Lo Specchio

Colpevole di frode
finta malata di cancro


xE’ comparsa questa setti-mana in tribunale e con voce fievole ha risposto, “colpevole, signor giudi-ce” quando il giudice Fre-derick Forsyth del tribu-nale di Milton, le ha chie-sto come si dichiarava.
Colpevole di frode. Altre sei simili imputazioni sa-ranno affrontate il prossi-mo gennaio quando si di-scu-tera’ la sentenza per il primo verdetto. Lei, Ash-ley Kirilow, 23 anni, ha preso i soldi di centinaia di persone,dichiarandosi sof-ferente di cancro, ora ri-schia fino a 10 anni di galera ma, son pochi a credere che la condanna finale conterra’ una pena detentiva. “Per quanto rivoltante sia quello che ha fatto,” ha detto il suo legale Brendan Neil, “si tratta per sempre di un atto di frode, non di un omicidio.”
Ma, e’ una frode particola-re che offende il senso del pudore; che offende ogni persona malata di cancro.
Ed e’ una frode che pot-rebbe rendere piu’ difficile la raccolta fondi per com-battere questo male orren-do. Ora, sorge il sospetto; i cittadini possono temere di essere presi in giro, come e’ successo con i colleghi, amici e conoscenti della Kirlow.
La ragazza, dopo un nor-male controllo al seno, ini-zio’ a dire in ufficio di essere affetta da cancro. Fu organizzata una festa di raccolta fondi e le vennero consegnati $7.400. La gio-vane, che nel frattempo si era rasata la testa, tolte le sopraciglie e perso un bel po’ di peso, proprio per apparire come una paziente sottoposta a chemoterapia, uso’ questi soldi per diver-tirsi. Altri fondi, trattati nelle altre sei imputazioni, vennero raccolti e conse-gnati alla ragazza. Si pensa che in tutto ella abbia ri-cevuto circa $20mila.
La truffa venne rivelata alla stampa dal padre della ragazza che una volta arre-stata venne trattenuta in carcere per due settimane, prima che i genitori la riprendessero in casa, in liberta’ dietro cauzione.
Ma, il padre Mike Kirilow non pensa che l’esperienza in carcere abbia veramente fatto cambiar modo di vivere alla figlia; l’uomo si e’ anche detto convinto che Ashley non si e’ veramente pentita di cio’ che ha fatto e che sta tutt’ora tramando nuovi piani per uscire da questa situazione. La ra-gazza ha lasciato la fa-miglia ed e’ tutt’ora sotto la responsabilita’ della John Howard Society che si occupa di persone coin-volte in atti criminali e pene detentive.L’avvocato Neil sostiene che la ragazza e’ “amareggiata per quello che ha fatto e se ne pente profondamente.”
Il caso, ha scosso non solo le vittime della sua frode ma anche tutti coloro che, in modi diversi, sono impe-gnati nella lotta contro il cancro. Si teme non solo un grave effetto deleterio sulle donazioni e le raccolte fon-di ma che altre “menti ma-late” possano copiare in qualche modo la Kirilow, con immaginabili gravis-sime conseguenze per co-loro che necessitano vera-mente d’assistenza e di cu-re per gravi malattie come il cancro. Chiaramente, si-mili casi finiscono per toc-care un po’ tutti coloro che si occupano di raccolte fondi, qualunque sia lo scopo

5 novembre 2010