Haiti, ricostruzione : impegno
di Ottawa
Il Canada si e’ impegnato ad essere accanto ad Haiti
per la durata della neces-saria ricostruzione del pae-se, distrutto
dal recente ter-remoto. Sara’ un impegno organico a lunga scadenza,
almeno per i prossimi 10 anni.
Ospitando a Montreal una conferenza internazionale di almeno 20 paesi,
inclusi gli Stati Uniti e la Francia, sulla ricostruzione di Haiti,
il Primo Ministro Harper ha detto che “ci attendono almeno 10
anni di duro la-voro” per rimettere in sesto il paese. Il Segretario
di Stato americano, Hillary Clinton ha detto che sotto la guida dell’Onu,
la com-unita’ internazionale deve esaminare le necessita’
e programmare il piano di ricostruzione di Haiti. Poi vi saranno gli
stanziamenti necessari: si parla di un possibile intervento inter-nazionale
di $10-$15 mili-ardi in 10 anni.
Sara’ un’altra conferenza, prevista per marzo alle Nazioni
Unite a mettere a fuoco i dettagli, ed il finan-ziamento. del piano
di rico-struzione. Si discute anche l’annullamento del debito
internazionale di Haiti, pari a circa $890 milioni.
I rappresentanti delle agen-
zie internazionali presenti alla conferenza di Montr-eal hanno anche
sottoline-ato la necessita di “ric-reare” un valido e democr-atico
apparato istituzionale e previdenziale ad Haiti senza il quale la ricostru-zione
non sara’ veramente possibile.
Il Canada ha gia’ stanziato $135 milioni con l’impe-gno
di inoltre donare tanto quanto sara’ raccolto attra-verso il paese:
al momento i canadesi hanno donato oltre $80milioni.
Centinaia di canadesi, vo-lontari, medici, esperti di protezione civile,
e circa 2.000 soldati sono in servi-zio ad Haiti, impegnati nei lavori
di soccorso, sicur-ezza ed assistenza immedi-ata. In funzione anche
un ospedale da campo.
Almeno 200 orfani sono gia’ stati adottati da fami-glie canadesi
e stanno giu-ngendo in Canada.
Ad Haiti intanto si stanno creando immense tendopo-li per ospitare i
senza tetto e dare un alloggio tempo-raneo ai 3 milioni di sfol-lati.
E si deve far presto an-che, stanno per arrivare le devastanti piogge
di marzo aprile. I morti accertati e finiti in massima parte in grandi
fosse comuni sono oltre 175mila, fino ad oggi.