Elezioni: decideranno gli... indecisi?
Sono in assoluta parita’: 35% delle preferenze sia
per i liberali del premier McGuinty che per i conservatori di Tim Hudak.
Questo, il risultato di uno dei piu’ estesi sondaggi di opi-nione
mai completati in On-tario, con 40.750 elettori in-terrogati. L’Ndp
di Andrea Horwath e’ al 23% ed i Verdi al 5%.
E’ un’elezione che, al mo-mento, appare indirizzata verso
un governo di minoran-za che sarebbe il primo dall’85 quando i
liberali di David Peterson formarono un governo di minoranza con l’appoggio
esterno dell’Ndp di Bob Rae (facendo cosi’ cadere il governo
del premier Frank Miller che in effetti aveva vinto l’elezione),
e ponendo fine ad oltre 40 anni di governo conservatore.
Nell’insieme, il sondaggio in-dica chiaramente che so-lo McGuinty
ed i liberali hanno guadagnato (o ripreso) con-sensi; la scorsa settimana
infatti erano ancora sotto di cinque punti, rispetto ai conservatori
che si son fermati, da varie settimane, a questo 35% dei suffragi. L’Ndp,
dopo un rilancio all’inizio della ca-mpagna elettorale non si
e’ mosso piu’ da quel 20-23% delle preferenze.
Rimane ora da vedere come il dibattito televisivo di martedi tra i tre
leader politici pro-vinciali abbia inciso o meno su questa parita’
tra Hudak e McGuinty e se ha “risvegliato” l’interesse
degli elettori per Horwath.
Le prime impressioni non indicano un chiaro vincitore: e’ stato
un dibattito per molti versi abbastanza scontato e senza grandi “stoccate”
politiche. Si puo’ ricordare l’attacco di Hudak che dice
a McGuinty, “Nessuno ti crede piu’” quando il premier
esclude che il suo governo stia tramando nuovi aumenti di tasse; oppure
la sferzata del premier contro “il razzismo” di Hudak per
l’op-posizione del leader conser-vatore al sussidio fiscale per
professionisti specializzati, neo-cittadini, in necessita’ d’esperienza
“canadese” nel loro settore.
La Horwath ha avuto i suoi mo-menti quando e’ intervenuta come
“paciere” tra i due litiganti ricordano ad Hudak e McGuinty
che i problemi del-l’Ontario son ben piu’ gravi ed importanti
delle loro diatribe personali.
Nell’insieme, il dibattito ha visto spesso i due leader dell’Opposizione
far fronte comune contro il premier che spesso appariva teso, ge-sticolando
...all’italiana.
McGuinty ha indicato che un governo conservatore scari-chera’
sulle municipalita’ molti dei costi delle sue politiche. Egli
ha poi trattato i grandi impegni del suo governo per l’istruzione
pubblica, per la sanita’, per l’energia pulita e criticato
l’Ndp per le sue politiche fiscali contro le grandi aziende.
Hudak ha messo sul tavolo le spese-scandalo avvenute pres-so agenzie
legate al governo, come per esempio eHealth; ha ricordato gli aumenti
delle imposte e le tante nuove tasse introdotte da McGuinty.
Nei suoi interventi la Horwath ha cercato sopratutto di pre-sentare
l’Ndp come una valida alternativa di governo.
Un giudizio finale sul peso elettorale del dibattito si avra’
forse in questi ultimi giorni di campagna elettorale che vive molto
anche sulle proble-matiche locali. Per esempio a “Vaughan”
continua la polemica politica sul proposto nuovo ospedale: i liberali
con il loro deputato Greg Sorbara af-fermano categoricamente che l’ospedale
di Vaughan e’ stato approvato dal governo McGuinty e sara’
costruito. Il candidato conservatore Tony Genco ed il suo leader Hudak
sostengono invece che non c’e’ ancora certezza poiche’
man-cano varie altre “approvazioni ministeriali” ed impegnano
un governo conservatore a realiz-zare l’opera.
L’incertezza rimane; agli elet-tori la decisione finale.