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Maggio senza paga per migliaia di pensionati italocanadesi ?

Ennesimo “caso Inps” con pensionati ita-locanadesi ancora una volta in panico in attesa di lettere, informazioni e pen-sione... e sedi di Patronati senza risposte alle tante domande, lecite, opportune e di frustrazione degli anziani in attesa di chiarimenti.
Al centro del caso questa volta e’ la richiesta conferma di “esistenza in vita” del pensionato da parte dell’Inps tramite il suo agente bancario l’Icbpi (Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane) per l’erogazione della rata pensionistica. L’iniziativa, che tutte le parti sociali in causa si affrettano a riconoscere come “legittima”, tratta la rata pensionistica di maggio, sembra, che il pensionato dovra’ ritirare in persona presso il locale spor-ello della Western Union.
Una lettera inviatagli dall’Icbpi indi-chera’ la prassi da seguire per la riscos-sione della rendita. La missiva, in ita-liano ed inglese, contiene il numero di codice che il pensionato deve indicare al personale della Western Union insieme al totale dell’ammontare e che si tratta di una pensione Inps.
Per ritirare l’importo egli dovra’ pre-sentare un documento d’identita’ (con foto), con lo stesso nome a cui la pensione e’ intestata: per le donne cio’ significa il nome da nubile, se sposata. Secondo dati non confermati e da verificare, sarebbero circa 25mila i pensionati italo-canadesi interessati a questo controllo di maggio (giugno?) che l’Inps ha indicato come il piu’ efficiente per “ottenere in tempi molto contenuti una situazione aggiornata e inequivo-cabile in merito alla correttezza delle ero-gazioni...” Insomma, l’Inps vuole assi-curarsi che la pensione pagata non sia fraudo-lenta: pagata ad una per-sona deceduta.
L’iniziativa, che dovrebbe trattare solo un pagamento (quello di maggio per le rette mensili), scattera’ invece a luglio per tutti i pensionati che ricevono un pa-gamento semestrale.
In tutto questo controllo, sono comple-tamente fuori dal giro i Patronati che sono stati informati dell’iniziativa solo dalle sedi consolari italiane.
La “semplicita’ amministrativa” del-l’iniziativa si sta comunque scontrando con la realta’ di vita dei pensionati.
Come confermato da vari sedi, incluso il Consolato d’Italia, “sembra che il paga-mento delle pensioni sia fermo e che il controllo sia in effetti scattato prima dell’invio delle lettere ai pensionati.”
I nostri controlli presso sedi di vari Patronati indicano la stessa cosa e, come ci ha dichiarato Maria Luisa Consiglio, dell’Enas, “non risulta che i nostri pen-sionati abbiano ancora ricevuto alcuna lettera dall’Icbpi. Ufficialmente ne’ i pensionati ne’ noi sappiamo nulla o come ci si deve comportare. Le pensioni non arrivano e tutto e’ fermo.. E poi e’ facile dire, vai allo sportello della Western Union; noi abbiamo anziani che non possono muoversi, che sono in case di riposo o di cura; vi sono anziani con documenti d’identita’ scaduti o che in-dicano il cognome da sposata e non da nubile come invece e’ sulla pensione.”
In una nota inviata ai giornali dal depu-tato Pd Gino Bucchino, della circoscri-zione Estero Nord-Centro America, “si auspica una maggiore attenzione dell’Inps ai diritti dei no-stri pensionati quelli one-sti che sono la stragrande maggioranza affinche’ la loro pensione sia erogata senza ritardi.” Ma, l’iniziativa dell’Inps non convince.
Lo stesso Console Generale d’Italia, Gianni Bardini trova “strano che l’Inps abbia escluso i Patronati” che si son sem-pre occupati dei certificati di esistenza in vita dei loro assistiti.
Bardini ha confermato poi che nella riunione del 25 maggio con i Patronati sa-ra’ anche affrontata questa questione, si fara’ il punto della situazione e sui pos-sibili interventi a favore dei pensionati. Rimane al momento, solo l’estrema su-perficialita’ della lettera dell’Icbpi ai pensionati, di cui siamo venuti in pos-sesso, e che appare completamente “ignorante” delle realta’ di vita di molti anziani pensionati all’estero. Molti degli “sportelli” della Western Union nella Gta sono in supermercati,con studenti ad-detti al servizio con il pubblico:saranno loro i “controllori” (Inps) dell’esistenza in vita dei nostri pensionati....

13 maggio 2011