Lo Specchio

Ezio Presutto, “Sono vivo
grazie ad un atto d’amore anonimo”

A 71 anni, dal ‘58 in Ca-nada. fa parte della schiera dei “personaggi storici” della nostra collettivita: Ezio Presutto, abruzzese DOC, commercialista, esponente di spicco della famosa Toronto Italia anni ‘70, un impegno costante nelle organizzazioni abruz-zesi e nella comunita’ ita-locanadese.
Ezio e’ anche un uomo con un nuovo polmone. Il tra-pianto che gli ha ridonato la vita e’ avvenuto a giugno 2010.
Due anni prima, quella macchietta grande quanto la punta di una matita, iden-tificata come fibrosi pol-monare interstiziale anni addietro, si era “svegliata” diventando aggressiva.
“Non c’e cura, mi disse il medico. L’unica possi-bilita’ e’ un trapianto,” racconta Presutto.
“Sono stato fortunato, abi-litato nel programma, ho atteso solo sei settimane per il trapianto.”
Ora, tornando a vivere, nella gioia della famiglia, amici e conoscenti, Ezio e’ impegnato a dire “Grazie” con i fatti.
E’ una gratitudine dinami-ca che si esprime in un nuovo forte attivismo ed impegno a favore della Vita; e’ una partecipazione dedicata a ringraziare l’equipe sanitaria che gli ha ridato la vita e, sopratutto, in uno slancio umanistico vigoroso ad offrire ai tanti pazienti in attesa di tra-pianto, la stessa opportu-nita’ a ritornare a vivere che e’ stata data a lui.
Ezio parla spesso di questo intervento come un “mira-colo”. In un legame di pro-fonda solidarieta’, fatta dell’esperienza della soffe-renza e della spiritualita’ del rinnovato apprezza-mento della vita, egli si sente in prima linea nella promozione della donazio-ne degli organi, nell’infor-mazione sui trapianti, nel-l’importanza del finanzia-mento delle ricerche e de-gli interventi in questo ca-mpo. “Donare un organo e’ donare la vita,” spiega Presutto. “E’ una solidarie-ta’ che sgorga dalla dona-zione piu’ pura e ci lega nel processo della vita: io sono vivo per un’opera di bene compiuta da uno scono-sciuto, e per lui dalla sua famiglia. Noi tutti, il do-natore, io che ho il suo pol-mone e coloro che sono in attesa di trapianto siamo famiglia.”
“Oggi, nessuno dovrebbe morire per mancanza di un organo,” osserva Presutto.
“La medicina oggi puo’ perche’ ha le capacita’ per intervenire su organi malati sostituendoli.Ma, necessi-ta della disponibilita’ di una persona e della sua fa-miglia a donare questi or-gani in caso di morte.Il miracolo della vita rimane un gesto d’amore.”
Ed e’ per celebrare questo Miracolo, il trionfo della vita sulla malattia che Ezio con la moglie Noreen, in-sieme ai figli Marco, Da-niela e Luciana con l’im-pegno di un team di capaci e dedicati volontari, ha or-ganizzato un’eccezionale serata di gala: “Respiro”, dedicata a raccogliere fon-di per la Toronto General & Western Hospital Founda-tion per il finanziamento del suo programma di tra-pianti degli organi, che e’ all’avaguardia nel mondo.
Nonche’ promuovere la di-sponibilita’ dei cittadini a firmare il cartellino di do-nazione.
“Un cartellino, ci dice Pre-sutto, che da anni ho fir-mato, senza sospettare che invece sarei stato io a bene-ficiare di un trapianto.” E Presutto, una vita sana, im-posta anche sull’attivita’ sportiva, non avrebbe mai pensato di aver bisogno di un nuovo polmone.
E questo potrebbe capitare ad ognuno di noi, sperando che vi sia un organo di-sponibile...


Serata di gala “RESPIRO”

Per biglietti ed informazioni sul Gran Gala che si terra’ il 29 ottobre, presso le Famee Furlane, 7065 Islington Ave. a Woodbridge,si prega telefonare al:
Centrex Accounting, Marco Presutto, 905-856-8688
Nel corso della serata si esibera’
la famosa artista jazz Alex Pangman, che ha avuto un trapianto dei polmoni nel 2008.

 

7 ottobre 2011