Lo Specchio

18enne spacciatore ucciso
“Mio figlio era cattivo”

Quando il 18enne Nicho-las Yombo, e’ stato ucciso a colpi di pistola, nell’abi-tazione di famiglia su Ri-ver St. nel quartiere di Re-gent Park, il padre non si e’ meravigliato piu’ di tanto. “Aveva preso una brutta strada. Era diventato un cattivo,” ha detto Christian Yombo ai giornalisti.
“Avevo cercato disperata-mente di convincerlo a ca-mbiar vita ma lui ormai non mi ascoltava piu’. Ora ha pagato il prezzo della sua vita violenta.” La polizia ha confermato che il 18enne, era coinvolto con la droga ed era gia’ stato arrestato altre volte per spaccio. Al-cuni giorni prima di essere ucciso - e’ stato il padre ha trovarlo morto, quando e’ rientrato in casa - Nicholas era stato pugnalato.
Al Pronto Soccorso si era rifiutato di collaborare con la polizia. Il giovane era conosciuto come “Fren-chie” perche’ parlava fra-ncese; e, ancora oggi il pa-dre insegna la lingua gratu-itamente ai bambini ed ad-ulti del quartiere. L’omici-dio di Yombo e’ soltanto l’ultimo di un’ondata che, solo nelle ultime due setti-mane e’ costata la vita a cinque ragazzi neri. Dei 29 omicidi con arma da fuoco avvenuti fino ad oggi, que-st’anno a Toronto, ben 26 sono di ragazzi neri. La po-lizia non ha rilasciato det-tagli sull’omicidio di Yom-bo e la gente del quartiere teme di trovarsi nel mezzo di una guerra tra gangs co-involte nello spaccio e traf-fico di stupefacenti. Nella zona, recentemente si sono infatti state varie sparatorie e la polizia parla di “elem-enti criminali” impegnati in scontri per questioni di “territorio”.

3 dicembre 2010