QUESTIONE DI CIFRE…
Un po’ presuntuoso, un po’ pessimistico e anche confuso
il grido d’allarme del Corriere Canadese che venerdi’ scorso,
in una prima pagina “a lutto” scrive: Udite, udite:la stampa
italiana all’estero ha i giorni contati. Il decreto “mille
proroghe” ha emesso la sentenza: tagliati del 50 per cento i contributi
ai quotidiani italiani all’estero. Senza troppi giri di parole,
ha messo al patibolo la nostra sopravvivenza.
In poche parole, per Paola Bernardini il nuovo diret-tore responsabile
del Cor-riere Canadese, e’ come se suonasse la campana a morte
per tutta la stampa italiana all’estero, di con-seguenza al taglio
del 50 per cento dei contributi che il quotidiano fondato da Dan Iannuzzi
riceve dal lontano 1997.
Nel pezzo la Bernardini scrive che e’ stato dato un calcio a sei
quotidiani e 150 periodici all’estero come se i sei quotidiani
e i 150 periodici fossero nel-la stessa pentola quando invece mentre
i 150 pe-riodici (Lo Specchio, Il Cittadino Canadese, Pa-norama, Puglia
Review, Alpini in Trasferta e altre pubblicazioni in tutto il mondo)
si spartiscono 2 milioni di euro all’anno i sei quotidiani in
un anno, prendiamo il 2007, hanno incassato 8.736.550 euro dei quali
2.834.315 al Corriere Canadese, America Oggi e Il Globo 2.530.638 ciascuno,
Gen-te d’Italia e Voce d’Italia rispettivamente 573.400
e 267.559 euro.
Tra il 2003 e il 2006 il Corriere Canadese ha ri-cevuto oltre 8 milioni
di euro:cifre grosse e non solo da ieri...
Nel 2002 lo scomparso Bruno Zoratto scri-veva:”Con infinito stupo-re
ho appreso che i con-tributi elargiti a solo due testate dal 1997 al
2001 per i quotidiani teletra-smessi all’estero superano nientepopodimeno
che la somma di 29 miliardi di lire. Al Corriere Cana-dese , quotidiano
di To-ronto dal 1997/2001 sono giunti quasi 17 miliardi (per l’esattezza
16.940.417.355) ad Ame-rica Oggi di New York e’ giunta la “modica”
som-ma di oltre 12 miliardi di lire (12.099.214.351)! Mentre - continua
Zoratto - alle 160 testate perio-diche che si pubblicano all’estero
vengono an-nualmente elargiti com-plessivamente solo 2 miliardi e alle
testate radiofoniche ed audiovisive che operano all’estero, nulla
di nulla. Questa e’ una vergogna!”
Ben diversa era la si-tuazione negli anni pre-cedenti quando il Corriere
Canadese, tre edizioni alla settimana, e l’allora Cor-riere Illustrato
spartivano con altre decine e decine di testate due miliardi...di lire!
Nel 1988 il Corriere Ca-nadese aveva ricevuto 62.961 dollari, il Corriere
Illustrato 11.074 e lo Specchio 21.055.
Nell’anno seguente il Corriere Canadese 67.242 dollari e Lo Specchio
13.380 mentre il Corriere Illustrato era escluso in quanto, dopo un’inter-rogazione
parlamentare era stato chiarito che non si trattava di un setti-manale
bensi’ di un in-serto del Corriere Cana-dese e che, come tale,
non aveva diritto ai fondi.
I contributi del governo italiano sono ricevuti dal-la Italmedia, una
Srl con sede a Roma che per “la produzione editoriale , stampa
e distribuzione, abbonamenti, pubblicita’ e amministrazione”
si ap-poggia alla Multimedia Nova Corporation, una azienda canadese
(che fa capo anche a testate di lingua inglese ed etniche) e proprietaria
tra delle testate, Corriere Ca-nadese e Tandem per l’uti-lizzo
delle quali Italmedia paga 20.000 dollari (per trimestre).
Il bilancio della Mul-timedia Nova Corpora-tion riporta 15.156.577 di
dollari come entrate an-nue al 31 Marzo 2009.
Nel periodo di 9 mesi ( al 31 Dicembre 2009) 4.066.886 dollari deri-vano
da Italmedia Srl e altri 1.996.283 dollari da la Repubblica inserito
6 giorni alla settimana nel Corriere Canadese.
Non sono a nostra di-sposizione dati per quanto riguarda entrate pubbli-citarie,
vendita e abbona-menti del Corriere Cana-dese pero’, senza voler
fare i conti in tasca, e sup-ponendo che delle 30.000 copie giornaliere
dichia-rate 20.000 siano vendute a 80 centesimi (20 sono per il rivenditore)
ci sa-rebbe un’ entrata annua di 4.992.000 dollari dai quali,
detratte solo le spese di stampa per 30.000 copie, $ 1,404.000 , porterebbero
altri
$ 3.588.000 in cassa.
Le restanti 10.000 copie, parte distribuite gratuita-mente alle universita’
cosi’ da diventare oggetto di studio e parte sono per gli abbonamenti
venduti a 179 dollari che, azzar-diamo, se moltiplicati solo per cinquemila,
in un an-no sarebbero altri 890.000 dollari.
Senza calcolare le entrate pubblicitarie, (?) e le spese di stampa pagate,
quelle 30.000 copie tra vendite e abbonamenti potrebbero portare a un’entrata
di 4.478.000 dollari che aggiunta ai circa 4 milioni di euro (dati degli
scorsi anni) o, forse a soli 2 nel 2009.
Sostanziare un quadro esatto di entrate e uscite e’ difficile:
lo avra’ fatto la Bernardini preparando la pagina a lutto.
Sedici pagine, quattro delle quali a colori, il Corriere Canadese
dichiara una tiratura di 30.000 copie e il costo di mercato della stampa
e’ di circa 4.500 dollari per edizione.
Per 52 settimane un totale di 1.404.000 dollari.
In occasione delle Olimpiadi l’edizione del sabato e’ uscito
a 20 pagine e, nel 2009, una sola edizione era di 20 pagine.
Non e’ possibile indicare i supposti costi di stampa di Tandem
(Corriere Canadese weekend) in quanto mentre nella testata e’
indicato “Distribution 56.519 CCAB.Verified Circulation”
in uno stampato Multicom Media, sussidiaria della Multimedia Nova Corporation
la tiratura indicata e’ di 40.000 copie.
Tutti i settimanali, mensili, bollettini in lingua italiana
pubblicati all’estero sono stati “sistemati” dall’on.Gino
Bucchino che li ha definiti come piccoli strumenti d’informazione...
Non arrabbiamoci, ridiamoci sopra perche’ sicuramente l’aria
romana ed elvetica fa brutti scherzi ed e’ anche causa di perdita
della memoria visto che proprio l’oggi onorevole Bucchino per
aiutare la sua prima candidatura al parlamento, aveva fondato Trenta
Giorni, un “piccolo strumento” scomparso a pochi mesi dalla
sua prima elezione e per il quale aveva fatto domanda per il sussidio
del governo italiano:anche se spiccioli fan sempre comodo.