Lo Specchio

Nell’orto dietro casa ...
non si coltiva marijuana


Siamo nel pieno della sta-gione dell’orto: si zappa, si pianta, s’affia e le piccole piantine di pomodoro, fag-iolini, zucchine, melanza-ne iniziano a crescere. At-tenzione pero’ che nel nos-tro orto o in quello del vici-no di casa o addirittura in un angolo del vicino parco pubblico non stiano anche crescendo piantine di mari-huana..... non solo sarebbe illegale, ma e’ anche dan-noso per la salute.
L’ufficio anti-droga del-l’Opp infatti ha emesso un monito pubblico sui peri-coli associati con la colti-vazione illegale di mari-huana; coltivazione che non avviene solo in case o edifici ma anche all’aria aperta, specialmente du-rante questi mesi prima-verili e nel corso del-l’estate. E, queste coltiva-zione illegali e “segrete” possono essere iniziate un po’ ovunque.
Nel 2010, l’Opp ha sco-perto in Ontario 586 colti-vazioni, sia all’aperto nei campi che all’interno di edifici. Sono state seque-strate e distrutte oltre 218mila piantine di ma-rihuana mentre altri 2.190 kg di marihuana essiccata sono stati confiscati. In un campo, l’Opp ha scoperto una coltivazione che fa-ceva uso di pannelli solari anche per alimentare il sistema anti-allarme. Altre sono state scoperte nei pressi di giardini dove gio-cavano regolarmenteal-meno otto bambini.
La polizia spiega che du-rante questi mesi, persone coinvolte nella coltivazio-ne e traffico di marihuana, si aggirano nei parchi pub-blici, campi agricoli e nei pressi di abitazioni un po’ appartate con grandi giar-dini per trovare lembi di terreno un po’ nascosti al pubblico ed ideali per la coltivazione della droga..
Spesso, queste coltivazioni si trovano in campi di mais, in zone circondate da albe-ri. presso fiumi o terreni paludosi e negli orti estesi di grandi fattorie.
Inoltre, le coltivazioni sono spesso protette con allarmi e ordigni esplosivi che pos-sono severamente ferire una persona. La polizia raccomanda sopratutto di fare attenzione: le piante di marihuana hanno foglie verde brillante, possono crescere tra i 3 ed i 5 piedi ed emanano un odore forte, acre pungente e d’am-mufito. Le autorita’ indi-cano anche che spesso nei pressi di queste coltiva-zioni si possono trovare sacchi di ferti-lizzante, so-stanze chimiche, all’im-provviso appaiono sul ter-reno dei “sentieri” battuti che prima non c’erano oppure dei cartelloni che vietano l’accesso; vi pos-sono essere auto vecchie abbandonate o spesso os-servare degli estranei che girano senza ragione ap-parente nel mezzo di un campo.
Se si scopre una di queste coltivazioni, non toccare le piante, per evitare contatti con sostanze chimiche pe-ricolose; lasciare immedia-tamente l’area ed allertare subito la polizia.


Quando “l’erba” cresce in casa...

"Grow operation". Un fenomeno sempre piu’ dilagante e diffuso nelle aree residenziali meno sospette.
In passato avevamo proposto al lettore il quadro della situazione,raccolto per noi, da Giorgio Beghetto.
Qualche anno e’ andato, ma i risultai e le conseguenze delle coltivazioni di majuana in casa, sono sempre gli stessi. Rileggiamo...
“Le coltivazioni domestiche di marijuana sono in continuo aumento. Conversando con un vigile del fuoco che ho incontrato durante un'ispezione in una casa di Brampton, mi ha confidato che quel giorno era al suo terzo controllo di una "grow operation". "Ma è veramente un fenomeno in espansione?"- gli ho chiesto? . "È una piaga", è stata la sua risposta.
Secondo alcune stime della polizia vi sono attualmente in attività in Canada 50mila coltivazioni indoor di cannabis, la maggior parte delle quali in residenze private. Nessuna città è esente dal problema, anche se le aree preferite sono i centri abitati alla periferia delle grandi metropoli.
I danni materiali causati da questo tipo di coltivazioni illegali sono ingenti. La muffa che si forma all'interno della casa può essere motivo di gravi conseguenze per la salute. Toglierla comporta spesso la parziale o totale rimozione di pareti, pavimenti, cucine e bagni. L'impianto elettrico, sottoposto ad un sovraccarico di energia, può risultare seriamente compromesso, senza contare poi le modifiche o "bypass" a muri e pareti per alacciamenti elettrici o improvvisati sistemi di ventilazione.
Secondo l'Insurance Bureau of Canada il costo medio per riparare i danni ad un'abitazione utilizzata per la coltivazione di marijuana si aggira intorno ai 40mila dollari. Cifra che comunque, almeno secondo la mia esperienza, ritengo piuttosto modesta. Infatti, per un'abitazione che ho ispezionato di recente, un'impresa specializzata in lavori di pulizia e restauro ha preventivato una spesa che superava abbondantemente gli 80mila dollari . Ragion per cui, nei casi in cui i danni sono maggiori,, è preferibile ricorrere all'abbattimento dell'immobile.
Attenzione quindi a chi date in affitto una casa o un appartamento di vostra proprietà. Alla fine i responsabili siete sempre voi, anche della bolletta elettrica non pagata.
Inoltre, coltivazioni illegali incentrate in determinate aree urbane possono provocare un danno all'immagine dell'intero quartiere e, di conseguenza, un calo del valore degli immobili dell'intera zona. È consigliabile quindi tenere gli occhi aperti su quanto avviene anche nel vicinato. Sono diversi gli indizi che vi possono mettere in allarme: spesso si tratta di case dove sono state chiuse le finestre del seminterrato, da dove a volte, in particolare la sera tardi, provegono strani odori che sembrano essere di puzzola o di detersivi, o rumori di un motore per la ventilazione dell'ambiente.”

3 giugno 2011