...2009....2010...
Oggi, a mezzanotte (cin...cin) finisce il 2009 con
migliaia e migliaia di persone accampate negli aeroporti grazie al per
fortuna fallito attentato su un aereo americano; con il Papa che ha
evitato una caduta scansando una donna “in-stabile” -che
voleva solo parlargli- ed un Berlusconi che si e’ piu’ che
ripreso dopo l’ag-gressione di Milano e che, entusiasmato dai
tanti auguri ricevuti, vorrebbe fondare il partito dell’Amore...
Difficile in un Italia dove i politici non si amano, anzi!
Tanti auguri per i prossimi 365 giorni...
Lunedi’ 4 gennaio 2010 si aprono le liste elettorali per le municipali
e mentre per Toronto gia’ si possono anticipare alcuni nomi can-didati
a sindaco, per Vau-ghan attualmente l’unico nome e’ quello
dell’attuale sindaco Linda Jackson. Si fanno anche i nomi di Maurizio
Bevilacqua - sempre che decida di non presentarsi alle prossime elezioni
federali - , dell’attuale capo della polizia provinciale Julian
Fantino- “ufficialmente” in pensione a fine giugno che pero’
potrebbe non candidarsi se chiamato ad un altro incarico - e quello
di Mario Racco, per anni consigliere comunale poi eletto a Queens’
Park...
Sicura la ricandidatura dei consiglieri in carica, alcuni dei quali
fin dal 2007 messi sotto pressione da parte di “cittadini”
che, come per esempio Richard Lorello, potrebbero candidarsi.
Alla prossima elezione, come nel 2006, i voti invece che a mano saranno
contati dai computer : che la fortuna ci assista!
Come nel 2008 anche il 2009 ha visto un susseguirsi di rimandi giudiziari
che non hanno portato a una solu-zione circa le denunce per spese elettorali
“ illegali” ; in primo piano anche tante polemiche quali
le spese effettuate con la carta di credito della citta’ dal sindaco
Jackson, le spese in ristoranti con alcolici e gli assegni firmati in
assenza del sindaco dal consigliere regionale Frustaglio a favore di
aziende intestate al figlio.
Il 20 agosto il tornado si abbatte su Vaughan dan-neggiando 619 case
delle quali 38 sono dichia-rate inagibili, ma il go-verno non aiuta
perche’ il danno non e’ abbastanza ingente per un intervento
provinciale.
Ancora oggi tanti residenti “senzatetto” vivono in albergo
o ospiti di parenti
Un sindaco italiano a Toronto?
Difficile, ma non si sa mai visto che, per ora, i candi-dati di origine
italiana che nel 2009 si sono dichiarati sono quattro.
Ufficialmente primo e’ stato il consigliere Giorgio Mammoliti
seguito poi dal poco conosciuto a livello popolare Rocco Rossi mentre
il vice sindaco Joe Pantalone e il consigliere Adam Giambrone l’hanno
fatto capire.
Mammoliti anni fa aveva predetto che sarebbe stato il primo sindaco
italiano a Toronto, ma a campagna in corso, potrebbe anche cambiare
idea e conti-nuare a fare, sempre con l’ok degli elettori, il
con-sigliere.
Rocco Rossi, biglietto da visita “sono figlio d’immi-granti”
e’ da prendere in considerazione anche per le sue capacita’
organiz-zative; Pantalone conta sulla sua esperienza quasi trentennale
fondamentale, secondo lui, per una citta’ come Toronto.
Giambrone, che pur figlio d’italiani la nostra lingua non la parla,
non puo’ cer-tamente contare sul-la’ppoggio di residenti
e commercianti delle strade chiuse per i lavori della TTC.
Per i candidati sopra la sfi-da dell’ex ministro pro-vinciale
Smitherman e, forse, ma quasi sicuro, dell’ex leader conserva-tore
John Tory.
P.S. La campagna per sindaco a Toronto costa minimo un milione e mez-zo
di dollari e a differenza di Vaughan i candidati non possono ricevere
con-tributi elettorali da corpo-razioni e sindacati
Il 2009 e’ stato un anno negativo per i liberali fe-derali che,
dopo la pesante sconfitta alle scorse ele-zioni con il leader Dion hanno,
se-condo i son-daggi, tocca-to il punto piu’ basso nella storia
del partito con il nuovo leader Ignatieff. Un partito che non e’
certamente pronto ad affrontare una elezione che, per i con-servatori,
potrebbe essere l’occasione per il pas-saggio da una lunga mino-ranza
a permanente mag-gioranza. Non resta che aspettare...
In discesa an-che il go-verno liberale dell’Ontario con il premier
McGuinty dopo il pe-sante passivo registrato, lo scandalo dei miliardi
spesi per la sanita’ e l’approvazione della nuova legge
che, dal prossimo luglio, costrin-gera’ gli elettori a sbor-sare
un 8 per cento in piu’ su acquisti e servizi finora esenti. Il
premier Mc Guinty, tempo fa, ha detto che si presentera’ alle
prossime del 2011, ma forse...
Il 2009 e’ iniziato con il giuramento di Barack Obama, primo
presidente nero (per Berlusconi ab-bronzato) degli Stati Uniti e la
crisi finanziaria che continua, naturalmente non per tutti perche’
qual-cuno e’ diventato piu’ ric-co e altri tirano avanti
co-me possono. Consola-zione, si fa per dire: Ber-nard Madoff, autore
della truffa da 65 miliardi di dollari che ha segnato l’inizio
della crisi e’ stato pestato, rottura di costole, da alcuni detenuti
del car-cere dove e’ stato con-dannato a 150 anni...
Anche in Italia la crisi pesa, ma meno che negli altri paesi:cosi’
dice sem-pre il premier Berlusconi che ha senza dubbio avuto un anno
pesante e diviso in due parti. La prima e’ cominciata quando,
atter-rato a Napoli, anziche’ andare a una cerimonia ufficiale
ha optato per il taglio di una torta al di-ciottessimo compleanno di
una sconosciuta ragaz-zina (diventata ora famosa non si sa per quanto
tempo ancora) e poi per aver ospitato, in diverse occa-sioni, signorine
con le quali non ha affrontato tempi politici.
Anzi! Una di queste, senza che il premier se ne accor-gesse, ha filmato
l’intera “discussione” che, e non poteva essere altrimenti,
protagonista il presidente del Consiglio e non Giu-seppino Rossi, e’
diven-tato argomento internazio-nale suscitando cosi’ non solo
le ire di Berlusconi, ma anche quelle della moglie Veronica che ha chiesto
la separazione e un assegno di mantenimento di tre milioni e mezzo di
euro al mese. Berlusconi, secondo in Italia e 70mo uomo piu’ ricco
del mondo con un patrimonio fami-liare di 6 miliardi, ha rilan-ciato
con 200.000 euro... trattabili.
La seconda parte inizia da Milano alla fine di un co-mizio quando il
presidente del Consiglio viene col-pito da un duomo in mi-niatura scagliato
da Massimo Tartaglia, un uomo, si sapra’ dopo, mentalmente instabile
e non collegato a nessuna corrente politica. Mentre Berlusconi e’
in ospedale si accende lo scontro politico con scambio di accuse di
istigazione all’odio e alla violenza.
Ma anche, da piu’ parti, un invito alla riflessione e a una ripresa
di contatto fra maggioranza e opposi-zione che, dall’elezione
del 2008, e’ certamente mancata.
Grazie anche (non si fra-intenda) all’aggressione in Italia sale
la fiducia nei confronti di Berlusconi che “apre” all’opposi-zione
sulle riforme, spe-cialmente quella della Giustizia che lo perse-guirebbe
per vecchie que-stioni giudiziarie ancora aperte, che, secondo il premier
sono necessarie per il futuro dell’Italia.
Il 2010 per l’Italia sara’ un anno cruciale...