Lo Specchio

il dito nell'occhio

TANTI AUGURI...

I compleanni si festeggiano sempre e visto che il prossimo mercoledi’ e’ quello dell’Italia repubblicana, tanti auguri!
Ha solo 64 anni ed e’ nata il 2 giugno 1946 grazie a 12.717.923 italiani che la votarono mentre per il mantenimento della monarchia (il re Vittorio Emanuele III se ne era andato in esilio un mese prima del referendum lasciando il fardello al figlio Umberto che lo seguira’ a breve) a votare erano stati 10.719.284.
Naturalmente in quell’epoca senza computer e aggeggi vari, il risultato in forma ufficiosa si seppe il 10 giugno e confermato il 18 dello stesso mese.
Il primo presidente del Consiglio fu Alcide De Gasperi e il 1mo luglio ‘46 venne nominato come provvisorio presidente della Repubblica il napoletano Enrico De Nicola che, a settembre recatosi a Milano per l’ina-ugurazione della Fiera, fu accolto dagli applausi dei milanesi forse perche’, come scrisse Camilla Cederna sull’Europeo “...non sembra neanche un napoletano”.
Si trattava di un’Italia appena uscita da una guerra disastrosa che doveva ricostruirsi e certamente ad aiutarla sono stati anche i tantissimi che con quella ormai dimenticata valigia di cartone sono partiti verso l’ignoto che ha consentito piu’ posti di lavoro per gli italiani rimasti e ad incassare i vaglia, (benvenuti per le famiglie e per l’economia italiana) che gli emigrati spedivano.
Roba vecchia dira’ qualcuno, ma e’ meglio ricordarlo a chi sembra aver o voler dimenticare...Auguri!


A pag.9 un articolo “Bamboccioni per forza” sugli oltre due milio-ni di giovani che non lavora-no e cosi’ co-stretti a vivere in casa con i genitori...
Questo non e’ certamente il caso di Pier Silvio Ber-lusconi che, mentre il padre e presidente del Consiglio Silvio “vara” una manovra anticrisi da 24 miliardi di euro, ha “varato” nel mare di Ancona uno yacht lungo 37 metri dal costo di 18 milioni di euro...

28 maggio 2010



CHI OFFRE DI PIU’?
Si dice e non solo da oggi, che la politica italiana costa troppo e cosi’ si profilano inizative per risparmiare...
Il “taglio” di stipendio di deputati, senatori e ministri e’ all’asta: infatti Calderoli, ministro leghista, ha proposto di “tagliarli” del 5% , ma subito c’e’ stata una seconda offerta, quella del ministro La Russa che ha suggerito un taglio netto di uno stipendio all’anno ritenuto pero’ insufficiente dal presidente del gruppo Pdl al senato, Gasparri che, incurante di una possibile rivolta dei colleghi par-lamentari e con una mossa veramente a sorpresa, ha “offerto” un taglio netto di 3 stipendi...
Considerato che un deputato guadagna mensilmente 15.157 euro, il 5% significhereb-be 757 euro in meno; un senato-re con uno stipen-dio di 13.011 euro dovrebbe rinun-ciare a 650 euro al mese mentre per un ministro, con un’entrata men-sile di 17.679 euro, il taglio sa-rebbe di 853 euro.
L’asta e’ ancora aperta e mentre si attendono altre offerte per poi procedere a un approfondito esame delle stesse, gli stipendi continueranno ad essere percepiti nel-l’attuale ammontare salvo un eventuale aumento col-legato all’inflazione e altre quisquilie.
(scritto lunedi’ 17 maggio)

SILENZIO A OTTAWA
Mentre sindaci e consiglieri delle nostre citta’ ogni anno devono presentare il conto delle spese cosi’ non e’ per i nostri rappresentanti a Ottawa che, accantonate le differenze e divergenze politiche, all’unani-mita’ hanno respinto la richiesta di rendere pubblico come hanno utilizzato quei dollari (dei contribuenti) definiti come spese d’ufficio.
Alle prossime elezioni a chi si ricandida chiediamo il conto delle spese e ai candidati l’im-pegno di renderle pubbliche.

21 maggio 2010

28 maggio 2010