“Divorzi a porte chiuse”..
Sono in tanti (ssimi) co-loro che vorrebbero sa-pere cosa succede in
quel-le ormai famose riunioni a porte chiuse (“in camera”
secondo il gergo) che poi, quando si aprono, spalan-cano le porte d’uscita
ai tanti burocrati “dimissio-nari” di Vaughan.
La cortina della privacy e’ spessa ed impenetrabile ma non troppo
per i soliti ben informati che tweet-tano a destra e a manca...E cosi’
i cittadini non sa-pranno che succede effet-tivamente...
La scorsa settimana altri due pezzi grossi dell’am-ministrazione
comunale hanno dato le loro di-missioni. Si tratta di due persone in
ruoli chiave ed importanti, e da poco feli-cemente “sposati”
alla bu-rocrazia di quella che una volta era la City Above Toronto:
Marylee Far-rugia e Joe Pittari (nelle foto).La prima responsabile Legale
del comune, un compito di alta respon-sabilita’ e molto ben re-tribuito
che ricopriva dal febbraio del 2013; il secondo Commissario dei servizi
strategici e cor-porativi della citta’, un ruolo molto importante,
che incide su diversi re-parti comunali, ed in-fluente , considerato
che la “squadra” alle sue di-pendenze sarebbe di una settantina
di persone.
Il Pittari, assunto nel luglio del 2012, era stato scelto - secondo
i soliti ben informati , riporta an-che il Toronto Star- dal primo cittadino
di Vau-ghan, il sindaco Bevilac-qua, per far meglio fun-zionare la macchina
bu-rocratica al servizio dei cittadini. La grande espe-rienza del Pittari
era stata la carta vincente per en-trare a far parte del team all’epoca
capitanato dal City Manager Clayton Harris, anch’egli poi di-missionario
a sorpresa.
La “sorpresa” infatti sem-brerebbe il filo comune di tante
dipartite, “dimis-sioni” improvvise delle quali non si conoscono
i motivi (anche se in pas-sato per alcune note fi-gure, situazioni legate
alle vicissitudini politiche e /o amministrative di Vaughan, facevano
pro-pendere per ipotesi che i rapporti siano stati in-terrotti non certo
per volonta’ dei ...partenti...
Il rapporto lavorativo rientra nella sfera privata e cosi’, oltre
alla vera na-tura alla base dei “di-vorzi” presenti e passati,
non e’ dato sapere, ai sem-plici cittadini, neanche l’entita’
delle liquidazioni o gli ammontari dei “ben-servito”.
Senza valore scientifico o statistico (difficile far capo ai numeri
reali), si nota che di partenze im-provvise di funzionari nel 2014 ce
ne sono state due: a fine gennaio si dimisero Marlon Kallideen (com-missario
dei Servizi Co-munitari) e Angelo Cioffi (Buidlings Manager).
Nel 2013, oltre alle di-missioni del City Ma-nager Clayton Harris -che
per la citta’ di Vaughan lavorava da ben 21 anni- sarebbero stati
licenziati almeno una quindicina di immpegati di spicco... anche se
poi qualcuno uscito dalla porta e’ forse poi rientrato dalla finestra
(!?).
Non sono rientrati invece quelli del quartetto di grossi funzionari
e capi-struttura che a fine luglio 2012 hanno detto - volenti o nolenti
? - bye bye al loro bel posto a Vaughan;
tra questi anche Janice Atwood Petrovski che all’epoca ricopriva
lo stesso importante ruolo della novella dimissio-naria Farrugia.
Ed e’ proprio da quel 2012 - secondo alcuni osser-vatori - che
sarebbe co-minciato il trend delle dimissioni improvvise....
forse dimenticando uno storico divorzio, quello piu’ lontano,
del 2007, anno in cui fu Frank Miele- l’allora Com-missario per
lo sviluppo economico e tecnologico, burocrate di lungo corso e padre
del famoso marchio di Vaughan (The City Above Toronto) a sa-lutare ,
con tanto di ‘di-missioni’, il vecchio caro Palazzo.