Ferrucci, “ Orgoglio italianita’
La torcia passa ai giovani”
Un impegno. Una sfida.
Queste le due direttive che la collettivita’ italiana e’
chiamata oggi ad arti-colare e ad elaborare nel prossimo futuro, a sal-vaguardia
della sua ricca, talvolta tragica, spesso spettacolare, “memoria”
della sua presenza attiva in questo paese e della sua continua partecipazione
e contributo critico al pro-gresso ed il benessere della societa’
canadese.
L’impegno: la trasmis-sione di quella che il vice Console d’Italia
a Toronto, Veronica Fer-rucci ha, nel suo insieme, nella sua totalita’,
iden-tificato come Memoria, dalla generazione che ha fatto e vissuto
questa sto-ria intrinsicamente umana, culturale e sopratutto ita-liana,
alla nuova genera-zione d’oggi: i nostri giovani chiamati a portare
avanti, ad onorare, pro-teggere, ricordare questa realta’ storica
e ad ap-plicare questa Italianita’ in forme nuove e diverse nel
contesto della continua evoluzione socio-culturale della nostra comunita’
.
La sfida: il fluido, dina-mico, attivo passaggio del testimone: di questa
lea-dership, di questo “orgo-glio d’essere italiano”,
dai nonni ai nipoti.
“Gli anziani sono chiamati ad applicare tutta la ric-chezza del
loro grande deposito di saggezza ed esperienza in questo pro-cesso di
avvicendamento generazionale,” ci dice il vice Console Ferrucci.
“ I giovani nati qui non hanno quel naturale punto di riferimento
che era l’Italia, che tipicamente legava l’emigrante al
paese, alla regione, alla Madre-patria .
'La nuova generazione vive la sua origine cul-turale in modo profon-damente
diverso. “
“Innanzitutto il suo con-cetto d’italianita’ spazia
e non si ancora ad un paese o una regione; trova espressione invece
nei temi fondamentali della ricchezza culturale del-l’Italianita’:
la famiglia ed i suoi valori, il nostro re-taggio storico-artistico-culturale,
la stessa bel-lezza dei paesaggi e della natura della penisola.”
La vice Console Ferrucci, ci consegna queste os-servazioni a conclusione
del suo mandato qui a Toronto.
In questi giorni, Veronica Ferrucci parte per l’Ar-gentina per
assumere il nuovo ruolo di primo segretario dell’Ambascia-ta Italiana
a Buenos Aires.
“Toronto rappresenta per me un’esperienza indi-menticabile,
bellissima. Di grande arricchimento anche personale. “
“C’e’ una collettivita’ ita-liana meravigliosa,
che ha acquistato grande pre-stigio ed un ruolo leader nella societa’
che prima l’ha accolta e poi le ha permesso di assumere una presenza
di grande im-portanza sociale, culturale ed economica,” osserva
la Ferrucci.
“Ecco, riprendendo il discorso generazionale, credo che l’altro
aspetto fon-damentale del dialogo anziani-giovani e’ che la collettivita’
tutta, depo-sitaria di questa memoria, deve assicurarsi che le nuove
generazioni siamo sempre consapevoli, ed apprezzino, la loro storia
individuale e collettiva. Questa e’ una collettivita’ leader,
forte, ricca sia economicamente che a livello culturale. In questo paese,
gli italiani hanno creato, hanno fatto, si sono imposti, sono all’avan-guardia.
Insomma, i giovani canadesi d’origine italiana sono l’espressione
di una grandissima realta’ culturale…
“E per questi giovani ora, credo sia anche im-portante sviluppare
nuovi legami con l’Italia: viaggi, scambi culturali tra grup-pi,
tra atenei ed asso-ciazioni di professionisti avranno, secondo me, un
ruolo estremamente im-portante nello sviluppo delle nuove relazioni
con l’Italia e vice-versa con l’italianita’ in Canada.”
“Siamo in una nuova realta’ - afferma la Fer-rucci- le relazioni
con l’Italia hanno superato l’intervento d’assistenza.
Oggi dobbiamo parlare di, avere e programmare, iniziative di promozione
ed intervento sia culturale che economiche.”
“La realta’ italiana in Canada e’ anche composta di
professionisti e grandi interventi economici ed industriali che non
sono emigrati dall’Italia ma operano in questo paese nell’ottica
di impegni e scambi di ricerca, di joint-venture, di iniziative in-dustriali,
di progetti com-merciali in una stu-pefacente ampiezza set-toriale.”
Se i nostri padri necessi-tavano dell’intervento as-sistenziale
del governo italiano, i nostri nipoti possono oggi anche visitare l’Italia,
studiare l’italiano pagando di tasca nostra.
I nostri giovani affermano “Sono Italiano” perche’
vogliono esserlo. Alla generazione depositaria della memoria, il compito
di dar loro le ragioni per esserlo. “
La vice Console Ferrucci ci lascia con questo augu-rio. Renato Ciolfi
Nell a foto qui in alto il Console Veronica Ferrucci insieme a Formigoni
in visita a Toronto.
A sin. insieme a rappresentanti della comunita’ durante un ricevimento
al Consolato