Scandalosamente spreconi
Ferguson non ha dubbi nel dire che se i senatori
indagati
ripagassero i soldi spesi per motivi personali, tornerebbero nelle tasche
pubbliche ben 990.236 dollari
Il risultato dell'inchiesta sulla revisione dei conti
del Senato canadese, usci-to la settimana scorsa, conferma i sospetti
se-condo cui, alcuni senatori avrebbero usato soldi pubblici per motivi
personali.
La lista della spesa di alcuni di essi e' inequi-vocabile: pasti di
lusso, giochi di curling, trasferte in taxi, cartoline di auguri
personalizzate, feste di anniversari, promozione di libri di cui ne
erano l'autore, viaggi personali del coniuge, cene di famiglia, golf,
pesca e sartoria.
Un senatore ha addirittura fatturato il suo ufficio per assistere al
funerale del cognato, giustificandosi con il fatto di aver parte-cipato
solo in qualita' di senatore.
La revisione dei conti, durata due anni, ha messo sotto scrutinio ben
80,000 ricevute di 116 senatori ed e' costata 23.5 milioni di dollari.
Tutto e' iniziato dallo scandalo che ha coinvolto volti famosi, come
quello di Pamela Wallin e del collega senatore Mike Duffy e le irregolarita'
finanziarie, che hanno aperto la voragine su altri illeciti o presunti
tali.
Secondo quanto emerge dal rapporto ci sarebbero i termini per il reato
di pe-culato per 9 senatori, fra i piu' sconsiderati,per i quali il
revisore Michael Ferguson ritiene necessa-rio l'intervento della RCMP,
mentre per altri 21 servono indagini piu' serrate entro il Senato stesso.
A rimetterci, ora, e' so-prattutto lo stesso governo Harper e la popolarita',
in previsione delle pros-sime elezioni federali.
La questione si pone sulla validita' di mantenere in vita una casta
del governo che costa ai canadesi 89 milioni di dollari e se alcuni
spingono per una riforma della "Camera Rossa", altri ne auspicano
addirittura l'abolizione.
Il rapporto Ferguson parla di mancanza di senso di responsabilita' e
transpa-renza in merito alle spese per cui, da ora in poi e' necessario
un controllo piu' ferreo di dove vanno a finire i soldi pubblici che
passano per le loro mani. La risposta dell'opinione pubblica e' molto
piu' se-vera e vede come unica riforma possibile la fine di ben 150
anni di auto go-verno dei senatori. Cio' caldeggiato da chi teme che
a breve anche il cla-moroso rapporto Ferguson venga insabbiato, fino
a che i senatori potranno tornare nella loro aurea protetta a godere
indi-sturbati di privilegi che non portano alcun utile al paese.
"Gli intoccabili", da parte loro, si difendono con irri-verenza
e alla minaccia del rapporto Ferguson ri-spondono assumendo un legale
che, neanche a dir-lo, pagano con soldi pubblici.