In sella alla speranza

Si puo’ raggiungere un sogno... pedalando?
“Si” ! Ad affermarlo con determinazione e convinzione e’
un uomo di 43 anni che di speranza vive ogni giorno da quel natale del
2005 che gli ha cambiato la vita.
“ Durante la mia doccia quotidiana - racconta Lorenzo Zatta -
“ scoprii un nodulo vicino all’inguine. Indolore ma “strano...”
. Dopo un consulto con il proprio medico curante e l’assicurazione
di non preoccuparsi, Lorenzo vuole comunque andare a fondo . Esami diagnostici
, biopsia s e poi il risultato : “ Non Hodgkin Lyphoma... e fu
proprio li’ che il mondo mi crollo addosso”. Lorenzo pensa
subito alla sua bambina di tre anni, al futuro che, dice “ non
mi sembrava tanto roseo”.. Inizia li’ la sua odissea comune
a quanti si devono confron-tare con un male che fa paura. Una odissea
fatta anche di opinioni mediche diverse che non convin-cono; di medici
e specialisti a volte “passivi” che magari ti dicono di
“aspettare” per vedere se il “pro-blema si ripre-senta”.
Lorenzo , che si definisce molto pignolo, non si ferma e bussa a nuove
porte, cerca nuovi consulti e trova risposte e soluzioni quando approda
al Princess Margaret Hospital, uno dei primi cinque ospedali al mondo
per la ricerca sui tumori.. E’ qui che la sua speranza si accende
e si alimenta delle cure che vanno dalla chemioteraia e poi le radiazioni.
“L’assistenza che ho ricevuto al Princess Margaret e’
stata a dir poco esemplare e devo dire che dopo quattro anni posso finalmente
vedere un futuro per me e la mia famiglia” afferma.
Il suo viaggio esistenziale continua; e’ il viaggio di chi crede
e sa che deve continuare a credere per farcela.
Lorenzo questo fine settimana la sua speranza la montera’ sulla
sella della sua bicicletta per percorrere 200 chilometri, quelli passano
tra Toronto a Niagara Falls. Pedalera’ con forza e determinazione
insieme ad altri 2849 partecipanti al “Ride to Conquer Cancer”
per raccoglier fondi destinati all’istituto di ricerca sui Tumori
dell’ospedale Princess Margaret. Un “tour” che Lorenzo
sente il bisogno e dovere di intraprendere. “Il nostro motto e’
Strenght in numbers” e solo con l’aiuto reciproco possiamo
sconfiggere questa malattia” afferma.
Ce la fara’? “ Mi hanno chiesto quanto difficile sara’
rimanere su una biciletta per tutte quelle ore - ci confida Lorenzo
- “ La mia risposta e’ una sola: preferisco soffrire su
una bici all’aperto piuttosto che su un letto d’ospedale
con tutte leflebo attaccate alle mie braccia.” Forza Lorenzo,
spingi sui pedali..., siamo con te.
... e siamo anche con Rosemarie Senisi, la coraggiosa mamma qua-rantenne
che combatte anche lei a sua battaglia contro un male che ha colpito
anche lei, come sua madre, sua nonna e tanti altri familiari. Rosemarie
affrontera’ il Ride to Conquer Cancer per la seconda volta. Lo
fara’ sostenuta dai suoi cari, dai suoi figli, ma ha anche bisogno
del sostegno di quanti vorranno contribuire con donazioni che andranno
a favore dell’ospedale Princess Margaret.

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