Lo Specchio

il dito nell'occhio

Prendendo per buono quello che si dice e cioe’ che questo neo governo durera’ fino alle prossiime elezioni, - Berlusconi per non smentirsi ha gia’ detto che durera’ finche’ lo vorra’ il suo partito - per i parlamentari eletti all’estero potrebbe essere l’occasione di lavorare tutti insieme accantonando una volta tanto il colore dei partiti che rappresentano. Sono sicuro che anche loro, i vari Bucchino, Berardi, Giordano e tutti gli altri loro colleghi, sanno quello che l’elettore che li ha spediti a Roma, pensa di loro e cioe’ che non hanno fatto niente!
Unica loro giustificazione (e, in parte, accettiamo) e’ quella di non aver sufficiente peso anche perche’ divisi dall’appartenenza a partiti di-versi spesso se non sempre in contrasto fra loro anche quando, come nel caso delle comunita’ italiane all’estero, dovrebbero esservi comunanze d’intenti e non diffe-renze.
Con il nuovo governo, tecnico e non politico e con la sua prevista durata fino alle prossime elezioni i nostri par-lamentari hanno la possibilita’ di dimostrarci di avere una schiena diritta e sforzarsi per onorare quel mandato di rappresentanza nell’interesse specifico di una Italia fuori d’Italia che si e’ seduta fiduciosamente con loro sugli scranni del Parlamento .

Dando per sicuro che oggi, venerdi’, il parlamento dia via libera al governo Monti ci domandiamo per quanto tempo i partiti che hanno sottoscritto quel “via” lo la-sceranno libero di governare.
Per il nuovo Premier non ci saranno problemi se adot-tera’ provvedimenti generali mentre sara’ in pericolo se questi prenderanno di mira specifici settori alcuni dei quali, anche se semisommersi, hanno un rilevante peso politico ed economico e altri che godono di privilegi ammassati grazie a giochi di prestigio burocratici.
Sara’ poi come giocare con il fuoco quando il premier Monti affrontera’i possibili tagli alla Casta che, come questo venerdi’, potrebbe ritrovarsi unita per dargli il ...“via”.

Sergio Tagliavini

18 novembre 2011