Pedopornografia: nella rete
l’idra che colpisce sul web
E’ come il serpente a piu’ teste, l’idra:
si nasconde sul web ed attira nella sua morsa velenosa quelle vittime
che sono piu’ vulnerabili, bambini ed adolescenti, sfruttando
le immagini della loro in-nocenza per soddisfare gli appetiti malati
di pedofili. Come, l’idra, l’organiz-zazione di quella che
e’ la nuova industria della por-nografia infantile, e’ difficile
da eliminare, per-che’ (utilizzando tecnolo-gie che si evolvono
a ritmi insostenibili, e cambiando siti, nuovi profili, nuovi indirizzi
di posta elet-tronica, continuano cosi’ ad operare sul web) come
il serpente della mitologia, per ogni colpo che redice la testa, ne
rispunta un’altra.
Un colpo agli “orchi”della rete, si e’ pero’riusciti
a darlo, e forte.
L’operazione Hydra, par-tita da un’investigazione della
polizia della regione di York nell’aprile del 2014, si e’
articolata con la collaborazione di altre forze di polizie, OPP, RCMP,FBI
ed Interpol, estendosi a 17 nazioni, nel vecchio e nuovo con-tinente:
ha portato all’ar-resto di 41 persone im-putate di sfruttamento
di minori( in eta’ tra i 9 e 15 anni) a sfondo sessuale possesso,
produzione e diffusione di immagini pedopornografiche.
10 degli arrestati sono nel-la GTA e 7 nella regione di York. L’eta’
di coloro che sono stati assicurati alla giustizia spazia dal 12 anni
ai 44 anni.
Identificate anche alcune delle vittime, diciannove per ora ma gli inquirenti
affermano che saranno almeno un paio di mi-gliaia. E cio’ che
e’ shoccante e’ che tra queste ci sono anche infanti.
All’inizio di quel bandolo della matassa che ha por-tato agli
arresti e alla sco-perta del meccanismo c’e’ proprio una
vittima che era stata costretta a ca-ricare in internet le sue foto,
su uno di quei siti offerti da applicazioni “social network”
che era usato da persone di di-versi parti del mondo per il commercio
e scambio di materiale pedonoporno-grafico. La polizia di York aveva
intercettato le immagini ed il computer utilizzato e , preparandosi
a perquisire l’abitazione segnalata, prevedeva di metter le mani
sul “colpevole”; invece ha scoperto che questi era invece
la vittima stessa, costretta da altri.
I giovani, i bambini, sono vulnerabili piu’ di quello che si puo’
immaginare, nel contesto del mondo di oggi, “aperto” a pericoli
e minacce che non sono solo quelle dello spazio circo-stretto dal dove
vivono, giocano, vanno a scuola.
Basta un telefonino per varcare la porta che spalanca l’immenso,
un fitto bosco mondiale, dove la minaccia e’ difficile da identificare
e dove i lupi, mascherati come quello di buona memoria, non sono quelli
delle favole, ed il male lo fanno in maniera reale e brutale.
“Che i genitori siano vi-gili e parlino con i propri figli, li
mettano in guardia sul pericolo e danno che puo’ scaturire da
un sem-plice messaggino ed una foto inviata anche a chi e’ amico.”
e’ il monito degli inquirenti del progetto Hydra che invitano
a con-sultare per consigli il sito
www.cybertip.ca