Vedove Nere: invasione
Arrivano con l’uva
“Devo dire la verita’, un po’ di paura
l’ho avuta. E’ questa la prima volta in 52 anni che trovo
una Vedova nera nella cassetta dell’uva da vino...”
Antonio Chianello, 89 an-ni, ci racconta cosi’ la sua pericolosa
scoperta. Parla con allegria, da nonno con-sumato, con tutta la sag-gezza
di una vita vissuta pienamente, da quando ol-tre 50 anni fa giunse a
To-ronto dalla sua Cosenza.
“L’ho riconosciuta subito,” ci dice il signor Chianello.
“Aveva gia’ visto le foto sui giornali... vuol dire che
d’ora in avanti mi mettero’ i guanti quando c’e’
da pi-giare l’uva, perche’ il vino si deve fare e l’uva
dalla California continuero’ a comprarla.” Poi con l’espe-rienza
della sua eta’, aggi-unge, “Con queste Vedove nere in giro,
e’ meglio pe-ro’ d’ora in avanti fare un po’
d’attenzione quando si toglie l’uva dalle cassette.”
Conosciuto come Vedova nera, questo ragno, che gli studiosi chiamano
Latro-dectus hesperus e’ veleno-sissimo: il suo siero e’
con-siderato 15 volte piu’ pote-nte di quello del serpente a sonagli.
Qui, arrivano dalla Cali-fornia, con l’uva da vino.
La scorsa settimana si era registato il primo caso, sembrava un evento
isola-to: una Vedova nera sco-perta nella loro ultima cas-sa dell’uva
da Donato Ter-signi ed il cognato Vito Gi-glio a Woodbridge.
Ma era in realta’ l’avansco-perta di quella che appare come
una vera e propria in-vasione di Vedove nere.
Dopo la scoperta a Wood-bridge, e’ giunta quella di Newmarket
dove vive Joe Frasca che son 20 anni che pigia uva e fa il vino in casa.
“Stavamo scherzando dicendo: vuoi vedere che ci sono Vedove nere
anche nelle nostre cassette d’uva, quando all’improvviso
la abbiamo vista,” racconta Frasca. “ Mi moglie ha pre-so
un contenitore di vetro e l’abbiamo rinchiusa. Meg-lio essere
sicuri.”
Poi abbiamo ricevuto il messaggio elettronico del giovane Marco che
ci avvi-sava della scoperta fatta da Nonno Antonio, che abita a Toronto.
Intanto, nuova-mente a Woodbridge si vie-ne a conoscenza di un’altra
Vedova nera giunta dalla California; questa, e’ stata scoperta
da Julian Lupoi.
“Qui si deve allertare la popolazione,” ha detto Lu-poi
ad uno dei quotidiani inglesi.
Gli entomologi fanno sa-pere che pur essendo vele-nose queste Vedove
nere attaccano raramente e solo in casi di difesa e su 100 persone morse,
forse una potrebbe morire. Il veleno agisce sopratutto sui mus-coli
e produce forti dolori addominali. A rischio sono sopratutto gli anziani,
i ba-mbini e le persone affette, al momento, da malattia.
Ed ora, chiediamo al signor Chianello, cosa ne fara’ della sua
Vedova nera?
“Per il momento e’ nella giara di vetro. Credo che andra’
allo Zoo di Toronto a far compagnia a tutte le altre che sono arrivate
que-st’anno dalla California.”