Lo Specchio

il dito nell'occhio

Si ricomincia...
La mia QUASI vacanza e’ cominciata con il Natale che, senza panettone - il mio dolce tradizionale fin da bambino - ho celebrato, si fa per dire, in una stanza/cella dell’Humber River Hospital: quella sveglia solitudine, e chi dorme?, mi ha fatto tornare indietro nel tempo: quattro anni fa mentre facevo avanti e indre’ al Princess Margareth per un tumore che mi ha completamente cambiato levandomi tutti i muscoli e lasciando solo pelle e ossa; e poi tanti e tanti anni fa, si era ancora in guerra, in una Milano buia per paura dei bombar-damenti. Abitavamo in via Andrea Doria, a poche centinaia di metri da piazzale Loreto dove, un ricordo incancellabile, i corpi appesi di Benito Mussolini e Claretta Petacci...

L’ultimo dell’anno invece che a mezzanotte, ero a letto alle 9 senza il prosecco di Alberto Milan, altra continua tradizione visto che a casa mia, si brindava con prosecco Carpenet Mal-volti e non con spumante Gancia o uno champagne rigorosamente francese...
Contro la tradizione, non l’ho mai fatto prima, sono andato a leggere il mio oroscopo, Gemelli, che per il 2015 mi assicura buone notizie “Per ben 8 mesi su 12 l’amore vi sorridera’..”
Peccato che non ho piu’ l’eta’, ma mi consolo con un “Per tutti buone nuove sul fronte denaro”. Forse e’ meglio co-minciare, a giocare alla lotteria o al nuovo online gambling website appena lanciato dal governo provinciale, ma...Me lo sconsiglio: un casino’ a domicilio e la casa diventa un casino.

Nel mio “diario” di bordo di questo 2015, comincio a segnare i primi appunti...
Mercoledi’ 14 gennaio, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dopo aver salutato la sua Guardia d’onore lascia per tornare, come ha dettto il giorno prima a una bambina, a casa sua . Ed e’cosi’ cominciata la corsa al Quirinale; nella guerra per chi lo sostituira’ non ci sara’ Emma Bonino.Si e’ tirata fuori per un tumore al polmone..invece che a Palazzo entrera’ in una stanza grigia, come quella che ricordo anch’io, per la chemoterapia. Tanti auguri...

Martedi’, il giorno prima del grande freddo di mercoledi’ - meno 30 - due barboni muoiono sui marciapiedi di Toronto e il neo sindaco John Tory ordina che siano riaperti centri “riscaldati” per accogliere chi come letto ha solo il marciapiede.Quattro giorni dopo il marciapiede gelato fara’ un’altra vittima.

Il freddo mi fa tornare in mente un gennaio al sole di Cuba, non quella di oggi, ma di tanti e tanti anni fa quando, appena in albergo dovevi cambiare i dollari in pesos e, accostato da un bambino, questi mi ha chiesto se gli regalavo una matita...Anni dopo non chiedevano piu’ matite...

Giorno per giorno continuo con i giornali e tv senza niente di particolare fino a lunedi’ pomeriggio quando ,in diretta tv il premier Stephen Harper silura Julian Fantino che, da quando eletto a Vaughan nella by-ele-ction del 2010, e’ riuscito a essere ministro per gli Anziani, associato alla Difesa, ministro della Cooperazione internazionale sostituendo la ministra Bev Oda che, in missione a Londra, beveva a spese nostre l’aperitivo; poi ministro dei Veterani e, in previsione delle prossime elezioni federali, un ritorno alla Difesa...
Adesso l’ultima parola spetta a Vaughan e non solo ai suoi elettori, ma anche a liberali ed endippini che, se sceglieranno il candidato giusto, potrebbero mandare Fantino in pensione.

Una settimana dopo si avanza la pos-sibilita’ che, candidato alle federali potrebbe essere anche il prossimo ex capo della polizia di Toronto’ Bill Blair, che pero’ ancora non avrebbe deciso chi scegliere tra i conservatori di Stephen Harper e i liberali di di Justin Trudeau: un altro prossimo ministro?

Come al solito, anche se in vacanza alle 6 di mercoledi’ 7 gennaio accendo la tv e una mezz’ora prima, alle 11 e mezza di Parigi, due terroristi sono entrati negli uffici del Charlie Hebdo, un giornale satirico che si e’ sempre distinto per le sue vignette e non solo su Maometto, ma anche Gesu’, e fanno fuori - a colpi di AK47 l’intera redazione di 12 tra giornalisti e vi-gnettisti...
Alle immagini raccapriccianti dei kamikaze jiadisti si contrappongono quelle di 3 milioni di persone in marcia a Parigi in nome di una liberta’ che trova un nuovo slogan “ Je suis Charlie”.
...Poi Papa Francesco ed il suo messaggio semplice ma chiaro: “Non si uccide in nome di Dio, ma non si ridicolizza una fede... Si alla liberta’ di parola, ma se un amico prende in giro la mamma, lo picchio!”.....

...speriamo che questo 2015 cambi: sono di nuovo in un letto d’ospedale...


23 gennaio 2015