Lo Specchio

incontro con l’on. Rosy Bindi

Nel corso della sua breve visita a Toronto, l’On. Bindi ha incontrato la comunita’ italocanadese al Columbus Centre (foto in basso)-Nella foto in alto l'on. Rosy Bindi insieme al deputato Joe Volpe (governo federale canadese) e l'on. Gino Bucchino

Rosy Bindi. Onorevole Rosy Bindi. Donna. Credente praticante nella Chiesa cattolica. Vice presidente della camera dei deputati. Gia’ Ministro della sanita’ e Ministro della famiglia. Cresciuta nella Azione Cattolica Italiana e vice presidente nella stessa. Tra i fondatori del Partito Democratico (PD) e segretaria dello stesso. Da come si puo intravedere è molto attenta ai problemi sociali e coraggiosa nel difendere i diritti delle minoranze non raramente oppresse dal giudizio dei bigotti che pretendono a volte di vendere o di imporre le proprie fisime cose se fossero comandamenti di Dio.
Se la vuoi capire meglio leggi l'intervista rilasciata a Giovanna Casadio nel 2009, 'Quel che è di Cesare' (Editori Laterza). Emerge nella intervista una persona di una grande sensibilita’ etica con profonde radici nella fede che siamo noi i respon-sabili del nostro futuro e i costruttori di un mondo nuovo. La fede che siamo invitati a cercare la per-fezione sempre perfetti-bile di 'cieli nuovi e terra nuova'. La realta’ del mondo e la sfida di di-ventare strumenti di giu-stizia e di pace per tutti. Dentro questa visione si incontrano e si scontrano i cammini delle persone e le scelte che sono anche politiche.
Rosy Bindi è entrata nel campo di battaglia della politica e non accetta di essere solo una stipendiata di lusso del governo che vive di rendita sulle pro-messe pre-elettorali.
La politica non dovrebbe essere vissuta come un mestiere.
Mi ha fatto molto piacere conoscerla di persona e questo mi ha confermato la statura umana e politica di questa donna che non ha avuto timore dal 2006 al 2008 di proporre i 'Dico', la legge sui diritti dei conviventi che poi si arenò in parlamento.
Ma quante generazioni ci vorranno per far capire che non si può imporre per legge quello che si crede nella propria fede e che le istituzioni religiose deb-bono scoprire un modo più democratico e rispettoso delle differenze per essere parte - e lo debbono essere - del dibattito pubblico? Questa visita di corsa dell'Onorevole Bindi a Toronto e Ottawa, ha ri-svegliato in me il desi-derio di vedere una Chiesa 'madre e maestra' come diceva Papa Giovanni XXIII, una chiesa che è maestra perche è madre. Ancora non ho le idee chiare, ma sogno una pre-senza della Chiesa che non sia politica (nel senso corrente della parola), ma pastorale, non cappa di piombo, ma lievito che senza offendere, si avvi-cina alla realtà umana e cerca di condurla ad as-saporare il profumo di un pane fresco e ben lievitato. Mi rendo conto che non tutti condividono il cam-mino che l'Onorevole Bindi ha intrapreso nella vita politica e istituzionale e questo anche è un diritto da rispettare e con il quale confrontarsi.
A me non dispiace di vedere in lei una rap-presentante che mi rap-presenta.
Mi ha meravigliato l'as-senza negli incontri con la Vice presidente della Camera dei deputati in Italia, di coloro che pur non condividendo l'ap-proccio politico di Rosy Bindi, dovrebbero dimo-strare che credono nella democrazia e nel rispetto delle differenze. Ma que-sto è un errore di molti. Quanta strada c'è ancora da fare!
Mi auguro che su questa strada possa ancora in-contrare l'Onorevole Bin-di: donna, credente prati-cante, politico senza paura... con tanto futuro davanti.

Padre Gianni Carparelli

L'on. Bindi in visita a Lo Specchio. Nella foto insieme all'editore Sergio J. Tagliavini, il direttore Giovanna Tozzi, padre Gianni Carparelli e Giovanni Scarola ( assistente dell'on. Bucchino)

29 ottobre 2010