anche il lago artificiale “per
le vacanze in Canada”
G20: UN AFFARE MILIARDARIO
Anche il lago artificiale; con la sicurezza non c’en-tra, e’
questione di marke-ting.
Secondo il governo Har-per, creare un lago arti-ficiale presso il Centro
Stampa della Cne, per i corrispondenti esteri al seguito del G20, in
pro-gramma a Toronto dal 25 al 28 di questo mese, e’ buon marketing
interna-zionale per promuovere il turismo nelle regioni dei laghi dell’Ontario.
Naturalmente, con il lago ci sara’ la dovuta sceno-grafia finta
e virtuale, di grandi, alti, verdi pini, aceri e canoe; belle sedie
a sdraio, di pino, dinanzi al “cottage”. Non e’ stata
confermata la presenza di muskie, pikes e trote saltanti nel lago …
il tutto, per appena $2milioni.
Considerando che il costo totale del G8/G20 tra Huntsville e Toronto
sta rapidamente arrivando ad oltre $1,5 miliardi, mi-lione piu’
milione meno, “quisquiglie” direbbe il grande compianto
Toto’.
I liberali, l’Ndp, critici sociali dei conservatori, dimostranti
in attesa e media-tipica stanno gri-dando alla scandalo; con-siderando
anche che il duplice vertice interna-zionale sara’ proprio im-postato
sul risanamento delle finanze globali.
Certamente parte della cri-tica sara’ anche giusta, ma nella politica
canadese ci sono troppe ipocrizie: non e’ questo il momento per
ricordare lo scandalo del-le “sponsorizzazioni” libe-rali.
Il ministro delle Finanze Flaherty risponde che il costo dei due Summit
e’ il prezzo che il Canada deve pagare per essere un in-terprete
importante e di rilievo dello scacchiere politico mondiale.
Al momento, i costi chiave indicano : $933 milioni per la sicurezza
e $160 milioni per alimentazione ed “ospitalita’”.
Sicurezza che a Toronto sta gia’ “interferendo” con
la vita quotidiana: una grande barriera alta circa tre metri, base in
cemento e poi reticolato, e’ stata praticamente completata intorno
al Metro Con-vention Centre che ospi-tera’ i leader mondiali pre-senti
al G20; la barriera, taglia via quattro isolati, intorno al Convention
Centre, lasciando fuori solo lo stadio, la Cn Tower e la stazione Union.
Ora, per accedere all’area e’ necessario un docu-mento personale
con foto.
Intanto, le agenzie dei servizi di sicurezza con sede in Ontario si
sono aggiunte al coro di criti-che: l’agenzia Csc di Vancouver
che ha gia’ gestito la sicurezza ai recent Giochi Olimpici Invernali
e che ha ottenuto dall’Rcmp il contratto per il G8/G20 non ha
la li-cenza per operare in On-tario. La Csc sta anche gia’ assumendo
guardie di si-curezza locali mentre Queen’s Park sta chiu-dendo
gli occhi ed ap-provando con procedura urgente la licenza per la Csc.
Gli operatori del settore gridano alla scandalo ed il governo McGuinty
ri-sponde: prendetevela con l’Rcmp.
Intanto, i dimostranti stanno facendo le prove: in settimana hanno tenuto
una conferenza stampa gridando che il recente “show” della
polizia sul-l’arsenale di armi e misure anti-dimostrazioni in
do-tazione non scuote la loro determinazione: “Non ci lasceremo
intimidire dalla polizia”.
Allarme rientrato:
1,5 ton. di fertilizzante
E’ scattato l’allarme sul G8/G20: l’Rcmp ed i Servizi
di Sicurezza si sono messi alla caccia di un uomo che circa due settimane
fa ha acquistato 1,5 tonnelate di nitrato di ammonio da una rivendita
di fertilizzanti per l’agri-coltura, a Lincoln. un paesetto della
penisola del Niagara.
Tale quantita’ e’ sufficente per costruire una bomba. L’uomo
( un agricoltore della zona )si e’ presentato spon-taneamente
alla polizia per spiegare l’uso del ferti-lizzante.
Allarme rientrato quindi, anche se la guardia resta molto alta.
Si ricorda che nel 1995, Timothy McVeigh uso’ nitrato di ammonio
per costruire la bomba che causo’ 160 morti ad Oklahoma City.