Lo Specchio

Fantino“Voglio fare la differenza”

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E’ stata una vittoria impor-tante; che non solo esalta una vita al servizio del cittadino ma che apre a Julian Fantino, ed allo stesso partito conservatore che lui rappresenta, un nuovo futuro ricco di opportunita’. Questo, dopo aver completato una carriera di oltre 30 anni di grandi successi, promo-zioni ed impegni sempre piu’ importanti a capo delle forze dell’ordine di municipalita’ quali To-ronto, London e la Re-gione di York, per poi assumere la direzione prima della Protezione Civile dell’Ontario e poi la leadership della stessa polizia provinciale.
E’ stata pero’ anche una vittoria che gli ha pro-curato molte amare sor-prese. Julian Fantino, per-sonalita’ di prima gran-dezza della comunita’ italiana dell’Ontario, ed ora neo eletto deputato federale per i conservatori di Stephen Harper, nella circoscrizione di Vaughan, ha voluto dividere con i lettori del nostro giornale le sue impressioni e la sua esperienza di questa vitto-ria elettorale.
E’ stato uno dei suoi primi incontri stampa e Fantino l’ha voluto con la nostra redazione. “Son ben conscio del fatto che si tratta di una vittoria im-portante poiche’ in politica nulla si muove o agisce in proprio; vi e’ una costante successione di cause ed effetti che spesso spaziano al di la’ della persona e degli eventi locali, ma io son pronto alla sfida…”
Fantino, facciamo pre-sente, non era un candi-dato qualunque: c’era un prestigio, una qualita’ di persona che generava rea-zioni viscerali, pro o con-tro: e poi vi erano 22 anni di continua appartenenza della circoscrizione al partito liberale federale e, di contro, una difficolta’ storica dell’elettorato ita-locanadese ad identificarsi nel partito conservatore.
“Lanciando la nostra campagna elettorale ab-biamo esaminato tutti questi punti e queste dif-ficolta’ e, proprio in rea-zione a queste realta’ ab-biamo deciso di condurre una campagna elettorale uber partis, semplice e pu-lita, impostata sul contatto diretto con il cittadino, an-dando a bussare di porta in porta attraverso la circoscrizione, evitando attacchi personali o una campagna di scontro: io non mi sono presentato contro qualcuno o qual-cosa ma a favore dei cittadini, con proposte programmatiche e politi-che che ho ritenuto fossero le piu’ valide per il be-nessere futuro dei resi-denti e della circo-scrizione di Vaughan.”
“Attraverso questo dialo-go- continua Fantino
“nel corso della campa-gna elettorale abbiamo rifinito l’ottica locale dei problemi a cuore dei cit-tadini ed abbiamo puntato l’attenzione immediata sui nostri anziani; sull’occu-pazione: sembra incre-dibile ma nel benessere di Vaughan abbiamo citta-dini che devono far ri-corso alle “food bank”; sulla Sanita’, sull’urgenza di avere un ospedale a Vaughan. In merito, sono stato accusato di non sa-pere chi gestisce la Sanita’. Ebbene io ri-spondo che il governo federale ha un ruolo fondamentale da svolgere in questo settore e per il nostro futuro ospedale, con stanziamenti per le infrastrutture, il finanzia-mento delle grandi opere pubbliche.”
In verita’, facciamo pre-sente, lei e’ stato accusato anche di cose ben piu’ gravi: di tradimento, di essersi “nascosto”, di es-sere troppo vecchio
“Devo essere sincero. Non mi aspettavo questi at-tacchi personali; questo tipo di campagna eletto-rale del conflitto a livello personale; questo sbattere del negativo in prima pa-gina; questa volonta’ di creare una rottura tra me e l’elettorato, tra me e gli altri.”
“Sono rimasto totalmente sorpreso. Mi ha fatto ma-le; ma non ha funzionato.
I cittadini sono stanchi della volgarita’ degli at-tacchi personali, della esaltazione di tutto cio’ che e’ male, negativo, brutto. La mia vita e’ di dominio pubblico percio’ tutto questo fango non mi si e’ attaccato addosso.”
Ed ora, chiediamo, in qua-lita’ di deputato federale, come trattera’ con’ quei colleghi provinciali che l’hanno criticata con at-tacchi personali.
“La politica e’ servire il pubblico, non agende per-sonali. Si opera nel contesto del benessere pubblico che non puo’ essere vittima di perso-nalismi e ripicche. Io sono pronto a lavorare e col-laborare con tutti i politici provinciali e municipali nel rispetto della respon-sabilita’ che i cittadini mi hanno affidato. .”
“ Io non ho mai tradito nessuno ed ho sempre la-vorato lealmente con tutti gli esponenti di tutti i partiti, organismi sociali ed istituzioni e continuero’ a farlo.”
“ Vado ad Ottawa per fare la differenza, per impe-gnarmi nell’elaborazione di soluzioni ai problemi della nostra gente, della nostra Provincia, del nostro Paese”
Un impegno che ricor-diamo, tutti si aspettano, svolgera’ in prima fila nel governo Harper…
“Ripeto. Sono entrato in politica senza promesse politiche. Essere al ser-vizio del pubblico e’ so-pratutto una vocazione, una sfida al rischio …del pericolo, del fallimento, della bocciatura.
Esempio, il poliziotto in servizio nel quartiere, puo’ scegliere di vigilare lungo il marciapiede illu-minato con tanta gente che passeggia e cammina per strada, oppure con-trollare quei vicoli bui dove e’ piu’ facile per il criminale agire e na-scondersi. Allo stesso modo, intendo la po-litica.”
“ Si deve avere il coraggio di esporsi in prima per-sona, di credere nelle capacita’ di poter fare la differenza per il benessere comune, di affrontare il sentiero rischioso e dif-ficile perche’ si ha il coraggio di credere nelle scelte fatte ed i cittadini hanno creduto in te e ti hanno dato la loro fiducia. Questa fiducia e’ un im-pegno che si rispetta con le capacita’ ed il lavoro e non con le promesse di posizioni o facilitazioni politiche. “
“Se lo merito e se il Primo Ministro Harper lo con-siderera’ opportuno allora si vedra’. Ma sta ad Harper decidere. Io devo solo pensare alla re-sponsabilita’ che i cittadini di Vaughan mi hanno dato, ed agire per il loro benessere.”
R.C.

24 dicembre 2010