che sberla!
“ Non sono riuscito a ridere guardando la vignetta pubblicata
in prima pagina dell’edizione del 18 maggio del “National
Post” poiche’ l’ho trovata gratuitamente offensiva
verso le istituzioni del governo italiano e ver-so i cittadini italiani
che scelgono i loro leader, come fanno i cittadini canadesi, attraverso
libere e demo-cratiche elezioni.”
L’ambasciatore d’Italia ad Ottawa Meloni e’ deciso
nella sua lettera all’editore del quotidiano che con la vignetta
riportata a destra faceva dell’umorismo sulla vicenda del capo
del Fondo Monetario Internazionale, il fran-cese Dominique Strauss-Kahn,
arrestato a New York, mentre stava per prendere l’aereo per Parigi,
con l’im-putazione di violenza sessuale nei confronti di una cameriera
dell’albergo dove alloggiava .
“La sua condotta lo squalifica dall’essere presidente della
Francia”, si vede l’avvocato dire a Strauss-Kahnl, nel primo
quadro ... “Ma, dall’altro lato, lo qualifica per essere
Primo Ministro d’Italia.” conclude l’avvocato nel
secondo quadro della vignetta.
“Chiaramente - continua l’Ambasciatore Meloni - “
non faccio osservazioni alla piu’ completa liberta’ del
Post di indirizzare la propria ironia per gli uomini politici del giorno;
in verita’ i politici sono abituati alle critiche ed hanno le
capacita’ per sapersi difendere.
Esprimo pero’ le mie riserve sulla scelta della battuta finale
che e’ a scapito di un’intera nazione ; un Paese che e’
amico ed alleato del Ca-nada ed e’ da tempo parte integrale della
sua iden-tita’ multiculturale” - con-clude la lettera dell’
Am-basciatore d’Italia in Ca-nada
Un offesa gratuita ad una intera nazione: l’Italia, le sue istituzioni,
i suoi citta-dini. Solo cosi’ si puo’ qualificare la vignetta
del sig. Clement sul National Post, secondo cui mentre vi sarebbe una
morale socio-politica in Francia, questa e’ assente in Italia.
E mentre in Francia certe cose non sono ammesse, queste sono accettate
in Italia !
Indignato anche il Con-gresso degli Italo-canadesi che, sollecitato
dal nostro settimanale, per mano del suo presidente nazionale, l’avvocato
Tibollo, ha inviato una lunga lettera in cui condanna “la penna
velenosa con la quale si e ‘ creata tale scandalosa vignetta “
che ha lo scopo di “ ridicolizzare e discre-ditare la Repubblica
Ita-liana , una nazione che ha dato tanto al mondo” .