Legittima difesa,
la farsa del caso Chen
Sorge il grave e purtoppo legittimo sospetto che in Canada, il cittadino
vittima di un atto criminale sia ri-dotto e si debba compor-tare come
“Fantozzi”; il fa-moso personaggio carica-tura del cinema
italiano: il debole vittima perenne dei bulli di questo mondo sen-za
alcuna possibilita’ o speranza di una pur piccola opportunita’
d’ottenere gi-ustizia. E, se insorge, se si ribella al suo ruolo
di “pun-ching bag”, allora si che c’e’ pronta
la lunga mano delle forze dell’Ordine Co-stituito e del Codice
penale a fargli gustare l’amaro ca-lice della Giustizia servita.
Il caso Chen, il commerci-ante di Chinatown a Toron-to, imputato di
aggressione e sequestro di persona per aver inseguito, catturato e tenuto
fermo fin quando e’ arrivata la polizia, un certo Anthony Bennett,52
anni, criminale di carriera, tossi-codipendente, ladro abitu-ale del
negozio di frutta e verdura di David Chen, su Spadina. Con Chen erano
stati imputati anche i suoi due dipendenti che l’ave-vano aiutato
nella cattura di Bennett. Cattura avve-nuta quando il Bennett, si e’
presentato una seconda volta nel negozio per ruba-re fiori, dopo un
preceden-te furto avvenuto qualche ora prima.In realta’ il Ben-nett
e’ personaggio “famo-so” tra i commercianti di Chinatown
e lungo Spa-dina; il lavoro quotidiano dell’incallito delinquente
e’ proprio quello di deru-barli.
Mentre Chen era in attesa di processo, per aver bloc-cato e tenuto legato
nel suo “van” il Bennett, per con-segnarlo alla polizia,
que-sta “vittima” di abuso d’ira del cittadino Fantozzi,
si e’ diletato a compiere degli altri furti.
Alcuni giorni fa, in tribu-nale, il magistrato della Corona Eugene McDer-mott
ha tuonato con tutta la pomposita’ d’occassione ed una certa
vanita’ nel suo innato senso equitario della Giustizia “che
la Giustizia e’ uguale per tutti, Bennett ha diritto alla protezione
della legge cosi’ come ogni altro cittadino innocente.”
Escluso, a quanto pare il “Fantozzi” del caso. In-fatti,
i vari Chen di China-town hanno perso ogni spe-ranza: la polizia quando
se-rve non c’e’ mai ed i ladri che si servono dei loro ne-gozi
sono tutt’ora in liber-ta’. Dove e’ il loro diritto
alla Giustizia?
Questa volta al Chen ed i suoi due dipendenti e’ an-data bene:
si sono imbattuti in un giudice che evidente-mente non era “progres-sista”:
ha scagionato di og-ni imputazione i tre accu-sati.
Rimane il ridicolo, anzi la triste realta’ di una polizia ed un
Ufficio della Corona che sprecano tempo, dena-ro e risorse per persequi-tare
un onesto cittadino, che si abbassano a certi compromessi e presentano
come testimone “star” lo stesso criminale che invece doveva
essere l’accusato.
Nella loro solerte interpre-tazione, questa volta, del Codice penale,
l’ordine co-stituito si e’ coperto di ri-dicolo. Forse ora,
il Mc-Dermott spieghera’ al cit-tadino perche’ e’
suo do-vere preoccuparsi dell’o-rdine civile e deve colla-borare
con la polizia. Qualcuno dira’ “a me non interessa, che
se ne occupi la polizia, e’ pagata per questo...”
Purtroppo sarebbe proprio la reazione sbagliata. Ad Ottawa, in questi
giorni, il governo federale sta esa-minando la possibilita’ di
introdurre le dovute modi-fiche al Codice penale pro-prio per evitare
del ripe-tersi di simili casi-farsa.
Per offrire al cittadino la sana possibilita’ di poter difedersi
dall’atto crimi-nale.
Per il momento, a Fantozzi non rimane che “ralle-grarsi”
quando scopre un criminale in casa... “ma grazie ladro quanto
e’ bravo lei, si prende solo il televisore, mi lascia la radio
che ha rotto... grazie.”
Se poi uno dei cari e’ vit-tima di violenza, si racco-manda di
non reaggire con “forza eccessiva”, e cosa questa sia lo
sa solo la po-lizia e l’Ufficio della Coro-na, altrimenti il violenta-tore,
il ladro, il delinqu-ente, potrebbe rivolgersi al McDermott di turno
affin-che’ il suo diritto alla Giu-stiza non sia leso. Il citta-dino,
rimane Fantozzi: “mazziato e cornuto”.