Arrivano le lettere
paga-pensione inps
Finalmente una buona no-tizia per i pensionati italocanadesi che questo
mese non hanno ancora ricevuto la pensione Inps. Le lettere paga-pensione
stanno arrivando.
Il pensionato necessita di questa lettera per poter ritirare la pensione.
Inviata dalla banca, che in Italia gestisce il paga-mento delle pensioni
Inps all’estero, l’Icbpi - ovvero l’Istituto di Credito
delle Banche Popolari Italiane- la missiva informa il pen-sionato che
per ritirare la pensione di maggio, deve recarsi di persona presso il
locale “sportello” della Western Union, presentare un documento
d’identita’ con foto e dare al cassiere il numero di Codice
d’identificazione del pa-gamento, indicato nella lettera stessa.
Un procedimento cascato sulle teste dei pensionati, dei Patronati, dei
politici e delle autorita’ consolari a ciel sereno; inventato
dall’Icbpi per verificare l’esistenza in vita del pen-sionato
stesso.
Atto legittimo che pero’ e’ stato trasformato in un caos,
amministrativo, po-litico e sociale; patronati arbitrariamente esclusi
dal processo, migliaia di pen-sionati in affanno eco-nomico ed emotivo
che di colpo non ricevono la pensione e non sanno il perche’ o
che fine ha fatto. Caos generato innan-zitutto da un colpevole pressopochismo
ammini-strativo: “Chiaramente, se si era deciso questo con-trollo
per maggio, le let-tere di notifica e spie-gazione del procedimento
dovevano essere inviate al pensionato almeno qual-che mese prima,”
ci dice Vincenzo Ghiandoni, diri-gente del Patronato 50&Piu’
Enasco.
Il ritardo potrebbe avere una sua logica spiega-zione: queste lettere
sono state spedite dall’Unghe-ria. “Probabilmente, per rispamiare
sulle spese postali,” nota Ghiandoni. Ora pero, il tempo strin-ge….
Infatti e’ prassi della We-stern Union di rispedire al mittente
la somma se questa non e’ ritirata entro sei settimane dall’invio.
“Considerando che si tratta di pensioni pagabili i primi giorni
di maggio, con il 13 giugno prossimo la Western Unions do-vrebbe iniziare
a restituire alla banca le somme non riscosse dai pensionati,”
ci dice invece Tony Porretta direttore del Patronato Epasa.
Cio’ porterebbe la banca a concludere che il pen-sionato e’
morto: verifica fatta. Anche se non e’ vero.
“L’iniziativa della Icbpi interessa in Canada circa 25mila
pensionati,” spiega Porretta. “Ebbene sappia-mo che circa
il 20% di loro, dalle 5 alle 6 mila persone si trovano nella impossibilita’
di recarsi di-rettamente ad uno spor-tello della Western Union, o per
infermita’fisica o malattia; perche’ degenti in una casa
di cura o afflitti da malattie de-generative…”
Pal Di Julio, massimo dirigente della Villa Cha-rities - che gestisce
sia Villa Colombo Vaughan che quella di Playfair Ave. a Toronto -ci
conferma che “in massima parte i nostri anziani, residenti nelle
due case, hanno tra gli 80-90 anni ed oltre il 50% ha limiti di mobilita’
che va dall’uso del bastone alla sedia a rotelle… “
“Considerata poi la loro eta’ posso dire che molti di loro
o per lavoro o perche’ hanno fatto il militare in Italia ricevono
un vitalizio dall’Inps….I nostri an-ziani non possono certa-mente
recarsi alla Western Union…”
Altro problema: il nome e cognone del pensionato che nel documento d’iden-tita’
deve essere lo stesso di quello a cui e’ intestata la pensione.
“Questo sol-leva altra difficolta’,” ci dice Maria
Luisa Consi-glio, dirigente del Patro-nato Enas. “Per una nostra
pensionata, se sposata o vedova la patente ca-nadese (se ce l’ha),
di-venta un documento inu-tile poiche’ emessa con il nome da sposata;
la pen-sione italiana e’ intestata al cognome da nubile…
vi sono poi situazioni in cui nomi e cognomi sono stati, negli anni,
inglesizzati…”
La semplicita’ doveva, forse, esprimere la ge-nialita’ dell’iniziativa.
Ha finito per esaltarne l’assur-dita’. La Western Union
non e’ una banca, non ha una rete di sportelli ca-pillare e si
occupa limita-tamente della trasmissione di denaro da una persona ad
un altra. Non puo’ es-sere assunta a “garante” dell’esistenza
in vita di un individuo, tanto meno di un pensionato con tutte le sue
problematiche quoti-diane.
In calce, al questo enne-simo caos pensionistico, Porretta ci ha confermato
che la Icbpi non ha otte-nuto il rinnovo del con-tratto dall’Inps
che lo ha assegnato ad un’ altra banca.. “Il cambio do-vrebbe
avvenire tra breve, 3, 4 mesi,” ha detto Por-retta.
E. quindi, si rischia di essere punto a capo...
Consolato e Patronati
Riunione d’emergenza
Si e’ svolta questo merco-ledi’ presso il Consolato una
riunione d’emergenza indetta dal Console Gene-rale Gianni Bardini
con i rappresentanti di tutti i Patronati operanti nella Gta per cercare
di venire incontro alle difficolta’ dei pensionati con la riscos-sione
del vitalizio di mag-gio.
E’ stato deciso che il Con-sole Generale inviera’ una lettera
all’Ips, firmata da tutti i Patronati, con “sug-gerimenti”
per risolvere questa crisi ed evitare ul-terori difficolta’. Si
spera che l’Inps intervenga per facilitare la riscossione delle
pensioni.
Nel frattempo, i Patronati interverranno caso per caso nel cercare d’assi-stere
i pensionati con i loro documenti di identita’ o con la firma
di deleghe.