Montreal, 500 persone
al funerale di Rizzuto
Sotto l’attenta sorveglian-za di decine di poliziotti, molti
in borghese; di tele-camere e fotografi, molti della polizia, si e’
svolto lunedi mattina preso la chiesa Notre-Dame-de-la Defense, a Montreal,
il fu-nerale dell’ultimo vero “Don” del crimine orga-nizzato
in Canada: Nicolo Rizzuto, 86 anni, assassi-nato la scorsa settimana
a colpi d’arma da fuoco mentre era in casa a prepa-rare cena con
la moglie e la figlia.
Circa 500 persone: con-giunti, parenti ed amici stretti, hanno assistito
al rito funebre in italiano du-rato circa 90 minuti. Fuori, decine di
curiosi. Tutta l’area intorno alla chiesa era gia’ stata
attentamente perlustrata ed e’ rimasta vietata la pubblico per
va-rie ore.
Il vecchio Rizzuto e’ stato l’ultimo della Famiglia, di
una serie iniziata oltre due anni fa’, ad essere ucciso.
Il nipote e’ stato assassinato l’anno scorso e vari impor-tanti
“dirigenti” della Fa-miglia sono anche stati uc-cisi o sono
spariti. Il figlio del Don, Vito e’ l’unico importante capo
ancora in vita; ma e’ in prigione negli Stati Uniti dove sta scontando
10 anni per il ruolo avuto in un triplice omicidio negli Usa. Le au-torita’
penitenziarie non gli hanno concesso il permes-so di andare a Montreal
per il funerale. Egli comunque dovrebbe assumere il con-trollo della
Famiglia nel 2012, dopo il suo rilascio dal penitenziario se, notano
gli osservatori delle guerre tra cosche criminali, non sara’ ucciso
prima.
Secondo gli investigatori vi sarebbero interessi mafiosi della ‘ndrangheta
calabre-se, operante a Toronto die-tro la guerra ai Rizzuto. Nel mirino,
il controllo del traffico della droga, l’usu-ra e la gestione
degli appal-ti nell’edilizia e le grandi opere pubbliche nel Que-bec.