Lo Specchio

Aboliti gli “incidenti”…
rimangono gli infortunati

Mostrando tutto il suo im-pegno per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, l’ente provinciale respon-sabile per l’infortunistica, l’Ontario Workplace Safe-ty and Insurance Board (Wsib), ha abolito gli … “incidenti”: molti lavora-tori non se ne saranno ac-corti ma nella nostra pro-vincia non esistono piu’ “incidenti” sul lavoro. Vi sono ora episodi d’infor-tunio e di morte.
Certamente c’e’ una di-stinzione, che solerti fun-zionari del Wsib possono spiegare con ampia ric-
chezza di lessico ammini-strativo’. Ma, al di la’ del-la pleonastica pomposita’ sematica di certi ambienti, nel nostro mondo gli inci-denti sul lavoro conti-nuano ad essere la causa di infortuni e morti sul lavo-ro.
La dinamica di uno di questi incidenti mortali, sara’ ora al centro di un’in-chiesta che l’Ufficio Pro-vinciale di Medicina Le-gale condurra’ sulla morte di Leonardo Pitruzzella di 49 anni, avvenuta durante lavori di rifacimento di un viale dinanzi un’abitazio-ne di Vaughan il 13 luglio 2009. L’operaio venne travolto ed ucciso da una motrice che stava facendo marcia indietro. In seguito all’incidente mortale, la Springside Paving and Construction Ltd., venne multata $100mila dal giu-dice Rhonda Shousterman del Tribunale di Newmar-ket per violazione della normativa provinciale sul-la Sicurezza e la Sanita’ sul lavoro.
Le indagini del ministero del Lavoro stabilirono che dopo aver staccato il


rimorchio, il conducente della motrice era ripartito senza che fosse presente un segna-latore che controllasse la manovra di retromarcia. L’inchiesta ,di due giorni, e’ prevista per il 23 giugno prossimo
In attesa che incidenti mortali sul lavoro non avvengano realmente piu’, gli ultimo dati del Wsib, relativi al 2009, indicano che i lavoratori continuano a morire, in incidenti e per malattie professionali. Le statistiche dell’ente tendo-no a fornire dati con quella “precisione” che finisce per essere quasi impos-sibile rispondere alla sem-plice domanda: quanta gente e’ morta quest’anno sul lavoro in Ontario?

Beh, dipende, se per “anno di registrazione” della prati-ca d’indennita’ abbiamo questi dati, “per anno di approvazione” della ren-dita, abbiamo quest’altri. Tenendo presente che ne’ l’una ne’ l’altra categoria includono necessariamen-te tutti i decessi avvenuti nell’anno in discussione;
quello di “registrazione” rimane quello piu’ valido e meno arbitrario. Quindi, nel 2009 vi sono stati 87 decessi in incidenti e 333 per malattie professionali; nel 2008, 91 e 350; nel 2007, 111 i morti in in-cidenti e 375 quelli per malattia. Nel decennio 2000-09 gli anni peggiori per gli incidenti mortali sono stati il 2003 con 140 e con 136 sia il 2001 che il 2002; per i morti per ma-lattia professionale abbia-mo il 2005 con 397, ma anche il 2002 e’ stato fe-roce con 387. Poi, nelle statistiche annuali dei de-cessi si devono aggiun-gere quegli infortunati gravi e pensionati al 100% che muoiono anni dopo per cause direttamente le-gate all’incidente origina-le. “In realta’ negli anni nulla e’ cambiato con il Wsib,” ci dice Arissa Gemma consulente per l’infortunistica della IAVGO, ufficio assistenza legale per gli infortunati. “I lavoratori continuano a morire, ad essere vittime di infortuni sul lavoro e a dover combattere una bu-rocrazia interessata solo a limitare le rendite e le prestazioni.”
Una cosa e’ cambiata, ci fa notare Gemma, “il volto dell’infortunato. Parliamo in generale ma oggi ab-biamo pochi manovali e lavoratori edili italiani… la composizione etno-cu-lturale dell’operaio edile e’ cambiata; vi sono sopra-tutto lavoratori prove-nienti dal continente afri-cano, dal sud-est asiatico ed il continente indiano. Questo incide sul numero di italiani infortunati in in-cidenti sul lavoro; per quanto riguarda pero’ i de-cessi per malattie profes-sionali, quelli di vecchi anziani pensionati al 100%, gli italiani sono an-cora presenti… come quelli che hanno lavorato in miniera, con l’amianto e si portano ora adosso il dramma di malattie che non erano state rico-no-sciute prima… Come ho detto, non molto e’ cambiato con il Wsib.”

1 aprile 2011