Lo tsunami della droga
sequestri per miliardi alle frontiere canadesi
Marijuana, cocaina, pasticche.
Tonnellate di droga “passano” le frontiere, nei porti di
mare, terra, aria che sono porte spalancate allo tsunami che alimenta
il vizio dei “paradisi artificiali” ed ingrassa la malavita
del Paese della foglia d’acero.
L’ultima
notizia di cronaca - relativa a condanne per contrabbando di droga,riportata
nel riquadro in basso - da lo spunto per andar a cercare le cifre del
traffico di stupefacenti ... impresa impossibile, perche’ le di-mensioni
ed i dati registrati sono solo quelli approssimativi relativi ai sequestri
della “merce”, che viaggia nei modi piu’ inimmaginabili:dagli
ovuli ingoiati dai cosidetti muli, agli ananas imbottiti, agli spaghetti
“ conditi” con spezie allucinogene.
Il dato che spicca, tra quegli ufficiali, e’ quello relativo alla
co-caina.
Dal 2007 al 2013, la polizia di frontiera ha intercettato il passaggio
sui sette ponti “internazionali” nell’Ontario sudoccidentale
circa 2,000 chili di coca, per un valore di “mercato”
(calcolando $100 a grammo), di $207 milioni di dollari.
Ingente risultato, che premia l’im-pegno delle forze dell’ordine
, ma purtroppo solo una goccia nel mare del traffico.
Smascherato ennesimo
carico di droga
Viaggiava in container nascosta in pallets e salse alimentari
Un ponte di droga, gestito da una banda molto or-ganizzata, si è
servito di trasporti via mare in container di pallet e prodotti alimentari
per nascondere ben 112 chili di cocaina che, dalla Guyana è giunta
a St. John nel New Brunswick, e poi in un magazzino a Mississauga.
Tre uomini sono stati condannati a 15 e 17 anni di de-tenzione:si tratta
di James Buttazzoni, 45enne di Mississauga e Lawrence Dalloo, entrambi
condannati a 15 anni e Rampersaud Ramlall, 40enne di Whitby che dovrà
scontare 17 anni di detenzione.
Il carico milionario di cocaina, stimato del valore di quasi 4 milioni
di dollari, è approdato in Canada il 28 maggio del 2012, nel
porto di St. John ed era destinato al mercato del GTA. Avrebbe fruttato
ai trafficanti e spacciatori un guadagno fino a quasi 9 milioni di dollari
se rivenduto a costo per grammo.
Si tratta di un'operazione molto sofisticata che si è valsa di
una preparazione complessa, commenta il giudice affidato al caso, Peter
Daley, vista la modalità con la quale era stata spedita e il
quantitativo di droga. Pertanto, le indagini non si fermeranno all'arresto
di Buttazzoni, Dalloo e Ramlall, ma tenta di arrivare al cuore dell'organizzazione
che agirebbe nel triangolo di 3 tappe fondamentali, la Guyana, il porto
di sbarco canadese e il mercato di narcotrafficanti dell'Ontario.
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