Lo Specchio

il buongiorno si vede dal mattino...

E’ entrato in campo come un domatore di leoni, il POTUS, al secolo Donald Trump, e brandendo minac-cioso quell’indice e pollice ( che si prestano alla matita della satira tanto quanto le sue chiome) , ha comin-ciato a firmare primi decreti.
Precedenza alle di-sposizioni per distrug-gere la legacy del suo predecessore, l’Obamacare, poi mano ad un’altra delle sue roboanti promesse elettorali, l’accordo commerciale Trans Pacific Partnership (Nafta? attenda) e quindi, neanche 24 ore dopo la marcia delle donne - colossale entro e fuori i confini degli States- una regolata alla questione dei fondi per l’ aborto...
Gli ordini esecutivi del Presidente seguono l’elenco delle promesse elettorali che lo hanno portato alla Casa Bianca, e nella lista delle disposizioni subito incontro con i giganti del settore auromobilistico: in America si vendono vetture solo fatte in America! ( l’editto trumpiano,piu’ facile a dirsi che a farsi!).E via dicendo, Muro col Messico, stop ai visti d’entrata da 7 paesi musulmani, e fuoco per combattere il fuoco Isis inclusi
Tutto nel giro di poche ore di lavoro in quell’ufficio dove, pensa, di poter re-stare otto anni, tanti quanti ne ha augurati di servizio ai suoi piu’ stretti collaboratori insiedatisi il giorno dopo del proprio insediamento alla Casa Bianca.
E, parlando di collaboratori, il fido scudiero addetto a tener a bada, quelle che per Trump sono le bestie feroci, la stampa, al suo primo incontro ufficiale con i giornalisti (quelli “scelti” dopo l’epurazione per tener lontani i fabbricatori di “ fake news”), ha ... fatto notizia!
Leggendo quello che e’ stato un comunicato stile “ attacca l’asino dove dice il padrone”, ha dato ...i numeri! Inveendo contro i reportage che, a parole, ma anche con tanto di immagini fotografiche (facendo i confronti con la ce-rimonia del predecessore Obama) sottolineano che la folla intervenuta per presienzare e festeggiare Trump nel giorno in cui e’ diventato IL presidente, era’, piu’ scarsa...
Detta la sua, l’addetto stampa - che stizzoso sembrava la caricatura riuscita male del boss suo mandante- ha girato le chiappe ardenti e se ne e’ andato!
Alla stampa- interdetta, sgomenta e sorpresa, ma non certo ammaccata- ha pensato bene di spiegare il “comunicato”, il giorno dopo KellyAnne Conway, la “consigliera” del neo POTUS che, in parole povere (e quanto!), ha fatto capire che alle news , che non sono fake, si risponde con “alternative facts” ( fatti alternativi). Capita l’antifona?
E a proposito di antifone: chi sara’ il primo “potente” a incontrare Trump?
La Premier di quell’Inghilterra “Brexit”, che- per tutelare la GREAT Britain- ha detto bye bye nuova Europa, sara’ la prima a palazzo.
Sembra che la cosa scocci un po’ a certi vicini di casa, canadesi per intenderci; per ora ci si e’ dovuti accontentare solo di qualche minuto al telefono con il POTUS, e fatti tutto d’un fiato i complimenti a S.M. Donald, si e’ rimasti sui carboni ardenti del “che fine faremo?”, rimettendosi in fila per esser ricevuti:quando? Entro un mese o... si vedra’! Buongiorno! ? Tg



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27 gennaio 2017