Lo Specchio | |||
Ci scaricano? Nel disegno di legge costituzionale presentato dal ministro leghista
Roberto Calderoli e’ previstal’abrogazione del terzo comma
dell’articolo 48 della Costituzione che prevede l’esercizio
del diritto di voto da parte dei cittadini residenti fuori dall’Italia Nell’aprile 2006, dopo l’elezione nella quale per la prima
volta gli italiani all’estero votarono i loro rappresentanti,
Silvio Ber-lusconi venne sconfitto e disse che gli italiani al-l’estero
non dovrebbero votare in quanto non pa-gano le tasse in Italia e, a
distanza di cinque anni, sembra non aver cambiato idea... Alla proposta del ministro Calderoli si associa anche il sen.Alfredo Mantica che, come sottosegretario agli Esteri con delega agli italiani nel mondo dovrebbe garan-tire i nostri diritti ha detto, “alla luce di un piu’ che necessario taglio dei costi della politica, (credo che) possa starci anche la proposta dell’abolizione della Cir-coscrizione Estero”. In una nota firmata dal grup-po dei parlamentari PD, eletti all’estero
(che include Gino Bucchino), si afferma che “in nessun momento
della storia dell’emigrazione italiana un governo nazionale si
e’ rap-portato alla nostra diaspora in modo tanto distruttivo
e per-verso.” ...Naturalmente per il go-verno Berlusconi si tratta di passare dalle parole ai fatti, ma allo stesso tempo e’ na-turale domandarsi se il tempo a disposizione del governo Berlusconi (fino al 2013?) sara’ sufficiente per varare entro la fine della Legislatura modifiche costituzionali di rilievo come quelle chieste dal ministro Calderoli. visto da qui... Carlo Consiglio, membro del Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero), vuole pro-teggere il diritto al voto ma cambiare la normativa, “ i de-putati eletti all’estero si son “na-scosti” nei loro rispettivi partiti e quindi e’ stato tradito lo spirito della legge Tremaglia che vedeva un loro gruppo par-lamentare a difesa degli interessi degli italiani all’estero. Quindi nulla e’ stato fatto per noi all’estero e dobbiamo constatare l’assoluta inu-tilita’ dell’attuale normativa e di questi rap-presentanti.” Claudio Lizzola, membro del Cgie, simpatizzante di “Forza Italia”, afferma:”Avendo com-battuto in prima linea per il riconoscimento legislativo e l’applicazione del diritto di voto per gli italiani all’estero, di-spiace.Dispiace per la proposta e perche’ non si riescono ad eliminare gli abusi a questa nor-mativa. Dispiace che in Italia manchi ormai alcuna simpatia per questa legge, colpita da sospetti e voci di brogli. I deputati eletti al-l’estero poi non hanno fatto gruppo confron-tandosi con il governo ed i partiti nella pro-mozione degli interessi dei loro elettori ma si sono persi, ognuno, nelle logiche politiche dei rispettivi partiti.” Vittorio Coco, ex candidato Udc per la circoscrizione Estero -Nord e Centro America, “Pre-messo che la legge andrebbe modificata; palese il fatto che cosi’ non va bene, dico che l’ini-ziativa e’ frutto di “una insolazione”. Considerato poi che la proposta necessita di una maggioranza qualificata, non credo che una sua eventuale approvazione sara’ facile.” |
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luglio 2011 |