Lo Specchio

caso Meffe-Lorello
la parola al giudice

 

Difesa ed accusa hanno presentato le loro tesi ed ora spettera’ al giudice Michael Penny dell’Onta-rio Superior Court emette-re il suo verdetto sul possi-bile conflitto d’interesse che il consigliere comuna-le di Vaughan Peter Meffe avrebbe avuto nel votare su richieste di permessi di lavoro da parte di impre-nditori e sub-appaltatori.
L’azione legale e’ stata lanciata dall’attivista poli-tico Richard Lorello che sostiene che Meffe avr-ebbe dovuto dichiarare un conflitto d’interesse in qu-este votazioni in consiglio poiche’egli era partner in un’azienda d’elettricisti che avrebbe tratto bene-ficio dai contratti che sarebbero stati assegnati dalle ditte che ottene-vano l’ap-provazione comunale del progetto. Presentando la tesi di Lorello, l’avvocato Michael MacKay ha detto che Meffe avrebbe esercitato un “cosciente atto d’e-strema cecita’” per non sa-pere chi erano i potenziali clienti della sua ditta, la Gridd Electric Services.
MacKay ha indicato che la Gridd faceva lavori per milioni di dollari per imprese edili e “se Meffe votava contro una richi-esta questi avrebbero potuto ta-gliare fuori la ditta dai loro futuri contratti”.
L’avvocato Martin Sclisizzi, parlando in difesa di Meffe, ha detto che il consigliere ha venduto la sua quota nella Gridd dal 24 marzo, 2006 e che un consigliere non puo’ essere tenuto a co-noscere chi sono tutti i proprietari delle aziende con richieste di permessi alComune e tanto meno con chi queste aziende firmano poi contratti di sub-ap-palto.
Meffe cedette la sua quota nella Gridd per $355mila ai due restanti soci.
Sclisizzi ha fatto presente che la Gridd non e’ mai stata direttamente coin-volta in queste richieste di-nanzi al consiglio e che la normativa per gli appalti rende la procedure estre-mamente competitiva e impossibile da controllare.
Meffe non conosceva le condizioni contrattuali del-la Gridd e non poteva tro-varsi in conflitto d’inte-ressi.

9 aprile 2010