Lo Specchio

GALA IN BIANCO... NERO

Molto bianco... e nero al gran Gala orga-nizzato per festeggiare la Juventus a To-ronto. In bianco ci sono andati i circa 300 tifosi ed appassionati che hanno pagato $250 ($165 per il gala, $85 per il biglietto della partita) per avere l’opportunita’ di scattarsi foto con i giocatori o farsi firma-re autografi. Il nero e’ perche’ non si riesce a capire di chi sia la responsabilita’ di que-sto mancato “contatto”.
C’e’ chi ha speso $1000 per portare il ni-pote o figlio al Gala, chi e’ venuto da Ottawa (dieci soci del club bianconero della Capitale), chi, comunque, ha pagato perche’ gli era stato detto che avrebbe po-tuto passare del tempo con i giocatori.
All’inizio tutto sembrava perfetto. Ban-quet hall allestita per le grandi occasioni e tifosi in festa perche’ stavano arrivando i proprio beniamini. Ed eccoli, in ritardo e stanchi, perche’, dopo l’allenamento mat-tutino al Lamport Stadium, la squadra ha fatto la classica gita alle cascate del Nia-gara. Entrano in sala ed e’ festa. Si inneg-gia sopratutto al “capitano”, Alessandro Del Piero, ma lodi anche per l’altro Cam-pione del Mondo, Fabio Grosso. Gioca-tori ed allenatore si accomodano sul pal-co, stampa e tifosi giu’ a debita distanza. In mezzo il cordone di sicurezza per impedire il “contatto” con la squadra.
Dopo la farsa della conferenza stampa (alla terza domanda un dirigente della Juventus ha detto...stop), a fatica sono state consegnate targhe ricordo e scarpe d’oro a Del Piero e Grosso. Perche’ a fati-ca? Perche’ per gli accompagnatori della Juventus vi erano problemi di sicurezza. Avevano praticamente paura di mettere a stretto contatto chi doveva consegnare il riconoscimento ed il giocatore bianco-nero. Se questi accompagnatori juventini si fossero informati, forse avrebbero capi-to che non eravamo in Italia, ma in Cana-da. Il tutto e’ durato circa 30 minuti.
A questo punto la squadra ha lasciato la sala. Tutti aspettavano il ritorno dei bian-coneri, con magliette, poster, palloni e quanto altro pronti per essere autografati. Attesa vana. La Juventus era gia’ in viaggio per l’albergo.
Il responsabile dell’orga-nizzazione Toronto Soc-cer Showcase, Chris Diodati, ci ha detto che c’era l’accordo con la Juventus, ma poi i re-sponsabili bianconeri hanno cambiato idea all’ultimo minuto. Stessa risposta da parte di uno degli organizzatori della serata, Lucky Raso, il quale era convinto che la squadra sarebbe rimasta in sala anche dopo la conferenza stampa. Abbiamo mandato anche una e-mail al P.R. dell’organizzazione americana, Stephen Murdoch, per saperne di piu’ ed attendiamo una risposta.
Di positivo c’e’ da dire che abbiamo visto la massima disponibilita’ da parte dei giocatori, a firmare autografi e farsi im-mortalare con chiunque lo chiedesse, so-pratutto al Lamport Stadium e che, parte del ricavato della serata di gala, andra’ in beneficenza.
Al momento di andare in stampa non si sa’ quanto sara’ devoluto.
Resta comunque la profonda delusione dei tifosi, che non meritano certo un trattamento simile. Vito Caressa


Foto Lo Specchio-Tony Pavia

28 maggio 2010