 al 90' e 2-2 dopo I supplementari,
grazie a un gol nel recupero. Partita pazza quella del
Rudolf Harbig Stadion di Dresda, con le ragazze a stelle
e strisce subito avanti dopo 2',.Ma la partita rischia
di decidersi al minuto 65: fallo su Marta in area (toltalmente
inventato!) e cartellino rosso a Buehler (come sopra!).
Cristiane si fa parare il calcio da Solo, ma l'arbitro
fa ripetere; questa volta Marta non sbaglia, per l'1-1.
Parità al 90', si va ai supplementari: Marta segna
subito, sulla disattenzione di Boxx, ma da questo momento
le americane, pur con una calciatrice in meno, tirano
fuori tutti quegli attributi che noi itaiani purtroppo
da anni non abbiamo piu'! Assalto a Fort Apache e al 122',
in pieno recupero Wambach ringrazia Andreia, uscita a
vuoto, e fa 2-2. Ai rigori Solo para il rigore di Daiane,
ancora lei, e Wambach manda gli Stati Uniti in Paradiso
e in semifinale. E' la vittoria della grinta, della determinazione,
della volonta'!
E di "Hope Solo", il portiere americano dal
nome suggestivo: Speranza e Solitudine. Chissa' se ha
anche sangue italico nelle vene? Bello il quadretto finale
quando va sotto le gradinate e abbraccia il figlioletto:
sicuramente interessante anche la sua storia al di la
delle vittorie calcistiche. I suoi genitori divorziarono
quando aveva solo sei anni; ha vissuto con la madre ma
adorava il padre, un "homeless" che per sbarcare
il lunario si arruolo' nella Guerra del Vietnam. "Da
lui ho imparato la voglia di combattere" - dice a
tutti. Che e' poi quella che ti fa vincere e trionfare
!
In Italia invece i, "quadretti" che ci giungono
sono alquanto deprimenti: ha ragione l'amico Alberto Cesario
quando afferma che ormai destra o sinistra vanno a braccetto…..
Per un Berlusconi che si arrichisce a dismisura fregando
Di Benedetti c'e' un Di Pietro , laureato in giurisprudenza
che insegna al Cepu, e il Cepu e' indagato per furto e
estorsione, e Di Pietro ha fatto il suo partito li, vuole
che gli immigrati abbiano piu diritti degli italiani,(questo
si che ama l'italia e gli italiani ! ). Per un Milanese
che si fa regalare Ferrari e Bentley ci sono Veltroni
e D'Alema chequesto tizio, che e' dietro la lotta canagliesca
contro Mediaset e che il suo news outlet ( SKY TG...in
Italiano) non fa altro che buttar fango su Berlusconi.Ora
, anche lui, e' alle prese...
|
8 luglio 2011
Ieri era il Canada Day, ossia la festa nazionale del
Canada.. E da buon "canadese" mi sono gustato
in serata I tradizionali fuochi pirotecnici con la mia
bimba .
La stampa locale considera il 1° luglio come il compleanno
della nazione, anche se la piena indipendenza dal Regno
Unito è arrivata solo nel 1982, con l'approvazione
dell'attuale Costituzione, che ancora prevede la Regina
d'Inghilterra quale Capo dello Stato. E infatti, la coppia
reale formata da Willliam e Kate è in visita da
queste parti, in segno di rispetto e saluto verso un territorio
che, formalmente, fa parte dei loro possedimenti, così
come anche l'Australia e la Nuova Zelanda.
I giornali sono pieni di articoli che parlano della visita
reale. Ma si trovano anche articoli più leggeri
e divertenti, come quello di Judith Timson sul "Globe
and Mail", che elenca i dieci migliori modi per individuare
un canadese.
1) Sei un canadese se, dopo aver speso 3 giorni in uno
dei migliori ospedali della città per un'operazione
al cuore, lasci la struttura camminando davvero "a
cuor leggero", dal momento che l'intera operazione
è stata pagata dalla Sanità pubblica canadese,
2) Sei un canadese se ti piace l'aceto sulle patatine
fritte ma sei pronto ad aggiungere sciroppo d'acero perfino
sul salmone ai ferri .
3) Sei un canadese se hai detto "I'm sorry!")
almeno una volta nell'ultima settimana quando qualcuno
sulla metro ha pestato il tuo piede..
4) Sei un canadese se pensi che un primo ministro con
un debole per il controllo è definito nei bar come
"un dittatore"..
5) Sei un canadese se ti lamenti per il caldo nei due
brevi mesi d'estate che ti ritrovi, e se prendi la prima
nevicata in inverno come un affronto personale..
6) Sei un canadese se durante l'ultimo incontro del G20,
concluso per una volta senza morti e feriti fra gli immancabili
protestatari in strada, a distanza di un anno accusi ancora
la polizia del loro eccessivo pugno di ferroo e del loro
terribile abuso di potere..
7) Sei un canadese se proprio non te la senti di ringraziare
il tuo Dio in pubblico per ogni cosa; chi preghi è
ancora un fatto esclusivamente privato, grazie mille.
.
8) Sei un canadese se le note di Gordon Lightfoot che
canta Ribbon of Darkness ti portano alle lacrime, quanto
Justin Bieber che intona Baby, ma per ragioni molto diverse.
E sei anche un canadese se pensi che il minimo comun denominatore
di star mondialii come Celine Dion, Michael Bublé
e Christopher Plummer è che sono canadesi, proprio
come te!
9) Sei un canadese se rifai completamente la denuncia
dei redditi per correggere un trascurabile errore da parte
tua, se rispetti il rosso del semaforo anche quando non
c'è nessuno che venga dall'altra parte nemmeno
nel mezzo della notte, e ti rivolgi a una maleducata guardia
di frontiera statunitese con un rispettosissimo "Sir"
anche dopo che ti ha minacciato di non farti mai più
entrare nella sua nazione solo perché c'è
una minuscola dimenticanza nei tuoi documenti doganali.
10) Sei un canadese se, mentre visiti Parigi o Roma vestito
come un qualunque americano, in modo così casual
che, secondo David Sedaris "sembri uno pronto a tagliare
l'erba del giardino di un vicino", un francese o
un italiano ti si fa incontro e ti chiede "Da che
parte degli Stati Uniti viene?" e a quel punto dichiari
orgogliosamente la tua nazionalità!
Infine una nota in margine a Bar Sport di 7 giorni fa.
Ricevo e felicemente giro a voi....Il mittente Ken Can-cellara,l'avvocato-interista-scrittore
amante come pochi del calcio.
"Ciao Paolo.
Since I am not a resident of Woodbridge, regrettably,
I don't regularly read Lo Specchio.
Nevertheless, your article of July 1 was brought to my
attention. As a result, I need to correct a misstatement.
I have not been responsible for the promotion of the Juve
game on July 23rd.
While I was made aware of this possibility some time back,
I did not follow up on it because there were too many
uncertainties, including the uncertainty as to which teams
would show up for the Toronto game.
As a result, I chose not to pursue it.
Of course, I am delighted for all my numerous juve friends
who will once again see their "beniamini" here
in our City. I am also happy that all fans of Serie A
within our wonderful community will once again witness
one of the "greats" of Italian soccer.
Allora, tutti uniti il 23 luglio al BMO field e gridiamo
insieme: "Forza Vecchia Signora"!! |
1 luglio 2011
Ricordate l'avvocato Ken Cancellara ? Ha fatto un altro
colpo dopo l'Inter a Toronto della scorsa estate. Quest'anno
tocchera' alla Juventus !
Il "colpo" nell'ambito di un'iniziativa che
ha sicuramente del sensazionale per noi qui in Nordamerica.A
luglio infatti , buona parte dei più grandi club
del mondo e alcuni della Major League Soccer ) si affronteranno
in Nordamerica nel quadro del World Football Challenge,
la più grande serie di eventi calcistici mai organizzata
nell'area.
La MLS e gli organizzatori della CAA Sports hanno presentato
il quadro completo degli sponsor dell'Her-balife World
Football Challenge, che annovererà brand famosi
quali At&T, Adidas,American Airlines, Bridge-stone,
Coors, Pepsi e Wolkswagen, con l'Herbalife come sponsor
principale.
Sino ad oggi hanno aderito a questo torneo il Barcellona,
Manchester City, Manchester United, Juventus FC, Real
Madrid, e le messicane CD Guadalajara e Club América,
mentre dalla MLS ci saranno Chicago Fire, LA Galaxy, New
England Revolution, Philadelphia Union e Van-couver Whitecaps
FC.
La serie di amichevoli si giocherà a partire dal
13 luglio sino al 6 agosto in una dozzina di città
tra Stati uniti e Canada, dando ampio spazio alle attività
di marketing degli sponsor dentro e fuori dallo stadio.
La sola italiana coinvolta al momento è la Juventus,
che giocherà tre partite, la prima sabato 23 luglio,
proprio qui da noi a Toronto , contro lo Sporting Lisbona.
La sfida con i portoghesi verrà disputata sul terreno
del BMO Field. Quello con lo Sporting, precederà
di tre giorni l'impegno già fissato per martedì
26 luglio al City Field di Flushing a New York contro
il Club America.
Durante il soggiorno americano, la squadra avrà
come base la città Philadelphia e si sposterà
per disputare le amichevoli che, da programma, saranno
tre..
Si vocifera anche di una possibile partecipazione della
AS Roma, ma - secondo indiscrezioni di stampa - ci sarebbero
delle perplessità da parte del prossimo presidente
Thomas R. DiBenedetto in relazione a tempi e modi dell'eventuale
tournée.
Intanto in In Messico si sta giocando il Mondiale Under
17 di calcio.
Ma la cosa più bella è stata martedì
scorso durante Canada-Inghilterra. All'85', sul 2-1 per
gli inglesi, è successo qualcosa di storico e molto
strano.
a) Il Canada, pareggiando, ha messo fine a un striscia
di 13 sconfitte di fila in questa competizione a cui ha
partecipato per la prima volta nel 1987.
b) Il Canada ha guadagnato il primo punto in questa competizione,
in cui fino a martedì aveva segnato 3 gol e ne
aveva subiti 45.
c) Per il Canada ha segnato Quillan Roberts. Il portiere.
Non su rigore come Higuita, né su punizione come
Chilavert. Non di testa come Zoff nella fantasia di Paolo
Villaggio e poi Taibi e Rampulla nella realtà.
No, molto meglio. Tirando da poco oltre la sua area di
rigore e cogliendo impreparati difensori e portiere avversario
! Roba da cineteca !
Dulcis in fundo due parole per ricordare manuela Della
Nora che si e' spenta la settimana scorsa.Era il direttore
esecutivo di Vita Community Living Services/Mens Sana
Family for Mental Health.Era giovane (cin-quantenne),
amica, friulana, mamma e donna semplice e vivace.Una vita
difficile l'aveva portata ad amare particolarmente le
persone disabili. «Sotto la direzione di Manuela
siamo riusciti a fare di Vita/Mens Sana una organizzazione
guida - ha detto Paul Mior, presidente di Vita/Mens Sana
-".
Ma non e' giusto!
|
24 giugno 2011
Quel ciondolar di testa e la mite rassegnazione di frasi
ripetute "faccio un salto ad Ajax a trovar mamma"
non sono purtroppo state fuorviere di belle notizie. Si
e' infatti spenta donna Yolanda Ma-gliocchetti, mamma
del prof. Bruno, docente universitario di italianistica
e supertifoso laziale. Nonche' mio, quasi-quotidiano,
compagno di viaggio serale . All'amico Bruno un abbraccio
affettuoso ed una stretta di mano virile: la vita continua
!
All'amico milanista ed anch'egli insegnante, Filippo Gravina,
le mie scuse pubbliche per non aver partecipato alla festa
dell'addio al celibato del futuro genero.
Sbadatamente avevo dimenticato…mia figlia ed il suo party
scolastico di fine anno a base di hot-dogs e mais (corn)
organizzato dalla scuola St.Fidelis.
Chiuso il capitolo "personale" veniamo al calcio.
Quello dei nostri giorni che ha perso il fascino di un
tempo fatto di "bandiere", "idoli"
ed "eroismi" sacrificato sempre di piu' all'altare
del dio dollaro.
Ci e' caduto dentro anche Leonardo, si' quell'allenatore
prima del Milan e poi dell'Inter ,dalla faccia pulita,
dal "buon" italiano, tanto educato e compito
che sembrava uscito da un ritratto di Renoir.
Leonardo e' volato a Parigi per fare il direttore generale
del PSG, lì dove ha giocato nel 1996-97. Una decisione
presa in piena libertà, come in piena libertà
aveva deciso di andare all'Inter dopo 13 anni al Milan.
Dopo la notizia del suo viaggio a Doha, in Qatar, per
parlare con il fondo d'investimento proprietario del 70
per cento del PSG, Leonardo ha conquistato pure i titoli
dei maggiori quotidiani transalpinI come il «Parigi
in pieno sogno» de L'Equipe, che ha parlato del
salto di qualità del club parigino per l'arrivo
(ritorno) del brasiliano.
L'offerta è stata davvero allettante perché
cinque milioni di euro a stagione per cinque anni sono
davvero tanti. Poi, ci sono anch le ambizioni personali,
come ha sottolineato Massimo Moratti..
Robin Leproux, presidente del PSG, ha ricevuto dai nuovi
proprietari della squadra (controllata per il 70 per cento
dalla Qatar Sports Investments, fondata dallo sceicco
Tamim Bin Hamad Al Thani, erede al trono) la certezza
assoluta riguardo all'arrivo del brasiliano dopo alcuni
giorni di tentennamenti.E' finita così dopo cinque
mesi esatti l'avventura di Leonardo alla Pinetina: il
brasiliano era arrivato il 29 dicembre per giocare poi
l'ultimo match il 29 maggio all'Olimpico, nella finalissima
di Coppa Italia contro il Palermo. Un trofeo che a lungo
potrebbe essere l'unico vinto nella sua carriera da allenatore.
Una scelta coraggiosa quella di passare dal Milan, lui
che in via Turati ha vissuto per 13 anni come calciatore,
dirigente e allenatore, all'Inter.
Presa molto male dai tifosi rossoneri, mentre quelli
nerazzurri già pregustavano la vendetta di strappare
ai rivali lo scudetto. Ed emblematico è stato il
derby tricolore del 2 aprile, quando Leonardo è
stato sommerso dai fischi e dagli insulti dei sostenitori
rossoneri. Non solo perché l'accoglienza a San
Siro, lo stadio in cui ha lanciato il Milan alla vittoria
dello scudetto del 1998-99 con Alberto Zaccheroni, non
è stato dei migliori. Una coreografia che ha colpito
nell'orgoglio il brasiliano: «Dai fondatori all'allenatore,
30 denari e amore a prima vista, Giuda interista».
Tutto accompagnato dall'immagine dell'Ultima Cena di Leonardo
da Vinci raffigurante gli apostoli con la maglia del Milan,
tranne Giuda che indossava quella dell'Inter. Non solo,
perché nella festa scudetto a Roma erano arrivati
gli insulti di Gattuso e Abate. Insulti che Leonardo aveva
ricevuto da un tifoso a un semaforo (e non era stato l'unico
episodio). Una situazione non felice e forse è
anche per questo che il tecnico brasiliano ha deciso di
lasciare Milano e l'Inter. Cinque mesi dopo aver sostituito
Benitez. Con destinazione Parigi, lì dove ha già
vissuto nel 1996-97.
E per 30 denari (5 milioni di euro) che comunque, di questi
tempi, non guastano di certo!
Bes,bes,bes…..mandi,mandi,mandi….
|
17 giugno 11
Il "mondo nerazzurro" dei fans dell'Inter non
si esaurisce con il Club Peppino Prisco di Woodbridge;
come sempre succede c'e' una "maggioranza" silenziosa
che non "parte-cipa" ma non per questo e' "meno"
tifosa degli iscritti: ricordo il mai troppo com-pianto
Elio DaRe con la sua immancabile Gazzetta dello Sport
sottobraccio, il "featino-romagnolo" Giuliano
Giuliani o anche i vari Pietro Felicetti o l'agente immobiliare
Agazio(Orazio) Cangelosi, figlio dell'indimenticabile
Pino, ex proprietario del Si-dewalk Restaurant di Dufferin
e Saint Clair dove "vive-vamo" in simbiosi con
juventini come Pino Spaziani o milanisti come Beppe Boeri
e via dicendo.
Con Cangelosi jr. (ora "figlioccio" di Ralph
Nardi !) ci sor-biamo un bel caffe' ed andiamo a ritroso
nel tempo. Tanto e' estate e di "calcio vero"
non troviamo nemmeno l'ombra tra calciomercato e calcioscommesse
che impazzano.
Tra un Kaka' (verra' o non verra') ed un Mourinho da rimpiangere
ad oltranza ricordiamo Helenio Herrera e la grande Inter
di Sarti,Burgnich e Facchetti. Si ricordano le imprese
storiche, gli scudetti e le coppe inter-conti-nentali,ma
anche le pagine buie, quelle che vanno - chissa' perche'
- subito nel dimenticatoio. E si parla dei fratelli Sandrino
e Ferruccio Mazzola e le diverse carriere dei due. E ci
si domanda: ma che fine ha fatto Ferruccio?
La risposta, come al solito,la trovo su internet ed e'
datata aprile 2011,pochi mesi fa dunque.
"Correva l'anno 2004, data in cui la casa editrice
Bra-dipolibri pubblicò un libro a cura di Fabrizio
Calzia dal titolo "Il terzo incomodo. Le pesanti
verità di Ferruccio Mazzola". In tale scritto
si narra delle accuse lanciate senza peli sulla lingua
da parte del Mazzola citato nel titolo; accuse verso la
sua società (Inter) e il suo tecnico (Helenio Herrera)
all'epoca dei fatti. Ferruccio Mazzola sosteneva che all'Inter,
in quegli anni (anni '60), ci fosse un "uso disinvolto
del doping per potenziare al massimo le prestazioni della
squadra e per conseguire i gloriosi risultati poi effettivamente
raggiunti". L'Inter, ovviamente, non la prese bene,
e l'anno dopo, per opera di Giacinto Facchetti, citò
per diffamazione sia la Bradipolibri che Ferruccio Mazzola,
richiedendo un risarcimento di un milione e mezzo di euro
per danni morali.
Si cala in questo contesto ciò che è avvenuto
qualche mese fa a S.Siro, cioè il pignoramento
dell'incasso di una partita del'Inter per poter pagare
le spese processuali a chi avevano citato.Il giudice unico
Rosaria Ricciardi aveva sentenziato: "(...) il libro
è costituito prevalentemente da una serie di racconti
che hanno visto come protagonista il Mazzola nel corso
della sua carriera, nonché da una serie di testimonianze
di molti ex calciatori. Attraverso un racconto chiaro
e completo, scevro da espressioni malevole o offensive,
gli autori delineano un quadro generale e storico del
calcio dell'epoca".
Così si è espresso invece l'avvocato Alberto
Foggia, difensore della casa editrice e di Ferruccio durante
il processo: "Una volta incaricato dai miei assistiti,
è iniziata la mia opera di raccolta di documenti
e testimonianza per difenderli. Nel novembre del 2008
il caso è arrivato davanti al giudice del tribunale
di Roma che ha respinto la richiesta di danni avanzata
dall'Inter. Dopo la sentenza, le spese che ci avrebbero
dovuto pagare, per quasi un anno non sono state liquidate
né a me né al mio collega romano. A quel
punto, nell'ottobre 2009, ho fatto scattare l'istanza
di pignoramento dell'incasso di San Siro per ottenere
la cifra dovuta. Una volta notificato l'atto all'Inter,
la società milanese si è immediatamente
messa in contatto per pagare prima che scattasse il termine
del pignoramento".
Episodio non proprio gratificante per la società
di Massimo Moratti, non solo per il disguido sul pagamento
ritardato in maniera esagerata, ma soprattutto per la
macchia su uno dei periodi più belli dell'intera
storia nerazzurra".
Insomma, quanto raccontato nel libro a seconda dei giudici
viene valutato semplicemente come un racconto di quanto
vissuto da Ferruccio Mazzola quando giocava nell'Inter.
Detto questo non voglio assoultamente accusare l'Inter
dato che negli anni 60 non c'erano controlli e l'uso di
anfetamine e di "robe" varie era comune, ho
riportato questa notizia perché stranamente i media
l'hanno ignorata se non per un paio di trafiletti su quotidiani
come "il Messaggero" o "l'Espresso".
E penso: ma in fondo in fondo, il calcio di cinquant'anni
fa e' poi cosi' "diverso" da quello attuale?
A voi l'ardua sentenza.......Mandi Mandi
|
10 giugno 11
Per gli amici Celestino De Juliis ed Angelo Principe,
"very opinioned" sulla leadership di Berlusconi
ed impazienti di disfarsene. Me la manda Tony Marzilli
da Bojano.
" DIO MIO SE QUESTO E' IL MODO DI FAR POLITICA IN
ITALIA...GRAZIE A DIO ME NE SONO ANDATO VIA! "
A seguire un video preso da youtube dove si vedono bambini
cantare insulti contro il premier italiano. Il titolo
del video e' "EDUCAZIONE DI SINISTRA" ed e'
stato girato dal produttore Gianni Tirelli.
L'amico Tony non le manda a dire : "É il colmo
della "munnezza" politica quando gli anti berlusconiani
usano bambini (tipo jihad suicide bombers) per offendere
e diffamare. Tirelli...sei la MERDA non solo dell' Italia,
ma del MONDO. “
Mi spiace per gli amici Celestino ed Angelo ma mi trovo
perfettamente d'accordo con quest'ultima affermazione
di Tony.
Certo e' che e' un'Italia sempre piu' difficile da capire:
prendi il calcioscommesse di questi giorni. Checche' se
ne dica non credo che le societa' siano direttamente coinvolte
(eccezion fatta per qualche "minore" indebitatasi
a dismisura ) e quindi il vecchio concetto della "responsabilita'
oggettiva" lascia il tempo che trova . Ma come si
fa a debellare il "malcostume" - che e' universale
o quasi - che in nome del dollaro tutto e' lecito? Dove
sono finiti valori morali, ideali, etica deontologica?
Al di la di calciopoli il "sistema Italia" credo
stia implodendo .Dalla politica vecchia e corrotta ai
problemi quotidiani della gente di cui nulla importa a
nessuno. La questione morale, il ciclismo fatto solo che
di droghe, il calcio inquinato da presidenti banditi che
non pagano le tasse, mafia e n'drangheta a cui tutto e'
concesso! Prima o poi credo che la gente si rivolterà
contro questo sistema fatto sempre di piu' di delinquenti
, papponi e furbi !
Roberto Beccantini e' un famoso giornalista sportivo
italiano: tanti anni alla Gazzetta dello Sport ed ora
opinionista de La Stampa di Torino. Lo chiamo per invitarlo
come ospite di "Soccer City" quando riprendera'
la sue fatiche a fine agosto in concomitanza con l'inizio
del campionato. Si ricorda ancora benissimo di Toronto
e di quando "copri'" l'esordio di Bettega nel
campionato della NASL con i Toronto Blizzard. Io e Roberto
siamo uniti dalla....carta di identita': vicino ai 58
ed in odore di pensione. "Ma io continuo a combattere
- mi dice celiando - e adesso ti mando quello che ho appena
scritto sul mio blog del giornale per il mio addio".
Lo trovo particolarmente interessante e ve lo passo per
un vostro commento e considerazioni.
"Quando un Ospedale chiude, oscillo sempre fra sentimenti
disordinati: 1) che bellezza, non ci sono più pazienti
da curare; 2) che tristezza, adesso dove andranno a curarsi
i (miei) pazienti? 3) che disastro, doveva proprio essere
scarso, il Primario, per far chiudere il nosocomio.
Vi lascio dopo quattro anni, gli anni di Calciopoli, e
dopo quarant'anni di professione in giro per il mondo.
Molti di voi faranno la ola, com'è giusto che sia.
Ci siamo annusati a distanza e beccati per mail. Non ci
siamo risparmiati colpi sotto la cintura, abbiamo scomodato
santi e morti. Non ho voluto filtri, perché agli
indulti ho sempre preferito gli insulti. L'importante,
per me, è stato e rimane il confronto. Non il consenso.
Provvedo subito:
1) Su Calciopoli resto dell'idea che l'avvocato Zaccone
abbia salvato la Juventus dalla serie C, e che Milan,
Fiorentina, Lazio e Reggina avrebbero meritato la B.
2) In base alle nuove intercettazioni, anche l'Inter dovrebbe
essere retrocessa in serie B.
3) Lo scudetto a tavolino del 2006 andrebbe revocato seduta
stante.
4) Mi auguro che Massimo Moratti rinunci alla prescrizione
sportiva per dimostrare la differenza tra il sistema Moggi
e il sistema Inter.
E adesso, per favore, insultatemi. Cominci lei, signor
Paolo. Grazie.".
Mandi a tutti....quanto materiale per discutere nel nostro
Bar Sport !
|
3 giugno 2011
E' stata la settimana di Messi e del Barca ma anche dell'Inter
e di E'too.
Ma lascio alla redazione sportiva il commento tecnico
e mi limito ai commenti del nostro "Bar Sport".
Botta e risposta a distanza su "facebook" tra
l'interista Franco Formaggio ed il romanista Vito Caressa
dopo Inter-Palermo finale di Coppa Italia.
FRANCO FORMAGGIO: "FORZA INTER!!!! E sono ancora
tre! Intendo le vittorie di questa stagione! Qualche rosicone
pensa, avendo vinto un SOLO "titulo" di essere
il campione di tutto, si sbaglia senza contare che nel
prossimo anno calcistico saremo ancora li a dannarvi l'anima.
Dopo lo spettacolo di ieri sera, Bellissimo il Palermo,
chi ci ferma piu' con quell' E'to? Meditate gente meditate!"
VITO CARESSA: "Ringrazia E'too, perche' per il resto
il Palermo vi ha messo sotto. I campioni fanno la differenza.
4 tiri in porta, 3 gol una traversa... anzi 5, la parata
sul tiro di Snejder!".
E questo dopo le ire del presidente furlano del Palermo
Zamparini: «L'Inter è la banda bassotti,
sanno solo rubare. Moratti? Si definisce da solo, se non
si vergogna lui...»
E intanto ha spento 70 candeline con tanto di festa nerazzurra
Eligio Paris, il segretario-tuttofare dell'Inter Club
Peppino Prisco.Nelle piu' liigee tradizioni biscionesche
spumante Milan nella sede di Marketlane!
Gli anni li ha compiuti anche un'altra icona-in-pensione
del calcio di casa nostra: Franco Limongelli da Woodbridge.
Dino Cavalluzzo,di Omni Tv, ricordando le sue origini
calabresi, gli manda anche un messaggio che e' tutto un
programma: La figlia dice al padre Calabrese: "Papà
il mio ragazzo mi ha detto che ho due belle sospensioni
e una fantastica carrozzeria... Cosa vuol dire???... il
padre: "e tu ci dici ca si prova ad azari u cofanu
ci tagghiu a marmitta!"...
E' bella la storia di Franco che ha giocato assieme a
Salvatore Garritano. E' triste invece la storia di quest'ultimo,
che da anni sta combattendo contro la leucemia. Cresciuto
nella Morrone (la seconda squadra di Cosenza e del "nostro"
Peter Felicetti) Garritano fece il suo ingresso nel calcio
professionistico militando nella Ternana con la quale
esordì in Serie A nel 1974. In quello stesso anno
entrò anche nel giro della nazionale under 23 dimostrandosi
un giovane con buone prospettive e appetibile dai grandi
club. Se lo aggiudicò il Torino con l'intento di
disporre di un valido rincalzo per il duo d'attacco Graziani-Pulici.
Garritano riusci' a contribuire con 5 presenze e 1 gol
contro il Milan allo storico scudetto granata del 1976.
Passo' poi all'Atalanta ma un grave infortunio alla caviglia
lo costrinse a restare fermo per un anno. Guarito dall'infortunio
riprese a giocare con più assiduità senza
comunque raggiungere i livelli di rendimento che lo avevano
portato ad indossare la maglia azzurra, come confermarono
le successive esperienze con Bologna e Sampdoria.Lascio'
definitivamente il calcio professionistico e passo' nei
dilettanti militando, all'età di 41 anni, nelle
file dell' Alcamo. Oggi come detto sta cercando di combattere
la leucemia che lo ha colpito tre anni fa. Ma la dinastia
dei Garritano sembra poter continuare con il nipota Luca,
un 17enne che milita con buon successo nelle giovanili
dell'Inter.
Cambio argomento e vado a concludere. Una targa di marmo
con 446 nomi incisi a caratteri d'oro. E' questo l'omaggio
della Scozia alle vittime italiane della tragedia dell'Arandora
star, la nave con a bordo 800 prigionieri italiani e tedeschi
diretta verso un campo di prigionia in Canada, che il
2 luglio 1940 fu affondata, a largo delle coste scozzesi,
da un sommergibile tedesco. L'"Italian Closter Garden"
e' ora parte integrante della cattedrale di St Andrews
a Glasgow. Si tratta di un giardino monumentale realizzato
grazie al contributo delle istituzioni governative e della
comunita' italiana, per tenere vivo il ricordo di centinaia
di emigrati la cui unica colpa era quella di vivere e
lavorare in una nazione che era in guerra con l'Italia.
Sulla targa di marmo incisa una lirica di Giovanni Pascoli:
"lo so che e' l'ora, lo so che e' tardi, ma un poco
ancora lascia che guardi". |
27 maggio 2011
E adesso ci si mettono anche le badanti filippine ! Lunedi'
scorso in "Soccer City" l'ospite d'onore doveva
essere Pieino Prati conosciuto anche come "Pierino
la Peste" per le sue doti di fromboliere con il Milan
pluridecorato in Europa. Per meglio presentalo avevamo
addirittura scovato negli archivi l'indimenticabile Milan-Ajax,finale
di Champions nel maggio del '69 nel mitico Santiago Bernabeu
di Madrid,in cui si supero' siglando tre delle quattro
reti con le quali i rossoneri superarono gli "orange"
di Johannes Crujiff.Orbene al momento del collegamento
telefonico una badante/cameriera/nannies filippina non
ha voluto sentir ragioni e non ci ha passato all'ex stella
della nazionale azzurra vice campione del mondo a Messico
'70. A nulla sono valse attese, ripetute telefonate, sinanco
minacce ! Prati non doveva essere disturbato ! Ah, il
bello della diretta ! ma ci riscatteremo fra sette giorni
quando - o almeno lo speriamo - avremo con noi Roberto
Bettega.
Intanto continua il bel momento per la tifoseria udinese
con le zebrette friulane a conquistare un posto in Champions
league. Ma attenzione ! L'idolo Sanchez (el nino de oro…)
sta per partire.ll presidente del Manchester City, Khaldoon
al-Mubarak, ha detto ieri che il "club di Abu Dhabi"
ha sempre creduto sia giusto investire ancora di più.
A riferirlo è The Guardian, uno dei più
prestigiosi quotidiani inglesi, solitamente molto informato
sulle vicende sportive.Il City, secondo il Guardian, si
è già incontrato con gli agenti del giocatore
e con l'Udinese che ha sparato 30 milioni di sterline
per Alexis Sanchez: il giocatore è voluto fortemente
da Roberto Mancini che deve affrontare una sfida con Mubarak
suggerendo solo "uno o due" acquisti necessari,
mentre il manager vuole di più.I 30 milioni di
sterline che l'Udinese di Giampaolo Pozzo vuole per Sanchez
mostra la furbizia del patròn friulano, che ha
capito che gli arabi sono pronti a trattare, ma occorre
prima sparare alto. Pozzo ha capito che in genere gli
arabi investono vari milioni di sterline in giocatori
promettenti e giovani.Per questo Mancini è fiducioso.
E l'affare diverrebbe una sfida netta allo United, cosa
che stuzzica parecchio gli arabi.
A Montreal invece la settimana scorsa e' passato Roberto
Rosetti, attuale designatore degli arbitri di serie B
e fischietto italiano numero uno siano allo scorso anno.
E' stato invitato dalla Federcalcio del Quebec che sta
festeggiando alla grande i suoi 100 anni di vita. Con
il "nostro" anche il guardalinee o assistente
- come si dice adesso - il canadese di origine cilena
Hector Vergara. Il messaggio che i due celebri invitati
hanno rivolto ai numerosi presenti è stato di grande
interesse sul piano tecnico che di visione del calcio
a livello mondiale. In quanto al calcio canadese il parere
degli ospiti e di Rosetti in particolare,è stato
chiaro: il Canada deve assolutamente provare a qualificarsi
per la Coppa del mondo se vuole uscire dal limbo in cui
si trova; ai dirigenti canadesi saranno fischiate le orecchie,
ma è la dura e cruda realtà.
Infine la Roma di Thomas DiBenedetto, come riportato dal
sito della MLS Soccer, sta lavorando duramente nel calciomercato
nordamericano attraverso la figura di Walter Sabatini.
Sarebbero - a detta della fonte americana - nel mirino
giallorosso addirittura calciatori del calibro di London
Donovan, Bradley, De Rosario e Sasà Zizzo. Questi
ultimi due meritano la nostra attenzione. Salvatore Zizzo
detto Sal e' nato a San Diego il 3 aprile 1987 ed è
un centrocampista del Portland Timbers.Figlio di emigrati
italiani possiede anche la cittadinanza italiana.
Dwayne Anthony De Rosario invece e' di Scarborough dove
e' nato il 15 maggio 1978 (e' un po' vecchiotto quindi…)
e gioca da trequartista nei New York Red Bulls.Iniziò
la sua carriera nel 1997 proprio con i Toronto Lynx. Giocò
7 partite mettendo a segno 3 reti. Nel 2001, arrivò
nella Major League Soccer, dove giocò per i San
Jose Earthquakes per poi passare ai Toronto FC fino a
quest'anno. Nel 2005 vinse, bissando la vittoria dell'anno
precedente, il premio della MLS Goal of the Year
Mandi Mandi! |
20 maggio 2011
Non c'e' pace tra gli sportivi italo-canadesi, neppure
nel giorno dei trionfi e dei successi.
Questa volta sono i tifosi del diavolo rossonero a litigare
su….come meglio brindare al 18mo scudetto !
Riceviamo da Filippo Di Diano e, volentieri, pubblichiamo:
"Quando si vince ognuno festeggia come cavolo gli
pare e' non deve chiedere il permesso a Filippo Gravina
dove farlo; Paolo la gioia dello scudetto e' stata funestata
nei locali di 90mo Minuto, dall'attegiamento di uno dei
tanti sostenitori rossoneri , che saputo della festicciola
organizzata nel locale di un amico milanista (Il Thula
di Luca Viscardi ndr.) il venerdi prima della celebrazione
al suo Milan Club( essere milanisti ,non significa essere
membri del Milan Club) ha cominciato a sbraitare dan-do
del traditore a chi vi avrebbe partecipato.Caro gravina
te lo dico pubblicamente, essere tifosi della stessa squadra
non im-plica una facilita' di rapporti e un'ammirazione
a livello per-sonale . Ho visto gente fare comunella e
legarsi affettivamente a persone in funzione della loro
fede politica o sportiva. La mia filosofia di vita e'
che se uno e' imbecille lo e' a prescindere se e' milanista
o interista, comunista o di destra. Comunque dopo questa
"cazziata" riconosco al Professor Gravina le
sue doti umane perche' e' sicuramente una persona rispettabilissima
e onesta. Per chiudere fammi ringraziare alcuni membri
dell'Inter Club per la telefonata di congratulazioni e
tra le tre che si contendono i preliminari di Champion
io faccio il tifo per la tua Udinese".
Io invece voglio pubblicamente ringraziare Fulvio Collovati,
indimenticabile stopper della nazionale italiana campione
del mondo nell'82, ma anche pilastro proprio del Milan
e dell'Inter, ospite lunedi' scorso di "Soccer City",la
trasmissione dedicata al calcio italiano che conduco da
Radio Chin al lunedi' sera. E' restato con noi per quasi
un'ora ed ha risposto con squisita gentilezza alle tante
domande dei tifosi torontini. Fulvio Collovati,per chi
non lo sapesse, e' molto legato a Toronto ed al Canada
in quanto una zia, scomparsa da qualche anno, sorella
di suo papa', emigro' con il marito proprio nella nostra
citta'. A papa' Picente ed al figlio Flavio, noto produttore
televisivo, i miei piu' cordiali saluti.
Ed a proposito di "Soccer City", sta diventando
anche palestra per rinnovo e consolidamento di amicizie.
Mi ha scritto in settimana l'ex arbitro di serie A Mario
Facchin che e' stato ospite della trasmissione qualche
settimana fa, ed ha voluto condividere con me un caso
umano, relativo proprio ad una giacchetta nera, che sta
sconvolgendo il mondo arbitrale italiano e potrebbe creare
interessanti precedenti.
Ve la passo:
"162 presenze in tre stagioni, il premio come miglior
arbitro della sezione di Torino e una carriera in ascesa.
Poi arriva la malattia, così brutta da mettere
paura già nel nome: osteosarcoma teleangectasico
al femore destro dedifferenziato a grandi cellule anaplastiche
riccamente vascolarizzato.Per Edoardo Vanotti, giovane
e promettente giacchetta nera, inizia un calvario caratterizzato
da quindici cicli di chemioterapia e cinque interventi
chirurgici che non riescono ad evitare che il cancro si
espanda fino a rendere necessaria l'operazione di amputazione
della gamba destra. Poi però prevale la forza di
volontà e la voglia di riprendersi la propria vita.
L'ausilio di una protesi e il ritorno a fare ciò
che si è sempre amato fare. Dal 2005 è un
apprezzato doppiatore, recita a teatro da quando aveva
otto anni e nel tempo libero come tanti suoi coetanei
si diverte ad uscire con gli amici o a fare escursioni
in handbike. L'ultimo tassello per ricomporre il mosaico
è rappresentato dal ritorno in campo, ma ecco la
doccia fredda.
"Alla mia richiesta di riprendere l'attività
- spiega lo stesso Vanotti - l'AIA (Associazione Italiana
Arbitri) ha risposto negativamente invitandomi a svolgere
un incarico d'ufficio. Mi è stato chiesto come
mi sarei comportato da arbitro di fronte ad un giocatore
irrimediabilmente infortunato. Ma io non sono in queste
condizioni". Ovviamente dopo aver superato i test
atletici di rito che tuttavia finora non sono stati concessi.Una
situazione che potrebbe creare un pericoloso precedente
sfiorando l'onta della discriminazione. Una storia in
cui però è ancora possibile scrivere il
lieto fine ritornando sui propri passi e non spezzando
il sogno di un ragazzo che non chiede altro che tornare
in campo per chiudere un cerchio e lanciare un messaggio
di forza a chi ha vissuto la stessa esperienza. In fondo
l'equità dovrebbe essere il primo requisito nel
mondo arbitrale…
|
13 maggio 2011
Lo leggerete sicuramente in altre pagine di questo nostro
settimanale, ma in apertura tengo a sottolineare la riuscita
serata organizzata dal Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi,
Distretto di Toronto, per la consegna dell' "Ordine
al Merito" per il 2011.Lo Youth Achivment Award e'
andato a Sheila Colla, ricercatrice, scienziata, insegnante
e candidata PhD al Dipartimento di biologia della York
University. Conosco il papa' Daniele ed ho gioito con
lui. Animo sensibile, musicista,compositore, direttore
del Coro San Marco, insegnante. Ama le cose belle e semplici.
Vive in simbiosi con la timidezza tipica degli artisti,
cammina in punta di piedi per …non disturbare. Ah ce ne
fossero come lui in comunita' ! Aveva gli occhi lucidi
Daniele: ti ho invidiato amico ! Ma di quell'invidia "buona"
che porta solo bene e gratitudine! Be proud my friend!
L'Ordine al Merito e' stato invece appannaggio di Lenny
Lombardi presidente e CEO di Radio Chin. Per certi versi
il mio datore di lavoro e quasi mio coetaneo. Stesso sguardo,
lineamenti simili, movenze identiche: goccia dello stesso
cristallo di papa' Johnny, "il leggendario".
Mentre parlava pensavo a quanto difficile deve essere,
"essere il figlio di cotanto personaggio"! Cortese
ma un po' introverso, gentile ma sempre superponderato,
'defilato' ma allo stesso tempo presente. Attendevo il
"solito discorso" e' invece mi ha sorpreso con
una "rivisitazione" della sua famiglia e dell'importanza
del ruolo di mamma Lena, moglie Graziella,figlia Alessandra
e sorella Teresa. Come tempesta in mare mi son passati
davanti agli occhi le immagini della "nostra emigrazione":
la valigia di cartone, le serate umide nei bar dell'angolo,
le partite alla radio, le chiese e la messa di mezzanotte
a Natale, il negozio-supermercato-pizziccheria di College,il
pic-nic all'isola. Ma solo "la famiglia" a giocare
il ruolo determinante della crescita e al contempo della
stabilita' e integrazione. E anche il ricordo del primo
telegramma di condoglianze dopo la morte di mio padre
a firma di Johnny Lombardi a cui avevo detto di no preferendo
altri lidi….. Lenny - amici carissimi - e' la continuazione
di una dinastia partita dalle "rughe e dal toscano"
di nonno Leonardo Barbalinardo sino ai nostri giorni;
ma con le "sue" caratteristiche e la sua peculiarita'.
E la "sua" famiglia: rifugio sicuro dalle angherie
che comunque la societa' moderna riserva anche a chi,
come potrebbe dire piu' di qualcuno, e' "nato ricco"!
Ed a proposito di famiglia,il 16 maggio prossimo ricorrera'
il 26mo anniversario della morte di Padre Ermanno Bulfon,
il sacerdote friulano a cui si deve la creazione di "mille
cose" che hanno fatto famiglia, comunita', piazza,
luogo d'incontro, bastioni della nostra identita' e del
nostro retaggio culturale di friulani e di italiani.
Era nato a San Martino di Codroipo il 5 luglio del '42
e si spense qui a Toronto il 16 maggio del 1985. Fu lui
il creatore della chiesa e della parrocchia di Saint Peter
in Woodbridge e fu lui che uni' sotto un unico ombrello
le Famee Furlane sparse per il Canada. Ordinate nel 1967
emigro' in Canada dove gia' viveva il padre muratore.
Fu sacerdote esemplare ma anche e sopratutto animatore
instancabile al Fogolar di Toronto. "Bepo Frangel"
era anche "muratore", "capellone",
"di sinistra", "idealista" e sopra
ogni cosa "friulano doc.". In collaborazione
con il "postin" Rino Pellegrina, ora ritiratosi
nella ridente Rigolato (provincia di Udine), pubblico'
il periodico dei friulani del Canada "La Cisilute",
tutt'ora in vita, e - come detto - creo' la Federazione
dei Fogolars friulani del Canada. Ha lasciato in eredita'
anche un libro che consiglio a tutti di leggere come "tisana
defaticante" a fine giornata: "Un Friul vivut
in Canada", un libro di versi che sono una costante
riflessione sulla vita.
Mi accorgo di essere arrivato alla fine senza aver parlato
di sport. Ma non fa niente: meglio Lenny Lombardi o il
ricordo di Pre' Ermanno che "l'uomo di mer…"
di Rino Ringhio Gattuso! |
6 maggio 2011
In Italia il campionato continua, "incre-dibilmente"
ad essere interessante anche se lo scudetto e' stato ormai
vinto dal Milan, 3 delle 4 squadre che approderanno in
Cham-pions si conoscono gia', una e' gia' retrocessa ed
una e' tenuta in vita con il respiratore…. E' incredibilmente
interes-sante perche' legato al quarto posto che vuol
dire Champions league , ovvero tanti, ma tanti, soldi
in piu'. Tutti ne parlano ma non molti sono a conoscenza
dell'effettivo "valore" di un posto in Europa,quella
che conta. E allora ve lo diciamo noi.
Secondo il sistema di distribuzione degli introiti in
vigore per la stagione 2010/11, una squadra che ha partecipato
alla fase a gironi di UEFA Champions League è destinata
a ricevere una quota minima di 7,1 milioni di euro (quuasi
10 milioni di dollari canadesi). Ci sono poi i dividendi
per la fase a gironi
Ognuna delle 32 squadre partecipanti alla fase a gironi
riceverà un bonus di partecipazione di 3,8 milioni
di euro più un premio partita di 550.000 euro per
gara disputata. Inoltre, nella fase a gironi è
previsto un incentivo di 800.000 euro per ogni vittoria
e di 400.000 euro per ogni pareggio.Si potrebbero quindi
aggiungere in caso di qualificazioni con 3 vittorie e
tre pareggi altri 3.6 milioni di Euro. Poi si va ai premi
per la fase a eliminazione diretta
Le 16 squadre che raggiungeranno gli ottavi incasseranno
3 milioni di euro, le partecipanti ai quarti di finale
3,3 milioni di euro e le quattro semifinaliste 4 milioni
di euro ciascuna. Ai vincitori della finale del 22 maggio
a Madrid andranno 9 milioni di euro, mentre alla seconda
classificata spetteranno 5,2 milioni. Dunque, se una squadra
vince tutte e sei le partite della fase a gironi, incassa
11,9 milioni di euro, cifra che salirebbe immediatamente
a 14,9 milioni di euro grazie al premio di qualificazione
agli ottavi. Al Barca o al Manchester, dipende da chi
trionfera', andranno alla fine qualcosa come 31 milioni
di Euro e forse qualcosina in piu' (42-43 milioni di dollari
canadesi !!!). Insomma come ricevere gratis un giocatore
alla Sanchez…..e scusate se e' poco !
Da questo piccolo calcolo matematico si capiscono anche
gli "sfoghi" continui dei presidenti di Udinese
e Lazio che sembrerebbero essere vittime predestinate
del….sistema che vorrebbe la Roma all'ultimo posto disponibile
per approdare in Europa.
Ed a proposito della Roma un'altra riflessione.
I minuti di recupero sono i più importanti di una
partita, perchè una rete in quei momenti è
difficilmente recuperabile e risulta quasi sempre decisiva.
Ci sono calciatori che capiscono la situazione e sfruttano
la stanchezza e il rilassamento degli avversari. L'ultimo
turno di campionato ci ha mostrato parecchi esempi in
tal senso, con una classifica totalmente stravolta rispetto
allo scoccare del 90°. Hanno gioito Inter, Sampdoria
e sopratutto Roma, si sono disperate Cesena, Brescia e
Bari. Il Cesena al 90° aveva un piede nella prossima
Serie A , poi Pazzini ha deciso di rovinare la festa ai
bianconeri, la Roma stava perdendo tutte le speranze di
raggiungere il quarto posto dopo il rigore fallito da
Totti, ma Rosi ha trovato al 95' un gol fondamentale per
scaricare sulla Lazio,battuta poi "quasi allo scadere"
dalla Juventus, una pressione incredibile. E proprio la
Roma è la squadra che più di tutte ha sfruttato
i minuti finali per andare a rete. Ben 8 gol dei giallorossi
sul totale dei 55 realizzati, sono arrivati dopo il 90°,
fruttando 8 punti in più in classifica.
Vediamo il dettaglio delle reti della Roma nei minuti
di recupero:
- 5ª: Roma-Inter 1-0 (Vucinic al 91') gol decisivo
- 14ª: Palermo-Roma 3-1 (Totti al 92')
- 18ª: Roma-Catania 3-1 (Totti al 92')
- 21ª: Roma-Cagliari 3-0 (Menez al 92')
- 29ª: Roma-Lazio 2-0 (Totti al 93')
- 32ª: Udinese-Roma 1-2 (Totti al 94') gol decisivo
- 33ª: Roma-Palermo 2-3 (Vucinic al 92')
- 35ª: Bari-Roma 2-3 (Rosi al 95') gol decisivo
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29 aprile 2011
Dopo la settimana di…pausa per la Santa Pasqua, riprendo
da dove avevo lasciato: un quiz che avevo proposto lunedi'
nel corso della trasmissione "Soccer City" e
che il poco tempo a disposizione aveva lasciato senza
risposta. Si tratta di un caso particolarissimo verificatosi
nel corso della partita della MLS tra il Vancouver ed
il New England Revolution.
Il capitano dei Whitecaps segna su calcio di rigore. E'
gia' ammonito. Si toglie la maglia ma…sotto ne ha un'altra
identica! Puo' essere lo stesso ammonito con il secondo
cartellino giallo e l'espulsione, come l'arbitro fa? Qualcuno
dice che viene meno il presupposto, perche' comunque non
rimane senza, cosi' come prevede ed in questo caso punisce,
il regolamento. A voi la risposta.
Lunedi' si gioca una partita importantissima: le elezioni
federali. In settimana partecipo al "fund-raising"
per Julian Fantino, il candidato di Vaughan. Ritrovo vecchi
amici che colgo l'occasione per salutare: Joe Fotia da…Plati'
e Ben Soave, ex compagni di viaggio del nostro "supercop",ma
anche Mr.Faema, ovvero Mike Di Donato che sfida Gesualdo
Mastruzzo a dirci qual e' il caffe' migliore: il "suo"
Faema o "l'altro" Mauro? La bellissima Cinzia
Zanchettin - e mai adagio,come "piu' il vino invecchia
piu' buono e'" fu piu' preciso! E ancora l'artista
Anthony Pullano, Dominic Lecce,l'avvocato Anthony Maniaci,
"u' sicilianuzzo beddu !!!" Ignazio Gatto e
tanti altri. Grande festa a cui partecipa anche il "fu
rivale" Tony Genco passato ora sull'altra sponda.
Mi lancio in un pronostico simil-sportivo: Fantino-Ferri
2-0 e palla al centro che si ri-comincia.
Fatemi infine parlare della Roma. Leggo e riporto quanto
pubblicato da "Forzaroma", un sito interamente
dedicato alla squadra giallorossa. E' emblematico dell'aria
che si respira nella capitale.
«Roma è una città invivibile»,
parola di Jeremy Menez. Il francese ha deciso, se ne andrà.Come
Mexés, che ha subìto il furto della macchina
con dentro la figlia, oltre a un furto in casa, e come
Vucinic, anche lui amareggiato per un'aggressione verbale
in strada. Menez è ancora scosso dall'aggressione
subita una settimana fa, mentre tornava a casa dopo la
partita con l'Inter di Coppa Italia.
Il francese, come noto, è stato inseguito da un
gruppo di teppisti in scooter e uno di loro ha lanciato
un mattone mandando in frantumi il parabrezza della sua
Smart: «E' una città di pazzi, non posso
vivere qui», dice ora il francese che di disavventure
a Roma ne ha vissute diverse. Pochi mesi fa aveva già
subito un furto in casa, a Casal Palocco, e due anni fa
era stato aggredito insieme con Mexes al-l'esterno di
una discoteca nel centro della città. Menez farà
le valigie insieme all'amico e connazionale Phillippe
(che ha già trovato casa a Milano con il Milan)
e si imbarcherà in direzione Premier League dove
ad attenderlo c'è l'Arsenal di Wenger.
Anche Mirko Vucinic non ha digerito l'aggressione (anche
se solo verbale) subita due settimane fa, mentre era in
com-pagnia di moglie e figlio. «Torna da dove sei
venuto, zingaro di m...», gli hanno urlato due presunti
tifosi fuori da un supermercato. Il giocatore, spaventato,
ha portato il fi-glioletto (di neanche un anno) all'interno
della propria vettura e si è allontanato senza
rispondere.
I fischi, gli insulti di fronte alla sua famiglia e il
mancato adeguamento contrattuale (Vucinic guadagna 2,5
milioni a stagione, meno di Borriello e Adriano) non rappresentano
il premio che l'attaccante si aspettava dopo il bel finale
di sta-gione dello scorso anno. Vucinic sembra destinato
al Tot-tenham, che già a gennaio era stato sul
punto di acquistarlo. Menez e Vucinic in fuga da Roma,
quindi. Nel frattempo a loro due sono affidate le ultime
speranze della Roma di acciuffare un posto in Champions.
Domenica contro il Bari i due scontenti giocheranno alle
spalle di Totti, ma se non è l'ultima volta poco
ci manca.
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15 aprile 2011
Reduce dalla due giorni di Montreal per il Congresso
Nazionale degli italo-canadesi che saluta l'avvocato Mike
Tibollo (barese doc !) nuovo presidente. Al sottoscritto
la carica di Vice-Presidente (meno o piu' lavoro?). E'
occasione per rivedere molti amici. Da Toronto l'avv.
Dominic Cam-pione (e con lui il pres. della Confedera-zione
dei Siciliani del NordAmerica Anthony Avola ospite d'onore
della festa dei Messinesi di Montreal), l'ex pre-sidente
del Congresso stesso Vince Luca, Dominic Barbieri, Carlo
Filippazzo, il prof. Spezzano,Tony Folino, Fred Capra,
Walter Simone, Melina Zeppieri e Carlo Milessa. C'e' anche
il Comm. Alberto Di Giovanni con la gentil con-sorte mentre
io faccio "comunella" con i simpaticissimi co-niugi
Leone ed in modo particolare Sam, titolare della D &
S Enterprises( tutto quello che avete bisogno per la vostra
automobile…) che scopro provetto fotografo.
A Montreal riabbraccio i "quebecchesi" Tony
Sciascia, Nick Colavecchia, il "guru" della
finanza Joe Di Battista, Licia Cianton, l'ex presidente
Stante mentre in comitiva da Ottawa ecco lo scrittore
Zaza e l'avvocatessa del governo
( ne sa piu' lei di Harper…) Josephine Palumbo. Si lavora,
si elegge, ma si crea anche quello spirito che speriamo
possa accompagnare nei prossimi due anni il lavoro di
tutti per il bene della comunita' italiana del Canada.
Appena rientro a Toronto sono letteralmente assalito dei
tifosi delle zebrette friulane che mi raccontano con dovizia
di particolari il furto perpetrato dalla Roma nei confronti
dell'Udinese. Me ne parlano nell'ordine Gianni Ceschia,
Peppi Ciano (tra l'altro tifoso napoletano), Lido Venir,
Enzo Trolese, Enzo Colle, Roberto Driussi, Mattia Bello
e molti altri. Soccer City al lunedi' sera e' uno scoppiettio
di "pesanti-opinioni-divergenti" a cui contribuisce
non poco il giornalista della Gazzetta dello Sport Stefano
Martorano dando ragione agli udinesi.
E domenica - tra l'altro - c'e' quel Napoli-Udinese che
as-surge a gara-scudetto,sopratutto per i partenopei.
Chissa' se l'ultimo interlocutore "napoletano"
- riscoperto attraverso facebook dopo anni di lontananza,
l'amico Nino Cioppa, si fara' sentire…..
Chi sentiremo sicuramente e' il giovane Riccardo Lo Mo-naco,
laureando in storia presso la McMasters University di
Hamilton . Sta preparando una tesi molto interessante
su come gli italiani del Canada siano riusciti a creare
un loro "habitat" in questa nazione e che ruolo
il gioco del calcio abbia giocato negli anni a cavallo
tra il 1966 ed il 1982, l'anno dei mondiali azzurri di
Enzo Bearzot.
E concludo con una nota di musica mista al calcio.
Justin Drew Bieber e' una giovane star della musica pop
canadese. E' di Strat-ford, qui in Ontario. In settimana
ha tenuto a Milano per il suo primo concerto in assoluto
in Italia. Ma Justin Bieber ha fatto di piu': ha sorpreso
anche i tecnici del Barcellona quando, qualche giorno
fa, si è presentato al mitico Nou Camp per allenarsi
un po' con i grandi campioni del Barcellona. Un sogno
per ogni tifoso di calcio, specialmente per un giovane
che nonostante in Canada il calcio non sia certo uno sport
popolare, ha dimostrato invece grande talento e conoscenza.
Justin ha giocato e ha impressionato: i tecnici che seguono
gli alle-namenti dei blaugrana sono rimasti impressionati
per la buona tecnica e l'ottimo tiro col sinistro. Nel
video filmato durante questi allenamenti, lo si vede tirare
rigori, punizioni, addirittura impegnarsi in rovesciate:
il talento c'è davvero. Chissà che per lui
possa aprirsi una nuova carriera, quella del calciatore.
In fondo ha ancora solo 16 anni.
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8 aprile 2011
Chi ha problemi di iperglicemia è avvisato: dopo
un super-pasto a base di cibi grassi meglio evitare il
caffè, anche a distanza di diverse ore dal momento
che ci si è alzati da tavola. A dirlo uno studio
dell'Università di Guelph, qui in Canada, che punta
il dito contro il caffè, reo di far "rimbalzare"
gli zuccheri nel sangue e sconsigliandone il consumo ai
diabetici. "I nostri risultati ci suggeriscono che
i grassi saturi interferiscono con la capacità
dell'organismo di neutralizzare gli zuccheri nel sangue,
e se questo si combina con la caffeina, l'impatto può
essere anche peggiore", ha spiegato Marie-Soleil
Beaudoin, autrice della ricerca. Gli studiosi hanno rilevato
che l'assunzione di caffeina anche 5 ore dopo un pranzo
ricco di grassi fa innalzare gli zuccheri nel sangue del
65%.
Perche' vi racconto questo ? A parte l'interesse personale
di un "semi-diabetico", perche' penso che Antonio
Cassano da Bari beva troppi caffe'. Me ne sono convinto
dopo averlo visto entrare sul finire del derby di Milano:
un brevilineo come lui, piccolo e abile di gambe, se non
supportato da, non solo una condizione fisica ottimale,
ma anche da un fisico asciutto, perde oltre il 50% di
potenzialita'. E Cassano anche se non piu' "barilotto"
come ai tempi del Real, non e' riuscito a smaltire tutti
i grassi in eccesso e per questo e' tornato un giocatore
normale. Con in piu' il vizietto delle Cassanate che pero'
sabato hanno tolto le castagne dal fuoco al povero Allegri,
che lo aveva bocciato gia' inesorabilmente: pur privo
di Ibrahimovic l'attacco ha visto in campo Pato e Robinho
il che sta a significare che nella scala dei valori delle
punte rossonere Cassano e' soltanto quarto, cioe' destinato
alla tribuna !
Domenica mattina invece mi sono incazzato di brutto con
l'arbitro Banti che ha regalato tre punti al Napoli. Ma
si puo' arbitrare cosi' ? Ha ragione Lotito quando dice:
"Una rete non vista. Ma dai'.... Si vede molto bene,
non era al di là di cinque centimetri, era la di
là in modo evidente, tale da non poter essere considerato
non gol. Prendo atto di quello che è accaduto oggi,
la Lazio, se riterrà che le cose debbano continuare
con queste logiche, significa che a questo punto possiamo
già da oggi stabilire di chi deve occupare certe
posizioni. Oggi siamo venuti con tanto spirito di lealtà
sportiva, di rispetto delle regole, con una squadra penalizzata,
abbiamo avuto tre defezioni per squalifica su prove televisive
e quanto altro. Vincere a qualsiasi costo, con qualsiasi
mezzo e in qualsiasi maniera, non è nel nostro
stile, Ne prendiamo atto e mi auguro che qualcuno capisca
l'importanza di quello che è accaduto oggi perché,
altrimenti, viene depauperato tutto un lavoro basato sul
merito. Non faccio critiche alla classe arbitrale, perché
non rientra nel mio stile e perché rappresento
l'istituzione calcistica, le valutazioni le devono fare
le persone preposte. Speriamo, da qui alle sette partite
che mancano, che non si ripetano certe situazioni perché,
poi, alla fine ne trarremo le conclusioni".Quanto
sarebbe bello se lo stesso Banti o il designatore Braschi
andassero in televisione e dicessero: ragazzi ci siamo
sbagliati e di brutto !
Chiudo con le belle storie di un prete, uno dei nostri,
ora volato pero' ad altri lidi ben piu' importanti: Gianfranco
Tedesco, per oltre 12 anni qui a Toronto ed ora Vescovo
di Melfi-Rapolla e Venosa. E' stato in Tanzania dove la
missione delle Sorelle Misericordiose ha aperto un ostello
che ospita ben 196 ragazze provenienti da diversi villaggi
limitrofi. La Tanzania, lo ricordiamo, è uno dei
Paesi più poveri del mondo. Il reddito annuo pro
capite è di circa 220 dollari. Il 60% della popolazione
è privo dell'elettricità e il 40% dell'acqua
potabile. Il 60% della popolazione sopravvive con meno
di 2 dollari al giorno.Buon lavoro Gianfranco ! Che Dio
ti benedica !
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1 aprile 2011
E' lunedi' mattina. Mi sveglio ed apro il computer. Mi
scrive Roberto Menia: ex Ministro, ex MSI,ex Alleanza
Nazionale,ex PDL. Ora quinta colonna del nuovo "partito"
del dissidente (???) Fini. Triestino di…Belluno, ex arbitro
di hockey su ghiaccio(pensate un po'!). Lo conobbi tramite
I coniugi Gino e Gigliola Russignan, quelli del Caffe'
Barzula (daga,daga,daga…). Mi piaceva e mi piace tutt'ora
seppure le nostre strade si sono inesorabilmente…..divise
(se mai avessero corso paralellamente…)! Da quando ha
lasciato il Berlusca ci becchiamo quasi settimanalmente
via facebook e non ci risparmiamo critiche!
Mi invita a seguire una nuova rubrica che mette on-line
ogni sabato mattina per ricordare I 150 anni dell'Unita'
d'Italia. Scrive molto bene (anche se dubito sia lui…)
ma anche in questo excursus social-politico-geografico,
mi pare, ondivago. E' partito dalla Sicilia, e non poteva
essere diversamente dopo lo sbarco dei mille garibaldini,
e questa settimana ha "illustrato" la Calabria.
Vi propongo questo suo scritto,certo che scatenera' la
reazione di molti - approfittando anche della pausa campionato
per l'impegno della nazionale azzurra.
"Caos e Civiltà, ordine e disordine, l'appollineo
e il dionisiaco, sono le anime della Calabria, queste
le anime di questa terra selvaggia, periferica, dove al
momento dell'unità mancavano persino le strade
e dove gli unici tutori dell'igene erano i maiali. Le
sue leggende numerose, le sue voci varie e il suo orgoglio
biascicato con inganno, tutto in lei mente ed inganna,
la miseria, vestita di cattivo gusto, aleggia unica signora
al di sopra delle ombre d'antiche rovine. Eppure il questa
terra ingenerosa, che senza posa a fecondato il mondo
e prodotto alcuni suoi ori, noi dobbiamo, da viaggiatori
e da italiani posare l'occhio. Una terra tanto isolata
dal mondo che in vaste aree è giunto fino a noi
un dialetto greco. Qui, con questo accenno a una rimembranza,
alla sopravvivenza di questa lingua, forse portata dai
bizantini dagli occhi pinti o forse da Pitagora, che si
arriva al secondo nodo di questa terra, se infatti il
primo è l'andamento selvaggio, il bucolico abbandono
di una società feroce e arcaica sotto il penetrante
sole del mezzogiorno, dall'altro si staglia, come il gioco
di riflessi tra Reggio e Messina, estremo confine tra
due terre, il mondo greco. Megas Ellas, assieme alla Puglia
così era chiamata la Calabria, così definite
le potenti Reggio e Locri. Qui venne calcolato l'estremo
ordine, qui visse la comunità che più di
ogni altra si fece perfetta, fondendosi con la contemplazione
geometrica e l'eco che di nota in nota, e di sfera in
sfera, rieccheggia armonico con la musica; qui fiorì
e si sviluppò la comunità pitagorica.Qui
si spara. Spesso, continuamente. Qui si spara per proteggere,
paradosso mafioso.Qui si ammazza, senza criterio, brutalmente.
BUM. Saltano, qui, anche i palazzi e se non saltano i
palazzi c'è l'incendio che crepita, divora le case,
i bambini e i loro giochi. senza criterio brutalmente.
Nella Locri tanto devota agli antichi Dei, carica di sapienziali
misteri, nella Locri che lasciava tra le falangi oplitiche
un posto per Ercole, suo protettore, ora si muore come
le mosche appena si dice che forse l'Andrangheta esiste.
Muto devi stare se vuoi campare. Qui il mare è
pieno di rifiuti tossici, quel bellissimo mare cristallino,
che ti spinge a immaginare quelle trireme che cariche
di coloni si avvicinavano placide, è saturato da
rifiuti tossici di fabbriche lontane, tedesche o lombarde.Qui
il treno arrivò davvero 120 anni dopo l'Unità
d'Italia.Qui i bambini muoiono perchè i dottori
non sanno operare. Qui la politica onesta è portata
avanti da pochi, pochissimi, che devono essere scortati.
Le linee dei corpi dei bronzi di Riace, le spiagge immacolate
e lasciate intatte dai passi dell'uomo, la gentilezza
calorosa di molti abitanti. Contraddizzione, contraddizzione
di una regione che è parte di una Grande Patria,
l'Italia, anch'essa sempre contraddetta e sempre sospesa.
Qui la bellezza sembra non riuscire a disgiungersi da
una inesorabile, ringhiante, ferocia e nulla possiamo
fare se non denunciare la seconda, brutalmente, e cogliere
la prima, portandola in seno alle nostre speranze".
Lo spazio e'…purtroppo…finito. Gli sportive mi perdoneranno
! W la Reggina ! Mandi mandi
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25 marzo 2011
Un improvviso e violento attacco febbrile m mette kappao
per tutto il fine settimana e mi costringe davanti al....televisore
ad oltranza !
Mentre le giunture scricchiolano, i muscoli latitano e
le ossa piangono, mi faccio una scorpacciata di calcio:
Palermo-Milan,Fiorentina-Roma, Udinese-Catania, Inter-Lecce,Lazio-Cesena,Napoli-Cagliari
e la "Domenica Sportiva".
Non entro nel merito della giornata calcistica anche se
gli spunti offerti sono moltissimi ma mi limito ad una
considerazione: Juve e Roma di questi tempi sono veramente
poca cosa: sicuramente peggio la prima della seconda ma
nella pochezza desolante del quasi.....nulla. Eccezion
fatta per le loro due bandiere: Francesco Totti ed Alex
Del Piero. Da soli tengono "ancora in piedi"
due carrozzoni totalmente allo sbando. Totti vince il
derby (punizione e rigore decisivi) e pareggia in riva
all'Arno (altra doppietta), Alex Del Piero confeziona
per Matri le palle goal del pareggio di Cesena e inventa
la vittoria interna contro le rondinelle bresciane.
E dire che molti ,da molto tempo, consideravano questi
giocatori cotti, bolliti, finiti. Totti a Firenze ha segnato
il 201mo goal in Serie A, Del Piero che in carriera ne
ha segnati piu' del Pupone romano (282) e' a quota 182.
Pensate che nella storia del calcio, in tutta la storia
del calcio ita-liano,soltanto cinque giocatori sono stati
capaci di andare oltre il muro dei 200 goals: si tratta
di gente come Silvio Piola, come "Bisonte" Nordhal,
come Meazza, Jose' Altafini e come il mitico Roberto Baggio:
soltanto citando questi nomi si capisce la dimensione
della grandezza di Totti e Del Piero...
Febbre e letto mi hanno costretto davanti al televisore
anche per le manifestazioni per onorare l'Unita' d'Italia
ed i suoi 150 anni.
Ho visto con piacere "Centocinquanta" sulla
RAI, il mega programma condotto da Pippo Baudo e Bruno
Vespa (terribile accoppiata, mai in sintonia, culturalmente
diversa e perennemente a disagio): bella rivisitazione
dei nostri 150 anni ed immagini anche struggenti. Poi
lunedi' leggo un'interessante commento di Aldo Grasso
sul Corriere della Sera e capisco come ormai sono "in
pianta stabile" entrato tra i "vecchi"
del mondo ! Aldo Grasso, esperto di televisione, parla
degli indici di ascolto del programma, in Italia naturalmente,
e dall'analisi dei numeri si capisce come la societa'
sia cambiata: ...." Senz'altro un buon risultato,
con 5.401.000 spettatori medi, per uno share del 24,1%.
Ma l'analisi della composizione del pubblico colpisce
perché s'è persa ogni trasversalità.
Un ottimo programma per l'ammiraglia Rai e per il suo
pubblico certo un po' nostalgico, desideroso di ricordi
e consolazioni: ma dei quasi 5 milioni e mezzo, oltre
2 milioni e 600 mila sono ultra65enni, oltre un milione
ha più di 55 anni. Gli adolescenti? 139.000. Sconsolante.
Forse si deve fare di più.". Insomma come
dire che ai giovani la nostra storia interessa poco o
niente!
Concludo con un saluto affettuoso a Zi' Nicola (Fera),
da San Nicola da Crissa, altro compagno di mille serate
vuote a Rustic bakery. Prendo spunto dalle immagini della
guerra in Libia che scorrono davanti ai miei occhi. Zi'
Nicola mi racconta del servizio militare, dei suoi compagni
d'arma a cui i tenenti di allora davanti due sassi da
tenere o nella mano destra o in quella sinistra, nel pugno
chiuso e questo per ricordar loro qual'era la direzione
giusta.....molti non conoscevano infatti il significato
di destra e sinistra......
Due pensierini: come sarebbe bello se i nostri signorotti
politici italici di adesso fossero ignoranti come allora
e non conoscessero destra o sinistra e ci governassero
super-partes e.....in fondo in fondo e' sempre stata una
Povera Italia ! Mandi Mandi
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18 marzo 2011
Manc'pa'cap; O' fridd n cuoll'; Fratè stamm chin
chin; Ma ch cazz' stai ricenn; Nun sacc' nient'; Caggià
fa; Quann c'vò c'vò; è semp' iss';
o' sparagn' nun è mai guaragn'..........
che lingua e'? - si domandera' qualcuno!
Napoletano amici miei, di quello bello tosto e schietto:
un vocabolario di cui ho fatto indigestione sabato scorso
con "napoletani veraci" come Paolo Foglia da
Visciano, imprenditore edile e futuro "re della mattonella",
Vince Papa da Vico Equense, pubblicitario ed artista della
pubblicita' "nostrana", dove per nostrana si
intende italo-canadese, e poi "Don" Pasquale
Fioc-cola da Marigliano che in serata festeggiava il compleanno.
Centinaia di amici, ospiti dall'Italia, champagne a fiotti
per il....mo(tralasciamo volutamente il numero!) compleanno
non solo del fondatore di "Milford Auto Collision"(azienda
di fa-miglia creata nel '78 ed ora guidata dal figlio
Louie) ma anche per uno dei presidenti leggendari della
Toronto Italia che do-minava il campionato della National
Soccer League e poi della Canadian Soccer League. Fu anche
"presidente dell'anno" nel '96; erano i tempi
del mai troppo compianto Joe Mallozzi e nasceva la stella
di Peter Pinizzotto.
Ma Pasquale Fioccola fu anche colui che riusci' a portare
qui a Toronto l'immenso Diego Maradona. Era il 1997 e
Diego Ar-mando Maradona (allora 37enne) gioco' una partita
esibizione indossando la maglia azzurra numero 10,"Diego
venne a To-ronto perché nella mia Italia giocava
suoi fratello Lalo - ci dice. Lalo e un bel malloppo di
ingaggio convinsero l'immenso Pibe de Oro a deliziarci
con gli ultimi scampoli della sua immensa classe. Scommetto
che tutti coloro che erano al Birchmount Stadium, pieno
zeppo fino a scoppiare, ancora ricordano come Diego segnò
direttamente dalla bandierina del corner con una parabola
dia-bolica".
Ora nell'era della "dolce pensione", manca l'ultimo
"blitz": portare in Canada il nuovo Napoli di
De Laurentis e Mazzarri. Non lo dice piu' Pasquale, sembra
aver riposto nel cassetto questo suo ultimo sogno, ma
io so che se l'occasione si pre-sentera' ci donera' un
ultimo grande regalo! Poco piu' di un anno fa diceva a
Nicola Sparano "Il contatto per arrivare al presidente
De Laurentiis ce l'ho e Maradona garantirebbe per me".
Intanto, nell'attesa della realizzazione di questo sogno
azzurro, prosit per "il nostro presidente !".
(Nella foto di Tony Pavia l’omaggio dei politici a Pasquale
Fioccola)
E a proposito di Maradona sentite questa che riguarda
la nazionale italiana under 21 di Ciro Ferrara,altro napoletano
doc. "La cosa magari urterà lo spiccato spirito
nazionalistico tedesco, ma la voglia di Italia dei figli
di nostri emigranti nati in Germania e diventati calciatori,
è un fenomeno sempre più diffuso. E se la
scelta viene compiuta a livello di Under 16, fino anche
all'Un-er 20, non fa scalpore come con chi ha messo insieme
più di 40 presenze con il Bayern e sedeva in panchina
nell'ultima finale di Champions League della squadra di
Van Gaal contro l'Inter di Mourinho. Parliamo di Diego
Armando Contento, 21 anni il prossimo primo maggio,convocato
con la nostra "nazionalina". La sua storia è
nota: nato a Monaco di Baviera, origini partenopee con
un nome che è tutto un pro-gramma in onore proprio
di Maradona. Nella gara d'esordio, disputata il il 16
dicembre 2008 vinta dal suo Bayern con il risultato di
2-0 sul campo dei Kickers Emden ha messo a segno la sua
prima rete in campionato, dopo soli 16 minuti di gioco.
Durante la stagione d'esordio ha giocato altre 11 volte,
mettendo a segno un'altra rete".
Anche qui in Canada abbiamo forse il nostro Contento:
si chia-ma Luca Gasparotto, ha solo 16 anni, gioca con
gli Strikers di Ajax, ora in Spagna con la rappresentativa
provinciale del-l'Ontario,per un torneo internazionale.
Lorini lo vuole al Mi-lan. Chissa'....se son rose fioriranno
!!!! Mandi
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11 marzo 2011
Tuffo nella friulanita' per salutare "definitiva-mente"
altri due amici che se ne vanno: Isidoro Gobbo da Fiume
Veneto e Guerrino Bosa da Camino al Tagliamento, il primo
al Friuli Terrace il secondo in quel di Hamilton. Amici
e compagni di viaggio per tante stagioni.
Continuo a credere che ci guarderanno da lassu'.
Qui giu' seconda puntata di "Soccer City": anche
il saluto del mitico Sandrino Mazzola tra un intervento
di Salvatore Marra, tifoso del Milan ma amico di Bettega
che ci racconta come Penna Bianca voleva Benitez alla
guida dei bianconeri e Annibale Merante, romanista doc
sempre piu' in ambasce. Dall'altrettanto mitico "90mo
Minuto" botta e risposta tra il rossonero Filippo
Gravina ed il zebrato Tony Albi. E lunedi' prossimo -
immaginiamo - sfida capitolina,alla luce del derby di
domenica tra Roma e Lazio. Un invito a nozze per i vari
Vito Caressa (se sopravvisuto dopo l'ennesimo mortificante
rovescio di Coppa Campioni), il prof. Bruno Magliocchetti,
verolano di fede laziale che piu' non si puo' e lo stesso……Renato
Ciolfi dalla….redazione de Lo Specchio.
Io da "tifoso" udinese guardo con distacco e
mi godo questi " tanti grandi momenti" per dirla
come una volta, nella pubblicita' dei Biscotti Milano.
E mi trastullo con il "Nino meravilla" Sanchez
che - darei volentieri alla Juve - ma solo in cambio di
Amau-ri,Giovinco,Marchisio e un bel gruzzolo di miliardi……sto
scherzando suvvia!
Intanto vi regalo l'intervista concessa dal paron Pozzo
al sito web bianconero-friulano:
Il Paron dell'Udinese Pozzo ha fatto il punto della situazione
su Sanchez, il gioiello della corona bianconera : "Ormai
non possiamo più nasconderci, abbiamo la possibilità
di rag-giungere risultati importanti. Stiamo facendo un
ottimo campionato, e il raggiungimento della qualificazione
in Cham-pions League ci aprirebbe altri scenari economici".Con
i soldi della Champions potremmo infatti offrire proposte
a giocatori importanti, ma soprattutto trattenere i gioielli
e continuare il nostro progetto. Sanchez? Per me vale
Messi, ha le stesse potenzialità. Farò di
tutto per trattenerlo". E su Di Natale scomoda Zico:
"Per capacità tecniche è allo stesso
livello di Zico, ma è più decisivo".
Poi continua: "Tra Champions ed Europa League c'è
una bella differenza, anche sotto il profilo economico:
arrivare in Champions ci permetterebbe di fare delle proposte
a certi giocatori che hanno tante richieste".
Pozzo, inizia a sognare in grande: la sua squadra ha oramai
tutte le carte in regola per ambire alla competizione
europea più importante e lui ne spiega i benefici.
"Diremmo a questi giocatori che anche che qui c'è
un progetto. Se si dà una prospettiva economica
importante e la soddisfazione di poter giocare a certi
livelli, potremmo negoziare con più chance. Se
si lotta per la salvezza, è difficile trattenere
i giocatori che sono esplosi. Guidolin è un ottimo
allenatore. Anche Spalletti e Zaccheroni hanno fatto la
storia dell'Udinese ma ora lui è diventato il numero
uno".
11 risultati utili, un record.Il prossimo luglio Pozzo
compirà 25 anni di gestione dell'Udinese.
Anni fa voleva Delneri.... "Lo conosco benissimo,
è stato anche un giocatore dell'Udinese. E' una
persona che stimo molto, un bravissimo allenatore che,
come successo a Guidolin non si può giudicare solo
dagli ultimi risultati sportivi, quando ha un curriculum
importante. Io lo terrei alla Juve, avrei pazienza perchè
la causa non è l'allenatore" Sul gioiello
Sanchez: "Sanchez? Adesso cerchiamo di raggiungere
gli obbiettivi. Io non ho detto Champions, ma mi piacerebbe
anche vincere lo scudetto, ma la concorrenza è
forte e qua-lificata e abituata a vincere e togliere un
posto a loro è durissima, ma abbiamo la possibilità
di farcela. Noi non ab-biamo nessuna pressione economica,
non abbiamo la necessità di vendere nulla, ma è
chiaro che è il giocatore che ha l'ultima parola
e decide il suo destino. Noi faremo di tutto per trattenerlo
anche io ho l'ambizione di vincere qualcosa".
E anche noi !!!! Mandi mandi
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4 marzo 2011
E' stato bello lunedi' scorso, nella prima puntata di
"Soccer City" parlare, telefonando addirttura
in Cipro, con un , anzi "una", figlia della
comunita' italiana che sta avendo successo nel mondo:
Carmelina Moscato, italo-canadese di origini siciliane
di Missis-sauga,centrocampista della nazionale canadese
di calcio che sfidera' presto "il mondo" ai
mondiali di Germania. Dalla sua voce abbiamo capito che
l'entusiasmo e' alle stelle e la fiducia in Carolina Morace,
l'allenatore della nazionale Canucks,.....infinito !
In Canada ci sono 350mila tesserate, ma , come sap-piamo,
non esiste un campionato nazionale di calcio femminile.
Così Carolina Morace ha dovuto fare le acrobazie
tra i calendari sfalsati dei tornei regionali per le convocazioni
della sua nazionale. L'ex fuoriclasse, ex ct dell'Italia
e commentatrice tv è ormai da quasi due anni con
noi in Canada come coach della selezione canadese ed e'
molto orgogliosa dei risultati sin qui ottenuti:«Il
mio staff ha portato una concezione diversa del calcio,
meno imperniata sul fisico e più sulla tecnica
e l'intelligenza, per creare il giusto connubio.Il calcio
più che altro è furbizia: non vince chi
è più potente; serve forza controllata».
Nello staff ci sono l'ex nazionale Betty Bavagnoli, un
preparatore dei portieri e un fisioterapista: tutti italiani.
Oltre alla canadese diplomata a Coverciano Andrea Neill.
L'ex medico della Roma Ernesto Alicicco fa il consulente.
L'approccio di Morace piace alle sue giocatrici. «Il
tecnico che c'era prima puntava tutto sul fisico, sulla
corsa», ha detto il capitano ad interim Diana Matheson,
«Così invece è molto più divertente,
specie per me che sono centrocampista e gioco molto la
palla». La "nostra" Carmelina Moscato,a
dispetto dei suoi 26 anni aveva già smesso per
fare l'allenatore, ma quando ha saputo che il Canada aveva
chiamato Carolina Morace è tornata in nazionale.
Lo scorso anno ha giocato nell'Upc Tavagnacco, in Friuli.
«Guardavo Carolina quando ero bambina e lei giocava»,
ha raccontato. «Averla come coach è un sogno».
E intanto ci si prepara in vista del mondiale e in questi
giorni si gioca a Cipro un importante torneo internazionale:probante
test prima della corsa verso l'iride.
++++++
E veniamo al supermatch Milan-Napoli del campionato italiano.
Indipendentemente dalla pochezza della squadra di Mazzarri,
determinante a mio avviso, il calcio di rigore realizzato
da Ibra. La partita infatti e' stata sbloccata dal rigore
concesso al Milan per fallo di mano di Aronica in area
di rigore.A mio avviso la decisione dell'arbitro Rocchi
e' stata perfetta!
Qualche dubbio piuttosto su un presunto fallo di Ibra
su Cannavaro che cerca di colpire il pallone di testa
e Ibra forse spinge e alza la gamba verso il pallone.
Ma si tratta di una situazione molto al limite.
Sulla concessione del penalty non vi leggo a proposito
il regolamento a cui devono attenersi i direttori di gara,
bensi' la "guida pratica" e la "casistica"
che sono altrettanto importanti.
La GUIDA PRATICA alla domanda : "A quali criteri
deve attenersi l'arbitro per stabilire l'esistenza o meno
dell'intenzionalita' nei falli di mano?" dice: Deve
valutare se il contatto tra il pallone, la mano o il braccio
è volontario o se il calciatore allarga o alza
le mani o le braccia con l'intenzione di costituire un
maggior ostacolo alla traiettoria del pallone.Qualora
nell'effettuazione di un calcio di punizione i calciatori
della squadra difendente formino la barriera coprendo
un maggiore spazio con le braccia distaccate dai fianchi,
l'eventuale contatto conseguente al tiro deve essere considerato
intenzionale.
Secondo me questo rigore ha una "lettura" abbastanza
complicata anche perche' ho si' la sensazione che Aronica
non vada li' per colpire la palla con la mano e dunque
potrebbe essere anche catalogato "involontario",
pero' mi e' parso che l'arbitro Rocchi - giustamente -
sanzionato il "danno procurato" (con la mano
ha tolto il pallone dalla disponibilita' della testa di
Pato. La volontarieta' non puo' essere assolutamente l'unica
discriminante, perche' se cosi' fosse,non sarebbe quasi
mai fallo. Alla fine tutti i tocchi di mano, nella stragrande
maggioranza, non sono certo premeditati (a parte i casi
eclatanti come per esempio le parate sulla linea di porta),
ma incide la posizione scompopsta delle braccia che fa
si che esse tocchino il pallone.
Ho detto ! Mandi Mandi
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25 febbraio
2011
"Soccercity"
...questo il nome del nuovo programma radio dedicato al
calcio italiano (ma non solo) che debuttera' ufficialmente
lunedi' prossimo dalle onde di Radio Chin sulla frequenza
100.7 f.m.
Sostituisce proprio "Bar Sport" subito dopo
il notiziario delle ore 18 e ci accompagnera' sino alle
19. Se avete sentito il "promo" gia' in onda
proprio su Radio Chin, sara' un contenitore dove dibattiti
ed opinioni, interviste con i protagonisti, botta e risposta
sugli argomenti del giorno, ci riporteranno un po' indietro
agli anni gloriosi del "Processo del lunedi'"
del famoso Aldo Biscardi, o a quello nostrano "del
martedi'" che conducevo dagli studi di Telelatino.
A condurre il gioco sara' proprio il sottoscritto ma sara'
una trasmissione della comunita' intera e voglio sin d'ora
ringraziare quanti si son detti disposti a darmi una mano:
colleghi di rango come l'interista Dino Cavalluzzo di
Omni TV o lo juventino Nicola Sparano del Corriere, figure
che definir "storiche" del mondo della pedata
nostrana e' poco, come il milanista Salvatore Marra, l'altro
bianconero Giacomo Stecher, il sempregiovane Salvatore
Verri, il furlan Gianni Ceschia, solo per citarne alcuni.
La parte "creativa" della trasmissione sara'
curata dallo scugnizzo napoletano Vincenzo Papa mentre
in redazione a darmi una mano l'udinese Mattia Bello.Insomma
un cast da prim'ordine che verra' di volta in volta irrobustito
da presenze "pesanti" nell'economia dell'opinione-che-conta:
Robert Jarusci, Carmine Marcantonio, Pietro Felicetti,
Alberto De Rosa,Vito Caressa, Rocco Lo Franco, Fausto
Di Berardino e dall'Italia stelle come Roberto Bettega,
Giuseppe Giannini "Il Principe", Luigi De Agostini,
Walter Zenga, Gigi Maifredi; giornalisti come Sandro Piccinini
di Mediaset, Stefano Martorano della Gazzetta dello Sport,
il telecronista Sandro Petiziol di Sky Tv sino a procuratori
di calciatori come Mauro Bernabei, Dario Canovi o il mitico
Claudio Pasqualin.
Ma la parte del leone la faranno i radioascoltatori che
avranno accesso alle nostre linee per il momento da buona
parte del Canada, ma in un prossimo futuro anche dagli
Stati Uniti dove la trasmissione sara' ripetuta o comunque
offerta a varie stazioni radiofoniche che presentano programmazione
in lingua italiana. Avremo anche il nostro sito web ed
il nostro blog in modo da poterci presentare al via, nella
stagione 2011-2012 ( partenza a fine agosto), come una
vera e propria "grande novita'" sul mercato
italo-nordamericano.
Concludo ringraziando il Presidente di Radio Chin Lenny
Lombardi, a cui la prossima onorificenza di "uomo
dell'anno" della nostra comunita' italo-canadese
spetta di diritto e anche e sopratutto l'avv. John Da
Re, titolare della "Red Can Production" che
e' stato l'ideatore di questo progetto che sono certo
rinverdira' i……bei tempi passati!
Ed accanto a loro il primo grande sponsor: MorEnergy (www.morenergy.ca).
Un'ondata di energia-vitale per ….sprintare al massimo
!
Sintonizzatevi dunque lunedi' prossimo su Radio Chin 100.7
F.M. a partire dalle 18.10.
Buon ascolto e Mandi Mandi
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18 febbraio
2011
Monica Valendino scri-ve per il sito web "Udinese
Club". Mi permette di girarvi una sua intervista
in esclusiva con il grande "Giggirriva" - come
lo chiamava un altro grande, Gianni Brera, incentrata
sul nuovo "Gigi Riva di Udine" : Toto' Di Natale.
La trova interessante perche' accosta la stella bianconera
proprio al grande Rombo-di-tuono che scelse Cagliari preferendolo
alla Juventus. Di Natale ha detto no ai bianconeri piemontesi
preferendo quelli friulani: una scelta di vita !
Oggi Di Natale continua a stupire, un eterno ragazzo con
la voglia di migliorarsi sempre. A Cesena l'ultima prova
di forza. "Rombo di Tuono",non ha dubbi: "Se
li merita gli elogi questo ragazzo. Ha sfondato forse
troppo tardi. Non ho mai capito come mai non si sia interessato
nessuno a lui: parlo di Inter, Milan e Juve. Mi scuso
con i tifosi friulani, mi fa piacere che sia a Udine,
ma è una domanda spontanea che ci si pone da di
fuori. La città evidentemente è adatta e
lui l'ha scelta apposta. E' un giocatore determinate e
tutto questo per la tecnica che lo contraddistingue".
I paragoni nel calcio non sono mai belli. Ma questo 10
a chi potrebbe somigliare? "Di Natale potrebbe somigliare
a dei numeri 10 che ricordano Zico, ricordano Maradona,
giocatori di alta classe. Se si fosse chiamato Di Natalis
forse avrebbe avuto un destino diverso e un pallone d'oro
l'avrebbe messo in bacheca, ne sono certo".
Si parla con Riva e vengono in mente le parole di Giampiero
Pinzi che ha criticato la scelta di affidarsi agli oriundi:
"Gli oriundi sono un guadagno: il ragazzo però
deve sentirsi italiano com'è stato per Camoranesi
che ha dato il cuore non sbagliando una partita. L'impegno
è stato entusiasmante. Se può entrare nel
gruppo, anche se oriundo, perché no. I francesi,
i tedeschi lo fanno già".
Ma in chiave azzurra l'Udinese può tornare a dire
la sua? "Non mi faccia fare il ct! Totò sa
che l'apprezzo sempre e gli dico bravo davvero. E' una
bella soddisfazione vederlo così".
Sul campionato Riva ha una sua opinione: "sarà
la primavera a decidere: chi ha una condizione migliore
avrà la meglio. Chi ha una rosa capace di sostenere
tre gare a settimana allora poi dirà la sua".
L'Udinese è da Champions? "La Champions l'ha
già fatta, non scordiamolo. Sta lavorando bene,
la società è straordinaria nel creare giocatori.
Quando una squadra risponde con giocatori come Di Natale,
ma non solo, non è proibitivo pensare così
in grande".
Lunedi' 28 febbraio, salvo sorprese dell'ultima ora, a
Radio CHIN debuttera' una nuova trasmissione sportiva
dedicata al calcio ed al campionato italiano: commenti,
interviste e le vostre opinioni e commenti. Si chiamera'
"Soccer City" ed interagira' non solo con gli
sportivi di Toronto ma con il mondo intero grazie alle
nuove tecnologie del web. Ai comandi il sottoscritto,
in corriera tutti voi…..-10 …a presto ! Fra sette giorni
vi daro' tutti i dettagli.
Mandi Mandi
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11 febbraio
2011
Il non poter piu' fumare nei locali mi sta re-galando,
ogni giorno di piu', momenti di riflessione sulla vita!
Non c'e' giorno che non mi fermo a guardare la folla che
passa, sia al mattino di fronte agli uffici di Radio Chin
su College Street o al pomeriggio di fronte agli uffici
del Patronato su Rustic Road. Uomini e donne che vanno
al lavoro, che si affrettano verso casa, che salgono in
autobus, che sfrecciano in automobile, che macinano in
testa i pensieri, le preoccupazioni, le mille piccole
faccende della vita quotidiana.
Non sono persone ricche e famose,iI loro nomi non compaiono
sui giornali; al di fuori della famiglia e dei pochi amici,
non hanno nessuno che le conosca.
Eppure, cosi' grigie ed anonime, sono proprio loro a tirare
avanti l'enorme baracca del mondo. Minuto per minuto,
con una fatica silenziosa, senza smanie e capricci, questa
folle umile di giovani e di vecchi, di mamme e ragazzi,
di fanciulle e di padri, coltiva quell'angolino di terra
che il destino ha riservato a ciascuno di noi.
Questa settimana il "mio mondo" si e' illuminato
di tre nuovi amici che conoscevo appena ma hanno dimostrato
tutta la loro signorilita', generosita' e comprensione:
qualita' che al giorno d'oggi sono veramente merce rara
!
Ve li presento e vi racconto la mia e loro storia.
Un amico mi presenta tal Mike Matic: e' un serbo-canadese
che allena una squadra di calcio giovanile di Woodbridge
ed ha un figlio 13enne vero talento. Il Milan voleva ingaggiarlo
ma la provenienza canadese rendeva ogni cosa piu' difficile.
Ora e' un club della Liga Spagnola a richiederlo ma vogliono
il "passaporto europeo".
"Come si fa per ottenerlo ? -mi chiede. Non sarei
a posto con la mia coscienza se privassi mio figlio di
questa chance!".
Chiamo Fabio Campagna, funzionario del nostro Consolato,
conosciuto per caso alla Sez. torontina dell'Associazione
dei Carabinieri in Congedo. Squisita gentilezza e disponibilita'
assoluta "anche da un tifoso romanista !" -
mi dice celiando.
E a sua volta 'convoca' Lucia Gerometta, altro fun-zionario
del nostro Consolato che - coincidenza vuole - mi dice
essere "furlana di la' dell'aghe", cioe' della
prov. di Pordenone. Conversando scopro che proviene da
Vito d'Asio, 863 abitanti, con un Castello da mille e
una notte e che soltanto tre mesi fa mi ha visto suo ospite:
il Castello Ceconi.
La disponibilita' e' totale ed il probema ,anche grazie
alle origini italiane della consorte di Mike Matic e'
gia' bel che risolto !
Che dire: quante cose ho imparato, quante cose ho appreso,quanti
momenti ho condiviso e amici trovato.
Fabio Campagna istruttore di armi,piu' precisamente "spade"
da combattimento, sassofonista di valore, giramondo, poliglotta,
papa' innamoratissimo dei figli e della moglie,sostenitore
delle forze dell'ordine,tifoso della Roma,ma sopratutto
"persona semplice, comune mortale e, amico disinteressato".
Mi regala una sua incisione di "My Way" dei
grandi Sinatra e Paul Anka. Ve la presentero' a Mandi
Mandi.
Mike Matic "staff sergent" della Polizia di
Toronto distaccato alla 13ma divisione,ex calciatore,
estimatore del "paesano" Krasic,uomo di grandi
"valori' e principi. "Quando il mio collega
Bryan Russell e' morto cosi' tragicamente ho saputo solo
stringere al petto iI miei due figli e dir loro quanto
li amo" : come dire i veri valori della vita che
fanno di un 47enne un uomo vero.
Lucia Gerometta simbolo di un'istituzione spesso criticata,
sicuramente vilipesa, ma che con onesta', correttezza
e laboriosita', permette a quest'Italia sgangherata di
essere sempre amata e rispettata in ogni angolo del mondo!
"Principe" Bardini, che la sua toscanita' verace
che spesso lo porta inconsapevolmente sopra le righe nelle
relazioni comunitarie, sappia apprezzare l'efficacia derivante
dalla semplicita' del…cuore !
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4 febbraio
2011
L'innata pigrizia mi ha impedito sin'ora di riporre gli
addobbi luminosi di Natale. Cosi' questa notte, mentre
sulla citta' cadra' abbondante la neve, ho deciso di riaccendere
tutte le luci colorate sugli alberelli davanti a casa:
torna lo spirito delle feste !!!! Mi manca solo il ritmo
di un "jngle bells" musicale e poi via con i….sogni
!
Ma si puo' sognare anche se non e' Natale? Anche se non
si e' piu' bambini?
La realta' purtroppo e' un'altra e gia' domattina ( mercoledi'
scorso per chi legge) ci sara' il problema dello spalare
la neve per uscire di casa e recarci a radio CHIN per
i notiziari del mattino.
Ve l'immaginate un notiziario che dica piu' o meno cosi':
" A Casa Canciani stan tutti bene, in 4-5 si divideranno
il jackpot della lotteria da dieci milioni, il figlio
ha trovato finalmente lavoro, i nipotini premiati come
i migliori della classe, un'eredita' inattesa regala loro
la Villa di Berlusconi a Portofino e gli amici del cuore
si sono rimessi tutti dai travagli fisici, economici,
sentimentali!". Ah Natale il 2 febbraio !
Credo che "sognare" sia legittimo, senza perdere
pero' mai il senso della realta'.
Il calciomercato di riparazione credo faccia sognare un
po' tutte le squadre di tutte le categorie.Prendiamo la
Juve: tutti sognano che tal Matri di Cagliari possa risolvere
i problemi di un attacco anemico come non mai e che magari,
come dice Gene Gnocchi (famoso comico italiano) Amauri,ceduto
al Parma, superi finalmente le visite mediche. Si dice
infatti che la visita oculistica sia durata oltre tre
ore in quanto non riusciva proprio a vedere la porta !
O a Napoli che l'arrivo di Mascara, famoso centravanti
ex Catania, possa emulare le gesta del bel Cavani. Questo
senza pensare al dramma delle tifose femminili della squadra
etnea che non sanno piu' come "truccarsi" senza
l'amato Mascara !
A Milano Berlusconi non riesce invece a "godersi"
Cassano,Van Bommel,Emanuelson e si preoccupa dell'arrivo
dello juventino LeGrottaglie. "Cribbio, questo non
scopa da tre anni…." - avrebbe detto al fidato Galliani.
Chi gliela trovera' una nuova Ruby ?
Scherzi a parte la domanda che nasce spontanea dopo la
chiusura del calciomercato invernale è sempre la
stessa: chi è stata la squadra regina del mercato?
Oggi ci sentiamo di dire senza alcun dubbio che il Milan
è il re del mercato di gennaio.La squadra rossonera
già in estate aveva presenziato su quel trono che
da anni non la vedeva protagonista sul mercato. Con gli
arrivi di Ibrahimovic, Robinho, Boateng, Amelia, Yepes,
i rossoneri avevano messo in chiaro che la stagione 2010-2011
sarebbero stati protagonisti.Con l'arrivo del mercato
invernale, il Milan ha messo a segno tanti colpi, 5 in
entrata e 1 in uscita. Il primo grande colpo è
stato Antonio Cassano, costato zero in pratica, poichè
la Sampdoria ha pagato la clausola che vedeva la penale
di 5 milioni di euro al Real. In contemporanea è
stato ceduto Ronaldinho al Flamengo per 3,5 milioni, un
affare se consideriamo l'età di 31 anni e la scadenza
a giugno del contratto.Sono quindi arrivati Van Bommel
ed Emanuelson, esperienza e potenza fisica, costati il
primo zero ed il secondo appena 1 milione di euro.Stessa
identica formula per Didac Vilà, difensore di 21
anni costato appena 2 milioni. Infine Legrottaglie preso
dalla Juventus a costo zero per "sopperire"
agli infortuni del grande Nesta. Facendo i conti quindi
il Milan ha acquistato 5 giocatori a gennaio investendo
i soldi presi dalla cessione di Ronaldinho.
Un'operazione di mercato a dir poco brillante portata
a termine dalla dirigenza rossonera, che dopo il titolo
di squadra regina del mercato estivo, senza dubbio può
fregiarsi anche del titolo di Re del calciomercato di
gennaio.
E poi dicono che Berlusconi non e' un grande imprenditore.
E adesso se il Milan riuscira' a cucirsi sul petto il
tricolore chi gli togliera' i voti dei milioni e milioni
di tifosi rossoneri?
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28 GENNAIO
2011
La notizia sportiva della settimana, al di la dei risultati
di campionato e Coppa Italia, giunge da Montreal ! "SONO
a disposizione". Con queste poche parole lo scienziato
farmaceutico Francesco Bellini ,marchigiano doc di Montreal,ha
aperto un nuovo orizzonte alle speranze dell'Ascoli di
rimanere in serie B. Di lui si è parlato molto
in questi ultimi anni, quale possibile salvatore di una
squadra che ormai è sull'orlo del fallimento, ma
mai si era andati così vicino ad averlo davvero
come presidente dell'Ascoli .Rintracciato telefonicamente
lo scienziato canadese ha ammesso. "Posso solo dire
che sono disposto a fare la mia parte nel caso in cui
ci sarà una riorganizzazione societaria con un
piano finanziario ben preciso sottoscritto anche da altri
imprenditori. Solo a questo punto entrerò con una
quota".Il Cavaliere della Repubblica Francesco Bellini
, partito per Montreal a 21 anni per raggiungere i genitori
emigrati in Canada, è rimasto molto legato alla
sua terra tanto che solo qualche mese fa ha inaugurato
la sede dell'azienda vitivinicola 'Domodimonti' a Montefiore
dell'Aso..Non solo. I genitori, entrambi ultraottantenni,
vivono ad Ascoli e lui appena può torna a trovarli.
Un imprenditore da serie A, che non dimentichiamo, è
anche detentore di circa venti brevetti e co-brevetti
farmaceutici. E non è un caso che tra le sue aziende
ci sia la Picchio International, la propria societa' di
portafoglio privato, e la Picchio Pharma, di cui la famiglia
dell'industriale è azionista al 50% con Power Corporation,
il piu' grande gruppo finanziario canadese. Non solo.
Francesco Bellini viaggia con il suo aereo privato che
ha stampato sulla fusoliera lo stemma della Ascoli Calcio
e ha un cane che ha chiamato Picchio.
L'amico Domenico Scalamogna da Maierato (VV) non passa
giorno che non mi mandi "qualcosa contro Berlusconi"
via-facebook. In un'occasione e' riuscito anche a farmi
"affettuosamente' litigare con Padre Gianni Carparelli,
altro anti-berlusconiano doc !
Oggi pero' ha superato ogni limite mandandomi un filmato
del premier, montato e rimontato in studio (chissa' quanto
tempo ci ha perduto !) in cui si riesce a fargli dire
esattamente tutto il contrario di quello che in effetti
ha detto.
E allora uso le righe di questa mia colonna per alcune
considerazioni a voce alta !!!
Nel paese del gossip, del grande fratello,dei preti pedofili,
della cronaca rosa, l'unica cosa che fa scandalo e tanta
invidia e' il Cavaliere Silvio. Mamma mia che peccati?
E per quanti "atti di dolore" dovra' dire, neanche
il Papa riuscira' a redimerli tutti.
Comunque il Cavaliere ha lanciato una speranza, anzi piu'
di una speranza a tutti gli uomini: si puo' fare sesso,
tanto sesso (circa ogni 5 minuti a detta dalla escort
Macri'), anche oltre i 70 anni. Chissa' se lo fa solo
lui.
In questo senso,vista la facilita' di entrare nella vita
private degli italiani,la Procura di Milano potrebbe avviare
un'altra indagine da noi altamente caldeggiata: basta
cambiare "cavalla" o il Cavaliere ha un elisir
particolare ?
E per fortuna che si parla solo blandamente di droga.
Non vorrei che tra non molto diventasse il "magnaccia"
di tutte e presto fatto Santo (in fondo l'amico Massimiliano
Galassi proprio domenica scorsa all'Immacolata mi ha regalato
un santino di San Silvio!); il Santo protettore delle
escort !
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21 gennaio
2011--
Leopardi scriveva: " E' curioso vedere che quasi
tutti gli uomini che valgono molto hanno le maniere semplici,
e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per
indizio di poco valore".
Oggi il nostro "Bar Sport" piange un uomo di
grande valore ma dalle maniere semplici; se ne e' andato
in silenzio, improvvisamente, senza clamore o fanfare,
ma lasciando un'eredita' che pochi avrebbero saputo costruire.
Mike, Michele Di Lillo; mezzo litro all'apparenza ma condottiero
come pochi. Mike da Vinchiaturo ha vestito "tutte"
le squadre di calcio, hockey ed ogni altro sport, della
nostra comunita': dal bugigattolo di Ingram Dr. ai nuovi
locali della 401, non c'e' stato sportivo che non lo abbia
incrociato ed…amato !
Molisano verace dalla tempra inossidabile, e' stato per
diversi anni cliente, amico, compagno di viaggio, supporter
e…..fratello.
"Domenica in Diretta", la prima trasmissione-contenitore
di lingua italiana che a distanza di alcune decadi detiene
ancora primati di audience, venne vestita da lui ! "Io
credo in te Paolo - mi disse allora - e sono felice di
far parte di questa grande famiglia!".
Era a Puerto Plata,la sua terza casa dopo Vinchiaturo
e Toronto, quando il Signore lo ha voluto accanto a se.
Senza presunzione io SO perche' il Grande Architetto dell'Universo
lo ha voluto accanto a se: Mike aveva coronato il sogno
di creare una fondazione per aiutare i bimbi abbandonati
e gli orfani della Repubblica Dominicana. E il Governo,
qualche giorno prima, aveva finalmente riconosciuto la
fondazione creata assieme alla moglie, a tutti gli effetti.
"The timing of it all only confirms that this the
way it is meant to be: no flowers but a donation to the
Canadian Dominican Ray of Hope" - mi scrivono Giovanna
e Cosmo, i due figli di Mike. E cosi' sara'…..
Ieri, giovedi', le sue ceneri sono state sparse sulle
acque della Laguna di Costambar, e poi gli amici lo hanno
ricordato brindando nella sua casa di Las Roccas.
Giovedi' e venerdi' prossimi, per gli amici di Toronto,
la salma verra' esposta alla Consolata e poi sabato il
funerale nella Chiesa di St.Andrews.
Addio Mike, addio vecchio amico di un tempo….quanto mi
mancherai !
-------------------------------------------
Domenica prossima credo che sara' levataccia: alle 6.30
ora di Toronto, Udinese-Inter.Tifero' Udinese logicamente
anche se gioisco per il "ritorno" nerazzurro
e sopratutto per Leonardo.Ma non capiisco…..
Se da una parte ce un calciatore che ha sempre giocato
da fenomeno, prima, durante e dopo e con 23 gol in 26
partite, e il rendimento di Samuel Eto'o è stato
lo stesso dall'inizio della stagione fino alla partita
contro il Bologna, per tutti gli altri si sono viste finora
due versioni dello stesso giocatore: c'è Stankovic
di Benitez e Stankovic di Leonardo, c'è Maicon
di Benitez e Maicon di Leonardo, e così via.
L'Inter dei fantasmi infatti non c'è più.
E la squadra capace di ramazzare 5 punti in 6 partite
giocate in un mese (dal pareggio contro il Brescie alla
sconfitta contro la Lazio) ha cambiato faccia. O meglio,
le facce sono sempre le stesse, la voglia, la grinta e
la forma no. E da una situazione di classifica vissuta
con Benitez ai margini della zona Champions, a dieci punti
dalla vetta occupata dal Milan, le tre vittorie ottenute
da Leonardo hanno fatto cambiare prospettiva a tutto l'ambiente
e la rimonta è diventata tutt'altro che un'idea
utopica.
"È molto merito di Leonardo - ha detto Moratti
- anzi direi che la maggior parte del merito è
sua. È stato bravissimo sia psicologicamente, sia
lavorando poi in una certo modo. Bravo, veramente bravo".
Ma allora chi diceva che gli allenatori non contano?
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14 GENNAIO
2011
Quattro battute per rifarci la bocca dopo questi lunghi
giorni di assenza e di feste…..vittima la Juventus ed
il suo allenatore Del Neri,in crisi profonda di risultati:
1) Del Neri in conferenza stampa dopo lo 0-3 di Napoli:
"Sono arrivato alla Juve per battere tutti i record.Per
prima cosa ho fatto peggio di Ferrara".
2) Del Neri spiega la mancata convocazione di Buffon:
"Non volevamo che sforzasse troppo la schiena a furia
di raccogliere palloni nel sacco".
3) Calciomercato: la Juventus sull'ex Siena Mario Frick.
Il nuovo tandem d'attacco sara' FRICK & TONY
4) Accordo strategico tra Roma e Juve per fermare il Milan:
vogliono cedere alla capolista Juan e Felipe Melo
Battute a parte, il sorriso in queste settimane di festa
me lo hanno fatto tornare alcune persone che…avevo quasi
dimenticato !
Mentre scrivo questa colonna fuori nevica a dirotto, c'e'
una specie di bufera ! , e la mente vola ad una ventina
di anni fa, ad un viaggio indimenticabile, in auto e ad
Ottawa per partecipare al party natalizio dell'allora
premier Jean Chretien. Al ritorno, in piena notte, l'ira
di Dio: vento, neve altissima, tourbillon che abbatteva
la visibilita' a zero. L'OPP all'altezza di Belleville
ci comunica che la 401 diventa impraticabile e dobbiamo
trovare rifugio in un hotel; cosa che facciamo immediatamente.
Cena a base di filet mignon e sopratutto di un "rosso
favoloso"; un Chateauneuf du Pape stagionato al punto
giusto e con un bouquet ancor oggi indimenticabile! Tra
gli altri sono con me l'ex arbitro internazionale, di
Sora e di Woodbridge, Tony Evangelista e l'immobiliarista
Victor Grossi,fondatore di Intercity Realty. Questi da
allora diventa come un secondo padre per me: sempre prodigo
di consigli, sempre attento ai miei bisogni…pubblicitari,
sempre presente nel momento del bisogno. Poi il tempo
va….si cresce e si invecchia….cambia il modo di vivere
e di essere…ci si allontana e qualche volta ci si perde
nelle nebbie della nostra quotidianita'.
Poi un giorno il regalo di Natale! Una telefonata: "ma
dove cacchio sei sparito ?" e tutto torna come prima
! Abbracci, auguri, ricordi, un caffe'…E lunedi' scorso,
ad un seggio elettorale per la raccolta voti per le elezioni
di trustee cattolico a cui partecipa anche mia figlia,
un' ombra nella sera: "sono venuto a fare il mio
dovere di….amico !". Che Dio ti benedica Victor,
sempre elegante nella tua semplicita', sempre "grande
dentro" ! Come pochi ! Ed io, caro Victor , sono
onorato di essere tuo amico e a te dedico questo pensiero
di Wlliam Shakespeare: "Quegli amici che hai e la
cui amicizia hai messo alla prova, aggrappali alla tua
anima con uncini d'acciaio!" Ciao vecchio baffone
!!!! Che Dio ti benedica !
Chiudo ancora con il calcio: ricordate Julian Uccello,
il giovin virgulto di Woodbridhe ormai da anni in Italia
? La sua avventura tra i professionisti con la maglia
del Crotone in serie B purtroppo termina qui e dopo meno
di una decina di apparenze nel torneo cadetto torna tra
i semipro. Viene infatti ceduto al Casale dove nel 2009
conobbe sicuramente la sua miglior stagione italiana:
35 presenze e la bellezza di 24 reti. Julian ha appena
compiuto 24 anni e questa retrocessione non e' una bocciatura;
siamo certi che sara' invece l'ideale trampolino di lancio
per un immediato ritorno tra i grandi del calcio.
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24 dicembre 2010
Domani e' Natale. Un bimbo ed una grotta, una stella
ed un angelo, ci renderanno piu' buoni.… sara', come sempre,
solo un at-timo….
Sara' l'attimo degli auguri, sinceri, di "cuore"
come si dice…
Fatemeli fare anche a me….
Alla "signora dello stop", anziana ed arzilla
friulana, che mattina e sera, sole o pioggia, freddo o
neve, all'angolo di strada di casa mia, dirige il traffico
di migliaia di studenti che vanno a scuola. A tutti regala
un sorriso ed una battuta schietta….come farei senza di
lei Silvia?
Alla "Giostra del goal" che ogni domenica mattina
mi regala due ore della "mia Italia", quella
del calcio, quella - forse l'unica - ancora un po' "pulita"
e sana….che domeniche sarebbero senza la partita di pallone?
Alla mia bimba Azzurra, a quel pacchetto di bonta', che
mi guarda come fossi un Dio. E che Dio mi dia la forza
di non deluderla e che l'angelo custode possa proteggerla
dal mondo che tutti noi, io compreso, abbiamo contribuito
a rovinare cosi' stupidamente.
Agli amici di "90mo Minuto", bar dello sport
di Woodbridge ricco di umanita', di storie umane irripetibili,
di volti spesso consunti ma di cuori grandi, grondanti
di sudore per le fatiche quotidiane ma anche colmo di
generosita' schietta, paesana….a te Tony, a te Fortunato,a
voi Filippo I e II, Giacomo, Tom, Joe, Frank, Roc-co,Giorgio,
Alberto,e tutti gli altri….
A Tony il pizzaiolo, Gaetano l'architetto, Joe meccanico
della TTC ed Umberto l'impresario, miei compagni di viag-gio,ogni
mattino all'alba, su College Street, per il primo caffe'
della giornata. Come farei senza di voi ?
Chi mi regalerebbe il primo buongiorno "vero e sincero"
,come faceva mamma un tempo?
Alla mia Udinese ed al "mio compagno di tifo bianconero"
Gianni The Chef. Che possa salvarsi e magari conquistare
un posto in Coppa, senza trepidazioni e …sofferenze. Che
possa continuare a regalarmi le chilometriche conversazioni
telefoniche pre e post partita come fossi dotto conoscitore
dell'arte pedatoria! Minuti di parentesi fuori….dal mondo
!!!
A Claudio, spilungone di Morsano al Tagliamento, dalla
mano tremante e dal cuore "artificiale" ma emblema
vivente e quotidiano del "miracolo natalizio";
ad Aldo, "bimbo pensionato", dall'eta' ve-neranda
ma dall'aspetto giovanile e Bob "the spunge",
taciturno figlio di Albione, ma dal "know-how"
pratico, imbattibile. Gelato d'estate e caffe' d'inverno,
ogni sera - come il calar del sole- per il bacio della
buonanotte a Rustic Bakery.
A tutti voi indistintamente, che da anni mi leggete con
pazienza,sappiate che un angelo,seduto su una nuvola,
mi ha chiesto che cosa desidero come regalo di Natale.
Gli ho detto: prenditi cura di chi leggera' questo messaggio!!!!
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17 dicembre 2010
C'era quasi tutto lo "stato mag-giore" della
Famee Furlane sa-bato mattina per i tradizionali auguri
in video-conferenza tra i Fogolars sparsi nel mondo: Toronto,
New York, Buenos Aires, Pechino,Johannesburg: dal neo
eletto deputato federale Julian Fantino, al presidente
in pectore Mario Bomben, dal vice-presidente Ivana Pontisso
al Chairman di Villa Leonardo Gambin Matthew Melchior
a quello di Friuli Terrace Armand Scaini nonche' i consiglieri
Rodaro, Visentin, De Rosa.Quest'anno pero' il momento
clou e' stato il collegamento con i "nostri"
alpini della Julia im-pegnati in Afganistan. "La
Julia rappresenta qui, in Afghanistan, una piccola 'scheggia'
di Friuli. Gli alpini di questa Brigata, anche quelli
che vengono da altre regioni d'Italia, interpretano al
meglio i valori e le capacita' che i friulani hanno sempre
saputo mettere a frutto, anche nei momenti piu' difficili
della loro storia". Lo ha detto il portavoce della
Brigata Alpina Julia, maggiore Igor Piani, parlando da
Herat, dove la Brigata si trova in missione dallo scorso
ottobre,
E veniamo al calcio.
A Natale, amici, ci si sente tutti piu' buoni, si fanno
cose incredibili ed atti di altruismo che di solito nemmeno
ci sognamo! L'ultimo, quasi stratosferico, l'ha fatto
domenica scorsa il portiere della Lazio Muslera al 94',
mettendo in rete un diabolico traversone di Krasic dando
cosi' la vittoria alla Juventus sulla Lazio. Vittoria
meritata - sgombriamo subito il campo da possibili equivoci,
ma ottenuta in modo rocambolesco. Nella supersfida tra
i tecnici friulani Gigi Del Neri ed Edi Reja ha prevalso
il primo ma grande onore va anche al secondo che sta facendo
un campionato a dir poco eccezionale. Troppo sottovalutati
questi due tecnici che secondo me sono dei "gran
vincenti" nonostante non conoscano l'arte del "sapersi
vendere". Reja, da Lucinico, in provincia di Gorizia
ha ottenuto ben quattro promozioni in serie A: la prima
con il Brescia nel 1997, la seconda con il Vicenza nel
2000,la terza alla guida del Cagliari nel 2004 e la quarta
con il Napoli nel 2007.Nella stagione 1991-92 ha poi sfiorato
con il Cosenza la promozione nella massima serie, svanita
solo nell'ultima giornata di campionato a Lecce; infatti,
Reja ha ottenuto i primi successi proprio con la formazione
calabrese, con la quale ha conquistato la permanenza in
Serie B nello spareggio vinto contro la Salernitana e
nella stagione successiva ha mancato la promozione in
Serie A per un solo punto in classifica.Poi la cavalcata
con il Napoli che lo ha portato dalla serie C alla serie
A fino in Europa. Il grande Maurinho sarebbe stato in
grado di fare lo stesso ?
E che dire di Gigi Del Neri da Aquilejia,con il suo Chievo
dei miracoli (anche in questo caso dalla serie C alla
serie A e all'Europa).Prima aveva vinto i campionati di
serie C con Ravenna e Nocerina ottenendo altrettante promozioni,
poi ancora con la Ternana dalla B alla A.
Ma Benitez sarebbe stato in grado di fare altrettanto
?
Chiudo con una nota di particolare interesse per I nostril
giovani calciatori in erba:
Ernesto Salvini, responsabile del settore giovanile del
Frosinone è qui in Canada, dove resterà
fino al 21 Dicembre. Un viaggio di dieci giorni alla scoperta
dei giovani talenti del calcio locale. Toronto, Ottawa,
Montreal e Quebec: queste le tappe del tour che il responsabile
del settore giovanile del Frosinone Calcio sosterrà
in questi giorni. Un'opportunità che i calciatori
in erba canadesi non sono intenzionati a lasciarsi sfuggire.
Tutti faranno carte false pur di mostrarsi al top della
forma e dar vita a prestazioni da primi della classe.
E chissà se, qui a casa nostra, Salvini troverà
qualche giovane promessa a cui sarà possibile aprire
le porte di una società importante come il Frosinone
.
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10 DICEMBRE 2010
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Per Dio ! Al nord e’ proprio difficile vivere ! I soldi
mi sembra ce ne siano, anche pa-recchi, ma friulani e
veneti diventano ogni giorno piu’ “territorialisti”. E
non rie-scono a “vivere bene”, checche’ ne dicano ! E
la Lega avanza…..Due fatti questa settimana, legati al
mondo dello sport, che propongo alla vostra attenzione.
Uno da Padova ed uno da Udine.
“Niente soldi alla maratona perché vincono sempre
i neri”. La proposta di un consigliere leghista di Padova
è di quelle che viene dal fondo dell’anima. Perché
è difficile, se non si provano certi sentimenti,
fare affer-mazioni da brividi come questa.Quindi se Pietro
Giovannoni, questo il nome del consigliere, crede davvero
a quello che ha detto, dia un senso compiuto alla sua
esternazione. Proponga una nuova figura di contributo
pubblico: il “finanziamento condizionato”. Soldi alla
maratona ma solo se vince un bianco ! Chissà cosa
ne penserebbe Sant’Antonio da Padova, a cui la maratona
in questione è dedicata.
Rischiano invece fino a sette anni di carcere gli ultrà
dell’Udinese che hanno aggredito zio e nipotino tifosi
del Napoli prima della partita tra bianconeri e partenopei
di due domeniche fa.
Stadio vietato anche a due tifosi che hanno esposto in
curva Nord una maglietta con la scritta “Vesuvio bruciali
tutti”. In totale gli ultrà denunciati sono sette.
E non è escluso che la lista possa ulteriormente
allungarsi nei prossimi giorni. Le indagini, infatti,
non sono concluse e la polizia sta continuando ad analizzare
i filmati delle telecamere e anche ad ascoltare possibili
testimoni per individuare tutti i responsabili dell’aggressione.
Penso all’amico ed ex Ministro Sergio Marchi, mio compagno
di viaggio alla Conferenza delle Eccellenze Friulane tenutasi
recentemente in Friuli. Concluse un suo intervento, al
Consiglio Regionale a Trieste, con una domanda che, li
per li, sbalordi’ un po’ tutti: “…..qui si parla di Friuli
che cambia, di difficolta’ con i “nuovi friulani”….ma
vi chiedo, siete pronti ad accettare – per esempio – come
accadde a me in Canada – un nuovo Assessore Regionale
di pelle nera e di origine, per esempio, marocchina?”
Io credo che l’Italia tutta debba ancora farne di strada
per….vedere la luce o abbracciare il concetto del multi-culturalismo!
Qui da noi invece vediamo un po’ come andra’ l’avventura
ad Ottawa di Fantino. C’e’ molta amarezza negli ambienti
liberali: Fantino come Fini ? Per alcuni dopo aver accettato
la guida dell’OPP offertagli dal Governo McGuinty e prima
ancora quella della Protezione Civile , avrebbe “tradito”
per passare al….nemico !!!!
Avrebbe fatto invece benissimo per un gruppo di siciliani-doc
guidati da Anthony Avola: “ si progredisce soltanto se
si e’ al potere e Julian ha tutte le carte in regola per
farcela” ! Il tutto durante un allegro convivio a base
di…..lumache al ristorante dell’amico De Lio, “Antipasto”,
vicino di porta di Baroness Flower,con illustri ospiti
come Tony Graziano titolare di Concord Food Market e l’icona
siciliana Charlie Alaimo. Rivisto con grandissimo piacere
anche Angelo Barone, il titolare appunto di Baroness Flowers.
Si e’ ripreso alla grande il buon Angelo e che Dio ce
lo conservi a lungo! Anche con l’immancabile DuMaurier,
“nostra compagna” – purtroppo – di viaggio.
Non ce l’ha fatta invece mamma Evelina Cugini, mamma dell’ex
collega ad Omni e poi a Telelatino ed ora Commissioner
della CRTC Rita Cugini.
Aveva 86 anni e si e’ spenta a Villa Colombo. “Ma sono
felice – mi dice Rita – perche’ so che se ne e’ andata
da questa valle di lacrime con grande serenita’”.
Ah le donne di una volta! Adesso non le fanno piu’ cosi’!!!!
Condoglianze Rita e mandi mandi….
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Sono particolarmente conten-to per Julian Fantino. Ce
l'ha fatta e va ad Ottawa. Adesso per lui un superministero
che dovrebbe sovraintendere alla sicurezza nazionale del
paese.Insomma piu' "cop" di cosi' si muore…
E' stato bello lunedi' sera alla Famee ritrovarsi tra
tanti amici: conservatori e liberali !
E' stato interessante rivedere l'ex presidente del nostro
club Primo Di Luca che senza mezzi termini ha detto al
Ministro delle Finanze Flaherty: "caro Jim sappi
che questa sera ha vinto l'uomo e non certo il tuo partito!
Chiunque che non fosse stato il nostro Julian avrebbe
preso una scoppola di quelle…." ! Onore al merito
a Tony Genco, questo giovanottone di Vita (Trapani) che
si e' difeso come un leone ed ha perso con onore.
Per noi "furlans" Babbo Di Natale e' arrivato
con antici-po: oltre alla vittoria di Fantino anche quella
dell'Udine-se sul Napoli grazie alla tripletta di "Babbo
Di Natale".
Ed a proposito di calcio e del campionato italiano quando
leggerete queste righe - secondo il mio "know-how"
del popolo italico, - il miracolo si sara' avverato e
il campionato "piu' bello del mondo" (ma dove???)
continuera' regolarmente la sua tenzone. Ma oggi, mercoledi',
quando scrivo queste righe, lo sciopero dei calciatori
e' ufficialmente dichiarato . E allora mi permetto alcune
considerazioni.
Va bene che è diritto di tutti, in tempi così
difficili, protestare e scioperare contro un sistema che
sta mettendo in ginocchio l'Italia operaia e imprenditoriale.
Ma sentire che i calciatori proclamano uno sciopero per
fare rispettare alcune clausole del loro contratto, non
solo ci fa sorridere, ma ci procura un lieve disgusto,
oltre che stupore.
L'AIC contro Lega Calcio: è scontro aperto, e l'11/12
di dicembre gli atleti non scenderanno in campo. Sotto
accusa diverse clausole del loro contratto, alcune delle
quali ci lasciano francamente un po' perplessi.
Per esempio la Lega vuole che gli atleti (parliamo ovviamente
di quelli che appartengono alla serie A) facciano solo
questo, di lavoro, e che fuori dal campo tengano comunque
un atteggiamento etico e morale irreprensibile. Secondo
l'AIC invece, è giusto che i calciatori svolgano
anche altre attività (forse ne hanno bisogno per
arrotondare lo stipendio), e che finita la partita possano
comportarsi come meglio credono (e via con sesso-droga-rock
and roll, e al diavolo la concezione che un atleta "arrivato"
debba dare il buon esempio alle giovani generazioni che
s'identificano con il proprio mito).
Tra contratti più flessibili e cure mediche che
vorrebbero essere scelte dall'atleta (cui faremmo provare
volentieri l'ebbrezza della lungaggine di un'ecografia
richiesta presso una struttura sanitaria statale), il
vero pomo della discordia è la questione legata
ai trasferimenti: l'AIC non vuole che il calciatore venga
venduto senza la sua autorizzazione, e questo nonostante
la Lega assicuri la cessione a club di pari lignaggio
e ovviamente a pari stipendio.
Ora, è chiaro che la protesta è lecita,
perché i diritti sono diritti. Sia tu un povero
cristo che un miliardario. Però, tra i centinaia
di operai che scioperano perché rischiano di essere
licenziati, e se non lo sono magari sono in cassa integrazione,
e se sono fortunati prendono ottocento euro al mese e
con questi ci devono mantenere pure la famiglia; in un'Italia
di lavoratori sempre più disperati, sempre più
disoccupati, sempre più poveri, i cui contratti
spesso vengono utilizzati e interpretati dalle aziende
- anch'esse disperate - a proprio uso e consumo; per rispetto
di un'Italia di uomini e donne che lavorano dieci ore
al giorno e temono di non riuscire a dare da mangiare
ai propri figli….. Ai signori calciatori - ricordiamo
che il più sfortunato o incapace che sia, in serie
A prende uno stipendio annuo di almeno un milione di euro
- qualcuno dovrebbe dire di evitare di lamentarsi, soprattutto
in questo momento topico, di essere maggiormente rispettosi
e discreti, un po' più umili, e di fare l'unica
cosa che sanno fare, e per cui vengono pagati: prendere
a calci un pallone! Prima che la gente comune, esasperata
in un paese esasperato, non decida di prendere a calci
loro.
3 dicembre 2010 |
...non ci sto piu' ! Mi sono rotto ed ho deciso di usare
questo "Bar Sport" per sfogarmi: non calcio o
sport in generale ma politica e per di piu' quella italiana
! Non li reggo piu' Santoro e Floris, Saviano e Fazio e
tutti gli altri…..Non li reggo piu' Fini e Casini cosi'
come mi infatidiscono anche Bondi o Bocchino !
Stiamo vivendo un momento difficile, non per la de-mocrazia
che da tempo non esiste più, ma per quello che questa
politica oramai demenziale, incurante delle reali necessità
del paese, delle scelte che il popolo ha fatto a suo tempo
scegliendo chi doveva governare, padrona assoluta di tutto
e di tutti, dove ogni politicante è pa-drone assoluto
di ribaltare le scelte fatte dal popolo, di fare e disfare
un movimento o un partito in un qualsiasi momento, dove
persino anche il "mestiere" che stanno facendo
viene tramandato di padre in figlio in maniera arrogante
e spudorata.
Si, la nostra politica altro non è che una dittatura
, molto anomala ma una dittatura, altro non saprei come
chiamare un sistema dove alcuni, troppi, maggiori referenti
politici attuali sono entrati da ragazzini e a 90 anni ancora
non ne stanno fuori, passando attraverso tutto l'arco costituzionale
politico, da destra a sinistra e ritorno con estrema faccia
tosta convinti di avere con loro il popolo, mentre ne sono
lontani e non sanno più ascoltarlo.
Una volta avevamo i partiti Dc, Pci, Psi, ecc. dove all'interno
c'erano dei referenti noti, certo, ma che facevano capo
ad un movimento, ad una idea… era la gente che con il voto
alla fine eleggeva il suo capopopolo attraverso il voto
al partito. Oggi i partiti, i movimenti sono "Nominativi"
si chiamano Di Pietro, Casini, Bersani, Berlusconi, Bossi,
Fini. Impossibile elencarli tutti, dove è il "capopopolo"
che sta affannosamente cercando un popolo che lo legittimi,
e lo fa attraverso le azioni più vigliacche, c'è
chi usa la stampa, chi le "escort", chi una certa
magistratura, tutti contro tutti, con il solo scopo ultimo
di salvare il proprio "posto di lavoro".
Personalmente sono preoccupato, sono preoccupato per la
presenza di un Di Pietro, ex magistrato ma oramai chiara
figura carismatica del magistrato politicizzato, che fa
disonore a mio modo di vedere a tutta quella magistratura,
che è la maggioranza credo, e che fa il proprio dovere
e rischia la vita, non solo la poltrona, cane sciolto di
"Mani Pulite" che con la sua entrata in politica
ha messo in evidenza la vera natura politica della operazione
"Mani Pulite" , tentativo di colpo di stato di
una certa sinistra (ladri , fanfaroni e corrotti erano solo
di destra…) e di poteri economici legati ad essa, a suon
di manette, neutralizzato grazie a Dio dalla entrata in
politica di Berlusconi. Sono preoccupato per personaggi
come Fini, che ha il coraggio di rinnegare gli accordi,
ritirare i "suoi" ministri dal governo, ma non
pensa minimamente a rimettere la sua carica istituzionale
e fonda un nuovo partito, e cosi tanti altri che non serve
elencare.
Mi scopro ogni giorno di piu' leghista ! ma sono fran-camente
confuso, quello che mi manca e non è retorica o polemica,
è una opposizione bella chiara, sincera, una sinistra
vera, delle persone come Bertinotti per citarne uno, dove
pur avendo idee, ideali diversi alla base, c'era comunque
e sempre un rispetto delle funzioni e dei ruoli, anche nei
confronti a volte molto duri, confronti politici sulla politica,
non come oggi dove in assenza di politica vera assistiamo
solo a confronti, scontri e guerre.
Voi che ne pensate ?
Passo e chiudo con quest'argomento…anzi no…. ag-giungo una
chicca che se fosse in Italia occuperebbe sicuramente la
prima pagina di Repubblica o sarebbe tema di discussione
a Ballaro'.
Julian Fantino, candidato conservatore per Vaughan e' milanista
!!!!!
Leggete quanto mi scrive Filippo Di Diano che ringrazio
per lo spunto…… "Ma Fantino e' milanista? da qualche
giorno girava per i locali di 9O MINUTO un figuro, tale
Filippo Gravina con attaccata al bavero della giacca una
targhetta con l'effige di Fantino, di uno tra i personaggi
piu' positivi che la nostra comunita' abbia mai prodotto.
L'ex capo della polizia Julian Fantino che augurabilmente
dovrebbe essere eletto al parlamento di Ottawa alle prossime
elezioni!. Adesso capiamo perche' il "figuro"
altri non e' che il personaggio piu' influente del Milan
Club, il professore Filippo Gravina ( titolare di due lauree
) che per "qualificare" ancora di piu' il nostro
Fantino lo ha incoronato ,TIFOSO MILANISTA.
Bravo Filippo: ottimo lavoro !"
Mandi a duc !
26 novembre 2010
|
Non ho proprio voglia di scrivere
di sport e di calcio: Juve-Roma, il derby della Madunina,
la Ferrari battuta….si' ci sono tanti argomenti,anche
"pesanti", ma la testa proprio non c'e'…..
Maledetto novembre, il mese dei morti, dei ricordi, delle
rimembranze!!!
Luigi Gambin il presidente della Famee Furlane; la tragedia
di Sergina la sua compagna di vita; Elio Da Re, quello
della Perugina; il "Trice" un mio ex compagno
di scuola e di giochi in Friuli, per non citare il papa'
di Matthew Melchior, di Sandro Fiorini e la cugina di
Alberto De Rosa. Tutti amici, compagni di vita quotidiana…
Gigi Gambin se ne e' andato dopo una lunga malattia che
vigliaccamente lo ha colpito mentre si accingeva a raccogliere
il frutto di sacrifici e sofferenze,materiali e morali;
Elio della Perugina, sara' partito per l'ultimo viaggio
con la Gazzetta dello Sport aperta sulla pagina della
sua Inter dopo che il Signore gli aveva tolto "tutto";
il Trice si e' spento solo come un cane in un giorno di
pioggia, grigio, da venerdi' santo; Sergina di "crepacuore".
Chissa' perche' quando penso alla vita, mi si affaccia
alla mente l'immagine di un gigantesco sacco di noci.
Il sacco si rovescia sul mondo e le noci, cioe' gli uomini,
rotolano via. Alcune si rompono subito, altre si scontrano,
si superano nella corsa, proseguono a spinte e urtoni.
Tutte, presto o tardi,si fermano. E' sciocco, lo so, anche
un po' infantile,ma mi piace immaginarmi come una piccola
noce che rotola a casaccio, senza sapere perche', ne incontra
alter e subito le lascia, pare sul punto di fermarsi e
riceve una spinta improvvisa. Una piccola noce uscita
da un sacco nero ed enorme, e illusa di poter correre
chissa' fino a quando. Magari per sempre. Invece no. Qualche
metro ancora, qualche piccolo scatto, un altro scontro,
e poi basta.
Ancora poche righe,questa volta di calcio femminile,
e scritte in precedenza, per esaltare il lavoro di Carolina
Morace, il c.t. della nazionale canadese che dopo 12 anni
ha fatto suo il titolo della CONCACAF e conquistato un
posto per il girone finale della Coppa del Mondo che si
terra' l'anno prossimo in Germania.
Se Carolina Morace e' alla guida del "disastrato"
calcio di casa nostra lo si deve principalmente a Joe
Parolini, questo "scugnizzo napoletano" che
ha dedicato la sua vita al soccer.
Joe lo abbiamo rivisto con piacere in settimana dallo
"scugnizzo palermitano" Pippo Ferrante, dell'omonimo
caseificio di Woodbridge. E' in via di guarigione ed a
lui auguriamo tutto il bene possible: solo con individui
"positivi" come lui il nostro soccer potra',prima
o poi, decollare.
Tutto questo mentre nei "nostri bar" si continua
a….sparlare….sembra quasi di essere in Italia dove le
regole sono sempre di piu' un illusione e vince sempre
il piu' furbo. Vero Totti ? Senza nessuna "verve
polemica", c'e' qualcuno che mi puo' spiegare come
un "capitano" espulso dal campo, per fallo di
reazione,che insegue l'avversario per menarlo e mezza
squadra lo deve trattenere, che e' recidivo (basti pensare
a Balotelli o Poulsen), viene punito con un turno di squalifica
e Krasic per una simulazione di fallo tra l'altro non
rilevata dall'arbitro, se ne becca due ?????
Mandi Mandi
19 novembre 2010 |
Torno dopo due settimane di assenza: prima la conferenza
"italiana" e poi la mini-tournee' canadese del
cantautore friulano Dario Zampa.
Dall'Italia vi porto i saluti dell'ex Ministro Federale
Sergio Marchi che ormai a Woodbridge ha preferito Ginevra
( e sfido io !!!); da Windsor, prima tappa del viaggio "canoro"
di Zampa, quelli di una comunita' friulana ricca e prosperosa
nonostante i tempi difficili dell'industria automobilistica:
"ma Sergio Marchionne ci salvera'! " - ci dice
il presidente del Fogolar Furlan locale Danilo Pecile; da
Hamilton quelli di Ezio Colle supertifoso milanista "quest'anno
checchesenedica vinceremo noi lo scudetto! ; infine Toronto
dove attorno al "nostro" si riuniscono non solo
friulani ma anche "amici veri" che ,se permettete,
vorrei menzionare con gratitudine: Pippo Ferrante (siciliano),
Filippo Di Diano e Onofrio Lopreiato (calabresi), Micheal
Di Biase (molisano),Giorgio Da-miani(piemontese) Mirella
Monte (trentina),che con Giovanna Tozzi (campana) e Sergio
Tagliavini (Ligur-lombardo) mi fanno pensare che in effetti
era "tutta l'Italia" presente.
E in ogni dove indistintamente tutti a chiedermi "
e chist an ce fasimo con l'Udines?" (e quest'anno che
facciamo con l'Udinese?). O ancora "a mi plas Sanchez,
somee a Zico !" (mi piace Sanchez, rassomiglia a Zico!).
E giu' lunghe chiacchierate sui grandi giocatori, sui "famosi
n.10", sui fantasisti che accendono appunto la fantasia
e ti ridanno la gioia del bel calcio.
Pelè, Zico, Maradona, Di Stefano, Robson, Platini,
Rivera, Mazzola, Baggio, Mancini, Giannini: facile trovare
nel "dieci" il minimo comune denominatore di questi
giocatori che sono stati il calcio. Dieci come trequartista,
o fantasista, come si diceva un tempo.
Best, Causio, Conti, McManaman, Beardsley, Shevchenko, Pato,
Lavezzi, Figo, Beckham, Cantona, C. Ronaldo, Raul, Ribéry,
Villa, e il "nostro" Alexis Sanchez: più
difficile qui trovare il minimo comune denominatore. Tutti
ruoli diversi, più adatti alle regole del calcio
moderno. Sette è la risposta, come la maglia che
hanno indossato, sinonimo di fantasia anch'essa, ma diversa
in modo siderale da quella del trequartista.
Oggi si vuole cercare di mischiare le carte, con un po'
di nostalgia forse per un calcio che non c'è più,
e la ricerca di nuove soluzioni che diano movimento ad un
calcio sempre più muscolare e fisico.
Il problema è qui: Guidolin ,allenatore dell'Udinese,
commentando le prestazioni di Sanchez, ammetteva che lo
vede meglio come fantasista, come numero 10 per intenderci.
Colui che, nell'immaginario, per essere un campione del
livello dei giocatori suddetti dovrebbe agire a testa alta
come Rivera, avere gli occhi dietro la testa di Zico, il
piede sinistro di Maradona, la saggezza di Di Stefano, la
grinta di Robson, la fantasia di Platini, il senso tattico
di Mazzola, le invenzioni di Baggio e il carisma di Mancini.
Un mix che nasce una volta ogni 50 anni, forse. E che oggi
quando i bambini vengono subito inquadrati in schemi e tattiche
difficilmente nascerà.
Il punto è che queste qualità in maniera singola
non servono. Avere un buon dribbling e basta nel trequartista
di oggi serve a poco.
Nel calcio d'oggi è luogo comune credere che molte
volte conquistando falli si creano episodi. Più episodi
più pro-babilità di andare in gol. Sarà
vero, ma noi pensiamo ancora che il calcio si risolve sulle
fasce laterali, con numeri 7 (sulla destra, 11 eventualmente
sulla sinistra), capaci di saltare l'uomo e cercare il fondo
per crossare.
C'è chi sostiene che l'Italia del 1982 abbia vinto
il Mondiale grazie alla classe di Scirea e ai gol di Rossi.
Abbiamo la presunzione di dire che Conti, numero 7, fece
la differenza. Altro calcio e altri tempi?
Mandi a duc !
12 novembre 2010 |
Woodbridge di questi giorni: "Ciao Franco che
fai ?" - "Sto facendo canvassing!!!".
"Ciao Joe che fai ?" - "Door-to-door",
"Tu Filippo dove vai?" - "all'head-quarter".
La politica municipale,cari amici, ha decisamente soppiantato
il bar e lo sport: ed e' giusto che sia cosi' ! La nostra
comunita' partecipa attivamente e questo gli fa onore.
Non basta pero' a far lievitare gli entusiasmi a "90mo
minuto" che riceve nientepopodimeno che la visita del
direttore di RAI International Renzoni e del Senatore Basilio
Giordano in "missione" a Toronto. "Un
caffe' delizioso - mi dice quest'ultimo che vi ritorna anche
il giorno dopo. E poi ho trovato un quasi compaesano ag-giunge,riferendosi
al proprietario Tony Albi. Giordano che e' originario di
Frassineto gongola. Albi , di contro, ha quasi un orgasmo
quando la domenica mattina nella trasmissione "La Giostra
del Goal" ascolta il buon Vito Caressa dialogare con
Francesca Calligaro e magnificare il suo locale, praticamente
in "mondo visione"! Bel colpo Tony ! Giordano
saluta Giorgio Damiani, Fortunato Zappone (sempre imbronciato!!!!),
Giacomo Stecher (che si professa leghista !), Filippo Gravina
che si lamenta per essersi perso "Milan-Chievo"
causa il ritardo nell'incontro Renzoni-Comites-Comunita',
alla Riviera di Danny Boni il giorno precedente e tanti
altri connazionali. Si rivede anche Vittorio Garisto, ormai
"organizzatore-po-litico" a tempo pieno e "sempre
piu' fascista in quest'Italia sempre piu' a rotoli !",
tiene a sottolineare. Insomma un bel "spaccato"
di vita comunitaria quotidiana in questo ridente ottobre
colorato.
Ed a proposito di voti e di elezioni ecco che il vecchio
adagio "tutto il mondo e' paese" torna prepotentemente
alla ribalta. Leggo dall'ANSA; "Vendesi voti per i
Mondiali del 2018. Un'inchiesta del Sunday Times ha trovato
due membri dell'esecutivo della Fifa pronti a ricevere denaro
in cambio del loro sostegno alla candidatura di Paese ospite
della coppa iridata. La Fifa ora ha aperto un'indagine sui
due. I giornalisti del domenicale hanno contattato il nigeriano
Amos Adamu, presidente della federazione calcistica dell'Africa
Occidentale, fingendosi uomini d'affari statunitensi interessati
a portare i Mondiali in America tra otto anni. Il consigliere
della federcalcio internazionale e' stato filmato di nascosto
mentre promette ai giornalisti il proprio voto in cambio
di 800.000 dollari, che avrebbe utilizzato per costruire
quattro campi artificiali in Nigeria.
Riferendosi al 'finanziamento', Adamu dice: ''Ovviamente
avra' un effetto. Certo che lo avra'. Perche' se volete
investire in questo (nella costruzione dei campi, ndr),
significa che volete anche il voto''. L'altro membro della
Fifa 'incriminato' e' Reynald Temarii, presidente della
confederazione calcistica dell'Oceania, che avrebbe chiesto
anche lui denaro in cambio del suo voto, in questo caso
per finanziare la costruzione di un'accademia sportiva.
La Fifa ora ha chiesto al domenicale tutte le informazioni
e i documenti relativi al caso per esaminarli. ''La Fifa
analizzera' immediatamente il materiale disponibile e solo
quando quest'analisi si sara' conclusa potra' decidere i
passi successivi'', ha affermato la Fifa in un comunicato.
Domanda del 'solito ingenuo" : e' se al posto del dirigente
nigeriano o dell'Oceania fosse stato uno del PDL?
Ciao Ciao o Mandi mandi
22 ottobre 2010 |
Casa Canciani diventa albergo a cinque stelle - sopratutto
in "funzione culinaria" - in concomitanza con
lo sbarco di amici e parenti dall'Italia.I refoli di "tempo
libero" volano via risucchiati dalle esigenze degli
ospiti e sopratutto dalla ben nota disponibilita' ad…oltranza
che noi, che viviamo all'estero, esibiamo sempre in simili
circostanze (ma poi perche' ???). Cosi' il tempo per scrivere
"Bar Sport" si dimezza e la creativita' che
cerca di accompagnarlo, si spegne quasi del tutto !
Per questo settimana non me ne vogliate !
Tra le tante notizie che mi scorrono davanti agli occhi
e di cui ne parlo anche con gli ospiti italiani e' quella
che riporta che Il Presidente della FIFA Sepp Blatter
ha annunciato che proporrà all'International Board,
in vista della riunione plenaria di febbraio, la proposta
di sperimentare la tecnologia in occasione dei Mondiali
Under 20, in programma dal 29 luglio 2011 in Colombia.
Blatter ha precisato che l'unica situazione in cui ci
potrà essere aiuto tecnologico sarà sul
gol-non-gol, e probabilmente (sono diverse le soluzioni
allo studio) non verrà riproposto il chip nel pallone,
ma ci sarà un quinto arbitro che avrà la
possibilità di vedere la moviola.
Si ricorda che il chip nel pallone venne già sperimentato
in occasione dei Mondiali Under 17 del 2007 in Perù,
con pochi risultati confortanti.
Con gli amici italiani si va a ritroso nel tempo,ben
al di la' del goal non-visto da Larrionda all'ultimo mondiale
in occasione di Germania-Inghilterra.
E vengono fuori una serie di episodic he ricordo anche
"con piacere" in quanto mi e ci riportano indietro
negli anni….anni della gioventu' o quasi….
Erano proprio i mondiali del '66 e giocavano proprio Inghilterra
e Germania.
Primo tempo supplementare. E' l'11mo minuto. Dalla destra
Ball serve Hurst che stanga con violenza.Il Pallone sbatte
contro la faccia inferiore della traversa, rimbalza a
terra e torna in campo.Rete o no ? Dienst,l'arbitro svizzero,
resta interdetto.Il guardalinee che ha seguito l'azione
- Bakhramov, sovietico - e' immobile, con la bandierina
abbassata: segno che per lui non e' gol.Gli inglesi protestano
e spingono Dienst dall'assistente. Breve e misterioso
pissi-pissi, dopodiche' l'arbitro si dirige verso centrocampo:
e' gol ! L'Inghilterra va cosi' sul 3 a 2 e poi vincera'
!
Ne campionato italiano due casi su tutti restano nell'immaginario
collettivo.
Lazio-Juventus 0-0 (siamo nel 1967). Punizione a favore
della Juventus: batte Menichelli, il portiere laziale
Cei non interviene,De Paoli stanga di destro dal basso
verso l'alto. Il Pallone sibila sotto la traversa e torna
in campo. Gol "pulito per tutti", tranne che
per l'arbitro De Marchi di Pordenone.A respingere il Pallone
la struttura interna della rete, tra l'altro non molto
tesa.
Nel '75 invece forse il caso piu' curioso
in assoluto.Si gioca Ascoli-Bologna. Un raccattapalle
ascolano di tredici anni, Gino Citeroni, "toglie"
a Beppe Savoldi il terzo gol personale e quarto del Bologna.
Succede ad una manciata di secondi dalla fine. Tira Savoldi
a colpo sicuro,ma dietro la porta c'e' il Citeroni che
con la punta del piede rimanda la palla in campo. E Castoldi,
un difensore dell'Ascoli, come se niente fosse accaduto,la
spedisce in corner.L'arbitro Barbaresco di Cormons non
fa una piega e indica la….bandierina del calcio d'angolo
!
Insomma cari amici non e' cambiato proprio niente !!!!
Adesso chiudo (e' gia' notte fonda). Vi saluto tutti e
vi invito - un po' di pubblicita' supplementare non fa
mai male - alla Famee Furlane domenica 7 novembre per
una giornata di sano divertimento con il cantante folk
friulano Dario Zampa. Buffet delizioso (c'e' anche polenta
e baccala' !!!!), concerto e poi ballo per tutti con Vin
ed I Ragazzi Italiani !!!!! E le canzoni "anche"
in italiano !!!!!
Mandi mandi….
15 ottobre 2010 |
Un paio di "critiche amichevoli"
degli amici del Bar Sport mi fanno riflettere: "ma
non pensi di divagare un po' troppo nei tuoi pezzi su
Lo Specchio? Non dovrebbe essere, fonda-mentalmente, una
colonna che parla di sport?".
E vabbe' - dico io - forse mi son fatto prendere un po'
la mano ultimamente, ma tra elezioni e politica, feste
e convegni, di carne al fuoco c'e' ne stata a josa !
Questa settimana provvedo subito e parto immediatamente
con il calcio relegando a pie' di colonna due "considerazioni"
social-comunitarie.
Il calcio ed il campionato italiano non sono solo dramma
e pa-thos: anche divertimento e risate. Basta visitare
il sito web "Il rompipallone di Gene Gnocchi"
per capirlo.
Tre-battute-tre per rifocillarci di buon umore !!
"Totti vuole il terzo figlio e cerca una casa piu'
grande. Ranieri gliel'ha trovata: e' una casa di riposo
!".
"La Lega Nord attacca ancora sugli oriundi in nazionale.
Basta con i giocatori nati all'estero come Cassano e Sirigu!"
"Cento anni fa nasceva Giuseppe Meazza. Se fosse
ancora vivo giocherebbe nel Milan!".
Satira ed ironia che trovo brillante, senza volgarita'
gratuite, con molta fantasia…..
La Juve non ha perso con l'Inter anzi, ha dimostrato che
se la può giocare alla pari anche in casa dell'Inter,
e molti giornalisti sportivi cominciano ad avere l'orticaria.
Orticaria acuita dalla lettera di Andrea Agnelli ai tifosi,
in cui il Presidente della Juventus ha ribadito che la
sua società si è conquistata sempre le vittorie
sul campo, e che verranno fatti tutti i passi necessari,
nelle sedi opportune, per tutelare le sue vittorie.
Apriti cielo. Alcuni, dalle parti di via Solferino a Milano,
hanno suggerito ad Agnelli di tacere, altri hanno tuonato
per la mancanza di rispetto dei sei (?) gradi della giustizia
sportiva. Un famoso giornalista RAI si erge a censore
delle parole di Andrea Agnelli, affermando che "quello
che dice Agnelli è un'offesa nei confronti del
giudice che ha emesso una sentenza. Dire che la Juve ha
vinto tutto sul campo è solo un modo per farsi
buoni i tifosi".
I giornalisti sportivi soffrono di una particolarissima
sindrome, la sindrome della superiorità del calcio
su tutto e tutti. Quindi credono seriamente che un organo
di autorego-lamentazione interno al mondo del calcio (la
cosiddetta giustizia sportiva) possa sostituirsi alla
giustizia ordinaria, quella che per ricercare la verità
celebra processi nella aule dei tribunali previsti dalla
Costituzione.
Questa si' che e' un'offesa alla Costituzione!
A questi giornalisti consigliamo di andarsi a leggere
quanto detto dal professor Caianiello, presidente emerito
della Corte Costituzionale, in merito ai rapporti tra
la giustizia ordinaria e quella sportiva in riferimento
al caso del passaporto falso di Recoba. E magari di rileggersi
pure il parere di Corrado De Biase, ex capo dell'ufficio
indagini, che definì un "aborto giuridico"
il procedimento sportivo su Calciopoli.
Noi, semplici tifosi da bar, la differenza tra "giustizia"
sportiva e giustizia ordinaria l'abbiamo invece compresa
da un pezzo !!!
In conclusione le due note social-comunitarie.
Bella la festa alla Famee Furlane per l'Oak Leaf Gala
in supporto a Villa Leonardo Gambin. Complimenti sinceri
al vero factotum del club Clara Astolfo: una grande !
La IC Savings ha invece compiuto dieci anni: da "piccola"
Cassa di Risparmio della nostra Comunita' oggi e' diventata
una delle maggiori del settore con quattro sedi e due
dietro l'angolo !
Un "grazie" di cuore a Fausto Gaudio, il CEO
ma anche a chi, dieci e piu' anni fa , ebbe questa grande
visione come Alex de Juliis o Frank Petti, per citarne
i primi che mi vengono in mente. Eh si', c'ero anch'io
!!!!
- 8 ottobre 2010 |
La politica ne annovera "molti" e anche "buoni"
: dai navigati Joe Volpe ed Albina Guarnieri alle new
entry come Laura Albanese. L'imprenditoria ed industria
pure, da Joe Vitale (Italpasta) alla giovane Franca Cuzzolino
(Christina Taralli), per non citare Vito Violante (Excelsior
Food) ed il mai troppo compianto Nick Ventola (Pasticcerie
La Sem). Il mondo delle comunicazioni annovera Dino Cavalluzzo,
quello dello spettacolo la famiglia di due "grandi"
passati a lidi migliori come Pino Cea e Domenic Troiano.
C'e' la "cultura" con il prof. Rocco Capozzi
e vi e' anche un "Cavaliere" come il buon Tony
Pavia. Insomma i "pugliesi del Canada" hanno
anch'essi le loro 'stelle" vengano essi da Bitritto
o da Modugno, da Monteleone o Roseto Valfortore.
Incontro il neo presidente della Federazione dei Pugliesi
dell'Ontario Grazia Piccolo assieme al giornalista Gianvito
Magista' , "Editor-in-Chief" di Sud Italia News,
al termine della trasmissione che conducono su Radio Chin
"Finestra sulla Puglia" il martedi' mattino.
Ben fatta, "curata" ( e Dio non me ne voglia
ma se tutti si impegnassero…..a buon intenditore poche
parole !!!), piacevole da ascoltarsi anche per un "furlan"
come me. Si parla della recente "Puglia in festa"
tenutasi il 26 settembre scorso, dei progetti futuri e
delle difficolta' presenti. E dei personaggi di questa
regione.
Mi viene spontaneo domandarmi: ma i canado-pugliesi hanno
prodotto campioni nello sport? Chiedo conforto allo stesso
Dino Cavalluzzo, ma brancoliamo nel buio…..dobbiamo ripiegare
sul buon amico Stefano Rezza, "ventenne stagionato",
arbitro per diletto dopo una buona carriera dilettantistica,
e voce dello 'sport locale"…se leggesse l'italiano
come fischia !!!! Lo usa invece come clava preistorica
sulla testa di un neonato !!!!! Stefano resta comunque
un "icona" della nostra comunita' cosi' come
le sue "vecchie glorie"!
A Grazie Piccolo, all'ex presidente della Federazione
Romita, un invito invece in vista del prossimo anno: c'e'
un omino piccolo-piccolo, originario di Lecce, modesto
e semplice, che a molti nostri connazionali piacerebbe
ricordare. Severino Manni, il "creatore" dell'originale
bar de "Il Gatto Nero" su College Street. Non
ha fatto grandi cose, non ha scalato l'Himalaya ne' vinto
alle Olimpiadi, non e' ricco come Berlusconi o famoso
come Dean Martin ma ha dato la vita per centinaia e centinaia
di emigrati italiani che negli anni 60 arrivavano a carrettate
nella nostra citta'.Ha curato depressioni, cancellato
momenti di nostalgia dirompente, salvato sicuramente anche
delle vite. Come? Semplicemente offrendo un caffe' in
una gelida mattinata di febbraio, offrendo ristoro in
una squallida serata buia, regalando un sorriso ad un
volto sgomento. Lui si' che meriterebbe "cavalierati"
e patacche varie: lui si che ha "dato tanto"
alla comunita' e non solo per potersi "giustificare"
con Revenue Canada !!!!!
Linguaccia mia statte zitta!
Chiudo con il benedetto Pallone.Oggi - 29 settembre -
e' morto Bruno Giorgi. Calciatore modesto di Reggiana
e Palermo lo conobbi a Cosenza quando allenava l'undici
calabrese (era il 1988) che sfioro' la storica promozione
in serie A persa solo per la classifica avulsa. Un signore
che rinuncio' poi subito dopo ad una luminosa carriera
come tecnico per amore della famiglia e della figlia.
Tra i tanti meriti di questo terzino vecchia maniera quello
di avere scoperto il "Divin Codino" Roberto
Baggio che lancio' in prima squadra a soli 17 anni. Oggi,
sul sito wen del Roby nazionale, sotto ad una vecchia
foto,in bianco e nero ed un po' ingiallita,Baggio ricorda
il "vecchio maestro" definendolo "l'unico
uomo vero del calico".
E di questi tempi non e' certo poco……
---1 ottobre 2010
|
Questa settimana voglio iniziare regalandovi una storia
bellis-sima; me ne fa dono la collega Anna Maria Zampieri
da Van-couver.
Mi scrive: " ripenso alla splendida commovente esemplare
storia dei fratelli Marten, di mamma Viola che con amore
e dedizione ha cresciuto ambedue i figli, sordi e ciechi,
della loro affermazione come atleti a livello mondiale....la
Hall of Fame della ICCS e' andata ieri sera a Piergiorgio
Morten (Pier), nativo di Cles (Trento), in Canada dal 1960,
i cui messaggi sono "I just wish people would realize
that anything is possible, if you try" e "I don't
need to look to see, I don't need to hear to listen, I just
sens it". MERAVIGLIOSO!!!!!!"
E' possibile per un uomo che è sordo-cieco essere
anche uno sportivo? Bene, la risposta è SI e la prova
sono proprio Piergiorgio ed Eddy Morten.
Pier Giorgio e' campione di wrestling (lotta) e judo ed
ha rappresentato il Canada in sette edizioni dei Giochi
Paraolimpici.Ha vinto tre medaglie d'argento nella lotta
e tre di bronzo nello judo. E' nato a Cles nel '59 daViola
Marchesi e Gino Morten ed emigrato in Canada l'anno dopo.E'
anche il primo atleta completamente sordo e cieco,in tutto
il mondo, ad aver ottenuto la cintura nera nello judo.Nell'86
e' stato anche campione canadese di sollevamento pesi.Nel
'99 venne indotto nella "Terry Fox Hall of Fame"
per il grande contributo dato allo sport canadese.Ai giochi
Olimpici di Sidney in Australia venne nominato portabandiera
della nazionale canadese per la cerimonia di chiusura dei
Giochi.
Eddy invece e' il secondogenito di Viola e Gino ed ha tre
anni meno del fratello.Nato sordo comincio' a perdere la
vista ad otto anni causa il morbo di Usher. Nel '77 partecipo'
ai Campionati Canadesi per disabili a Edmonton e vinse la
medaglia d'oro nella corsa podistica.Nell'80 vinse l'oro
anche ai Giochi paraolimpici di Arnhem in Olanda.Quattro
anni dopo conquisto' l'oro nella lotta ai giochi Olimpici
a New York.
Dio mio ragazzi, che lezione di vita !
Se ne e' andato Bruno Milan. Per sempre.
Anche lui occupava stabil-mente un posto in questo nostro
Bar Sport comunitario.
Un "povero Cristo !" direbbero affet-tuosamente
gli amici del tavolo, ed anche lui ha avuto il suo Calvario.
"Ha sofferto terribilmente - mi dice il fratello
Alberto - e nelle ultime settimane ho pregato Dio che
venisse subito not-te".Come dipingerlo ? Smargiasso,
impulsivo, casinista, ma anche generoso, intraprendente,
in fondo in fondo "buono" ! Ma forse l'attributo
piu' giusto e' quello piu' semplice: Bruno era "matto",
nel senso affettuoso e dolce che ha questa parola tra
gli amici di un bar ! Amo ricordarlo con i suoi "sogni"
di grandeur legati al breve periodo della presidenza e
proprieta' della "Dinamo-Latino". Era il tempo
della National Soccer League, di Joe Piccininni e Vaccaro,
della Toronto Italia, la Croatia e la First Portoguese
e lo York Stadium. Mi convoco' nella sua azienda e da
giovin cronista mi presentai con tanto di blocco-notes.
"Caro Canciani - mi disse trionfante - oggi nasce
il "vero calcio". La Dinamo sara' come il mio
Milan! Intanto ti comunico che ho gia' preso accordi con
il Bologna per una sorta di gemellaggio !".
Anche in questa colorata incongruenza c'era il Bruno Milan-tuttofare-
tuttodire. Ciao amico, ciao per sempre !
24 sette,bre 2010
|
Aruopole: in dialetto napoletano e "cilentano"
la citta' di Agropoli. 22mila abitanti circa,in provincia
di Salerno.E' la citta' natale della 'nostra" Giovanna
Tozzi, il "managing editor" de Lo Specchio e,
per certi versi, mia "sorella di carriera"….ma
si fa per dire…..Da qualche giorno ad Aruopole mi lega
una nuova amicizia: Silvio Baratta, arbitro di calcio,
neo promosso in Serie B e gia' in odor di Serie A. L'amicizia
nasce grazie a Facebook e si materializza praticamente
"ogni notte" verso le quattro,quando "navigo"
in cerca delle notizie della notte per i radiogiornali
della CHIN del mattino, e lui e' la, nella 'chat"…..ha
gia' imparato l'arte del…compromesso. Alla voce "Political
Views" risponde con " Parti Congolais du Travail"
!!!! L'importante e'….non schierarsi: rischiare di venire
definito "arbitro di sinistra" da Berlusconi
significherebbe chiudere qui la carriera!
Intanto i calciatori hanno proclamato lo sciopero: discussioni
a non finire ed "esperti" a discettare. Il commento
piu’' "sensato" dal comico Gene Gnocchi. Ve
lo passo: "I calciatori nell'annunciare lo sciopero
hanno detto "con i nostri stipendi non riusciamo
ad arrivare alla fine del secolo!!!!".
E a proposito di facebook ho ritrovato un caro-vecchio
amico di un tempo: Micheal Spensieri.Non ha perso la brillantezza
che lo aveva fatto arguto avvocato e politico di belle
speranze. Scrive: "Mi hanno avvertito che ci sono
delle persone che fanno il "phishing" sul Facebook:
letteralmente vanno a pesca di informazioni e poi si creano
una identita' basata sulla tua. Con tutte le multiple
personalita' che il Padreterno mi ha dato, che se ne prendano
quante ne vogliono. Basta che si accollino anche le cambiali
in protesto".
E veniamo al calcio,il nostro pane quotidiano. Nick Dasovic
e' il nuovo coach dei Toronto FC. Sostituira' Preki licenziato
assieme al d.t. Mo Johnstone dopo l'ennesima stagione
fallimentare. Di buono sicuramente l'ondata di simpatia
che questo ragazzotto slavo portera'; lo ricordate con
la Toronto Italia ? ma certamente non bastera'.
In Italia invece non ci si raccapezza piu'. La Roma: 10
milioni fissati per il riscatto (obbligatorio) di Borriello,
risultato: sconfitta per 5-1 a Cagliari. Il Milan, 18
milioni per Robinho e prestito con diritto di riscatto
(obbligatorio) fissato a 24 milioni per Ibrahimovic, risultato:
sconfitta per 2 -0 in casa del neopromosso Cesena. Juve,
56 milioni investiti per rinforzare la rosa e renderla
immediatamente competitiva a livello nazionale e continentale,
risultato: un punto in due partite. L'Inter? Poche spese
e stelle cadenti tipo Milito. E allora ecco spuntare il
Chievo, che ha speso in sede di calciomercato molto meno
di quanto percepiscono Ibrahimovic e company nell'arco
di una stagione. Risultato: punteggio pieno dopo due partite
e primo posto in classifica. I primi 180 minuti di campionato
hanno detto: Borriello zero reti, Robinho zero reti, Ibrahimovic
idem con palo. Juve ferma a un punto a causa di una difesa
colabrodo ancora in fase d'assemblaggio. E' la serie A
di Antenucci, Caracciolo, Giaccherini e Moscardelli. E
le stelle? Per ora stanno a guardare.
In comunita' invece ce l'ha fatta il baby Luca Gasparotto:
e' arrivato l'okay dal Milan.
L'attaccante degli Ajax Strikers '94 partira' assieme
a papa' e allenatore Dario per la grande avventura all'ombra
della Madunina. L'impressione che ha destato a Pinzolo
durante il mese di prova e' stata ottima. Ora manca un
ultimo, piccolissimo dettaglio: il passaporto italiano.
Il Console Bardini e' stato gia' "investito"
del compito dopo un colloquio preliminare con Gianni Ceschia
ed Alberto De Rosa, che da buoni "compaesani"
ed amanti del football, si son messi a disposizione. Sperim
ben ! Mandi Luca !
17 settembre 2010
|
Intanto un saluto a tutti i "con-gressisti friulani"
che hanno partecipato in fine settimana al Congresso di
Windsor per il 36mo anniversario della Federazione dei Fogolars
Furlans del Canada.Ve n'erano da ogni dove: Calgary ed Ottawa,
Vancouver e Sudbury, Montreal e Saul St.Ma-rie.C'era il
Ministro Sandra Pupatello che per l'occasione ha usato il
cognome "friulano" da signorina, Pizzolito; c'era
Julian Fantino con la Signora Liviana , il costruttore di
Ground Zero Collavino e i "pezzi grossi" dal Friuli
con il Presidente della provincia di Udine Fontanini, l'Assessore
regionale Molinaro ed il neo eletto Presidente dell'Ente
Friuli nel Mondo "Pieri" Pittaro.Che i tempi cambino
lo si e' dedotto dalle pic-colo cose: hanno viaggiato in
"classe normale", cioe' eco-nomica e sono atterrati
a Detroit per risparmiare….. Lo stesso presidente Pittaro
ha rinunciato all'albergo per andare a casa del cugino Luciano
Sovran !!!!
Che Dio vi benedica ! - se solo penso a qualche anno addietro
quando un funzionario dell'Ente ebbe il coraggio di chiedermi
la "ricevuta per le sigarette che acquistai" giustificandola
con un adamantino …" sai, e' per il rimborso spese…".
E Pan-talone pagava !!!!
Un saluto anche a tutti i "woodbriggini" e torontini
presenti: dagli immancabili Luciano Drigo e Gianni Rinaldi,
ai vice-presidenti del Fogolar di Steeles ed Islington Ivana
Pontisso e Mario Bomben, ad Armand Scaini ed Oretta Avoledo,da
Cloc-chiatti a Rigutto,da Alberto De Rosa a George Rodaro.
In settimana un'altra "furlana doc" Annamarie
Gobbo (ora Carrero) mi invia un'interessante e-mail che
mi fa riflettere e vorrei condividere con voi.
Un "rifugiato politico" riceve oggi dal Governo
Federale una pensione mensile di $ 1,890.00 piu' un "aiuto
sociale" di $ 580.00 (sempre al mese) per un totale
di $ 2,470.00 che molt-iplicato per dodici mesi fa $ 28,920.00
all'anno. Di contro la pensione dell' "Old Age"
per i nostri anziani che hanno con-tribuito con 40 o 50
anni di lavoro ammonta a $ 1,012.00 al mese o $ 12,144.00
all'anno.Una differenza quindi di ben $ 16,776.00.
E adesso si vuol far passare in seconda lettura il Bill
C-428 che vorrebbe far ottenere ai nuovi immigrati la Pensione
dell'Old Age dopo solo 3 anni anziche' i canonici 10. Il
firmatario della proposta di legge il Deputato di Brampton
Ruby Dhalla as-secondato - pensate un po' - da Bob Rae !
Dei soldi -(dove trovarli) - del rispetto per chi ha creato
questa nazione a fonte di inanerrabili sacrifici - manco
l'ombra. L'importante e' otte-nere voti da queste nuove
comunita' in cambio di…..soldi…… Dio mio, tutto il mondo
e' paese !!!!
Mi accorgo ora di essere giunto quasi alla fine di questa
colonna e di non aver parlato di Sport - anche se il "Bar
Sport" non e' solo calcio ma convivio sociale con argomenti
a 360 gradi.
Un augurio a Nick Caccavella ed alla sua nuova attivita'
di Real Estate. Nick e' un appassionato di calcio giovanile
ed e' parte importante dell'organizzazione dei Woodbridge
Strikers. Allena la squadra Under 13 dei ragazzi del club
che proprio in settimana ha vinto le semifinali dell'Ontario
Cup. Il 18 set-tembre prossimo li attende la finale ! Auguri
! Cosi' come gli auguri vanno al "milanista" Filippo
Di Diano che esaltato dalle gesta del "Presidentissimo"
Berlusconi che ai rossoneri ha regalato Ibrahimovic e Robinho,
ha pensato bene di far subito gol centrando in auto un camioncino
davanti a lui ! I medici sociali hanno sentenziato che l'infortunio
e' "di poco conto" e potra' presto tornare in
campo, cioe' al "90mo minuto" !!!!
GO STRIKERS GO !!!!!!!!!
10 settembre 2010 |
"Calcio-spezzatino" lo chiama-no…questo campionato
che ca-lendarizza partite al venerdi', al sabato, domenica
e lunedi'; al mattino, a mezzogiorno e nel pomeriggio.
Martedi', mercoledi' e giovedi' son poi dedicate alle
coppe: come dire ogni giorno una o piu' partite in tv:
c'e' la RAI e Score Tv, Telelatino e Fox TV, Setanta e
TSN, GOL TV e …internet ! Dio mio non ci si raccapezza
piu' !!!! E la moglie e i figli ? e la spesa e il lavoro
? le visite e i funerali ? Come accomodare tutto e tutti
? Tempo di scelte amici…come ho fatto io: si' ad Atletico
Madrid-Inter giovedi', niente al venerdi', okay per Udinese-Genoa
sabato con Roma-Cesena sacrificata, spazio per Bari-Juve
domenica ma assolutamente no per Fiorentina-Napoli (che
ho comunque registrato e vedro' stanotte con il "forwarding"
in mano !) e solo la prima mezz'ora della Domenica Sportiva
perche' poi il telecomando passa di mano….di piu' non
si puo'….o almeno dai Canciani !
Atl.Madrid-Inter la seguo al "90mo Minuto" e
faccio da spalla all'amico Filippo Di Diano che ai due
goal spagnoli esulta: "ben gli sta all'Inter "
- esclama convinto e l'ipocrisia del "politically
correct" va finalmente a farsi benedire. Sembra contento
anche il Vito Caressa e c'e' da aspettarselo da un romanista
sfegatato. Felice del pomeriggio mi concedo il bis al
"90 minuto" il sabato per Udinese-Genoa, apertura
della nuova stagione. Prima fila con Tony Albi che gufa
contro (ce l'ha perche' da buon juventino non puo' tollerare
che un Di Natale qualunque rifiuti Madama Juventus!),
Giorgio Da-miani raggiante per la notizia che Berlusconi
ha sostituito Fini con il ben piu' bravo Ibrahimovic,
Salvatore Marra sempre piu' in simbiosi con il suo Ipod
4 che spiattella notizie-su-notizie, Giacomo Stecher,
l'interista Giovanni (non ricordo il cognome !!!) e lo
stesso Filippo Di Diano. Schermo gigante sintonizzato
su RAI International (ma perche' gli han cambiato il nome?).
E qui la prima sorpresa: immagini inguardabili. Buio pesto,
ri-prese simili alle gare dalle isole Azzorre degli anni
'60, com-menti monotoni. E le imprecazioni salgono al
punto che dopo una decina di minuti, l'Albi esasperato
"swiccia" su Score TV: immagini chiare, limpide….insomma
sembra di essere al Friuli. Non ci si stacca piu'.
Cristiano De Florentis ti supplichiamo, fai qualcosa….di
chi la colpa? Rogers o RAI ? Inutile aggiungere che il
goal decisivo di Mesto mi rovina il sabato !
La domenica opto per il silenzio della camera da letto:
Bari-Juve e ancora RAI e non ci sono alternative se non
il com-puter. E per la seconda volta m'incazzo: immagini
migliori del sabato ma ancora povere.Ma quel che fa impazzire
e' la te-lecronaca: il suono e' sfalsato di un paio di
secondi, il tele-cronista, tale Bitto, di una pesantezza
che ci vorrebbero et-tolitri di Alka-Seltzer, con un "esperto"
(tale Ruggeri) da pati-bolo! Discetta su numeri e non
ne azzecca uno che e' uno, ha l'ardire di "spiegare"
la lingua italiana perche' - se-condo lui - la RAI e'
come la DANTE ALIGHIERI nel mondo: ha la missione di "insegnare".
Mai sentite tante fesserie in 90minuti. A un certo punto
per disperazione CHIUDO l'audio.
Bene invece la Giostra dei Goal con la Francesca Calligaro
"tutta nuova", ancora un po' imbranata, ma -
se si pensa all'Ilaria D'Amico dei primi anni - decisamente
meglio ! Favo-losa nella presentazione di Tiziana Alla
(telecronista in studio) e Naldini il moviolista, dotati
di due nasi a proboscide : "met-tetevi di profilo":
- dice - e la telecamera zuma di lato mettendo in risalto
le proturberanze dei due…"ecco sembrate tutto Ibrahimovic
!!!".
Chiudo qui….speriamo meglio fra sette giorni !
Lunedi' c'e' Bologna-Inter. I cronisti della RAI si superano:
ammettano senza pudore di non sapere il nome dell'allenatore
del Bologna che siede in panchina dopo il licenziamento
di Colomba. Il secondo tempo lo vedo sul 53 in inglese:
i commentatori "albionici" esaltano a piu' non
posso il "giovane allenatore della squadra Primavera
del Bologna Magnani che fa il suo esordio in serie A !!!!
Chiudo qui….speriamo meglio fra sette giorni !
3 settembre 2010 |
E si ritorna ! Vanno in archivio le vacanze, i pic-nic,
birre e bar-be-que. Fra pochi giorni torneranno a riempirsi
anche tutti i bar sport cittadini e sicuramente riprenderanno
vigore polemiche e sfotto'.
Si chiude quindi una stagione ed inizia l ' " anno
vero" dello sportivo, quello che va appunto da settembre
a maggio-giugno in concomitanza con i campionati e le
coppe Europee.
Noi quest'oggi riprendiamo la nostra rubrica settimanale
stilando le "pagelle estive".
Medaglia d'oro dell'estate e' sicuramente l'avvocato Ken
Cancellara a cui si deve la venuta dell'Inter a Toronto
e che sicuramente fara' parlare ancora molto di se ( si
parla gia' di una nuova franchise MLS in Ontario !!!).
Di Acerenza in Lucania, oltre che ottimo legale e' uomo
di grande spessore sociale; ha scritto un libro che raccomando
a tutti di leggere "Finding Marco", una storia(novella)
che parla di un giovane italiano (Mark Gentile) che percorre
tutta la scala sociale in Canada sino ad esplodere a vette
di successo inimmaginabili per un "figlio di emigrati"
e diventare CEO di un'importante azienda automobilistica
nord-americana…… fa pensare a un Lee Jacocca o , in senso
inverso, all'attualissimo Sergio Marchionne.
Per Ken Cancellara un meritato "10+".
Di contro medaglia di cartone e' sicuramente Aldo Di Felice,
CEO di Telelatino, l'emittente televisiva nazionale "italo-canadese"
che riesce nella non facile impresa di perdere i diritti
televisivi del campionato di Serie A che vanno quest'anno
a Score TV. Niente piu' quindi le partite del sabato e
della domenica su TLN che dopo aver perduto i diritti
RAI e le partite internazionali che veramente contano
dovra' rassegnarsi alla …modesta Coppa Europa !
In compenso - diamo a Cesare quel che e' di Cesare - ci
regala il nuovo canale di Mediaset (per ora distribuito
solo da Rogers Cable) il che non e' poco…..
Per Aldo Di Felice un "5 tondo" e dietro alla
lavagna !
Tra i promossi alla grande un altro figlio della comunita',
quell' Enzo Concina (nato a Prato Carnico in Friuli) emigrato
a Toronto all'eta' di 4 anni con la famiglia ed unico
"giocatore canadese" ad aver militate stabilmente
nei campionati professionistici italiani: inizia l'avventura
come assistente allenatore di Mazzarri sulla panchina
del Napoli. Enzo due volte perse l'autobus della Serie
A - nell' 87'-'88 lo voleva Chinaglia alla Lazio ma il
Ravenna chiedeva troppo e subito dopo il grande Nils Liedholm
.allora tecnico della Roma, venne a visionarlo a Piacenza
ma il destino era in agguato e in un contrasto di gioco
gli saltò il crociato del ginocchio destro ed il
treno per la capitale passo' - ; speriamo che questa sia
la volta buona!
Chiudo salutando un amico di tante serate estive e tanti
sfotto' - lui tifoso della Lazio ed io dell'Udinese :
il prof. Bruno Magliocchetti docente dell'Universita'di
Toronto - ciociaro verace (o Romano?) e fine conoscitore
dello scibile umano. Ci si da forza dopo le delusioni
mondiali della nazionale azzurra e la si compara alla
nostra comunita' ed alla sua lingua l ' "italiese"……"stanno
scomparendo entrambe" - mi dice, "ed e' un peccato
in questo meraviglioso mondo dove si parlano dalle 6,000
alle 7,000 lingue diverse !". Coraggio Bruno: anche
qui in Canada ed a Toronto sta nascendo una nuova "lingua
internazionale", una specie di Esperanto ! Ed e'
il calcio !!!!
27 agosto 2010 |
Siamo in estate e il calcio giocato riposa....ma qualcuno
si diverte alle spalle dei "grandi protagonisti".
Letta sul Corriere della Sera:
"Il servizio è riservato ai maggiorenni, ma
il costo accessibile ha già rilanciato l'inno su
molti telefoni cellulari italiani. Il testo, a metà
tra la goliardia e i cori da stadio, recita nella prima
strofa: «Con quello li che allena/gli azzurri han
fatto pena/tu hai scelto dei bidoni/scartando dei campioni.
Hai tolto Balotelli/hai tolto anche Cassano/adesso vai
a nasconderti/ma ricaccia prima il grano. Vergogna, vergogna
ci hai fatto umiliare/ e privi di grinta ci hai fatti
giocare». I temi - come si vede - sono sempre gli
stessi: gli errori nelle scelte, dai «bidoni»
selezionati agli esclusi Balotelli e Cassano. La critica
continua ad essere feroce e il bersaglio preferito è
sempre lui, Marcello Lippi. Dopo stampa, tifosi e addetti
ai lavori, ora ci si mette anche la telefonia e i toni
sono molto duri. Da due settimane, infatti, un noto sistema
di abbonamento a suonerie pubblicizza sulle reti private
italiane la canzone "vergogna" un concentrato
di improperi contro giocatori e allenatore dell'ultima
spedizione in Sudafrica".
Letta su La Stampa:
I ristoranti sono posti a rischio per gli sportivi famosi.
Nel '99 Boris Becker, complice una acrobatica prestazione
della modella Angela Ermakova, nel bar del Nobu Hotel
di Londra concepì una figlia, Ann, che pochi mesi
più tardi fu costretto a riconoscere. Più
o meno la stessa cosa, ha rivelato il "Sunday Mirror",
è capitata la scorsa estate a Cristiano Ronaldo,
il meglio fico del bigoncio calcistico che durante l'ultimo
Mondiale ha annunciato via Facebook di essere diventato
un ragazzo-padre. I fatti: «CR9» si trovava
a Los Angeles, e fra una serata e l'altra in compagnia
con Paris Hilton riuscì a rimorchiare anche una
preda decisamente meno glamour, una avvenente ma squattrinata
cameriera di un ristorante di LA. Prima un approccio un
filo troppo diretto («Me, you, f..k, f..k»),
poi, causa espressione interrogativa della ragazza, il
ripiego romantico sul cuoricino disegnato sopra un vetro
appannato e sull'eufemismo degno di un Verdone in vacanza
all'est: «Me, you, kiss kiss?». Un po' imbranato
con l'inglese, okay, ma bello, giovane, ricco e famoso:
la sventurata, ovviamente, rispose. Le conseguenze non
sono finite «lost in translation». Ronaldo,
playboy nato, che peraltro nel 2005 si trovò anche
a fronteggiare un'accusa di stupro, la love-story ancillare
l'avrebbe volentieri chiusa lì, convinto forse
di aver elargito una mancia in natura più che sufficiente
nel dopo cena. Qualche settimana dopo la bollente notte
californiana, però, la cameriera ha scoperto di
essere rimasta incinta, e ha contattato il manager di
Ronaldo, Jorge Mendes, facendo presente il problema. Ronnie,
che è sì un Narciso, ma anche un bravo figlio
cresciuto in una famiglia povera e decisamente matriarcale,
a quel punto ha confessato tutto alla cattolicissima mamma
Dolores e alle sorelle Elma e Catia. Ha controllato che
la paternità fosse autentica con il test del DNA,
poi ha firmato con invidiabile aplomb un assegno di circa
12 milioni di euro alla madre e ha trasferito il baby
in Algarve, affidandolo alla famiglia.
Ascoltato in diversi bar della comunita': Per Inter-Panathinaikos
al Rogers Centre i tifosi torontini dell'Inter si sono
divisi in due categorie: quelli che non vogliono comprare
il biglietto per la partita perche' c'e' di mezzo Rocco
Lo Franco che e' uno "juventino-doc" e…quelli
che non vogliono comprare il biglietto per fare un dispetto
ai dirigenti del club "Peppino Prisco" .
W l'Italia e gli italiani……
23 luglio 2010 |
E allora e' ufficiale: Roberto Bettega sparisce dalla
dicitura del Club Juventus doc di Toronto. La conferma
in un comunicato consegnatomi a casa dal buon Vince Carlucci
piu' che mai impegnato in prima persona nel rilancio del
club dell'era post-Di Berardino.
"A pari passo con la Juventus - mi dice Carlucci
- anche il Club Juventus Doc e' in via di ristrutturazione.
Nuovo presidente, Tiziana Pace, nuovo Vice , Domenic Cataldi,
nuovi membri Angelo Cofini e Dino Di Gennaro,nuovo direttore
marketing Gina Pace. Parte la campagna "Juve Connect"
per l'organizzazione di eventi riservati ai soci, il sistema
"Club Aperto" per offrire la massima trasparenza.
Cambia anche il costo del tesseramento che scende dagli
attuali 80 dollari a 60 per gli adulti".
Gli fanno eco Tiziana e Gina Pace che nel presentare il
tradizionale pic-nic che si terra' il 1mo agosto al Doctors
McLean District Park (8100 Islington in Woodbridge) sottolineano
come sia "molto importante che i membri si rendano
conto che,quando si parla di cambiamento,bisogna dimostrarlo
con i fatti e noi cercheremo di correggere gli sbagli
del passato e guardare verso un futuro pieno di cose meravigliose!".
Una, aggiungo io, invitare il nuovo allenatore, Mr. Gigi
Del Neri a Toronto: oltre agli juventini fareste felici
anche i friulani essendo di Aquileja!
E a proposito di "furlans" ecco rimbalzare,
grazie all'amico Nicola Sparano, la notizia che il "nostro"
Enzo Concina va in serie A a far da assistente di Roberto
Mazzarri,allenatore del Napoli. Enzo Concina è
nato a Prato Carnico (Udine) il 21 giugno del 1962. Trasferitosi
a Toronto da bambino ha cominciato a giocare sui campi
di Mississauga. Difensore centrale, alto 1,86, si mise
in luce nell'Italia di Toronto, allora partecipante al
campionato locale NSL. Nel 1982 il grande balzo nel calcio
italiano. Ingaggiato dal Ravenna (Serie C) passò
successivamente a Cesena, Pavia, Piacenza, Monza, Nola
e Forlì, prima di chiudere la carriera agonistica
a Montreal, nel 1994. - I suoi rapporti con Toronto e
il Canada restano sempre forti ? - gli ha chiesto don
Nicolino. «A Toronto sono cresciuto calcisticamente.
A Toronto vivono ancora i miei. A Montreal, nell'Impact,
ho concluso la mia carriera, nel 1994. Con Joey Saputo
ci sentiamo spesso. Già mi ha detto che vorrebbe
portare il Napoli in Canada. Io riferirò a chi
di dovere» - ha risposto Enzo. Auguri !!!!.
16 Luglio 2010 |
Scrivo mentre sul televisore davanti a me scorrono le
immagini di Spagna-Germania,seconda semifinale di Coppa
del Mondo.
Ieri l'Olanda aveva matato l'Uruguay (orfano pero' di
tre titolari di rango…). In attesa di conoscere il nome
della seconda finalista penso a questi mondiali sudafricani.
Ho appena rivisto su youtube il video del tricheco della
pubblicità Vigorsol che schiaffeggia Lippi, mentre
i tifosi azzurri esultano. "Dedicato a Marcello…"
ha già fatto centinaia di migliaia di contatti.Perfetto
per dipingere lo stato d'animo di ogni italiano in ogni
angolo del mondo. Penso a Donadoni che dopo Italia-Slovacchia
disse: "Ho sperato fino all'ultimo che l'Italia facesse
il 3-3". Per poi,il giorno dopo, aggiungere: "Mi
è dispiaciuto solo per i ragazzi. Quando li allenavo
io, l'Italia era tra il quinto e l'ottavo posto nel ranking
mondiale, quando era messa male. Ora non so dove sia…".
La vendetta va servita fredda, in effetti.
Penso a Maradona che in sei giorni passa dall'altare alla…polvere
ed al commento del giornalista Fabio Corti : "Come
fai a resistere al fascino farabuttesco di Maradona? Guardalo
lì, vestito come il paggetto d'un battesimo di
'ndranghetisti".
Questo e' il "Mondial" in effetti…..fiume di
parole e pensieri. Tante parole inutili e pensieri insulsi.
Ma avete visto qualche spezzone di "Notti Mondiali",
la supertrasmissione della RAI per questi campionati ?
A "Notti Mondiali" si e' parlato di tutto tranne
che di calcio. Una sera era ospite il professor Iannini,
sessuologo. Costanzo lo ha bombardato di domande. "Col
viagra gli arbitri rischiano di perdere il controllo?
Maradona che bacia i suoi giocatori ha qualcosa di omosessuale?
Per gli allenatori vale il detto "meglio comandare
che fottere"?"
E poi gli arbitri e Blatter: il disastro di Larrionda
in Inghilterra-Germania, di Rosetti in Argentina-Messico,
ma anche ieri di Irmatov in Olanda-Uruguay: come dire
e - riconfermare - che chi decide e' si' il fato ma anche
il "quarto potere".
Intanto ha segnato la Spagna…siamo al 74mo….Puyol,gran
bel centrale difensivo…..seguiamo quest'ultimo quarto
d'ora…..e in attesa del triplice fischio finale fatemi
rivolgere un dolce pensiero d'addio per una "nobildonna",
non nel blsone familiare ma sicuramente nell'animo, che
se ne e' andata in settimana: Luisa Marchi, mamma dell'ex
Ministro Sergio e del caro amico Giorgio e sposa di Ottavio.
Domanins, piccolo centro del pordenonese, poi l'Argentina,
infine il Canada….penso all'errare infinito degli italiani
di un tempo. Mi voleva bene mamma Luisa, mi mancherai.
Un abbraccio ed un saluto non solo a Giorgio e Sergio
ma anche a Nora e Laureen ed ai nipotini Natasha,Paolo,Adriana
e Alexander.
Un saluto anche al Chief Julian Fantino che a fine mese
lascia il commando dell'OPP, all'attore italo-canadese
Enrico Colantoni che mi dicono candidato all'induzione
della "Italian Hall of Fame" e fratello minore
di un altro "top-cop", Hector, rientrato a Toronto
dopo un lungo sabatico nella natia Abruzzo; a Fausto Di
Berardino sempre amareggiato per la conclusione della
"telenovela" legata al Club Juventus doc ed
all'avvocato Ken Cancellara gran sponsor e patron di Inter-Panathinaikos
in programma al Rogers Centre il 3 agosto prossimo. Ma
non vi sembra un po' strano che le cose "interiste"
in Canada vengano sempre affidate a juventini doc ? Mi
riferisco a Rocco Lo Franco a cui auguro un buon lavoro.
Siamo intanto arrivati al 90mo. La finale di questo Mondiale
2010 sara' Olanda-Spagna ! Una puntatina sugli iberici
io la farei !
9 luglio 2010 |
Aspetto Italia-Paraguay di lunedi' pomeriggio per scrivere
questa colonna o "ignoro" completamente que-sti
mondiali di calcio e mi dedico ad altri avveni-menti????
Opto per la seconda soluzione, convinto che il buon Tino
Baxa e Ciolfi "copriranno" in modo certosino
il torneo iridato.
E parlo di…ciclismo per esaltare le gesta di un nostro
"figlio di Woodbridge" che senza ombre di dubbio
puo' essere additato come "figlio esemplare"
ed "esempio per tutti".
Domenico Valela, papa' calabrese di Simbario-Vibo Valentia
(Vincenzo, costruttore) e mamma friulana erede diretta
del mitico Elio Muzzo da Cimpello-Pordenone (Susie).
Ex studente alla Ryerson, Dominic in bicicletta vola,
tanto da correre ormai a livello semiprofessionistico
in Europa: "tra Italia e Belgio - mi dice - e, se
continuero' cosi' proba-bilmente fra un paio d'anni passero'
tra i pro, cioe' potro' competere con i "mitici"
Ivan Basso, Cancellara, Evans, lo stesso Armstrong…."
Per adesso continua gli studi universitari e si sta preparando
per il "terzo Sears Annual Kids Cancer ride",
una gara ciclistica con lo scopo di raccogliere fondi
per la lotta contro il cancro infantile. "Si partira'
da Vancouver il 9 settembre prossimo - aggiunge, e si
pedalera' per 15 giorni sino a raggiungere Halifax il
23 dello stesso mese. Oltre 7mila chilometri con 43 corridori
provenienti da tutto il mondo e tutto senza guadagnarci
una lira anzi contribuendo ad una si' nobile causa….".
Bravo Domenico……chi vuole aiutarti vada sul sito web:
www.searsnationalkidscancerride.com .
Sembra una finale di Coppa del Mondo invece, la gara per
assicurarsi i due posti da consultore e due da esperto
che la regione Calabria rinnovera' probabilmente gia'
in settimana.Una bella gatta da pelare per il neo presidente
Scoppellitti che sembra comunque intenzionato a dare il
benservito sia all'On. Mario Sergio che ad Italo Luci.
Le domande, mi dicono, hanno oltrepassato quota 25 con
il Prof. Miccoli dell'Universita' di Waterloo e tale Franco
Cavallaro, insegnante alla St. Jean d'Arc di Maple, ultimi
"applicanti" in ordine di tempo… "E' il
solito circo alla….calabrese - mi dice l'amico Filippo
Di Diano, calabrese di Maierato. Nulla muta a casa nostra
- aggiunge - da 50 anni a questa parte….".
Ed a proposito di Calabria molte comunita' locali e non
solo, sono in fermento per i tradizionali festeggiamenti
di San Rocco che si tengono in agosto.
San Rocco,nobiluomo francese del 13mo secolo che dedico'
la sua vita per salvare migliaia di contadini italiani
e francesi dalla piaga della peste e' senza dubbio il
santo piu' amato di Calabria e mezzo sud-Italia.
Io segnalo una festa un po' anomala, organizzata proprio
dagli emigranti di Simbario residenti pero' a Chicago.
La segnalo perche' e' fatta in congiunzione con la comunita'
cinese della citta' Americana. E' stata fondata ed e'
tutt'ora organizzata dalla Societa' di San Rocco della
Chiesa di S.Teresa che sorge e serve la comunita' cinese.
Fondata da Bruno Roti, patriarca della nota famiglia Roti
di Chicago e dal cognato Bruno Bertucci, ha la particolarita'
di essere riservata a soli uomini e tutti discendenti
da famiglie di Simbario. Oltre alla statua del famoso
santo sfilano pagode e dragoni in un cruogiolo di razze
che comunque inneggiano al Santo Patrono ! Cinesi e Simbariani
sono "neighbours" da sempre a Chicago !
Dulcis in fundo giovedi' prossimo - ieri per chi legge
il giornale - importante ed ennesima novita' in casa del
Club Juventus doc di Toronto.
Tutto dovrebbe venire confermato come vi avevamo preannunciato
la settimana scorsa. Anche se…..come mi informa l'anonimo
uccellino, la lettera di Fausto Di Berardino pubblicata
un po' da tutti, noi compresi, e' soltanto una forma diplomatica
di saluto in quanto sarebbe stata preceduta da un'altra
di tutt'altro tenore ! Destinatari i membri del consiglio
direttivo……
Auguri Tiziana Pace….e forza Juve !!!!
18 giugno 2010 |
E' stata settimana all'insegna
della Juventus e dell'On. Vittorio Sgarbi, il "matto"
critico d'arte, woman…izer ma sopratutto che "non
le manda mai a dire"….
Ci si mette anche mia moglie che - come per incanto -
esce dal letargo quotidiano e si scopre "innamorata"
di Del Piero e del sindaco di Salemi(Trapani).
Juve-Fiorentina al Rogers Centre si gioca in concomitanza
con un ricevimento privato per Sgarbi (residenza dell'av-vocato
Anthony Maniaci) reduce dai festeggiamenti del locale
club di Salemi che vedono in prima fila anche l'arciprete
del paese siciliano, Msg. Cipri.
Siamo circa 20mila allo Skydome, il cui tetto resta "rigorosamente"
blindato nonostante i 30 e passa gradi e il tasso di umidita'
che regala migliaia di "chiazze di sudore" anche
sulle sgargianti camicette delle signorine…..
I fans di Del Piero & co. sono reduci da un'allucinante
serata alla Terrace che fa gridare piu' di qualcuno alle
scandalo: $ 250 dollari a cranio (biglietto d'ingresso
allo stadio incluso) per una comparsata dei campioni bianconeri
talmente veloce che nessuno riesce a strappare un autografo
o una stretta di mano. Scomodate anche un nugolo di "guardie-del-corpo-buttafuori-agenti-di-sicurezza"
che nulla c'entravano con la festa….. Sam Ciccolini, maestro
di cerimonia,quasi collassa mentre il "povero"
Lucky Raso di Astra Sport si strappa i pochi capelli rimastigli…..
Sono certo che un giorno qualcuno ci spieghera'……
Vince la Fiorentina 1-0 con goal di Jovetic davanti a
circa 20mila aficionados,ma non e' partita vera: troppi
ragazzini in campo, troppe assenze qualificate e sopratutto
il terreno sintetico che impedisce azioni in velocita',
contrasti seri e produce solo una serie di infortuni anche
gravi come quello capitato al portoghese Britos che la
Juve aveva preso in prestito dal Livorno.
Anche in questo caso qualcuno ci spieghera' come per Juve-Fiorentina
ci sia il sintetico mentre per Manchester-Celtic, spunti
l'erba…..
Comunque e' serata spassosa: finisco nel "covo"
juventino con il buon Nicola Sparano che pero' deve sorbirsi
per 90minuti buoni il vocio festoso di Giustino Tacconelli
tutto bardato di viola…..Onore ai vincitori !!!!!
A notte fatta volo a Woodbridge per incontrare Sgarbi:
penso che ha appena finito di ospitare il presidente Napolitano
per le celebrazioni per l'Unita' d'Italia e lo sbarco
dei 1000 di Giuseppe Garibaldi. Penso anche al "suo"
Museo della Mafia" ed a questo "miracolo-Salemi"
di cui e' sicuramente il grande ideatore e fautore. Ammiro
molto questo Sgarbi ( a parte certe cadute - secondo me
comunque cercate e volute- di stile… televisivo !), questo
personaggio paracadutatosi in Sicilia dalla Regione Rossa
Emilia-Romagna in fase terminale, questo simbolo di Salemi
e di una Nuova Sicilia possibile e - perche' no? - anche
di una Nuova Italia del XXI secolo, con la forza della
Bellezza e l'antipartito della Ragione!
Penso che mentre era sull'aereo per Toronto gli veniva
re-capitata una lettera (l'ennesima), spedita da Venezia:
"…ci auguriamo che lei muoia presto….la tua fine
e' vicina…" e mi domando: 'cosa pensera' di noi?",
dei suoi concittadini che vivono un'altra realta', a 6mila
km di distanza ?
Casa Maniaci trasuda arte e bellezza da ogni poro: c'e'
una riproduzione di Picasso e un'opera di Cusimano, una
gi-gantografia di San Francesco di Paola e le statue bronzee
di Silvio Mastrodascio. Ma sopratutto c'e' un ambiente
sereno, "cozy" - come si dice qui - e fraterno.
Mi accolgono guantiere di dolci, da quelli "industriali'
della nuova pasticceria "Al Gusto" di Francesco
Commisso a quelli "fatti amorevolmente a mano"
dalle signore degli invitati: cannoli siciliani firmati
da Antonina Marsala, consorte di Castrense re del vino,
quello forte, come la gente di Trinacria prodotto dalla
sua Cantina Sociale o i bigne' con crema prelibata di
Lina, consorte di Pino Correale, a sua volta il re delle…forbici
! I fiori, zagare fuori tempo, non possono che essere
omaggio di Antoniette ed Ignazio Gatto, a sua volta il
"re di fiori !".
Fanno compagnia a Sgarbi anche Sandro Sordi , collega
d'arte di Maniaci, con signora Anna; Silvana e Domenico
Renda gran capo dell'ATEM, l'associazione dei trapanesi
emigrati nel mondo che gia' preannuncia - orgoglioso -
un probabile ritorno in Canada del "nostro"
a novembre ! E poi i compaesani John Ferro con consorte
Nina ed Andrea e Vita Candela.
Grande anfitrione logicamente Anthony Maniaci con donna
Francesca e l'amico comune (di Anthony e di Sgarbi) Silvio
Mastrodascio a cui l'Onorevole dedichera' la prefazione
nel libro-raccolta delle sua prossime opera.
Insomma una bella serata che mi fa ancora pensare, pen-sare,pensare….e
scusate se il calcio non riesco a dimenticarlo neppure
per un istante: per Sgarbi, Salemi e la Sicilia non sono
in fondo un'altra grande sfida come lo e' stata l'Inter
per Mourinho ? E allora sfida e competizione sia !!!!
Mandi a duc ! da un padano del sud !
28 Maggio 2010 |
Il Cav. Tony Di Piazza da New
York, originario di San Giuseppe Jato, Chairman dell'Associazione
Culturale Italiana di New York,vice presidente del Comites
locale e Presidente della Italo-American Federal Credit
Union (l'equivalente della nostra IC Savings) e figura
prominente della comunita' italo-americana, ha deciso
che mi vuole "convertire" alla fede nerazzurra
! In pochisssimi giorni mi ha invitato ad iscrivermi all'Inter
Club Moratti della grande mela e se non bastasse anche
di aderire al gruppo di facebook, da lui creato, che vorrebbe
"Mourinho santo subito!". Non c'e' limite alla
gioia del "secundo titulo" consecutivo in attesa
del terzo e piu' prestigioso: la Champions League!
Per questi tifosi "ad oltranza" - come per esempio
il buon Franco "Cheese" Formaggio, presente
domenica scorsa a Siena, i complimenti piu' sinceri per
un successo, credo, meritatissimo. E per loro, ma anche
per i "locali" Alberto Milan, Franco Imeneo,
Rocco Cerone, Joe Iannello, Eligio Paris, Ciccio Bonofiglio
e via dicendo, una chicca che son certo fara' batter loro
il cuore a mille all'ora……
Se l'inter vincera' a Madrid, la Supercoppa Europea contro
l'Atletico Madrid potrebbe giocarsi qui a Toronto, al
Rogers Centre, dopo i mondiali sudafricani ed a inizio
nuova stagione. Non e' una boutade; trattative sono in
corso e le possibilita' di realizzazione molto alte. Per
correttezza non dico di piu'…vi posso solo dare alcuni
indizi che portano a un "gran tifoso della Lazio",
un "noto costruttore italo-canadese di origini laziali",
il "titolare di un paio di soccer-centres".
Vi bastano come indizi ???
Intanto Fortunato "Lucky" Raso dell'Astra Sport
Centre mi fa sapere che sono in dirittura d'arrivo le
trattative per portare a Toronto il Catania di Maxi Lopez
e Mister Mihailovic . Dovrebbe sfidare gli argentini dei
Newell Old Boys.
Insomma grande fermento in citta' per un calcio che da
la sensazione stia finalmente per esplodere.
Non cosi' in Italia che - secondo me - non ha nessuna
possibilita' di venire prescelta quale nazione organizzatrice
degli Europei del 1016.
Non illudiamoci: il governo italiano in un anno non e'
riuscito a far approvare la legge sugli stadi e si e'
impegnato molto meno rispetto a quello francese e turco,grandi
rivali in questa corsa.
L'Uefa poi non ci vede di buon occhio: il nostro sistema-calcio,
pieno zeppo di problemi , non convince. Nel report tecnico
ci sono stati tanti pretesti per metterci in cattiva luce.
Anche pretesti stupidi come il fatto che in Italia si
sciopera troppo (ma in Francia molto di piu'), che ci
sono le Alpi che impedirebbero una fluidità di
trasporti (c'è passato Annibale con gli elefanti...)
e che la Sicilia e la Sardegna sono due isole difficilmente
raggiungibili in treno (bella scoperta). Ormai si è
capito che c'è la volontà di fare fuori
l'Italia in modo da portare in finale Francia e Turchia.
Facendo poi vincere la Francia.
Infine una parentesi calabrese. Mentre qui da noi si e'
aperto il "toto-consultore" che verra' nominato
dal nuovo governo Scopellitti (in pole position il Sen.
Basilio Giordano a Montreal e Pino Di Diano con il deputato
provinciale Mario Sergio qui a Toronto), continua il momento
no delle squadre della regione : ora sembra che anche
il Catanzaro (C/2), sia sull'orlo del fallimento ! Ma
proprio qui dal Canada arriva la prima ciambella di salvataggio.
Tony Mazza da Winnipeg scrive sul sito della societa'
: «Io sono un italo-canadese. Mia madre era originaria
di Lamezia Terme, mio padre di Platania. Tifiamo Catanzaro
da sempre. Il più bel ricordo che ho dei giallorossi
è inchiodato agli anni '70, quando vidi il Catanzaro
giocare contro la Reggina un derby fantastico».
Tony Mazza è l'allenatore di una squadra di calcio
indoor , il Winnipeg Alliance SC. «Anche il Presidente
del mio club Tony Pesce ha origini calabresi. Così
abbiamo deciso di giocare un amichevole qui in Canada,
tra due squadre di questo Paese, per aiutare il Catanzaro.
Vogliamo devolvere l'intero incasso all'Fc. Non sappiamo
quanto importante possa essere la somma, ma speriamo comunque
di aiutare la nostra bella squadra. Non possiamo pensare
alla Calabria senza il Catanzaro». A due o tre mondi
di distanza, c'è dunque qual-cuno che pensa al
Catanzaro e a come risolvere la sua crisi !
O foco meo ! Mandi mandi !
21 maggio 2010 |
Da qualche tempo mi sono iscritto a facebook. Sin'ora
una bella esperienza per-che' ritrovi amici perduti,
chatti continuamente, ti trovi in bacheca ogni sorta
di idee e novita'. Quelle relative allo sport ed al
calcio ,al pari di quelle di politica italiana, dominano
gli interessi di tutti.....L'Inter non mi sembra sia
troppo amata....Io comunque tifero' per i nerazzurri
sopratutto a Madrid dove avrei comunque voluto vedere
una dele-gazione dell'Inter Club Peppino Prisco ma cosi'
non sara'.....il tifo di casa nostra - mi dicono - verra'
affidato all'estemporaneita' di Joe Iannello e al solito
gruppo-viaggio organizzato dal...."milanista"
Salvatore Marra. Marra che con Giacomo Stecher ha intervistato
Giorgione Chinaglia che compare tra gli organizzatori
di Fiorentina-Juventus al Rogers Centre.
Sara' sicuramente una Juventus orfana di molte stelle:
da Buffon a Camoranesi, da Cannavaro a Chiellini, da
Diego a Grosso e Jaquinta per citarne solo alcuni. E
ancora non si sa chi siedera' sulla panchina bianconera.
Va a vedere che ci sara' proprio il "fiorentino"
Cesare Prandelli - dico io !
Dall'Inghilterra rimbalzano voci di un interessamento
del Liverpool per Prandelli (il che rafforzerebbe la
scelta Benitez alla Juve), ma i costi altissimi e le
smentite dell'agente del tecnico spagnolo fanno storcere
il naso. Altre voci asseriscono che la societa' torinese
starebbe sondando il terreno russo ed avrebbe chiesto
allo Zenit di San Pietroburgo la disponibilita' a liberare
Luciano Spalletti. Per la verita' solo questione di
giorni...
A Udine intanto, alla mia Udinese, e' ballottaggio Giampaolo-Guidolin...
Io tifo per il secondo!
Ed a proposito di Udinese e friulanita' alcuni amici
calabresi, vocianti come sempre, mi chiedono: "
ma perche' - voi friulani - bestemmiate come turchi
?"
Vi saluto con questa risposta che spero vi fara' per
lo meno sorridere un po'......
" Noi friulani diciamo "porco"....porco
di qua e porco di la', porco di su e porco di giu'....ma
la parola "porco"....in Friulano non puo'
essere considerata una bestemmia perche' ha un significato
diverso da quello a cui comunemente siamo portati a
pensare..... c'e' per esempio il...
1. Porco... esortativo.
Viene posto all'inizio di una frase imperativa come
rafforzativo di un esortazione a compiere un determinato
gesto o azione.
Il muratore friulano dira' al giovane aiutante che non
collabora attivamente:
-Porco...! Dami chel marcjel! Trad.: -Forza! Dammi quel
martello
2. Porco... incazzativo.
A differenza del precedente viene posto alla fine della
frase e perdendo la funzione sintattica assume unicamente
una funzione semantica indicante collera e insoddisfazione.
Sempre il muratore al giovane aiutante apprendista
- Dami chel marcjel, porco...! Trad.:- Dammi quel martello,
accipicchia!
.3. Porco... come attributo.
Prerogativa del friulano e' l' uso del "porco..."
per indicare "persona per la quale non si nutre
eccessiva simpatia".
Un tale si lamenta perche' il vicino di casa non Taglia
da diverso tempo la siepe alta ormai piu' di 6 metri:
- Chel porco... mi lasse cresi la siepe (CISCJE ndr)
e tal ort...
.4. Il porco... come "eccetera".
Un'altra peculiarita' del Friulano e' l'uso del "porco..."
invece di eccetera. In questo caso e' piu' frequente
la variante "porco..." perche' conferisce
alla frase maggiore ritmicita'.
Un tale si lamenta perche' dopo tante analisi cliniche
il suo medico non ha ancora capito l'origine
5. Il porco... come nulla.
- No soj rivat a fa' un porco... Trad.: non sono riuscito
a combinare nulla
6. Il porco... per intercalare come insomma, quindi,
ma,...
Piu' raro, usato comunemente dai bestemmiatori incalliti.
Difficile da rendere per iscritto. Mandi Mandi …..
7 maggio 2010
|
Inter-Barcellona mi sfugge come
un'anguilla….un'ospite dal Friuli, un incontro di lavoro
dalla parte opposta della citta', il pranzo,sempre di
lavoro, con amici e clienti e infine una puntata fuori
citta', a Georgetown, la cittadina dove, si dice, i "neri"
non vi abitano, la polizia fa poco o nulla perche' "4
vecchi amici KKK" si fanno rispettare come pochi……e
garantiscono ordine e giustizia…..sempre e comunque….
Ma internet, il videoregistratore, le tonnellate di articoli
mi regalano un replay infinito.
L'Inter ha vinto e sono molto contento: odio per principio
chi gufa contro ! E traggo queste conclusioni che spero
chi mi legge approvera': "Una spanna sopra tutti
Zanetti J. che a 36 anni dovrebbe essere un esempio per
ogni atleta. Thiago Motta in marcatura a uomo asfissiante
su Messi, è riuscito pure a sradicare due palloni
e avviare il secondo e terzo gol. Ma pure Lucio, Milito,
Sneijder e Samuel, Pandev finchè aveva birra. Vittoria
meritata. Il Barca ha alzato la testa quando ha visto
Balotelli: non marcava, non copriva, non rientrava. Misteri..".
Non a tutti ha fatto piacere la vittoria dei nerazzurri
anche perche' arriva nel bel mezzo di "calciopoli
2". E allora vi giro questa e-mail inviatami,logicamente,
da un tifoso anti-interista: "I.N.T.E.R = Impresa
Nazionale Truffe E Rapine"
Ma in Italia, si sa, tutto e' permesso; basta guardare
Totti (perche' non lo hanno squalificato???), ascoltare
Travaglio, o l'ultima registrazione di calciopoli 2 che
si riferisce alla conversazione tra l'assistente Ayroldi
e Pairetto in cui ammette di non aver ammonito lo stesso
Totti che aveva insultato l'arbitro Trefoloni " anche
perche' la domenica successiva c'era Roma-Juventus".
Questa ,cari amici e' l'Italia di oggi e allora faccio
mio un articolo scritto alcuni mesi fa da Filippo Facci:
"Tutti offendono tutti, ma nessuno si offende più.
Nazista, fascista, razzista, antisemita, mafioso, hitler,
videla, scemo: ormai le parole svolazzano iperleggere,
sradicate, intercambiabili, svuotate di peso culturale
e storico, voci qualsiasi in un parolaio senza chiaroscuri.
Alla magistratura ormai abbiamo delegato persino di decidere
che cosa sia lesivo della nostra dignità: non si
dice più «mi hai offeso», si dice «è
un reato». A far la differenza dovrebbe esser rimasto
solo il pulpito, il chi sia a dire che cosa.
Chi se ne frega, dunque, se una qualsiasi comiziante
di Piazza Farnese ieri ha additato «i delinquenti
che oggi occupano le istituzioni italiane»: è
solo una ragazzetta.
Ma ieri un capo-partito, Antonio di Pietro, ha definito
«mafioso» un conportamento della prima carica
dello Stato.
Mentre Franco Frattini, un ministro, il giorno prima aveva
definito «antisemita» (non anti-sionista,
non anti-israeliano, non insopportabilmente fazioso) Annozero
di Santoro, applaudito da un'altra parlamentare che in
passato aveva definito fascista e antisemita anche il
vignettista Vauro e persino me. Intanto, inosservato,
il capogruppo dell'Italia dei Valori Pierfelice Zazzera
ieri ha definito «nazista» Pietrangelo Buttafuoco,
proposto come componente dell'Istituto nazionale per il
dramma antico.
Buttafuoco ha risposto: Zazzera è un cretino.
Dopo un giro di consultazioni, la nostra serena analisi:
HANNO LA FACCIA COME IL CULO".
Per l'amico Vince Tersigli, supertifoso laziale: "Ma
dopo aver visto il derby Lazio-Roma, non ti e' venuto
il dubbio che Lotito & company si siano "venduti
la partita?".
Ai posteri l'ardua sentenza……Mandi mandi
23 aprile 2010
|
,
Maledetto computer !!! Per tre giorni ha deciso di "am-malarsi"
lasciandomi in panne….scrivo quindi al volo, all'ultimo
momento, la-sciando poco spazio alla fan-tasia ed ai racconti
di "casa nostra".
Faccio piu' cronaca che altro riportando e prendendo spunto
dai tre fatti che mi sono sembrati piu' importanti ed
accaduti in settimana.
Prima pero' sempre al volo, un saluto al "grande"
Tony Nardi , l'attore, regista, scrittore di Montreal
ma ormai trapiantato a Toronto, che non le manda a dire
esprimendo "opinioni forti" sulla campagna anti-tagli-all'editoria-
del Corriere Canadese; all'interista figlio dell'indimenticabile
Pino Cangelosi, Orazio (Agazio) ritrovato nel nuovo ruolo
di "real estate" dopo tanti anni (era spesso,
competente ospite dei miei processi calcistici televisivi)
ed a Fabrice Pittana, torinese di Morsano al Tagliamento
(il paese delle oche di cui vi avevo gia' parlato….) in
fugace visita ai suoi amici "furlans" di Toronto
che, a dire il vero, mi sembrano sempre piu' spenti !
E' vero Fabrizio ?
Punto primo: Colpo di scena a Cagliari dove il presidente
della società, Massimo Cellino, ha sollevato dall'incarico
Mas-similiano Allegri, il tecnico considerato inamovibile
fino a qualche mese fa. Consueti e circostanziali auguri
di buon proseguimento della carriera per Allegri da parte
della dirigenza rossoblu. . Con questa, le panchine saltate
nella Serie A 2009/10 salgono a 16: è costata cara
la sconfitta per 1-0 contro la Juventus ad Allegri, che
ora è dunque svincolato per il mercato estivo.
E chissà che proprio la Juventus…..Non capisco
ma credo che possa essersi ripetuto un caso simile a quello
Udinese-Spalletti-Roma
Secondo punto: Si è conclusa l'udienza di Calciopoli2.
Il presidente Casoria ha accettato la trascrizione delle
inedite 75 telefonate presentata dalla difesa di Moggi
e che verrà discussa il prossimo 20 aprile. Tanti
i momenti importanti del dibattimento, dove emerge una
telefonata tra Facchetti e Bergamo del 2004: in un colloquio
con l'ex designatore l'allora presidente nerazzurro ha
dichiarato di "avere qualche problema con Bertini"
e di volere Collina..
Terzo punto: Sono giorni avvelenati. In generale e in
particolar modo per l'Inter che - suo malgrado - si è
trovata tirata per la giacca in Calciopoli 2. Così,
sono bastati un paio di passaggi di Massimo Moratti, in
un lunghissimo discorso condotto tutto sul filo dell'emozione
e dell'amarcord per ricordare la figura di papà
Angelo, per creare l'ennesimo cortocircuito.
Parlando dei motivi che hanno spinto il padre della Grande
Inter a vendere la società nel 1968, Moratti ha
sfoderato la parabola dell'intossicazione per illustrare
quanto può essere difficile convivere con la pressione
della stampa e della critica, ma il discorso - e una sua
interpretazione alquanto sibillina - hanno scatenato scenari
apocalittici, con un Moratti pronto a vendere perché
stufo del clima ( intossicato, appunto) che si respira
intorno alla sua creatura. Nasce immediatamente la teoria
secondo cui Moratti, qualora gli venisse tolto lo scudetto
assegnato all'Inter a tavolino sull'ondata emotiva della
prima Calciopoli, potrebbe decidere di farsi da parte
perché verrebbe privato di quel titolo, da lui
ritenuto " un fiore all'occhiello", per dimostrare
( come più volte sottolineato in questi anni) la
differenza tra l'Inter e chi gestiva il malaffare. Alla
prossima, mandi ! 16 aprile 2010 |
Il tavolo e' ben
assortito: c'e' un polemico Gerardo Reali e la sua vittima
di turno, il prof. Filippo Gravina, il moderato Ottavio
Parise ed il gaudente interista Mario Ribello, c'e' il
santone Nick Gileno in arte Mr. Montini ed il filosofo
"de' Roma" Alberto Novelli.
La discussione spazia : dalle promesse pseudo-elettorali
del Gravina da Matera che ricorda tanto il comico Onorevole
Concetto La Quaglia ( se verra' eletto alle municipali
di Vaughan posti assicurati per tutti….) ai feroci attacchi
del Reali che, emulo San Tommaso, non crede se non vede
e tocca: "Macche' professore e professore, macche'
diplomi e lauree, macche' tutto….". Per lui, in caso
di vittoria, solo tanta….potatura di alberi! Don Ottavio
appoggia l'interista doc con tanto di ca-nottiera "firmata-Inter"
Mario Ribello che ride di gusto, e a supporto dell' arte
del "non complotto', sposata logicamente tout-court,
sfila un foglio su cui ha copiato addirittura le dichiarazioni
di Mr. Idrolitina, ovvero l'ex presidente del Bo-logna
Gazzoni-Frascara che dice, riferendosi ai presidenti delle
squadra italiane : "cosi' fan tutti…".
Io, se un commento mi e' concesso, non ne sono del tutto
convinto.
Stefano Palazzi, superprocuratore Figc, è un magistrato
(militare) vecchia maniera, di quelli che parlano coi
fatti più che con le parole. Martedì, passate
le vacanze di Pasqua, ha riunito i suoi collaboratori
più stretti e presto deciderà cosa fare:
Bobo Vieri che chiede di cancellare lo scudetto 2006 all'Inter,
gli avvocati di Luciano Moggi che chiedono di riaprire
il processo sportivo alla luce delle nuove intercettazioni
che stanno ve-nendo a galla e che coinvolgono (almeno
nelle chiacchiere, per gli eventuali reati si vedrà)
anche l'Inter e di nuovo il Milan con Meani. Palazzi deciderà
cosa fare: probabile l'apertura di nuovi fascicoli, aspettando
però di avere materiale dalla procura di Napoli,
con la quale collabora da anni, e di capire se per certi
(eventuali) reati c'è la prescrizione. Le nuove
intercettazioni hanno riaperto il fronte di Calciopoli:
si scopre che Moratti par-lava con Bergamo (cosa che in
passato era stata smentita dagli investigatori), si scopre
che delle 150.000 intercettazioni (co-state 12 euro l'una?)
moltissime sono state tenute nascoste e chissà
perché ("irrilevanti", secondo il pm
Beatrice), si scopre che a Cellino non è simpatico
per niente Collina (almeno quando arbitrava, adesso chissà...),
che Bergamo si raccomanda a Gal-liani perché si
sente "molto solo", che Facchetti telefonava
so-vente al designatore ("più di altri"),
che Miani minacciava (scherzosamente) di "tagliare
la testa" al povero Trefoloni che si è salvato
da Calciopoli, che Del Piero rivuole i due scudetti tolti
alla Juve, eccetera eccetera. Ci sono altri fronti aperti,
come detto: Vieri ha chiesto di revocare lo scudetto 2006
assegnato (da Guido Rossi) all'Inter, lo stesso Vieri
chiede milioni di danni alla Telecom/Pirelli per essere
stato spiato e la stessa cosa faranno l'ex arbitro De
Santis (ricordate il Dossier Ladroni?), Bergamo, Moggi
e altri ancora. Si scopre che i veleni del 2005 sono quelli
del 2010, se non peggio, e chissà mai quando (e
se) finiranno. Il 13 aprile intanto appuntamento a Napoli,
ancora con Auricchio, gli avvocati e le intercettazioni
nuove, che escono a rate . Certamente questi veleni stanno
guastando un finale di stagione storico, con tre squadre
che lottano per lo scudetto. Un calcio mai in pace con
se stesso. Ma certo, in quegli anni, quanto parlavano
e quanto brigavano...
Filippo Di Diano, sponda milanista, e' draconiano nell'esprimere
questa opinione: "Ci siamo;; quello che tutti 'speravano'
e si auguravano finalmente si e' avverato ! Massimo (Moratti)
par-lava con gli arbitri , il compianto Facchetti (grande
campione dentro e fuori dal campo) anche .La societa'
Inter aveva un com-portamento come Milan, Fiorentina,
Lazio, Juve nel rapporto con gli arbitri e Bergamo dirigeva
il teatrino delle designazioni con sapiente equita' per
non scontentare nessuno. Peccato che Luciamone 'nun ce'
voluto sta' - come dicono a Roma' - a fare il capo espiatorio
di un atteggiamento truffaldino che apparteneva sia a
lui sia a Galliani o Della Valle (ricordate mi sono com-portato
cosi’ per salvare la Fiorentina!!) . Qualcuno ha di-menticato
che la vicenda dei passaporti falsi non apparteneva solo
all'inter ma ne sono stati coinvolti anche Roma Milan
, Lazio e Udinese, "Cosi' fan tutti" era un
modo di fare all'italiana che aveva ed ha come prerogativa
l'avvantaggiarsi laddove non ci si puo' arrivare per vie
normali.La domanda ora e': rifacciamo calciopoli o per
amor di patria azzeriamo gli scudetti assegnati all'Inter
e togliamo una ventina di punti alla societa' nerazzurra
e senza nessun altro strascico ricominciamo daccapo?
La mia risposta e' questa, caro Filippo. Sfoglia gli almanacchi
del calcio europeo. Nel Cracovia - squadra di Polonia
- il portiere si chiami Merda, che in polacco non significa
nulla ma che in italiano ha una sua valenza non da poco
, specialmente di questi tempi….. 9 aprile
'10 |
Domenica delle palme. Ho assistito
alla celebrazione di don. Mose' Gasperini a Saint Fidelis.
Ho rivisto Joe Carraro,dirigeva il coro…era tanto tempo
che non lo ve-devo e sentivo…sempre un Signore…. All'uscita
dalla chiesa,tra un ramuscello d'uli-vo ed una palma (afri-cana….)
i soliti commenti sul campionato: sulla sconfitta dell'Inter
e sulla tragedia Udinese…..
Rosario Fava, catanzarese doc., Cavaliere come pochi,
non ha mezzi termini:"Da oggi non sono piu' Interista!
E non lo saro' finche' l'attuale allenatore restera' alla
guida della squadra. Ieri con quel sorrisetto stupido
e beffardo, ostentando una su-periorita' che non ha, ha
mostrato i suoi limiti, mentre la squadra subiva una pesante
e significativa sconfitta. Altro che "special one".
Viva la Roma e Ranieri!".
Mi associo al dispiacere degli interisti in cui mi sono
imbattuto in settimana: da Alberto Milan (grandiosi i
tuoi "Vinorsi" su Radio Chin….a quando la pubblicazione
in un libro?), a Joe Iannello, da Eligio Paris a Cesare
Rizzuto da Oshawa,da Peppino Luciani a Franco (Ciccio)
Bonofiglio a cui vanno le mie piu' sentite condoglianze
per il grave lutto che lo ha colpito.
Fatalismo invece in casa Milan con i supertifosi locali
come Filippo Di Diano ,Giorgio Damiani o Salvatore Marra
probabilmente a ribadire quanto affermano - anche un po'
per scaramanzia, da tempo immemorabile - che…questo e'
il Milan di oggi!
Per gli abbonati di Sky TV nel postpartita di Milan-Lazio
1-1, si è visto un simpatico siparietto tra Reja
e Foggia, nelle prime battute dell'intervista del tecnico.
Reja: "Per gli occhiali rotti pagherà Foggia,
mi ha preso a cazzotti la giacca per festeggiare il pareggio,
anche se non sapeva che erano all'interno". Foggia:
"Non li pagherò!". Reja: "E invece
sì. Li ho comprati a Napoli, ci sono affezionato".
E' la settimana santa….. Sono settimane e giorni di grande
riflessione: anche e sopratutto sul valore della vita.
Un'amica friulana, Paola Carpin, mi manda questa e-mail.
Ve la giro cosi' come mi e' giunta: ".Mamma, sono
uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata
quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai
chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosi ho
bevuto una Sprite. Mi son sentita orgogliosa di me stessa,
anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi
hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario
di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta
sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando
la festa e finita, la gente ha iniziato a guidare senza
essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina
con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare,
mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato!
Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto
che dice:\"Il ragazzo che ha provocato l\'incidente
era ubriaco". Mamma, la sua voce sembra così
lontana... Il mio sangue è sparso dappertutto e
sto cercando,con tutte le mie forze, di non piangere.
Posso sentire i medici che dicono:\"Questa ragazza
non ce la farà". Sono certa che il ragazzo
alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche,
mentre andava a tutta velocita. Alla fine lui ha deciso
di bere ed io adesso devo morire... Perchè le persone
fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno
delle vite? Il dolore è come se mi pugnalasse con
un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì
a mia sorella di non spaventarsi, mamma, di a papà
di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel
ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i
suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva... La
mia respirazione si fa sempre piu debole e incomincio
ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi
momenti,e mi sento così disperata...Mi piacerebbe
poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui,
morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo...
Ti voglio bene e.... addio".
Queste parole sono state scritte da un giornalista che
era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva,
sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva...scioccato.
Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la
guida in stato di ebbrezza in Italia.
Buona Pasqua di cur…..
2 Aprile 2010 |
Come ai vecchi tempi !
Domenica mattina, gruppo di amici, caffe' a volonta' e via
con il calcio….adesso c'e' la "Giostra dei goal",
una volta - al mio arrivo in Canada - 30 e passa anni fa,
c'erano un transistor, le onde corte, "Tutto il calcio
minuto per minuto" e le inconfondibili voci di Sandro
Ciotti ed Enrico Ameri.
Cambiano i tempi, ci invecchiamo, ma lo spirito resta uguale.
Domenica scorsa c'era il Fullone, Franco, sarto sopraffino
da San Fili, "tombouer de fammes" (o almeno cosi'
si mormorava), ora in congedo permanente come agente di
viaggio da Bonavista Travel. C'era il Vinci, non il "famoso"
Bob bensi' l'umile Angelo da Serra San Bruno, aria dinoccolata,
miopia crescente e "posto sicuro" nel baraccone
della Workers Compensation, quel-l'istituzione che spesso
cambia nome ma da sempre svolge le stesse funzioni che il
mitico Tino Baxa dal Canale 11 di Hamilton tanto bene decantava
per decenni: "tu ce l'hai - usalo!". Il buon senso
!
C'era Giorgio Benedetti,businessman brindisino, supertifoso
nerazzurro,con affari in Irlanda e in mezzo mondo. Se la
'sua" Inter andra' in finale in Champions sara' sicuramente
anche lui parte della festa. Fa un tifo sfrenato per lo
scugnizzo partenopeo ma non per ragioni di appartenenza
geografica ma per tor-naconto di…classifica !
E c'era il padrone di casa Sal (Salvatore) Verri da Montalto
Uffugo. Adesso fa le tasse, dopo una vita ad elargir denaro
per conto della Molson, a sponsorizzare eventi, anche calcistici.
Indimenticabile la tournee' della vecchia Signora a Toronto,
indimenticabile il suo discorso al Montecassino con Boniperti,
presidentissimo bianconero addirittura in lacrime.Non c'e'
viagra che tenga: Salvatore e' arzillo piu' che mai: migliaia
di pratiche da evadere, un pizzico di madame Batterfly qui
e la', linguaggio sciolto e sopraffino da vero gentleman.
C'e' Milan-Napoli in tv ma la compagnia e' cosi' ben affiatata
che Quagliarella e compagni passano in secondo piano: sono
i ricordi ed i racconti a farla da padrona !
Come quelli che mi riportano ad altre domeniche mattino,
a casa del mai troppo rimpianto Bruno Buso da Dosson (trevisano
doc….), "inventore" della Milano Biscuits, quella
del trenino e dei "tanti dolci momenti", sicuramente
i trenta secondi di pubblicita' piu' belli visti sui nostri
teleschermi ! A casa di Bruno, grande tifoso juventino,
al caffe' si aggiungevano sempre burro e marmellata, poi
patate e formaggio e salame e prosciutto e fagioli e del
buon vinello! Era un calcio al breakfast che finiva a pranzo
inoltrato. E a casa di Bruno c'erano l'odioso-amato interista
Tino Baxa dall'aplomb albionico, Sergio Taddei ispettore
del Liquor Board e come me collezionista di trenini e Renato
Rossi,anch' egli juventino ma dal cuore votato all'hockey
su ghiaccio. Renato che ho rivisto con piacere proprio in
settimana e' infatti tutt'ora il presidente della squadra
italiana di serie A dell'Alleghe! Accanto a noi i pargoli
di Bruno, l'Anthony che oggi e' presidente dell'azienda
che produce i biscotti piu' famosi della nostra comunita',
Brunetto junior e Lauretta. E mamma Bonnie di origine marchigiana.Ogni
tanto facevano capolino anche mio papa' Elio in trasferta
da Montreal o il "mitico" Roberto Bottega con
consorte "Mamu" Emanuela…..
Ricordi di altri tempi che non torneranno piu!.....purtroppo…..
Come quelli della Juventus sempre piu' giu'….Emblematico
quanto accaduto domenica in Sampdoria-Juve e l'infortunio
del terzo portiere Chimenti. Frattura a una mano, gesso
e stagione finita per il quasi 40enne estremo difensore.
Particolare in più, Chimenti non si è infortunato
in uno scontro di gioco ma si è procurato la frattura
da solo, a partita finita, tirando un pugno sul tavolo per
la rabbia dopo aver incassato un gol-beffa da Cassano.
«È stato furbo a calciare in porta da lontano
- racconta Chimenti - sono rimasto un po' sorpreso e indietreggiando
ho perso il passo, ho provato a smanacciarla, ma ormai ero
già dentro la porta.». E la frustrazione l'ha
sfogata con un gesto istintivo al rientro negli spogliatoi,
che gli è costato la frattura della mano destra:
«Ero molto nervoso, sono rientrato per primo nello
spogliatoio e ho sfogato la rabbia con un pugno su un tavolino.
Purtroppo mi sono fratturato la mano».
C hiudo con una nota particolare per Filippo Gravina
da Matera. Non parlo del "suo" Milan bensi'
del suo nobile impegno verso i ragazzi diversamente abili.
Insegna infatti ad alcuni bambini autistici e down.Una
farfallina mi dice che forse sta pensando ad impegni amministrativi
nella sua Vaughan. Evvai docente !
26 MARZO 2010 |
E mentre l'Inter arranca in attesa della trasferta europea
di Chelsea, il Milan ritrova speranze perdute e la Roma
spreca l'impossibile, al "90mo Minuto" di Woodbridge
vanno di scena ricordi nostalgici della grande nazionale
di Enzo Bearzot, sia quella sfortunata del '78 in Argentina
che quella iridata di Spagna '82.
Innesca la miccia Rocco lo Franco che apostrofa di incompetenti
chi asserisce che "Schizzo" Tardelli non aveva
fatto parte della spedizione mondiale nella pampa Argentina.
Intervengono il "ciociaro" Amerigo Lombardo, lo
"juventino" Giacomino Stecher sino a Tony Albi
che dopo "telefonate e riscontri" nascosti sentenzia
" Rocco Lo Franco ha ragione !".E noi lo confermiamo
quest'oggi.
Giocatore universale Tardelli e' stato "agonista"
insuperabile, tenace, ricco di temperamento. Si avventava
sull'avversario, ne stroncava l'azione per partire poi di
scatto schizzando (donde il soprannome di "Schizzo")
verso l'area avversaria sovente concludendo in assolo come
fece proprio ai mondiali di Spagna nell'82.
Nato nel 1954 ha vinto 5 scudetti,2 Coppe Italia,1 Coppa
dei Campioni, 1 Coppa delle coppe, 1 coppa Uefa ed una supercoppa
oltre al titolo mondiale.
Ai mondiali del 1978 in Argentina gioco' sei delle sette
partite disputate saltando solo la finale per il terzo posto
poi persa contro il Brasile per 2 a 1.
Bearzot all'epoca schierava di solito questo undici: Zoff;
Gentile Cabrini; Benetti Bellugi Scirea; Causio Tardelli
Rossi Antognoni Bottega. Vennero utilizzati anche Zaccarelli,Graziani,Claudio
Sala,Cuccureddu e nella "finalina" anche Patrizio
Sala e Maldera.
E' stato un fine settimana "triste" anche per
i tifosi dello scugnizzo partenopeo, il Napoli sconfitto
in casa dalla Fiorentina. Io che non sono di certo un mangiarbitri
dico che buona parte della sconfitta e' pero' imputabile
al direttore di gara, il sig. Banti di Livorno che non ha
visto un netto rigore su Lavezzi. Si era sull'uno a zero
per il Napoli e la partita sarebbe sicuramente cambiata.
Coraggio amici Ciolfi, Saggese, Foglia, Papa, Antonio quotidiano
frequentatore di Rustic Bakery, verranno tempi migliori…..intanto
consoliamoci con una buona….pastiera…Pasqua in fondo e'
alle porte ! E noi sappiamo che la Pastiera napoletana e'
il dolce tipico delle festivita' pasquali…."Currite,
giuvinò! Ce stà 'a pastiera!" E' nu sciore
ca sboccia a primmavera,e con inimitabile fragranza soddisfa
primm 'o naso,e dopp'a panza. Pasqua senza pastiera niente
vale: è 'a Vigilia senz'albero 'e Natale, è
comm 'o Ferragosto senza sole.Guagliò,chest'è
'a pastiera.Chi ne vuole? Ll' ingrediente so' buone e genuine:ova,ricotta,zucchero
e farina" .
Io vi dico che la vera pastiera napoletana l'ho finalmente
trovata a 'Al Gusto" , un ristorante-pizzeria-pasticceria-bakery
e caffe', dell'amico Francesco Commisso. Aperto 24ore nel
cuore di Woodbridge e' situato all' 8099 di Weston Road
e ve lo consiglio caldamente !
Chiudo. Domani sabato c'e' Roma-Udinese. Credo che possa
scapparci la sorpresa….Non me ne vogliano Massimo Nicoletti
e Vito Caressa….dopo tanta sfortuna in casa friulana tre
punti fuori casa non ci starebbero male…..in fondo Roma
e Udinese da sempre sono societa' amiche…..
Mandi Mandi.
- 19 marzo 2010- |
Non e' una domenica qua-lunque:
sono infatti ospite di Vince Tersigni, broker ed agente
immobiliare di origi-ni ciociare, per Toronto Raptors- Filadelfia
76ers, all'Air Canada Centre. Nella "box" ritrovo
tanti amici: dall'avvocato John da Re, all'industriale Vince
Mariani al pubblicitario Vincenzo Papa.
Marco Belinelli è l'unica nota positiva della serata
dei Toronto Raptors, che cedono 101-114. Questa volta coach
Triano gli dà spazio già in chiusura di primo
quarto e Beli si presenta alla grande con un canestro, uno
sfondamento subito e due liberi. Resta in campo anche in
apertura di secondo periodo e quando va a sedersi ha totalizzato
6 punti in 7 minuti di utilizzo. La seconda apparizione
avviene nella ripresa, quando i Raptors già imbarcano
acqua da tutte le parti: assist per Bargnani, schiacciata
dopo un bel taglio back door e tripla sono segnali per Triano,
che forse dovrebbe evitare di far marcire in panchina la
guardia azzurra, il cui tabellino recita alla fine 11 punti
in 18 minuti con 3/4 da due, 1/2 da tre, 2/2 ai liberi e
3 assist.
Al di la' della gara scopro un "nuovo amico" in
Vince Ma-riani, titolare della "Marian Metal Fabricators",
ma so-prattutto ex seminarista e gran sostenitore del progetto
Teopoli di Padre Claudio Piccinini. Chiacchierando tra un
tiro ed una schiacciata viaggio con la mente a ricordare
Suor Carmelina Tarantino. Era nata a Liveri, in prov. Di
Napoli nel '37. Serva di Dio, Suor Carmelina della Croce,
apparte-neva alla comunità delle Suore Passioniste
di San Paolo della Croce. Si spense il 21 marzo di otto
anni fa. Ora e' in corso il processo per la sua canonizzazione.
Penso a Società Unita , una missione composta da
famiglie, sacerdoti e religiosi che collaborano per creare
una società più pietosa e armoniosa. Fu fondata
nel 1969 da Padre Claudio Piccinini, Nel 1972 la Missione
acquistò 200 acri di terreno a Gra-venhurst, circa
170 km. a nord di Toronto, e chiamò questo luogo
"TEOPOLI", da due parole greche, "Theos"
e "Polis" che messe insieme significano "La
Città di Dio", realizzando cosi' proprio la
volonta' di Suor Carmelina
Dalla sua fondazione, TEOPOLI ha organizzato ritiri spirituali
di gruppo, pellegrinaggi e "l' Esperienza Estiva Teopoli"
per bambini e giovani nel corso dei mesi estivi. Teopoli
ha aiutato molte persone a raggiungere una profonda pace
personale, a scoprire il significato della vita, a trovare
il coraggio di vivere una vita utile e lieta.
Sui due piedi decido di accettare l'invito di Mariani: saro'
presto anch'io parte inegrante di questo progetto.
Ed a proposito di chiesa e religione sentite quest'anteprima
scovata su "La Stampa": il terzo concistoro di
Papa Rat-zinger avra' luogo a fine novembre ed in quell'occasione
il Sommo Pontefice nominera' 24 nuovi cardinali in sostitu-zione
degli "over" 80 che sono andati o andranno in
"pen-sione'.
Le lotte interne sono gia' iniziate: il 27 gennaio scorso
il "nostro" Ambrozic ha computo gli 80 anni fatidici
e quindi il collegio cardinalizio risulta attualmente composto
da 182 porporati di cui 111 elettori. Da qui a novembre
spariranno altri dieci cardinali tra i quali l'ex palermitano
De Giorgi, grande amico di Padre Gianni Carparelli rendendo
quindi vacanti 24 posizioni. Tra i "sicuri" l'attuale
Vescovo di Pa-lermo Romeo, grande amico del Cav. Angelo
Balsamo ed ex Nunzio ad Ottawa. Tra i "possibili"
anche Thomas Collins, l'attuale vescovo della nostra Diocesi
di Toronto. Anche noi qui in Canada facciamo il "tifo"
per loro.
Dulcis in fundo uno sfogo ed una riflessione che rivalutano
"personaggi sportivi" da copertina: " La
lite tra Buffon e Amauri a causa mia? Nulla di vero, zero
assoluto. Hanno voluto farmi passare per "zoccola".
Come altro potrebbe definirsi una che, con un figlio di
pochi mesi, va con un altro?" Alena Seredova -
( 12 marzo 2010) |
Oggi e' domenica.
Anzi domenica sera. Il Canada ha battuto in overtime gli
Stati Uniti aggiudicandosi l'ennesima medaglia d'oro in
questa olimpiade molto ricca per i Canucks e molto amara
per gli azzurri.
Ho controllato i numeri della lotteria e, come al solito,
mi e' andata male…ho visto Udinese-Inter e anche qui,come
al solito, e' andata male…Sono riuscito a litigare con
mia moglie, a mandare a quel paese un paio di amici, mangiare
male, incazzarmi per un niente…insomma giornata da buttare….
Mi dico " ma chi me lo fa fare ?" Prego il mio
angelo custode di sorreggermi in questo momento di sconforto
e come per incanto su internet mi si materializza questa
notizia che di colpo ridimensiona il mio avvilimento.
Vorrebbe poter sposare la sua amata prima che la malattia
la uccida. Una storia d'amore disperato quella che arriva
da Bordighera, nell'imperiese. Antonio Abrevayas, 59 anni,
è un cittadino italiano che da 6 anni lotta contro
la burocrazia del Canada per poter riabbracciare la fidanzata,
Carol Nellis, 57 anni, cittadina canadese e gravemente
malata di sclerosi multipla.
L'uomo ha lavorato per anni in Canada senza avere i documenti
necessari a restare nel Paese nord americano e quando
è stato scoperto è stato arrestato e imprigionato
ed infine espulso.
Da allora l'uomo non ha più rivisto la sua fidanzata
morente e non è potuto rientrare in Canada neppure
quando è deceduto suo padre, sepolto in un luogo
rimasto a lui sconosciuto.
Antonio Abrevayas vorrebbe poter tornare regolarmente
in Canada e sposare la donna che ama prima che questa
muoia per la malattia che la sta consumando.
Al momento, però, lo Stato italiano ha fatto poco
per aiutarlo.
Amore disperato, male incurabile, neppur la gioia di un
fiore su una tomba….e poi mi lamento io ?
Ma qualcuno, e penso a quel gran signore che e' il nostro
Console Gianni Bardini, rivisto con piacere venerdi' sera
alla Famee Furlane per la tradizionale "Festa in
Piazza" , puo' dare una mano - per pieta' e compassione
- a questo nostro connazionale ? Per un minuto non si
puo' mandare al diavolo leggi e leggine, cavilli tecnici
e burocrazia ? Sicuramente le autorita' preposte nel negare
il visto d'ingresso al signor Abrevayas avranno tutte
le ragioni plausibili…ma qualche volta non si puo' prediligere
le ragioni del cuore?
Divago troppo. Venerdi' serata riuscitissima ed un bravo
di cuore a Fausto Gaudio il vero motore trainante non
solo della nostra banca italo-canadese ma della Fondazione
che aiuta tutti, all'avvocato John Da Re improvvisatosi
cerimoniere e da qualche mese membro del direttivo del
nostro istituto finanziario e Vince Papa per la coreografia
da mille e una notte. Rivisto con grande piacere Gigi
Gambin,il presidente della Famee Furlane che a 66 anni
viene chiamato alla sfida della vita piu' dura e difficile,
il chief Julian Fantino in versione Enrico Toti…mancavano
solo le stampelle !!!!, Ralph Chiodo poliedrico rappresentante
di una "business society" che passa con nonchalance
da un dinner con Sergio Marchionne ad una bevuta con l'ultimo
dei camerieri, Daniele Procacci l'enfant prodige degli
acquerelli a base di vin santo e tanti altri personaggi
da 18 e piu' karati. ……..pero' ste feste stanno diventando
"una di piu'" !
Chiudo: Diego Armando Maradona fa dietro front e chiede
di annullare la partita amichevole tra Argentina e Canada
prevista per il prossimo 24 maggio a Buenos Aires. Il
ct dei biancocelesti, parlando alla tv 'TyC Sports', ha
spiegato: "Non voglio giocare con il Canada. I campionati
terminano molto tardi e i giocatori arrivano con molte
partite nelle gambe. Vorrei dare loro 4 o 5 giorni di
riposo prima di mettere a punto la preparazione".
Domattina invece - lunedi' 1 marzo - il Senatore della
Repubblica Italiana eletto in Germania Di Girolamo, dara'
le dimissioni e si trasferira' da Palazzo Madama a Regina
Coeli. Da qualche giorno nessuno lo conosce piu'…..mi
vien da ridere !
5 marzo 2010 |
Colonna tecnica questa settimana:
prendo spunto dalla commedia di Mourinho contro gli arbitri,
rei - a sua detta - di avercela con l'Inter.
Premetto che dopo aver visto Inter-Sampdoria ritengo che
l'operato del sig. Tagliavento (parrucchiere di Sangemini)
abbia rasentato la perfezione, a norma di regolamento. Se
poi invece si vuole usare la "bilancia tutta italiana"
del compromesso ad oltranza, allora e' un altro paio di
maniche……ma non mi interessa.
Aggiungo di essere contento delle decisioni del Giudice
Sportivo, l'ex "prosecutor" Tosel, che ebbi la
fortuna di incontrare diversi anni fa, quando al ruolo istituzionale
di magistrato alternava quello, per hobby, di 007 della
Federazione Calcio italiana. E' persona seria, preparata
ed integerrima.
Detto questo e con ancora negli occhi i veri "misfatti"
di 'arbitri internazionali" come il norvegese Ovrebo
(Bayern Monaco-Fiorentina), parlo del mio "eroe"
delle "giacchette nere", quello che indirettamente
-grazie proprio alle sue gesta calcistiche - contribui'
non poco alla mia carriera arbitrale che si interruppe dopo
solo undici gare causa problemi di vista…….(all'epoca non
esistevano ancora le lenti a contatto ed agli esami fisici
se non possedevi 9/10 di diottrie eri …finito !) : Luigi
Agnolin da Bassano del Grappa..
Inizio raccontandovi un aneddoto che la dice lunga sulla
"moralita'" di Gigi Agnolin.
Sono a Udine in vacanza e vado a vedermi Udinese-Como. Le
zebrette friulane devono vincere per salvarsi dalla retrocessione.
Sono ospite di Mario Facchin,altro arbitro di serie A e
di Udine, della moglie Laura, di Ariedo Braida (attuale
direttore sportivo del Milan) all'epoca manager dell'Udinese
e di un loro amico, sindaco di Povoletto, paese dell'hinterland
udinese. L'Udinese vince 4 a 2. Al termine della gara Mario
Facchin scende negli spogliatoi per salutare il collega
e saputo che aveva raggiunto Udine dalla sua Breganze (Vicenza)
in auto, lo invita a cena. Agnolin accetta. Noi quattro
ci rechiamo nella residenza di Facchin e la moglie Laura
si butta sui fornelli per cucinare una lauta cena.Alle 6
e 20 esatte, mentre in TV scorre la sigla del "famoso"
90mo minuto di Paolo Valenti, trilla il campanello d'ingresso.
E' Agnolin con un fascio sgargiante di fiori per la signora
Laura. Eravamo gia' tutti seduti a tavola in attesa dell'ospite.
Agnolin consegna i fiori, ringrazia per l'invito , si scusa,fa
dietrofront e se ne va dicendo: "cara Laura e caro
Mario, scusatemi ma io il signor Canciani non lo conosco
e comunque non potrei cenare senza autorizzazione o preavviso,
con Braida in quanto tesserato dell'Udinese". A nulla
valsero spiegazioni, suppliche, riassicurazioni da parte
di noi tutti. Agnolin balzo' sull'auto e se ne torno' a
casa !
Questo l'uomo Agnolin. L'arbitro Agnolin e' invece l'unica
giacchetta nera italiana ad aver diretto in due mondiali:
1986 in Messico e '90 in Italia.Figlio d'arte ha diretto
ben 207 partite in serie A. Ai mondiali messicani diresse
URSS-Ungheria 6-0,la delicatissima Argentina-Uruguay 1-0
degli ottavi di finale e la semifinale Germania-Francia
2-0.
Ha diretto tre finali di Coppe Europee: nell'86/87 quella
di Coppa delle Coppe tra l'Ajax ed il LokomotivLipsia, nell'87/88
quella di Coppa dei Campioni tra PSV Eindhoven e Benfica
e poi la Supercoppa Europea tra Steaua Bucarest e Dynamo
Kyev.
Ma di lui si ricordera' anche il carattere per nulla malleabile:
ne sanno qualcosa Beckenbauer ed il Presidente della Federcalcio
Tedesca Neuberger dopo un'amichevole Austria-Germania e
ne sa qualcosa anche Roberto Bettega dopo un derby tra Torino
e Juventus. "Ti faccio un c….cosi'" lo apostrofo'
Agnolin che ammise la sua colpa e si prese sei mesi di sospensione.
Per Bottega diverse giornate di squalifica.
Era il mio eroe vestito di nero…..
Chissa' cosa avrebbe detto a Mourinho se avesse arbitrato
lui Inter-Sampdoria ! -----
26 febbraio 2010 |
Il calcio e' bello
perche' non si esaurisce nei 90 minuti di gioco: anzi…..sono
i dibat-titi, le polemiche, gli sfotto' che seguono e
precedono ogni sfida a tener desta l'attenzione, a far
lievitare l'interesse e rendere ,so-prattutto il torneo
italiano, cosi' ricco di interesse, di "pathos"…..ecco
allora giustificati i chilometrici articoli che appaiono
quotidianamente sui giornali specializzati, sui fogli
di lingua italiana in ogni angolo dl mondo, le trasmissioni
con moviole e movioloni sino alle piu' modeste, delle
nostre radio locali: dal Bar Sport del lunedi' sera con
Franco Valli o l'approfondimento domenicale su Radio Uno
con Salvatore Marra e Giacomo Stecher. Ecco quindi l'assurgere
a veri e propri templi del dibattito, lo-cali come "90mo
Minuto", "Curva Nord", "Kappa Sport
Bar" , ed ecco spuntare personaggi che per la loro
fede e le opinioni espresse diventano vere e proprie "icone"
come Vito Caressa della Roma, Joe "Combin" Bonavota
della Juventus, Filippo Di Diano del Milan, Alberto Milan
dell'Inter e tanti altri.
Oggi la nostra rubrica punta a Keele e la 401, esattamente
a Rustic Road dove sorge la "Rustic Bakery"
che non e' propriamente un Bar Sport bensi' una panetteria-pasticceria
ma con annesso angolo bar dove un nugolo di sportivi si
riunisce quotidianamente per discutere di calcio, farsi
il tressette o la scaletta, Rustic Bakery e' luogo di
incontro, di amicizia, di comunita' dove si passano ore
in letizia e serenita'.
I personaggi che popolano questo microcosmo sportivo:
"Il principe", Joe Abramo: bastone per sorreggersi,
anelli e collane a non finire. Tagliente nei commenti,
"amministratore" fine ed acuto dei…"si
dice", ma anche tanta umanita',sensibilita' ed esperienza
di vita…….
...poi il 'clan dei friulani" con Lido Venir, udinese
doc, taciturno, a mezzo servizio con il Kappa Sport Bar,
poche parole ma sempre giudizi tecnici seri ed opportuni
specialmente nei confronti della sua Udinese; poi il lungagnone
Claudio Zanon da Morsano, il paese delle oche. Fratello
di "Foga" Zanon,uno dei bracci destri di Vic
DeZen, perennemente pendolare tra Bolton e St.Kitts. Fine,educato,aria
semi-intellettualoide e' invece Luigi Casolaro: non toglietegli
la "scala quaranta serale', rischierebbe di non dormire….
...poi ci sono gli anti-juventini per antonomasia con
l'argentino di Avellaneda Luigi detto il Siciliano,tifosissimo
della Fiorentina al pari del "re della moda"
Franco Lombardo: aplomb quasi inglese, elegante sempre
ed ovunque, fine dicitore,ultimamente un po' in ambasce
per la sua Reggina che rischia di finire in serie C. Poi
il laziale di nascita ma giallorosso romanista di fede
Gino Verdelli: piccolo, vivace, generosissimo…..sosia
del grande Bruno Conti, indimenticabile ala della grande
Roma di Falcao e Di Bartolomei e della nazionale azzurra
campione del mondo '82. Dalla Ciociaria provengono anche
Sebastiano Paniccia,serio lavoratore e frequentatore serale
della nostra "bakery" ed il prof. Magliocchetti,
docente universitario, di fede laziale, profondo conoscitore
non solo della lingua italiana ma anche e soprattutto
dello scibile umano….
Taglia gli alberi, gioca a "scratch and win"
Frank Salomon trevisano purosangue":l'auto e' il
suo ufficio, Rustic Bakery la sua casa dove pranza anche
regolarmente e vive in simbiosi con il suo telefonino…Juventino-triste
e' "Rocco il Barese" che invece "apre"
il locale al mattino e dalle 5.30 piantona la via in attesa
di Denny Geraci,uno dei gemelli titolari dell'esercizio
e riconoscibile dal fratello solo per i baffetti spioventi.
Il gemello - addetto al turno serale - e' invece Sam .
Non e' proprietario ma qualche volta e' come lo fosse
Pietro Vidiri, un tuttofare che si alterna dietro al bancone
del caffe' alle consegne di pizza e pasticcini: si' perche'
"Rustic Bakery" e' anche servizio-catering .
Da Simbario, profonda Calabria, arriva invece Sam Pugliese,
imparentato con la stella nascente di City Tv. Poche parole,
difesa territoriale della sua terra ad oltranza e sfotto'
a non finire con tutti e tutto. Resta il superinterista
Bruno - e non poteva essere differentemente per un d-ipendente
della"Imeneo Construction" di Franco Ime-neo,uno
dei direttori e fondatori dell'Inter Club Peppino Prisco
- matita all'orecchio, schedine dei "pro-Line"
o "Pro-Pick" sotto braccio, solo l'Inter in
bocca !; l'inossidabile Nicola Fera che sfida l'eta' e
non salta una presenza che e' una cosi' come Enrico Assonia;
altri due personaggi che stanno a Rustic Bakery ed al
nostro Bar Sport come i Re Magi stanno al presepio di
Natale. E poi i "valori aggiunti" : al tavolo
del gioco delle carte Vin-cenzo Acquavita,sempre in forma
e …"very opinioned"…..scrivi dell'ingiustizia
del governo-Miller per noi torontini che al momento del
rinnovo delle targhe dob-biamo pagare un'extra tassa,
anziche' scrivere di noi !, mi dice - ; Mirella Loiero
l'altra titolare dell'esercizio e ma-drina indiscussa:
sempre un sorriso, sempre una cortesia, ma in cassa non
salta un penny ! , Antonio "il rappre-sentante",
dialetto e parlata napoletana inconfondibile, che trepida
per lo scugnizzo partenopeo ogni domenica, Fausto De Marco,
juventino al pari di Vince Carlucci,ma che preferisce
la "vera attivita'" sportiva (allena una squadra
di bambini), a quella del 'collega" che si limita
a quella dialettica cosi' come Davide Flumia, in arte
"Del Piero", sia per la somiglianza fisica che
per l'abitudine di sfoggiare sgargianti maglie bianconere
con il nome del campione preferito sulle spalle.
Questo il variopinto mondo sportivo di "Rustic Bakery"
: Stefano Benni potrebbe trarre spunto per un nuovo "Bar
Sport"che nulla avrebbe da invidiare al suo famoso
libro ambientato nella Bologna degli anni '60
19 Febbraio 2010 |
Detto, sette giorni fa, del provino
di Andrade, por-toghese ex-Juventus, con il Toronto FC,
un'altra notizia trapela dal mondo della MSL: si sta trat-tando
con la Sampdoria di Del Neri per una tournee' estiva americana
con gara al BMO della nostra citta'. Me lo conferma "Lucky"
Fortunato Raso, manager del complesso sportivo "Astra"
, ospite sabato scorso del Club di Maierato che ha organizzato,
largamente in anticipo, la festa di San Valentino. Bel
nugolo di sportivi: dagli "juventini-tristi"
Enzo Jonadi a Fortunato Febbraro; dall'avv. Ralph Ciccia,
in ambascie per la sua Reggina che sta scivolando in serie
C, all'inossidabile Carmine Marcantonio sempre piu' dedito
al golf; da Robert Jarusci ai simpaticissimi fratelli
Mario e Vasili Marrella. Quasi 350 persone per una festa
allietata da l' "Italiano" Fortunato Gratta',
veramente bravo sia come dj che come cantante-chitarrista,
brillantemente organizzata dal Presidente Domenico Costa
e dal suo comitato che, tra le altre cose, hanno voluto
premiare anche il "nostro" Tony Pavia con la
tessera di membro onorario del sodalizio.
Intanto la storia di David Beckham finisce a fumetti.
Da Spice Boy a... Spice Comics il passo è breve
per il centrocampista del Milan che vedrà raccontate
le sue peripizie nel mondo del calcio e non solo grazie
a una casa editrice canadese, la Bluewater, che ha programmato
l'uscita dell'attesissimo albo in estate. Titolo già
deciso: "Fame". C'è chi si attende inedite
rivelazioni soprattutto sulle sue avventure senti-mentali.
E concludiamo con il calcio giocato ed i ri-cordi…..devo
"congratularmi' (e non e' uno scherzo e tanto meno
uno sfoto') con l'amico Mario Cioffi da Cervinara, cuore
napoletano come pochi. La "mia" Udinese e' tornata
finalmente al successo contro il "suo" Napoli,
ma gli scugnizzi partenopei di Mister Mazzarri sono veramente
una bella squadra. Seppur in dieci uomini hanno tenuto
testa alle zebrette senza patemi e se solo i……pali…..ma,
questo e' il gioco del calcio, basti pensare a come e'
finita Fiorentina-Roma !!! Peccato solo per gli incidenti,
gravi, gravissimi, del pre-partita.
Sette feriti, tra i quali tre agenti di Polizia. Dieci
tifosi napoletani fermati. Il gestore del bar 'Ai Rizzi'
ferito al braccio, altri tre tifosi friulani hanno riportato
ferite guaribili tra gli otto e i quindici giorni, per
ferite da arma da taglio e da altri oggetti contundenti.
In ospedale anche due poliziotti. Alcuni tifosi napoletani
sono scesi da due pulmini e, armati di bastoni e spranghe,
hanno aggredito la tifoseria friulana che stava entrando
allo stadio.Un furgone con i tifosi a bordo ha poi preso
l'autostrada per fare rientro a Napoli. E' stato inseguito
e i componenti fermati dalla Polizia sull'autostrada.
Il Questore di Udine,che coincidenza della vita e' proprio
un napoletano, il dott. Giuseppe Padulano, ha commentato
duramente l'episodio: "E' una vergogna perché
si è trattato di un atto preordinato con tecniche
da commando. Ma le videocamere hanno ripreso tutto, e
la fuga degli aggressori è stata interrotta dall'intervento
degli agenti". A questo punto sono a forte rischio
le trasferte dei tifosi napoletani da qui al termine del
campionato.
Peccato e, quel che da piu' fastidio, e' l'atto premeditato:
una cosa che nulla ha ha che fare con il calcio, con la
partita, con lo sport in generale. Era cento volte meglio
l'incazzatura per l'arbitraggio-contro di una volta, l'invasione
di campo da…frustrazione, che questi atti codardi. Ricordo
ancora, avevo solo sedici anni, la fuga in…elicottero
dell'arbitro Sardella dopo un Palermo-Napoli del 1969.
Allora vinse il Napoli ed i tifosi siciliani inferociti
invasero il campo ed assediarono l'arbitro negli spogliatoi.
Soltanto l'in-tervento di un elicottero dei carabinieri,
fatto giungere appositamente ed atterrato a centrocampo,porto'
in salvo il direttore di gara. Il campo del Palermo venne
poi squalificato per due giornate. Era dramma, spettacolarità,
anche paura….oggi non piu', e' soltanto idiozia, volgarita',
frustrazione sociale…..Peccato ! Chissa' che De Laurentis
non tragga spunto per un nuovo film: dall' "oro de
Napule" alle "strunzate dei Napuletani"….Amen
12 FEBBRAIO 2010 |
Potrebbero esserci anche i "Toronto FC" nella
nuova iniziativa tele-visiva di cui vi abbiamo accennato
sette giorni fa e che dovrebbe debuttare in comunita' entro
la fine di aprile: una trasmis-sione a meta' strada tra
l'indimenticabile "90° Minuto" della RAI,
il Processo del martedi' che rilancio' Telelatino (era l'epoca
di Bettega pendolare tra Torino e Toronto) e una rassegna
del "calcio che conta" del fine settimana.
Diversi gli incontri ad alto livello delle ultime settimane
ma ancora "top secret" sul nome del-l'emittente
che offrira' spazio ai calciofili di casa nostra e sul presentatore.
Di certo, o quasi, che il programma potrebbe diventare la
vetrina comunitaria della squadra di Toronto che si sta
preparando per la nuova stagione agonistica. Ed in quest'ottica
la notizia che dall'8 febbraio prossimo sino al 18 del mese
sara' in prova con il club torontino nientepodimeno che
Jorge Andrade, il difensore portoghese che la Juventus acquisto'
proprio per sostituire Cannavaro e che un brutto infortunio
mise fuori causa un paio di anni fa. 9,5 milioni di Euro
sborso' la Juventus al Deportivo la Coruna per assicurarsi
le sue prestazioni ; prestazioni che durarono poche partite
prima del crac al ginocchio. L'ex centrale del Porto che
ha solo 31 anni, aveva sostenuto dei provini con il Nottingham
Counts che non diedero pero' i frutti sperati. "Sono
molto eccitato - ha detto Andrade. A Toronto ritrovero'
il mio vecchio compagno di squadra Julian De Guzman e se
tutto andra' bene avro' anche l'opportunita' di giocare
di fronte ad una grande comunita' portoghese! " Il
"provino" non e'andato invece come sperato per
l'amico Ulderico Sorichetti, in arte Rick Sonata, che
Gigliola Cinguetti ha portato in Italia per partecipare
alla sida canora "I raccomandati" presentata
da Pupo. Il 53enne figlio di marchigiani (di CivitanovaMarche)
e' stato infatti eliminato al primo turno , sfavorito
anche - secondo il nostro modesto parere - dal televoto,
riservato al pubblico italiano che a parte "New York
- New York" non conosceva le altre canzoni di Frank
Sinatra presentate dal nostro. Peccato ! Resta comunque
un'esperienza indimenticabile per il bravo e modesto interprete
del grande Sinatra.
Chiudo cambiando argomento e parlando delle
mie terre e dei prodotti tipici di Veneto e Friuli.
Per dirvi che Australia e Stati Uniti adorano il "Parmesan
perfect italiano" con bandiera tricolore sull'etichetta,
ma non si tratta di Parmigiano Reggiano nè tantomeno
di Grana Padano. Sudamerica, il Canada e Giappone venerano
il Grana Padano, ma ne storpiano il nome in "Grana
Pardano", "Grana Padana" o addirittura
"Grania Padona". La California celebra l'"Asiago
cheese", la Germania trasforma il prosecco in "Mosecco"
e l'Amarone in "Amaretto Venezia", la polenta
cambia vocale in Montenegro e diventa palenta, il Merlot
si modifica in Camerlot in Romania.
Il falso "made in Veneto e Friuli" cresce e
si diffonde. Ci sono formaggi come Asiago, Montasio, Piave
e, ovviamente, Grana Padano, ci sono i prosciutti dei
Colli Euganei o il San Daniele , la soppressa vicentina,
e poi il radicchio rosso di Treviso, di Verona, Chioggia
e Castelfranco, i fagioli di Lamon, gli asparagi bianchi
di Cimadolmo, il Vialone Nano veronese, la Ciliegia di
Marostica, per non parlare dei vini :Prosecco, Recioto,
Soave, Tocai, Valpolicella, Bardolino...).
Secondo la Coldiretti, il "danno da tarocco"
si aggira su un quinto del valore, quindi sul miliardo
di euro. I paesi più sedotti dall'"Italian
sounding" alimentare sarebbero proprio gli Stati
Uniti, l'Australia e il Canada, ma anche Cina, Giappone
e Sudamerica cominciano ad unirsi al coro.
L'unico prodotto per nulla "taroccato", qui
da noi, resta per il momento proprio il calcio ! Nel bene
e nel male….. Chissa' mai…..
5 febbraio 2010
|
Si torna al lavoro dopo la sosta post-natalizia.
E si torna a parlare di calcio e del nostro cam-pionato.
Risultati, classifiche, commenti e dibattiti tecnico-sociali
trovano sicuramente ampio e piu' qualificato spazio in
altra parte del giornale; a me lasciate solo alcune considerazioni
dopo l'ultimo turno di campionato che ha ri…sancito la
supremazia dell'Inter di Mourinho.
1) Se ci saranno polemiche per l'arbitraggio di Rocchi
si scoglieranno ben presto: l'arbitro fiorentino ha di-retto
benissimo ! Ha visto giusto nel primo giallo a Lucio,
ha punito giustamente uno "stupido" Snajder,
ha dato un rigore sacrosanto al Milan. Unico, piccolissimo
dubbio, il fallo su Maicon da cui e' scaturito il raddoppio
nerazzurro.
2) Per vincere gli allenatori contano eccome. In Italia
ce ne sono di alcuni veramente bravi: Rossi, Del Neri,
Mazzarri, Di Carlo. E bravi sono anche Capello, Lippi,
Spalletti e Ancellotti. Tutti gli altri, a cominciare
da Prandelli per proseguire con Marino, Roberto Mancini,
Gasperini, Ballardini e Zenga, lo devono ancora di-mostrare.
Ferrara e' un mediocre
3) Il razzismo negli stadi e' una Bufala e basta ! Mi
sembra, per esempio, che Muntari, centrocampista dell'Inter,
sia "piu' nero" di Balotelli eppure nessun tifoso
juventino lo ha fischiato. Forse non lo avevano visto
?
4) La Juve e' allo sbando piu' totale perche' ha una difesa
colabrodo con Cannavaro,Legrottaglie,Grosso e Zebina che
sono finiti come calciatori e gli altri sono di categoria.
Punto e basta.
5) E Cannavaro,Legrottaglie e Grosso sono i perni della
nazionale azzurra che sta per andare in Sudafrica per
il mondiale. Povero Lippi che annovera anche Zambrotta
che ormai la prima squadra a Milano non la vede piu' ed
e' stato scavalcato anche dall'anonimo Antonini.
6) Il Milan non puo' prescindere da Nesta cosi' come la
nostra nazionale !
Sei considerazioni che da sole,credo, dipingano i risultati
e le classifiche che abbiamo sotto mano. Io soffro molto
anche per la "mia" Udinese: se domenica prossima
perdera' a Catania sara' terzultima, sola-soletta. Che
tristezza!
L'amico Franco Formaggio dalla Florida mi scrive: "Ma
dov'e' questa crisi? (riferita a canzone anni trenta e
non certamente alla "BENEAMATA")Meditate gente
meditate e sappiate che......"Chi per la Patria muor
vissuto e' assai, ma chi per l'Inter vive non muore mai"
Ovvero "Ofelee fa el to mestee" (nel senso che
solo per chi sa giocare a calcio l'e' el so mestee)
Dal calcio italiano a quello comunitario con la bella
notizia del giovane Paolo Rogato, di cui vi avevamo parlato
poco prima di Natale, che viene convocato con la prima
squadra del Vicenza nella gara di serie B contro l'Albinoleffe.
Rogato , giovin di Brampton, non va neppure in panchina
ma la convocazione significa che e' stimato e seguito.
Auguri !
Il solito "uccellino" mi assicura che qualcosa
di grosso stia bollendo in pentola per quanto riguarda
i pro-grammi sportivi nella televisione italo-canadese.
Dove non si sa: Telelatino, Omni Tv, City Tv(Lombardi).
Staremo a vedere anche se i diritti del mondiale in Sudafrica
sono stati conquistati da TLN e questo fa propendere per
la novita' proprio in casa della stazione di Shaw Cable-Corus.
D'altra parte sono ormai diverse stagioni che l'emittente
non spende tanto per il famigerato "Canadian Content"
!
Con il contratto collettivo dei giocatori (CBA) della
Major League Soccer ormai prossimo alla scadenza (31 gennaio),
la possibilitïa' di uno sciopero o di una serrata
(lockout) da parte dei proprietari si avvicina sempre
piu', col conseguente rischio di spazzar via la stagione
2010 della MLS.
Nelle ultime due settimane, sia la lega che la MLS Players
Association hanno finora parlato poco, almeno pubblicamente,
delle negoziazioni in corso, ma uno dei dirigenti top
della MLS ha riacceso le speranze per una chiusura favorevole
per entrambi.
" Vi posso dire che lega e MLS Players Union stanno
negoziando alacremente, e che speriamo tutti in una soluzione
che possa essere di mutuo beneficio" ha dichiarato
in una e-mail Dan Courtemanche, senior vice-president
della MLS.
"Non vogliamo uno sciopero, ma siamo l'unica lega
al mondo in cui i contratti dei calciatori non sono ga-rantiti"
ha dichiarato il difensore del Toronto FC Nick Garcia.
Speriamo bene ! - 29
gennaio 2009
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Si sa ma non si dice…si
ammicca, un sorrisetto complice, una mezza frase sospesa…
Il "bar sport" e' anche questo: amici che si vedono
quotidiana-mente, rigorosamente divisi in fazioni, spor-tive
e politiche, religiose o sociali, pronti ad azzuffarsi verbalmente
a pie' sospinto. Poi, come nell'hockey dopo la scazzottata di
turno, tutti amici come prima: una birra, una "scaletta"
e un caffe' fanno sempre il miracolo! Altro che Kissinger od
Obama, Andreotti o Papa Montini: l'arte della mediazione si
esalta in locali come 90mo Minuto.
Vien tanto da pensare che se anziche' a Copenaghen i grandi
della terra si fossero riuniti da Tony Albi i risultati sarebbero
stati migliori.
Quest'ultimo, grande anfitrione, tiene a bada con sapiente maestria
tutti: un "colpo mortale" ai clienti affiliati al
club Juventus/Bettega, poi il "liscio" della grande
fede bianconera al di sopra di ogni sospetto; un "busso"
per Filippo Di Diano seguito dal-l'immediato ed accattivante
ammiccamento per l'altro Filippo "il docente" Gravina
o l'occhiata complice per Alberto Novelli.
Ma a modo loro sono tutti protagonisti i personaggi di questo
teatrino del Benni (Bar sport) in versione torontina : dall'
"avvocato" Tom Stenta che nel ra-mino "contro"
Giacomo Stecher (juventino doc) non cela l'affetto che lega
torinesi-granata ai torinesi-bianconeri, dal reggino-antiinterista
Joe Manganaro al "cazzaro de' rrrRoma" Vito Caressa,
ai "moderati" agenti immobiliari Peter Quinto o Nino
Spizzirri (ma Mr. Juventus Trimmellitti che fine ha fatto ???)
Senza scordare il paziente "bar-tender" Fortunato
Zappone che in mezzo a tal marasma sembra, per parafrasare Dino
Zoff allora tecnico della Lazio,a chi gli chiedeva come si sente
un friulano come lui a Roma, rispondeva come un "mormone
a New York" o Salvatore Marra, dotto conoscitore non solo
di viaggi ma anche e soprattutto di affari milanesi. Poi ci
sono anche "gli impegnati" come Alberto Cesario che
come farfalla dotta svolazza dalla politica italiana,alla crisi
di valori mondiale, dalla Juventus alla storia, anche quella
legata allo sterminio degli ebrei. E qui mi soffermo un attimo
perche' una con-versazione legata al furto dell'insegna che
compare all'entrata del campo di sterminio di Auchswitz lo porta
a farmi leggere un libro di Shlomo Venezia: Sanderkommando.
Lo leggo tutto d'un fiato e lo ringrazio per il pensiero. Un
lampo di luce ogni tanto fa bene anche in un cielo plumbeo….
Shlomo Ve-nezia e' un deportato sopravvissuto all'internamento
di Auschswitz-Birkenau. Durante la prigionia fu obbligato a
lavorare nei Sonderkommando («unità speciali»),
squadre composte da internati e destinate alle operazioni di
smaltimento e cremazione dei corpi dei deportati uccisi mediante
gas.. Tali squadre venivano periodicamente uccise per mantenere
il segreto circa lo svolgimento della "soluzione finale
della questione ebraica". Venezia è uno dei pochi
sopravvissuti di queste speciali squadre e ha raccolto le sue
memorie in questo libro.
E allora Buon Natale, Happy Hanukkah, e adesso anche Buon Anno
a tutti del mio "bar Sport" La mia strenna vi regala
queste due notiziole che forse ci riconciliano con il "calcio
vero":
Un video esilarante arriva da un campo di calcio spagnolo: lo
speaker dello stadio annuncia che la polizia sta spostando un'auto
e che il proprietario dell'Audi A4 è pregato di contattare
i poliziotti. A sorpresa l'arbitro udito l'annuncio fischia
la so-spensione della gara e si precipita a bordo campo. L'auto
è la sua! Tra le risate dei tifosi e dei giocatori in
campo, l'auto viene spostata e, a quanto pare, la multa scongiurata
(questo video si puo' trovare su You Tube)
Ai portieri piace farla... in campo. Dopo Jens Lehmann che aveva
abbandonato la propria porta durante Stoccarda-Unirea Urziceni
di Champions League stavolta è il turno di Paul Gothard,
estremo difensore dell'Auckland City che nella sfida contro
il Mazembe, finale per il quinto posto dell'ultimo mondiale
per club, ha deciso di dare sfogo alla sua vescica sul terreno
di gioco.
A differenza del collega tedesco il portiere dei neozelandesi
non ha abbandonato la porta esple-tando, attraverso una posizione
abbastanza curiosa, i suoi bisogni "sul posto di lavoro"
(anche in questo caso guardate You Tube).
- 31 dicembre 2009
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