Omicidio Kucovic. Agente
nei guai, avrebbe mentito
Un agente della polizia di Toronto, il 29enne Daniel J.
Costa e’ stato imputato di falsa testimonianza ed il fratello
Michael, che si pe-nsa sia attualmente in Ita-lia, nel sud del paese,
con-tinua a non essere repe-ribile per gli investigatori della polizia
regionale di York che stanno indagando sull’omicidio del 37enne
gioielliere milionario Ale-xander Kucovic, avvenuto lo scorso 2 luglio
a Vau-ghan.
Gli investigatori sostengo-no che l’agente avrebbe ce-rcato di
despistare le inda-gini quando in una deposi-zione fatta alla squadra
omicidi della polizia regio-nale di York cinque giorni dopo l’omicidio,
dichiaro’ il falso,affermando di non sapere dove si trovasse il
fratello piu’ giovane, Mi-chael.
Kucovic venne raggiunto da vari colpi di pistola, ver-so le 22:30, dinanzi
alla sua abitazione su Grandvista Cres. un elegante quartiere residenziale
a nord di Ru-therford Rd. Egli mori’ in ospedale qualche ora dopo
il ricovero.
Contro il giovane Michael
Costa la polizia di York non ha comunque emesso alcuna imputazione ne
spiccato mandato di cattura; egli e’ e rimane, fin da primi giorni
dopo l’omicidio - che gli investigatori hanno definito “mirato”
- persona d’interesse nelle indagini.
Fonti ufficiose sostengono che Michael Costa ha vis-suto con il padre
a Wood-bridge e pur non avendo un impiego regolare, andava in giro in
Mercedes.
L’omicidio e’ stato il terzo dell’anno nella Regione
di York e fin dall’inizio, le in-dagini sono sempre state avvolte
nel mistero.
Il nome di Kucovic venne reso noto solo dopo una settimana e la strada
dove avvenne l’agguato rimase isolata e bloccata dalla po-lizia
per vari giorni.
Oltre ai milioni, Kucovic aveva anche condanne per trafficoe spaccio
di cocaina e possesso d’armi illegali.
Egli si riconobbe colpevole delle imputazioni nel 1998, in un tribunale
di London dove, allora, viveva e lavo-rava come addetto in un “tanning
salon” e venne condannato a due anni e mezzo di reclusione.
Il procedimento penale a suo carico concluse una lu-nga indagine dell’Rcmp
che aveva seguito i suoi movimenti tra London e la British Columbia
dove Ku-covic originalmente risie-deva.
In un locker della stazione dei pullman di London, di
cui Kucovic aveva la chiave, la polizia trovo’ una borsa contenente
oltre 1,1 chili di cocaina con un valore di mercato di circa $200mila
e $14.880 in con-tanti.
Kucovic, che a quanto se-mbra era d’origine serba, era poi giunto
a Toronto, diventando un milionario; era personaggio noto della vita
notturna del centro di Toronto e possedeva una mezza dozzina di vetture
lussuose tra cui una Ma-serati, una Bentley, Merce-des e Lexus. Attivo
nel set-tore della gioielleria, aveva sempre molte donne intor-no.
Padre di un bambino, Ku-covic si dichiarava divorzi-ato ma la polizia
nota che le procedure non erano state ancora finalizzate.
Intanto, l’agente Daniel Costa, che abita a Bolton, e’ comparso
nel Tribunale di Newmarket per l’ottenimento della liberta’
dietro cauzione in attesa di processo. Arrestato lo scor-so 17 ottobre,
l’agente e’ stato sospeso dall’incario, dalla polizia
di Toronto, con il mantenimento del salario.
Prima dell’imputazione, Costa non aveva mai avuto alcuna difficolta’
discipli-nare o con la legge.
Un mese prima del suo omicidio, la polizia regio-nale era stata chiamata
presso l’abitazione del Ku-covic a causa di un “con-flitto
domestico”.
Nella foto la strada in cui fu ritrovato il corpo di Kucovic