fantino in campo
Qualche anno fa chiudemmo un intervista con un interrogativo sul futuro
di Julian Fantino, allora capo della polizia di Toronto e con un “Lasciamo
al lettore immaginare visto che le aperture sono tantissime e di Julian
Fantino non abbiamo ancora visto tutto”... e cosi’, smentendo
con quella chiusura, il famoso nemo propheta in patria est e dopo la
cronaca del passaggio di Fantino da capo della polizia di Toronto a
quella dell’Ontario, ci siamo ri-trovatti alla Famee Fur-lane
per assistere alla fine (?) di una partita a ping pong iniziata piu’
di un anno fa quando, per il poliziotto Fantino alla soglia dell’andare
in pensione si e’ ritornati alla stessa domanda: che futuro?
Una Famee Furlane con tanti amici sostenitori e tanti giornalisti (Fantino
fa sempre notizia) dove, mano nella mano con la moglie Liviana l’ex
poli-ziotto ha annunciato che intende presentarsi come candidato conservatore
nel distretto federale di Vau-ghan: una candidatura, ha spiegato della
quale si sente onorato, che avanza con umilta’ e presa, ha specificato,
senza aver subito pressioni neppure da parte del primo mini-stro Harper,
come da piu’ parti era stato avanzato.
La candidatura di Fantino sara’ probabilmente uffi-cializzata
questo venerdi’ in una riunione della sezione del partito con-servatore
di Vaughan. For-se alla presenza dello stesso primo ministro Harper
che, entro breve indichera’ la data per l’elezione suppletiva
per il seggio lasciato dal libe-rale Maurizio Bevilacqua ( in corsa
per la poltrona di sindaco a Vaughan).
Per i liberali la scelta di un candidato da opporre a Fantino...E non
sara’ facile!
JIULIAN fANTINO... DA SEMPRE
PROTAGONISTA
Riproponiamo al lettore cio’ che parecchi
anni fa scrivevamo di Fantino,
figura di spicco e protagonista da sempre
Per due volte usa la frase sono stato fortunato..:la prima
ricordando quando,undicenne, era arrivato a Toronto e dalla quinta elementare
fatta in Italia era stato retrocesso alla terza perche’ non conosceva
l’inglese.
La sua fortuna, una maestra che lo prende in simpatia e gli insegna
la nuova lingua anche nei tempi fuori orario...
La seconda fortuna ha sicuramente segnato la sua vita perche’,
giovane guardia giurata diciannovenne che fa la ronda a Yorkdale, incontra
l’allora detective Frank Barbetta che nel 1978 diventera’
vicecapo della polizia di Toronto e che, sette anni dopo, lascera’
vittima del bigottismo che sbarrava la strada a molti italocanadesi...
“E’ stato Barbetta - dice Julian Fantino - che mi ha convinto
ad entrare nella polizia ed e’ sempre stato prodigo di consigli
anche quando aveva la-sciato la polizia...”.
Ed e’ cosi’ che Julian Fan-tino ha cominciato la sua carriera
di poliziotto per... 23 anni nella polizia di Toronto passando dalla
pattuglia in divisa, alla squadra antidroga qualche volta fingendo di
essere tutto meno che un poli-ziotto, alla squadra omi-cidi fino a essere
nominato capo del distretto nella difficile zona di Jane e Finch e nel
1991 un, o meglio, il candidato per sostituire Bill McCor-mack, il capo
della polizia ormai avviato alla pen-sione!
Una promozione che, visti i suoi precedenti, era data per sicura, ma
ancora una volta bloccata dal bigot-tismo.
Fantino ricorda una tele-fonata di Frank Bar-betta”Tieni duro,
Ju-lian...”.
Nel 1991 Julian Fantino assume il comando della polizia di London per
poi, nel 1998, quello della po-lizia della regione di York dove restera’
solamente per meno di due anni, un tempo pero’ sufficiente a portare
radicali cambia-menti nella struttura or-ganizzativa che e’ seguita
ancora oggi.
La maggioranza dei po-liziotti della York Region protesta e sono invece
piu’ che soddisfatti quelli di Toronto, quando nel 2000 Julian
Fantino - cono-sciuto ormai come il supercop - lascia la Re-gione per
diventare capo della polizia di Toronto.
Questa volta tutto e’ an-dato in maniera diversa dal 1991:la nomina
di Fantino avviene senza che egli sottoponga il suo no-me e l’unica
voce con-traria non e’ neppure presa in considerazione.
Finalmente qualcosa e’ cambiato anche a Toronto!
“Toronto - dice Julian Fantino - e’ una delle citta’
piu’ sicure al mondo, ma io voglio che diventi la piu’ sicura”
e cio’ lo im-pegna su diversi fronti non solo in quello che e’
la lotta alla criminalita’, ma alla prevenzione che lo porta,
spesso in giro per il mondo per meglio co-noscere la realta’ viva
di altri paesi che puo’ aiutare a creare dialogo con le comunita’
che vivono a To-ronto come e’ accaduto per la comunita’
gia-maicana.
“Riuscire a crea-re un dialogo costruttivo e’ importantissimo
in una citta’ co-me Toronto dove convivono cosi’ tante etnie”.
Julian Fantino e’ stato anche - lunghissimo l’elenco degli
incarichi che ha ricoperto - presi-dente dell’Ontario Asso-ciation
of Chiefs of Police e presidente della Cana-dian Association of Chiefs
of Police Organized Crime Committee e ha ricevuto numerosi riconoscimenti
tra i quali, recentemente, quello di Commander of the Order of Merit
of Police Force.
Quello di capo della po-lizia di Toronto e’ un lavoro impegnativo..”Che
porta via tanto tempo alla mia famiglia che pero’ comprende e
mi e’ sempre vicina”.
E il futuro?
Julian Fantino non fa previsioni:”Fino a marzo 2005 saro’
il capo della polizia...”.
E poi? Lasciamo al lettore immaginare visto che le aperture sono tantissime
e di Julian Fantino non ab-biamo ancora visto tutto!
Questa intervista veniva pubbli-cata da Lo Specchio nel
2003. Da allora, il supercop , come si sa, e’ giunto ai vertici
dell’OPP e ora... punta ad Ottawa.