petizione e proteste dal canada
CONTRO I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO IN RELAZIONE AGLI ITALIANI ALL’ESTERO
PROTESTA E PETIZIONE
DAL CANADA
Il prossimo 10 giugno si riunira' a Vancouver la Com-misione Continentale
dei Paesi anglofoni extraeuropei del C.G.I.E., convocata in anticipo
rispetto ai tempi programmati per protestare contro il rinvio delle
elezioni del C.G.I.E e dei COMITES, contro i tagli indiscriminati delle
provvidenze degli italiani all'estero e contro le chiusure dei Consolati
e la riduzione del personale in quelli non ancora caduti sotto la falce
del MAE.
Alla riunione parteciperanno i COMITES dei quattro paesi d'area (Canada,
U.S.A., Australia e Sud Africa) nonche’ giovani sempre in rappresentanza
dei quattro Paesi.
Venerdi' 11 e' convocata un'Assemblea Pubblica della comunita' Italiana
per coinvolgere le associazioni e i connazionali nella protesta.
A tal proposito, per coinvolgere quante piu' associazioni ed enti, i
consiglieri del C.G.I.E. d'area si sono fatti promotori di una petizione
per chiedere l'adesione di enti, associazioni, patronati e connazionali
alla protesta.
( vedi testo in basso).
Si invita gli interessati ad aderire alla stessa telefonando all’avv.
Carlo Consiglio , Tel.905 760 23 30.
Consiglio Generale Italiani all’Estero
PETIZIONE
I cittadini italiani all'estero costituiscono una realtà fondamentale
per l'internazionalizzazione dell'Italia, sono partecipi dell'esigenza
di austerità che accomuna l'Italia al resto del mondo e vogliono
continuare a contribuire alla crescita e al benessere della madrepatria,
come hanno sempre fatto, specie in periodi di catastrofe (Sicilia, Friuli,
Irpinia, L'Aquila). A questo scopo devono essere messi in condizione
di aiutare l'Italia non soltanto subito, ma anche negli anni a venire.
Lo smantellamento di politiche essenziali quali la promozione della
lingua e la cultura italiana, i servizi consolari, la stampa periodica
all'estero e l'attenzione alle giovani generazioni, insieme alla negazione
dei diritti di democrazia con il secondo rinvio del rinnovo dei Com.It.Es.
e del CGIE, crea una situazione di emergenza per le comunità
residenti all'estero.
Con la presente Petizione, la rappresentanza degli italiani nei paesi
anglofoni extraeuropei, unica nelle sue quattro componenti: associazionismo,
Com.It.Es., CGIE e parlamentari eletti nelle sue ripartizioni, invita
l'Italia, per il suo stesso bene, a rispondere positivamente almeno
alle seguenti esigenze:
1. L'immediata indizione delle elezioni per il rinnovo di Com.It.Es.
e CGIE;
2. La revisione concertata delle leggi istitutive di Com.It.Es. e CGIE
successiva alle riforme istituzionali;
3. La cancellazione dei devastanti tagli ai contributi per l'insegnamento
della lingua e della cultura, per la stampa periodica, strumenti principe
per la crescita economica internazionale dell'Italia e per il recupero
delle giovani generazioni;
4. La garanzia del personale, delle sedi e dei servizi consolari esistenti,
già troppo pochi nei nostri Paesi di enormi distanze, di distribuzione
capillare delle comunità e di crescente presenza di interessi
industriali, economici, culturali e commerciali dell'Italia.