Lo Specchio

Chi ti ruba il nome puo’ rubarti la vita

E’ il crimine per antono-masia, si potrebbe dire, di questa era moderna d’ informazione globale in tempo reale. Il furto del-l’informazione personale; cioe’ dell’identita’ ana-grafica, amministrativa e finanziaria di una persona. Le conseguenze possono essere devastanti: non solo per la perdita delle proprie risorse finanziarie ma, nei casi piu’ estremi, la distru-zione vera e propria della validita’ creditizia della persona, del suo patri-monio immobiliare, della sua reputazione (poiche’ quando e’ “riabilitato” dal Tribunale e’ ormai troppo tardi), della sua vita. E puo’ capitare a qualsiasi persona, in qualsiasi momento. Non c’e’ prevenzione garantita; si puo’ solo ridurne l’eventualita’ ai minini termini possibili. In inglese si chiama “Identity theft” e questo mese di marzo e’ proprio dedicato alla sua prevenzione ed all’informazione del cittadino sulle misure preventive da attuare. Il reparto anti-frodi della polizia federale, l’Rcmp, rivela che il furto d’identita’ personale produce dai $10-$30 miliardi l’anno d’entrate per il settore criminale; oltre l’80% di questi furti infatti sono eseguiti dal crimine organizzato e non da giovani delinquenti comuni. I singoli cittadini sono colpiti tanto quanto i grandi complessi industriali. Solo nel triennio 2004-06 la polizia ha ricevuto quasi 35mila denunce per questo tipo di furti, con un totale di oltre $50 milioni di perdite. Uno studio della McMaster University ha rivelato che nel 2007 sono stati 1,7 milioni i canadesi vittime di un qualche tipo di furto d’identita’. Le spese legali sostenute da cittadini vittime di frode e costretti a dimostrare in tribunale la loro innocenza ammontano ad oltre $150 milioni, ogni anno. Il 50% di queste frodi tratta carte di credito false, prodotte con dati personali ed informazioni finanziare rubate, in qualche modo, dall’identita’ “amministrativa” dell’intestatario. Nel 23% dei casi, la carta di credito usata e’ quella vera: e’ stata o rubata o dimenticata in giro dal proprietario. Il 4% dei furti trattato lo scenario incubo dei cittadini: cioe’ il furto e l’uso della completa’ identita’ delle persona per frodi di immobili, mutui ed ogni tipo d’investimento finanziario. Di colpo, una persona puo’ scoprire che la sua abitazione e’ stata venduta o che un mutuo e’ stato emesso “contro” l’immobile…

 


Gli anziani, per natura meno sospettosi,
sono le vittime preferite...

Il buon senso, controlli regolari e vigilanza sono ottime misure preventive. Controllare sempre la normalita’ e la regolarita’ della posta che si riceve. Mantenere, anche giornalmente se necessario, sempre sotto controllo tutte le proprie attivita’ bancarie, conti correnti, carte di credito, debit card, estratti conti e totali di liquidita’.
Non dare mai informazioni finanziarie private o dati personali via telefono, in modo particolare il numero “Sin”, il social insurance number”; l’uso di questo nu-mero ed il diritto di richiederlo, e’ regolato dalla legge e limitato a transazioni fiscali, di reddito e di natura previdenziale. Non gettare mai nell’immondizia fatture pagate o documenti anche se scaduti. Attivita’ creditizie o finanziarie sospette devono essere immediatamente denunciate alla polizia; contattare anche il Canadian Anti-Fraud Centre, gia’ noto come “Phonebuster” per assistenza e consulenza e gli uffici Frodi dei due maggiori enti nazionali di controllo creditizio: Equifax e Trans Union per bloccare ogni ulteriore possibile frode.

8 aprile 2011