Lo Specchio

Vaughan, Tribunale amaro
Terza vittoria per la Milani

Per la terza volta consecutiva il Comune di Vaughan ha subito un duro rovescio legale nel suo ten-tativo di bloccare l’azione legale dell’imprenditrice Lucia Milani e la sua compagnia, la Rizmi Holdings Ltd. mirante ad ottenere un ri-sarcimento per $150 milioni dal Comune.
La richiesta venne depositata in tribunale ad aprile 2008. La Milani e la sua azienda sostengono che il Comune di Vaughan agi’ in modo “negligente” quando chiuse senza alcuna decisione due richieste della Rizmi di riclassificazione di suoi terreni da “zone agricole” a “zone residenziali”.
Questi terreni, circa 40 ettari, si trovano a nord di Teston Road, tra Dufferin e Bathurst e sono ora parte dell’ambiente protetto sotto la normative dell’Oak Ridges Mo-raine.
Nel procedimento contro il Co-mune, la Milani sostiene che non vi fu “luogo a procedure” con le due richieste nel tentativo di costringerla a cambiare i suoi piani di sviluppo per una cava di ghiaia sita in un terreno vicino.
Questa cava e’ anche al centro di controversie a Maple dove i residenti della zona si son schierati contro la cava.
In risposta all’azione legale della Milani, il Comune si rivolse al tribunale con la richiesta di chiudere tale procedimento poiche’ “non aveva sostanza” ed era da con-siderarsi frivolo.
Ma, a novembre 2009 il giudice Alfred O’Hara stabili’ che l’azione legale della Milani era valida, vi era merito nella sua argomentazione e poteva procedere. Vaughan ha presentato appello contro tale de-cisione, perdendo una seconda volta quando i tre giudici della Superior Court hanno confermato la validita’ della decione di O’Hara. Terzo appello del Comune e terza sconfitta: alcuni giorni fa, i sette giudici della Divisional Court hanno confermato in secondo grado la sentenza di O’Hara.
L’azione legale della Milani puo’ dunque procedere. Ora, i con-tribuenti possono solo sperare che le parti raggiungano un accordo. Anche perche’, ad oggi, il Comune gia’ deve pagare alla Milani oltre $200mila in spese legali incorse dalla Rizmi. La posizione del Comune e’ comunque resa anche piu’ difficile dal fatto che vi e’ una deposizione del consigliere Bernie DiVona che sostiene la Milani. Un possibile accordo tra le parti, tirerebbe in ballo certamente, il futuro della cava e quindi al tavolo delle possibili trattative si deve anche tener presente dei desideri dei residenti di Maple uniti nella Maplewood Ravines Homeowners Association che ha gia’ respinto una precendete proposta della Milani di costruire 900 unita’ residenziali su terreno della cava.

 

23 luglio 2010