Lo Specchio

Nuovo piano regolatore
Vaughan: quale futuro?

Il punto di partenza e’ il futuro; ed il punto d’ar-rivo.
Il futuro dice che per il 2031 Vaughan avra’ una popolazione di 418.800; quasi il doppio dei 249mila residenti del 2006.
Nel contesto regionale, York passera’ da 7 milioni ad oltre 11 milioni di resi-denti e Vaughan assorbira’ il 29% di questa crescita demografica, insieme al 33% dello sviluppo occu-pazionale della Regione. Che significhera’ passare da una forza lavorativa di 162mila a 266mila nei prossimi 21 anni.
Vaughan si esamina: vuol guardarsi allo specchio in quel fatidico 2031 e ve-dersi ancora avvenente: ricca di verde, di quartieri accoglienti, di servizi fun-zionali, di un senso co-mune di collettivita’.
Il punto d’arrivo. Gia’, ma questo traguardo si deve programmare oggi.
Ci ricordiamo Vaughan di 50 anni fa, con poco piu’ di 15mila anime e tanta agricultura. Oggi, siamo una citta’ moderna ma che e’ riuscita a mantenere molto dell’anima sociale di quel paesetto … La sto-ria insegna: esperienza per “guidare” il futuro.
Lo strumento della pro-grammazione del tragitto verso questo futuro e’ il nuovo piano regolatore. Un piano in discussione a Vaughan da qualche anno; tante bozze, tanti incontri: tecnici, politici, di quar-tiere.
Ora, si sta arrivando al dunque. Il consiglio co-munale sara’ chiamato al-l’approvazione del nuovo piano a settembre; ad otto-bre poi i cittadini saranno chiamati alle urne, per le amministrative.
Gli animi, le tensioni, le emozioni si stanno fa-cendo forti. Come nell’ul-timo incontro con i citta-dini al Comune per rac-cogliere commenti, idée, suggerimenti approva-zioni e bocciature sulla quasi finale bozza del nuovo Piano Regolatore.
In oltre 200 hanno invaso la sala ed almeno 60 hanno volute esprimere la loro opinione in merito: oltre quattro ore di dibattito. Certo il documento era grande: oltre 300 pagine, ed un altro incontro pub-blico e’ in programma per il 14 giugno sempre al Co-mune per discutere il Vol.2 del nuovo Piano. Ma cio’ che ha dominato la di-scussione e’ la possible proposta espansione del 3% dell’area abitabile, per un massimo di 3254 ettari, in quella che e’ conosciuta come la “whitebelt”: quell’ampia area rurale ed agricola che domina il Comune di Vaughan. Si tratterebbe insomma di una possible invasione, ed estensione urbana, nel-l’ambiente naturale della citta’.
La maggioranza degli in-tervenuti si sono detti contrari a tale espansione dell’area residenziale, nel-le attuali zone rurali.
Vaughan, fa notare il pro-posto Piano Regolatore, ha quattro zone: quella dell’attuale sviluppo ur-bano; quella, detta Green-field, indicata per il residenziale futuro; quella naturale dell’ambiente protetto della “Greenbelt” e dell’Oak Ridges Mo-raine ed infine la “Whitebelt”.
Gli andamenti demogra-fici futuri, che poi ali-mentano in effetti l’ela-borazione del Piano Re-golatore, sono stati stimati dalla Provincia che ha notificato la Regione di York e questa ha detto a Vaughan: organizzati e provvedi ad accogliere questo previsto aumento di residenti.
Nel proposto Piano, si nota che il Comune deve programmare la creazione di 65mila nuovi alloggi; 57mila possono essere costruiti negli attuali quartieri, aumentandone l’intensita’ residenziale ed in aree della Greenbelt.
I 9mila alloggi che man-cano si potrebbero co-struire, “invadendo” la Whitebelt. In modo spe-cifico due zone, ai due lati lungo la 400, a nord di Teston Road.
Tutta la zona ovest, lungo Weston Rd potrebbe es-sere sviluppata e diventare un’estensione del quar-tiere Vellore di Maple.
La zona est, verso Jane potrebbe anche essere interessata per nuovi quartieri.
A chi chiedeva di rinviare, per almeno cinque anni, qualsiasi decisione su questa estensione urbana nella Whitebelt, il Chair della Commissione per il Piano Regolatore, Peter Meffe ha indicato che il Comune non ha alcun po-tere di rinviare l’elabora-zione degli interventi poi-che’ le direttive sono state emesse dalla Provincia e si deve presentare il nuovo Piano Regolatore alla Re-gione.

28 maggio 2010