alle calende greche...

A ben pensarci, a Queen’s Park, ci vor-rebbe un
cavalier Silvio che, zac, ordina e ottiene (cosa che, almeno per ora,
difficile in Italia) processi brevi anche in Ontario...
Se cosi’ fosse nell’ottobre 2010 i cittadini di Vaughan
potrebbero andare a votare sapendo se il sindaco Linda Jackson, il consigliere
Bernie Di Vona e l’ex sindaco Michael Di Biase sono innocenti
o col-pevoli di irregolarita’ finanziarie col-legate alle elezioni
2006.
Nel caso di condanna per la Jackson e Di Vona, oltre a una multa e’
previsto il decadimento della carica attualmente rico-perta e l’impossibilita’
a ripre-sentarsi alle prossime elezioni e cio’ varebbe anche per
Di Biase.
A giudizio e’ chiamato anche il marito del sindaco Mario Campese
per alcune irregolarita’ amministrative che sarebbero avvenute
durante la campagna elettorale della Jackson della quale egli era il
responsabile.
Cosi’ probabilmente non sara’ perche’ i “riti”
giudiziari (anche grazie ad appelli e controappelli dei messi sotto
accusa) ancora una volta sono stati rimandati all’inizio del prossimo
anno e - facile predire- se continueranno gli appelli e controappelli
se ne riparlera’, forse, do-po il 25 ottobre 2010, giorno della
pros-sima elezione comunale.
E’ quanto sottolinea in una lettera al mi-nistro degli Affari
municipali Jim Watson, il residente di Vaughan Gino Ruffolo che, insieme
a Quintino Ma-strogiuseppe nel maggio 2007 aveva chiesto il controllo
del budget elettorale del sindaco Jackson, in seguito al quale, nel
giugno 2008, furono emesse le im-putazioni.
Ruffolo scrive che “Secondo me un politico eletto, che abbia a
suo carico dozzine di ingiunzioni relative alla legge elettorale elevate
da un querelante indipendente, non e’ legit-timamente eletto fino
a che non siano risolte le accuse nei suoi confronti “