festa della repubblica :il Messaggio
dell'ambasciatore d'Italia in Canada
Carissimi amici della Comunità italiana,
in occasione della ricorrenza della Festa della Repubblica desidero
rivolgere a tutti e a ciascuno di voi un fervido e ca-loroso augurio
di Buon Italy Day !
Anche quest'anno ci ritroveremo tutti assieme per celebrare l'Italia
e la nostra italianità: il 30 maggio presso l'Ambasciata a Ottawa,
il 31 maggio a Casa Loma a Toronto, sempre il 31 maggio presso il Centro
Leo-nardo da Vinci a Montreal ed in-fine il 2 giugno al Centro Cultu-rale
italiano di Vancouver.
Anche quest'anno la nostra sarà una festa aperta a tutti gli
Italiani ed Italo-canadesi e alle loro fa-miglie, una festa per tutte
le ge-nerazioni, una festa popolare, esattamente come il Canada Day.
Perché l'Italia siete voi, l'Italia appartiene a tutti voi! Per
questo la Festa della Repubblica è divenuta ormai, a tutti gli
ef-fetti, la Festa della Comunità Ita-liana, la vostra festa.
E gli eventi in programma sono talmente importanti che il Sottosegretario
di Stato per gli Affari Esteri Mario Giro verrà appositamente
da Roma per poter partecipare, in rappresentanza del Governo italiano,
alle manifestazioni in programma a Ottawa, Toronto e Montreal cui parteciperanno
migliaia di connazionali.
Ringrazio per questo, sin d’ora, tutti coloro che hanno contri-buito
alla preparazione di queste celebrazioni, dagli organi rap-presentativi
della comunità italiana, agli sponsor, ai vo-lontari, alle radio,
tv e giornali italo-canadesi, senza i quali sarebbe stato impossibile
pro-muovere eventi di tali di-mensioni.
Cari Connazionali, quest'anno abbiamo uno storico evento da ricordare:
nel 2015 ricorre in-fatti il 70º anniversario della fine della
Seconda Guerra Mondiale e della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo,
cui diedero un de-cisivo contributo i 92.000 sol-dati canadesi che si
batterono a Montecassino, Ortona e Valle del Liri per restituire agli
Italiani la libertà, la pace e la demo-crazia ed offrire loro
un futuro migliore. Mai dovremo dimen-ticare la generosità, il
sacrificio ed il tributo di sangue versato dai 6.000 soldati canadesi
che non hanno più rivisto la loro patria per poter salvare la
nostra, che non hanno mai più riab-bracciato i loro cari per
con-sentire alle nostre famiglie di crescere i propri figli in un Paese
libero. A questi valorosi e coraggiosi soldati e al Canada tutto noi
dobbiamo eterna grati-tudine.
Vi è poi un'importante ragione per celebrare la nostra festa
na-zionale all'insegna dell'ottimi-smo. L'Italia ha avviato, infatti,
un ambizioso piano di riforme che sta trasformando il nostro Paese.
Sono state varate misure per ridurre la spesa pubblica e la pressione
fiscale, migliorare il tenore di vita dei cittadini e incoraggiare la
ripresa econo-mica e sono state approvate la legge di stabilità,
che prevede zero tasse per chi assume a tem-po indeterminato e la riforma
del lavoro che rende ora più facili le assunzioni. Grazie ai
provve-dimenti adottati dal Governo, in pochi mesi sono stati creati
134.000 nuovi posti di lavoro, la nostra economia è tornata in
crescita e siamo usciti dalla recessione.
Infine sono state approvate altre due fondamentali riforme: quel-la
sulla legge elettorale, che con-sentirà la formazione di mag-gioranze
certe la sera stessa delle elezioni e di governi stabili in grado di
guidare il Paese per cinque anni, ed in prima lettura quella del Senato,
che porterà al superamento del bicamerali-smo, ad una riduzione
dei costi della politica, ad una semplifi-cazione dell'iter di approvazione
delle leggi ed a una conseguente riduzione dei tempi decisionali. Attraverso
queste misure, pro-poste dal Presidente del Consi-glio Renzi e dalle
forze politiche che compongono la maggio-ranza di Governo, l’Italia
si doterà di istituzioni e di regole che le consentiranno di
affron-tare con efficacia le sfide del 21º secolo e di venire incontro,
gra-zie a un più efficiente apparato amministrativo, alle esigenze
dei cittadini.
Care Italiane e Cari Italiani, il cambiamento in atto nel nostro Paese
è reale, profondo e irre-versibile: il Governo italiano è
vicino alla gente, vicino alle famiglie perché è formato
da un Premier e da Ministri giovani, dinamici, preparati, che hanno
sempre vissuto assieme ai cit-tadini, conoscono i problemi degli Italiani
e sono in grado di affrontarli e di risolverli, assie-me a loro.
E la nuova Italia che abbiamo davanti a noi è un'Italia che ha
ritrovato forza anche in ambito internazionale, innanzitutto in Europa
dove è confrontata con l'emergenza immigrazione e la minaccia
terroristica, e poi nel mondo dove è impegnata, as-sieme ai suoi
partner ed alleati, ad affrontare le gravi crisi del momento, dalla
Libia all'Ucrai-na, dal Medio Oriente all'Irak e all'Afghanistan. Sotto
la guida del Presidente del Consiglio Renzi l'Italia è tornata
ad essere un Paese leader in Europa e nel mondo, sia sul piano politico
che su quello economico e le comu-nità italiane all'estero non
posso-no che esserne fiere.
E la dimostrazione di quanto straordinario sia il nostro Paese, l'Italia
l'ha data il 1º maggio scorso quando ha inaugurato a Milano nella
gioia e nella so-lennità, EXPO 2015, la più bella Esposizione
Universale di tutti i tempi.
Expo Milano 2015 è il più grande evento mai realizzato
sull’alimentazione e la nutri-zione. Fino al 31 ottobre Milano
diventerà infatti una vetrina mondiale in cui i Paesi mo-streranno
il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a
un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente
per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. Un’area
espositiva di 1,1 milioni di metri quadri, più di 140 Paesi e
Organizzazioni internazionali coinvolti, oltre 20 milioni di visitatori
attesi. Sono questi i numeri dell’evento internazio-nale più
importante che si sia mai tenuto in Italia.
Ma non solo. Expo Milano 2015 offrirà a tutti la possibilità
di conoscere e assaggiare i migliori piatti del mondo e scoprire le
eccellenze della tradizione agro-alimentare e gastronomica di ogni Paese.
Per tutta la durata della manifestazione, la città di Milano
e il Sito Espositivo sa-ranno animati da eventi artistici e musicali,
convegni, spettacoli, laboratori creativi e mostre.
Expo 2015 è un appuntamento, quindi, da non mancare.
Ma la ricorrenza della Festa della Repubblica coincide que-st'anno con
altri due importanti avvenimenti: l'elezione dei nuo-vi Comites e il
10º anniversario dell'arrivo della RAI in Canada.
Nel mese di aprile di quest'anno migliaia di connazionali hanno votato
per eleggere i loro rap-presentanti nei Comitati dei cittadini italiani
residenti al-l'estero, attraverso i quali po-tranno far conoscere le
loro esigenze, avanzare le loro istanze e dialogare con le au-torità
italiane.
Vorrei, per questo, congratu-larmi con gli eletti e ringraziare i candidati
che hanno parteci-pato alla competizione elettorale e gli elettori che
hanno preso parte alla votazione dimo-strando grande senso civico ed
attaccamento all’Italia.
Assieme ai Consoli, lavoreremo a stretto contatto con i Comites nell'interesse
della comunità italiana e promuoveremo un continuo dialogo con
il CGIE, i Parlamentari italiani eletti in Canada e gli organi rappre-sentativi
della comunità italo-canadese, primo fra tutti il Congresso Nazionale
degli Italo-Canadesi.
Tra qualche giorno, poi, il 5 giu-gno 2015 ricorrerà il 10º
an-niversario dell'arrivo della RAI in Canada che è una data
storica per la nostra comunità. Fino al 2005, infatti, non era
possibile ricevere RAI International in diretta dall’Italia, in
quanto la normativa canadese non con-sentiva la diffusione di pro-grammi
televisivi provenienti dall'estero in caso di veto da parte di emittenti
locali che tra-smettevano nella stessa lingua. Tra queste ve ne era
una di To-ronto che offriva ai suoi tele-spettatori una limitata selezione,
per alcune ore al giorno, di programmi RAI, continuamente interrotti
da spot pubblicitari e che, fino al 2005 si era sempre fermamente opposta
all'arrivo della televisione italiana in Canada.
Ecco perchè in quegli anni ebbe luogo una mobilitazione senza
precedenti dei nostri conna-zionali a sostegno della RAI, guidata dai
rappresentanti del CGIE Canada e dai Comites, con in testa quello di
Montreal ed il suo Presidente Giovanni Rapanà, cui si unirono
altri or-gani rappresentativi della co-munità, primi fra tutti
il Con-gresso Nazionale degli Italo-Canadesi, la Fondazione Comu-nitaria
Italo-Canadese ed il Centro Leonardo da Vinci.
Tutto ciò con il generoso e de-terminante supporto degli organi
di informazione e dei parroci italiani grazie ai quali fu pos-sibile
coinvolgere in questa mobilitazione decine di migliaia di nostri connazionali.
Fu grazie a loro, alle 150.000 firme a fa-vore di RAI International
rac-colte in tutto il Canada e alle grandi manifestazioni che fu-rono
organizzate davanti al Par-lamento a Ottawa, che il Comi-tes di Montreal
riuscì dapprima a convincere l'Assemblea Na-zionale del Quebec
a votare all'unanimità una mozione a favore della diffusione
dei pro-grammi RAI in Canada e suc-cessivamente ad ottenere l’ap-poggio
del Governo federale che nel 2004 approvò una modifica alle norme
del CRTC per con-sentire a RAI International di trasmettere direttamente
dal-l’Italia 24 ore su 24.
Quella di dieci anni fa fu quindi una straordinaria, storica e in-dimenticabile
vittoria della comunità italiana, l'ulteriore dimostrazione delle
eccezionali capacità della nostra collettività di raggiungere
sempre i propri obiettivi e di dare il proprio de-terminante sostegno
all'Italia.
Perché una cosa è certa: se la RAI è divenuta una
realtà, se è entrata nelle case degli Italiani in Canada,
il merito è stato della comunità italiana, una comunità
che ha fortemente creduto in questo progetto, che ha saputo difendere
strenuamente i propri diritti e che è riuscita ad ottenere un
risultato che l’Italia e la RAI, da soli, non sarebbero mai riu-sciti
a conseguire.
D'altra parte, è proprio sulla co-munità italiana, autentico
ponte tra i due Paesi e motore delle loro economie, che poggiano gli
straordinari vincoli di amicizia che uniscono l'Italia e il Canada.
Anche per questo l'Italia è or-gogliosa delle centinaia di mi-gliaia
di suoi cittadini che hanno attraversato l'oceano e con gran-di sacrifici
ed ammirevole tena-cia hanno conquistato posizioni di rilievo e di responsabilità
nella società canadese facendo della comunità italiana
una delle più dinamiche, più integrate e più capaci
del Paese; una co-munità che ha dato un fonda-mentale contributo
alla crescita del Canada ed alla sua affer-mazione tra i Paesi più
avanzati del mondo e che oggi promuove attivamente ed efficacemente
il Made in Italy in un mercato in costante crescita di 35.000.000 di
abitanti.
Cari connazionali, prima di concludere questo mio mes-saggio, vorrei
rivolgervi un im-portante appello: coltivate e pre-servate la lingua
e la cultura italiana, che sono il vostro bene più prezioso,
sono le radici che vi collegano al vostro passato e che vi daranno la
forza per co-struire il vostro futuro, sono un bene inalienabile che
è parte della vostra vita e della vostra famiglia.
Parlate, quindi, l'italiano nelle vostre case, portatelo nelle vo-stre
scuole, chiedete ai consigli di istituto di introdurre la nostra lingua
come materia di inse-gnamento per i vostri figli af-finché possano
trasmetterla alle generazioni future e sentirsi an-cora più italiani.
Le leggi pro-vinciali lo consentono, perché non approfittarne?
Oltretutto l'italiano è divenuto, ormai, la quarta lingua più
in-segnata al mondo, è la lingua di una grande potenza culturale
e della sesta economia del mondo, la studiano milioni di stranieri,
perché non dovrebbe essere insegnata anche ai giovani italo-canadesi?
Chiedere, quindi, ai consigli di istituto di introdurre corsi di lingua
italiana nelle scuole è non solo un vostro sacrosanto diritto,
ma anche un vostro do-vere morale, nell'interesse dei vostri figli e
in segno di rispetto nei confronti dei vostri genitori.
Carissimi amici della comunità italiana, vorrei cogliere que-st’occasione
per ringraziare, per il loro sostegno ed i loro preziosi consigli, i
rappresentanti eletti della comunità italiana in Ca-nada: il
Senatore Renato Turano e le Onorevoli Francesca La Marca e Fucsia Nissoli,
i membri uscenti del CGIE Carlo Consiglio, Alberto Di Giovanni, Rocco
Di Trolio, Domenico Ma-rozzi e Giovanni Rapanà ed i Presidenti
dei Comites uscenti Ezio Bortolussi, Gino Cucchi, Tony Cuffaro e Giovanna
Gior-dano.
Un sentito grazie anche agli organi di informazione italo-canadesi,
CFMB, CHIN Ra-dio/TV, il Cittadino Canadese, il Corriere Canadese, il
Corriere Italiano, il Postino, il Rincontro, L'Ora di Ottawa, La Voce,
Lo Specchio, Marco Polo, OMNI TV, Rete Montreal e Tele 30 per l’ampio
spazio che hanno de-dicato durante tutto l'anno alle campagne informative
del-l’Ambasciata e dei Consolati, prime fra tutte quella per le
elezioni dei Comites e per la promozione della lingua italiana nelle
scuole.
Vorrei poi esprimere un pensiero grato e devoto ai nostri parroci, da
sempre insostituibili punti di riferimento della nostra co-munità
ed attivi sostenitori della lingua italiana e formulare, al tempo stesso,
i miei più fervidi auguri di buon lavoro e di ogni successo nell’espletamento
del loro importante incarico ai neo eletti Presidenti dei Comites Emilio
Battaglia, Francesco Di Candia, Rocco Di Trolio e Giovanna Giordano
che tengo a ringraziare fin d’ora per il loro impegno a favore
della nostra collettività.
Sappiate che è un immenso onore per me rappresentare l’Italia
in Canada ed un grande privilegio poter svolgere le mie funzioni con
il sostegno della straordinaria comunità italiana e italo-canadese.
Grazie ai nostri connazionali, l’Italia è infatti un Paese
amato, influente e rispettato in Canada. Grazie agli Italo-Canadesi,
non vi è angolo in Canada dove non siano presenti i prodotti
del nostro Paese, la moda, la cucina o il design italiani e non si senta
parlare la nostra lingua.
Buona Festa della Repubblica e Buona Festa della Comunità Italiana
a tutti voi, ai vostri fa-miliari ed ai vostri amici.
Se avete una bandiera italiana, piccola o grande che sia, espo-netela
alle vostre finestre o nei vostri giardini, portatela con voi il giorno
delle celebrazioni e guardatela sempre con orgoglio. Perché il
tricolore rappresenta il vostro Paese di origine, la vostra identità,
la vostra lingua, la vo-stra cultura e la vostra storia, la storia di
un grande Paese e di un grande popolo.
Gian Lorenzo Cornado
Ambasciatore d'Italia in Canada