L’unita’ d’Italia:
come si distrusse il Sud
Avete in mente la Lom-bardia: lavoro, fabbriche, alta
finanza, cultura; ecco questo era il Sud, ovvero il Regno delle Due
Sicilie prima dell’arrivo dei “Mil-le” e l’annessione
all’Italia unita.
Avete in mente il “meridio-ne”: disoccupazione, pove-rta’,
fame, senza strade e senza imprese, degrado; ecco, questo era la Lom-bardia
prima dell’unita’ di Italia.
“Sono 150 anni che dalle elementari all’universita’
nel nostro Paese si racconta una favola che chiamano storia dell’unita’
d’Italia,” ci dice Pino Aprile, gio-rnalista e scrittore,
autore de “Terroni”.
Lo smantellamento di que-sta “favola”: le sue bugie , l’affermazione
delle veri-ta’ insabbiate e la procla-mazione, come scrive Aprile,
di “tutto quello che e’ stato fatto perche’ gli ita-liani
del sud diventassero meridionali”, sono stati il tema di “Operazione
Ter-ronica! Conferenza sull’u-nificazione dell’Italia nel
1861 -La storia mai rac-contata”, tenuta a Villa Co-lombo lo scorso
week-end.
Insieme ad Aprile, l’altro relatore dall’Italia, e’
stato
Antonio Ciano, scrittore “meridionalista” di spicco anche
lui, autore de “Il Massacro del Sud”. Ciano e’ assessore
al Demanio per il Comune di Gaeta; con-sidera la “figura”
di Ga-ribaldi “completamente falsa. Le popolazioni di molti paesi
del Sud ancora ri-cordano le sue stragi.”
A Gaeta, egli si batte per la restituzione ai cittadini di tutti quei
beni pubblici che vennero requisiti con l’oc-cupazione del Sud.
I Sa-voia e l’esercito piemontese sono definiti “dei barbari”
da Ciano. “Lo dicono i fatti storici ed i documenti negli archivi
statali.”
Il commento “locale” era affidato all’avvocato italo-canadese
ed autorevole co-stituzionalista Rocco Gala-ti; il giornalista e scrittore
esperto di criminalita’ or-ganizzata Antonio Nicaso ha svolto
il difficile ruolo di “moderatore” dei lavori.
Alcuni dei partecipanti ai lavori, che nelle sessioni del mattino hanno
gremito Sala Caboto, hanno conste-stato questa nuova storia dell’invasione,
la sottomis-sione e la distruzione del Sud
.
“Non accetto questo ten-tativo di criminalizzare Ga-ribaldi,”
ha detto Fulvio Florio attivista politico sto-rico della nostra colletti-vita’.
Altri, come il professor An-gelo Principe hanno ricor-dato le difficolta’
ed i sop-prusi subiti da certe regioni canadesi quando si “fece
il Canada”.
Non esiste paragone, ha ri-sposto Aprile: nel Sud, paesi sono stati
messi a ferro e fuoco, centinaia di civili fucilati, migliaia ar-restati
e detenuti per anni. L’eccidio perpetrato a Pon-telandolfo e’
una delle pa-gine piu’ nere della nostra storia: oltre 400 civili,
don-ne e bambini, trucidati dai bersaglieri dei Savoia.
Il “meridione” e’ stato creato con la smantella-mento
pezzo a pezzo di fabbriche e portate al nord; quelle che rimangono ven-gono
chiuse. L’agricultura locale ed i suoi prodotti sono raziati dagli
eserciti che attraversavano le cam-pagne.
Tasse speciali furono im-poste solo sul Sud, e quelle “per tutti”
erano piu’ pe-santi per i cittadini del Sud. La grande flotta
mercantile fu trasferita al Nord.
Le casse del Regno delle Due Sicilie, vennero svuo-tate e miliardi portati
a To-rino, per salvare il Piemon-te ed i Savoia dal fallime-nto; altri
miliardi sparirono nelle tasche di delinquenti venuti (ed inviati) dal
Nord ad “amministrare” il Sud.
Se la distruzione e la disoc-cupazione creata non erano sufficienti,
ci penso’ la po-litica del governo italiano a costringere i “meridionali”
per la prima volta nella loro vita, ad emigrare all’estero, in
milioni per anni.
Le forti ondate emigratorie dal Sud iniziarono dal 1870 in poi; furono
ancora piu’ estese negli anni ‘20 e poi negli anni ‘50.
Subito dopo l’unificazione del Paese il governo Italiano chiese
spesso a quello In-glese se vi fosse un ter-ritorio all’estero
dove sbat-tere via le genti rozze del Sud Italia. Gli inglesi ne rimasero
scioccati e ri-sposero in male modo.
Dopo 150 anni, il Sud s’e’ desto, nota Aprile e, ironia
della storia, potra’ essere proprio il “federalismo”
voluto dalla Lega Nord l’arma della riaffermazione del Sud.
In “Terroni“ Pino Aprile scrive, “Quello che gl’ita-liani,
venuti dal nord ci fe-cero fu cosi’ spaventoso, che ancor oggi
lo si tace nei libri di storia.”
Dopo 150 anni, si scopron le tombe dell’ “omerta’”
unificatrice, il Sud ed i suoi morti stanno “risorgendo”.
Era ora.
erre. ci.