Lo Specchio

ma adesso tocca a noi

Lunedi’ 2 maggio, la parola passa agli elettori.E, a quanto sembra, stando almeno agli ultimi sondaggi d’opinione e dai dati emersi dagli “advance polls”, gli elettori sono in rivolta; nelle tre giornate di “voto anticipato” sono stati infatti oltre 2 milioni gli elet-tori che si sono recati a vo-tare: un’affluenza record, pa-ri ad un aumento del 34,5% rispetto alle ultime consulta-zioni federali del 2008.
Appare evidente che queste “elezioni inutili” hanno fatto scattare l’interesse dei citta-dini; rimane da vedere, con il voto di lunedi’, se questo riscoperto impegno civico sia scaturito da un volonta’ di “punire” o di “voltare pagina politica”.
I sondaggi indicano che gli elettori hanno abbracciato il neo scoperto “carisma” di Jack Layton. L’Ndp e’ salito al primo posto in popolarita’ nel Quebec con il 38% delle preferenze, il BlocQ e’ in caduta libera al 29%; i liberali sono ad un tragico 16% ed i conservatori ancora peggio al 14%. A livello nazionale pero’ i conservatori tengono, mantenendo il primo posto sempre a livelli tra il 37-35%; l’Ndp ha superato un partito liberale chiaramente in difficolta’ ed ora i so-cialdemocratici di Layton sono tra il 30-27% delle pre-ferenze mentre i liberali ar-rancano ora al 22% dei con-sensi.
L’Ontario rimane la speranza di Ignatieff di evitare un tracollo umiliante di dimen-sioni storiche. Nella nostra provincia, i conservatori sono al 37%, i liberali al 30 e l’Ndp al 27%.Sono praticamente spariti i Ver-di: le grandi aspettative di alcuni anni fa sono nau-fragate ed ora navigano in-torno al 5% delle prefe-renze, un po’ d’appertutto.
I socialdemocratici hanno spesso goduto di queste “svolte” durante altre campagne elettorali, per poi vederle sparire quando gli elettori sono andati alle urne.
Oggi pero’ la situazione appare diversa, piu’ che al partito ed alle piattaforme programmatiche offerte, questo scoperto “amore” degli elettori e’ diretto alla persona di Jack Layton ed, in contemporanea, al ri-getto di quella di Ignatieff. Dove il leader liberale e’ entrato in crisi e’ stato con la scoperta di Layton come una possible “valida alter-nativa” ad Harper.
Infatti, i sondaggi* pongo-no oggi Layton al primo posto con il 49% delle pre-ferenze come personalita’ dalle “capacita’ valide”; Ignatieff e’ addirittura quarto al 21% dietro la leader dei Verdi Elizabeth May al 25%. Harper e’ invece secondo con il 36%. Lo stesso sondag-gio conferma “la tenuta” dei conservatori poiche’ rivela anche che Harper continua ad essere consi-derato “il miglior Primo ministro possibile” con il 31% dei suffragi; Layton e’ secondo con il 27% ed Ignatieff e’ terzo con ap-pena l’11% delle preferen-ze. (* alla nostra andata in stampa).
Nell’ottica nazionale, ap-pare probabile un ritorno ad Ottawa di un governo di minoranza conservatore con L’Ndp a capo dell’Op-posizione e Jack Layton nel ruolo di Leader della Opposizione e “portavo-ce” ufficioso degli interes-si del Quebec, se l’aiuto dei separatisti non ferma l’emorragia del BlocQ ed il crollo totale della lead-ership di Duceppe.
La speranza liberale e’ le-gata al fatto che gli elettori Ndp sono anche quelli che piu’ facilmente, nell’ordi-ne di oltre il 40%, si di-chiarano disponbili a cam-biare il loro voto all’ul-timo momento.
La base liberale e’ con-centrata in Ontario e nella Gta; dovesse l’Ndp tener duro e mantenere questo nuovo appoggio, per i liberali si prospetta la ca-tastrofe: non solo la perdi-ta diretta di seggi all’Ndp ma anche lo sfondamento dei conservatori in quelle circoscrizioni dove l’Ndp toglie voti ai liberali e tra i due litiganti il candidato “tory” gode.
Se cio’ avviene nell’esatta equazione, Harper potreb-be, nonostante tutto, ri-trovarsi con un governo di maggioranza. Ed il “pe-ricolo” Ndp e’ stato al cen-tro degli interventi elet-torali di Harper ed Igna-tieff in queste ultime bat-tute di campagna elet-torale: Harper per cristal-lizzare intorno ai conser-vatori tutte le forze di centro-destra, per raffor-zare il suo messaggio del-la necessita’ di un governo di maggioranza, di con-trollo della spesa pubblica per il mantenimento della ripresa economica ed evi-tare “possibili coalizioni” della sinistra. Ignatieff in-vece per salvare la sua lea-dership ed il ruolo di Op-posizione Ufficiale dei li-berali nonche’ il futuro del partito nel Quebec e la sua importanza in Ontario e nella Gta in particolare. Layton si e’ goduto la fol-la, evitando importanti proclami, dovessero mai gli elettori esaminare i co-sti stratosferici di varie ini-ziative proposte dall’Ndp


A Vaughan la sfida Fantino-Ferri


I “nostri” seggi caldi

Nell’interesse politico della col-lettivita’ italiana della Gta vi sono alcuni seggi “chiave” che nel lo-ro andamento elettorale diranno molto sulle possibilita’ di avere questa volta ad Ottawa un go-verno di maggioranza, conser-vatore o liberale che sia.
Uno dei seggi piu’ caldi e’ cer-tamente quello di Eglinton-Lawrence da 23 anni nelle mani di Joe Volpe.
Il deputato italocanadese, ha visto pero’ la sua pluralita’ di voti scemare negli anni; nel 2004 ottenne il 60% dei suffragi, nel 2008 il 44% circa ed una plurali-ta’ di poco piu’ di 2000 voti sul candidato conservatore Joe Oliver, il margine di vittoria piu’ basso di tutta la Gta..
I due si scontrano di nuovo ed i conservatori prevedono di, fi-nalmente, sfondare il muro liberale a Toronto.
La battaglia e’ incerta anche a York West, dove la liberale Judy Sgro, deve difendersi dall’attac-co di Giulio Manfrini dell’Ndp. Il pericolo per la Sgro, e’ l’onda-ta di preferenze che sta spingendo i socialdemocratici a nuovi li-velli di popolarita’.
E’ lotta dura anche per il con-servatore Paul Calandra ad “Oak Ridges Markham”; la battaglia verte molto sul tema locale del futuro della “cintura verde”.
Calandra dovra’ respingere la candidatura del liberale Lui Temelkovski. Potrebbe essere battaglia fino all’ultimo voto.
A “Thornhill” invece, il ministro conservatore Peter Kent dovra’ difendersi dalla liberale Karen Mock
Non appare che Simon Strelchik dell’Ndp possa inserirsi tra i due ma, con l’Ndp oggi tutto appare possibile.
A “Beaches East York” la liberale Maria Minna dovra’ vedersela con Matthew Kellway dell’Ndp e questa volta potrebbe essere veramente dura...
Kellway e’ da anni impegnato nella zona in vari comitati am-bientalisti e con la scuola.
Economista di professione, rap-presenta una sfida severa per la Minna che negli anni comunque ha sconfitto avversari di grande spessore come per esempio l’ex ministro provinciale del governo Ndp, Marilyn Churley. Anche qui’ dipendera’ da questa pos-sibile nuova “onda” d’appoggio per l’Ndp?
Da seguire dell’Ndp, con in-teresse Adam DeVita a Rich-mond Hill e Mary Trapani Hynes nella circoscrizione di Don Valley East.
Per i conservatori, il veterano Dean Del Mastro a Peterbo-rough ed il “nuovo” Robert Si-lenzi ad Hamilton East Stoney Creek.
Per i liberali, Christian Pro-venzano a Sault Ste. Marie.

29 aprile 2011