Lo Specchio

McGuinty, $87 miliardi
per rilancio del Nucleare

Assediato dai consumatori in rivolta per l’escalation del prezzo dell’elettricita’, in forte crisi di popolarita’ e chiaramente in difficolta’ con le critiche dell’Oppo-sizione a Queen’s Park, il governo McGuinty ha que-sta settimana “rielaborato” e rilanciato tutta la sua po-litica energetica. Si e’ part-iti con l’annuncio sulle ta-riffe dell’elettricita’ per u-so domestico che aumen-terranno annualmente, del 3,5%, per i prossimi 20 anni, grazie anche ad uno “sconto” del 10% da parte del governo; nello stesso ventennio, le tariffe com-merciali saliranno invece del 2,5% ogni anno. Per i consumatori vi sara’ anche il rispamio di un accesso alle tariffe minime per il “periodo a basso consumo” dalle 19 ogni sera invece che le 21. Insomma, a liv-ello di bolletta della luce: questa e’ destinata a salire del 50% nei prossimi 20 anni. Per la fornitura del-l’energia elettrica si torna, con grandi impegni, al Nu-cleare che gia’ fornisce cir-ca il 50% del fabbisogno provinciale e che era stato accantonato dal governo liberale solo circa 19 mesi fa. McGuinty ed il ministro provinciale dell’Energia Brad Duguid hanno prese-ntato il programma riela-borato: si tratta di un imp-egno per $87 miliardi che “offrira’ ai cittadini del-l’Ontario entro 20 anni una produzione di energia elet-trica pulita, moderna ed ef-ficente, capace di far fronte al fabbisogno energetico della Provincia..” Il Nucle-are sara’ al centro dell’in-iziativa con la costruzione di due nuove centrali ed il modernamento di tutte qu-elle in funzioni oggi. Le energie “rinnovabili”, il so-lare ed l’eolico passerano dal 3 al 13% entro il 2018; saranno invece definitiva-mente chiuse le centrali a carbone; quella di Thunder Bay passera’ a metano me-ntre quelle di Atikokan saranno a “bioenergia”. Il piano e’ stato definito “propaganda elettorale” dall’Opposizione che nota, innanzitutto che il governo McGuinty ha costantemen-te, stimato al ribasso il co-sto degli interventi ed otti-mizzato al massimo le pos-sibili capacita’ produttive dei loro programmi ener-getici.
Una stima dell’installazio-ne di nuovi reattori nucle-ari a Darlington e’ di $26 miliardi, eppure notano gli esperti, l’intero program-ma nucleare del governo e’ previsto in una spesa di $33 miliardi. “I conti non tor-nano” dicono i critici, gli esperti e l’Opposizione.
L’iniziativa comunque e’ stata ben accolta dall’As-sociazione provinciale dei prodottori d’energia men-tre gli ambientalisti sono gia’ sul piede di guerra contro il nucleare.

 

26 novembre 2010