Lo Specchio

De Zen, caso chiuso

L’Ufficio della Corona rinuncia ad ogni ulteriore procedimento d’appello
Caso chiuso. Per Vic De Zen e’ giunto, finalmente, il momento dell’affermazione finale della sua innocen-za.


Infatti, l’Ufficio della Corona ha annunciato d’aver rinunciato a procedere con una richiesta d’appello al verdetto d’innocenza emesso lo scorso dicembre a favore di De Zen e cinque altri ex dirigenti della Royal Group Technologies, ori-ginalmente imputati di aver de-fraudato l’importante comples-so della plastica, che ha sede a Vaughan. Gli altri cinque impu-tati erano Doug Dunsmuir, Ron Goegan, Gary Brown, Luciano Galasso e Gordon Brocklehurt.
De Zen si e’ detto felice della de-cisione presa dalla Corona, “an-che se non capisco perche’ han-no voluto continuare a tenere inutilmente tutto in ballo per ulteriori otto mesi.” Ora De Zen intende impegnarsi totalmente nel successo delle sue attivita’ imprenditoriali.
De Zen, che ha fondato la Royal Group, e gli altri cin-que erano finiti sotto accusa dopo un’indagine durata vari anni. Al processo, il giudice Richard Blouin emi-se immediatamente un verdetto di innocenza, appena la Corona concluse la sua arringa finale. “Sarebbe un’offesa alla Giustizia, disse il giudice, se gli im-putati dovessero attendere un solo giorno in piu’per la decisione della Corte.” Il giudice disse che “nes-suna frode e’ stata commessa” affermando l’inno-cenza degli imputati e ponendo fine ad un proce-dimento legale che era iniziato ad aprile.
A gennaio di quest’anno la Corona aveva annunciato che intendeva presentare appello contro il verdetto emesso dal giudice Blouin, sostenendo che vi erano stati vari errori nella decisione. Ora, l’ufficio della Corona ha cambiato idea. “Un attento esame della documentazione processuale, ha indetto la Corona a concludere che non sussistono minimamente i ter-mini per procedere con un appello contro il verdetto,” ha dichiarato Sujata Raisinghani, portavoce dell’Uf-ficio della Magistratura.

2 settembre 2011