Lo Specchio

il Dito nell'occhio

BEEP... BEEP!!!
Non voglio certamente predire il fu-turo, ma forse solo tra una cinquantina d’anni non si usera’ piu’ l’auto per spostarsi e ci muoveremo non so come e con cosa...
Sul traffico del futuro si fanno grandi piani e tutti con promessi investimenti a grandi zeri, ma non ci si prende cura del povero cristo di guidatore bloccato, in fila per minuti e minuti ad un incrocio non di un autostrada, ma a due passi da casa sua...
...Un incrocio una volta facile da superare, ma non certo oggi :perche’ e’ rimasto, come l’ampiezza della strada, lo stesso di una volta, mentre all’angolo adesso c’e’ un palazzone ed e’ aumentato anche il numero delle auto visto che ce n’e’ un altro un chilometro piu’ su’...
Forse, prima di rilasciare permessi per palazzi sarebbe da fare un serio studio su come queste nuove costruzioni incidono sul traffico locale... e poi rispettarlo!

In galera...!
Non voglio avanzare ne’ giudizi ne’ pene, ma un po’ di tempo dietro le sbarre la Kelly Rose Pflug-Back do-vrebbe passarlo. Anticipo e non credo di sbagliare che per lei, 21 anni studentessa universitaria, non servira’ a molto, ma potrebbe aiutare qualcun altro a pensare prima di mettersi a scassare vetrine o ballare su una volante in fiamme con un agente dentro. E’ accusata di essere una delle “comandanti’ dei disordini del G20 a Toronto e insieme ad altri di aver dato fuoco ad una volante, fracassato la vetrina di un McDonald e di una banca. Inoltre, lo scorso gennaio e’ stata accusata di aver danneggiato la torcia olimpica che, tra gli applausi, stava transitando per una strada di Guelph.

Risposte...?
Meglio meno ladri in galera che piu’ intercettazioni?
Risposta certa: Si a piu’ intercettazioni se servono a portare in galera ladri milionari spesso super protetti e non solo dalle guardie del corpo.
Domanda alla quale non sono capace di rispondere: Meglio un assassino libero che un innocente in galera? Sergio Tagliavini

23 luglio 2010


 

CHE NOIA!

A dir la verita’ sta diventando un po’ noioso leggere i quotidiani italiani: sempre le stesse notizie!
Apertura in prima pagina, nel bene o nel male (dipende quale leggi) Ber-lusconi e, se non il presidente del Consiglio, la crisi in fase di superamento per uno, in discesa per un altro; la scoperta o continuazione degli ormai infiniti appalti milionari (in euro) combinati tra politici, alti funzionari statali e imprenditori trasformati in tanti papy natale, retate e arresto di criminali con sequestri di opere d’arte e ville anche a Parigi; corruzione a tutti i livelli, fa-voritismi e scandali veri o presunti a luci rosse per politici spesso non con le escort, nuovo appellativo dell’ormai fuori moda puttane, sostituite da elementi con altri attributi...
Grazie all’internet inizio con il Corriere della Sera che, visto che cominciai a sfogliarlo quando quattordicen-ne, abitavo vicino a Piazzale Loreto (a quel tempo c’erano ancora le impalcature metalliche del distri-butore di benzina dove erano stati appesi Mussolini e la Petacci) rimane, a distanza di tanti anni, il quotidiano del quale mi fido di piu’ senza pero’ prendere tutto per oro colato anche perche’ da quei miei quattorici anni a oggi non e’ cambiata solo l’Italia, ma anche giornali e giornalisti...
Sempre con l’internet dal Corriere della Sera passo su la Repubblica e Il Fatto Quotidiano per sentire la campana a sinistra e su Il Giornale per quella di una destra, quella del suo direttore Vittorio Feltri che apprezzavo quando era a L’Europeoormai scomparso) e che adesso quando scrive probabilmente fa rivoltare Indro Montanelli che quel giornale ha fondato e poi lasciato perche’ tra lui e l’editore, Silvio Berlusconi, c’era... una differenza.
Seguo con Libero, la Stampa e Il Tempo e punto su Il Giorno del quale ricordo il primo numero, quanti anni fa?, comprato a Piazzale Firenze che in prima pagina anziche’ la solita foto politica c’era quella di una bella ragazza e gli articoli di cronaca erano scritti all’ame-ricana: in 8 iniziali righe il chi, dove, come, quando e perche’..A quel tempo e’ stato una novita’ come La Notte dove con il direttore Nutrizio si giocava con i titoli e i due nuovi quotidiani hanno senza dubbio dato inizio al seppellimento de Il Corriere d’Informazione e Il Corriere Lombardo.
Non sempre un giro, solitamente solo per titoli, su L’Unita, La Padania, Libero e sui quotidiani regionali quando c’e’ la notizia....
Col mestiere che faccio e’ paradossale affermare che trovo i quotidiani italiani noiosi, ma alla fin fine si parla sempre delle stesse notizie che mi portano anche un Italia della quale, una volta tanto, vorrei leggerne altre se non belle, almeno buone... Sergio Tagliavini

16 luglio 2010

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23 luglio 2010