Fantino, un trionfo.
Addio a Volpe e Minna
Travolte dalla disfatta liberale nella Gta e nella stessa Toronto,
sono sparite tradizionali personalita’ politiche italo-canadesi
che avevano per decenni dominato la scena politica locale mentre lo
sfondamento conser-vatore attraverso la stessa regione ha fortemente
pro-posto quella, relativamente nuova, di Julian Fantino che a “Vaughan”
si e’ confermato ed ha vinto con un margine di voti che una volta
apparteneva ai liberali. Dalla sua prima elezione nella suppletiva dello
scorso novembre, Fantino ha bruciato le tappe ed e’ ora punto
di riferimento del partito conservatore per tutta la Gta. Ormai una
sua nomina ad un dicastero chiave, quale quello della Difesa, della
Sicurezza pubblica o degli Esteri nel prossimo governo Harper e’
quasi scontato.
In queste elezioni, si e’ visto Fantino (nella foto festeggia
la vittoria alla Famee Furlane) in prima linea accanto a ministri ed
allo stresso Harper, intervenire nelle altre circo-scrizioni della Gta
a promuovere le candidature locali dei conservatori.
In un’intervista con Lo Specchio, Fantino si e’ detto pronto
a rispondere a qualsiasi impegno mini-steriale che Harper gli proponga,
“anche se sono molto contento con le responsabilita’ per
gli Anziani e rimanere con questo impegno, se il Pri-mo ministro vuole.”
Commentando la sua schiacciante vittoria, Fan-tino ha detto che “tutto
il nostro team si e’ impe-gnato senza riserve ed ab-biamo voluto
“toccare” almeno una volta tutte le abitazioni della circoscri-zione...
ed il nostro rap-porto con gli elettori e’ sempre stato impostato
sulla massima onesta’, chiarezza ed etica.”
Per quanto riguarda le nuove realta’ politiche emerse dal voto,
Fantino ha notato che “in effetti, il mio stesso background riflette
e rappresenta quel-lo della maggioranza dei cittadini oggi, qual che
sia la cultura d’origine ed intendo continuare a rap-presentare
questa realta’ in seno al partito ed a battermi per il benessere
di tutti noi cittadini.”
Accanto a Fantino, in a-scesa anche l’altro conser-vatore Paul
Calandra che ha rilanciato le sue quo-tazioni in seno al partito con
una schiacciante con-ferma a deputato per “Oak Ridges-Markham”:
anche qui il doppio dei voti sul-l’avversario liberale dopo una
battaglia feroce e po-lemica sopratutto per i te-mi ambientalisti sul
futuro della “cintura verde” della regione.
In queste elezioni “l’ita-lianita’” ha perso
rappre-sentanza, scendendo da 10 deputati (otto liberali) nel 2008 ad
otto; rimanendo nel modesto. Una trentina di candidati attraverso il
paese, eletti quattro per i conservatori, tre per i libe-rali, uno per
l’Ndp.
Nel dopo elezione, il libe-rale Mario Ferri ha espres-so un’amara
sorpresa per l’andamento del risultato a “Vaughan”
contro Fantino (dove lo scarto di voti e’ stato quasi il doppio,
30-mila contro poco piu’ di 15mila) ed in generale sul tracollo
del suo partito.
Ma i conservatgori guard-ano al futuro non solo con Fantino e Calandra
ma an-che con Stella Ambler che ha conquistato “Mississa-uga South”
contro il depu-tato liberale uscente Paul Szabo. Anche Ambler si propone
come potenziale ministro, con il suo tras-corso quale Direttore del-l’Ufficio
per gli Affari Re-gionali del ministro delle Finanze Jim Flaherty. Non
si deve poi dimenticare Dean Del Mastro, che ha facilmente mantenuto
“Peterborough” per i con-servatori; il popolare dep-utato
e’ ormai una perso-nalita’ del partito. Da notare poi nella
Regione di York, la conferma del ministro Peter Kent che a “Thornhill”
ha sbaragliato il campo con oltre 20mila voti di vantaggio.
Per i nostri deputati e can-didati liberali, e’ stata una elezione
all’insegna della amarezza contrassegna so-pratutto dalla sconfitta
di Joe Volpe a “Eglington-Lawrence” e di Maria Minna a “Beaches-East
York”. Per i due veterani della politica liberale ad Ottawa e’
un epilogo am-aro a carriere condotte con una certa brillantezza e,
spesso, non poca indif-ferenza del loro stesso par-tito; sopratutto
per quanto riguarda la Minna che avr-ebbe meritato maggior co-nsiderazione
avendo da sola vinto per decenni per i liberali un’area forteme-nte
dominata dall’Ndp. Dopo 23 anni, Volpe ha perso ad un conservatore,
Joe Oliver; mentre Minna al candidato Ndp. Volpe era stato ministro
nel go-verno di Paul Martin ed aveva concorso anche per la leadership
del partito. Si e’ invece confermata a “York South”,
l’altra vete-rana italocanadese, Judy Sgro che ha respinto l’as-salto
di Giulio Manfrini dell’Ndp in una campagna elettorale abbastanza
opa-ca, modesta ed anonima. Si puo’ osservare che, con “l’onda
arancione” in az-ione a Toronto, ci si poteva attendere un maggior
im-pegno da parte di Manfrini che non ci sembra, abbia almeno all’inizio
creduto molto in un suo possibile successo. Gli altri due li-berali
eletti sono nel Qu-ebec; a Montreal Massimo Pacetti si e’ confermato
a “St.Le-onard-St.Michel” mentre a “Lac Saint-Lo-uis”,
Fancis Scarpaleggia e’ riuscito a rintuzzare l’attacco del
candidato dell’Ndp mantenendo per i liberali il seggio conqui-stato
nel 2004.
Il seggio “italocanadese” dell’Ndp viene dall’area
di Windsor dove Joe Co-martin si e’ confermato deputato per “Windsor-Tecumseh”.
Infine, nel nord Ontario, il deputato liberale uscente Anthony Rota
avrebbe perso il seggio di “Nipissing-Ti-miskaming” per
14 voti al conservatore Aspin. Un riconteggio normativo e’ gia’
scattato; cosi’ come e’ avvenuto ad Etobicoke Centre, dove
il liberale Wrzesnewskyj avrebbe perso per 26 voti contro Optiz dei
conservatori.