Lo Specchio

Orangeville, profilo dell’assassino di Sonia

A conclusione di un summitt, de-finito “senza preedenti”,di tre gior-ni tra le forze di polizia di Oran-geville,Toronto, la Regione di York, l’Opp ed esperti dell’Fbi negli Stati Uniti, gli investigatori impegnati nella caccia all’as-sassino di Sonia Varaschin, hanno presentato un identikit della per-sonalita’ del possibile assassino.
All’inizio della conferenza stam-pa, la madre di Sonia ha lanciato un disperato appello al pubblico chiedendo a chiunque possa avere un pur minimo indizio o in-formazione di farsi avanti. Il capo della polizia di Orangeville, Jos-eph Tomei ha detto che l’assassino e’ qualcuno che conosce la regione molto bene, che probabilmente si e’ assentato dal lavoro prima e dopo l’omicidio e che dopo aver ucciso Sonia avra’ o bevuto o preso droga. Molto probabilmente, ha aggiunto Tomei, egli avra’ al momento lasciato la citta’ o se e’ rimasto in zona vive da solo evitando contatti con amici e per-sone che lo conoscono.
Tomei ha invitato i cittadini a far mente locale su qualsiasi atto fuori dal comune di qualche uomo che conoscono o con il quale lavorano, in modo particolare per il periodo intorno all’omicidio che avvenne il 30 agosto scorso. Il corpo della Vara-schin, 42enne, venne poi ritrovato in un’ auto abbandonata in una strada di campagna di Caledon, il 5 settembre scorso. Il suo appartamento ad Orangeville, fu trovato ricoperto di sangue. Alcuni giorni dopo, la polizia riu-sci’ a determinare che l’assassino, portava scarponi da lavoro, taglia 10 o 12 di marca Wind River o Dakota, venduti esclusivamente dai negozi Mark’sWork Ware-house.
Intanto i citta-dini di Orange-ville hanno pau-ra. Una seconda violenta e feroce aggressione contro una don-na di 44 anni, e’ avvenuta giorni fa. La donna e’ in gravissime condizioni. E’ stata trovata ricoperta di sangue, nello studio fotografico, accanto al-l’abitazione dove lei vive con il marito e due figli.

17 dicembre 2010