Frodi contro anziani
di moda la truffa al telefono
Un’indagine interprovinci-ale durata oltre un anno, ha portato
in questi giorni al-l’arresto da parte della polizia regionale
di Peel di una giovane coppia, per decine di truffe, per un possibile
valore totale di circa $150mila, ai danni di anziani, tramite l’ormai
no-ta telefonata d’emergenza da parte di un presunto congiunto.
Johnathan Hun-ter di 34 anni, e’ stato imp-utato 33 frodi ed altri
capi d’accusa; Nadia Roubos, 23 anni deve anche rispon-nere delle
stesse imputa-zioni.
Parte delle indagini hanno coinvolto la polizia di Winnipeg dove un
num-ero di anziani sono stati de-rubati di almeno $80mila. In media
le perdite indivi-duali ammontano ad poco piu’ di $5mila..
La procedura e’ sempre la stessa, l’ anziano riceve una
telefonata da parte di un presunto congiunto, o parente che afferma
o di trovarsi nei guai con la leg-ge o a fronteggiare qualche altro
tipo di emergenza finanziaria. Quasi sempre poi, nella conversazione
te-lefonica interviene “l’av-vocato” del presunto
con-giunto che conferma i dettagli dell’emergenza e spiega come
inviare i soldi. La polizia ricorda a tutti di non inviare mai soldi,
dietro richiesta telefonica, senza aver prima confer-mato la situazione
con i diretti familiari del con-giunto in difficolta’ e discusso
la telefonata con altre persone care che pos-sono anche intervenire
in merito alla validita’ della emergenza. E’ bene anche
informare i congiunti anzi-ani di questo tipo di frodi via telefono.