la bufera...che non c’era!
Doveva essere la “madre di tutte le bufere”...
... o quasi; da giorni l’Ufficio metereologico nazionale con
la grancassa dei media dedicati all’informazione 24 ore al giorno,
e l’appoggio della polizia ed altre agenzie di servizio pubblico
che invitavano i cittadini “a restare a casa se possible ed uscire
solo se necessario”, avevano proclamato l’arrivo nella giornata
di mercoledi dalle prime ore del mattino al pomeriggio di fino a 30
cm. di neve, venti ad oltre 50 km. e temperature rigide. Poi, e’
arrivato mercoledi: verso le 3 del mattino e’ iniziata a cadere
della neve… e l’emergenza bufera e’ scattata.
Per la prima volta dal 1999, quando l’allora sindaco Lastman,
fece ricorso all’esercito per scavare fuori Toronto dalla neve,
tutte le scuole, pubbliche e cattoliche, della citta’ sono state
chiuse: oltre 350mila studenti a casa. Altri provveditorati hanno anche
chiuso scuole ed annullate le corse dei Scuola-bus; alcuni hanno tenuto
gli edifici aperti ma sospeso il servizio bus.
Nella Regione di York, dove gli edifici scolastici sono rimasti aperti,
molte elementari hanno fatto registrare una frequenza inferiore al 50%;
alcuni istituti superiori hanno accolto meno di 100 studenti.
Traffico sparso su tutte le princiapli arterie ed autostrade della Gta,
con almeno il 20% dei cittadini che sono rimasti a casa: chi poteva,
presumibilmente a lavorare tramite computer a casa; la maggioranza ad
accudire ai bambini senza asilo o scuola. Le fabbriche Chrysler, Ford
e Gm del sud Ontario hanno operato a turni ridotti.
Ma, per le 8, le 9, “la bufera piu’ forte degli ultimi 20
anni”, si era trasformata in una …”bufala”:
Toronto in tutto ha preso poco piu’ di 15cm. di neve; i venti
e le tem-perature non sono stati cosi’ estremi.
E per il pomeriggio, in-vece del cumolo di neve, le autorita’
, i meteorologi ed i media hanno dovuto far fronte ad una bufera di
critiche da parte dei cit-tadini, sopratutto genitori rimasti a casa
con bam-bini; cittadini che non sono andati a lavorare, commercianti
e datori di lavoro di piccolo e medie imprese che hanno perso entrate
e produttivita’.
Si calcola che una tipica bufera di neve causa oltre $400 milioni in
perdite per l’economia dell’Ontario e quella di mercoledi
e’ co-stata almeno $150 milioni in perdite salariali, circa $200
milioni in perdite produttive e $68 milioni al governo in mancate en-trate
fiscali.
Forti le critiche, con il senno del dopo; ma i diri-genti delle scuole
si difen-dono affermando che e’ meglio errare in sicurezza che
sperare che non suc-ceda nulla.
La decisione di chiudere le scuole deve poi essere presa varie ore prima,
proprio per permettere ai genitori di organizzarsi come meglio possono.
La polizia risponde affer-mando che si sono cer-tamente evitati centinaia
di piccolo incidenti stra-dali e che, ancora, e’ me-glio errare
a favore della sicurezza.
E’ stata una bufera che non e’ stata … un’emergenza
senza emergenza; la cri-tica oggi ha ragione poiche’ non esiste
la con-troprova di nulla… di incidenti evitati; di peri-coli scampati.