Harper, Difendersi e’ un
diritto
non deve essere motivo d’arresto
Il primo ministro Harper ha mantenuto la parola. Il suo
governo ha presentato alla Camera un disegno di legge che “chiarisce”
ed espande il diritto del cit-tadino alla legittima difesa in caso di
atti criminali contro la sua persona ed i suoi beni, nonche il suo diritto
ad arrestare/bloc-care il criminale.
“Il nostro governo e’ im-pegnato a sbattere in galera i
veri criminali,” ha detto il Primo ministro Harper nel corso di
una conferenza stampa svol-tasi a Toronto; con lui, anche il ministro
per gli Anziani ed ex capo del-l’Opp, Julian Fantino.
“A ragione, molti canadesi sono oggi convinti che la bilancia
della giustizia si e’ abbassata troppo a fa-vore della protezione
dei criminali allontandosi invece dal diritto alla legit-tima difesa,”
ha aggiunto Harper. “I cittadini vittime di criminali non devono
essere poi vittime una seconda volta; questa volta della Giustizia.”
Ed e’ questo lo scopo, ha aggiunto il Primo ministro dei proposti
emendamenti al Codice penale.
“Affinche’ i cittadini sap-piano che la legge e’ dalla
loro parte e che la Giu-stizia, serve per colpire i criminali non le
vittime dei criminali.”
La nuova legge, una volta approvata espande il diritto d’arresto
da parte del cittadino che oggi e’ li-mitato al momento del-l’atto
criminale, cioe’ applicabile solo in fla-granza di reato. Adesso
potra’ avvenire “entro un periodo di tempo ragio-nevole”
quando la polizia non e’ in condizioni di poter intervenire o
ar-restare il criminale.
Fantino ha detto che la nuova normative “e’ anche nell’interesse
della polizia che non puo’ essere sem-pre presente in ogni luogo”
e dei cittadini che hanno il diritto a proteg-gersi.
Il diritto alla legittima di-fesa e’ stato “chiarito e rafforzato,”
ha detto Harper e scatta quando il cittadino ha un valido mo-tivo e
ragione di credere che la sua vita sia in pericolo o che egli sia a
rischio d’aggressione.
Naturalmente, le nuove proposte hanno fatto scat-tare le critiche dell’asso-ciazione
dei diritti civili che ha subito parlato di “grave rischio di
abuso di questi diritti” e di pericoli di cittadini che agiscono
come “vigilanti”.